Mondiale F1 2022 – GP Monaco a Monte Carlo: gli orari TV su Sky e TV8

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Il GP di MonacoMonte Carlo – settima tappa del Mondiale F1 2022 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Charles Leclerc è il favorito nella gara di casa ma il pilota monegasco, curiosamente, non è mai andato a punti su questo tracciato (in tre apparizioni due incidenti e un ritiro per un problema meccanico). Max Verstappen ne approfitterà per consolidare il primato iridato?

F1 2022 – GP Monaco: cosa aspettarsi

Il circuito cittadino di Monte Carlo – sede del GP di Monaco, settimo appuntamento del Mondiale F1 2022 – è un tracciato tanto affascinante per il contesto quanto noioso per i piloti. I sorpassi sono impossibili – dal 1986 a oggi solo Olivier Panis nel 1996 è stato capace di trionfare qui senza partire dalle prime tre posizioni della griglia – ma la pioggia prevista per domenica potrebbe regalare molte sorprese.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Monaco, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

F1 Grand Prix of Spain

Credits: Eric Alonso/Getty Images

F1 Grand Prix of Spain

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F1 Grand Prix of Spain

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F1 Grand Prix of Spain, RACE”F1 Grand Prix of Spain”

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AUTO-PRIX-F1-ESP-PRACTICE

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F1 2022 – Monte Carlo, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 27 maggio 2022
14:00-15:00 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
17:00-18:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 28 maggio 2022
13:00-14:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:30 su TV8)
Domenica 29 maggio 2022
15:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP di Monaco
LUNGHEZZA CIRCUITO 3.337 m
GIRI 78
RECORD IN PROVA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’10”166 – 2019
RECORD IN GARA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W12) – 1’12”909 – 2021
RECORD DISTANZA Max Verstappen (Red Bull RB16B) – 1h38’56”820 – 2021

F1 – Il pronostico del GP di Monaco 2022

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1° Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen ha vinto il GP di Monaco dello scorso anno e sembra avere tutte le carte in regola per centrare il bis.

Il campione del mondo Formula 1 in carica è reduce da quattro successi negli ultimi cinque Gran Premi e vuole approfittare di una pista come quella di Monte Carlo adatta alle sue caratteristiche per rafforzare il primato nel Mondiale 2022.

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2° Sergio Pérez (Red Bull)

Sergio Pérez sta lavorando alla grande e con la Red Bull ha portato a casa tre secondi posti negli ultimi quattro appuntamenti iridati.

I precedenti del pilota messicano a Monte Carlo? Un podio nel 2016 ma mai nelle prime tre file in qualifica.

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3° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton non sale su un podio da cinque gare ma in Spagna la sua Mercedes ha mostrato qualche segno di ripresa.

Monte Carlo il sette volte campione del mondo F1 ha conquistato tre successi, due pole position e sette piazzamenti totali in “top 3”.

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Da tenere d’occhio: Carlos Sainz Jr. (Ferrari)

Carlos Sainz Jr. sta provando a ritrovare continuità dopo i due passi falsi di Melbourne e Imola e qualche altro errore di troppo e a nostro avviso ha buone possibilità di fare bene a Monte Carlo.

Il pilota spagnolo è sempre andato a punti nel GP di Monaco (arrivando oltretutto secondo lo scorso anno) ma non è mai scattato dalle prime tre posizioni della griglia.

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La squadra da seguire: Red Bull

Monte Carlo assisteremo a un’altra doppietta Red Bull? Probabile.

La scuderia austriaca è in un eccellente stato di forma – quattro vittorie negli ultimi cinque Gran Premi e 5 corse di seguito con almeno una monoposto sul podio –  e ha già trionfato cinque volte nel GP di Monaco.

 

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MotoGP 2022 – GP Italia al Mugello: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images

Il GP d’Italia al Mugello – ottava tappa della MotoGP 2022 – sarà trasmesso in diretta in chiaro anche su TV8 (oltre che su Sky). Di seguito troverete gli orari TV.

Fabio Quartararo cercherà di consolidare il primato nel Motomondiale con la Yamaha ma dovrà fare i conti con un’Aprilia che farà di tutto per sorprendere anche nella corsa più attesa dai fan italiani delle due ruote. Senza dimenticare la Honda di un certo Marc Márquez

MotoGP 2022 – GP Italia: cosa aspettarsi

Il circuito del Mugello – sede del GP d’Italia, ottavo appuntamento della MotoGP 2022 – è uno dei tracciati più amati dai piloti: una pista tecnica molto impegnativa per i centauri e per gli pneumatici. La pioggia prevista per sabato potrebbe incidere sulle qualifiche.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio d’Italia, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MOTO-PRIX-FRA-MOTOGP

Credits: JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images

MOTO-PRIX-FRA-MOTOGP

Credits: JEAN-FRANCOIS MONIER/AFP via Getty Images

MotoGP of France – Race

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MOTO-PRIX-FRA-MOTOGP

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MotoGP of France – Previews

Credits: Steve Wobser/Getty Images

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MotoGP 2022 – Mugello, il calendario e gli orari TV
Venerdì 27 maggio 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 28 maggio 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
Domenica 29 maggio 2022
09:00-09:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:20-09:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:40-10:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP e TV8)

MotoGP – I numeri del GP d’Italia
LUNGHEZZA CIRCUITO 5,2 km
GIRI 23
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’45″187 – 2021
RECORD GARA Johann Zarco (Ducati) – 1’46″810 – 2021

MotoGP – Il pronostico del GP d’Italia 2022

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1° Marc Márquez (Honda)

Marc Márquez sta affrontando una stagione difficile da decifrare: il sei volte campione del mondo MotoGP è reduce da quattro piazzamenti consecutivi in “top 6” ma al tempo stesso non ha ancora centrato un podio. Il Mugello sarà la gara della svolta?

I precedenti del centauro spagnolo nel GP d’Italia sono discreti: una vittoria nel 2014 e tre podi totali.

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2° Fabio Quartararo (Yamaha)

Fabio Quartararo ha, secondo noi, tutte le carte in regola per consolidare il primo posto nella MotoGP 2022 portando a casa un buon piazzamento su un circuito che lo ha visto trionfare lo scorso anno.

L’attuale leader del campionato ha conquistato una vittoria e un secondo posto nelle ultime tre gare iridate.

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3° Aleix Espargaró (Aprilia)

Tre terzi posti consecutivi e tanta voglia di allungare questa striscia positiva: Aleix Espargaró è in splendida forma, supportato da un’Aprilia velocissima.

Il pilota spagnolo, però, non ama molto il Mugello: il suo miglior piazzamento in MotoGP nel GP d’Italia è un settimo posto.

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Da tenere d’occhio: Maverick Viñales (Aprilia)

Maverick Viñales – a differenza del compagno di squadra Aleix Espargaró – non riesce a trovare il giusto feeling con la Aprilia: quattro piazzamenti in “top 10” negli ultimi cinque appuntamenti iridati non sono sufficienti con una moto che sta lottando per il titolo mondiale nella classe regina.

I suoi precedenti al Mugello in MotoGP? Un secondo posto nel 2017.

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La moto da seguire: Aprilia

Al Mugello quasi tutti i tifosi italiani saranno concentrati sulla sfida interna in Ducati tra l’ufficiale Bagnaia e il privato Bastianini. Il nostro consiglio, però, è quello di non sottovalutare l’altro brand tricolore: la Aprilia.

La Casa di Noale non è più una sorpresa e a ogni Gran Premio sta diventando sempre più una solida realtà…

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Quali sono i dispositivi elettronici più utili per le moto

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La tecnologia e gli strumenti elettronici di ultima generazione, oltre ad aver invaso le nostre automobili, negli ultimi anni hanno anche rivoluzionato il settore del motociclismo. Sulle moto infatti è sono sempre più presenti elementi tecnologici all’avanguardia, che possono piacere o meno ai piloti, ma che possono senza dubbio essere di grande aiuto in caso di pericolo o sinistro stradale. Vediamo di che cosa si tratta.

L’ABS in moto: il sistema anti bloccaggio ruote

Il primo dispositivo tecnologico di cui vogliamo parlare è l’ABS, che garantisce la stabilità del mezzo anche in caso di frenata, evitando che le ruote si blocchino pericolosamente. In fase di produzione della moto vengono inseriti dei sensori specifici sulle ruote anteriori e posteriori, che registrano la velocità di rotazione. Nel caso di frenata brusca e intensa, oppure con particolari condizioni stradali, se una ruota della moto dovesse bloccarsi, allora l’ABS interviene per ridurre la pressione della frenata che viene applicata da parte del conducente e controlla quindi la decelerazione della moto e la velocità della ruota.

La piattaforma inerziale IMU

Noto dispositivo elettronico presente sulle moto di nuova generazione, che raggruppa tutti i sistemi elettronici di aiuto alla guida, come ad esempio l’ABS (obbligatorio), il controllo dell’impennata o quello della trazione. L’IMU usa la MicroElectronic Mechanical Systems (MEMS), una tecnologia di nuova generazione, e prende in esame accelerometri e giroscopi per usarli nella misurazione dell’accelerazione in direzione lineare e dei cambiamenti di direzione.

La piattaforma inerziale della moto è in grado di rilevare in tutto sei i possibili movimenti, tre lineari e altri tre rotazionali. Visto che le moto si inclinano, è importante anche riuscire a misurare le forze di beccheggio, ovvero quelle piccole oscillazioni che si verificano durante l’accelerazione o la frenata, ma anche l’inclinazione che assume il veicolo stesso durante i cambi di direzione o quando il pilota è in piega. Si tratta dei dati che, insieme ad altre informazioni raccolte dai sensori presenti sulla moto, vanno a definire un quadro completo sul comportamento della moto.

Il controllo di trazione della moto

Si tratta di un sistema elettronico che evita alla moto di sbandare: questo è possibile perché il TSC controlla la potenza che viene sprigionata alla ruota posteriore. Le categorie di controllo della trazione nelle moto sono:

  • predittiva, l’engine control unit (ECU) o unit di controllo del motore. Ci sono differenti sensori in grado di captare i dati in tempo reale e di apportare le modifiche prima che la ruoti giri. Il sistema lavora costantemente, valutando di continuo le condizioni e intervenendo in maniera molto rapida, per evitare che la moto sbandi;
  • reattiva: la moto dispone di differenti componenti del sistema che attendono lo slittamento della ruota per apportare le modifiche necessarie e fare in modo che il pilota non perda il controllo del mezzo.

Controllo della stabilità della moto

Parliamo del sistema MSC, che aiuta il motociclista nelle fasi di accelerazione, frenata e guida in curva o sul rettilineo. Si tratta anche in questo caso in un dispositivo elettronico di ultima generazione di cui le motociclette sono dotate e che si serve di sensori per registrare la dinamica di guida del mezzo.

È un sistema in grado di offrire differenti tipologie di controllo, anche in curva. Tutto dipende dagli angoli di inclinazione e beccheggio della moto. Quando l’MSC rileva che una ruota si sta bloccando, allora attiva il modulatore di pressione nel circuito del freno idraulico, che riduce la pressione del freno al fine di ottenere quella necessaria per evitare il blocco di ogni ruota.

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Cosa indicano i vari simboli sul parabrezza dell’auto

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Credits: iStock

In tutte le auto sono presenti differenti simboli sul parabrezza, che è importante saper riconoscere. Si tratta infatti di marchi che sono impressi sul vetro e che bisogna saper leggere per poterne comprendere le caratteristiche e l’omologazione.

Quali sono le regole costruttive del parabrezza dell’auto

Quando siete alla guida della vostra auto, guardando fuori dal vetro, succede anche a voi di vedere dei simboli impressi sul parabrezza. Ognuno di essi ha un significato ben preciso. Innanzitutto ricordiamo, è importante, che il parabrezza per ogni veicolo è uno degli elementi fondamentale per la sicurezza attiva. Anche nelle vetture più semplici infatti il vetro davanti deve essere in grado di garantire una buona percentuale della rigidità totale della scocca.

Ma non su tutte le macchine i parabrezza sono uguali, anzi. E oltretutto, prima della vendita di tali elementi, è fondamentale che gli stessi passino i test di omologazione. Per essere omologati secondo la legge devono possedere degli specifici requisiti tecnici che sono richiesti dalle direttive specifiche, diverse in ogni Paese. Nono solo: ci sono differenti simboli impressi sul vetro del parabrezza dell’auto, è molto importante conoscerli anche per controllare che questo specifico elemento sia davvero originale, soprattutto in fase di acquisto di un veicolo. Vediamo quindi quali sono i principali simboli che troviamo sul parabrezza, come leggerli e il loro significato.

Parabrezza auto: il significato di ogni marchio e simbolo

A seconda del Paese in cui il parabrezza stesso passa i test di omologazione, cambia il relativo simbolo impresso sul parabrezza. In particolare, parliamo di un marchio che viene stampato sulla cornice del vetro stesso. Ci sono casi in cui, al posto di un solo simbolo, è possibile trovarne due; in genere leggiamo una E seguita da un numero, che varia in base al Paese d’Europa che ha rilasciato l’omologazione. Ad esempio per l’Italia si usa il numero 3, quindi la scritta che compare è E3 (quanti di voi l’hanno vista sul proprio parabrezza e si sono chiesti il significato?).

Oltre a questo simbolo, è possibile trovare anche i loghi della Casa costruttrice oppure dell’azienda che ha prodotto il vetro usato per il parabrezza. Quest’ultimo in realtà deve esserci, è obbligatorio, mentre il logo della Casa può anche essere omesso, non è strettamente necessario né obbligatorio per legge.

Sul parabrezza dell’auto poi spesso troviamo anche la scritta “Laminated”: questa denominazione particolare sta ad indicare che il vetro usato è di tipo stratificato e al suo interno c’è una lamina di PVB. Tra le altre diciture troviamo:

  • ECE R43: indica che il vetro rispetta gli standard imposti dall’UE e il numero di omologazione;
  • CCC, indica che è conforme agli standard cinesi;
  • M, AS, DOT indicano invece che il vetro segue gli standard di sicurezza degli USA.

Vengono usati poi anche altri simboli, tra cui i numeri romani, che indicano:

  • I: parabrezza rinforzato;
  • II: parabrezza multistrato convenzionale (il più diffuso);
  • III: parabrezza multistrato con altri trattamenti;
  • IV: parabrezza realizzato in policarbonato;
  • V: vetro con coefficiente di trasmissione della luce inferiore al 70%;
  • VI: vetro con coefficiente di trasmissione della luce pari almeno al 70%.

E non è finita qui, perché sul parabrezza dell’auto è possibile trovare anche altri simboli, tra cui la data e il numero identificativo di produzione.

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MotoGP 2022: il calendario aggiornato e tutti i circuiti

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Il calendario della MotoGP 2022 è composto da 20 GP contro i 18 dello scorso anno: tra le novità segnaliamo il ritorno di sei gare (IndonesiaArgentinaGiapponeThailandiaAustraliaMalaysia) e l’addio a quattro appuntamenti (DohaStiriaEmilia-RomagnaAlgarve).

Di seguito troverete il calendario completo della MotoGP 2022 e le caratteristiche dei circuiti del Motomondiale compresi i record sul giro e gli orari per seguire le prove libere, le qualifiche e le gare. Senza dimenticare i Gran Premi che verranno trasmessi in diretta TV anche in chiaro su TV8 e non solo su Sky Sport MotoGP.

MotoGP 2022 – Il calendario e i circuiti

1 – GP Qatar (Lusail) – 6 marzo 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,4 km
GIRI: 22
RECORD IN PROVA: Francesco Bagnaia (Ducati) – 1’52”772 – 2021
RECORD GARA: Francesco Bagnaia (Ducati) – 1’54”491 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 4 MARZO 2022

Prove libere 1 11:40-12:25
Prove libere 2 16:00-16:45

SABATO 5 MARZO 2022

Prove libere 3 11:15-12:00
Prove libere 4 15:20-15:50
Qualifiche 16:00-16:40

DOMENICA 6 MARZO 2022

Warm-up 11:40-12:00
Gara 16:00

2 – GP Indonesia (Mandalika) – 20 marzo 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,3 km
GIRI: 20

Il calendario

VENERDÌ 18 MARZO 2022

Prove libere 1 03:50-04:35
Prove libere 2 08:05-08:50

SABATO 19 MARZO 2022

Prove libere 3 03:50-04:35
Prove libere 4 07:25-07:55
Qualifiche 08:05-08:45

DOMENICA 20 MARZO 2022

Warm-up 03:40-04:00
Gara 08:00

3 – GP Argentina (Termas de Río Hondo) – 3 aprile 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,8 km
GIRI: 25
RECORD IN PROVA: Marc Márquez (Honda) – 1’37”683 – 2014
RECORD GARA: Valentino Rossi (Yamaha) – 1’39”019 – 2015

Il calendario

VENERDÌ 1 APRILE 2022

Prove libere 1 15:50-16:35
Prove libere 2 20:05-20:50

SABATO 2 APRILE 2022

Prove libere 3 15:50-16:35
Prove libere 4 19:25-19:55
Qualifiche 20:05-20:45

DOMENICA 3 APRILE 2022

Warm-up 15:40-16:00
Gara 20:00

4 – GP Americhe (Austin) – 10 aprile 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,5 km
GIRI: 20
RECORD IN PROVA: Marc Márquez (Honda) – 2’02”135 – 2015
RECORD GARA: Marc Márquez (Honda) – 2’03”575 – 2014

Il calendario

VENERDÌ 8 APRILE 2022

Prove libere 1 16:55-17:40
Prove libere 2 21:10-21:55

SABATO 9 APRILE 2022

Prove libere 3 16:55-17:40
Prove libere 4 20:30-21:00
Qualifiche 21:10-21:50

DOMENICA 10 APRILE 2022

Warm-up 16:40-17:00
Gara 21:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)

5 – GP Portogallo (Portimão) – 24 aprile 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,6 km
GIRI: 25
RECORD IN PROVA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’38”862 – 2021
RECORD GARA: Álex Rins (Suzuki) – 1’39”450 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 22 APRILE 2022

Prove libere 1 10:55-11:40
Prove libere 2 15:10-15:55

SABATO 23 APRILE 2022

Prove libere 3 10:55-11:40
Prove libere 4 14:30-15:00
Qualifiche 15:10-15:50

DOMENICA 24 APRILE 2022

Warm-up 10:40-11:00
Gara 15:00

6 – GP Spagna (Jerez de la Frontera) – 1 maggio 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,4 km
GIRI: 25
RECORD IN PROVA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’36”705 – 2020
RECORD GARA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’37”770 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 29 APRILE 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 30 APRILE 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 1 MAGGIO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)

7 – GP Francia (Le Mans) – 15 maggio 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,2 km
GIRI: 27
RECORD IN PROVA: Johann Zarco (KTM) – 1’31”185 – 2018
RECORD GARA: Maverick Viñales (Yamaha) – 1’32”309 – 2017

Il calendario

VENERDÌ 13 MAGGIO 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 14 MAGGIO 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 15 MAGGIO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00

8 – GP Italia (Mugello) – 29 maggio 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,2 km
GIRI: 23
RECORD IN PROVA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’45”187 – 2021
RECORD GARA: Johann Zarco (Ducati) – 1’46”810 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 27 MAGGIO 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 28 MAGGIO 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 29 MAGGIO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)

9 – GP Catalogna (Montmeló) – 5 giugno 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,7 km
GIRI: 24
RECORD IN PROVA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’38”853 – 2021
RECORD GARA: Johann Zarco (Ducati) – 1’39”939 – 1’39”939 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 3 GIUGNO 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 4 GIUGNO 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 5 GIUGNO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00

10 – GP Germania (Sachsenring) – 19 giugno 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 3,7 km
GIRI: 30
RECORD IN PROVA: Marc Márquez (Honda) – 1’20”195 – 2019
RECORD GARA: Marc Márquez (Honda) – 1’21”228 – 2019

Il calendario

VENERDÌ 17 GIUGNO 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 18 GIUGNO 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 19 GIUGNO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara (in diretta TV anche in chiaro su TV8) 14:00

11 – GP Assen (Assen) – 26 giugno 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,5 km
GIRI: 26
RECORD IN PROVA: Maverick Viñales (Yamaha) – 1’31”814 – 2021
RECORD GARA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’32”869 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 24 GIUGNO 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 25 GIUGNO 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 26 GIUGNO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00

12 – GP Gran Bretagna (Silverstone) – 7 agosto 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,9 km
GIRI: 20
RECORD IN PROVA: Marc Márquez (Honda) – 1’58”168 – 2019
RECORD GARA: Marc Márquez (Honda) – 1’59”936 – 2019

Il calendario

VENERDÌ 5 AGOSTO 2022

Prove libere 1 10:55-11:40
Prove libere 2 15:10-15:55

SABATO 6 AGOSTO 2022

Prove libere 3 10:55-11:40
Prove libere 4 14:30-15:00
Qualifiche 15:10-15:50

DOMENICA 7 AGOSTO 2022

Warm-up 10:40-11:00
Gara 15:00

13 – GP Austria (Red Bull Ring) – 21 agosto 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,3 km
GIRI: 28
RECORD IN PROVA: Jorge Martín (Ducati) – 1’22”643 – 2021
RECORD GARA: Andrea Dovizioso (Ducati) – 1’23”827 – 2019

Il calendario

VENERDÌ 19 AGOSTO 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 20 AGOSTO 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 21 AGOSTO 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00

14 – GP San Marino (Misano Adriatico) – 4 settembre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,2 km
GIRI: 27
RECORD IN PROVA: Francesco Bagnaia (Ducati) – 1’31”065 – 2021
RECORD GARA: Enea Bastianini (Ducati) – 1’32”242 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 2 SETTEMBRE 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 3 SETTEMBRE 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 4 SETTEMBRE 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara (in diretta TV anche in chiaro su TV8) 14:00

15 – GP Aragona (Alcañiz) – 18 settembre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,1 km
GIRI: 23
RECORD IN PROVA: Francesco Bagnaia (Ducati) – 1’46”322 – 2021
RECORD GARA: Franco Morbidelli (Yamaha) – 1’48”089 – 2020

Il calendario

VENERDÌ 16 SETTEMBRE 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 17 SETTEMBRE 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 18 SETTEMBRE 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara (in diretta TV anche in chiaro su TV8) 14:00

16 – GP Giappone (Motegi) – 25 settembre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,8 km
GIRI: 24
RECORD IN PROVA: Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’43”790 – 2015
RECORD GARA: Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’45”350 – 2014

Il calendario

VENERDÌ 23 SETTEMBRE 2022

Prove libere 1 03:50-04:35
Prove libere 2 08:05-08:50

SABATO 24 SETTEMBRE 2022

Prove libere 3
Prove libere 4 07:25-07:55
Qualifiche 08:05-08:45

DOMENICA 25 SETTEMBRE 2022

Warm-up 03:40-04:00
Gara 08:00

17 – GP Thailandia (Buriram) – 2 ottobre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,6 km
GIRI: n.d.
RECORD GARA: Marc Márquez (Honda) – 1’30”904 – 2019

Il calendario

VENERDÌ 30 SETTEMBRE 2022

Prove libere 1
Prove libere 2

SABATO 1 OTTOBRE 2022

Prove libere 3
Prove libere 4
Qualifiche

DOMENICA 2 OTTOBRE 2022

Warm-up
Gara

18 – GP Australia (Phillip Island) – 16 ottobre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,4 km
GIRI: 27
RECORD IN PROVA: Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’27”899 – 2013
RECORD GARA: Marc Márquez (Honda) – 1’28”108 – 2013

Il calendario

VENERDÌ 14 OTTOBRE 2022

Prove libere 1 00:55-01:40
Prove libere 2 05:10-05:55

SABATO 15 OTTOBRE 2022

Prove libere 3 00:55-01:40
Prove libere 4 04:30-05:00
Qualifiche 05:10-05:50

DOMENICA 16 OTTOBRE 2022

Warm-up 00:40-01:00
Gara 05:00

19 – GP Malaysia (Sepang) – 23 ottobre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5,5 km
GIRI: 20
RECORD IN PROVA: Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’58”303 – 2019
RECORD GARA: Valentino Rossi (Yamaha) – 1’59”661 – 2019

Il calendario

VENERDÌ 21 OTTOBRE 2022

Prove libere 1 04:50-05:35
Prove libere 2 09:05-09:50

SABATO 22 OTTOBRE 2022

Prove libere 3 04:50-05:35
Prove libere 4 08:25-08:55
Qualifiche 09:05-09:45

DOMENICA 23 OTTOBRE 2022

Warm-up 04:40-05:00
Gara 09:00

20 – GP Comunità Valenciana (Valencia) – 6 novembre 2022

LUNGHEZZA CIRCUITO: 4,0 km
GIRI: 27
RECORD IN PROVA: Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’29”401 – 2016
RECORD GARA: Francesco Bagnaia (Ducati) – 1’31”042 – 2021

Il calendario

VENERDÌ 4 NOVEMBRE 2022

Prove libere 1 09:55-10:40
Prove libere 2 14:10-14:55

SABATO 5 NOVEMBRE 2022

Prove libere 3 09:55-10:40
Prove libere 4 13:30-14:00
Qualifiche 14:10-14:50

DOMENICA 6 NOVEMBRE 2022

Warm-up 09:40-10:00
Gara 14:00

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MotoGP 2022: rinviato al 2023 il GP di Finlandia

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Il GP di Finlandia sul circuito Kymi Ring – dodicesima tappa della MotoGP 2022 inizialmente programmata per il 10 luglio – è stato rinviato al 2023. Due i motivi principali: i lavori di omologazione e la guerra Russia-Ucraina. Il calendario del Motomondiale di quest’anno sarà quindi composto da 20 gare anziché 21.

Siamo già al terzo rinvio per il Gran Premio di Finlandia, cancellato dai calendari 2020 e 2021 per via della pandemia di Covid-19: è dal 1982 che la classe regina del campionato del mondo di motociclismo non gareggia nel Paese nordico.

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Qual è la differenza tra airbag laterali e a tendina

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Negli ultimi anni, nonostante la crisi che ha colpito l’intero settore – prima a causa della pandemia di Coronavirus e ora della guerra – si sta sviluppando sempre più grazie a dispositivi di sicurezza attivi e passivi in auto. Il sistema di sicurezza più utilizzato e famoso oggi nelle Case automobilistiche è l’airbag, che ormai troviamo di serie su tutti i veicoli di nuova produzione. Vediamo tutto quello che bisogna sapere a riguardo.

Come funzionano gli airbag in auto

Si tratta di dispositivi di sicurezza passiva molto utili in caso di incidente, per proteggere guidatore e passeggeri. In genere si trovano nel volante, ma anche installati all’interno della plancia, del padiglione e dei sedili dell’auto. Possono davvero salvare la vita in caso di forti impatti e sinistri stradali.

Che cos’è l’airbag? Si presenta come una sorta di pallone piatto che si gonfia immediatamente nel momento in cui avviene il forte urto. Esce dal vano in cui è installato e la sua funzione principale è quella di proteggere guidatore e passeggeri, creando una sorta di morbida barriera tra il capo o il volto della persona e il cruscotto e il volante dell’auto.

Attenzione: è sempre fondamentale tenere allacciate le cinture di sicurezza, per non ridurre l’efficacia dell’airbag.

Il funzionamento dell’airbag stesso è legato a un sensore in grado di rilevare la decelerazione del veicolo a seguito di un forte impatto. C’è una centralina che riesce a elaborare il segnale e a inviarlo al detonatore che accende le sostanze che si trovano nella capsula esplosiva che provoca il rigonfiamento del pallone. L’esplosione che si verifica nel momento del sinistro gonfia l’airbag in pochissimi istanti, bastano circa 50 millesimi di secondo al massimo. Il sacco poi inizia subito a sgonfiarsi. È bene ricordare che una volta usato, l’airbag non può essere nuovamente riposto nel suo alleggiamento ma deve essere sostituito con uno nuovo.

Cosa succede quando la spia dell’airbag resta accesa

Una spia di colore rosso sul cruscotto indica il funzionamento corretto dell’airbag: si tratta di un’icona che ritrae un passeggero seduto con la cintura di sicurezza e un pallone frontale. Quando si accende l’auto la spia si illumina sempre e poi si spegne, a meno che non ci siano dei problemi. Se noti quindi che rimane accesa anche durante la marcia, allora è bene far controllare il veicolo, perché potrebbe significare che il sistema di sicurezza non funzioni.

Che cosa sono i sensori dell’airbag

I sensori sono ovviamente di fondamentale importanza per il funzionamento degli airbag. Si tratta di particolari sistemi che interpretano la collisione e la decelerazione del veicolo, si trovano all’interno della centralina oppure nella parte frontale o laterale dell’auto e servono per comunicare all’auto quando deve essere aperto l’airbag.

Airbag laterali e a tendina: di cosa si tratta

Gli airbag laterali sono sempre più presenti nelle auto di nuove generazione, si sono infatti diffusi soprattutto negli ultimi anni e la loro funzione è quella di proteggere i passeggeri che si trovano sull’auto in caso di impatto laterale. Sono in grado di proteggere le persone anche nel caso in cui la vettura malauguratamente si ribalti a seguito di un forte urto.

Ma esistono anche gli airbag a tendina, che sono dei particolari airbag laterali, tra i più diffusi. La finalità di questi particolari sistemi è proteggere la testa dei passeggeri anteriori e posteriori durante un incidente stradale e in presenza urti trasversali molto forti. L’airbag a tendina, quando esplode, si posiziona tra la testa e il finestrino.

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Come si usa per bene il freno posteriore della moto

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Il freno posteriore della moto, nonostante non sia utilizzato da molti, è fondamentale per guidare correttamente il veicolo. Aiuta a migliorare la stabilità in qualsiasi condizione di guida, sia sportiva che turistica, e anche a mantenere un miglior controllo della moto e a correggere la traiettoria. Vediamo quello che dovremmo sapere.

Freno posteriore: come si usa

Il freno posteriore della moto deve essere usato, nella guida turistica, insieme al freno anteriore nella misura dell’80% all’avantreno e del 20% al retrotreno, in modo da riuscire a mantenere un assetto corretto della propria due ruote.

Andrebbero usati entrambi i freni per fermarsi o anche solo rallentare, perché in effetti le funzioni che svolgono sono differenti:

  • il freno anteriore serve per fermare la moto;
  • il freno posteriore ha il compito invece di stabilizzarla.

Per questo motivo l’utilizzo congiunto è assolutamente necessario per una maggior sicurezza sulla due ruote.

Attenzione: ricorda che il freno posteriore della moto non è sul manubrio, come quello anteriore, si tratta invece di un pedale (sempre nella parte destra).

Quando usare il freno posteriore

Il freno posteriore non ha solo il compito di rallentare, ma anche di consentire al pilota di affrontare al meglio le curve. Frenare solo con quello anteriore infatti fa sì che la moto trasferisca la massa davanti, andando a caricare lo sterzo e provocando sbilanciamento, traiettoria sporca e addirittura una possibile caduta del pilota.

Per quanto riguarda le curve invece usare il freno posteriore può aiutare a controllare la moto mantenendola stabile.

ABS moto: come frenare

L’ABS è un sistema di frenata assistita inserito sui veicoli con antibloccaggio delle ruote, e dal 2016 è diventato obbligatorio su tutte le moto, evitando il bloccaggio improvviso di una ruota a causa di una frenata improvvisa. Per il funzionamento dell’ABS vengono inseriti dei sensori sulle ruote, che comunicando con la centralina della moto, sono in grado di calcolare la velocità di rotazione delle singole ruote. Riuscire a evitare che le ruote si blocchino significa diminuire quelli che sono gli spazi di frenata, per evitare cadute.

Frenate in moto: come affrontarle al meglio

Quando si viaggia a bordo della propria moto, sarebbe bene iniziare la fase di frenata dal freno posteriore, per poter capire le condizioni del mano stradale e il grado di aderenza, che cambia a seconda della stagione, del clima, e di altri fattori (oltre a neve e ghiaccio, anche acqua e sporco).

Frena poi con l’anteriore, premendo in maniera progressiva e modulare: frenare bruscamente con la moto infatti la rende instabile, il peso si trasferisce sulla ruota anteriore, in maniera per niente equilibrata. Attenzione: va sempre tenuto presente che il freno anteriore è il più efficiente, ma usarlo insieme a quello posteriore consente di ottenere la frenata perfetta.

Il freno posteriore diventa poi indispensabile da usare nelle correzioni di guida, per chiudere le curve in maniera ottimale e eventualmente correggere la traiettoria. Inversioni di marcia, curve strette e tornanti o ancora curve in discesa: sono tutte situazione in cui il freno posteriore può davvero essere molto utile per la stabilità, soprattutto se si viaggia a bassa velocità.

Ogni consiglio utile da parte degli esperti dovrebbe essere messo in pratica, facendo prove e test – prima che su strada – su un piazzale o un grande parcheggio libero.

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Nuova Bentley Bentayga EWB: viaggiare in superlimo

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Diciotto centimetri in più, 2.500 inedite modifiche, comfort assoluto e raffinati dettagli tecnici hanno trasformato un luxury Suv in ammiraglia. Bentley ha così svelato la Bentayga EWB, inedita versione ‘extended wheelbase’ del Suv Bentayga (le consegne inizieranno nell’ultimo trimestre dell’anno) con ambizioni e obiettivi che si spingono oltre all’arricchimento dell’offerta nella nicchia delle sport utility di altissima gamma. Quella che può definirsi una limousine inglese a ruote alte si presenta con un modello a passo allungato (lo spazio in più è tutto nella parte posteriore dell’abitacolo) che sarà in vendita a un prezzo intorno alle 300mila sterline. Disponibile al momento solo con un V8 a benzina biturbo da 550 cv. Ma arriverà sul mercato anche l’ibrido (che in versione Bentayga ha raggiunto il 20% delle vendite). Diversi l’assetto, lo stile e un dettaglio che appare subito: la griglia a lamelle verticali. Bentley Bentayga EWB allarga così la gamma del Suv di lusso che dal 2015 è il benchmark della categoria: eleganza, prestazioni e comfort sempre ai massimi livelli. Bentley Bentayga negli ultimi sette anni ha dimostrato la sua leadership nel segmento dei “fuoristrada” di gran lusso, sapendo fondere in una sola vettura le doti del fuoristrada alle prestazioni da record, la tecnologia ibrida alla capacità di offrire soluzioni cucite su misura come un abito di alta sartoria.

Per Bentley quello appena arrivato è un nuovo “grand touring Suv” ma per molti osservatori, soprattutto inglesi, è l’erede dell’ammiraglia Mulsanne, a sua volta erede naturale dell’Arnage, sulla cui base è nata l’auto personale della Regina Elisabetta II d’Inghilterra. Sul modello EWB le Casa di Crewe ha voluto infatti riproporre la stessa “esperienza nella parte posteriore dell’abitacolo”.

E ora Bentley prevede che il modello EWB sarà responsabile fino al 45% di tutte le vendite di Bentayga a pieno regime, cioè nel 2023.

Bentayga Extended Wheelbase, lo ribadiscono in Bentley, ha il potenziale per alzare il tetto del segmento top soprattutto nell’ambito di nuove tipologie di clienti, più giovani e più dinamici. In un recente sondaggio, i proprietari hanno anche confermato che l’82% di loro utilizza quotidianamente i propri Suv di lusso, il 74% nelle città e negli ambienti urbani.

I dettagli della nuova EWB

La nuova ammiraglia, che ha un comfort ancora più alto rispetto agli altri modelli di casa Bentley, introduce anche un nuovo sistema di sterzo posteriore che riduce il raggio di sterzata e migliora la stabilità alle alte velocità, una soluzione apparsa per la prima volta sulla berlina Flying Spur nel 2019 e, più di recente sulla Continental GT. C’è anche una nuova sospensione posteriore che assicura che un comportamento su strada che mantenga lo standard del modello da cui deriva. Inoltre la EWB introduce moltissime nuove opzioni che portano addirittura a 24 miliardi di combinazioni possibile per gli interni, attingendo dal catalogo di inserti e rivestimenti, ma la cifra raggiunge il trilione optando per tessuti e colorazioni realizzati su misura per i clienti più esigenti. Il brand inglese offre tre diverse opzioni per i sedili posteriori: una lussuosa disposizione a due posti, un classico sedile dietro per tre persone e un ulteriore combinazione 4+1, che mette un piccolo sedile rialzato tra due sedili posteriori più grandi.

È equipaggiata con un collaudato V8 biturbo da 4 litri in grado di coniugare coppia e potenza con consumi più bassi possibile. Le prestazioni sono da supercar: il V8 eroga 542 CV e 770 Nm per una velocità massima di 290 km/h e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,6 secondi.

Lo spazio in cabina è molto più ampio rispetto a qualsiasi altro concorrente di lusso, con un’enfasi sul benessere e l’infotainment che non fa rimpiangere i viaggi aerei in business class.

Priorità al benessere

È presente un esclusivo il sistema di climatizzazione del sedile posteriore a regolazione posturale avanzata, unito all’abitacolo più spazioso. Gli interni sono favolosi. Non a caso la Casa inglese ha definito ‘Bentley Airline Seat Specification’ il suo pacchetto di soluzioni per il comfort dei passeggeri. A cominciare dai sedili, i più avanzati mai montati su un’auto, con ben ventidue possibilità di regolazione posturale e il sofisticato sistema di rilevamento e regolazione automatica del clima. Nel dettaglio, con il Seat Auto Climate la tecnologia del sedile a climatizzazione automatica rileva la temperatura di chi è seduto e l’umidità della superficie, determinando se scaldare, ventilare o combinare entrambe le funzioni per offrire il miglior benessere termico a chi occupa la seduta. Contemporaneamente, il sistema di regolazione posturale effettua delle microregolazioni reagendo alle differenti pressioni in sei zone del sedile. Il sistema può praticare fino a 177 cambiamenti di pressione in tre ore, migliorando il comfort e riducendo al minimo la fatica durante il viaggio. In modalità relax il sedile si può reclinare fino a 40 gradi, mentre il sedile del passeggero viene spostato in avanti per aumentare lo spazio per le gambe. C’è poi un elegante poggiapiedi in pelle che si protende dallo schienale anteriore. Nella posizione business, invece, il sedile dispone lo schienale in posizione verticale per rendere più confortevole lavorare in movimento.

Ultime novità

Ci sono i pannelli delle portiere posteriori completamente ridisegnati e dotati di 22 LED del sistema Bentley Diamond Illumination e una plancia ancora più curata con finiture sottili la metà rispetto a quelle delle altre Bentley (e create con una speciale tecnologia alla base anche del concept EXP 100 GT del 2019). Inoltre, sulla plancia è presente un rivestimento in legno con laminatura in acciaio spessa appena 0,07 mm. Le proporzioni e la linea dell’auto sono praticamente identiche al modello base, ma, in virtù del passo aumentato di 18 cm, la lunghezza totale è passata da 5,14 a 5,32 m. La EWB si riconosce per la griglia Vertical Vane con inserti cromati verticali e finiture nere, oltre ai cerchi in lega a 10 razze da 22” con un design esclusivo.

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SUV per neopatentati: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le SUV guidabili dai neopatentati non sono solo mezzi adatti ai giovani che vogliono una crossover versatile ma anche veicoli perfetti per i padri di famiglia con figli pre-adolescenti o adolescenti che presto prenderanno la patente.

neopatentati – coloro che hanno conseguito la licenza di guida da meno di un anno – possono guidare solo vetture con una potenza non superiore a 70 kW (95 CV) e un rapporto potenza/tara non superiore a 55 kW/tonnellata (limitazione che non si applica a chi trasporta una persona invalida).

Come potete vedere in questo elenco esistono però parecchie Sport Utility ibrideelettriche utilizzabili dai neopatentati anche se hanno più di 95 cavalli. Il motivo? La voce P2 della carta di circolazione. Sulle ibride indica solo la potenza generata dal motore termico mentre sulle EV quella erogabile e mantenibile per almeno 30 minuti.

Di seguito troverete la lista completa (con i prezzi) di tutte le SUV guidabili dai neopatentati: tante proposte per tutti i gusti e tutte le tasche.

SUV guidabili dai neopatentati: l’elenco completo

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SUV Aiways per neopatentati

  • U5 da 43.250 euro

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SUV Audi per neopatentati

  • Q4 e-tron (solo trazione posteriore, versioni 35 e 40) da 46.850 euro
  • Q4 e-tron Sportback (solo trazione posteriore, versioni 35 e 40) da 48.900 euro

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SUV Dacia per neopatentati

  • Duster 1.0 TCe da 14.350 euro

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SUV DS per neopatentati

  • DS 3 Crossback E-Tense da 40.750 euro

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SUV Fiat per neopatentati

  • 500X 1.3 MultiJet da 26.400 euro

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SUV Hyundai per neopatentati

  • Bayon GPL da 20.000 euro
  • Kona Electric da 36.100 euro
  • Ioniq 5 trazione posteriore da 44.750 euro

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SUV Kia per neopatentati

  • Stonic (1.2 benzina e 1.2 GPL) da 18.250 euro
  • e-Soul da 34.950 euro
  • e-Niro da 35.850 euro
  • EV6 trazione posteriore da 49.950 euro

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SUV Lexus per neopatentati

  • UX 300e da 57.000 euro

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SUV Mahindra per neopatentati

  • KUV100 da 13.995 euro

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SUV MG per neopatentati

  • Marvel R trazione posteriore da 40.990 euro

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SUV Opel per neopatentati

  • Crossland 1.2 da 22.400 euro
  • Mokka-e da 36.550 euro

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SUV Peugeot per neopatentati

  • e-2008 da 38.750 euro

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SUV Renault per neopatentati

  • Captur (TCe 90, full hybrid e ibride plug-in) da 21.900 euro
  • Arkana Hybrid da 32.850 euro

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SUV Seat per neopatentati

  • Arona TGI da 21.200 euro

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SUV Seres per neopatentati

  • 3 da 36.555 euro

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SUV Skoda per neopatentati

  • Kamiq G-Tec da 26.700 euro
  • Enyaq iV trazione posteriore da 38.000 euro

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SUV Toyota per neopatentati

  • Yaris Cross da 26.650 euro

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SUV Volkswagen per neopatentati

  • ID.4 trazione posteriore 50.750 euro

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