Che cos’è la guida preventiva? Definizione e usi

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Abbiamo parlato di guida difensiva, quindi è giusto che approfondiamo anche il discorso che riguarda la guida preventiva.

Innanzitutto, sappiamo benissimo quanto sia importante guidare in modo consapevole, fondamentale per riuscire a circolare su strada in maniera più sicura e serena per sé stessi e per gli altri, riducendo il rischio di sinistri, più o meno pericolosi. È possibile però anche prevenire i rischi alla guida: ogni conducente, per farlo, dovrebbe rispettare costantemente e perennemente le basi della guida sicura, senza comportamenti disattenti e avventati, che sono tra le principali cause degli incidenti.

Guida sicura e guida difensiva: cosa dobbiamo sapere

Stare al volante della propria auto tenendo un comportamento che possiamo definire di “guida sicura” significa essere in grado di identificare i pericoli su strada e tenere sempre un’andatura e una velocità di percorrenza ottimali per evitare di essere a rischio incidente. Oltre a conoscere i cartelli stradali, i limiti di velocità e tutti i comportamenti che, per legge, bisogna tenere quando si conduce un mezzo, la guida sicura e difensiva consente anche di saper anticipare situazioni pericolose e prendere decisioni che variano a seconda delle condizioni stradali, al fine di evitare ogni possibile pericolo e rischio.

La guida sicura quindi aiuta ogni automobilista a mantenere il focus sulla sicurezza e guidare in modo consapevole, la guida difensiva invece ha un obiettivo simile, ma attenzione: non deve distorcere la percezione dell’ambiente che circonda il conducente. Approfondiamo il discorso.

Cosa vuol dire guida sicura

Cosa significa guidare in maniera sicura e quali sono i nostri consigli:

  • la distanza di sicurezza: fondamentale per evitare incidenti. Con una guida attenta basta anche un solo secondo per accorgersi del pericolo e frenare, senza causare danni. Ma visto che nessuno si trova mai in condizioni perfette alla guida, è meglio affidarsi alla regola dei 3 secondi, e mantenere una distanza dal veicolo che ci precede tale da evitare qualsiasi pericolo (o quasi): dal momento in cui il mezzo davanti a noi supera l’ostacolo a quando lo facciamo noi devono passare almeno 3 secondi;
  • osservare attentamente l’ambiente che ci circonda: bisogna essere consapevoli delle proprie azioni al volante, sempre e costantemente, ma anche di quello che succede attorno a noi. Bisogna essere sempre attenti al comportamento degli altri utenti della strada, per poter individuare potenziali pericoli e agire in tempo, per evitare incidenti;
  • attenzione ai limiti di velocità: non superare mai quelli imposti dalla legge, ma adattali anche in base alle condizioni di visibilità della strada e al meteo;
  • usare le frecce per segnalare una svolta o l’intenzione di cambiare corsia: è fondamentale che gli altri utenti della strada conoscano le tue intenzioni.

Guida preventiva: cosa significa

E quindi, con queste premesse: difendersi o prevenire? In italiano la guida difensiva dovrebbe indicare ogni atteggiamento tenuto al volante e volto a proteggersi “da possibili attacchi” (in questo caso pericoli su strada, incidenti). È difficile però usare questo termine per riferirsi al traffico, perché a volte si tende, in questo modo, a ritenere il guidatore sempre perfetto, privo di errori, ma costretto a difendersi da tutti gli altri utenti che circolano sulla stessa strada, certamente meno bravi e attenti.

Non è certo così, o meglio: è vero che dobbiamo essere sempre prudenti quando siamo alla guida, perché siamo costantemente a contatto con altri soggetti che, potenzialmente, potrebbero rappresentare un pericolo. È fondamentale però tenere sempre a mente che noi possiamo essere ritenuti quindi una eventuale fonte di pericolo/sinistro per gli altri utenti.

È per queste ragioni, non condivise da tutti, che forse è meglio parlare di guida preventiva e non difensiva (come invece avevamo già fatto): prevenire significa anticipare quello che succede, e non solo riferito alle azioni degli altri, ma anche a quelle che commettiamo noi al volante, distrazioni comprese (che possono essere molto pericolose).

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Che cosa sono le auto semestrali e quando convengono

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Parliamo oggi di una tipologia di vetture che forse non tutti conoscono, ma che possono essere un’alternativa molto utile in differenti casistiche particolari. Si tratta delle auto semestrali, che portano con sé alcuni benefici e vantaggi. Vediamo insieme di che cosa si tratta.

Auto semestrali: la definizione

Sono auto che hanno tra i 6 e i 12 mesi di “età” a partire dalla data di immatricolazione, possono aver percorso già alcune migliaia di chilometri, arrivano in genere ad un massimo di 10.000 km circa, o poco più. Sono modelli che spesso vengono usati dai dipendenti delle concessionarie, che le comprano per beneficiare di sconti o promozioni speciali, le usano per poco tempo e decidono di rivenderle prima che perdano il loro valore sul mercato.

Ci sono anche vetture semestrali che hanno percorso molti meno chilometri, perché magari sono state usate solo per determinati eventi della concessionaria, per pubblicizzare appunto il modello. Per contro, quelle che invece vengono usate dal dipendente di una concessionaria per lavoro, spesso arrivano anche a 15.000 chilometri percorsi o poco più. Insomma, la cifra sul contachilometri quindi più variare, si tratta comunque di macchine semi-nuove e usate relativamente poco.

Attenzione però: l’unico parametro che non può variare oltre un certo limite è però l’età. L’auto semestrale infatti non può avere più di un anno dalla data di produzione e minimo sei mesi dall’immatricolazione. Le condizioni invece possono cambiare, la macchina può essere tenuta benissimo e pari al nuovo, oppure presentare segni d’usura (mai comunque eccessivi, vista “l’età” del veicolo). La legge non si esprime a riguardo e il prezzo varia in funzione appunto delle condizioni del mezzo.

Auto semestrali: sono diverse dalle vetture a km 0?

Delle auto a km 0 abbiamo parlato già in differenti occasioni, sappiamo quindi che cosa sono. Anche se apparentemente simili alle auto semestrali, non devono essere confuse tra loro:

  • auto a km 0: hanno meno di un anno di vita dalla data di immatricolazione, hanno percorso generalmente pochissimi chilometri, anche meno di 100. Vengono usate solitamente per esposizioni e eventi promozionali dal venditore. Sono praticamente nuove e in pronta consegna, particolarmente convenienti in alcuni periodi dell’anno (esempio: quando viene lanciato un nuovo modello e il vecchio deve essere venduto rapidamente);
  • auto semestrale: la più grande differenza è il chilometraggio, perché queste possono aver percorso anche migliaia di chilometri (come abbiamo visto), al contrario delle auto a km 0 (chiamate così proprio perché la percorrenza si avvicina di molto allo zero). Per quanto riguarda l’età, invece, potrebbe anche non esserci alcuna differenza.

La differenza con le auto aziendali

Le macchine aziendali sono quelle usate per lavoro da un’impresa, che le sostituisce spesso, visto che percorrono molti chilometri l’anno. Per le aziende infatti è sempre meglio avere una vettura sempre nuova o seminuova, in modo da risparmiare sui costi di manutenzione e sui consumi.

Quado si compra una macchina aziendale quindi, generalmente, si ha a che fare con una vettura che ha dai 6 ai 24 mesi, ma un chilometraggio non indifferente (spesso chi le usa per lavoro percorre anche più di 20.000 chilometri l’anno).

Il vantaggio dell’auto semestrale quindi, in questo caso, è che quasi sicuramente si tratta di un veicolo più nuovo e con meno chilometri percorsi. L’acquirente si sente più sicuro a comprare un veicolo semestrale rispetto ad uno aziendale, perché ritiene che possa essere meno stressato e sfruttato.

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Sebastian Vettel positivo al Covid-19

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Sebastian Vettel è risultato positivo al Covid-19: il pilota tedesco dell’Aston Martin – quattro volte campione del mondo di F1 – salterà il GP del BahreinSakhir, prima tappa del Mondiale 2022. Il suo posto verrà preso dal connazionale Nico Hülkenberg.

Nico Hülkenberg – nato il 19 agosto 1987 a Emmerich am Rhein (Germania Ovest) – ha corso in F1 nel 2010 con la Williams, nel 2012 con la Force India e nel 2013 con la Sauber. L’anno seguente è tornato a gareggiare con la scuderia indiana fino al 2016 e nel triennio 2017-2019 è stato pilota Renault. Ultime, ma non meno importanti, le due apparizioni nel 2020 al volante della Racing Point per rimpiazzare due piloti risultati positivi al Covid-19. Il palmarès nel Circus del pilota teutonico comprende un 7° posto nel Mondiale Formula 1 (2018), una pole position e due giri veloci mentre per quanto riguarda i trionfi nelle altre categorie del motorsport segnaliamo il campionato tedesco Formula BMW ADAC (2005), il titolo A1 GP (2007), i Masters di F3 (2007), il titolo europeo F3 (2008), il campionato GP2 (2009) e – soprattutto – la 24 Ore di Le Mans del 2015.

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Auto Ford: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto Ford sono le straniere più amate degli italiani: merito di una gamma completa di modelli per tutti i gusti e tutte le tasche.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto Ford in commercio in Italia (con i prezzi): tanti modelli benzina, GPL, mild hybrid benzina, diesel, full hybrid benzina, ibridi plug-in benzina ed elettrici in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

Auto Ford: l’elenco completo (con i prezzi)

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Ford Fiesta

La settima generazione della Ford Fiesta è una piccola in vendita a prezzi che partono da 18.000 euro. La gamma motori è composta da quattro unità: due 3 cilindri a benzina (1.1 aspirato da 75 CV e 1.5 turbo EcoBoost da 200 CV), un 1.1 tre cilindri a GPL da 75 CV e un 1.0 turbo tre cilindri mild hybrid benzina EcoBoost da 125 CV.

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Ford Focus

La quarta generazione della Ford Focus è una compatta in vendita a prezzi che partono da 28.550 euro. La gamma motori è composta da quattro unità turbo: un 2.3 EcoBoost da 280 CV, due 1.0 tre cilindri mild hybrid benzina EcoBoost da 125 e 155 CV e un 1.5 diesel EcoBlue da 120 CV.

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Ford Focus SW

La Ford Focus SW è la variante station wagon della quarta serie della compatta statunitense. Prezzi da 29.550 euro e una gamma motori composta da due unità turbo: un 1.0 tre cilindri EcoBoost mild hybrid benzina da 125 CV e un 1.5 diesel EcoBlue da 120 CV.

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Ford Mondeo

La quarta generazione della Ford Mondeo è un’ammiraglia ibrida (full hybrid) spinta da un motore 2.0 ibrido benzina da 187 CV. I prezzi? Da 37.750 euro.

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Ford Mondeo SW

La Ford Mondeo SW è la variante station wagon della quarta serie dell’ammiraglia ibrida (full hybrid) americana. Prezzi da 39.000 euro e, sotto il cofano, un motore 2.0 ibrido benzina da 187 CV.

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Ford S-Max

La seconda generazione della Ford S-Max è una monovolume ibrida (full hybrid) offerta anche a 7 posti spinta da un motore 2.5 ibrido benzina da 190 CV. I prezzi? Da 45.750 euro.

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Ford Mustang

La sesta generazione della Ford Mustang è una coupé spinta da un motore 5.0 V8 a benzina da 449 CV. I prezzi della sportiva “yankee”? Da 50.250 euro.

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Ford Mustang Convertible

La Ford Mustang Convertible è la variante cabriolet della sesta serie della sportiva americana. Motore 5.0 V8 a benzina da 449 CV e prezzi da 54.750 euro.

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Ford EcoSport

La Ford EcoSport è una piccola SUV spinta da un motore 1.0 turbo tre cilindri a benzina EcoBoost da 125 CV. I prezzi partono da 23.250 euro.

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Ford Puma

La Ford Puma – arrivata alla seconda generazione – è una piccola SUV in vendita a prezzi che partono da 23.900 euro. La gamma motori è composta da tre unità turbo EcoBoost a tre cilindri: un 1.5 a benzina da 200 CV e due 1.0 mild hybrid benzina da 125 e 155 CV.

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Ford Kuga

La terza generazione della Ford Kuga è una SUV compatta disponibile a trazione anteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 33.600 euro. La gamma motori è composta da tre unità: un 2.5 ibrido benzina da 190 CV, un 2.5 ibrido plug-in benzina da 225 CV e un 1.5 turbodiesel EcoBlue da 120 CV.

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Ford Explorer

La Ford Explorer è una grande SUV ibrida plug-in benzina 7 posti a trazione integrale spinta da un motore 3.0 biturbo ibrido plug-in benzina V6 PHEV da 457 CV. I prezzi? Da 82.900 euro.

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Ford Tourneo Connect

La Ford Tourneo Connect è una multispazio – gemella della Volkswagen Caddy – disponibile a trazione anteriore o integrale offerta anche a 7 posti e nella variante lunga Grand. Prezzi da 25.750 euro e una gamma motori composta da tre unità turbo: un 1.5 EcoBoost a benzina da 114 CV e due 2.0 diesel EcoBlue da 102 e 122 CV.

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Ford Mustang Mach-E

La Ford Mustang Mach-E è una SUV media elettrica disponibile a trazione posteriore (un motore da 269 o 294 CV) o integrale (due motori da 269, 351 o 487 CV). I prezzi? Da 51.900 euro.

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Mondiale F1 2022 – GP Bahrein a Sakhir: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Lars Baron/Getty Images

La F1 è tornata: il GP del BahreinSakhir  – prima tappa del Mondiale 2022 nonché primo appuntamento iridato in notturna – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Quest’anno assisteremo nuovamente al duello Verstappen/Hamilton o la Ferrari riuscirà a ritagliarsi uno spazio tra Mercedes e Red Bull? Lo scopriremo domenica…

F1 2022 – GP Bahrein: cosa aspettarsi

Il circuito di Sakhir – sede del GP del Bahrein, prima gara del Mondiale F1 2022 – è un tracciato molto usurante per gli pneumatici. Partire bene qui è fondamentale: nelle precedenti 17 edizioni ha sempre vinto un pilota scattato dalle prime due file della griglia.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Bahrein, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

Formula 1 Testing in Bahrain – Day 2

Credits: Dan Istitene – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

Formula 1 Testing in Bahrain – Day 1

Credits: Lars Baron/Getty Images

Formula 1 Testing in Bahrain – Day 2

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AUTO-PRIX-F1-BAHRAIN-TEST

Credits: GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images

AUTO-PRIX-F1-BAHRAIN-TEST

Credits: GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images

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F1 2022 – Sakhir, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 18 marzo 2022
13:00-14:00 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 19 marzo 2022
13:00-14:00 Prove libere (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:30 su TV8)
Domenica 20 marzo 2022
16:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:30 su TV8)

F1 – I numeri del GP del Bahrein
LUNGHEZZA CIRCUITO 5.412 m
GIRI 57
RECORD IN PROVA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’27”264 – 2020
RECORD IN GARA Pedro de la Rosa (McLaren MP4-20) – 1’31”447 – 2005
RECORD DISTANZA Fernando Alonso (Renault R25) – 1h29’18”531 – 2005

F1 – Il pronostico del GP del Bahrein 2022

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1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton è il favorito del GP del Bahrein secondo i bookmaker (e anche secondo noi): il pilota britannico adora Sakhir e in questa corsa ha portato a casa cinque vittorie (tre negli ultimi 3 anni), dieci podi (otto negli ultimi 8 anni) e tre pole position.

Ha perso il Mondiale 2021 all’ultima gara ma è anche reduce da tre vittorie e sei piazzamenti in “top 3” negli ultimi sei appuntamenti iridati.

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2° Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen, a differenza di Hamilton, non ama Sakhir e non è mai salito sul gradino più alto del podio del GP del Bahrein (una pole lo scorso anno e due secondi posti nelle ultime due edizioni).

Il campione del mondo in carica ha chiuso però la stagione con tre vittorie e otto podi complessivi nelle ultime otto gare del Mondiale F1 e la sua Red Bull sembra la monoposto più in forma (almeno stando a quanto visto nei test invernali).

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3° Valtteri Bottas (Alfa Romeo)

Più un desiderio che un pronostico quello di tornare a vedere un’Alfa Romeo sul podio in F1. Nei test invernali la monoposto del Biscione si è rivelata veloce ma non molto affidabile: staremo a vedere…

Il nuovo acquisto Valtteri Bottas – reduce da un finale della stagione 2021 non entusiasmante (due piazzamenti in “top 3” nelle ultime sei corse) – non ha mai vinto il GP del Bahrein: quattro podi e una pole position.

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Da tenere d’occhio: Sebastian Vettel (Aston Martin)

Domenica capiremo cosa vuole fare da grande l’Aston Martin: la scuderia britannica non ha brillato nei test invernali e ha deluso anche nel finale della scorsa stagione, con Sebastian Vettel andato a punti una sola volta negli ultimi quattro Gran Premi.

I precedenti del pilota tedesco nel GP del Bahrein sono però molto interessanti: quattro vittorie, cinque podi complessivi e tre pole position.

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La squadra da seguire: Mercedes

La Mercedes resta la monoposto da battere nonostante dei test invernali non del tutto convincenti: otto Mondiali Costruttori consecutivi e sedici gare di seguito con almeno una monoposto in “top 3”.

I precedenti delle frecce d’argento nel GP del Bahrein? Pazzeschi: sei successi, sei pole position e da otto anni consecutivi con almeno una vettura in “top 3”.

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MotoGP 2022 – GP Indonesia a Mandalika: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

La MotoGP torna in Indonesia dopo 25 anni per un GP (disputato sul circuito di Mandalika) che sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

 

Nella seconda tappa del Motomondiale 2022 scopriremo se la Ducati dello scorso anno è davvero più veloce di quella ufficiale, se Enea Bastianini tornerà a brillare o se – al contrario – assisteremo alla controffensiva Honda.

MotoGP 2022 – GP Indonesia: cosa aspettarsi

Il circuito di Mandalika – sede del GP dell’Indonesia, secondo appuntamento della MotoGP 2022 – è un tracciato completo molto largo con cordoli insidiosi da affrontare con delicatezza. Attenzione alla pioggia, che potrebbe incidere negativamente sulle prove libere, sulle qualifiche e sulla corsa.

Il Paese asiatico ha ospitato il Motomondiale nel 1996 e nel 1997 e in entrambe le occasioni ha trionfato una Honda. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio dell’Indonesia, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

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Credits: KARIM JAAFAR/AFP via Getty Images

MotoGP of Qatar – Race

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

MotoGP of Qatar – Race

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Marc Marquez Meeting In Madrid

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MotoGP of Qatar – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

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MotoGP 2022 – Mandalika, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 18 marzo 2022
02:00-02:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
02:55-03:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:50-04:35 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:15-06:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
07:10-07:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
08:05-08:50 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 19 marzo 2022
02:00-02:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
02:55-03:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:50-04:35 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
05:35-06:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
06:30-07:10 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
07:25-07:55 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
08:05-08:45 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
Domenica 20 marzo 2022
03:00-03:10 Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:20-03:30 Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP)
03:40-04:00 MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP)
05:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 12:15 su TV8)
06:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 13:30 su TV8)
08:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 15:15 su TV8)

MotoGP – I numeri del GP dell’Indonesia
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,3 km
GIRI 20

MotoGP – Il pronostico del GP dell’Indonesia 2022

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1° Enea Bastianini (Ducati)

La vittoria in Qatar di Enea Bastianini non è stata un fuoco di paglia e il pilota riminese lo dimostrerà in Indonesia, supportato da una Ducati velocissima.

Il centauro romagnolo è salito sul podio tre volte negli ultimi sei Gran Premi disputati in MotoGP e, secondo noi, ha tutte le carte in regola per arrivare a quota quattro.

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2° Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia cercherà nel GP dell’Indonesia di riscattare la deludente prestazione di Lusail.

L’obiettivo? Ritornare il pilota dello scorso anno, quello capace di chiudere la MotoGP 2021 con quattro vittorie negli ultimi sei appuntamenti iridati.

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3° Marc Márquez (Honda)

Marc Márquez ha iniziato abbastanza bene la MotoGP 2022 ma c’è bisogno di qualcosa in più per tornare sul podio.

Il circuito di Mandalika sembra essere adatto alle sue caratteristiche e a quelle della Honda.

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Da tenere d’occhio: Pol Espargaró (Honda)

L’ottimo podio di due settimane fa (il secondo negli ultimi tre Gran Premi disputati nella classe regina) ha regalato un’iniezione di fiducia a Pol Espargaró.

Il pilota spagnolo – supportato da una Honda molto veloce – vuole, e può, essere uno dei protagonisti della MotoGP 2022.

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La moto da seguire: Ducati

La Ducati è reduce da tre successi consecutivi in MotoGP ma in Qatar abbiamo visto la moto dell’anno scorso più in forma di quella ufficiale 2022.

Nel GP dell’Indonesia capiremo qualcosa in più sullo stato di salute della Casa di Borgo Panigale.

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Audi A6 Avant e-tron concept: le foto e i dati

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Colour: Neptune Valley

Audi ha svelato le foto e i dati dell’Audi A6 Avant e-tron concept: la variante familiare della A6 e-tron concept svelata lo scorso anno al Salone di Shanghai è un prototipo a trazione integrale che anticipa le forme e i contenuti di quella che sarà la variante station wagon elettrica della sesta generazione dell’ammiraglia tedesca.

Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

Credits: Static photo,
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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept

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Audi A6 Avant e-tron concept: le dimensioni

L’Audi A6 Avant e-tron concept è lunga 4,96 metri (come una BMW serie 5 Touring), larga 1,96 metri (come una e-tron GT) e alta 1,44 metri (come una Volvo S90).

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Audi A6 Avant e-tron concept: il pianale PPE

Il nuovo pianale PPE montato dalla A6 Avant e-tron concept debutterà sulle Audi di serie nel 2023: inizialmente verrà adottato dai modelli del segmento E e successivamente si estenderà alle vetture dei segmenti D e F.

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Audi A6 Avant e-tron concept: due motori

L’Audi A6 Avant e-tron concept monta due motori elettrici in grado di generare una potenza massima di 476 CV e una coppia di 800 Nm. Per accelerare da 0 a 100 km/h bastano meno di 4 secondi.

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Audi A6 Avant e-tron concept: autonomia, batteria e ricarica

La batteria da 100 kWh dell’Audi A6 Avant e-tron concept garantisce un’autonomia di oltre 700 km (WLTP).

La ricarica a 270 kW in DC permette di guadagnare 300 chilometri in dieci minuti attraverso le colonnine HPC e di passare dal 5 all’80% in meno di 25 minuti.

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Audi A6 Avant e-tron concept: il design

Lo stile dell’Audi A6 Avant e-tron concept anticipa le linee dei futuri modelli di fascia alta dei quattro anelli ma al tempo stesso riprende alcuni elementi attuali della gamma e-tron come ad esempio la calandra single frame chiusa e la banda luminosa che congiunge i gruppi ottici posteriori.

Cerchi in lega da 22”, sbalzi ridotti, forme aerodinamiche (Cx di 0,24) e uno sviluppo verticale contenuto: sono queste le caratteristiche estetiche principali del prototipo di Ingolstadt. Un mezzo che dice addio agli spigoli nitidi e ai tratti affilati della carrozzeria per lasciare spazio ad aree di transizione soft delle superfici che alternano finiture concave e convesse.

Il tutto impreziosito da specchietti retrovisori laterali virtuali e da gruppi ottici anteriori Matrix LED tanto sottili quanto originali: se la vettura viene parcheggiata davanti a una parete durante la ricarica il conducente e il passeggero possono proiettare attraverso i fari un videogioco utilizzando i propri smartphone come joystick.

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Militem Ferox-T: le foto, i dati e il prezzo

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Militem ha svelato le foto, i dati e il prezzo del Ferox-T: il pick-up “premium” lombardo basato sul Jeep Gladiator – già ordinabile – costa 97.490 euro IVA esclusa118.938 euro IVA compresa.

Le foto del Militem Ferox-T

Militem Ferox-T: dimensioni e caratteristiche off-road

Il Militem Ferox-T – lungo 5,52 metri, largo 2,03 metri e alto 1,95 metri – è rivolto a chi vuole un pick-up esclusivo e lussuoso ma se la cava egregiamente in fuoristrada (la base, d’altronde, è la stessa del Jeep Gladiator Rubicon). Un mezzo pronto a tutto: capacità di traino di 3.500 kg e gancio montato di serie.

Trazione integrale Rock-Tracsospensioni regolabili a doppio serbatoio in alluminio rivestite in carbonio, altezza da terra maggiorata grazie al lift kit di 2″, track bar (barre di torsione) regolabili e ammortizzatore di sterzo: queste sono le principali caratteristiche del raffinato truck lombardo. Senza dimenticare l’assale Dana 44 rinforzato, il rapporto al ponte 4,10, il bloccaggio elettronico dei differenziali anteriori e posteriori Tru-Lok e la barra stabilizzatrice anteriore a disconnessione elettronica.

 

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Militem Ferox-T: il motore

Il Militem Ferox-T è spinto da un motore 3.6 V6 benzina da 285 CV e 353 Nm di coppia abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia) a 8 rapporti impreziosito dalle palette sul volante. Tra gli optional segnaliamo l’impianto a GPL.

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Militem Ferox-T: il design

Facile distinguere esteticamente un Militem Ferox-T da un Jeep Gladiator: davanti spicca la mascherina anteriore in tinta (disponibile anche con carbonio a vista) con griglia nera a nido d’ape ed emblema del brand, il profilo è impreziosito dagli ampi passaruota ad effetto “wide body” verniciati (o in carbonio), dalle pedane elettriche e dai cerchi da 20″ (montati su pneumatici Cooper All-Terrain da 35×12,50) mentre nella coda troviamo il doppio scarico Black Performance e il roll-bar Ferox Bar. Ultimi, ma non meno importanti, i grandi paraurti avvolgenti in tinta.

Per quanto riguarda gli optional è possibile personalizzare ulteriormente il mezzo attingendo a un ricca lista di accessori. Qualche esempio? Il rivestimento del cassone in materiale nautico hi-tech customizzabile nelle colorazioni, i faretti LED a scomparsa, la barra a LED integrata nel paraurti anteriore e le pinze freno colorate.

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Militem Ferox-T: gli interni

Se fuori il Militem Ferox-T punta su un look duro e puro dentro domina il lusso: pelle fiore usata per volante, inserti porta e cruscotto, battitacco personalizzato, finitura cassone antigraffio e inserti nero assoluto.

Per avere il massimo bisogna però sfogliare il listino degli optionalsedili in pelle fiore e Alcantara e una vasta scelta di tipologie di pelli, tessuti (compresa la novità Denim) e fibre tecniche.

Militem Ferox-T Adventure

La versione con pack Adventure enfatizza ulteriormente le doti off-road del Militem Ferox-T: tra le “chicche” più interessanti troviamo la vernice protettiva antigraffio per parafanghi, paraurti e portapacchi (completo di faretti LED per la guida notturna in fuoristrada), lo snorkel sul cofano anteriore lato passeggero per far “respirare” meglio il motore in caso di guado e gli pneumatici Cooper Mud Terrain tassellati.

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In quali casi si può contestare una multa per eccesso di velocità?

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Credits: iStock

Prendere una multa per eccesso di velocità significa che l’automobilista è stato sorpreso nel momento in cui stava viaggiando superando i limiti consentiti dalla legge. Il soggetto multato può:

  • contestare la multa al giudice di pace del luogo dove è stata commessa l’infrazione, entro 30 giorni dalla notifica della multa;
  • contestare la multa al prefetto, entro 60 giorni dalla notifica.

La scelta è di chi ha commesso l’infrazione e ha preso la multa, non è possibile fare ricorso a entrambi.

Multa per eccesso di velocità: che cosa succede

È chiaro che i limiti di velocità imposti sulle nostre strade vadano assolutamente rispettati, per la propria sicurezza e quella degli altri utenti. Può succedere però di sforare anche di poco senza rendersene conto, basta un attimo di distrazione per essere beccati dall’autovelox, che sbuca all’improvviso. Visto che i sistemi di rilevamento della velocità devono essere obbligatoriamente segnalati, la mancanza di cartelli (con giusto anticipo) può essere motivo di annullamento della multa.

Attenzione: ricordate sempre che i segnali stradali di limite indicano la velocità massima raggiungibile, non da raggiungere a tutti i costi. Anzi, il consiglio è di procedere sempre ad andatura tranquilla, senza ‘correre’, può essere molto pericoloso. In prossimità dei centri abitati, rallentate sempre.

Come si contesta la multa

Per fare ricorso a una multa per eccesso di velocità, è possibile fare riferimento a:

  • errori di carattere sostanziale, rilevazione di una velocità sbagliata (abbastanza difficile da dimostrare);
  • errori di carattere formale, quindi commessi dagli strumenti di rilevazione.

Un promemoria sui limiti di velocità sulle strade italiane:

  • velocità massima 130 km/h sulle autostrade, che può essere elevato a 150 km/h in caso di tre corsie di percorrenza più quella di emergenza. Sono gli enti proprietari o concessionari a decidere di elevare eventualmente il limite massimo di velocità in base alle caratteristiche progettuali ed effettive del tracciato, e alle condizioni del traffico, atmosferiche e relative agli incidenti;
  • 110 km/h è il limite massimo consentito per le strade extraurbane principali;
  • si passa a 90 km/h sulle strade extraurbane secondarie e locali;
  • e infine 50 km/h nei centri abitati (70 km/h sulle strade urbane libere).

Come abbiamo detto, il ricorso comunque può essere fatto al giudice di pace (entro 30 giorni) o al prefetto (entro 60 giorni).

Quando è possibile impugnare una multa per eccesso di velocità

Contestare la multa per eccesso di velocità non è mai semplice, si tratta di un’infrazione comunque grave. Ma si può fare ricorso se:

  • la presenza dell’autovelox non viene segnalata prima, alla giusta distanza, con l’apposito cartello che, oltretutto, deve essere ben visibile e non nascosto. Vale la stessa regola anche per le postazioni mobili di controllo della velocità. Gli automobilisti devono sapere dell’installazione degli strumenti di rilevazione della velocità, l’obiettivo infatti non deve essere quello di fare multe, ma di spingere i guidatori a rispettare i limiti e non andare troppo veloci, mettendo a rischio la sicurezza su strada;
  • gli apparecchi non sono omologati e tarati una volta all’anno: deve essere possibile fornirne prova su richiesta del conducente multato, altrimenti il verbale è impugnabile;
  • le notifiche delle multe vengono inviate da società private a cui viene affidato il servizio di consegna di atti giudiziari da parte del Comune: la Corte di Cassazione ha stabilito che questi verbali sono da considerare inesistenti.

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Alfa Romeo Stelvio, la tecnologia sigla per sigla

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L’Alfa Romeo Stelvio è una delle SUV medie più amate dagli italiani: la Sport Utility del Biscione è rivolta a chi cerca il piacere di guida ma è anche ricca di tecnologia.

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori dell’Alfa Romeo Stelvio.

Alfa Romeo Stelvio: la tecnologia sigla per sigla

Active Blind Spot

L’Active Blind Spot monitora gli angoli ciechi posteriori segnalando eventuali veicoli in avvicinamento e applicando una correzione sullo sterzo per evitare la collisione.

AEB

La sigla AEB (acronimo di Autonomous Emergency Brake) identifica la frenata automatica dell’Alfa Romeo Stelvio.

AFS

La sigla AFS (acronimo di Adaptive Frontlight System) identifica il sistema che orienta automaticamente i fari anabbaglianti.

Alfa Connect

Con Alfa Connect si ha a disposizione un servizio di assistenza dedicato che fornisce supporto in caso di furto, incidente o guasto. Con le nuove funzionalità remote è inoltre possibile sapere dov’è la vettura e controllare il livello carburante o la pressione degli pneumatici.

AT8

La sigla AT8 identifica il cambio automatico dell’Alfa Romeo Stelvio.

CDC

Il CDC (Alfa Chassis Domain Control) gestisce tutti i sistemi di controllo attivi.

DNA

Il sistema DNA (acronimo di Dynamic, NormalAll Weather) Alfa Romeo è un selettore che permette di scegliere tra diverse modalità di guida.

Driver Attention Assist

Il Driver Attention Assist monitora la sonnolenza del conducente e lo avvisa in caso di necessità.

FCW

Il Forward Collision Warning (FCW) dell’Alfa Romeo Stelvio tramite un sensore radar e una telecamera integrata nel parabrezza anteriore rallenta o arresta automaticamente la vettura in caso di collisione imminente.

Highway Assist System

L’Highway Assist System dell’Alfa Romeo Stelvio mantiene la vettura al centro della corsia in autostrada regolando la velocità in base ai limiti.

Hill Descent Control

L’Hill Descent Control è il controllo della velocità in discesa.

IBS

L’Integrated Brake System (IBS) dell’Alfa Romeo Stelvio combina il controllo di stabilità con il servofreno per ridurre gli spazi d’arresto.

Intelligent Speed Control

Il sistema Intelligent Speed Control dell’Alfa Romeo Stelvio propone al conducente l’adeguamento della velocità a quella rilevata dal Traffic Sign Recognition: se il conducente accetta il cruise control verrà automaticamente impostato in base ai nuovi limiti.

Lane Keep Assist

Il Lane Keep Assist dell’Alfa Romeo Stelvio rileva se il veicolo si sta allontanando dalla corsia senza che l’indicatore di direzione sia stato attivato e avvisa il conducente attraverso avvisi visivi e tattili. Interviene inoltre attivamente riportando il mezzo in corsia.

LDW

Il Lane Departure Warning (LDW) dell’Alfa Romeo Stelvio utilizza una videocamera per rilevare le linee di demarcazione della corsia e avvisa il guidatore se il veicolo esce dalla corsia o dalla carreggiata quando non viene attivato l’indicatore di direzione.

Q4

La sigla Q4 è usata dall’Alfa Romeo per identificare le Stelviotrazione integrale.

RWD

La sigla RWD identifica le Alfa Romeo Stelviotrazione posteriore.

TFT

TFT (acronimo di Thin Film Transistor) è una tecnologia applicata ai display LCD: i cristalli liquidi non vengono polarizzati tramite scariche dall’esterno del pannello ma attraverso transistor che operano direttamente sul punto necessario.

Traffic Jam Assist

Il Traffic Jam Assist dell’Alfa Romeo Stelvio mantiene la vettura al centro della corsia in condizioni di traffico intenso regolando la velocità in base ai limiti.

TSR

Il Traffic Sign Recognition (TSR) dell’Alfa Romeo Stelvio utilizza la telecamera di bordo, riconosce i segnali stradali riportandoli sul display e avvisa il conducente del limite di velocità corrente.

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