Guida a sinistra: tutte le nazioni che vanno “al contrario”

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Le nazioni dove si guida a sinistra – quelle in cui le auto hanno il volante a destra, per intenderci – sono ancora molte.

Tutti sappiamo, ad esempio, che in Giappone, nel Regno Unito e in Australia guidano “al contrario” ma non tutti sono invece a conoscenza del fatto che in tre dei cinque Paesi più popolosi del mondo (India, Indonesia e Pakistan) si viaggia sul lato sinistro della carreggiata.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le nazioni che adottano la guida a sinistra (a volte chiamata guida a destra per via della posizione del volante), Paesi un tempo legati alla Corona inglese ma non solo.

Guida a sinistra: tutte le nazioni che vanno “al contrario”

  • Antigua e Barbuda
  • Australia
  • Bahamas
  • Bangladesh
  • Barbados
  • Bhutan
  • Botswana
  • Brunei
  • Cipro
  • Dominica
  • eSwatini
  • Figi
  • Giamaica
  • Giappone
  • Grenada
  • Guyana
  • Hong Kong
  • India
  • Indonesia
  • Irlanda
  • Isole Salomone
  • Isole Vergini Americane
  • Kenya
  • Kiribati
  • Lesotho
  • Macao
  • Malawi
  • Malaysia
  • Maldive
  • Malta
  • Mauritius
  • Mozambico
  • Namibia
  • Nauru
  • Nepal
  • Nuova Zelanda
  • Pakistan
  • Papua Nuova Guinea
  • Regno Unito (tranne Gibilterra e Territorio Britannico dell’Oceano Indiano)
  • Saint Kitts e Nevis
  • Saint Lucia
  • Saint Vincent e Grenadine
  • Samoa
  • Seychelles
  • Singapore
  • Sri Lanka
  • Sudafrica
  • Suriname
  • Tanzania
  • Thailandia
  • Timor Est
  • Tonga
  • Trinidad e Tobago
  • Tuvalu
  • Uganda
  • Zambia
  • Zimbabwe

Guida a sinistra in Italia

Agli albori dell’automobile ogni provincia italiana poteva decidere in modo autonomo la direzione di marcia delle vetture: ad esempio a Milano e a Roma si guidava a sinistra. Nel 1923 fu stabilito di tenere la destra ma fu solo nel 1926 che tutte le città si adeguarono alla normativa attuale. Alcuni veicoli ancora oggi hanno il volante sulla destra: si tratta soprattutto di mezzi da lavoro che non necessitano di sorpassare e che adottano questa soluzione per offrire una migliore visuale del ciglio della strada.

Guida a sinistra e cambio automatico

Guidare “al contrario” – evento che può capitare se ad esempio vi trovate a noleggiare un’auto nel Regno Unito – è più semplice con il cambio automatico. Chi è alle prime esperienze con il volante a destra troverà molto comodo concentrarsi solo sui sensi di marcia e sulle precedenze senza dover pensare alla frizione e alla leva della trasmissione da maneggiare.

Guida a sinistra: consigli utili

Guidare dal lato “sbagliato” della strada è semplice se sai come farlo: agli inizi bisogna abituarsi ad alcune stranezze come il pedale dell’acceleratore vicino alla portiera e ai sorpassi a destra ma basta poco tempo per abituarsi. Diverso il discorso che riguarda le precedenze e le rotonde: nel primo caso bisogna ricordarsi di guardare prima a destra e poi a sinistra (anziché il contrario come facciamo noi), nel secondo caso bisogna tenere conto del fatto che vanno imboccate in senso orario e non antiorario e che per uscire bisogna svoltare a sinistra e non a destra.

Se siete alla prima esperienza in un Paese con la guida a sinistra consigliamo di noleggiare una vettura non troppo ingombrante dotata di cambio automatico.

Perché in Inghilterra si guida a sinistra?

Storicamente le persone si tenevano sul lato sinistro della strada per poter usare con più facilità la spada con la mano destra e con l’arrivo delle prime carrozze la consuetudine di tenere la sinistra è stata mantenuta. Il Giappone – grande ammiratore del Regno Unito – decise di adeguarsi alla guida a sinistra intorno alla metà del XIX secolo.

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Bibendum, la storia dell’omino Michelin

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Bibendum (meglio noto come omino Michelin) è uno dei loghi più famosi del mondo. Il simbolo dell’azienda di pneumatici francese ha oltre 120 anni di vita: scopriamo insieme la sua storia.

Bibendum, la storia dell’omino Michelin

L’idea di quello che diventerà l’omino Michelin prende forma all’Esposizione Universale e Coloniale di Lione del 1894 quando Édouard Michelin – cofondatore dell’azienda di pneumatici che ancora oggi porta il suo nome – vede in una pila di gomme disposta in modo artistico una figura umana.

L’omino Michelin nasce ufficialmente nel 1898 grazie all’artista Marius Rossillon (conosciuto con il nome d’arte di O’Galop). Il nome Bibendum arriva dal manifesto “Nunc est Bibendum” (“Adesso bisogna bere“, citazione dell’Ode di Orazio I, 37), slogan usato per dire che lo pneumatico Michelin “beve” l’ostacolo.

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L’evoluzione

Nel 1901 spuntano le gambe a Bibendum e agli inizi del XX secolo la figura dell’omino Michelin viene interpretata da altri grandi nomi del mondo della pubblicità come Hautot, Grand Aigle, Riz, Cousyn e René Vincent prima di essere uniformata negli anni ’20 (vengono fissate le forme e un numero preciso di pneumatici per la struttura del corpo).

Inizialmente Bibendum ha l’aspetto di un uomo facoltoso (monocolo, sigaro, anello con sigillo e gemelli: simboli dell’unica classe sociale che all’epoca poteva permettersi un’automobile) ma con il passare degli anni – in concomitanza con il calo dei prezzi delle vetture – diventa sempre più vicino al popolo.

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Gli ultimi anni

Il 2000 è un anno importante per l’omino MichelinBibendum viene nominato miglior logo di tutti i tempi dal Financial Times e assume un design hi-tech in 3D, tornato 2D (in linea con il flat design) nel 2017.

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Ford Puma, la tecnologia sigla per sigla

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La seconda generazione della Ford Puma è molto diversa dall’antenata: la prima serie era una coupé compatta mentre questa una piccola SUV che ha impiegato pochissimo tempo a conquistare il pubblico diventando la baby crossover più amata dagli italiani.

Il suo segreto? Il giusto mix tra dimensioni esterne contenute, spazio interno e design: il tutto senza dimenticare i prezzi non esagerati e la grande quantità di tecnologia presente a bordo.

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori della Ford Puma.

Ford Puma: la tecnologia sigla per sigla

Active City Stop

La tecnologia Active City Stop monitora 100 volte al secondo la strada e, se un’auto davanti frena all’improvviso, attiva i freni e blocca tempestivamente la vettura.

Active Park Assist

L’Active Park Assist è l’assistenza automatica al parcheggio.

BLIS

Il BLIS, il sistema di monitoraggio dell’angolo cieco, rileva la presenza di veicoli in movimento nell’angolo cieco grazie a sensori radar integrati nel paraurti posteriore.

CTA

Quando si esce da uno spazio di parcheggio perpendicolare il CTA (acronimo di Cross Traffic Alert) avvisa se rileva un veicolo o altri pericoli attraverso sensori posteriori che effettuano una scansione a destra e a sinistra.

Digital Cluster

Il Digital Cluster è il quadro strumenti digitale da 12,3″ della Ford Puma.

Driver Alert

Il Driver Alert controlla il livello di attenzione del conducente.

EBA

L’EBA – acronimo di Emergency Brake Assist – è l’assistenza alla frenata d’emergenza.

EBD

L’EBD è il ripartitore elettronico della frenata.

eCall

L’eCall è la chiamata di emergenza via modem.

EcoBoost

La sigla EcoBoost viene usata per identificare tutti i motori (turbo benzina e mild hybrid benzina) della Ford Puma.

EPAS

L’EPAS – acronimo di Electronic Power-Assisted Steering – è il servosterzo elettrico.

ESC

La sigla ESC – acronimo di Electronic Stability Control – identifica il controllo elettronico di stabilità.

FordPass Connect

Il FordPass Connect è un modem integrato.

Hands free liftgate

L’Hands free liftgate è il portellone elettrico ad apertura e chiusura automatica.

Keyless Entry

Il sistema Keyless Entry permette di aprire o chiudere la vettura tenendo la chiave in tasca.

Keyless Start

Il sistema Keyless Start permette di accendere o spegnere la vettura semplicemente premendo un pulsante.

Lane Keeping Aid

Il Lane Keeping Aid è il sistema di mantenimento della corsia.

Launch Control

Il Launch Control montato dalla Ford Puma ST permette di effettuare partenze brucianti da fermi senza far slittare le ruote.

LSD

La sigla LSD – acronimo di Limited Slip Differential – identifica il differenziale autobloccante meccanico montato dalla Ford Puma ST.

Megabox

Il Megabox presente sulla Ford Puma è un mini vano da 80 litri ricavato dal piano di carico, largo 76 cm e profondo 30, che permette di alloggiare anche gli oggetti più instabili in posizione verticale.

MyKey

MyKey consente, tra le altre cose, di impostare il limite massimo di velocità, configurare un promemoria per le cinture di sicurezza e controllare il volume del sistema audio. Una tecnologia progettata per garantire la massima tranquillità quando si presta l’auto a un amico o a un familiare.

PADI

L’interruttore PADI disattiva l’airbag passeggero anteriore.

Pre Collision Assist

Il Pre Collision Assist è una frenata automatica con riconoscimento di pedoni e ciclisti.

Rear View Camera

La Rear View Camera non è altro che la telecamera posteriore.

SYNC

SYNC è il sistema di infotainment della Ford Puma.

TCS

Il TCS è il controllo elettronico della trazione.

TPMS

Il TPMS è il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

Wrong Way Alert

La tecnologia Wrong Way Alert impedisce di entrare in autostrada nella direzione sbagliata.

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Zity a Milano: guida completa al car sharing elettrico Dacia

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Da oggi Zity sbarca a Milano: il nuovo servizio di car sharing elettrico Dacia sarà composto da una flotta di 450 Spring e ha già raccolto oltre 6.000 registrazioni nella fase di pre-lancio.

Di seguito troverete tutti i dettagli del servizio Zity a Milano, gestibile completamente tramite app: prezzi, assicurazioni, franchigie, ricarica e chi più ne ha più ne metta.

Come funziona Zity

Il servizio di car sharing elettrico Zity – già attivo a Madrid, Parigi e Lione – è free-floating: la flotta di 450 Dacia Spring è disponibile 24 ore su 24 in un’area di 112 km2 all’interno della città di Milano (le vetture vanno prese e riconsegnate dentro questa zona e gli addetti si occupano della manutenzione, della pulizia e della ricarica della batteria).

Una volta scaricata la app Zity (disponibile su App Store e Google Play) bisogna creare il proprio account inviando alcune informazioni identificative (e-mail, numero di telefono) e caricare un selfie e le foto del proprio documento d’identità e della patente.

Dopo la registrazione (gratuita) è sufficiente aprire l’app per localizzare un veicolo vicino: le auto possono essere prenotate per un massimo di 20 minuti in modo che gli utenti possano raggiungere la vettura senza fretta.

Zity a Milano: quanto costa?

In occasione del lancio Zity a Milano costerà 0,23 euro al minuto. È inoltre possibile attivare la modalità “Stand By” (0,12 euro/minuto) quando il veicolo è parcheggiato ma si vuole mantenere il noleggio (ad esempio mentre si è a un appuntamento o se si fa shopping).

Sono anche previste tariffe flat orarie o giornaliere dalle quattro ore ai tre giorni:

  • 4 ore – 29 euro
  • 8 ore – 39 euro
  • 24 ore – 49 euro
  • 48 ore – 79 euro
  • 72 ore – 99 euro

Nel menu dell’app o sul sito zity.eco sono anche disponibili dei pacchetti Zity Bundle che consentono di risparmiare. Qualche esempio? Comprando un pack da 100 euro si riceve un credito di 130 euro. Ma non è tutto: i nuovi utenti beneficiano di un bonus di 10 euro e si può anche ottenere credito extra invitando amici tramite app (10 euro di credito per ogni nuovo utente che completa il primo noleggio).

Zity a Milano: l’assicurazione

Il noleggio con Zity a Milano include una polizza completa con franchigia (riducibile a 250 euro pagando un extra di 2,49 euro). La copertura comprende la difesa e l’assistenza legale, l’assistenza in viaggio e in caso di sinistro e i vetri rotti.

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Auto italiane diesel: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto italiane diesel sono ufficialmente in via d’estinzione: nonostante le vetture a gasolio rappresentino ancora oggi un quinto delle immatricolazioni nel nostro Paese sono solo cinque i modelli “nostrani” in listino con questo tipo di alimentazione.

La Fiat 500X è l’auto diesel più amata dai nostri connazionali nei primi cinque mesi del 2022 e scorrendo la “top ten” l’unico altro veicolo “tricolore” in questa categoria è l’Alfa Romeo Stelvio.

Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le auto italiane diesel in commercio: cinque proposte per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche.

Auto italiane diesel: l’elenco completo

 

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Alfa Romeo Giulia

La seconda generazione dell’Alfa Romeo Giulia è una berlina media disponibile a trazione posterioreintegrale sviluppata sullo stesso pianale della Stelvio. La gamma diesel (in vendita a prezzi che partono da 48.400 euro) è composta da tre unità 2.2 TD sovralimentate da 160, 190 e 211 CV.

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Alfa Romeo Stelvio

L’Alfa Romeo Stelvio è una SUV media disponibile a trazione posterioreintegrale sviluppata sullo stesso pianale della Giulia. La gamma diesel (in vendita a prezzi che partono da 55.200 euro) è composta da tre unità 2.2 turbo da 160, 190 e 209 CV.

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Fiat Tipo

La seconda generazione della Fiat Tipo è una compatta con una gamma diesel (in vendita a prezzi che partono da 23.050 euro) composta da due unità sovralimentate Mjt: un 1.3 da 95 CV e un 1.6 da 131 CV.

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Fiat Tipo SW

La Fiat Tipo SW – variante station wagon della seconda serie della compatta torinese – ha una gamma diesel (in vendita a prezzi che partono da 24.550 euro) composta da due unità sovralimentate Mjt: un 1.3 da 95 CV e un 1.6 da 131 CV.

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Fiat 500X

La Fiat 500X è una piccola SUV sviluppata sullo stesso pianale della Jeep Renegade. La gamma diesel (in vendita a prezzi che partono da 26.400 euro) è composta da due motori sovralimentati MultiJet: un 1.3 da 95 CV e un 1.6 da 130 CV.

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MotoGP 2022 – GP Assen: gli orari TV su Sky e TV8

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Credits: Steve Wobser/Getty Images

Il GP di Assen – undicesima tappa della MotoGP 2022 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Fabio Quartararo dominerà anche questa corsa o ci sarà spazio per le moto italiane? Lo scopriremo domenica…

MotoGP 2022 – GP Assen: cosa aspettarsi

Il circuito di Assen – sede dell’undicesimo appuntamento del Motomondiale – è un tracciato poco impegnativo per i freni monopolizzato dalle due ruote giapponesi: dal 1974 a oggi solo Casey Stoner nel 2008 in sella alla Ducati è riuscito a trionfare nei Paesi Bassi con una moto non nipponica.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Assen, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP of Germany – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Germany – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Germany – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Germany – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MOTO-PRIX-GER-QUALIFYING

Credits: RONNY HARTMANN/AFP via Getty Images

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MotoGP 2022 – Assen, il calendario e gli orari TV
Venerdì 24 giugno 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP)
Sabato 25 giugno 2022
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP)
Domenica 26 giugno 2022
09:00-09:10 Moto3 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:20-09:30 Moto2 – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
09:40-10:00 MotoGP – Warm up (diretta su Sky Sport MotoGP)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 14:15 su TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 15:30 su TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, differita alle 17:15 su TV8)

MotoGP – I numeri del GP di Assen
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,5 km
GIRI 26
RECORD IN PROVA Maverick Viñales (Yamaha) – 1’31″814 – 2021
RECORD GARA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’32″869 – 2021

MotoGP – Il pronostico del GP di Assen 2022

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1° Fabio Quartararo (Yamaha)

Fabio Quartararo è inarrestabile: il centauro francese ha portato a casa tre successi e due secondi posti negli ultimi sei appuntamenti della MotoGP 2022.

Come se non bastasse il campione del mondo in carica ama molto Assen: un terzo posto e una vittoria lo scorso anno nelle uniche due apparizioni nella classe regina del Motomondiale.

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2° Jack Miller (Ducati)

Jack Miller – ringalluzzito dal podio del Sachsenring – ha tutte le carte in regola per ripetere il piazzamento in “top 3”.

Il centauro australiano ha già vinto ad Assen nel 2016.

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3° Aleix Espargaró (Aprilia)

Aleix Espargaró non sale sul podio da due GP ma resta uno dei piloti più continui del Motomondiale: sei gare consecutive in “top 5”.

Il suo miglior piazzamento ad Assen in MotoGP è un quarto posto nel 2014.

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Da tenere d’occhio: Maverick Viñales (Aprilia)

Maverick Viñales sembra essere tornato quello di un tempo: in Germania domenica scorsa ha mostrato ottime cose e solo un problema tecnico alla sua Aprilia gli ha impedito di terminare la gara.

Il pilota iberico ama molto il GP di Assen e nelle ultime tre partecipazioni ha conquistato un terzo posto, una vittoria e una seconda piazza.

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La moto da seguire: Ducati

Tornare a vincere ad Assen dopo 14 anni non sarà facile per la Ducati.

La moto c’è, i piloti solo a volte…

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Auto ibride a trazione integrale: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto ibride sono sempre più richieste (nel 2022 stanno incidendo per quasi il 40% sul totale delle immatricolazioni in Italia) ma non sono molti i modelli offerti a prezzi accessibili che abbinano la doppia alimentazione termica/elettrica alla trazione integrale (molto amata da chi affronta spesso percorsi sterrati).

Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le auto ibride a trazione integrale in commercio: tante proposte per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche.

Auto ibride a trazione integrale: l’elenco completo

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Audi

  • A4 40 TDI quattro da 48.350 euro
  • A4 40 TFSI quattro da 47.700 euro
  • A4 45 TFSI da 52.800 euro
  • A4 50 TDI da 54.500 euro
  • S4 TDI da 77.850 euro
  • RS 4 Avant 98.550 euro
  • A4 Station 40 TFSI quattro da 49.350 euro
  • A4 Station 45 TFSI da 54.450 euro
  • A4 Station 40 TDI quattro da 50.000 euro
  • A4 Station 50 TDI da 56.150 euro
  • S4 TDI Station da 79.500 euro
  • A4 allroad 40 TDI da 51.950 euro
  • A4 allroad 45 TFSI da 56.400 euro
  • A4 allroad 50 TDI da 58.100 euro
  • A6 40 2.0 TDI quattro da 60.800 euro
  • A6 45 2.0 TFSI da 64.250 euro
  • A6 45 3.0 TDI da 65.900 euro
  • A6 50 3.0 TDI da 67.300 euro
  • A6 55 3.0 TFSI da 71.100 euro
  • A6 50 2.0 TFSI e da 66.300 euro
  • A6 55 2.0 TFSI e 76.250 euro
  • S6 3.0 TDI da 85.050 euro
  • RS 6 Avant 136.750 euro
  • A6 Station 45 TFSI quattro da 66.650 euro
  • A6 Station 55 TFSI da 73.500 euro
  • A6 Station 50 TFSI e da 68.700 euro
  • A6 Station 55 TFSI e 78.650 euro
  • A6 Station 40 TDI quattro da 63.200 euro
  • A6 Station 45 TDI da 68.300 euro
  • A6 Station 50 TDI da 69.700 euro
  • S6 TDI Station da 87.450 euro
  • A6 allroad 40 TDI da 66.800 euro
  • A6 allroad 45 TDI da 71.900 euro
  • A6 allroad 50 TDI da 73.300 euro
  • A6 allroad 55 TDI da 80.050 euro
  • A6 allroad 55 TFSI da 77.100 euro
  • A7 45 TFSI quattro da 71.700 euro
  • A7 55 TFSI da 80.100 euro
  • RS 7 143.100 euro
  • A7 50 TFSI e da 79.300 euro
  • A7 55 TFSI e 93.650 euro
  • A7 40 TDI quattro da 69.550 euro
  • A7 45 TDI da 75.200 euro
  • A7 50 TDI da 77.900 euro
  • S7 TDI da 94.250 euro
  • S8 da 154.500 euro
  • A8 60 TFSI e da 115.500 euro
  • A8 50 TDI da 100.800 euro
  • A5 Coupé 40 TDI quattro da 55.600 euro
  • A5 Coupé 40 TFSI quattro da 52.200 euro
  • A5 Coupé 45 TFSI quattro da 58.300 euro
  • A5 Coupé 50 TDI quattro da 66.600 euro
  • S5 TDI Coupé da 84.500 euro
  • A5 Cabrio 40 TDI quattro da 62.600 euro
  • A5 Cabrio 40 TFSI quattro da 59.200 euro
  • A5 Cabrio 45 TFSI quattro da 65.300 euro
  • A5 Sportback 40 TFSI quattro da 52.200 euro
  • A5 Sportback 45 TFSI da 58.300 euro
  • A5 Sportback 40 TDI quattro da 55.600 euro
  • A5 Sportback 50 TDI da 66.600 euro
  • S5 Sportback TDI da 84.500 euro
  • Q5 40 TDI da 56.000 euro
  • Q5 45 TFSI da 61.800 euro
  • Q5 50 TDI da 73.400 euro
  • SQ5 TDI da 86.650 euro
  • Q5 50 TFSI e da 59.750 euro
  • Q5 55 TFSI e da 72.900 euro
  • Q5 Sportback 40 TFSI da 57.100 euro
  • Q5 Sportback 45 TFSI da 66.000 euro
  • Q5 Sportback 50 TFSI e da 65.550 euro
  • Q5 Sportback 55 TFSI e 79.350 euro
  • Q5 Sportback 40 TDI da 60.100 euro
  • Q5 Sportback 50 TDI da 76.450 euro
  • SQ5 Sportback TDI da 90.750 euro
  • Q7 55 TFSI da 78.550 euro
  • Q7 55 TFSI e da 80.050 euro
  • Q7 60 TFSI e da 99.600 euro
  • Q7 45 TDI da 74.200 euro
  • Q7 50 TDI da 74.950 euro
  • SQ7 TDI da 108.400 euro
  • Q8 55 TFSI da 82.350 euro
  • SQ8 da 114.600 euro
  • RS Q8 150.350 euro
  • Q8 55 TFSI e da 85.450 euro
  • Q8 60 TFSI e 104.550 euro
  • Q8 45 TDI da 79.350 euro
  • Q8 50 TDI da 81.400 euro

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Bentley

  • Bentayga Hybrid 179.142 euro

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BMW

  • 320d 48V xDrive da 49.200 euro
  • 330d 48V xDrive da 56.450 euro
  • M 340d 48V 72.900 euro
  • M 340i 48V 72.550 euro
  • 330e xDrive da 60.140 euro
  • M340i Station 73.350 euro
  • 330e xDrive Station da 60.200 euro
  • 320d xDrive Station da 50.300 euro
  • 330d xDrive Station da 57.450 euro
  • M340d Station 73.650 euro
  • 530i 48V xDrive da 64.740 euro
  • 530d 48V xDrive da 68.190 euro
  • 540d 48V xDrive da 75.040 euro
  • 540i 48V xDrive da 71.090 euro
  • 530e da 67.540 euro
  • 545e da 77.190 euro
  • 520d 48V xDrive Touring da 64.840 euro
  • 530i 48V xDrive Touring da 67.140 euro
  • 530d 48V xDrive Touring da 70.590 euro
  • 540d 48V Touring da 77.440 euro
  • 540i 48V Touring da 73.490 euro
  • 530e Touring da 69.940 euro
  • 223i 48V xDrive Active Tourer da 42.700 euro
  • 420d 48V xDrive Coupé da 56.300 euro
  • 430d 48V Coupé da 60.050 euro
  • M440d 48V Coupé 78.550 euro
  • M440i 48V xDrive Coupé 80.600 euro
  • M440d 48V Cabrio 87.200 euro
  • M440i 48V Cabrio 89.150 euro
  • M440i Gran Coupé 79.300 euro
  • 420d xDrive Gran Coupé 55.450 euro
  • 620d Gran Turismo da 67.900 euro
  • 630d xDrive Gran Turismo da 73.800 euro
  • 640d Gran Turismo da 80.400 euro
  • 840d Coupé 116.000 euro
  • 840d Cabrio 124.000 euro
  • 840d Gran Coupé 104.180 euro
  • X1 xDrive25e da 49.750 euro
  • X2 xDrive25e da 50.800 euro
  • X3 xDrive20d 48V da 59.850 euro
  • X3 xDrive20i 48V da 58.050 euro
  • X3 xDrive30i 48V da 65.250 euro
  • X3 xDrive30d 249CV 48V da 67.950 euro
  • X3 xDrive30d 48V da 67.950 euro
  • X3 xDriveM40d 48V 76.750 euro
  • X3 xDriveM40i 48V 77.650 euro
  • X3 xDrive30e da 67.800 euro
  • X4 xDrive20d 48V da 64.250 euro
  • X4 xDrive20i 48V da 62.500 euro
  • X4 xDrive30i 48V da 69.900 euro
  • X4 xDrive30d 48V 249CV da 72.550 euro
  • X4 xDrive30d 48V da 72.550 euro
  • X4 xDriveM40d 48V 81.200 euro
  • X4 xDriveM40i 48V 82.600 euro
  • X5 xDrive30d 48V da 77.600 euro
  • X5 xDrive40d 48V da 80.600 euro
  • X5 xDrive40i 48V da 82.000 euro
  • X5 xDrive45 e da 84.000 euro
  • X6 xDrive40i da 85.500 euro
  • X6 xDrive30d da 83.000 euro
  • X6 xDrive40d da 85.500 euro
  • X7 xDrive40i da 100.350 euro
  • X7 xDrive40d da 100.350 euro

title

DS

  • DS 9 4×4 da 68.400 euro
  • DS 7 Crossback E-Tense da 54.100 euro

title

Ford

  • Kuga Full Hybrid AWD da 38.350 euro
  • Explorer da 82.900 euro

title

Honda

  • CR-V AWD da 42.450 euro
  • NSX 201.000 euro

title

Hyundai

  • Kona 1.6 CRDI 48V 4WD da 30.800 euro
  • Tucson HEV 4WD da 38.850 euro
  • Tucson PHEV da 45.400 euro
  • Santa Fe HEV 58.300 euro
  • Santa Fe PHEV 61.300 euro

title

Jaguar

  • XE 2.0 D AWD 51.310 euro
  • XF Sportbrake 2.0D 73.270 euro
  • E-Pace 2.0 I4 200 CV da 54.875 euro
  • E-Pace 2.0 I4 249 CV da 58.495 euro
  • E-Pace 2.0 I4 300 CV 67.520 euro
  • E-Pace 2.0D I4 163 CV da 54.725 euro
  • E-Pace 2.0D I4 204 CV da 57.730 euro
  • E-Pace PHEV da 60.945 euro
  • F-Pace 2.0 D 163 CV da 67.080 euro
  • F-Pace 2.0 D 204 CV da 70.180 euro
  • F-Pace 3.0 96.550 euro
  • F-Pace 3.0 D da 83.540 euro
  • F-Pace PHEV da 83.220 euro

title

Jeep

  • Renegade 4xe 190 CV da 39.500 euro
  • Renegade 4xe 240 CV da 43.500 euro
  • Compass 4xe 190CV da 45.850 euro
  • Compass 4xe 240CV da 50.600 euro
  • Grand Cherokee 94.000 euro
  • Wrangler Unlimited 4xe da 74.800 euro

title

Kia

  • Sportage 1.6 CRDI Mild Hybrid AWD da 38.250 euro
  • Sportage HEV da 40.950 euro
  • Sportage PHEV da 43.950 euro
  • Sorento HEV AWD da 51.450 euro
  • Sorento PHEV da 57.950 euro

title

Land Rover

  • Defender 90 3.0 D I6 200 CV da 65.400 euro
  • Defender 90 3.0 D I6 250 CV da 70.500 euro
  • Defender 90 3.0 D I6 300 CV da 75.100 euro
  • Defender 110 3.0 I6 da 81.700 euro
  • Defender 110 3.0D I6 200 CV da 69.000 euro
  • Defender 110 3.0D I6 250 CV da 74.100 euro
  • Defender 110 3.0D I6 300 CV da 78.500 euro
  • Defender 110 PHEV da 78.500 euro
  • Discovery Sport 2.0 Si4 200 CV da 54.905 euro
  • Discovery Sport 2.0 SI4 290 CV 65.770 euro
  • Discovery Sport 2.0 TD4 163 CV da 53.735 euro
  • Discovery Sport 2.0 TD4 204 CV da 56.785 euro
  • Discovery Sport PHEV da 60.110 euro
  • Discovery 3.0 I6 da 80.800 euro
  • Discovery 3.0 D I6 249 CV da 76.200 euro
  • Discovery 3.0 D I6 300 CV da 80.700 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV da 59.770 euro
  • Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV 71.095 euro
  • Range Rover Evoque 2.0D I4 163 CV da 54.925 euro
  • Range Rover Evoque 2.0D I4 204 CV da 57.935 euro
  • Range Rover Evoque PHEV da 59.315 euro
  • Range Rover Velar 2.0D I4 da 66.100 euro
  • Range Rover Velar 3.0D I6 da 87.400 euro
  • Range Rover Velar PHEV da 76.900 euro
  • Range Rover Sport 3.0 I6 da 92.600 euro
  • Range Rover Sport 3.0D I6 249 CV da 75.500 euro
  • Range Rover Sport 3.0D I6 300 CV da 84.500 euro
  • Range Rover Sport 3.0D I6 350 CV da 101.200 euro
  • Range Rover Sport PHEV da 93.500 euro
  • Range Rover 3.0 I6 da 145.200 euro
  • Range Rover 3.0D I6 da 129.100 euro
  • Range Rover 3.0D I6 300 CV da 133.100 euro
  • Range Rover 3.0D I6 350 CV da 148.800 euro
  • Range Rover PHEV 440 CV da 141.300 euro
  • Range Rover PHEV 510 CV da 175.000 euro

title

Lexus

  • UX 4WD da 45.800 euro
  • NX Hybrid da 60.000 euro
  • NX Plug-in da 66.500 euro
  • RX da 76.000 euro
  • LS da 111.000 euro

title

Maserati

  • Grecale MHEV da 74.470 euro
  • Levante MHEV da 92.520 euro

title

Mazda

  • Mazda3 2.0L 186 CV AWD 35.950 euro
  • CX-30 2.0L 150CV AWD da 33.900 euro
  • CX-30 2.0L 186 CV AWD da 35.700 euro
  • CX-5 2.0L AWD da 39.250 euro
  • CX-5 2.5L da 42.650 euro
  • CX-5 2.2L Skyactiv-D 150 CV AWD da 41.750 euro
  • CX-5 2.2L Skyactiv-D 184 CV da 44.750 euro
  • CX-60 da 49.950 euro

title

Mercedes

  • C 220 d 4Matic da 54.071 euro
  • C 300 e 4Matic da 60.119 euro
  • C 400 e da 74.460 euro
  • C 220 d 4Matic Station da 55.516 euro
  • E 300 d da 66.672 euro
  • E 220 d 4Matic da 62.365 euro
  • E 450 da 72.344 euro
  • E 53 AMG 92.130 euro
  • E 63 AMG S 129.960 euro
  • E 300 e 4Matic 71.095 euro
  • E 300 de 4Matic da 72.896 euro
  • E 450 Station da 73.857 euro
  • E 53 AMG Station 94.392 euro
  • E 400 d Station da 77.816 euro
  • E 220 d 4Matic Station da 63.878 euro
  • E 300 d Station da 68.184 euro
  • E 300 de 4Matic Station da 74.498 euro
  • E 450 Cabrio da 79.231 euro
  • E 53 AMG Cabrio 100.935 euro
  • E 300 d Cabrio da 77.938 euro
  • S 450 da 123.569 euro
  • S 500 da 132.256 euro
  • S 580 da 134.118 euro
  • S 580 e da 134.118 euro
  • CLS 300 d da 87.294 euro
  • CLS 450 da 95.091 euro
  • CLS 53 AMG 118.468 euro
  • GT Coupé 4 43 AMG 110.300 euro
  • GT Coupé 4 53 AMG 130.290 euro
  • GT Coupé 4 63 AMG 202.970 euro
  • GLC 200 da 51.232 euro
  • GLC 300 da 60.451 euro
  • GLC 300 e da 67.755 euro
  • GLC 300 de da 69.622 euro
  • GLE 450 da 80.804 euro
  • GLE 53 AMG da 93.370 euro
  • GLE 63 AMG S 145.586 euro
  • GLE 300 d da 74.826 euro
  • GLE 350 de da 85.477 euro
  • GLE Coupé 53 AMG da 109.889 euro
  • GLE Coupé 63 AMG S 168.122 euro
  • GLE Coupé 300 d da 83.122 euro
  • GLE Coupé 350 de da 90.069 euro
  • GLS 580 123.332 euro
  • GLS 63 AMG 165.942 euro
  • GLS Maybach 170.970 euro

title

Mini

  • Countryman Cooper SE da 44.600 euro

title

Mitsubishi

  • Eclipse Cross da 45.350 euro

title

Nissan

  • Qashqai 158 CV 4WD da 38.630 euro

title

Opel

  • Grandland PHEV AWD da 50.800 euro

title

Peugeot

  • 508 Station Hybrid Sport Engineered 70.650 euro
  • 3008 Hybrid4 da 52.200 euro

title

Porsche

  • Panamera 4 E-Hybrid da 122.515 euro
  • Panamera 4S E-Hybrid da 140.326 euro
  • Panamera Turbo S E-Hybrid da 203.522 euro
  • Cayenne E-Hybrid da 102.712 euro
  • Cayenne Turbo S E-Hybrid 188.709 euro
  • Cayenne Coupé E-Hybrid 106.583 euro
  • Cayenne Coupé Turbo S E-Hybrid 191.970 euro

title

Subaru

  • Impreza MHEV da 33.600 euro
  • XV MHEV da 34.450 euro
  • Forester da 37.750 euro

title

Suzuki

  • Swift 4WD 21.050 euro
  • Ignis 4WD 20.100 euro
  • Vitara 1.4 Hybrid 4WD da 27.300 euro
  • Vitara 1.5 Hybrid 4WD 33.300 euro
  • S-Cross 4WD 31.790 euro
  • Across 55.400 euro

title

Toyota

  • Prius AWD 36.100 euro
  • Yaris Cross AWD-i da 31.400 euro
  • RAV4 HV AWD-i da 42.250 euro
  • RAV4 PHEV da 52.500 euro
  • Highlander da 53.700 euro

title

Volvo

  • S60 B5 63.250 euro
  • S60 T8 Recharge 70.800 euro
  • V60 B5 65.650 euro
  • V60 T6 Recharge da 60.600 euro
  • V60 T8 Recharge da 69.550 euro
  • V60 Cross Country B4 (d) da 55.650 euro
  • V60 Cross Country B5 da 57.900 euro
  • XC40 B4 da 48.850 euro
  • XC60 B4 (d) AWD da 57.600 euro
  • XC60 B5 (d) da 64.200 euro
  • XC60 B5 73.100 euro
  • XC60 T6 Recharge da 64.100 euro
  • XC60 T8 Recharge da 72.900 euro
  • S90 T8 da 78.300 euro
  • S90 B5 AWD 77.000 euro
  • V90 T6 da 73.550 euro
  • V90 T8 da 82.350 euro
  • V90 B4 (d) AWD da 68.050 euro
  • V90 B5 da 77.350 euro
  • V90 Cross Country B5 da 70.900 euro
  • V90 Cross Country B4 da 70.950 euro
  • XC90 B5 da 77.500 euro
  • XC90 T8 da 89.700 euro
  • XC90 B5 (d) da 77.050 euro

L’articolo Auto ibride a trazione integrale: l’elenco completo (con i prezzi) proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Auto tedesche diesel: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto tedesche diesel non vendono più come un tempo ma restano la prima scelta per i macinatori di chilometri che cercano un veicolo solido e di qualità.

L’alimentazione a gasolio incide ancora oggi per oltre il 20% sul totale delle immatricolazioni in Italia e sono ben cinque i brand teutonici che ancora credono in questa soluzione: alla “sacra trinità” premium composta da AudiBMWMercedes si aggiungono marchi più generalisti come OpelVolkswagen.

Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le auto tedesche diesel in commercio: tante proposte per tutti i gusti e tutte le tasche.

Auto tedesche diesel: l’elenco completo

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Audi

  • A3 Sportback 30 TDI da 30.800 euro
  • A3 Sportback 35 TDI da 34.400 euro
  • A3 Sportback 40 TDI da 46.450 euro
  • A3 4 porte 30 TDI da 31.650 euro
  • A3 4 porte 35 TDI da 35.700 euro
  • A3 4 porte 40 TDI da 47.250 euro
  • Q2 3o TDI da 3o.300 euro
  • Q2 35 TDI da 36.200 euro
  • Q3 35 TDI da 37.800 euro
  • Q3 40 TDI da 47.200 euro
  • Q3 Sportback 35 TDI da 41.100 euro
  • Q3 Sportback 40 TDI da 50.500 euro

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BMW

  • 116d da 29.650 euro
  • 118d da 34.210 euro
  • 120d da 41.910 euro
  • 218d Active Tourer da 38.400 euro
  • 216d Gran Tourer da 34.250 euro
  • 218d Gran Tourer da 36.750 euro
  • 220d Gran Tourer da 42.000 euro
  • 220d Coupé da 47.500 euro
  • 216d Gran Coupé da 35.100 euro
  • 218d Gran Coupé da 37.910 euro
  • 220d Gran Coupé da 45.810 euro
  • X1 sDrive16d 33.750 euro
  • X1 sDrive18d da 35.650 euro
  • X1 20d da 41.800 euro
  • X2 sDrive16d 35.550 euro
  • X2 sDrive18d da 44.450 euro
  • X2 xDrive20d da 45.750 euro
  • X5 xDrive25d da 72.100 euro

title

Mercedes

  • A 180 d da 30.070 euro
  • A 200 d da 32.790 euro
  • A 220 d da 40.640 euro
  • A 180 d 4 porte da 30.230 euro
  • A 200 d 4 porte da 32.370 euro
  • A 220 d 4 porte da 40.693 euro
  • B 180 d da 30.090 euro
  • B 200 d da 32.899 euro
  • C 220 d Coupé da 59.343 euro
  • C 300 d Coupé da 62.995 euro
  • C 220 d Cabrio da 67.848 euro
  • C 300 d Cabrio da 71.826 euro
  • E 200 d da 56.697 euro
  • E 400 d da 76.303 euro
  • E 200 d Station da 58.210 euro
  • E 400 d Station da 77.816 euro
  • E 220 d Cabrio da 70.393 euro
  • E 400 d Cabrio da 84.000 euro
  • S 350 d da 109.352 euro
  • S 400 d da 118.868 euro
  • CLA 180 d da 36.890 euro
  • CLA 200 d da 37.280 euro
  • CLA 220 d da 45.049 euro
  • CLS 400 d da 96.202 euro
  • CLA Shooting Brake 180 d da 34.950 euro
  • CLA Shooting Brake 200 d da 37.510 euro
  • CLA Shooting Brake 220 d da 44.913 euro
  • GLA 180 d da 37.227 euro
  • GLA 200 d da 39.917 euro
  • GLA 220 d da 46.092 euro
  • GLB 180 d da 38.810 euro
  • GLB 200 d da 45.431 euro
  • GLB 220 d da 48.111 euro
  • GLC 200 d da 51.561 euro
  • GLC 220 d da 54.776 euro
  • GLC 300 d da 57.635 euro
  • GLC 400 d da 62.521 euro
  • G 400 d da 131.830 euro
  • Citan 110 CDI da 27.557 euro
  • T 160 d da 28.798 euro
  • T 180 d da 28.948 euro
  • GLE 400 d da 85.330 euro
  • GLE Coupé 400 d da 95.374 euro
  • GLS 350 d da 97.956 euro
  • GLS 400 d da 102.426 euro

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Opel

  • Corsa 1.5 D da 20.400 euro
  • Astra 1.5 Turbo D da 27.700 euro
  • Insignia 1.5 CDTI da 38.200 euro
  • Insignia 2.0 CDTI da 40.200 euro
  • Insignia Station 1.5 CDTI da 39.200 euro
  • Insignia Station 2.0 CDTI da 41.200 euro
  • Mokka 1.5 diesel da 25.550 euro
  • Crossland 1.5 ECOTEC D 110 CV da 24.900 euro
  • Crossland 1.5 ECOTEC D 120 CV da 28.400 euro
  • Grandland 1.5 diesel da 35.200 euro

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Volkswagen

  • Golf 2.0 TDI 116 CV da 30.550 euro
  • Golf 2.0 TDI 150 CV da 34.950 euro
  • Golf GTD 43.250 euro
  • Golf Station 2.0 TDI 116 CV da 31.600 euro
  • Golf Station 2.0 TDI 150 CV da 35.900 euro
  • Golf Station Alltrack 45.350 euro
  • Passat Variant 2.0 TDI 122 CV 41.100 euro
  • Passat Variant 2.0 TDI 150 CV da 41.750 euro
  • Passat Variant 2.0 TDI 200 CV da 48.900 euro
  • T-Roc 2.0 TDI 116 CV da 30.600 euro
  • T-Roc 2.0 TDI 150 CV da 34.900 euro
  • Tiguan 2.0 TDI 122 CV 35.000 euro
  • Tiguan 2.0 TDI 150 CV da 38.750 euro
  • Tiguan 2.0 TDI 200 CV da 47.950 euro
  • Tiguan Allspace 2.0 TDI 150 CV da 43.000 euro
  • Tiguan Allspace 2.0 TDI 200 CV da 50.600 euro
  • Touareg 3.0 V6 TDI 231 CV 77.500 euro
  • Touareg 3.0 V6 TDI 286 CV 82.000 euro
  • Touran 2.0 TDI 122 CV da 37.700 euro
  • Touran 2.0 TDI 150 CV da 40.950 euro
  • Caddy 2.0 TDI 102 CV da 28.175 euro
  • Caddy 2.0 TDI 122 CV da 29.545 euro

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Fonte:

BMW, la tecnologia sigla per sigla

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BMW è una Casa che ha sempre puntato sulla sportività e sul piacere di guida ma non trascura affatto la tecnologia. Basta dare un’occhiata ai listini del marchio bavarese per trovare tanti dispositivi dal significato spesso sconosciuto.

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici del brand tedesco.

BMW: la tecnologia sigla per sigla

48V

La sigla 48V identifica le BMW mild hybrid.

Active Cruise Control

L’Active Cruise Control con funzione Stop&Go, basato su radar + telecamera anteriore, include le seguenti funzioni: Cruise Control adattivo con riconoscimento dei veicoli che precedono e possibilità di variare la distanza di sicurezza secondo 4 livelli, Speed Limit Info con indicatore di divieto di sorpasso, avvertimento di presenza pedoni e rischio di tamponamento con funzione di frenata City.

Active Guard Plus

L’Active Guard Plus comprende: avvertimento anticollisione frontale con funzione di frenata basato su telecamera, avvisatore di cambio accidentale corsia di marcia con ritorno attivo in corsia e Speed Limit.

AUC

La sigla AUC identifica il ricircolo automatico dell’aria.

Automatic Hold

La funzione Automatic Hold (presente sulle vetture con cambio automatico) blocca la macchina con motore acceso anche su strade in salita o in pianura senza dover premere il pedale del freno.

BMW Connected Drive Services

Il pacchetto BMW Connected Drive Services consente l’utilizzo delle funzioni dell’app BMW Connected/My BMW App in vettura e la tecnologia “BMW Apps” per l’utilizzo di selezionate app compatibili presenti sullo smartphone iOS/Android attraverso i comandi della vettura.

BMW Drive Recorder

Il BMW Drive Recorder registra – in automatico o manualmente – ciò che è intorno alla vettura per un massimo di 40 secondi.

BMW Intelligent Emergency Call

Il sistema BMW Intelligent Emergency Call non è altro che la chiamata di emergenza.

BMW Sat Vehicle Guardian

Il sistema di antifurto BMW Sat Vehicle Guardian – sempre operativo e alimentato dalla vettura – registra i dati dell’auto e utilizza la tecnologia satellitare GPS e telefonica GSM/GPRS per una maggiore precisione nella localizzazione.

BMW TeleService

Abilita la comunicazione telematica tra vettura, concessionaria e centrale di assistenza.

Comfort Access

Il Comfort Access consente di lasciare le chiavi in tasca. Per sbloccare/bloccare la vettura è sufficiente toccare la maniglia delle portiere.

Concierge Service

Il Concierge Service prevede la possibilità di usufruire di un call center sempre a disposizione per richiedere informazioni su itinerari, esercizi commerciali, ristoranti, cinema, etc…

Cornering Brake Control

Il Cornering Brake Control aumenta la stabilità nelle curve veloci in caso di frenata leggera.

DCT

La sigla DCT (acronimo di Dual Clutch Transmission) identifica il cambio automaticodoppia frizione.

Digital Key

La Digital Key trasforma lo smartphone in una chiave della vettura.

Driving Assistant

Il Driving Assistant, basato su radar + telecamera, include i seguenti sistemi di sicurezza attiva: avvertimento di presenza pedoni e rischio di tamponamento con funzione frenata City, Speed Limit Info con indicatore di divieto di sorpasso, avvertimento di traffico trasversale posteriore, segnalatore di presenza veicoli nei punti ciechi e avvertimento di collisione posteriore.

DSC

Il DSC è il controllo dinamico di stabilità BMW.

DTC

Il DTC è il controllo dinamico della trazione BMW.

eDrive

Il pulsante eDrive permette di selezionare la modalità di guida sulle BMW ibride plug-in.

Executive Drive Pro

Executive Drive Pro è un sistema supplementare di regolazione dell’assetto: nella guida dinamica in curva i movimenti di rollio vengono ridotti da barre stabilizzatrici ad azionamento elettromeccanico.

Flexible Fast charger

Il Flexible fast charger è un caricabatterie mobile domestico per auto elettriche.

Follow-me-home

La funzione Follow-me-home mantiene accese le luci anabbaglianti a veicolo spento (durata regolabile).

HDC

L’HDC (acronimo di Hill Descent Control) riduce la velocità nelle discese ripide senza intervento frenante da parte del guidatore.

Head Up-Display

L’Head Up-Display mostra varie informazioni su vettura e navigazione su un display trasparente posizionato all’altezza del volante.

High-Beam assistant

L’High-Beam assistant aiuta a prevenire l’abbagliamento del traffico incrociante o degli altri utenti della strada.

iDrive

L’iDrive è un controller che permette di gestire diverse funzioni della vettura attraverso una rotella.

Parking Assistant

L’assistente al parcheggio Parking Assistant offre una serie di funzioni che permettono di parcheggiare in modo confortevole e automatico sia in parcheggi paralleli alla carreggiata che in parcheggi trasversali oppure a pettine rispetto alla strada.

Parking Assistant Plus

Il Parking Assistant Plus visualizza un’immagine della vettura nella prospettiva a volo d’uccello e una rappresentazione tridimensionale della situazione del traffico.

PDC

La sigla PDC (acronimo di Park Distance Control) identifica i sensori di parcheggio.

Remote Services

Permette il controllo da remoto della vettura: localizzazione, comando a distanza (chiusura/apertura, lampeggio fari, clacson), attivazione ventilazione/climatizzazione e invio delle destinazioni dell’app MyBMW alla vettura.

Runflat

Gli pneumatici Runflat in caso di foratura possono percorrere fino a 80 km anche in caso di perdita totale di pressione (a una velocità massima di 80 km/h).

sDrive

La sigla sDrive identifica le BMW a due ruote motrici.

Servotronic

Il Servotronic  permette di variare il tipo di assistenza allo sterzo, soprattutto in base alla velocità.

Steptronic

La sigla Steptronic identifica il cambio automatico BMW.

Top Tether

Il Top Tether è una cinghia di stabilizzazione presente sul seggiolino Isofix universale che va agganciata al punto di ancoraggio.

Traffic Information

Il Traffic Information fornisce informazioni sul traffico su autostrade, strade principali e arterie urbane ricevendo aggiornamenti in tempo reale e segnalando eventuali itinerari alternativi.

xDrive

La sigla xDrive identifica le BMWtrazione integrale.

XtraBoost

La funzione XtraBoost offre più cavalli per qualche secondo.

L’articolo BMW, la tecnologia sigla per sigla proviene da Icon Wheels.

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Mini Padel Summer Cup, quando il padel è social

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Condivisione, divertimento, voglia di stare insieme (finalmente a contatto con gli altri dopo tanti mesi), il senso della sfida e la passione per lo sport oltre alla voglia di sentirsi “cool”, tutti elementi che il padel e lo spirito di Mini hanno in comune.

Mini Padel Summer Cup celebra tutto questo e forse anche di più. La manifestazione alla seconda edizione è andata in scenda dall’8 al 12 giugno 2022 nella cornice del Forte Village Resort in Sardegna, protagonisti del torneo, a disputarsi l’ambita coppa, sono stati dei nomi noti del mondo del calcio e della TV.

Quella sull’isola è solo una tappa di un percorso più ampio che vede il brand sempre più vicino al mondo del padel grazie a una partnership pluriennale con la Federazione Italiana Tennis.

Più facile e meno tecnico del tennis (almeno all’inizio), più coinvolgente a livello di gruppo considerato che per giocare sono necessari almeno quattro giocatori, il padel grazie a queste caratteristiche vanta un numero di praticanti in crescita esponenziale in tutta Italia, soprattutto nelle grandi città. Le strutture dedicate sono aumentate del 126% (dati Osservatorio Mr Padel Paddle) nell’ultimo anno, i campi del 155%, i dati FIT dei praticanti a fine 2021 fanno segnare un totale di 56.465 iscritti di cui 46.838 uomini.

Inclusività e finalità benefiche

“Uno sport che coinvolge persone di tutte le età, senza distinzioni, accomunate da un’unica passione”, racconta Stefano Ronzoni, Direttore Mini Italia, “l’obiettivo è creare un futuro inclusivo, in cui tutti possano esprimersi nel migliore dei modi, tenendo sempre a cuore le peculiarità e le differenze di ciascuno”.

Oltre all’inclusività, il progetto del Mini Padel Summer Cup ha anche finalità benefiche. I campi costruiti per il torneo al Forte Village, saranno poi smontati e utilizzati per la riqualificazione di un’area urbana problematica. Al vaglio per ora alcune ipotesi, ma la destinazione precisa è in via di definizione.

I primi ad apprezzare l’opportunità, a onorare e non sottovalutare il lato sportivo del torneo giocandosela fino all’ultima pallina sotto il sole rovente sono stati proprio loro, gli ospiti: Stefano Bettarini, Billy Costacurta, Beppe Bergomi, Christian Panucci, Fabio Liverani e i tanti altri ex calciatori (ora allenatori o commentatori), assieme a volti del piccolo schermo come Jimmy Ghione, Flavio Montrucchio e Ignazio Moser.

Italians loves padel

Dopo l’esordio dell’anno scorso, l’edizione 2022 ha dato spazio anche al trofeo femminile, protagoniste Alessia Mancini, Cecilia Rodriguez, Daniela Fontana, Tania Zamparo, Laura Cremaschi e altri nomi noti del mondo dello spettacolo.

Non è mancata la supervisione tecnica di Saverio Palmieri, coach e giocatore della Nazionale Italiana Padel e Giorgia Marchetti, anche lei giocatrice della nazionale.

Per la cronaca, i vincitori in ambito maschile sono stati Billy Costacurta, Roberto Baronio, Giuliano Giannichedda e Igli Tare, per il femminile Alessia Mancini, Tania Zamparo, Laura Cremaschi e Georgia Manci.

Ci hanno colpito la sincera voglia di fare gruppo e partecipare dei protagonisti e la loro disponibilità, troviamo inoltre positivo il fatto che questa iniziativa del mondo automotive in un’epoca di lockdown e videogiochi, rispetto a tante altre, promuova la prativa sportiva e la voglia di stare insieme. E chissà se il messicano Enrique Corcuera, nel 1969 quando aveva inventato questo sport con l’intento di poter costruire un campo da tennis a casa sua sfruttando i muri, ne aveva intuito le potenzialità sociali e il fatto che proprio gli italiani potessero innamorarsene! I campi e i praticanti ci sono, i tornei pure, manca solo un grande campione capaci di trascinare ancora di più il grande pubblico, ma l’impressione è che siamo solo all’inizio…

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