Porsche 911 Turbo S: potenza infinita

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Lo ammetto subito, il meccanismo psicologico è infantile ai massimi livelli. Avete presente Beep Beep, il road runner, ovvero lo struzzo iperveloce inseguito da Willy il coyote? Ebbene al volante della nuova Porsche 911 Turbo S scatta mentalmente proprio questo, le altre auto appaiono come tanti Willy coyote, che s’ingegnano in tutti i modi di raggiungervi, senza alcun successo.

Così si guida sommessamente fino a quando nello specchietto non compare la AMG wrappata oro del milanese imbruttito che chiede strada lampeggiando e, con un affondo di gas lo vedete sparire negli specchietti, avvolto in quella mezza tonnellata di decibel che il flat six in modalità aggressiva sportiva gli riversa addosso. Va beh, l’abbiamo fatto e un po’ ce ne dispiace… ma insomma andare in giro con la Turbo S è una gioia per quello che si può maneggiare, ma anche un po’ frustrante per la giusta giustissima necessità di rispettare la legge e i suoi limiti di velocità. Servirebbe una pista, un pistino… oppure una bella strada di montagna, dove il limite di novanta all’ora quasi mai si infrange tra un tornante e l’altro, nemmeno uscendo in terza a palla di fucile.

Perché oltre ad avere la trazione integrale, tendenzialmente con la potenza tutta dietro le vostre spalle e che risale sull’asse anteriore se dietro si perde aderenza o se il muso tende ad allargare in curva, questa Porsche di cavalli ne ha un numero che sembra pressoché infinito, 650. D’altra parte la scale del tachimetro arriva a 350 e non è messa lì a caso, perché la porsche (questa di 3.700 cc di cilindrata) non li manca per poco, è data per i 330km/h. Dichiarazione che abbiamo preso per buona, ovviamente, almeno in questo primo assaggio, sempre sperando di trovare un rettilineo abbastanza lungo. Confessione: i 300 km/h li ho presi una volta solo lungo un rettilineo ricavato da una pista di decollo di un aeroporto mezzo in disuso in Germania. E serve un po’ di strada per frenare… Va beh comunque sul cockpit davanti a chi guida potete far scorrere le informazioni che hanno umiliato il wrappato ignorante. Il trasferimento di potenza sugli assi, i cavalli utilizzati in quel momento, l’accelerazione compresi i cosiddetti G di forza (spavento) nonché i consumi.

Che non è proprio un dato di secondaria importanza: a 130 in autostrada, cambio in ottavo rapporto (sic) il motore ruota a 1800 giri, il che equivale se abbiamo ben guardato a tipo 11-12 km con un litro di benza. Pazzesco. Se si schiaccia, le cose cambiano, ma allora è meglio cambiare schermata, abbiamo visto scorrere un 15 litri per 100 chilometri. D’altra parte i 100 km/h si beccano in 2,7 secondi.

Ma tutto questo per dire che pure questa Porsche, nonostante le prestazioni da capogiro, resta una vettura usabile quasi quotidianamente, come è sempre stato dalla 356 in poi. Sportive ma sicure, robuste, affidabili e con un comfort di marcia come quasi nessun altra vettura. Certo si sta belli sdraiati verso il suolo, eppure dopo 250 chilometri di autostrada non abbiamo dovuto chiedere aiuto per uscire dalla macchina.

L’interno è sempre di altissimo livello, finiture e materiali al top, con il vezzo dell’accensione mantenuta a sinistra del volante, per lasciar libera – alla partenza delle competizioni negli Settanta – la mano destra di inforcare la prima. Un vezzo perché la Porsche ha un cambio sequenziale spettacolare che si può usare in manuale, ma con i paddle al volante. Comunque ci sta. Spettacolari i sedili e buona la visibilità. Dietro va un po’ capita, ma non è difficile da gestire grazie anche alla videocamera. Il prezzo? Informazione che non si vorrebbe conoscere, magari qualcuno ce la regalasse. In ogni caso son 220 mila euro.

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F1 – Vettel squalificato dal GP d’Ungheria 2021

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Credits: Xavi Bonilla / DPPI

Sebastian Vettel è stato squalificato dal GP d’Ungheria 2021 per aver lasciato la sua Aston Martin senza benzina: secondo il regolamento tutte le monoposto devono avere sempre a disposizione almeno un litro di carburante da poter analizzare per verificare la conformità mentre sulla vettura britannica al termine della corsa dell’Hungaroring erano presenti solo 0,3 litri.

La squalifica di Vettel ha portato parecchi cambiamenti alla classifica del Gran Premio d’Ungheria: in prima posizione c’è sempre Esteban Ocon (Alpine) ma dietro di lui troviamo ora Lewis Hamilton (Mercedes) e Carlos Sainz Jr. (Ferrari). Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) è invece passato dall’undicesima alla decima posizione ed è quindi riuscito a conquistare un punto iridato.

Di seguito troverete le nuove classifiche del GP d’Ungheria all’Hungaroring aggiornate in seguito alla squalifica di Vettel: qui invece il resoconto della gara.

La classifica del GP d’Ungheria 2021 di F1 aggiornata a dopo la squalifica di Vettel

  1. Esteban Ocon (Alpine) 2:04:43.199
  2. Lewis Hamilton (Mercedes) + 2,7 s
  3. Carlos Sainz Jr. (Ferrari) + 15,0 s
  4. Fernando Alonso (Alpine) + 15,7 s
  5. Pierre Gasly (AlphaTauri) + 1:03,6 s

La classifica del Mondiale F1 2021 Piloti aggiornata dopo il GP d’Ungheria

  1. Lewis Hamilton (Mercedes) 195 punti
  2. Max Verstappen (Red Bull) 187 punti
  3. Lando Norris (McLaren) 113 punti
  4. Valtteri Bottas (Mercedes) 108 punti
  5. Sergio Pérez (Red Bull) 104 punti

La classifica del Mondiale F1 2021 Costruttori aggiornata dopo il GP d’Ungheria

  1. Mercedes 303 punti
  2. Red Bull-Honda 291 punti
  3. Ferrari 163 punti
  4. McLaren 163 punti
  5. Alpine-Renault 77 punti

 

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F1 2021: Ocon vince in Ungheria con la Alpine grazie (anche) ad Alonso

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Credits: Mark Thompson/Getty Images

Esteban Ocon (Alpine) ha vinto a sorpresa il GP d’Ungheria all’Hungaroring – undicesima prova del Mondiale F1 2021 – riportando una monoposto francese sul gradino più alto del podio dopo 13 anni (Renault prima nel Gran Premio del Giappone 2008 con Fernando Alonso). Era invece dal 1996 – dal trionfo di PanisMonte Carlo con la Ligier – che non si vedeva il successo di un binomio pilota/vettura interamente transalpino.

Il driver d’Oltralpe ha tagliato per primo il traguardo davanti a Sebastian Vettel (Aston Martin) e Lewis Hamilton (Mercedes) in una delle gare più pazze di sempre: colpa di Valtteri Bottas (cinque posizioni di penalità in griglia nel prossimo Gran Premio del Belgio) e della sua frenata ritardata al via che ha messo fuori gioco Pérez rovinando oltretutto la corsa di diversi altri piloti tra cui Verstappen. Una vittoria arrivata grazie anche al lavoro del compagno Alonso, quinto e capace di tenere dietro per diversi giri il sette volte campione del mondo.

F1 Grand Prix of Hungary

Credits: Lars Baron/Getty Images

F1 Grand Prix of Hungary

Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Hungary

Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Hungary

Credits: Bryn Lennon/Getty Images

F1 Grand Prix of Hungary

Credits: Lars Baron/Getty Images

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La Ferrari si è dovuta accontentare della quarta piazza con Carlos Sainz Jr. mentre Charles Leclerc è stato costretto al ritiro dopo essere stato centrato alla prima curva da Lance Stroll (anche per lui cinque posizioni di penalità in griglia nel prossimo GP del Belgio).

Mondiale F1 2021 – GP Ungheria: le pagelle

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Lewis Hamilton (Mercedes)

Senza l’errore dei box Mercedes alla ripartenza Lewis Hamilton avrebbe vinto a mani basse il Gran Premio d’Ungheria e invece si è ritrovato da solo in griglia con le gomme da bagnato quando tutti i rivali sono scattati dalla pit-lane con gli pneumatici da asciutto. Dopo un giro ha dovuto effettuare un pit-stop rientrando in pista in ultima (14°) posizione, per tutto il resto della corsa ha tirato come un pazzo tagliando il traguardo al terzo posto (che sarebbe potuto essere addirittura un primo senza l’ottima guida difensiva di Alonso).

Dopo la gara dell’Hungaroring il pilota britannico – grazie al quarto podio negli ultimi cinque GP – ha riconquistato il primato nel Mondiale F1 2021.

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Esteban Ocon (Alpine)

Un successo eroico, quello ottenuto da Esteban Ocon nel GP d’Ungheria 2021.

Il driver francese è stato sicuramente agevolato dall’incidente scatenato da Bottas al via e dalla scelta dei meccanici Mercedes di non cambiare le gomme a Hamilton in occasione della ripartenza dopo la bandiera rossa ma è stato anche bravissimo a mantenere ritmi elevati per tutta la corsa impedendo a Vettel qualsiasi possibilità di sorpasso.

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Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen ha perso il primo posto nel Mondiale F1 2021: al via del GP d’Ungheria si è ritrovato coinvolto nel patatrac causato da Bottas e nonostante questo è riuscito a conquistare un punto iridato con una Red Bull profondamente danneggiata.

Per la prima volta nella stagione il pilota olandese ha disputato due gare di seguito senza salire sul podio: in entrambe le occasioni senza avere colpe.

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Pierre Gasly (AlphaTauri)

Quinto in qualifica ieri dietro le due Mercedes e le due Red Bull, sesto in gara oggi.

Pierre Gasly ha disputato un buon GP d’Ungheria e ha oltretutto lavorato per i “cugini” della Red Bull soffiando nel finale il giro veloce a Hamilton e togliendogli un punto iridato.

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Mercedes

La Mercedes aveva tutte le carte in regola per conquistare la doppietta nel GP d’Ungheria ma Bottas ha preferito rovinare tutto partendo malissimo e scatenando l’apocalisse alla prima curva per una frenata ritardata. Gli uomini al box, poi, ci hanno messo del loro lasciando Hamilton da solo in griglia alla ripartenza.

Nonostante tutto la Stella è riuscita a salire sul podio e ha riconquistato il primato nel Mondiale F1 2021 Piloti e in quello Costruttori.

Mondiale F1 2021 – I risultati del GP d’Ungheria

Prove libere 1

1 Max Verstappen (Red Bull) 1:17.555
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:17.616
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:17.722
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:18.115
5 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:18.181

Prove libere 2

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:17.012
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:17.039
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:17.310
4 Esteban Ocon (Alpine) 1:17.759
5 Sergio Pérez (Red Bull) 1:17.824

Prove libere 3

1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:16.826
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:16.914
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:17.055
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:17.497
5 Charles Leclerc (Ferrari) 1:17.520

Qualifiche

1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:15.419
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:15.734
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:15.840
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:16.421
5 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:16.483

Le classifiche
La classifica del GP d’Ungheria 2021
Esteban Ocon (Alpine) 2h04:43.199
Sebastian Vettel (Aston Martin) + 1,9 s
Lewis Hamilton (Mercedes) + 2,7 s
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) + 15,0 s
Fernando Alonso (Alpine) + 15,7 s
Classifica Mondiale Piloti
Lewis Hamilton (Mercedes) 192 punti
Max Verstappen (Red Bull) 186 punti
Lando Norris (McLaren) 113 punti
Valtteri Bottas (Mercedes) 108 punti
Sergio Pérez (Red Bull) 104 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes 300 punti
Red Bull-Honda 290 punti
McLaren-Mercedes 163 punti
Ferrari 160 punti
Alpine-Renault 75 punti

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Promozioni auto agosto 2021: le occasioni del mese

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Il ritorno degli incentivi ha portato nel mese di agosto 2021 promozioni auto molto “succose”.

Gli sconti più interessanti del mese riguardano soprattutto vetture giapponesi e modelli appartenenti al segmento delle SUV piccole, anche se non mancano proposte di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamole insieme.

Promozioni auto agosto 2021: le occasioni del mese

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Audi A6 Avant

L’Audi A6 Avant 40 TDI quattro Business Sport costa ufficialmente 66.000 euro ma grazie alle promozioni di agosto 2021 della Casa tedesca bastano 59.452,02 euro per acquistarla. L’offerta comprende l’estensione di garanziaAudi Extended Warranty” di 1 anno/60.000 km ed è valida esclusivamente in caso di adesione al finanziamento Audi Financial Services (TAN fisso 3,74%, TAEG 4,33%): anticipo di 20.661,42 euro, 35 rate da 429 euro e una rata finale da 27.836,57 euro.

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Dacia Sandero

Grazie alle promozioni Dacia di agosto 2021 bastano 8.550 euro (invece di 9.050) per portarsi a casa l’auto meno costosa in commercio: la Sandero Streetway 1.0 Access. Il finanziamento Simply Dacia abbinato (TAN fisso 5,25%, TAEG 8,40%) comprende: anticipo di 2.400 euro, 36 rate da 89,78 euro e una maxirata finale da 4.706 euro.

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DS 7 Crossback

Da 55.200 a 47.200 euro: è questo lo sconto previsto dagli incentivi e dalle promozioni di agosto 2021 sulla DS 7 Crossback E-Tense Grand Chic. L’offerta è valida in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 6 immatricolato in data anteriore all’1 gennaio 2011 e intestato da almeno 12 mesi.

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Evo 3 Electric

Ad agosto 2021 la Evo 3 Electric costa 26.160 euro anziché 36.600, merito delle promozioni e degli incentivi statali: sconto di 2.440 euro dei concessionari, 6.000 euro di Ecobonus statale (Legge di Bilancio 2019) in caso di rottamazione di veicoli da Euro 0 a Euro 4 intestati da almeno 12 mesi all’acquirente o a suo familiare convivente e 2.000 euro di Ecobonus (Legge di Bilancio 2021) in caso di rottamazione di veicoli di classe inferiore ad Euro 6 con anzianità di almeno 10 anni dalla data di prima immatricolazione. In assenza di rottamazione il prezzo finale scontato è di 30.380 euro.

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Fiat Panda

Le promozioni Fiat di agosto 2021 consentono di acquistare la Panda Hybrid “entry level” con 11.500 euro invece di 14.000. La cifra può scendere a 10.000 euro con gli incentivi statali e a 8.500 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 10,09%): anticipo zero, prima rata a 180 giorni e 79 rate mensili da 151,50 euro.

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Lexus NX

La Lexus NX più accessibile in commercio – la Premium – costa ufficialmente 53.000 euro ma grazie alle promozioni di agosto 2021 della Casa giapponese bastano 43.900 euro per acquistarla. L’offerta è valida esclusivamente per vetture disponibili in stock in caso di rottamazionepermuta.

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Mitsubishi Space Star

Per tutto il mese di agosto 2021 sono sufficienti 8.500 euro (invece di 14.110 euro) per acquistare la Mitsubishi Space Star 1.2 Invite Radio. L’offerta – valida esclusivamente in caso di incentivi – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento Eco shock (TAN fisso 6,82%, TAEG fisso 9,25%): anticipo zero e 84 rate mensili da 145,50 euro.

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Nissan Qashqai

Lo sconto di 3.350 euro offerto dalle promozioni Nissan di agosto 2021 permette di acquistare la Qashqai 140 CV N-Connecta con 28.150 euro invece di 31.500. L’offerta – valida in caso di rottamazione di un’autovettura usata e di proprietà del cliente da almeno 6 mesi alla data del contratto del veicolo nuovo – può diventare ancora più conveniente (26.950 euro) se si aderisce al finanziamento IntelligentBuy (TAN fisso 4,99%, TAEG 6%): anticipo di 5.300 euro, 36 rate da 269 euro e una maxirata finale da 17.325 euro.

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Renault Captur

Le promozioni Renault di agosto 2021 unite agli incentivi statali permettono di acquistare la Captur GPL Zen con 16.200 euro anziché 21.750 euro. L’offerta – valida in caso di rottamazione di un veicolo usato da Euro 0 a Euro 4 con data di immatricolazione fino al 31/12/2010 e di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento Renault Easy (TAN fisso 5,25%, TAEG 6,74%): anticipo di 3.000 euro, 36 rate da 148,98 euro e una maxirata finale da 11.527,50 euro.

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Suzuki Ignis

Ad agosto 2021 la Suzuki Ignis Cool costa 13.260 euro invece di 17.200 ed è oltretutto offerta con i primi tre tagliandi di manutenzione ordinaria gratis. L’offerta è valida in caso di accesso agli incentivi statali, con rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 e fino a Euro 4.

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Graffi sul parabrezza, come faccio a eliminarli in tutta sicurezza?

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I graffi sul parabrezza di una vettura testimoniano che l’automobilista ha azionato i tergicristalli nel momento sbagliato: questo errore, commesso spesso anche dai più attenti, provoca dei cerchi antiestetici che la sera si rivelano più pericolosi, in quanto riflettono la luce dei fari e dei lampioni, provocando un disturbo alla visuale del conducente. Eliminare i graffi del parabrezza è un’operazione delicata ma non impossibile: si può effettuare anche usando dei prodotti in commercio, armandosi di tanta pazienza e buona volontà.

Quando è possibile eliminare i graffi sul parabrezza

Se uno o più graffi sul parabrezza attirano lo sguardo del conducente mentre si trova alla guida, significa che il danno è abbastanza esteso e ampio da ripercuotersi negativamente sulla sua vista di sera e quindi ha bisogno di essere riparato. Al contrario dei graffi sulla carrozzeria che possono essere nascosti semplicemente con un po’ di vernice, quelli dei cristalli sono più delicati.

I carrozzieri, la maggior parte delle volte, ritengono che il danno è irreversibile perché abradendo il vetro si andrebbero a creare ulteriori difetti ottici e il cristallo dovrebbe essere sostituito da capo. Di fronte a un intervento troppo costoso, molti automobilisti tendono a tenere il vetro così com’è, senza sostituirlo. Ci sono comunque dei casi in cui si può risolvere il problema anche da soli: tentare non nuoce ma il risultato non è sempre scontato e l’operazione richiede tempo, manualità e prodotti che se usati in maniera corretta sono potenzialmente pericolosi.

Cosa serve per eliminare i graffi dal parabrezza

Per eliminare i graffi dal parabrezza in maniera autonoma servirebbe munirsi dei giusti attrezzi: guanti, mascherina, occhiali protettivi, trapano, una pasta abrasiva di ossido di cerio e un disco di feltro su cui applicarla. L’operazione oltre ad essere complicata, lunga e anche abbastanza costosa per via dei materiali da reperire sul mercato, non è esente da pericoli: alla luce di ciò il consiglio è quello di rivolgersi sempre a professionisti specializzati in grado di eseguire il lavoro perfettamente e azzerare ogni tipo di rischio e preoccupazione.

Sostituire il parabrezza graffiato: quando conviene

Agire in maniera autonoma sul parabrezza di un’auto, senza avere le giuste capacità, oltre ad essere pericoloso può risultare anche controproducente. A questo va aggiunto anche il fatto che il bilancio tra costi e benefici è quasi sempre negativo. Conti alla mano, provare a riparare da soli il parabrezza può costare di più rispetto alla sostituzione integrale di un cristallo su un’utilitaria, magari scegliendone uno non originale. Rivolgendosi a professionisti del settore, inoltre, si ha la certezza che il lavoro venga fatto ad opera d’arte, evitando così ulteriori complicazioni.

Graffi sul parabrezza dell’auto: come prevenirli

Se si parla di manutenzione di una vettura, il motto “prevenire è meglio che curare” vale ancora di più: per evitare graffi al parabrezza e spiacevoli inconvenienti alla guida di notte, basta un semplice controllo settimanale al serbatoio lavavetri. Quando si lascia l’auto parcheggiata in strada, sul vetro può depositarsi praticamente di tutto, dalla polvere ai residui organici, passando per la sabbia: tutte cose che andrebbero pulite manualmente con un panno e un detergente specifico, così da non allungare la vita dei tergicristalli e automaticamente anche quella del parabrezza. I graffi più diffusi, infatti, si formano quando la spazzola del tergicristallo, in assenza di acqua, sposta tante microscopiche particelle abrasive che comprime contro il vetro.

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Come fare a proteggere l’auto dalla sabbia?

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Con la bella stagione arriva anche l’atteso momento di partire per una meritata vacanza dopo tanti mesi di lavoro. Le località di mare restano le più gettonate per trascorrere qualche giorno lontano dallo stress quotidiano e combattere le alte temperature estive. In molti raggiungono la destinazione scelta a bordo della propria auto. La vettura, una volta giunti nella località di mare, verrà esposta a sole, salsedine e sabbia: vediamo i consigli utili per proteggerla e non rovinare la carrozzeria.

Come proteggere l’auto dalla sabbia

La sabbia può danneggiare sia la carrozzeria della propria automobile che gli interni, creando diversi grattacapi ai proprietari. La sabbia, infatti, riesce a penetrare anche all’interno dell’abitacolo, andando a depositarsi negli angoli più nascosti della vettura. Per evitare che possa graffiare gli interni, dopo una giornata trascorsa al mare, è sempre consigliato pulire l’automobile da cima a fondo.

Per prima cosa è bene togliere i tappetini e tutti quegli accessori che potrebbero essere ricoperti di sabbia e al tempo stesso ostacolare il lavoro di pulizia. A questo punto si va ad aspirare bene ogni spazio dell’abitacolo, compresi i sedili, il bagagliaio e ogni fessura all’interno della quale possono depositarsi i fastidiosissimi granelli di sabbia.

Allo stesso modo anche i finestrini richiedono un approfondito lavoro di pulizia per eliminare ogni residuo di sabbia. Per lavare i finestrini è sempre consigliabile utilizzare un detergente apposito per i vetri, ancora meglio se senza ammoniaca, e un panno morbido in microfibra per non lasciare alcun segno.

Sabbia sull’auto: come pulire la carrozzeria

La sabbia tende ad accumularsi sia all’interno dell’abitacolo che sulla carrozzeria, con il rischio di graffiare la parte esterna della vettura. Per questo bisogna prestare sempre la massima attenzione quando si vanno a pulire gli esterni per non danneggiarli. Il consiglio è quello di iniziare dal basso e pulire prima le gomme e i cerchi utilizzando prodotti specifici. Successivamente si passa alla carrozzeria, lavando l’auto con l’acqua saponata e un panno morbido, partendo dall’alto per poi spostarsi verso il basso. In seguito c’è bisogno di risciacquare in maniera molto accurata: questa risulta una fase importante perché serve a eliminare ogni traccia di sapone rimasta.

Dove parcheggiare l’auto per proteggerla dalla sabbia

Prevenire è sempre meglio che curare: l’adagio funziona anche quando si tratta di proteggere la propria vettura dalla sabbia e dalla salsedine. Parcheggiare l’auto nelle vicinanze della spiaggia, oltre a dare un grande senso di libertà, risulta molto comodo perché permette di godersi la giornata al mare senza dover camminare a piedi. Di contro, però, espone la vettura alla sabbia trasportata dal vento e alla salsedine che tende a depositarsi sulla carrozzeria, con il sale che rischia di far arrugginire i lamierati se non rimosso tempestivamente. Al fine di evitare spiacevoli inconvenienti, le soluzioni sono due: coprire l’auto con un telo durante la sosta o parcheggiare lontano dalla spiaggia.

Auto al mare: come evitare la resina

Di base, specialmente in estate, parcheggiare la propria auto all’ombra è la prima regola da seguire per non ritrovarla bollente quando si torna a casa. Se l’ombra è prodotta da superfici alberate, però, c’è il rischio di ritrovare la vettura coperta da una resina, una sostanza appiccicosa che risulta difficile da rimuovere in tempi brevi e rischia di ossidarsi. Per rimuovere la resina che si deposita sulla carrozzeria dell’auto ci sono tre metodi da seguire: utilizzare uno shampoo e un panno apposito per il lavaggio delle auto, usare oli vegetali oppure prodotti specifici per la rimozione della resina.

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Blocco camion agosto 2021: il calendario e le date

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L’elenco dei giorni di agosto 2021 nei quali i camion e i mezzi pesanti oltre le 7,5 tonnellate non potranno circolare (salvo deroghe) fuori dai centri abitati è stato stabilito da un decreto del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Conoscere le date in cui non circolano i camion e i TIR è importante, soprattutto in estate in occasione delle partenze per le vacanze o dei rientri per ridurre considerevolmente le possibilità di trovare traffico sulle strade e sulle autostrade.

Di seguito troverete il calendario completo del divieto di circolazione per i mezzi pesanti disposto dal Ministero e relativo ad agosto 2021 (qui invece il calendario annuale). Come potete vedere dall’elenco questo mese i blocchi interesseranno undici date: tutti i weekend più due venerdì (6 e 13).

Agosto 2021: i giorni di divieto per i TIR

  • Domenica 1 agosto 2021 dalle 07:00 alle 22:00
  • Venerdì 6 agosto 2021 dalle 16:00 alle 22:00
  • Sabato 7 agosto 2021 dalle 08:00 alle 22:00
  • Domenica 8 agosto 2021 dalle 07:00 alle 22:00
  • Venerdì 13 agosto 2021 dalle 16:00 alle 22:00
  • Sabato 14 agosto 2021 dalle 08:00 alle 22:00
  • Domenica 15 agosto 2021 dalle 07:00 alle 22:00
  • Sabato 21 agosto 2021 dalle 08:00 alle 16:00
  • Domenica 22 agosto 2021 dalle 07:00 alle 22:00
  • Sabato 28 agosto 2021 dalle 08:00 alle 16:00
  • Domenica 29 agosto 2021 dalle 07:00 alle 22:00

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Honda NSX: modello, prezzo, dotazione e foto

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La seconda generazione della Honda NSX – nata nel 2016 – è una supercar ibrida giapponese a trazione integrale.

In questa guida all’acquisto vi mostreremo nel dettaglio il listino dell’ecologica e sportiva coupé nipponica: prezzomotoreaccessoripregidifetti e chi più ne ha più ne metta.

Le foto della Honda NSX

Honda NSX: le caratteristiche principali

La seconda serie della Honda NSX è una delle sportive più tecnologiche in circolazione: la power unit è composta da un motore V6 biturbo benzina, da un propulsore elettrico posteriore e da due unità elettriche che gestiscono le ruote anteriori. Il tutto abbinato a un ottimo cambio automaticodoppia frizione a nove rapporti.

La coupé giapponese regala prestazioni pazzesche ma è un po’ troppo rigida di sospensioni per essere considerata una Gran Turismo a tutti gli effetti. Il sound, inoltre, non è dei più cattivi…

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Honda NSX: la dotazione di serie

La dotazione di serie della Honda NSX comprende:

Sicurezza

  • Airbag guidatore mono stadio, a due stadi per il passeggero e anteriori a soglia multipla
  • Airbag laterali anteriori
  • Airbag ginocchia guidatore
  • Cofano attivo protezione pedoni
  • Airbag laterali a tendina
  • Cinture di sicurezza a tre punti di ancoraggio con pretensionatore automatico
  • Avvisatore acustico cintura guidatore e passeggero
  • Punto di ancoraggio alto per il seggiolino bambini nel sedile passeggero
  • VSA con controllo di trazione
  • Freno di stazionamento elettrico
  • ABS
  • Brake Assist
  • EBD
  • Pinze freno anteriori in monoblocco di alluminio Brembo a 6 pistoni
  • Pinze freno posteriori in monoblocco di alluminio Brembo a 4 pistoni
  • Disco freno anteriore flottante in due pezzi con anello in acciaio e cappello in alluminio
  • Disco freno posteriore flottante in due pezzi con anello in acciaio e cappello in alluminio
  • Servosterzo elettrico a doppio pignone
  • Sensori di pressione pneumatici TPMS

Security

  • Immobilizer
  • Allarme
  • Smart Key e pulsante di accensione

Interni

  • Sistema dinamico integrato
  • Quiet
  • Sport
  • Sport+
  • Track
  • Schermo a colori TFT da 4,2″
  • Indicatore di consumo medio
  • Indicatore di marcia
  • Indicatore istantaneo dei consumi
  • Indicatore di autonomia restante
  • Odometro
  • Indicatore della temperatura esterna
  • Indicatore di marcia
  • Comandi cambio al volante
  • Climatizzatore automatico bizona
  • Pulsante di accensione
  • Cruise control
  • Sensore pioggia
  • Sensore crepuscolare
  • Specchietto retrovisore fotocromatico
  • Retrocamera
  • Funzione specchietto di retromarcia
  • Finestrini elettrici con alzata automatica
  • Sportello carburante elettrico
  • Vetro motore posteriore con funzione antiappannante
  • Volante regolabile in altezza e profondità
  • Sistema attivo di riduzione dei rumori
  • Specchietti retrovisori riscaldati elettricamente
  • Presa accessori 12 volt
  • Rivestimento tettuccio in Alcantara
  • Luce bagagliaio
  • Luce vano portaoggetti
  • Luci di cortesia

Audio e comunicazioni

  • Honda Connect Carplay iOS ed Android 7″ touch con radio AM/FM/DAB
  • Ingresso USB con capacità di ricarica 1.0 Amp senza connessione Carplay e Android
  • Ingresso USB con capacità di ricarica 1.0 Amp con connessione Carplay e Android
  • Sistema audio premium ELS Studio con 8 altoparlanti e subwoofer
  • Comandi audio al volante
  • Vivavoce Bluetooth
  • Audio Streaming Bluetooth
  • Ingresso HDMI sulla console posteriore

Esterni

  • Antenna integrata nel parabrezza anteriore
  • Tettuccio in carbonio
  • Specchietti retrovisori in tinta con indicatori di direzione integrati
  • Maniglie portiere integrate nella carrozzeria
  • Proiettori a Led
  • Funzione abbaglianti automatici
  • Luci diurne a Led
  • Funzione luci di parcheggio

Cerchi e pneumatici

  • Cerchi in lega anteriori 19×8,5J
  • Pneumatici anteriori 245/35 ZR19 93Y
  • Cerchi in lega posteriori 20x11J
  • Pneumatici posteriori 305/30 ZR20 103Y
  • Kit riparazione pneumatici

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Honda NSX: modello e prezzo di listino

Di seguito troverete tutte le caratteristiche della Honda NSX. La seconda serie della supercar ibrida giapponese è disponibile con un solo motore:

  • un 3.5 V6 biturbo ibrido benzina da 581 CV

Honda NSX (201.000 euro)

La Honda NSX ospita sotto il cofano un motore 3.5 V6 biturbo benzina da 507 CV abbinato a un’unità elettrica da 47 CV e a due propulsori elettrici anteriori in grado di generare una potenza complessiva di 74 CV. Il risultato finale? Una power unit da 581 CV e 646 Nm di coppia che permette alla sportiva asiatica di raggiungere una velocità massima di 308 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 3,6 secondi.

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Honda NSX: gli optional

La dotazione di serie della Honda NSX andrebbe a nostro avviso arricchita solo con la vernice metallizzata (1.000 euro).

Honda NSX usata

La seconda serie della Honda NSX è introvabile usata: non sono d’altronde molti gli esemplari venduti in Italia.

Honda NSX 1990

La prima generazione della Honda NSX – prodotta dal 1990 al 2005 e commercializzata nel nostro Paese dal 1991 al 2001 – viene svelata al Salone di Chicago del 1989 e monta un motore 3.0 V6 da 274 CV. Caratterizzata da una ridotta altezza da terra e da un telaio irrigidito grazie ai consigli di un “collaudatore” d’eccezione (un certo Ayrton Senna), viene affiancata nel 1995 dalla versione targa T mentre le modifiche del 1997 portano un propulsore 3.2 da 280 CV.

Honda NSX R

La Honda NSX R del 1992 – anche nota come Type-R – è una versione ancora più grintosa della prima serie della supercar giapponese. Prodotta in soli 483 esemplari riservati al mercato nipponico, si distingue dalla variante “standard” per il peso ridotto di circa 120 kg e per l’assetto più focalizzato sull’uso in pista.

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Mazda MX-5 (1998): la prova della NB

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La Mazda MX-5 NB – seconda serie della leggendaria spider giapponese, la roadster più venduta di sempre – è attualmente la generazione più sottovalutata della sportiva nipponica: ora è quella che si trova a prezzi più bassi (la mitica NA – con cui condivide buona parte della tecnica – sta raggiungendo cifre impegnative mentre la NC per il momento costa di più solo perché più recente) ma è facile prevedere a breve termine un incremento delle quotazioni. Il momento migliore per acquistarla era ieri (come sempre, quando si parla di auto d’epoca) ma anche oggi è possibile fare qualche affare.

Recentemente abbiamo avuto l’onore di guidare uno dei primi esemplari della seconda generazione della Miata – quella con la carriera più breve (è stata prodotta dal 1998 al 2005) – spinto dal motore “base” 1.6 a benzina da 110 CV. Scopriamo insieme i suoi pregidifetti.

Mazda MX-5 (1998): il motore 1.6

Il propulsore 1.6 a benzina da 110 CV non è molto amato dagli appassionati della Mazda MX-5 in quanto poco performante. Un’unità aspirata decisamente non sportiva (191 km/h di velocità massima e 9,7 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) ma adatta per affrontare andature rilassate con il vento tra i capelli. Il tutto abbinato a un eccellente cambio manuale a cinque marce contraddistinto da rapporti corti e da una leva maneggevole.

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Mazda MX-5 NB (1998): com’è dentro

L’abitacolo della seconda serie della Mazda MX-5 NB – profondamente rivisto rispetto a quello dell’antenata NA e più curato – è abbastanza spazioso per due passeggeri (non troppo alti). La posizione di seduta bassa e sportiva conquista immediatamente ma bisogna fare i conti con il volante non regolabile.

La capote si apre e si chiude con facilità e quando si viaggia in modalità chiusa è complicato parcheggiare per via della visibilità ridotta nel tre quarti posteriore (problema comune a tutte le roadster).

Il bagagliaio è leggermente più ampio di quello della prima generazione (merito dello spostamento sotto il piano di carico della ruota di scorta e della batteria) ma resta piccolo per un weekend in coppia: l’unico vero difetto di un’auto quasi perfetta.

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Mazda MX-5 (1998): come va la NB

La Mazda MX-5 NB rappresenta più un’evoluzione della NA che una rivoluzione: una spider leggera in grado di offrire tanto divertimento a costi di gestione non esagerati. Durante il nostro “primo contatto” non siamo riusciti a valutare i consumi: la Casa nipponica dichiarava una percorrenza di 12,3 km/l.

Assetto rigido (ma non in modo esagerato), un propulsore non molto grintoso ma abbastanza silenzioso in grado di offrire un buon comfort acustico, uno sterzo sensibile e diretto come pochi altri, un cambio meraviglioso per precisione degli innesti, freni potenti ed efficaci e un comportamento stradale agile: sono queste le caratteristiche principali della sportiva del Sol Levante, un puro oggetto di piacere.

Dove l’abbiamo guidata

Il test si è svolto in Umbria e più precisamente in provincia di Perugia sulle strade tra Collazzone e Montefalco. Siamo stati inoltre a Miataland, un resort di lusso a Collazzone sede della più grande collezione al mondo di Mazda MX-5: per tutti gli ospiti è incluso ogni giorno un tour con una Miata (massimo 60 km e carburante escluso).

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Mazda MX-5 1.6 NB (1998): prezzo e dotazione di serie

La Mazda MX-5 1.6 NB protagonista del nostro “primo contatto” nel 1998 costava poco: 35.940.000 lire (l’equivalente di poco più di 26.000 euro attuali). Oggi si trovano facilmente molti esemplari con tanti chilometri sul groppone a 6.000 euro: mettetene in conto circa 8.000 per entrare in possesso di un modello “sano” e aspettatevi un aumento delle quotazioni a breve termine.

La dotazione di serie non era molto ricca: antifurto immobilizer, correttore assetto fari e servosterzo. Era però possibile arricchirla attingendo al listino degli optionalABS, cerchi in legahard-top, retrovisori termici regolabili elettricamente e vernice metallizzata.

Scheda tecnica
Lunghezza 3,98 metri
Larghezza 1,68 metri
Caratteristiche motore quattro cilindri benzina, 1.597 cc, 110 CV
Velocità massima 191 km/h
Trazione posteriore
Consumo medio 12,3 km/l

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Come si fa a sverniciare correttamente un’automobile?

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Credits: iStock

Sverniciare un’automobile è un’operazione che richiede grande pazienza ed estrema cura nei dettagli. Spesso, soprattutto di fronte a vetture d’epoca, risulta l’unico modo per riportare i gioielli su quattro ruote ai loro antichi splendori e farle brillare come un tempo. Per sverniciare correttamente un’auto, con l’obiettivo di riverniciarla e darle nuova vita, è opportuno scegliere attentamente il metodo giusto, al fine di non rovinare la scocca e portare la carrozzeria a “lamiera”, eliminando tutta la vernice preesistente e eventuali segni di riparazioni effettuate in passato.

Sverniciare un’automobile: i metodi

Per sverniciare al meglio un’auto, di solito le officine specializzate mettono a disposizione dei clienti tre diverse offerte tra cui scegliere: tanti addetti ai lavori preferiscono smerigliare la scocca della vettura utilizzando dei dischi di pasta abrasiva. Altri, invece, scelgono di usare gli sverniciatori chimici. La terza opzione, spesso ancora più efficace rispetto alle precedenti soluzioni, consiste nell’utilizzo della sabbiatrice professionale. I tre metodi presentano sia dei vantaggi che degli svantaggi, un motivo in più per riflettere bene su quale lavorazione possa essere quella più adatta per la propria vettura.

Sverniciare l’auto con la smerigliatrice

Il metodo con la smerigliatrice è quello più semplice quando si tratta di dover sverniciare un’automobile datata e donarle un nuovo splendore. L’operazione consiste nell’applicare un disco di carta abrasiva con grana 220 sul disco rotante della smerigliatrice, per poi andare ad agire con pazienza su tutta la scocca della vettura.

Una volta terminata la prima passata, è molto utile applicare dei dischi di grana 400: questi servono a levigare la carrozzeria, consentendo di eliminare eventuali danni o imperfezioni presenti in precedenza. Rispetto ad altri metodi, quello della smerigliatrice presenta due piccoli svantaggi: la durata del trattamento e la difficoltà nel raggiungere ogni anfratto della carrozzeria con la spazzola rotante.

Sverniciare un’automobile con lo sverniciatore chimico

Molto diffuso anche il metodo che prevede l’uso di uno sverniciatore chimico: si tratta di un solvente molto potente e altamente tossico che richiede molta cautela da parte di chi lo utilizza. Per prima cosa bisogna indossare guanti, mascherina e occhiali protettivi ed effettuare l’operazione all’aperto o in un locale sufficientemente areato. In seconda battuta è necessario coprire o rimuovere tutte le parti meccaniche dell’auto che non devono entrare in contatto con la sostanza.

Gli sverniciatori chimici si applicano tramite un normale pennello e dopo pochi minuti è già possibile iniziare a rimuovere la vernice attraverso una spatola. L’operazione va ripetuta più volte, specialmente di fronte a una scocca che presenta diversi strati di vernice. Quando l’intera scocca è stata riportata a “lamiera”, si lava tutto con acqua e spugna: questo serve a rimuovere tutti gli eventuali residui.

Come sverniciare l’auto con la sabbiatura

La sabbiatura consiste nel lavare la scocca con un potente getto di aria e graniglia. Questo metodo risulta essere il più efficace per effettuare la sverniciatura di un’automobile e togliere tutta la vernice dalla scocca, a condizione che il procedimento venga effettuato da professionisti del settore dotati di una buona esperienza. Non è consigliato provare a farlo da soli, perché sabbiare troppo un punto specifico della scocca potrebbe danneggiare sensibilmente la carrozzeria.

Non a caso, infatti, l’utilizzo della sabbiatrice professionale è un’operazione che solitamente viene effettuata a livello industriale: in questo modo si raggiungono risultati davvero eccellenti che nella maggior parte dei casi mettono d’accordo tutti gli appassionati di auto d’epoca.

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