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Chevrolet Trax: una suv con l’anima della 4X4
La Chevrolet Trax è figlia del colosso americano General Motors (che possiede anche Opel), ma è prodotta a Bupyeong (Corea del Sud), nello stesso stabilimento dove viene realizzata la gemella Mokka. Peraltro, GM ha annunciato da alcune settimane la chiusura dei battenti in Europa di Chevrolet entro la fine del 2015: il biglietto da visita non è quindi dei migliori. Peccato, perché la Trax ha le credenziali giuste per farsi spazio in un segmento affollato di crossover, grazie a buone doti meccaniche, un’elettronica di bordo al passo dei ragazzini mp3 addictede un prezzo di listino che non spaventa.Questo modello nasce per coniugare spazio, compattezza e costi di gestione contenuti: a fronte dei 425 cm di lunghezza, l’abitacolo può ospitare cinque persone di buona statura (in quattro si sta più comodi), che godono di un’ottima visuale per via delle sedute rialzate. L’esemplare in prova ha un propulsore a benzina da 1,4 litri sovralimentato da una turbina a bassa pressione, che permette di racimolare cavalli preziosi senza incidere eccessivamente sui consumi (la media rilevata è di 13 km/l).I 140 CV consentono uno scatto da fermo brillante (0-100 km/h in 9,2 secondi), ma in ripresa l’auto soffre per il peso e per l’assorbimento d’energia della trasmissione 4×4. Prima di un sorpasso impegnativo è meglio scalare marcia e tenere il quattro cilindri in tiro.Questa unità è abbinata ad un sistema di trazione integrale ad inserimento automatico che, nelle situazioni di scarsa aderenza, distribuisce la coppia anche alle ruote posteriori, così da poter soccorrere l’auto senza rischi di perdite di aderenza. Nei tratti offroad meno impervi, infatti, la Trax ha grip in abbondanza. E, in caso di discese ripide, c’è di serie il sistema di gestione della velocità, che evita di perdere il controllo del mezzo sui fondi più insidiosi. In ambito urbano, la presenza del sistema stop&start contribuisce ad abbattere i consumi e le emissioni.Il lunotto piccolo e gli ampi montanti posteriori riducono la visibilità in manovra, ma questa versione è attrezzata anche di sensori e telecamera di parcheggio. Fuori città, il telaio efficace e l’abbondante gommatura garantiscono una buona tenuta di strada.Raggiunto il limite di aderenza, il controllo di stabilità si interpone progressivamente per limitare l’inesorabile sottosterzo. La potenza frenante è nella norma, ma la corsa del pedale è fin troppo lunga: bisogna abituarsi e gli spazi d’arresto con gomme M+S non sono tra i più corti.Lodi, invece, per il cambio meccanico a sei rapporti, che consente di tenere basso il regime di rotazione per ridurre ulteriormente i consumi. Un’interessante dotazione di serie è il sistema di infotainment Chevrolet MyLink, che permette, tra l’altro, l’accesso alla musica memorizzata sul proprio smartphone e l’ascolto tramite l’impianto di bordo, oltre alla gestione dei comandi vocali.In tema di sicurezza attiva e passiva, la Trax è ai vertici della categoria: in caso di ribaltamento, la scocca rinforzata può sostenere quattro volte il peso della vettura, mentre la pedaliera è stata studiata in modo tale da non deformarsi nelle collisioni.
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