Promozioni Fiat di dicembre 2022

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Anche a dicembre 2022 vedremo promozioni Fiat molto interessanti: la Casa torinese sta faticando nelle vendite in un mercato in crescita.

Gli sconti – a volte supportati dagli incentivi – riguardano soprattutto citycar, anche se non mancano proposte di altri segmenti. Scopriamole insieme.

Promozioni Fiat di dicembre 2022

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Fiat 500

Grazie alle promozioni Fiat di dicembre 2022 bastano 15.800 euro (invece di 17.800) per portarsi a casa la 500 “base”. L’offerta – valida solo in caso di permutarottamazione di un veicolo di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi – può diventare ancora più vantaggiosa (14.300 euro) se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,99%, TAEG 9,52%): anticipo di 2.770 euro, 60 rate mensili da 169 euro e una maxirata finale di 5.398,23 euro.

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Fiat Panda Hybrid

La Fiat Panda Hybrid “base” costa ufficialmente 15.600 euro ma grazie alle promozioni di dicembre 2022 del brand torinese sono sufficienti 14.100 euro per acquistarla. L’offerta – valida in caso di permutarottamazione di un veicolo di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi – può diventare ancora più conveniente (12.600 euro) se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,99%, TAEG 9,56%): anticipo di 2.250 euro, 60 rate da 129,00 euro e una maxirata finale da 6.596,13 euro.

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Fiat Panda EasyPower

1.450 euro (da 16.300 a 14.850 euro): è questo lo sconto previsto dalle promozioni Fiat di dicembre 2022 sulla Panda EasyPower. Un’offerta – valida solo in caso di permutarottamazione di un veicolo di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi – che può diventare ancora più vantaggiosa (13.350 euro) in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,99%, TAEG 9,42%): anticipo di 2.270 euro, 60 rate da 139,00 euro e una maxirata finale di 6.916,64 euro.

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Fiat Tipo

Lo sconto di 2.500 euro previsto dalle promozioni Fiat (valide a dicembre 2022) in caso di permuta rottamazione di un veicolo di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi consente di acquistare la Tipo Hybrid “entry level” con 24.200 euro invece di 26.700. Un’offerta – valida su un numero limitato di vetture in pronta consegna da immatricolare entro fine anno – che può diventare ancora più conveniente (22.700 euro) se abbinata al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN 6,99%, TAEG 8,57%): anticipo di 3.870 euro, 60 rate mensili da 249 euro e una maxirata finale di 10.042,70 euro.

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Fiat 500X

Grazie alle promozioni Fiat – valide a dicembre 2022 in caso di permutarottamazione di un veicolo di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi – bastano 25.850 euro (anziché 27.850) per portarsi a casa la 500X Hybrid “entry level”. La cifra può scendere a 24.350 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,99%, TAEG 8,41%): anticipo di 3.250 euro, 60 rate mensili da 269 euro e una maxirata finale da 11.838 euro.

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Fiat Nuova 500

La Fiat Nuova 500 “base” costa ufficialmente 29.950 euro ma grazie alle promozioni di dicembre 2022 della Casa torinese e agli incentivi chi ha un ISEE inferiore a 30.000 euro può acquistarla con 20.950 euro. L’offerta – valida solo in caso di rottamazione di un veicolo omologato fino a Euro 4 e di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi – può essere abbinata al finanziamento FCA Bank (TAN fisso 4,95%, TAEG 6,69%): anticipo di 2.560 euro, 36 rate da 199 euro e una maxirata finale da 14.514,48 euro.

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Enrico Mattei, il padre dell’Eni

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Credits: Keystone-France/Gamma-Rapho via Getty Images

Enrico Mattei è stato uno dei protagonisti del boom economico italiano del secondo dopoguerra. Scopriamo insieme la storia del fondatore dell’Eni: molte luci e qualche ombra per un uomo che ha reso l’Italia grande nel mondo.

Chi era Enrico Mattei: la biografia

Enrico Mattei nasce il 29 aprile 1906 ad Acqualagna (attualmente nella provincia di Pesaro e Urbino): poco amante dello studio, si trasferisce a 13 anni con la famiglia a Matelica – in provincia di Macerata – e lavora come verniciatore di letti di metallo.

Nel 1923 entra in una conceria come garzone e sale rapidamente la scala gerarchica: prima aiutante chimico e nel 1926 – anno in cui apre un negozio di stoffe per la madre – direttore del laboratorio.

A Milano

A 23 anni Enrico Mattei si trasferisce a Milano e apre un laboratorio di oli emulsionanti per l’industria conciaria e tessile, nel 1934 crea l’Industria Chimica Lombarda e due anni più tardi consegue il diploma di ragioneria.

La Seconda Guerra Mondiale

Mattei nel 1943 si unisce ai gruppi partigiani cattolici nelle Marche legati alla Democrazia Cristiana e diventa in breve tempo uno dei principali esponenti della DC nella Resistenza al punto di venire scelto nel 1944 come comandante in rappresentanza delle Brigate del popolo nel Corpo volontari della libertà (struttura di coordinamento creata dal Comitato di Liberazione Nazionale e riconosciuta anche dagli Alleati).

L’ingresso in Agip

Il 29 aprile 1945, tre giorni dopo la liberazione, Mattei viene nominato commissario liquidatore dell’Agip con l’incarico di provvedere alla privatizzazione degli asset energetici dell’azienda petrolifera statale italiana.

Enrico Mattei – insignito nel frattempo della Bronze Star medal statunitense per il ruolo nella resistenza e nominato dalla DC deputato alla Consulta nazionale (ci resterà fino al 24 giugno 1946) – capisce le potenzialità di sviluppo della società.

Per garantire all’Italia un’impresa energetica nazionale ordina di riprendere le performazioni a Caviaga (frazione di Cavenago d’Adda – in provincia di Lodi – in cui nel 1943 furono trovati importanti giacimenti di metano, scoperta tenuta nascosta durante la guerra), rinvia la liquidazione dell’Agip e concentra le forze sui siti di ricerca con maggiori possibilità di trovare qualcosa sfruttando fondi pubblici rivolti all’amministrazione ordinaria e prestiti, grazie anche a numerose alleanze politiche.

Le pressioni delle Sette Sorelle

L’Agip di Enrico Mattei è in grado di offrire ai privati e alle aziende prezzi più bassi rispetto agli oligopoli tradizionali (le famose Sette Sorelle, all’epoca le principali compagnie petrolifere mondiali) ma in seguito alle pressioni delle aziende statunitensi, che vorrebbero avere libertà di perforare nel nostro Paese offrendo in cambio royalties, Mattei viene declassato a semplice consigliere di amministrazione.

Riscatto politico

Mattei non demorde e fa pressione sulla politica – e in modo particolare sugli esponenti della DC – per rifinanziare l’Agip evitando in questo modo la privatizzazione della società. Nel 1948 viene eletto deputato e due mesi più tardi viene nominato vicepresidente della società petrolifera italiana.

È un periodo nel quale l’Agip lavora molto sul metano attraverso perforazioni e costruzione di metanodotti in modo da gestire la produzione e la distribuzione del gas naturale.

Il petrolio

Nel 1949 viene scoperto un giacimento di petrolio a Cortemaggiore (provincia di Piacenza). Una quantità modesta che però basta a convincere l’opinione pubblica italiana dell’importanza di salvare l’Agip e di far sì che l’Italia persegua una politica energetica autonoma.

Tre anni più tardi nasce la benzina Supercortemaggiore, l’unica proveniente da petrolio estratto in Italia.

Per promuoverla viene usato un nuovo logo che raffigura un cane a sei zampe, ancora oggi utilizzato dall’Eni.

Nasce l’Eni

Risale al 1953 la nascita dell’Eni (Ente nazionale idrocarburi): un ente pubblico autonomo rispetto all’amministrazione statale in grado di sostenersi attraverso la rendita metanifera.

La nuova società – che controlla Agip, Anic (petrolchimica) e Snam (metano) – rileva nel 1954 la fabbrica Pignone di Firenze e la trasforma in Nuovo Pignone, specializzandola nella produzione di attrezzature petrolifere.

Il quotidiano Il Giorno nasce su idea di Enrico Mattei nel 1956 per avere un giornale in linea con la propria politica economica.

Sempre più globale

Mattei crea sempre più legami con l’Africa del Nord e il Medio Oriente offrendo royalties del 50%, raffinerie e reti distributive e un maggior coinvolgimento delle imprese locali attraverso la creazione di compagnie miste in cambio di permessi di trivellazione. L’Eni diventa un’azienda sempre più moderna e globale e questo contrasta con gli interessi europei e africani delle Sette Sorelle.

Nel 1957 Enrico Mattei – nominato Grande ufficiale della Repubblica Italiana – sigla un accordo con l’Iran e nello stesso anno punta sull’energia nucleare con la creazione della SIMEA (Società Italiana Meridionale per l’Energia Atomica, il 75% nelle mani dell’Agip e il 25% di proprietà dell’IRI) e con la costruzione della prima centrale nucleare italiana a Latina.

L’accordo con l’URSS

Enrico Mattei sigla nel 1958 un accordo con l’Unione Sovietica per l’esportazione di greggio in cambio di gomma sintetica: una partnership che si rivela molto vantaggiosa per l’Italia, che assicura agli USA l’acquisto di greggio statunitense in caso di prezzi più bassi di quelli russi.

Due anni più tardi nasce l’OPEC, l’organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, e Mattei ha più ampio spazio di trattativa diretta. Nello stesso anno il manager marchigiano riceve dell’Università di Bari la laurea honoris causa in ingegneria civile.

Quando e come è morto

Enrico Mattei perde la vita il 27 ottobre 1962 a Bascapè (provincia di Pavia) in un incidente aereo su un volo privato partito da Catania e diretto all’aeroporto milanese di Linate. Ancora oggi ci sono forti dubbi sulla dinamica del crash: bomba esplosa in volo (come dichiarato da numerosi testimoni) o semplice schianto?

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Dieci compatte diesel “base”

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Le compatte diesel non piacciono più come un tempo ma restano la soluzione migliore per i macinatori di chilometri che vivono in zone non soggette ai blocchi del traffico.

In questa guida all’acquisto troverete dieci compatte diesel nell’allestimento “base” accomunate dall’offrire consumi molto bassi. L’elenco è composto soprattutto da vetture tedesche, anche se non mancano modelli di altre nazioni. Scopriamoli insieme.

Dieci compatte diesel “base”

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Audi A3 Sportback 30 TDI – 30.800 euro

L’Audi A3 Sportback 30 TDI è la variante a gasolio più accessibile della quarta generazione della compatta tedesca.

Sviluppata sullo stesso pianale della Volkswagen Golf, ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel TDI da 116 CV: lo stesso montato dalla Seat Leon e dalla Volkswagen Golf analizzate in questa guida all’acquisto.

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BMW 116d – 30.650 euro

La BMW 116d è la variante diesel “base” della terza generazione della serie 1. Una compatta tedesca – sviluppata sullo stesso pianale di serie 2 Active TourerGran CoupéX2 – che non offre molti centimetri alla testa dei passeggeri posteriori.

Il motore 1.5 turbodiesel da 116 CV ha un sound poco gratificante (i cilindri sono solo tre) e non è molto corposo ai bassi regimi.

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Citroën C4 BlueHDi Feel Pack – 30.300 euro

La Citroën C4 BlueHDi Feel Pack è la variante a gasolio più economica della terza generazione della compatta francese.

Sviluppata sullo stesso pianale della C4 X, monta lo stesso motore 1.5 turbodiesel BlueHDi da 131 CV della Peugeot 308 presente in questa guida all’acquisto. Un propulsore – abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia) – molto vivace: solo 9,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

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Fiat Tipo 1.6 Mjt – 25.000 euro

La Fiat Tipo 1.6 Mjt – variante diesel “entry level” della seconda generazione della compatta torinese – non è solo la proposta più economica tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto ma anche quella che ci sentiamo di consigliare.

Una “segmento C” comoda nei lunghi viaggi ricca di spazio per la testa di chi si accomoda dietro e per i bagagli spinta da un motore 1.6 turbodiesel Mjt da 131 CV silenzioso e con tanta coppia.

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Ford Focus 1.5 EcoBlue ST Line Design – 32.250 euro

La Ford Focus 1.5 EcoBlue ST Line Design è la variante diesel meno cara della quarta generazione della compatta statunitense.

Il motore è un 1.5 turbodiesel EcoBlue da 115 CV abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia).

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Mercedes A 180 d Executive – 36.523 euro

La Mercedes A 180 d Executive – variante diesel più economica della quarta generazione della classe A – è la compatta più costosa tra quelle presenti in questa guida all’acquisto e ha una dotazione di serie che va integrata.

L’ingombrante (4,42 metri di lunghezza non sono pochi da gestire) “segmento C” tedesca offre più spazio ai passeggeri che ai bagagli. Il motore 2.0 turbodiesel da 116 CV – particolarmente pronto ai bassi regimi – è abbinato a un eccellente cambio automatico (convertitore di coppia) a 8 rapporti.

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Peugeot 308 BlueHDi Allure – 33.570 euro

La Peugeot 308 BlueHDi Allure è la variante a gasolio “base” della terza generazione della compatta francese. Una “segmento C” non molto agile nelle curve che si riscatta con un divano posteriore largo a sufficienza per accogliere abbastanza comodamente tre passeggeri.

Sviluppata sullo stesso pianale della DS 4 e della Opel Astra, ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbodiesel BlueHDi da 131 CV abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia).

Lo stesso propulsore montato dalla Citroën C4 presente in questa guida all’acquisto.

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Renault Mégane Blue dCi – 29.150 euro

La Renault Mégane Blue dCi è la versione a gasolio meno cara della quarta generazione della compatta francese. Una “segmento C” piacevole da guidare e con una ricca dotazione di serie.

Sviluppata sullo stesso pianale della Austral, monta un motore 1.5 turbodiesel Blue dCi da 116 CV poco corposo ai bassi regimi e non molto pimpante (“0-100” in 11,1 secondi).

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Seat Leon 2.0 TDI Style – 27.800 euro

La Seat Leon 2.0 TDI Style è la variante a gasolio più accessibile della quarta generazione della compatta spagnola.

Sviluppata sullo stesso pianale della Cupra Leon e della Volkswagen Golf, monta un motore 2.0 turbodiesel TDI da 115 CV. Lo stesso adottato dall’Audi A3 e dalla Volkswagen Golf presenti in questa guida all’acquisto.

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Volkswagen Golf 2.0 TDI Life – 31.850 euro

La Volkswagen Golf 2.0 TDI Life è la variante diesel “entry level” dell’ottava generazione della compatta tedesca. Una “segmento C” piccola fuori (solo 4,28 metri di lunghezza) e dentro: i centimetri a disposizione delle spalle e delle gambe di chi si accomoda dietro sono pochini.

Il motore 2.0 turbodiesel TDI da 116 CV è lo stesso montato dall’Audi A3 e dalla Seat Leon analizzate in questa guida all’acquisto.

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Ibride in Area C a Milano: l’elenco delle auto che possono entrare gratis

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Dallo scorso 1 ottobre 2022 le uniche auto ibride che possono entrare gratis in Area CMilano sono quelle con emissioni di CO2 fino a 100 g/km. Le altre devono pagare il ticket di accesso come i veicoli “normali”.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto ibride nuove e usate che possono entrare gratis in Area C a Milano. Tutte le plug-in (ossia quelle ricaricabili con una presa di corrente) – salvo alcune rarissime eccezioni – più altre vetture full hybrid.

Ibride in Area C a Milano: l’elenco delle auto che possono entrare gratis

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Audi

  • A3 Sportback 40 TFSI e (da 42.150 euro)
  • A3 Sportback 45 TFSI e (47.900 euro)
  • A3 Sportback e-tron (venduta dal 2014 al 2019)
  • A6 50 TFSI e (da 67.450 euro)
  • A6 55 TFSI e (77.550 euro)
  • A6 Avant 50 TFSI e (da 68.800 euro)
  • A6 Avant 55 TFSI e (venduta dal 2020 al 2022)
  • A7 Sportback 50 TFSI e (da 79.400 euro)
  • A7 Sportback 55 TFSI e (93.750 euro)
  • A8 TFSI e (da 116.050 euro)
  • Q3 TFSI e (da 48.800 euro)
  • Q3 Sportback TFSI e (da 52.450 euro)
  • Q5 50 TFSI e (da 60.950 euro)
  • Q5 55 TFSI e (da 74.200 euro)
  • Q5 Sportback 50 TFSI e (da 65.550 euro)
  • Q5 Sportback 55 TFSI e (da 77.250 euro)
  • Q7 55 TFSI e (da 80.050 euro)
  • Q7 60 TFSI e (da 99.600 euro)
  • Q7 e-tron (venduta dal 2016 al 2018)
  • Q8 55 TFSI e (da 87.000 euro)
  • Q8 60 TFSI e (106.500 euro)

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Bentley

  • Bentayga Hybrid (179.142 euro)

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BMW

  • 320e (da 54.150 euro)
  • 330e (da 59.000 euro)
  • 320e Touring (da 55.800 euro)
  • 330e Touring (da 60.500 euro)
  • 330e F30 (venduta dal 2016 al 2018)
  • 520e (venduta dal 2021 al 2022)
  • 530e (da 64.740 euro)
  • 545e (da 77.190 euro)
  • 520e Touring (venduta dal 2021 al 2022)
  • 530e Touring (da 67.140 euro)
  • 750e (da 126.850 euro)
  • M760e (152.000 euro)
  • 740e G11 (venduta dal 2016 al 2019)
  • 745e G11 (venduta dal 2019 al 2022)
  • 225e Active Tourer (da 45.000 euro)
  • 230e Active Tourer (da 48.600 euro)
  • 225xe Active Tourer (venduta dal 2016 al 2021)
  • i8 (venduta dal 2014 al 2019)
  • i8 Roadster (venduta dal 2018 al 2019)
  • X1 xDrive25e (da 49.900 euro)
  • X1 xDrive25e F48 (venduta dal 2020 al 2021)
  • X2 xDrive25e (da 50.800 euro)
  • X3 xDrive30e (da 67.800 euro)
  • X5 xDrive45e (da 84.500 euro)
  • X5 xDrive40e (venduta dal 2015 al 2018)
  • XM (175.000 euro)

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Citroën

  • DS5 HYbrid4 (Chic e Business) (venduta dal 2012 al 2015)
  • C5 X Hybrid (da 46.650 euro)
  • C5 Aircross Hybrid (da 43.350 euro)

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Cupra

  • Leon e-HYBRID 204 CV (da 41.000 euro)
  • Leon e-HYBRID 245 CV (48.300 euro)
  • Leon Sportstourer e-HYBRID 204 CV (41.850 euro)
  • Leon Sportstourer e-HYBRID 245 CV (43.100 euro)
  • Formentor e-Hybrid (41.700 euro)
  • Formentor e-Hybrid VZ (49.400 euro)

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DS

  • DS 5 Hybrid (venduta dal 2015 al 2019)
  • DS 9 (da 64.400 euro)
  • DS 9 4×4 (da 75.750 euro)
  • DS 4 E-Tense (da 43.200 euro)
  • DS 7 Crossback E-Tense (venduta dal 2020 al 2022)
  • DS 7 Crossback E-Tense 4×4 (venduta dal 2019 al 2022)
  • DS 7 E-Tense 225 (da 51.200 euro)
  • DS 7 E-Tense 300 (da 56.400 euro)
  • DS 7 E-Tense 360 (da 65.400 euro)

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Fisker

  • Karma (venduta nel 2011)

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Ford

  • Kuga Plug In Hybrid (da 44.000 euro)
  • Explorer (da 82.900 euro)

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Hyundai

  • Ioniq Plug-in Hybrid (venduta dal 2017 al 2022)
  • Tucson PHEV (da 47.000 euro)
  • Santa Fe PHEV (62.100 euro)

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Jaguar

  • E-Pace PHEV (da 60.945 euro)
  • F-Pace PHEV (da 83.220 euro)

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Jeep

  • Renegade 4xe 190 CV (da 41.700 euro)
  • Renegade 4xe 240 CV (45.700 euro)
  • Compass 4xe 190 CV (da 48.750 euro)
  • Compass 4xe 240 CV (54.000 euro)
  • Grand Cherokee (da 82.000 euro)
  • Wrangler Unlimited (da 79.500 euro)

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Kia

  • Ceed SW PHEV (38.250 euro)
  • Optima Plug-in Hybrid (venduta dal 2016 al 2019)
  • Optima SW Plug-in Hybrid (venduta dal 2017 al 2019)
  • XCeed PHEV (da 36.250 euro)
  • Niro HEV (da 31.000 euro)
  • Niro PHEV (da 41.000 euro)
  • Niro HEV prima generazione (venduta dal 2016 al 2022)
  • Niro PHEV prima generazione (venduta dal 2017 al 2022)
  • Sportage PHEV (da 46.000 euro)
  • Sorento PHEV (da 58.950 euro)

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Land Rover

  • Defender 110 PHEV (da 80.200 euro)
  • Discovery Sport PHEV (da 61.915 euro)
  • Range Rover Evoque PHEV (da 61.095 euro)
  • Range Rover Velar PHEV (da 76.900 euro)
  • Range Rover Sport PHEV (da 109.400 euro)
  • Range Rover Sport PHEV L494 (venduta dal 2018 al 2022)
  • Range Rover PHEV (da 141.300 euro)
  • Range Rover PHEV L405 (venduta dal 2018 al 2021)

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Lexus

  • CT (venduta dal 2011 al 2020, escluse Sport, F-Sport dal 2018 ed Executive del 2020)
  • IS (“base” e Business) (venduta dal 2013 al 2020)
  • NX Plug-in (da 68.500 euro)
  • RX Plug-in Hybrid (da 89.000 euro)

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Lynk&Co

  • 01 (42.500 euro)

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Mazda

  • Mazda2 Hybrid (da 21.850 euro)
  • CX-60 PHEV (da 51.915 euro)

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Mercedes

  • A 250 e 4p. (da 46.057 euro)
  • A 250 e W177 (venduta dal 2019 al 2022)
  • B 250 e W247 (venduta dal 2020 al 2022)
  • C 300 e (da 64.328 euro)
  • C 400 e (da 74.460 euro)
  • C 300 e W205 (venduta dal 2019 al 2021)
  • C 300 de W205 (venduta dal 2019 al 2021)
  • C 300 Hybrid W205 (venduta dal 2014 al 2015)
  • C 300 h W205 (venduta dal 2015 al 2018)
  • C 350 e W205 (venduta dal 2016 al 2018)
  • C 300 e S.W. (da 59.155 euro)
  • C 300 e S.W. W205 (venduta dal 2019 al 2021)
  • C 300 de S.W. W205 (venduta dal 2019 al 2021)
  • C 300 S.W. Hybrid W205 (venduta dal 2014 al 2015)
  • C 300 S.W. h W205 (venduta dal 2015 al 2018)
  • C 350 e S.W. W205 (venduta dal 2016 al 2018)
  • E 300 e (da 68.533 euro)
  • E 300 de (da 70.423 euro)
  • E 300 Hybrid W212 (venduta dal 2014 al 2016)
  • E 350 e W213 (venduta dal 2016 al 2018)
  • E 300 e S.W. (da 70.777 euro)
  • E 300 de S.W. (da 72,668 euro)
  • S 500 Plug In Hybrid W222 (venduta dal 2014 al 2015)
  • S 500 e W222 (venduta dal 2015 al 2017)
  • S 560 e W222 (venduta dal 2018 al 2020)
  • CLA 250 e (da 49.842 euro)
  • CLA 250 e Shooting Brake (da 51.102 euro)
  • GLA 250 e (da 53.028 euro)
  • GLC 300e (da 73.923 euro)
  • GLC 400e (da 76.729 euro)
  • GLC 300 e X253 (venduta dal 2019 al 2022)
  • GLC 300 de X253 (venduta dal 2020 al 2022)
  • GLC 350 e X253 (venduta dal 2016 al 2018)
  • GLC Coupé 300 e (da 73.184 euro)
  • GLC Coupé 300 de (da 75.050 euro)
  • GLC Coupé 350 e (venduta dal 2016 al 2018)
  • GLE 350 de (da 88.405 euro)
  • GLE Coupé 350 de (da 91.533 euro)

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MG

  • EHS (da 36.590 euro)

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Mini

  • Countryman Cooper SE (da 47.750 euro)

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Mitsubishi

  • Eclipse Cross PHEV (da 45.350 euro)
  • Outlander PHEV (venduta dal 2014 al 2022)

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Opel

  • Astra Hybrid 180 CV (da 39.050 euro)
  • Astra Hybrid GSE (48.050 euro)
  • Astra Sports Tourer Hybrid (da 40.050 euro)
  • Grandland X Hybrid Plug-in (venduta dal 2019 al 2021)
  • Grandland X Hybrid Plug-in AWD (venduta dal 2019 al 2021)
  • Grandland PHEV FWD (48.850 euro)
  • Grandland PHEV GSe (55.000 euro)

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Peugeot

  • 308 Hybrid 180 (da 39.150 euro)
  • 308 Hybrid 225 (43.850 euro)
  • 308 Station Hybrid 181 CV (da 40.150 euro)
  • 308 Station Hybrid 224 CV (44.850 euro)
  • 408 Hybrid 180 (da 41.600 euro)
  • 408 Hybrid 225 (47.700 euro)
  • 508 Hybrid (da 51.750 euro)
  • 508 Hybrid 4 (71.450 euro)
  • 508 HYbrid4 prima generazione (venduta dal 2012 al 2013)
  • 508 SW Hybrid (da 52.750 euro)
  • 508 SW Hybrid 4 (72.650 euro)
  • 3008 Hybrid (da 47.200 euro)
  • 3008 Hybrid4 (da 54.150 euro)
  • 3008 HYbrid4 prima generazione (fino a 100 g/km) (venduta dal 2012 al 2015)

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Porsche

  • Panamera E-Hybrid (da 124.515 euro)
  • Panamera 4S E-Hybrid (da 142.838 euro)
  • Panamera Turbo S E-Hybrid (da 207.420 euro)
  • Panamera S E-Hybrid prima generazione (venduta dal 2013 al 2016)
  • Panamera Sport Turismo E-Hybrid (da 127.443 euro)
  • Panamera Sport Turismo 4S E-Hybrid (146.254 euro)
  • Panamera Sport Turismo Turbo S E-Hybrid (211.812 euro)
  • 918 (venduta dal 2012 al 2015)
  • Cayenne E-Hybrid (da 104.493 euro)
  • Cayenne Turbo S E-Hybrid (191.798 euro)
  • Cayenne S E-Hybrid seconda generazione (venduta dal 2014 al 2018)
  • Cayenne Coupé E-Hybrid (da 108.374 euro)
  • Cayenne Coupé Turbo S E-Hybrid (195.059 euro)

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Renault

  • Scénic Hybrid Assist (venduta dal 2017 al 2018)
  • Grand Scénic Hybrid Assist (venduta dal 2017 al 2018)
  • Clio Full Hybrid (da 21.600 euro)
  • Mégane Plug-in Hybrid (da 36.350 euro)
  • Mégane Sporter Plug-in Hybrid (da 37.500 euro)
  • Captur Plug-in Hybrid (da 34.650 euro)

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Seat

  • Leon e-HYBRID (venduta dal 2020 al 2022)
  • Leon Sportstourer e-HYBRID (venduta dal 2020 al 2022)
  • Tarraco e-Hybrid (venduta dal 2021 al 2022)

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Skoda

  • Octavia Plug-In Hybrid 204 CV (venduta dal 2020 al 2022)
  • Octavia Plug-In Hybrid RS (venduta dal 2020 al 2022)
  • Octavia Station iV 204 CV (da 40.600 euro)
  • Octavia Wagon iV RS (45.050 euro)
  • Superb Plug-In Hybrid (da 50.300 euro)
  • Superb Wagon Plug-In Hybrid (da 46.930 euro)

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Suzuki

  • Swift 1.0 Boosterjet Hybrid (venduta dal 2017 al 2020)
  • Baleno Hybrid (venduta dal 2016 al 2019)
  • Across (55.400 euro)

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Toyota

  • Yaris Hybrid terza generazione (venduta dal 2012 al 2019)
  • Yaris Hybrid quarta generazione (da 24.100 euro)
  • Auris HSD/Hybrid prima generazione (venduta dal 2010 al 2013)
  • Auris Hybrid seconda generazione (venduta dal 2012 al 2019)
  • Auris Touring Sports Hybrid (venduta dal 2012 al 2019)
  • Corolla 1.8 (venduta dal 2019 al 2022)
  • Corolla Touring Sports 1.8 (venduta dal 2019 al 2022)
  • Prius terza generazione (venduta dal 2009 al 2016)
  • Prius Plug-in terza generazione (venduta dal 2012 al 2016)
  • Prius Plug-in quarta generazione (43.700 euro)
  • Prius quarta generazione trazione anteriore (30.900 euro)
  • Prius quarta generazione AWD (venduta dal 2019 al 2020)
  • Yaris Cross trazione anteriore (da 28.050 euro)
  • RAV4 PHEV (da 54.500 euro)

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Volkswagen

  • Golf GTE settima generazione (venduta dal 2015 al 2018)
  • Golf eHYBRID (venduta dal 2020 al 2022)
  • Golf GTE ottava generazione (venduta dal 2020 al 2022)
  • Passat GTE (venduta dal 2015 al 2020)
  • Passat Variant GTE (venduta dal 2015 al 2022)
  • Tiguan eHYBRID (venduta dal 2020 al 2022)
  • Touareg eHybrid (venduta dal 2020 al 2022)
  • Touareg eHybrid R (venduta dal 2020 al 2022)

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Volvo

  • S60 T8 (da 65.400 euro)
  • V60 D6 prima generazione (venduta dal 2012 al 2018)
  • V60 T6 seconda generazione (da 65.550 euro)
  • V60 T8 seconda generazione (da 69.550 euro)
  • S90 T8 (da 78.300 euro)
  • V90 T6 (da 78.350 euro)
  • V90 T8 (da 82.350 euro)
  • XC40 T4 (da 50.250 euro)
  • XC40 T5 (da 52.800 euro)
  • XC60 T6 (da 65.850 euro)
  • XC60 T8 (da 72.900 euro)
  • XC90 T8 (da 89.700 euro)

L’articolo Ibride in Area C a Milano: l’elenco delle auto che possono entrare gratis proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Promozioni auto dicembre 2022: le occasioni del mese

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Le promozioni auto di dicembre 2022 presentano numerosi sconti “succosi”: offerte interessanti (con o senza incentivi) in un mercato in crescita.

I vantaggi più ricchi del mese coinvolgono citycarcompatteSUV piccolecompattemedie provenienti soprattutto dall’Italia. Non mancano, però, veicoli di altre nazioni. Scopriamoli insieme.

Promozioni auto dicembre 2022: le occasioni del mese

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Abarth 595

Da 26.800 a 25.500 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Abarth di dicembre 2022 sulla 595. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 3,95%, TAEG 5,43%): anticipo di 4.730 euro, 48 rate mensili da 249 euro e una maxirata finale da 12.426,14 euro.

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Audi Q5

L’Audi Q5 40 TDI S line plus costa ufficialmente 67.830 euro ma grazie alle promozioni di dicembre 2022 sono sufficienti 66.610 euro. L’offerta – che include l’estensione di garanzia “Audi Extended Warranty” di 1 anno/60.000 km – va obbligatoriamente abbinata al finanziamento Audi Financial Services (TAN fisso 5,99%, TAEG 6,72%): anticipo di 22.971,87 euro, 35 rate da 589 euro e una maxirata finale da 30.041,55 euro.

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Cupra Formentor

La Cupra Formentor 1.5 TSI con 2 anni di garanzia aggiuntiva (o fino a un massimo di 40.000 km totali) costa ufficialmente 34.890 euro ma grazie alle promozioni di dicembre 2022 della Casa spagnola sono sufficienti 31.500 euro per acquistarla.

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DS 4

Grazie alle promozioni DS – valide per tutto il mese di dicembre 2022 – e agli incentivi la E-Tense Bastille Business costa 35.200 euro anziché 43.200. L’offerta – valida in caso di permuta di vettura intestata da almeno 6 mesi – va abbinata al finanziamento StyleDrive (TAN fisso 5,99%, TAEG 7,03%): anticipo di 10.590 euro, 35 rate mensili da 199,83 euro e una maxirata finale da 22.338,50 euro.

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Evo 3 Electric

Anche a dicembre 2022 la Evo 3 Electric costa 24.900 euro invece di 36.600: una promozione – valida solo per vetture in pronta consegna – che include lo sconto della Casa e gli incentivi statali in caso di rottamazione di un veicolo di classe inferiore a Euro 5 intestato da almeno 12 mesi all’acquirente o a un suo familiare convivente. Senza rottamazione il prezzo della piccola SUV “cino-molisana” sale a quota 26.900 euro mentre in caso di ISEE inferiore a 30.000 euro la cifra può scendere a 22.400 euro.

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Fiat Panda

Lo sconto di 1.500 euro previsto dalle promozioni Fiat (valide per tutto il mese di dicembre 2022 in caso di permutarottamazione di un veicolo di proprietà del cliente o di uno dei familiari conviventi da almeno dodici mesi) permette di acquistare la Panda Hybrid “base” con 14.100 euro invece di 15.600. L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa (12.600 euro) in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,99%, TAEG 9,56%): anticipo di 2.250 euro, 60 rate mensili da 129 euro e una maxirata finale da 6.596,13 euro.

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Ford Puma

Per tutto il mese di dicembre 2022 la Ford Puma più economica in commercio – la Hybrid Titanium – costa 24.150 euro anziché 26.500. L’offerta è valida unicamente per clienti persone fisiche.

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Lexus UX

Le promozioni Lexus permettono di acquistare a dicembre 2022 la UX meno cara del listino – la Urban – con meno di 35.000 euro (da 42.000 a 34.300 euro). L’offerta è valida in caso di permutarottamazione di un autoveicolo posseduto da almeno 5 mesi.

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MG HS

Le promozioni MG consentono di acquistare a dicembre 2022 la HS più economica del listino – la Comfort – con uno sconto di 2.000 euro: da 24.990 a 22.990 euro. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 5,96%, TAEG fisso 7,69%) comprende: anticipo di 6.460 euro, 35 rate mensili da 189 euro e una maxirata finale da 12.995 euro.

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Volkswagen Golf

Per tutto il mese di dicembre 2022 la Volkswagen Golf 1.0 TSI costa 25.773 euro invece di 28.400. Il finanziamento abbinabile (TAN fisso 8,89%, TAEG 10,38%) comprende: anticipo di 5.300 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 14.720,28 euro.

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Fonte:

Immatricolazioni auto novembre 2022: tutti i dati e le classifiche

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Continuano a volare le immatricolazioni auto in Italia: a novembre 2022 le vendite hanno fatto registrare un + 14,7% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (119.853 vetture nuove targate contro 104.519). Tra le “big” i risultati migliori sono arrivati da Audi (+ 83,86%) e Toyota (+ 41,85%).

Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italianovembre 2022: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.

Immatricolazioni auto novembre 2022: i 10 modelli più venduti in Italia

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La Fiat Panda è stata l’auto più amata dagli italiani anche a novembre 2022. Dietro di lei la Dacia Sandero, che ha fatto scendere al terzo posto la Lancia Ypsilon (scalzando dal podio la Jeep Renegade).

La Volkswagen è tornata in “top ten” con due SUV (T-CrossT-Roc): modelli che hanno preso il posto della Toyota Yaris Cross e della Renault Clio.

Le 10 auto più vendute in Italia a novembre 2022
Fiat Panda 8.892
Dacia Sandero 4.084
Lancia Ypsilon 3.602
Toyota Yaris 3.135
Volkswagen T-Cross 2.940
Fiat 500 2.873
Jeep Renegade 2.776
Ford Puma 2.415
Citroën C3 2.231
Volkswagen T-Roc 2.184

Immatricolazioni auto novembre 2022: la classifica delle Case più amate in Italia

Anche a novembre 2022 la Fiat è stata la regina delle immatricolazioni auto in Italia, seguita dalla Volkswagen che ha superato la Toyota e si è presa la medaglia d’argento.

L’unico cambiamento nelle prime dieci posizioni della classifica riguarda la Kia, entrata al posto della Citroën.

Le Case più vendute in Italia a novembre 2022
Fiat 14.071 (- 7,76%)
Volkswagen 9.717 (+ 11,34%)
Toyota 9.131 (+ 41,85%)
Dacia 7.213 (+ 13,57%)
Peugeot 6.092 (+ 30,70%)
Audi 6.049 (+ 83,86%)
Ford 5.587 (+ 15,53%)
Renault 5.201 (- 10,82%)
Jeep 4.599 (+ 10,00%)
Kia 4.529 (+ 16,94%)
BMW 4.409 (+ 25,29%)
Hyundai 4.123 (+ 7,31%)
Mercedes 4.110 (+ 26,85%)
Citroën 3.799 (- 13,21%)
Lancia 3.598 (+ 12,19%)
DR 3.194 (+ 184,92%)
Opel 2.516 (- 25,03%)
Mini 2.439 (+ 48,45%)
Skoda 2.291 (+ 69,96%)
Suzuki 2.180 (- 12,73%)
Nissan 1.859 (- 20,89%)
Alfa Romeo 1.586 (+ 66,25%)
Volvo 1.526 (+ 7,46%)
Tesla 1.108 (+ 152,39%)
MG 1.078 (+ 321,09%)
Seat 1.048 (- 29,00%)
Mazda 866 (- 0,80%)
Porsche 810 (+ 21,08%)
Cupra 749 (+ 6,09%)
Lynk & Co 677 (+ 206,33%)
Land Rover 650 (+ 11,11%)
DS 615 (+ 62,70%)
Honda 540 (+ 0,19%)
Smart 472 (- 24,48%)
Maserati 413 (+ 241,32%)
Lexus 301 (- 33,11%)
Subaru 199 (- 10,36%)
Altre 161 (+ 387,9%)
Jaguar 112 (- 48,86%)
Ferrari 75 (+ 74,42%)
Mitsubishi 67 (- 68,54%)
Mahindra 47 (- 2,08%)
Lamborghini 26 (+ 73,33%)
Ssangyong 14 (- 63,16%)
Aston Martin 6 (+ 500,00%)

Immatricolazioni auto novembre 2022: top 10 per segmento

La Dacia Sanderonovembre 2022 ha soffiato alla Lancia Ypsilon lo scettro del “segmento B” e la Volkswagen Tiguan ha fatto la stessa cosa alla Mercedes GLA nel “D”. La Tesla Model Y è diventata la nuova regina delle immatricolazioni auto in Italianovembre 2022 al posto della BMW serie 5.

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Le 10 auto più vendute in Italia a novembre 2022 per segmento
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 “segmento A” più vendute in Italia
Fiat Panda 8.892
Fiat 500 2.873
Toyota Aygo X 1.915
Kia Picanto 1.230
Hyundai i10 1.193
Renault Twingo 909
Smart EQ fortwo 471
Suzuki Ignis 366
Dacia Spring 351
Abarth 500 192
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 “segmento B” più vendute in Italia
Dacia Sandero 4.084
Lancia Ypsilon 3.602
Toyota Yaris 3.135
Volkswagen T-Cross 2.940
Ford Puma 2.415
Citroën C3 2.231
Toyota Yaris Cross 2.033
Peugeot 208 2.015
Renault Captur 1.758
Renault Clio 1.702
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 “segmento C” più vendute in Italia
Jeep Renegade 2.776
Volkswagen T-Roc 2.184
Dacia Duster 2.172
Jeep Compass 1.835
Fiat Tipo 1.550
Kia Sportage 1.441
Peugeot 3008 1.405
Hyundai Tucson 1.251
Volvo XC40 1.134
Audi A3 1.120
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 “segmento D” più vendute in Italia
Volkswagen Tiguan 1.524
Audi Q3 1.495
Mercedes GLA 1.321
BMW X1 821
Ford Kuga 801
Alfa Romeo Stelvio 800
Lynk & Co 01 677
Audi A4 654
Audi Q5 638
Toyota RAV4 578
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 “segmento E” più vendute in Italia
Tesla Model Y 1.008
Mercedes GLE 312
BMW serie 5 229
Audi A6 184
BMW X5 173
Land Rover Range Rover Sport 157
Audi Q8 148
Mercedes GLE Coupé 140
Porsche Cayenne 113
BMW iX 95
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 “segmento F” più vendute in Italia
Porsche 911 125
Porsche Taycan 79
Ferrari 296 36
Porsche Panamera 35
Ferrari Roma 20
Lamborghini Urus 20
Audi A8 19
Mercedes classe S 18
Jaguar F-Type 17
Mercedes SL 17

Immatricolazioni auto novembre 2022: top 10 per alimentazione

A novembre 2022 la classifica delle immatricolazioni auto in Italia relativa all’alimentazione ha visto grosse novità rispetto al mese precedente. La Volkswagen T-Cross ha tolto il primato alla Citroën C3 tra i modelli a benzina e la Fiat Tipo si è comportata allo stesso modo con la Peugeot 3008 tra le diesel.

La Dacia Sandero ha superato la DR 4.0 e si è issata al comando della graduatoria riguardante le vetture a GPL, la Jeep Renegade ha sorpassato la Lynk & Co 01 e si è presa lo scettro delle ibride plug-in mentre la Tesla Model Y ha fatto la stessa cosa nel segmento delle elettriche alla Smart EQ fortwo.

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Le 10 auto più vendute in Italia a novembre 2022 per alimentazione
Immatricolazioni auto novembre 2022: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Volkswagen T-Cross 2.940
Toyota Aygo X 1.915
Citroën C3 1.725
Volkswagen T-Roc 1.553
Peugeot 208 1.453
Dacia Sandero 1.435
Hyundai i10 975
Kia Picanto 968
Toyota Yaris 826
MG ZS 810
Immatricolazioni auto novembre 2022: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Fiat Tipo 1.239
Peugeot 3008 1.236
Audi Q3 1.020
Mercedes GLA 940
Volkswagen Tiguan 818
Alfa Romeo Stelvio 765
Audi A3 747
Peugeot 2008 744
BMW serie 1 651
Peugeot 308 648
Immatricolazioni auto novembre 2022: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
Dacia Sandero 2.649
Dacia Duster 1.877
DR 4.0 1.202
Fiat Panda 1.136
DR 6.0 962
Renault Captur 801
Renault Clio 696
Dacia Jogger 690
Lancia Ypsilon 511
DR F35 494
Immatricolazioni auto novembre 2022: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Volkswagen Golf 75
Seat Arona 65
Seat Leon 53
Volkswagen Polo 39
Audi A3 34
Skoda Kamiq 32
Skoda Octavia 27
Seat Ibiza 22
Lancia Ypsilon 21
Fiat Panda 16
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda 7.297
Lancia Ypsilon 3.070
Ford Puma 2.397
Fiat 500 2.317
Toyota Yaris 2.309
Toyota Yaris Cross 2.033
Hyundai Tucson 1.116
Kia Sportage 1.053
Nissan Qashqai 777
Jeep Renegade 768
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Jeep Renegade 923
Jeep Compass 801
Lynk & Co 01 677
Volvo XC40 508
Ford Kuga 266
Audi Q3 265
Mini Countryman 203
BMW serie 2 Active Tourer 180
Volkswagen Tiguan 165
Mercedes GLA 151
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 elettriche più vendute in Italia
Tesla Model Y 1.008
Smart EQ fortwo 471
Fiat Nuova 500 396
Renault Twingo E-Tech Electric 393
Dacia Spring 351
Peugeot e-208 237
Mini Full Electric 224
Volkswagen ID.3 160
Audi Q4 158
Peugeot e-2008 131

Immatricolazioni auto novembre 2022: top 10 per carrozzeria

La Volkswagen T-Cross è stata la crossover più acquistata in Italianovembre 2022 (a ottobre fu la Ford Puma). La Tesla Model Y si è presa la prima piazza tra le fuoristrada al posto della Jeep Renegade e l’Audi A4 Avant è diventata la nuova leader tra le station wagon (classifica prima dominata dalla Fiat Tipo SW).

Ultima, ma non meno importante, la Peugeot e-Rifter, nuova leader tra le multispazio al posto della Renault Kangoo.

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Le 10 auto più vendute in Italia a novembre 2022 per carrozzeria
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 crossover più vendute in Italia
Volkswagen T-Cross 2.940
Ford Puma 2.415
Volkswagen T-Roc 2.102
Dacia Duster 2.093
Toyota Aygo X 1.915
Toyota Yaris Cross 1.890
Jeep Renegade 1.852
Renault Captur 1.758
Peugeot 3008 1.389
Audi Q3 1.374
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 berline più vendute in Italia
Fiat Panda 8.892
Dacia Sandero 4.084
Lancia Ypsilon 3.602
Toyota Yaris 3.135
Fiat 500 2.609
Citroën C3 2.231
Peugeot 208 2.015
Renault Clio 1.702
Kia Picanto 1.230
Hyundai i10 1.193
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 fuoristrada più vendute in Italia
Tesla Model Y 1.008
Jeep Renegade 924
Jeep Compass 802
Alfa Romeo Stelvio 654
Audi Q5 553
Porsche Macan 436
Mercedes GLC Coupé 394
BMW X3 381
Suzuki Vitara 380
Mini Countryman 374
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 station wagon più vendute in Italia
Audi A4 Avant 628
Toyota Corolla TS 577
Fiat Tipo SW 571
Peugeot 308 Station 537
BMW serie 3 Touring 370
Ford Focus SW 331
Volkswagen Passat Variant 330
BMW serie 5 Station 190
Skoda Octavia Station 175
Audi A6 Avant 174
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 4 monovolume compatte più vendute in Italia
Dacia Jogger 726
BMW serie 2 291
Mercedes classe B 104
Volkswagen Touran 23
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 cabrio e spider più vendute in Italia
Fiat 500 264
Mini Cabrio 72
Porsche 911 Cabriolet 71
Smart EQ fortwo cabrio 55
Abarth 500 33
Mazda MX-5 26
BMW serie 4 Cabrio 24
Volkswagen T-Roc Cabriolet 22
Mercedes SL 17
Porsche 718 Boxster 11
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 multispazio più vendute in Italia
Peugeot e-Rifter 140
Fiat Qubo 139
Citroën ë-Berlingo 95
Renault Kangoo 82
Volkswagen Caddy 80
Ford Tourneo Connect 72
Toyota Proace City 52
Nissan Townstar 22
Opel Combo-e Life 17
Fiat E-Doblò 16
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 coupé più vendute in Italia
BMW i4 104
Porsche Taycan 79
BMW serie 4 66
Porsche 911 54
Ferrari 296 36
Porsche Panamera 35
BMW serie 2 34
Ferrari Roma 20
Jaguar F-Type 17
Audi A5 13
Immatricolazioni auto novembre 2022: la piccola monovolume più venduta in Italia
Fiat 500L 45
Immatricolazioni auto novembre 2022: le 10 monovolume grandi più vendute in Italia
Mercedes classe V 106
Toyota Proace Verso 26
Volkswagen Multivan 20
Citroën ë-Spacetourer 16
Peugeot e-Traveller 14
Mercedes EQV 7
Renault Espace 4
Volkswagen ID.

Buzz

4
Opel Zafira-e Life 3
Fiat E-Ulysse 3

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Come si verifica il fermo amministrativo dell’auto?

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Il fermo amministrativo di un veicolo è una misura cautelare che serve per evitare che il bene del debitore, in attesa di pignoramento, subisca un deprezzamento (cosa che infatti può succedere se l’auto viene usata). Una volta avvenuta la notifica della cartella, per diventare definitiva e non più impugnabile servono 60 giorni, 40 se ha ad oggetto contributi previdenziali, 30 per multe stradali. Scaduto il termine, l’agente della riscossione può attivare misure esecutive, quali pignoramento dello stipendio, della casa o altro, e/o misure cautelari, come appunto il fermo del veicolo o l’ipoteca.

Fermo amministrativo auto: che cosa succede

La macchina sottoposta a fermo amministrativo non può essere usata e nemmeno rottamata (la rottamazione è possibile solo in alcuni casi specifici dettati dalla legge). Chi circola con un veicolo sottoposto a fermo rischia una sanzione da 774 a 3.105 euro e la confisca del mezzo. L’auto però può essere venduta, ma nemmeno chi la compra può usarla (l’acquirente deve esserne a corrente).

Come verificare il fermo

L’iscrizione del fermo amministrativo avviene con annotazione al PRA, è importante per garantire certezza nei rapporti; chiunque in questo modo infatti può sapere attraverso un controllo se ci sono dei pignoramenti o un fermo, per esempio, su una vettura che vorrebbe comprare di seconda mano.

La verifica della presenza di un fermo può essere fatta:

  • online;
  • al PRA;
  • in un’agenzia pratiche auto.

Verifica online

Basta cercare sul sito dell’ACI, al seguente link https://iservizi.aci.it/VisureInternet/welcome.do per controllare la presenza di fermo amministrativo. È necessario poi scegliere il metodo di pagamento, dare i dati del richiedente e della fatturazione, oltre a compilare chiaramente il format con le informazioni sul veicolo. Dal menu a tendina bisogna poi scegliere la tipologia di mezzo tra autoveicolo, motoveicolo o rimorchio, inserire la targa, cliccare su Effettua il pagamento.

Verifica presso il Pubblico Registro Automobilistico

È necessario recarsi all’ufficio provinciale Aci (PRA) e chiedere la visura sull’auto; serve solo fornire il numero di targa e pagare i diritti per 8,83 euro (6 euro per la visura; 2,32 euro + 22% IVA come costo del servizio telematico). Chiunque può fare questa verifica, non per forza il proprietario del mezzo.

Verifica tramite Delegazione Aci o Agenzia Pratiche auto

L’Aci offre assistenza ai soci tramite gli Automobile Club provinciali e le delegazioni che sono state istituite per andare incontro alle esigenze dei Soci e degli automobilisti (presenti su tutto il territorio nazionale). Presso le delegazioni si possono espletare le pratiche automobilistiche, pagare le tasse sui veicoli, acquistare prodotti associativi.

Altrimenti è possibile anche rivolgersi ad un’agenzia di pratiche auto privata.

Fermo amministrativo sul veicolo: come cancellarlo

Nel momento in cui si paga la cartella, si può chiedere la cancellazione del fermo, portando all’ufficio provinciale del PRA:

  • il modello NP-3 (se non si utilizza il CdP o il CDPD come nota di richiesta);
  • il provvedimento di revoca in originale;
  • il certificato di proprietà (CdP) o il Certificato di Proprietà Digitale (CDPD), compilando la nota di richiesta sul retro, oppure il foglio complementare.

Quanto costa la cancellazione del fermo? Al PRA bisogna versare:

  • 32 euro di imposta di bollo se si usa il CDPD come nota di richiesta o il retro del CdP;
  • diventano invece 48 euro per chi usa il modello NP-3.

Se la richiesta ottiene esito positivo, allora viene cancellato il fermo amministrativo e viene rilasciato il nuovo Certificato di Proprietà Digitale (CDPD).

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Dash Cam per l’auto: che cos’è e a chi potrebbe servire

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La Dash Cam è quella che possiamo altrimenti chiamare “telecamera da cruscotto”, dispositivo elettronico che serve per l’acquisizione di immagini e che si può applicare sul parabrezza per registrare gli eventi che accadono all’esterno dell’auto o per riprendere la cabina interna. Si tratta di un accessorio molto diffuso negli ultimi anni, che videoregistra interno e esterno del veicolo, tutelando l’automobilista in caso di tentativi di truffa e/o sinistri.

Come funziona la Dash Cam?

È una telecamera che, una volta installata, non deve essere azionata manualmente ma continua la sua registrazione. Si tratta di una tecnologia legale, i file possono essere mostrati alle autorità.

Come è fatta

Si tratta di una fotocamera digitale piccola, a doppia lente e un angolo visuale ampio. Riesce a effettuare riprese di alta qualità, fino a 30 fotogrammi al secondo, anche in situazioni di scarsa luminosità. È facile installarla in auto e permette di registrare quello che succede dentro e fuori dall’abitacolo, sia mentre si è in viaggio, che durante la sosta in un parcheggio. Registra immagini di alta qualità in movimento, anche ad alta velocità.

In genere la Dash Cam si fissa con la ventosa sul parabrezza e si ricarica con la presa accendisigari. La scheda memoria interna può avere capienza differente a seconda del modello, il requisito minimo è di 64 GB. Chi usa una Dash Cam deve effettuare un download periodico dei video, salvando quelli eventualmente utili. Alcune telecamere sovrascrivono in automatico i nuovi filmati sui file più vecchi, non interrompendo mai la ripresa.

Per chi e quando può essere utile la Dash Cam?

Si tratta di un dispositivo utile in caso di sinistro stradale, tentativi di truffa e contenziosi, grazie al video che mostra quanto accaduto con immagini non alterate; si tratta di un rilevamento in tempo reale, una sorta di testimonianza diretta, che può essere mostrata sia alle Forze di Polizia che alla compagnia assicuratrice, per ricostruire la dinamica dei fatti.

La presenza della Dash Cam può essere molto utile anche in caso di atti di vandalismo, quando il veicolo è in sosta, oppure per casi di collisione e tamponamento. Si tratta di un dispositivo che può registrare anche ciò che accade all’interno dell’abitacolo, utile soprattutto per i tassisti notturni.

C’è da considerare anche la variante “piacevole” della Dash Cam, che può registrare viaggi con amici e familiari.

Dash Cam, la Legge italiana

I filmati registrati dalla Dash Cam hanno efficacia di prova solo se non contestati da parte avversa. Secondo una sentenza della Corte di Cassazione “l’eventuale disconoscimento della parte avversa deve essere chiaro, circostanziato ed esplicito, dovendo concretizzarsi nell’allegazione di elementi attestanti la non corrispondenza tra realtà fattuale e realtà riprodotta” (Cassazione Civile, Sez. Lav., 21/09/2016, n. 18507).

Questo significa che i video si possono utilizzare come prova se non sono contestati dalle parti. In ogni caso la contestazione non può essere meramente generica, ma basarsi su fatti convincenti. In ogni caso, se necessario, il Giudice deve valutare se il video può essere usato per risolvere il contenzioso.

Il Garante per la tutela dei dati personali ha emanato il Provvedimento sulla videosorveglianza per stabilire quando è necessario avere il consenso per la rivelazione delle immagini e la diffusione di dati privati a enti pubblici. La Dash Cam può essere usata solo da una persona fisica per attività personali.

Qual è il significato del termine dash cam?

Dash cam è la contrazione del termine inglese dashboard camera (telecamera da cruscotto).

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Le 10 auto elettriche più attese del 2023

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Nel 2023 vedremo molte nuove auto elettriche in listino: tante vetture a batteria per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche.

Di seguito troverete le 10 auto elettriche più attese del 2023: modelli soprattutto tedeschi appartenenti prevalentemente al segmento delle SUV grandi. Non mancano però proposte di altre nazioni e di altre categorie.

Le 10 auto elettriche più attese del 2023

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Audi Q8 e-tron

L’Audi Q8 e-tron non è altro che il restyling della e-tron. La grande SUV elettrica tedesca a trazione integrale, sviluppata sullo stesso pianale della A6, è disponibile in due varianti di carrozzeria (“normale” e Sportback). Due motori (340 o 408 CV) e prezzi che partono da 79.900 euro.

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Jeep Avenger BEV

La Jeep Avenger BEV – variante elettrica della piccola SUV statunitense – ospita sotto il cofano un motore da 156 CV e costa 39.500 euro.

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Lexus RZ

La Lexus RZ è una SUV media elettrica a trazione integrale (due motori da 313 CV) sviluppata sullo stesso pianale della Subaru Solterra.

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Lotus Eletre

La Lotus Eletre è una grande SUV elettrica britannica a trazione integrale spinta da due motori. Prezzi da 98.490 euro e due varianti di potenza: 612 e 918 CV.

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Maserati GranTurismo Folgore

La Maserati GranTurismo Folgore è la variante elettrica della seconda generazione della supercar del Tridente. Trazione integrale e tre motori ognuno capace di erogare una potenza massima di 408 CV.

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Maserati Grecale Folgore

La Maserati Grecale Folgore è la variante elettrica della SUV media modenese. Una crossover a trazione integrale in grado di generare 500 CV.

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Mercedes EQE SUV

La Mercedes EQE SUV è una grande SUV elettrica tedesca disponibile a trazione posteriore (un motore, montato dietro, da 292 CV) o integrale (due motori in grado di generare una potenza complessiva di 292 o 408 CV).

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Opel Astra Electric

La Opel Astra Electric è la variante elettrica della sesta generazione della compatta tedesca. Disponibile in due varianti di carrozzeria (cinque porte e station wagon Sports Tourer), monta un motore da 156 CV.

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Peugeot e-308

La Peugeot e-308 è la variante elettrica della seconda generazione della 308. La compatta francese a emissioni zero è disponibile in due varianti di carrozzeria (cinque porte e station wagon) e monta un motore da 156 CV.

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Volvo EX90

La Volvo EX90 è una grande SUV elettrica svedese a trazione integrale con due motori in grado di generare 408 o 517 CV. Sette posti e prezzi che partono da 104.500 euro.

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Progressive Classic, il nuovo design di Casa Lancia

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A fine novembre alla reggia di Venaria di Torino è andata in scena l’alba di una nuova era per Lancia, che sceglie gli stucchi e le geometrie reali della Galleria Grande per una giornata dedicata al design e al futuro del marchio italiano.

Rinascimento è la parola d’ordine utilizzata dal CEO del brand Luca Napolitano, che introduce il nuovo logo e la nuova visione aziendale, anticipando i progetti dei prossimi anni: la nuova Ypsilon, attesa nel 2024, una gamma 100% elettrificata entro il 2028, sostenibilità per almeno il 50% dei materiali, e un moderno modello distributivo.

Un piano solido che procede velocemente ma senza scostarsi dai pilastri che hanno sempre caratterizzato e sostenuto Lancia; italianità ed eleganza, ora declinata secondo le regole della contemporaneità, e di quel Progressive Classic che vuole diventarne il tratto distintivo.

Si parte dal logo, ispirato a quello del 1957 ma concepito secondo i dettami del design più evoluto, dove le forme si incastrano l’una con l’altra in un gioco di rette spigoli e curve, dove si capitalizza il passato per plasmare il presente e, grazie a un esercizio di scorporamento, come ha spiegato la Global Brand Designer Teresa Mendicino, i simboli Lancia si ritrovano e fondono per dare vita a un inedito equilibrio. “Tra minimalismo e ricchezza”, tra un passato glorioso e un nuovo inizio, che esprime al meglio la doppia anima dello scudo.

Ma come saranno le nuove Lancia? Jean-Pierre Ploué racconta di vetture che non abbandoneranno mai la loro identità tricolore, di prototipi futuristi manifesti di avanguardia ispirati alla scuola e all’eredità dei maestri del design italiano. Un cuore diviso tra tradizione e modernità quello del Design Officer di Stellantis incaricato della rinascita di Lancia, ma sempre aperto al domani, nel rispetto del dna e dell’identità del brand, e che assicura: “Non bisogna scegliere tra classic e progressive, perché queste caratteristiche fanne entrambe parte del marchio”.

Pure and radical sono altri due concetti chiave di questo rinascimento, a cui ci si ispira per disegnare il futuro, con lo sguardo rivolto anche al design del mobile italiano, alle architetture, con la volontà di rappresentare diversi stili di vita, di evadere, di creare un connubio con ispirazioni dimensioni e linguaggi estranei al mondo automotive.

E il primo assaggio del rinascimento firmato Lancia ha un nome: Pu+Ra, una filosofia che anticipa l’avvenire stilistico dei prossimi modelli, e un’opera d’arte, Pu+Ra Zero, ammirata in occasione del Design Day; una scultura che insegue il profilo dell’Aurelia B20 ostentando un design che diventa senza tempo.

Di nuovo, il futuro che si eleva dalle radici. E oltre.

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