Polizza infortuni conducente, in che cosa consiste e cosa copre?
La normale assicurazione Rc Auto, come sappiamo, può essere integrata con differenti garanzie accessorie, di cui abbiamo già parlato in differenti articoli dedicati. Una di queste, che non abbiamo ancora approfondito, è la polizza infortuni conducente, decisione volontaria dell’assicurato, che permette di coprire un vuoto di tutele. Vediamo di che cosa si tratta, come funziona e tutto quello che c’è da sapere.
Polizza infortuni conducente: di che cosa si tratta
Nel caso in cui si verifichi un sinistro stradale con colpa, chi era alla guida del veicolo che ha provocato l’incidente, è l’unico che non viene coperto per eventuali danni fisici, ed è proprio per questo motivo che diverse compagnie assicuratrici oggi prevedono anche la garanzia accessoria della polizza infortuni conducente. Questa dà la possibilità di assicurare il guidatore contro eventuali infortuni.
Il conducente ha così la certezza di ricevere un risarcimento economico se subisce un danno fisico durante un incidente con colpa. L’Rc Auto obbligatoria (garanzie escluse) copre solo i danni provocati ad altri mezzi, cose e persone trasportati sulla propria auto o a terzi coinvolti nel sinistro. Il conducente viene risarcito per eventuali danni fisici subiti (incidente senza colpa) solo grazie alla polizza Rc Auto dell’altro guidatore.
Come si aggiunge la polizza infortuni conducente all’Rc Auto?
Si procede tramite il versamento di un importo variabile, che dipende anche dalla compagnia. Alcune assicurazioni propongono questa polizza accessoria a prezzo di favore o gratuita per alcune categorie di utenti (clienti affezionati o nuovi clienti che stipulano il contratto per la prima volta).
Che cosa copre la polizza infortuni conducente?
Questa garanzia accessoria copre i danni fisici subiti dal guidatore in caso di sinistro con colpa mentre si trova alla guida del veicolo. L’assicurazione risarcisce spese mediche e eventuali disabilità causate dal sinistro (vengono risarciti anche i familiari in caso di morte del conducente con colpa). L’importo dovuto come risarcimento viene calcolato tramite apposite tabelle e tariffe stabilite nel contratto di assicurazione. L’entità del risarcimento dipende dal massimale scelto dall’assicurato.
Attenzione: la polizza tutela solo i guidatori abilitati a condurre il mezzo.
Quando la polizza è nulla
La polizza infortuni conducente può essere:
- nominale, riguarda solo l’intestatario dell’assicurazione;
- estesa, può interessare tutti coloro che hanno la disponibilità d’uso del mezzo in questione.
Si sceglie in base al numero di persone che utilizzano il veicolo e la tipologia d’uso.
La copertura assicurativa è nulla in caso di:
- infortunio di un conducente non abilitato;
- sinistri provocati da comportamenti scorretti del guidatore.
Si tratta di casi in cui la compagnia può rifiutarsi di risarcire i danni (esempi: guida senza cintura di sicurezza, sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza).
Come fare la denuncia di sinistro
La persona infortunata a seguito di un sinistro deve presentare all’ufficio competente la documentazione relativa; può inviare raccomandata con ricevuta di ritorno o consegnarla a mano. È assolutamente necessario per fare in modo che la compagnia assicurativa possa risarcire il conducente infortunato per le invalidità permanenti subite, rimborsare le spese mediche o versare la diaria prevista per i giorni di ricovero.
Quali documenti bisogna presentare:
- il referto dell’ospedale, che attesta l’infortunio;
- una copia del documento di identità e del codice fiscale dell’infortunato;
- scontrini e ricevute delle spese mediche (visite e farmaci).
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Toyota Supra: modelli, prezzi, dotazioni e foto
La quinta generazione della Toyota Supra – nata nel 2019 – è una supercar giapponese a trazione posteriore che condivide il pianale e due motori con la BMW Z4.
In questa guida all’acquisto della Toyota Supra vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino della coupé sportiva nipponica: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Le foto della Toyota Supra
Toyota Supra: le caratteristiche principali
La Toyota Supra è una coupé a due posti secchi costruita con cura rivolta a chi vuole divertirsi ma al tempo stesso non può rinunciare al comfort. Riassumendo potremmo considerarla una via di mezzo tra l’estrema Alpine A110 e l’elegante Jaguar F-Type.
Toyota Supra: gli allestimenti
Gli allestimenti della Toyota Supra sono quattro: SZ-R, Fuji Speedway, Jarama Racetrack e RZ.
Toyota Supra SZ-R
La dotazione di serie della Toyota Supra SZ-R comprende:
Trasmissione
- Automatica 8 marce
Sicurezza
- 4 freni a disco (autoventilanti)
- 8 airbag SRS (frontali, laterali, tendina, ginocchia lato guida e passeggero)
- ABS + EBD + BA
- Assistenza alla partenza in salita (HAC)
- Cinture di sicurezza con pretensionatore e limitatore di forza
- Cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio
- Controllo della trazione (TRC)
- Controllo elettronico della stabilità (VSC)
- Differenziale a slittamento limitato (LSD) a gestione elettronica
- Interruttore disinserimento controllo elettronico della stabilità
- Piantone dello sterzo collassabile
- TPMS (Sistema di monitoraggio pressione pneumatici)
- Kit riparazione pneumatici
- Sospensioni adattive variabili (AVS)
- Toyota Supra Safety (Pre-Collision System PCS – Frenata automatica d’emergenza, Road Sign Assist RSA – Riconoscimento segnaletica stradale, Lane Departure Warning LDW – Avviso superamento della corsia con correzione dello sterzo), Cruise Control e Automatic High Beam AHB – Abbaglianti automatici)
Esterni
- Antenna DAB
- Cerchi in lega forgiata anteriori da 18″ con pneumatici 255/40 ZR18
- Cerchi in lega forgiata posteriori da 18″ con pneumatici 275/40 ZR18
- Doppio scarico sportivo
- Fari Full-LED
- Fari fendinebbia posteriori Full-LED
- Luci diurne a LED
- Luci posteriori Full-LED
- Retrovisori esterni regolabili elettricamente
- Retrovisori esterni riscaldabili e ripiegabili elettricamente
- Sensore pioggia
- Telecamera posteriore di assistenza al parcheggio
Interni
- Allarme e Immobilizer (blocco elettronico motore)
- Alzacristalli elettrici
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Display multi-informazioni TFT a colori da 8,8″
- Drive Mode Select a 2 modalità (Normal, Sport)
- Freno di stazionamento elettrico
- Illuminazione ambiente interno
- Interni in Alcantara
- Palette del cambio al volante
- Pedaliera sportiva
- Portellone posteriore ad azionamento elettrico
- Sedili sportivi
- Sedili riscaldabili con supporto lombare regolabile elettricamente
- Sistema di navigazione satellitare con display da 8,8″ (mappe 3D, riconoscimento vocale, Bluetooth, Aux-In e USB)
- Smart Entry & Start System
- Toyota Supra Connect
- Volante in pelle con comandi multifunzione
- Volante regolabile in altezza e profondità
Garanzia
- Garanzia 3 anni o 100.000 km
Colori disponibili
- Lightning Yellow
Toyota Supra Fuji Speedway
La Toyota Supra Fuji Speedway – la versione che ci sentiamo di consigliare – ha un prezzo interessante (2.000 euro più della SZ-R a parità di motore) e una dotazione di serie povera:
Trasmissione
- Automatica 8 marce
Sicurezza
- 4 freni a disco (autoventilanti)
- 8 airbag SRS
- ABS + EBD + BA
- HAC
- Cinture di sicurezza con pretensionatore e limitatore di forza
- Cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio
- TRC
- VSC
- LSD a gestione elettronica
- Interruttore disinserimento controllo elettronico della stabilità
- Piantone dello sterzo collassabile
- TPMS
- Kit riparazione pneumatici
- AVS
- Toyota Supra Safety
Esterni
- Antenna DAB
- Battitacco in alluminio con logo GR Supra
- Cerchi in lega forgiata anteriori da 19″ con pneumatici 255/35 R19
- Cerchi in lega forgiata posteriori da 19″ con pneumatici 275/35 R19
- Doppio scarico sportivo
- Fari Full-LED
- Fari fendinebbia posteriori Full-LED
- Luci diurne a LED
- Luci posteriori Full-LED
- Calotte retrovisori esterni rosse
- Retrovisori esterni regolabili elettricamente
- Sensore pioggia
- Telecamera posteriore di assistenza al parcheggio
Interni
- Allarme e Immobilizer
- Alzacristalli elettrici
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Display multi-informazioni TFT a colori da 8,8″
- Drive Mode Select a 2 modalità
- Freno di stazionamento elettrico
- Illuminazione ambiente interno
- Interni in Alcantara bi-tone rosso e nero
- Palette del cambio al volante
- Pedaliera sportiva
- Portellone posteriore ad azionamento elettrico
- Sedili sportivi
- Sedili riscaldabili con supporto lombare regolabile elettricamente
- Sistema di navigazione satellitare con display da 8,8″
- Smart Entry & Start System
- Toyota Supra Connect
- Volante in pelle con comandi multifunzione
- Volante regolabile in altezza e profondità
Garanzia
- Garanzia 3 anni o 100.000 km
Colori disponibili
- White Metallic
Toyota Supra Jarama Racetrack
La dotazione di serie della Toyota Supra Jarama Racetrack comprende:
Trasmissione
- Automatica 8 marce
Sicurezza
- 4 freni a disco (autoventilanti)
- 8 airbag SRS
- ABS + EBD + BA
- HAC
- Cinture di sicurezza con pretensionatore e limitatore di forza
- Cinture di sicurezza a 3 punti di ancoraggio
- TRC
- VSC
- LSD a gestione elettronica
- Interruttore disinserimento controllo elettronico della stabilità
- Piantone dello sterzo collassabile
- TPMS
- Kit riparazione pneumatici
- AVS
- Toyota Supra Safety + (PCS, RSA, LDW, Adaptive Cruise Control ACC – Cruise Control Adattivo con Stop&Go, AHB, Blind Spot Monitor BSM – Sistema di controllo angoli ciechi, Rear Cross Traffic Alert RCTA – Sistema di avviso ostacoli posteriori e Rear End Collision Warning RECW – Sistema di avviso collisione posteriore)
Esterni
- Antenna DAB
- Battitacco in alluminio con logo GR Supra
- Cerchi in lega Black mat anteriori da 19″ con pneumatici 255/35 R19
- Cerchi in lega Black mat posteriori da 19″ con pneumatici 275/35 R19
- Doppio scarico sportivo
- Fari Full-LED adattivi
- Fari fendinebbia posteriori Full-LED
- Luci diurne a LED
- Luci posteriori Full-LED
- Retrovisori esterni regolabili elettricamente con memoria della posizione
- Retrovisori esterni riscaldabili e ripiegabili elettricamente
- Sensore pioggia
- Telecamera posteriore di assistenza al parcheggio
Interni
- Allarme Immobilizer
- Alzacristalli elettrici
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Display multi-informazioni TFT a colori da 8,8″
- Drive Mode Select a 2 modalità
- Freno di stazionamento elettrico
- Illuminazione ambiente interno
- Inserti Carbon
- Interni in Alcantara
- Palette del cambio al volante
- Pedaliera sportiva
- Portellone posteriore ad azionamento elettrico
- Sedili sportivi regolabili elettricamente con memoria della posizione
- Sedili riscaldabili con supporto lombare regolabile elettricamente
- Sensori di parcheggio anteriori e posteriori con frenata attiva
- Sistema audio 10 altoparlanti
- Sistema di navigazione satellitare
- Smart Entry & Start System
- Toyota Supra Connect
- Volante in pelle con impunture blu
- Volante regolabile in altezza e profondità
Garanzia
- Garanzia 3 anni o 100.000 km
Colori disponibili
- Horizon Blue
Toyota Supra RZ
La Toyota Supra RZ – costosa (1.000 euro più della Jarama Racetrack a parità di motore) ma ricca – aggiunge alla dotazione della SZ-R:
Sicurezza
- Toyota Supra Safety+
Esterni
- Battitacco in alluminio con logo GR Supra
- Cerchi in lega forgiata anteriori da 19″ con pneumatici 255/35 R19
- Cerchi in lega forgiata posteriori da 19″ con pneumatici 275/35 R19
- Fari Full-LED adattivi
- Retrovisori esterni regolabili elettricamente con memoria della posizione
Interni
- Head up display a colori
- Inserti Carbon
- Interni in pelle Black
- Sedili sportivi regolabili elettricamente con memoria della posizione
- Sensori di parcheggio anteriori e posteriori con frenata attiva
- Sistema audio Premium JBL a 12 altoparlanti
- Wireless Charger – Caricabatterie ad induzione per smartphone
Toyota Supra: modelli e prezzi di listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Toyota Supra. La gamma motori della sportiva asiatica è composta da due unità sovralimentate BMW a benzina, due propulsori dalla cilindrata impegnativa potenti, ricchi di coppia e pronti ai bassi regimi:
- un 2.0 turbo benzina da 258 CV
- un 3.0 turbo benzina a sei cilindri in linea da 340 CV
Toyota Supra 2.0 (da 55.900 euro)
La Toyota Supra 2.0 (prezzi fino a 57.900 euro) è la versione “entry level” della supercar giapponese nonché quella che ci sentiamo di consigliare. Più Gran Turismo che “brutale”, monta un cambio automatico (convertitore di coppia) a 8 rapporti che mostra le cose migliori quando non viene strapazzato troppo. Esistono concorrenti più scattanti (“0-100” in 5,2 secondi) e meno assetate di carburante.
Toyota Supra 3.0 (da 66.900 euro)
La Toyota Supra 3.0 (prezzi fino a 67.900 euro) è la versione rivolta a chi ama il divertimento: agile nelle curve e tutto sommato comoda nei lunghi viaggi, può vantare un raffinato propulsore a sei cilindri in linea brioso – 4,3 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h – ed efficiente che non paga l’Ecotassa.
Toyota Supra: gli optional
L’unico optional disponibile sulla Toyota Supra 3.0 è la vernice metallizzata (1.000 euro).
Toyota Supra Mk4
La Toyota Supra Mk4 – quarta serie della sportiva del Sol Levante – è stata commercializzata in Italia dal 1993 al 1996 con un motore 3.0 biturbo benzina a sei cilindri in linea da 330 CV.
Toyota Supra usata
La quinta generazione della Toyota Supra si trova abbastanza facilmente di seconda mano: bastano ad esempio poco più di 50.000 euro per portarsi a casa una versione 3.0 del 2020 con pochi chilometri sul groppone.
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Assicurazione auto, a cosa serve la polizza tutela legale?
Approfondiamo un argomento molto interessante, quello che riguarda la polizza tutela legale, che in realtà si è diffusa soprattutto in tempi recenti. Si tratta di una particolare tipologia di assicurazione che copre le spese che l’assicurato deve eventualmente affrontare in caso di controversie civili o penali. Vediamo tutto quello che bisogna sapere e come può essere legata all’Rc Auto.
Cosa copre la polizza tutela legale
L’assicurazione, una volta stipulata questa polizza con il cliente, si impegna a intervenire nel caso in cui l’assicurato sia coinvolto in controversie penali o civili, pagando le spese legali e fornendo assistenza. Si impegna quindi al versamento delle somme eventualmente dovute per spese processuali, perito o avvocato.
In realtà, nonostante la polizza tutela legale, per prima cosa si prova a risolvere la questione trovando un accordo, con una soluzione stragiudiziale, evitando il Tribunale. Quando però non si riesce, si finisce ovviamente davanti al giudice, e la questione (oltre alle spese) si complica.
L’assicurato deve informare la compagnia della controversia entro 3 giorni dal momento in cui si verifica, comunicando il nome dell’avvocato scelto per la difesa e inviando la documentazione relativa all’accaduto.
Polizza tutela legale e Rc Auto: cosa succede
Si tratta di una copertura assicurativa aggiuntiva che molte compagnie offrono, consigliabile comunque a tutti, visto che purtroppo chiunque può rimanere coinvolto in problemi giudiziari, più o meno gravi. Si consiglia principalmente a quei soggetti che sanno di non potersi permettere di affrontare i costi relativi alle spese legali, sempre molto alti, e alle aziende.
Per quanto riguarda invece l’ambito Rc Auto, negli ultimi anni, anche con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada che ha introdotto il reato di omicidio stradale, la richiesta di questa tipologia di polizze è aumentata moltissimo, in aggiunta al normale contratto di Rc Auto, per evitare problemi legati a questi avvenimenti, purtroppo abbastanza frequenti.
Il motivo è semplice: cosa succede in caso di sinistro stradale? Spesso non è possibile risolvere il problema dei danni con la semplice constatazione amichevole; ci sono infatti episodi che malauguratamente causano danni importanti con feriti o, peggio, anche morti e la questione chiaramente si complica, sia per quanto riguarda i colpevoli che le vittime. Non si può risolvere in maniera extra giudiziale e le spese legali diventano altissime, difficili da sostenere per chiunque.
In ogni caso, a parte i sinistri stradali di questo tipo, come abbiamo detto, la polizza di tutela legale ha effetto ogni volta che il cliente ha bisogno di assistenza legale, sia se l’assicurato è vittima di un danno, sia se ne è l’artefice.
I costi della polizza tutela legale
Sono differenti i fattori che determinano il costo della polizza, a partire dall’assicurato: le condizioni e il prezzo infatti cambiano ovviamente se si tratta di una persona fisica o giuridica. Chiaramente tutto dipende anche dal tipo di copertura che si sceglie.
Generalmente parliamo di circa 150 euro all’anno per le persone fisiche e dai 400 ai 1.000 euro annui per le aziende di piccole e medie dimensioni.
Tutela legale auto
La tutela legale auto, offerta da molte compagnie assicurative, opera a favore del proprietario, del locatario o del conducente del veicolo che viene indicato nella polizza stessa; si fa riferimento chiaramente all’ambito della circolazione stradale, e quindi alle richieste di risarcimento danni a persone e/o cose subiti per fatti illeciti di terzi inerenti la circolazione stradale.
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Cupra Ateca: modello, prezzo, dotazione e foto
La Cupra Ateca – variante sportiva della Seat Ateca nata nel 2018 e sottoposta a un restyling nel 2020 – è il primo modello lanciato dalla giovanissima Casa spagnola: una SUV compatta “racing” rivolta a chi cerca il piacere di guida ma non vuole rinunciare alla praticità.
In questa guida all’acquisto vi mostreremo nel dettaglio il listino della grintosa crossover iberica: prezzo, motore, accessori, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Le foto della Cupra Ateca
Cupra Ateca: le caratteristiche principali
La Cupra Ateca è una Sport Utility costruita con grande cura che può vantare un abitacolo spazioso per la testa di chi si accomoda dietro e un bagagliaio ampio (485 litri).
Una 4×4 costosa che punta più sul divertimento che sul comfort (com’è giusto che sia): l’assetto è molto rigido.
Cupra Ateca: la dotazione di serie
La dotazione di serie – da integrare – della Cupra Ateca comprende:
- Sistema di Navigazione 9,2″ (3D, 8 altoparlanti, 2 USB tipo C anteriori e due posteriori, cartografia Europa parziale con mapcare)
- Cupra Virtual Cockpit 10,25″
- Connectivity Box
- Full Link wireless
- Seat Connect con Online infotainment e Media & Internet
- DAB (Digital Audio Broadcasting)
- Cerchi in lega machined Sport Black/Silver da 19″
- Pneumatici 245/40 R19 94W
- Fari Full LED con regolazione automatica della profondità e welcome light
- Vetri posteriori oscurati
- Mancorrenti al tetto neri
- Quattro terminali di scarico
- Spoiler posteriore
- Indicatori di direzione posteriori dinamici
- Paraurti sportivi
- Shark antenna
- Specchietti esterni riscaldabili e richiudibili e aggiustabili elettricamente con funzione cordolo per specchietto passeggero
- Sedili avvolgenti sportivi in Dinamica nera
- Sistema Kessy (sistema accesso e avviamento senza chiave)
- Battitacco portiere anteriori illuminato
- Pedaliera in alluminio
- Illuminazione interna a LED e luce ambient multicolor
- Cupra Drive Profile
- Sterzo progressivo
- DCC (Dynamic chassis control)
- Climatronic bi-zona
- Park Assist
- Top View Camera
- Freno di stazionamento elettrico
- Volante e pomello del cambio in pelle (volante sportivo multifunzione riscaldato)
- Leve del cambio al volante
- Cielo abitacolo nero
- Sospensioni anteriori e posteriori sportive
- Bracciolo centrale anteriore e posteriore
- Regolazione in altezza e lombare dei sedili anteriori
- Specchietto vanity lato conducente e passeggero illuminato
- Presa 12V
- Chiusura centralizzata con 2 chiavi richiudibili
- Sistema di abbattimento dei sedili posteriori del bagagliaio
- Sistema per la chiamata di emergenza e-Call
- Front assist con funzione di rilevamento pedoni e city emergency brake
- Safe & Driving Pack M1 (Cruise Control Adattivo ACC, High Beam Assist – dispositivo di assistenza abbaglianti, Lane assist – dispositivo di mantenimento della corsia e Traffic sign recognition – riconoscimento dei segnali stradali)
- Sensore luci (funzioni manuali di Coming & Leaving home), sensore pioggia e specchietto interno antiabbagliamento
- 7 airbag (2 frontali, 2 laterali, 2 tendina + ginocchia conducente)
- Avvisatore acustico mancato allacciamento cintura di sicurezza
- ESP (Controllo elettronico della stabilità)
- XDS (Sistema Differenziale Elettronico)
- Sistema di riconoscimento della stanchezza
- Disattivazione airbag passeggero
- Sistema di controllo della pressione pneumatici
- Sistema di supporto alla partenza in salita
- Sistema Start-Stop
- Sistema Isofix (2) + Top Tether (2) nei sedili posteriori
- Braccialetto Cupra in fibra di carbonio
- Cover chiave in fibra di carbonio
Cupra Ateca: modello e prezzo di listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche della Cupra Ateca. La SUV compatta sportiva spagnola è disponibile con un solo motore:
- un 2.0 turbo benzina TSI da 300 CV
Cupra Ateca (48.900 euro)
La Cupra Ateca ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbo benzina TSI da 300 CV contraddistinto da un sound cattivo agli alti regimi e da consumi piuttosto alti (11,2 km/l dichiarati).
Cupra Ateca: gli optional
La dotazione di serie della Cupra Ateca andrebbe a nostro avviso arricchita con tre optional fondamentali: il pacchetto Safe & Driving pack L (875 euro: Side Assist, Blind spot detection, Exit Assist – avvisatore acustico e frenata di emergenza in caso di pericolo all’uscita dal parcheggio – e Pre crash assist anteriore e posteriore), il tetto panoramico apribile a scorrimento elettrico senza portaocchiali al tetto (1.145 euro) e la vernice metallizzata (765 euro).
Cupra Ateca usata
Le Cupra Ateca di seconda mano si trovano facilmente: bastano meno di 30.000 euro per entrare in possesso di un esemplare del 2019.
Cupra Ateca interni
Dentro è facile distinguere una Cupra Ateca da una Seat Ateca e non solo per lo stemma diverso sul volante (più sportivo): nell’abitacolo della grintosa crossover iberica troviamo infatti – tra le altre cose – i sedili avvolgenti sportivi in Dinamica nera e la pedaliera in alluminio. Senza dimenticare la possibilità di rendere la vettura ancora più cattiva acquistando ad esempio il volante racing con pulsante di avviamento e selezione della modalità di guida Cupra e i sedili in pelle.
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Auto per famiglie: dieci proposte economiche nuove sotto i 27.000 euro
SUV, monovolume e familiari: sono queste le auto più adatte alle famiglie, le vetture che rispondono meglio alle esigenze di genitori e figli.
In questa guida all’acquisto troverete dieci valide proposte economiche con prezzi inferiori a 27.000 euro.
L’elenco delle dieci macchine economiche per famiglie disponibili a meno di 27.000 euro comprende soprattutto veicoli coreani e modelli appartenenti al segmento delle compatte, anche se non mancano mezzi di altre nazioni e di altre categorie. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di queste macchine familiari (grandi e meno grandi) economiche, dieci auto spaziose adatte a qualsiasi tipo di famiglia.
Dacia Lodgy 1.5 Blue dCi 95 CV Essential – 14.450 euro
La Dacia Lodgy 1.5 Blue dCi 95 CV Essential – l’unica vettura diesel presente in questa guida all’acquisto nonché la macchina per famiglia più economica del listino – offre tanto spazio ai passeggeri posteriori (nella zona della testa e delle gambe in modo particolare) e ai bagagli.
Penalizzata da finiture non molto curate, ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbodiesel Blue dCi da 95 CV un po’ rumorosetto ma in grado di offrire consumi bassissimi.
Fiat Tipo 1.0 4 porte – 17.000 euro
La Fiat Tipo 1.0 4 porte è l’unica auto priva di portellone tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.
La variante con la coda della seconda generazione della compatta torinese – nata nel 2015 e sottoposta a un restyling nel 2020 – monta un motore 1.0 turbo tre cilindri benzina da 101 CV non molto dotato alla voce “coppia”.
Ford Puma 1.0 EcoBoost 95 CV – 21.000 euro
La seconda generazione della Ford Puma è una piccola SUV statunitense nata nel 2019. La versione “base” – la 1.0 EcoBoost 95 CV – monta un motore 1.0 turbo tre cilindri benzina EcoBoost da 95 CV.
La crossover americana è facile da parcheggiare grazie alle dimensioni esterne contenute.
Kia Ceed SW 1.0 T-GDi GPL – 25.800 euro
La Kia Ceed SW 1.0 T-GDi GPL è l’unico modello a gas presente in questa guida all’acquisto.
La variante station wagon della compatta coreana – nata nel 2018 – è spinta da un motore 1.0 turbo tre cilindri T-GDi a GPL da 95 CV.
Nissan Qashqai MHEV 140 CV Visia – 25.500 euro
La Nissan Qashqai MHEV 140 CV Visia è la variante “entry level” della terza generazione della SUV compatta giapponese, nata nel 2021 e sviluppata sullo stesso pianale della Renault Mégane.
L’unica proposta ibrida presente in questa guida all’acquisto non ha un bagagliaio molto capiente ma si riscatta con il motore, un 1.3 turbo mild hybrid benzina MHEV da 140 CV particolarmente brioso (10,2 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h).
Opel Astra ST 1.2 T 110 CV – 26.950 euro
La Opel Astra ST 1.2 T 110 CV – versione più accessibile della quinta generazione della station wagon compatta tedesca (nata nel 2015 e sottoposta a un restyling nel 2019) – è, a nostro avviso, l’auto economica per famiglie più interessante in circolazione. Presto verrà rimpiazzata da un nuovo modello.
La familiare teutonica, tanto comoda quanto ingombrante (4,70 metri di lunghezza non sono pochi da gestire nelle manovre), è spinta da un motore 1.2 turbo tre cilindri a benzina da 110 CV ed è la proposta più costosa tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.
Renault Captur TCe Zen – 21.150 euro
La Renault Captur TCe Zen è la versione più accessibile della seconda generazione della piccola SUV francese, nata nel 2019 e sviluppata sullo stesso pianale della Nissan Juke.
Il motore 1.0 turbo tre cilindri benzina TCe da 91 CV non è molto vivace.
Seat Leon Sportstourer 1.0 TSI 90 CV Style – 23.450 euro
La Seat Leon Sportstourer 1.0 TSI Style – variante più economica della versione station wagon della quarta generazione della compatta spagnola – è una familiare nata nel 2020 spinta da un motore 1.0 turbo tre cilindri benzina TSI da 90 CV poco potente.
I passeggeri posteriori più alti hanno pochi centimetri a disposizione nella zona della testa.
Skoda Fabia Wagon – 18.150 euro
La Skoda Fabia Wagon – variante station wagon della terza generazione della piccola ceca – è una familiare nata nel 2015 e sottoposta a un restyling nel 2018 spinta da un motore 1.0 turbo tre cilindri benzina TSI da 95 CV. Presto verrà rimpiazzata da un nuovo modello.
Agile nelle curve e caratterizzata da una ricca dotazione di serie (che comprende, tra le altre cose, i sensori di parcheggio posteriori), non offre molto spazio alle spalle e alle gambe di chi si accomoda dietro.
Ssangyong Korando 1.5 GDI-Turbo Road – 25.840 euro
La Ssangyong Korando 1.5 GDI-Turbo Road è la versione più accessibile della quarta generazione della SUV compatta coreana nata nel 2019.
Poco divertente nelle curve per via del peso elevato – che incide negativamente anche sui consumi – e con una dotazione di serie poco personalizzabile e con qualche lacuna (i sensori di parcheggio posteriori non sono disponibili neanche come optional), può vantare un divano posteriore largo e un motore 1.5 turbo benzina T-GDI ricco di cavalli (163) e di coppia.
Auto per famiglia 3 bambini
Se avete tre figli c’è bisogno di un’auto con un bagagliaio molto capiente in grado di ospitare passeggini, borse e quant’altro. L’ideale, poi, sarebbe avere tre sedili posteriori singoli: una soluzione che aumenta in modo considerevole la versatilità.
Auto per famiglia numerosa
Se avete oltre tre figli l’unica soluzione è quella di acquistare una monovolume o una SUV con 7 posti. Spesso, però, questi modelli hanno un bagagliaio molto piccolo con tutti i sedili occupati. Conviene quindi rivolgersi alle grandi multispazio (modelli derivati da furgoni).
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Che cos’è e a cosa serve la dichiarazione di mancata circolazione?
La dichiarazione di circolazione è un documento che serve per mantenere la validità di un attestato di rischio, nel caso in cui non si rinnovi la polizza immediatamente alla sua scadenza, ovvero entro i 15 giorni di tolleranza previsti dalla legge in Italia. Vediamo tutto quello che c’è da sapere su questo particolare documento.
Dichiarazione di mancata circolazione: quando deve essere usata
Una volta passati i canonici 15 giorni di tolleranza dopo la scadenza della polizza Rc Auto, l’attestato di rischio continua comunque a conservare la sua validità. Ad una condizione però: una volta passato il periodo di tolleranza l’auto non deve essere stata usata, non deve circolare, oppure deve essere stata assicurata con una polizza temporanea.
Nel momento in cui si va a rinnovare il contratto di assicurazione, è sufficiente presentare la dichiarazione di mancata circolazione, per poter dimostrare appunto di non aver guidato la macchina nel periodo scoperto dall’Rc Auto, e si può tornare nuovamente ad essere in regola.
Dichiarazione di mancata circolazione: come compilarla
Presso la propria compagnia assicurativa oppure online è possibile trovare il modulo per la dichiarazione di non circolazione. Il documento deve essere compilato in tutte le sue parti, i dati anagrafici e la targa della vettura devono essere riportati con cura e in maniera chiara. È necessario spuntare la voce “ai sensi e per gli effetti degli articoli 1892 e 1893 del C.C. dichiaro di non aver circolato e di non aver causato sinistri nel periodo successivo alla data di scadenza del precedente contratto assicurativo”.
Auto senza assicurazione: cosa fare
Un veicolo senza copertura assicurativa non può chiaramente circolare. Forse non tutti sanno che non può nemmeno sostare in aree pubbliche e deve quindi necessariamente essere parcheggiato in uno spazio privato. Per chi non rispetta queste disposizioni di legge, scatta il sequestro del veicolo stesso e l’obbligo di pagamento di una sanzione minima di 841 euro.
Che cosa intendiamo per attestato di rischio
Serve fare un breve riepilogo su quello che è l’attestato di rischio, visto che la dichiarazione di mancata circolazione è strettamente correlata a questo documento. Si tratta dell’attestato che certifica quella che è la storia assicurativa del proprietario di un’auto negli ultimi 5 anni.
L’attestato di rischio è indispensabile per stipulare la polizza Rc Auto e oggi, dal 2015, è solo in formato digitale. Cosa contiene:
- i dati del veicolo;
- i dati dell’assicurato;
- la storia dell’assicurato, eventuali incidenti, la classe bonus malus.
Attenzione: il bonus-malus è il sistema su cui si basa l’Rc Auto in Italia, premia chi non provoca incidenti e penalizza chi li causa, e si riferisce all’attestato di rischio, una specie di pagella chiamata ‘tabella della sinistrosità pregressa’, su cui in passato veniva registrati tutti i sinistri degli ultimi cinque anni
Dal 2019 è stata invece estesa a 10 anni. Altra novità nata invece nel 2018 è quella che riguarda l’attestato di rischio dinamico che, grazie a un codice identificativo, permette il recupero di tutte le informazioni sui sinistri stradali non denunciati o denunciati troppo tardi, anche dopo più di un anno. Sinistri che quindi non comparivano nel vecchio attestato di rischio e che consentivano all’assicurato di eludere il sistema del bonus-malus nel caso in cui decidesse di cambiare compagnia (e quindi di pagare il premio Rc auto più basso del dovuto).
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Cosa fare se la ventola del radiatore non parte in estate?
La ventola del radiatore è una componente molto importante nell’auto, che non deve bloccarsi o rompersi, altrimenti il liquido refrigerante del radiatore rischia di diventare troppo caldo. Questo può portare a un surriscaldamento eccessivo del motore, dovuto al fatto che il motore stesso appunto, per il mancato funzionamento della suddetta ventola, non può essere raffreddato a dovere. Vediamo quindi cosa bisogna fare se la ventola del radiatore non parte, per evitare danni anche gravi al veicolo.
Ventola del radiatore: come funziona
Innanzitutto cerchiamo di spiegarne il suo funzionamento, a che cosa serve e che cos’è nello specifico; è abbastanza facile da capire anche per i meno esperti. Si tratta di una ventola che ha un compito molto importante, ovvero quello di mantenere la temperatura del liquido refrigerante del radiatore sempre molto bassa.
Nel caso in cui questa ventola quindi si rompe o si blocca, non assicurando il suo funzionamento, il grave problema è che lo stesso liquido rischia di raggiungere temperature altissime mentre l’auto è in esercizio e quindi il motore potrebbe surriscaldarsi, subendo le più gravi conseguenze.
La prima cosa da fare è capire che cosa sta causando l’eventuale malfunzionamento della ventola del radiatore, detta anche elettroventola. Capita che smetta di funzionare anche a causa delle temperature esterne molto alte, durante l’estate. Ci si accorge del guasto perché non si sente più il rumore tipico emesso dalla ventola stessa. Oltretutto, se le temperature del liquido di raffreddamento salgono troppo, allora è un altro segnale di malfunzionamento o rottura.
La ventola non parte: che cosa bisogna fare
L’intervento fai da te non è per niente semplice. Innanzitutto bisogna capire da dove proviene il guasto, che potrebbe anche non dipendere dalla ventola stessa ma, per esempio (e capita spesso) del fusibile del componente, che può fondersi. Nel manuale di istruzioni dell’auto è possibile trovare la posizione dei porta fusibili. Se il problema è quello, è sufficiente cambiare il fusibile per bloccare il corto circuito e far tornare a funzionare la ventola.
Se invece il fusibile funziona (e comunque il consiglio è quello di pulirlo con della carta apposita per eliminare tracce di ossidazione) allora bisogna trovare la vera causa del problema. Il guasto potrebbe provenire dall’interruttore del termostato, che si trova nella vasca del radiatore o nella testata del motore.
Cosa fare:
- scollegare i due cavi dell’interruttore e metterli in comunicazione con il filo volante della batteria;
- se la ventola inizia a girare, vuol dire che il problema è proprio qui, nell’interruttore del termostato;
- in questo caso è assolutamente necessario sostituire il pezzo;
- se la ventola resta ferma, allora va ricercato il problema del malfunzionamento.
Se ancora non ha trovato la causa, allora potrebbe essere il relè installato nel motorino della ventola che si è danneggiato; in questo caso il motore non è più in grado di muovere le pale della ventola. Per scoprirlo devi connettere il filo volante, se senti un click il problema non è qui.
Se non senti il rumore caratteristico, allora la ventola non va per colpa di un guasto a questa componente. È possibile poi controllare il motorino, scollegando il cavo di alimentazione e collegando l’elemento al polo positivo di una batteria;
- se il motorino riprende a girare, allora il guasto è al cavo responsabile dell’alimentazione;
- se rimane tutto efrmo, allora il colpevole è il motorino stesso, che dovrà essere sostituito.
Se non trovi nessun problema nel fusibile, nell’interruttore del termostato e nemmeno con il motorino, allora bisogna controllare il corretto funzionamento del circuito di alimentazione del motorino. Puoi collegare una lampadina al cavo di massa e a quello dell’interruttore. Se non si accende, ecco finalmente svelato il problema.
Connettendo il cavo di massa al motore della ventola e il filo volante della batteria, al posto di quello dell’alimentazione, puoi scoprire nello specifico da dove arriva il guasto alla ventola del radiatore. Se funziona dipende dal cavo dell’alimentazione, se la ventola non parte ancora, allora è guasto il cavetto di massa.
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Toyota RAV4: modelli, prezzi, dotazioni e foto
La quinta generazione della Toyota RAV4 – nata nel 2019 – è una SUV media ibrida giapponese disponibile a trazione anteriore o integrale “gemella” della Suzuki Across. Un modello che ha impiegato poco tempo a conquistare il pubblico: stiamo infatti parlando della crossover del “segmento D” più amata dagli italiani.
In questa guida all’acquisto della Toyota RAV4 analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino dell’ecologica Sport Utility nipponica: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Le foto della Toyota RAV4
Toyota RAV4: le caratteristiche principali
La quinta serie della Toyota RAV4 è una Sport Utility media non troppo ingombrante (4,60 metri di lunghezza) costruita con cura.
Alti e bassi alla voce praticità: il bagagliaio è ampio quando si abbattono i sedili posteriori ma lo spazio nell’abitacolo non è molto.
Toyota RAV4: gli allestimenti
Gli allestimenti della Toyota RAV4 sono sette: Active, Dynamic, Style, Black Edition, Lounge, PHEV Dynamic+ e PHEV Style+.
Toyota RAV4 Active
La dotazione di serie della Toyota RAV4 Active comprende:
Trazione
- 2WD
- AWD-i
Sicurezza
- 4 freni a disco autoventilanti
- 7 airbag SRS (frontali, laterali, tendina anteriori e posteriori, ginocchia lato guida)
- ABS + EBD + BA
- Assistenza alla partenza in salita (HAC)
- Barre anti-intrusione nelle portiere
- Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza con pretensionatore e limitatore di forza
- Controllo della trazione (TRC)
- Controllo elettronico della stabilità (VSC+) e del rimorchio (TSC)
- Dispositivo Follow Me Home
- Freno di stazionamento elettrico (EPB)
- Interruttore disinserimento airbag frontale lato passeggero
- Kit riparazione pneumatici
- Sistema di monitoraggio pressione pneumatici
- Sistema di ritenuta Isofix
- Toyota Safety Sense 2.0 (Pre-Collision System PCS – Frenata automatica d’emergenza con rilevamento pedoni diurno/notturno) e ciclisti, Road Sign Assist RSA – Riconoscimento segnaletica stradale, Lane Trace Assist LTA – Sistema di mantenimento attivo della corsia, Auto High Beam AHB – Abbaglianti automatici, Intelligent Adaptive Cruise Control i-ACC – Cruise control adattivo Full Range con Stop & Go e Adaptive Speed Limiter ASL – Limitatore di velocità intelligente)
Esterni
- Cerchi in lega da 17″ Silver con pneumatici 225/65 R17
- Barre longitudinali sul tetto
- Fari Bi-LED autolivellanti
- Fari fendinebbia
- Luci diurne a LED
- Luci posteriori a LED
- Retrovisori esterni regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente
- Retrovisori esterni con funzione “Auto-Fold”
- Sensore crepuscolare e pioggia
- Sensori di parcheggio posteriori
- Telecamera posteriore di assistenza al parcheggio
Interni
- Alette parasole con specchietto e luce di cortesia
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
- Battitacco cromato “Hybrid”
- Bocchette di aerazione per i passeggeri posteriori
- Bracciolo anteriore con vano portaoggetti
- Bracciolo posteriore
- Cassetto portaoggetti (con serratura)
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Computer di bordo multifunzione
- Copertura vano bagagli
- Display multi-informazioni con schermo a colori da 7″
- Drive Mode Select a 3 modalità (Eco, Normal, Sport)
- Interni in tessuto
- Pomello del cambio rivestito in pelle
- Prese di ricarica USB nell’abitacolo: 1 nel cruscotto, 2 posteriori
- Protezione vano di carico
- Rivestimento cielo abitacolo grigio
- Schienale posteriore abbattibile 60/40 (regolabile in inclinazione)
- Servosterzo elettrico ad assistenza variabile (EPS)
- Sistema multimediale Toyota Touch 3 (display touchscreen da 8″, navigatore satellitare Go Plus con comandi vocali, 3 anni di aggiornamento mappe gratuito Over-The-Air, antenna DAB/AM/FM, connettività Bluetooth e USB, smartphone integration Apple CarPlay e Android Auto)
- Sistema audio a 6 altoparlanti
- Specchietto retrovisore interno elettrocromatico
- Volante in pelle con comandi multifunzione (Audio, Bluetooth, i-ACC, LTA)
- Volante regolabile in altezza e profondità
Garanzia
- 3 anni o 100.000 km
- 5 anni o 100.000 km sulle componenti ibride
Colori disponibili
- Cyan Met
Toyota RAV4 Dynamic
La Toyota RAV4 Dynamic – conveniente ma non molto ricca – costa 2.000 euro più della Active a parità di motore e aggiunge:
Esterni
- Cerchi in lega da 18″ Silver con pneumatici 225/60 R18
- Vetri posteriori oscurati
Interni
- Portellone posteriore ad azionamento elettrico
- Smart Entry & Push Start
Toyota RAV4 Style
La Toyota RAV4 Style – contraddistinta da un prezzo interessante ma anche da una dotazione un po’ povera – costa 3.500 euro più della Dynamic a parità di motore e aggiunge:
Esterni
- Cerchi in lega da 18″ Black con pneumatici 225/60 R18
- Fari a LED “Projector” autolivellanti con Light Signature
- Sensori di parcheggio anteriori e posteriori
- Vernice Bi-Tone “Deep Black Met”
Interni
- Illuminazione ambiente interno (avviamento, abitacolo, vano pedali)
- Interni con sedili sportivi in “Leather Tex”
- Prese di ricarica USB nell’abitacolo: 1 nel cruscotto, 2 nel bracciolo anteriore, 2 posteriori
- Rivestimento cielo abitacolo nero
- Sedile lato guida regolabile elettricamente, con supporto lombare
- Sedili anteriori riscaldabili elettricamente
- Sistema audio premium JBL a 9 altoparlanti
- Wireless Charger – Caricabatterie ad induzione per smartphone
Colori disponibili
- Dark Grey Met & Deep Black Met
- Deep Blue Met & Deep Black Met
- Silver Met & Deep Black Met
Toyota RAV4 Black Edition
La Toyota RAV4 Black Edition – accessibile ma povera – costa 500 euro più della Style a parità di motore e aggiunge:
Sicurezza
- Intelligent Clearance Sonar (ICS) – Sensori di parcheggio con frenata automatica anticollisione)
Esterni
- Cerchi in lega da 19″ Black con pneumatici 225/55 R19
- Black Pack (verniciatura total black, griglia anteriore total black, modanature paraurti anteriore e posteriore total black e profilo portellone posteriore total black)
Colori disponibili
- Black Met
Toyota RAV4 Lounge
La Toyota RAV4 Lounge – caratterizzata da un prezzo interessante – costa 2.500 euro più della Style a parità di motore e aggiunge:
Sicurezza
- Blind Spot Monitor (BSM) – Sistema di monitoraggio degli angoli ciechi
- ICS
- Panoramic View Monitor (PVM) – 4 telecamere con visuale a 360°
- Rear Cross Traffic Alert Brake (RCTA-B) – Avviso presenza ostacoli posteriori con frenata automatica
Esterni
- Cerchi in lega da 19″ Silver con pneumatici 225/55 R19
Interni
- Interni in pelle
- Portellone posteriore ad azionamento elettrico con sensore di movimento del piede
- Rivestimento cielo abitacolo grigio
- Sedile lato guida regolabile elettricamente, con supporto lombare e con memorie
- Smart Rear View Mirror – Specchietto retrovisore con schermo e telecamera integrata sul lunotto
Colori disponibili
- Dark Grey Met
- Deep Blue Met
- Silver Met
- Urban Khaki
Toyota RAV4 PHEV Dynamic+
La dotazione di serie della Toyota RAV4 PHEV Dynamic+ – l’allestimento che ci sentiamo di consigliare – comprende:
Trazione
- AWD-i
Sicurezza
- 4 freni a disco autoventilanti
- 7 airbag SRS
- ABS + EBD + BA
- HAC
- Barre anti-intrusione nelle portiere
- BSM
- Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza con pretensionatore e limitatore di forza
- TRC
- VSC+ e TSC
- Dispositivo Follow Me Home
- EPB
- ICS
- Interruttore disinserimento airbag frontale lato passeggero
- Kit riparazione pneumatici
- RCTA-B
- Sistema di monitoraggio pressione pneumatici
- Sistema di ritenuta Isofix
- Toyota Safety Sense 2.0
Esterni
- Cerchi in lega da 18″ Silver con pneumatici 225/60 R18
- Barre longitudinali sul tetto
- Fari a LED “Projector” autolivellanti
- Fari fendinebbia
- Luci diurne a LED
- Luci posteriori a LED
- Retrovisori esterni regolabili, ripiegabili e riscaldabili elettricamente
- Retrovisori esterni con funzione “Auto-Fold”
- Sensore crepuscolare e pioggia
- Telecamera posteriore di assistenza al parcheggio
- Vetri posteriori oscurati
- Cavo per presa Schuko (10A)
- Cavo Mennekes per ricarica veloce (6.6kW, 32A)
Interni
- Alette parasole con specchietto e luce di cortesia
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
- Battitacco cromato “HYBRID”
- Bocchette di aerazione per i passeggeri posteriori
- Bracciolo anteriore con vano portaoggetti
- Bracciolo posteriore
- Cassetto portaoggetti (con serratura)
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Computer di bordo multifunzione
- Display multi-informazioni con schermo a colori da 7″
- Drive Mode Select a 3 modalità
- Illuminazione ambiente interno
- Sedili in pelle sintetica
- Pomello del cambio rivestito in pelle
- Portellone posteriore ad azionamento elettrico
- Presa di ricarica USB nell’abitacolo: 1 nel cruscotto, 2 nel bracciolo anteriore, 2 posteriori
- Protezione vano di carico
- Rivestimento cielo abitacolo nero
- Schienale posteriore abbattibile 60/40 (regolabile in inclinazione)
- Sedile lato guida regolabile elettricamente, con supporto lombare
- Sedili anteriori e posteriori riscaldabili elettricamente
- EPS
- Sistema multimediale Toyota Touch 3
- Sistema audio a 6 altoparlanti
- Smart Entry & Push Start
- Specchietto retrovisore interno elettrocromatico
- Volante in pelle con comandi multifunzione (Audio, Bluetooth, i-ACC. LTA)
- Volante regolabile in altezza e profondità
- Wireless Charger
Garanzia
- 3 anni o 100.000 km
- 5 anni o 100.000 km sulle componenti ibride
Colori disponibili
- Black Met
- Dark Grey Met
- Deep Blue Met
- Silver Met
Toyota RAV4 PHEV Lounge+
La Toyota RAV4 PHEV Lounge+ ha una dotazione di serie ricca, costa 4.500 euro più della Dynamic+ e aggiunge:
Esterni
- Cerchi in lega da 19″ Silver con pneumatici 235/55 R19
- PVM
- Head-up display
- Tetto apribile panoramico in vetro Toyota SkyView
- Vernice Bi-Tone “Deep Black Met”
Interni
- Sedili in pelle naturale
- Sedile lato guida regolabile in altezza elettricamente con memoria
- Sedili anteriori ventilati
- Smart Rear View Mirror
- Sistema audio Premium JBL a 9 altoparlanti
- Specchietto retrovisore interno digitale
Colori disponibili
- Dark Grey Met & Deep Black Met
- Deep Blue Met & Deep Black Met
- Silver Met & Deep Black Met
Toyota RAV4: modelli e prezzi di listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Toyota RAV4. La gamma motori della SUV media giapponese (acquistabile con l’Ecobonus) è composta da tre unità 2.5 ibride potenti ma penalizzate da una cilindrata elevata che non aiuta a risparmiare sull’assicurazione RC Auto, da una coppia non eccelsa e da un cambio automatico e-CVT a variazione continua che non ama particolarmente la guida allegra.
- un 2.5 ibrido benzina da 218 CV
- un 2.5 ibrido benzina da 222 CV
- un 2.5 ibrido plug-in benzina da 306 CV
Toyota RAV4 2WD (da 36..850 euro)
La Toyota RAV4 2WD a trazione anteriore da 218 CV (prezzi fino a 44.850 euro) ha un’erogazione poco convincente ai bassi regimi e non è particolarmente briosa – 8,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h – ma si riscatta con un comportamento stradale agile nelle curve.
Toyota RAV4 AWD-i (da 39.350 euro)
La Toyota RAV4 AWD-i a trazione integrale da 222 CV (prezzi fino a 47.350 euro) è, secondo noi, la variante “full hybrid” da acquistare della Sport Utility asiatica: la presenza di un secondo motore elettrico sull’asse posteriore permette di avere, oltre alle quattro ruote motrici, più potenza e più vivacità (“0-100” in 8,1 secondi) ma la risposta ai bassi regimi resta poco vigorosa. Come la cugina 2WD offre consumi bassissimi e un comportamento stradale impeccabile ma è un po’ rumorosetta in fase di accelerazione a causa dell’effetto scooter.
Toyota RAV4 PHEV (da 55.500 euro)
La Toyota RAV4 PHEV a trazione integrale da 306 CV (prezzi fino a 60.000 euro) è la variante ibrida plug-in benzina della SUV media giapponese. Una crossover potente ed efficiente che non brilla alla voce “comfort acustico” quando si accelera a fondo, sempre per via dell’effetto scooter.
Toyota RAV4: gli optional
La dotazione di serie delle Toyota RAV4 Active e Dynamic andrebbe a nostro avviso arricchita con la vernice metallizzata (850 euro).
Sugli allestimenti Style (insieme al Tech Pack da 1.700 euro: PVM, Smart Rear View Mirror, ICS, Blind Spot Monitor e RCTA-B) e Lounge ci vorrebbe invece il tetto apribile panoramico (1.700 euro).
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Quali sono e in cosa consistono i costi d’esercizio di un’automobile?
Imparare a calcolare quali sono i costi di esercizio di un’auto permette ad ogni utente di riuscire a determinare quanto si spende e quanto, del proprio stipendio e delle proprie entrate in generale, è destinato al mantenimento della macchina e alla guida. Vediamo quindi come calcolare i costi del carburante, della manutenzione e dell’assicurazione auto.
Calcolo costi carburante
Suggeriamo un buon metodo per calcolare il costo del carburante, oltre a quelli di cui abbiamo parlato nel precedente articolo focalizzato proprio sull’argomento:
- prima di tutto si deve annotare il numero di km segnati dal contachilometri quando il serbatoio è quasi vuoto;
- fare il pieno quando il serbatoio è quasi vuoto, senza riempirlo oltremisura e farlo nuovamente quando si svuota, segnando il numero di litri inseriti. Nel momento in cui fai ancora il pieno, controlla il numero sul contachilometri, e sottrai quello che avevi segnato in precedenza (ottieni così i km percorsi e quindi fatti con un pieno;
- dividendo il numero di chilometri percorsi per i litri versati per fare il pieno ottiene il numero di km che la tua auto percorre con un litro;
- dividendo i chilometri percorsi in un mese per i chilometri percorsi con un litro trovi la percorrenza mensile;
- infine moltiplicando i litri di benzina consumati in un mese per il costo trovi la spesa di un mese per il carburante.
Costi auto: manutenzione e assicurazione
Per calcolare quali sono i costi relativi alla manutenzione del tuo veicolo devi tenere in considerazione tutte le seguenti spese effettuate:
- cambio olio;
- cambio gomme;
- riparazioni varie ed eventuali;
- tagliando;
- altri costi per la manutenzione.
Domma anche i costi annuali del bollo e della revisione e dividi per 12.
Come si calcolano i costi di esercizio
Per fare la somma totale dei costi di esercizio di un’auto bisogna aggiungere ai costi del carburante anche quelli di manutenzione, riparazione e assicurazione. Inoltre bisogna sommare anche il prezzo versato per la revisione e per il bollo, in modo da trovare il costo totale (mensile) della macchina.
Se vuoi dividere anche il costo mensile che hai calcolato per la tua macchina, per il totale dei chilometri che percorri in un mese, allora in questo modo puoi anche trovare quanto spendi per ogni chilometro che percorri con la tua vettura. Tutte queste informazioni possono essere molto interessanti per scoprire quanto incide la spesa per la macchina sul bilancio economico personale o famigliare.
Attenzione: una cosa importante da sottolineare c’è, ovvero il fatto che tutti questi calcoli che abbiamo appena fatto insieme non tengono in considerazione eventuali e possibili costi che un soggetto ha per pagare il finanziamento per l’acquisto dell’auto (se si decide di pagare a rate), del tempo che si impiega per i viaggi, della perdita di valore dell’automobile, dei costi per il pedaggio autostradale e per i parcheggi con linee blu.
È interessante sapere che, come abbiamo già visto insieme, ci sono differenti siti web e applicazioni per smartphone che offrono un servizio gratuito che consente di calcolare i costi del carburante, del pedaggio e molto altro, possono essere molto utili anche prima di partire per un viaggio, per esempio per le vacanze estive.
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Rover, la storia della Casa britannica
La Rover, sparita dalle scene nel 2005, è stata una Casa amata soprattutto dai fan delle auto britanniche che non potevano permettersi una Jaguar.
Un marchio che ha realizzato tanti prodotti eleganti e ricchi di sostanza (la prima bicicletta moderna è stata una Rover, la prima Auto dell’Anno di sempre anche). Scopriamo insieme la storia del brand inglese.
Rover: la storia
La Rover inizia a muovere i primi passi nel 1878 con la nascita – a Coventry – della Starley & Sutton, azienda specializzata nella produzione di biciclette fondata da John Kemp Starley e William Sutton.
La prima bici
Nel 1885 Starley inventa la Rover, oggi considerata la prima bicicletta moderna della storia. Un mezzo caratterizzato da ruote di dimensioni identiche e dalla trasmissione a catena in un mondo nel quale circolavano i pericolosi bicicli (quelli con la ruota anteriore immensa, per intenderci).
Quattro anni più tardi la società cambia nome in Starley & Co. e viene ribattezzata Rover (come il nome del prodotto più celebre) nel 1896.
Le prime auto
Starley muore nel 1901 e lascia l’azienda a Harry Smith, il quale decide di puntare sulle automobili: la prima macchina di sempre della Casa britannica – la 8 – è dotata di un motore 1.3 monocilindrico da 8 CV abbinato ad un cambio manuale a tre marce ed è priva di sospensioni posteriori.
Il marchio Rover inizia a farsi conoscere nel Regno Unito anche con i veicoli a quattro ruote grazie soprattutto alla vittoria al Tourist Trophy del 1907 conquistata da Ernest Courtis con una 20 hp.
Anni di crisi
Negli anni ’10 del XX secolo la Rover punta tutto sulla 12 mentre durante la Prima Guerra Mondiale si concentra sulle moto.
La crisi inizia a farsi sentire negli anni ’20: nel 1925 termina la produzione di mezzi a due ruote e la gamma delle auto è priva di modelli interessanti. La situazione migliora leggermente intorno alla metà degli anni ’30 ma lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale stravolge i piani dell’azienda britannica, che si ritrova a produrre durante il conflitto componenti per aeroplani.
Land Rover
La grande svolta per la Rover arriva nel 1948 grazie alla Land Rover, una fuoristrada dura e pura nata per sfidare le Jeep che conquista immediatamente il pubblico.
L’anno seguente vede la luce la P4, una berlina contraddistinta da un design moderno e da contenuti interessanti (come la lega di alluminio e magnesio usata per le portiere e il cofano) ma è sempre la 4×4 della Regina a monopolizzare le vendite del brand.
Gli anni ’50 e ’60
La novità Rover più importante degli anni ’50 è senza dubbio la P5: la prima auto del marchio inglese dotata di scocca portante rappresenta un’alternativa economica alla Jaguar.
La P6 (nota anche come 2000) del 1964 diventa invece la prima Auto dell’Anno di sempre: merito dello stile sexy e moderno e della tecnica raffinata (sospensioni posteriori a ponte De Dion e freni a disco posteriori all’uscita del differenziale).
Nel 1967 Rover cessa di essere un marchio indipendente, entra a far parte del colosso British Leyland e diventa meno “premium” per evitare sovrapposizioni con Jaguar (appartenente allo stesso gruppo).
Gli anni ’70
La regina del lisitno Rover degli anni ’70 è indubbiamente la SD1 (3500) del 1977: la prima auto della Casa britannica realizzata da British Leyland si aggiudica il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno ed è considerata da molti appassionati l’ultima vera Rover.
Nel 1978 Land Rover diventa un marchio a parte e l’anno successivo inizia una collaborazione con Honda.
Gli anni ’80
Un decennio ricco di novità per la Rover: nel 1981 nasce la divisione Austin Rover e tre anni più tardi vede la luce il primo modello realizzato in collaborazione con la Honda (la 200, una compatta con la coda gemella della Ballade, variante a quattro porte della Civic).
Nel 1986 – anno di nascita del Gruppo Rover – è la volta dell’ammiraglia 800 (cugina della Honda Legend) e due anni più tardi Rover viene venduta a British Aerospace. Il 1989 è l’anno in cui la mitica Mini viene venduta con il marchio Rover: una soluzione temporanea che terminerà nel 1992.
Il passaggio a BMW
BMW acquista Rover nel 1994 e nello stesso anno termina la partnership con Honda. Il primo – nonché unico – modello frutto dell’accordo anglo-tedesco è l’ammiraglia 75 contraddistinta da uno stile retrò.
La crisi e la fine
BMW investe parecchi soldi nella seconda metà degli anni ’90 per cercare di risollevare la Rover ma non basta: le perdite crescono a vista d’occhio e la Casa inglese viene quindi ceduta nel 2000 al prezzo simbolico di una sterlina al gruppo Phoenix costituito da diversi imprenditori britannici.
Nel 2003 viene presentata la Streetwise (nient’altro che una 25 – a sua volta derivata dalla terza generazione della 200 svelata otto anni prima – in versione crossover) mentre l’anno successivo tocca alla piccola CityRover (una variante rimarchiata della Tata Indica fortunatamente mai commercializzata nel nostro Paese).
Il gruppo MG Rover entra in amministrazione controllata nel 2005 e nello stesso anno le Rover spariscono definitivamente dai listini. Il marchio viene ceduto a Ford nel 2006 e nel 2008 passa a Tata: questo significa che la Rover non è ufficialmente morta, sta solo riposando in attesa di tornare (magari come marchio “entry-level” del gruppo Jaguar Land Rover).
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