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Giovanna Amati, l’ultima donna in F1

L’ultima donna a correre in F1 è stata Giovanna Amati. La pilota romana ha partecipato a tre GP nel 1992 ma non è mai riuscita a qualificarsi: scopriamo insieme la storia di questa donna, nota anche per altre vicende extra-automobilistiche.Giovanna Amati: la biografiaGiovanna Amati nasce il 20 luglio 1959 a Roma. Suo padre è Giovanni Amati – proprietario di numerose sale cinematografiche nella Capitale – mentre la madre è l’attrice Anna Maria Pancani.Rapimento e riscattoIl 12 febbraio 1978 viene rapita dalla banda dei Marsigliesi allo scopo di ottenere il riscatto dal padre e viene stuprata dal leader Daniel Nieto, del quale successivamente si innamora.Giovanna Amati viene rilasciata dopo 75 giorni di prigionia in seguito al pagamento di un riscatto di 800 milioni di vecchie lire, Nieto viene arrestato pochi giorni dopo in Via Veneto durante un appuntamento romantico con la sua vittima.Il mondo delle corseGiovanna debutta nel mondo del motorsport all’inizio degli anni Ottanta: nel 1981 corre in Formula Abarth mentre nel 1985 passa al campionato italiano di F3. Nel 1987 si cimenta in F3000.Nel 1989 Giovanna Amati prende parte – senza successo – al campionato giapponese di F3000 e l’anno seguente torna ad affrontare la serie internazionale ottenendo come miglior risultato in questa categoria un 7° posto a Le Mans nel 1991.  Alla fine della stagione ha l’opportunità di testare una Benetton di F1.La F1Giovanna debutta ufficialmente in F1 nel 1992 quando viene ingaggiata dalla Brabham. Partecipa ai primi tre GP della stagione, prima di essere sostituita da un certo Damon Hill, ma non riesce mai a qualificarsi terminando sempre in 30° posizione e rimediando distacchi abissali dal compagno di scuderia, il belga Eric Van De Poele (quasi quattro secondi in Sudafrica, quasi tre in Messico e addirittura quasi sei in Brasile).Oltre la F1Terminata la deludente esperienza nel Circus Giovanna Amati continua a correre in altre categorie: si aggiudica il titolo europeo femminile nella Porsche SuperCup e tra il 1994 e il 1996 prende parte al Ferrari Challenge.Dopo un anno sabbatico ritorna alle corse nel 1998: gareggia nel monomarca del Cavallino, nell’International Sports Racing Series e partecipa alla 12 Ore di Sebring al volante di una BMW M3.Il risultato più rilevante nella carriera di Giovanna Amati arriva nella stagione 1999 della Sports Racing World Cup quando grazie a due successi di categoria al Nürburgring e a Magny-Cours al volante di una Tampolli motorizzata Alfa Romeo ottiene il terzo posto assoluto nel campionato SR2.

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