Promozioni auto aprile 2021: le occasioni del mese
Le promozioni auto di aprile 2021 sono molto interessanti: nonostante un mercato in ripresa sostenuto dagli incentivi anche questo mese è possibile beneficiare di sconti succosi.
Le offerte più ricche del mese riguardano soprattutto SUV piccole e modelli provenienti da Germania, Francia, Italia e USA, anche se non mancano proposte di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamole insieme.
Promozioni auto aprile 2021: le occasioni del mese
Audi A6 Avant
L’Audi A6 Avant 40 TDI quattro Business Sport costa ufficialmente 67.245 euro ma grazie alle promozioni di aprile 2021 della Casa tedesca bastano 59.524,02 euro per acquistarla. L’offerta comprende l’estensione di garanzia Audi Extended Warranty 1 anno/60.000 km ed è valida solo in caso di adesione al finanziamento Audi Financial Services (TAN fisso 3,49%, TAEG 4,07%): anticipo di 21.083,79 euro, 35 rate da 409 euro e una maxirata finale da 27.920,04 euro.
Citroën C4 SpaceTourer
Da 27.850 a 19.900 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Citroën per chi intende acquistare una C4 SpaceTourer BlueHDi Live. L’offerta – attiva fino ad esaurimento stock per contratti stipulati fino al 3 aprile 2021 ed immatricolati entro il 30 aprile 2021 – è valida solo in caso di contestuale rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011.
Cupra Formentor
Le promozioni Cupra di aprile 2021 consentono di acquistare la Formentor 2.0 TDI con 30.136,89 euro anziché 33.100. Un’offerta che va abbinata al finanziamento (TAN fisso 3,99%, TAEG 4,85%): anticipo di 5.600 euro, 35 rate da 295 euro e una maxirata finale di 17.022,66 euro.
DR 3
Grazie agli Eco-incentivi DR di aprile 2021 bastano 13.900 euro (invece di 15.400 euro) per portarsi a casa la dr 3. L’offerta è valida solo su vetture in stock ed esclusivamente in caso di rottamazione di veicoli intestati da almeno 12 mesi all’acquirente (o a suo familiare convivente), di classe inferiore a Euro 6 e con un’anzianità di almeno 10 anni dalla data di prima immatricolazione.
DS 7 Crossback
Lo sconto di 8.000 euro previsto dalle promozioni DS di aprile 2021 e dagli incentivi statali permette di acquistare la DS 7 Crossback E-Tense Grand Chic con 47.200 euro invece di 55.200. L’offerta è valida solo in caso di rottamazione di un veicolo con più di 10 anni.
Ford Puma
La Ford Puma “base” – la 1.0 EcoBoost 95 CV – costa ufficialmente 21.000 euro ma grazie alle promozioni di aprile 2021 e all’Ecobonus statale sono sufficienti 17.000 euro per acquistarla. L’offerta è valida in caso di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per accedere all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro.
Jeep Renegade
Da 24.250 a 18.800 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Jeep di aprile 2021 sulla sua auto più accessibile, la Renegade 1.0 T3 Longitude.
Lancia Ypsilon
Fino al 7 aprile 2021 in caso di rottamazione è possibile acquistare, grazie alle promozioni Lancia, la Ypsilon “entry level” (la Hybrid Silver) con 12.500 euro anziché 15.100. La cifra può scendere a 11.000 euro con l’Ecobonus statale e a 9.500 se si aderisce al finanziamento BE-Hybrid Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85%, TAEG 9,65%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate da 169,50 euro.
Skoda Octavia Wagon
Grazie alle promozioni Skoda di aprile 2021 e agli incentivi statali bastano meno di 30.000 euro – 29.900 per l’esattezza – per acquistare la Octavia Wagon Plug-In Hybrid Executive (prezzo di listino pari a 38.850 euro). Il finanziamento abbinato (TAN fisso 3,99%, TAEG 4,81%) comprende un anticipo di 5.960 euro, 35 rate da 198,75 euro e una maxirata finale di 19.928,30 euro.
Volkswagen T-Roc
Ad aprile 2021 sono sufficienti 22.166 euro – anziché 25.050 – per portarsi a casa la Volkswagen T-Roc “base” (la 1.0 TSI Style). Il finanziamento abbinato (TAN fisso 4,99%, TAEG 6,18%) comprende: anticipo di 5.300 euro, 35 rate da 169 euro e una maxirata finale da 13.204,35 euro.
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Yuki Tsunoda, piccolo grande pilota
Yuki Tsunoda ha tutte le carte in regola per diventare un protagonista della F1 dei prossimi anni: il pilota giapponese dell’AlphaTauri è diventato il primo asiatico della storia capace di andare a punti al debutto nel Circus.
Scopriamo insieme la biografia del piccolo (è alto meno di 1,60 metri) grande driver nipponico, l’ultimo talento scovato dalla Red Bull.
Yuki Tsunoda: la biografia
Yuki Tsunoda nasce l’11 maggio 2000 a Sagamihara (Giappone) e inizia a correre con i kart a 10 anni a livello locale.
Il passaggio alle monoposto
Nel 2016 Tsunoda debutta con le monoposto cimentandosi nel campionato giapponese di F4 e sorprende tutti portando a casa il terzo posto l’anno seguente e aggiudicandosi il titolo nazionale nel 2018.
Salto di categoria
Yuki Tsunoda entra nel Red Bull Junior Team (“vivaio” della scuderia austriaca) nel 2019 e nello stesso anno sale di categoria correndo con le F3.
La vera svolta, però, arriva nel 2020: si cimenta nel campionato Toyota Racing Series e porta a casa il terzo posto assoluto al debutto nel campionato F2 (vinto dal tedesco Mick Schumacher).
L’esordio in F1
Nel 2021 Tsunoda viene chiamato dall’AlphaTauri per correre in F1 al posto di Daniil Kvyat: al debutto con la scuderia di Faenza nel GP del Bahrein conquista il 9° posto (il compagno di squadra, il francese Pierre Gasly, deve accontentarsi della 17° piazza) e diventa il primo pilota asiatico capace di andare a punti all’esordio in Formula 1.
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Immatricolazioni auto marzo 2021: tutti i dati e le classifiche
Come ampiamente prevedibile le immatricolazioni auto in Italia a marzo 2021 hanno fatto registrare un boom pazzesco rispetto a marzo 2020 (mese nel quale il lockdown totale dovuto al coronavirus portò un crollo delle vendite): + 497,16%, 169.684 vetture targate contro le sole 28.415 dello stesso mese dello scorso anno. Tra le “big” segnaliamo i risultati eccellenti ottenuti da due Case del gruppo Stellantis: Fiat (+ 841,85%) e Opel (+ 797,69%).
Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto in Italia a marzo 2021: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e dei 10 veicoli più acquistati in base al segmento, all’alimentazione e alla carrozzeria.
Immatricolazioni auto marzo 2021: i 10 modelli più venduti in Italia
Anche a marzo 2021 la Fiat Panda è stata l’auto più venduta in Italia: dietro di lei troviamo la Fiat 500 e la Jeep Renegade che hanno scalzato dal podio la Lancia Ypsilon e la Ford Puma.
Una sola novità, invece, ha riguardato la “top ten” con la Renault Captur al posto della Renault Clio.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2021
Fiat Panda | 11.041 |
Fiat 500 | 5.835 |
Jeep Renegade | 5.360 |
Lancia Ypsilon | 5.101 |
Fiat 500X | 5.001 |
Toyota Yaris | 4.706 |
Citroën C3 | 4.219 |
Ford Puma | 4.085 |
Renault Captur | 3.613 |
Opel Corsa | 3.412 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: la classifica delle Case più amate in Italia
La classifica delle immatricolazioni auto di marzo 2021 in Italia relativa alle Case è praticamente rimasta invariata rispetto al mese scorso. L’unico evento degno di nota della “top ten” riguarda Renault, capace di soffiare la settima piazza nella graduatoria alla Opel.
Le Case più vendute in Italia a marzo 2021
Fiat | 26.400 (+ 841,85%) |
Volkswagen | 13.690 (+ 490,09%) |
Peugeot | 11.446 (+ 663,07%) |
Ford | 10.776 (+ 510,54%) |
Citroën | 8.862 (+ 757,89%) |
Toyota | 8.784 (+ 667,83%) |
Renault | 8.706 (+ 410,62%) |
Opel | 7.397 (+ 797,69%) |
Jeep | 7.348 (+ 586,09%) |
Audi | 6.427 (+ 430,72%) |
Mercedes | 5.846 (+ 264,24%) |
BMW | 5.745 (+ 692,41%) |
Dacia | 5.524 (+ 353,53%) |
Lancia | 5.093 (+ 890,86%) |
Hyundai | 4.644 (+ 493,10%) |
Kia | 4.165 (+ 155,21%) |
Suzuki | 3.776 (+ 212,07%) |
Nissan | 3.401 (+ 397,22%) |
Skoda | 2.978 (+ 311,33%) |
Seat | 2.717 (+ 856,69%) |
Mini | 2.162 (+ 519,48%) |
Volvo | 1.926 (+ 194,50%) |
Land Rover | 1.771 (+ 257,06%) |
Mazda | 1.463 (+ 895,24%) |
Tesla | 1.366 (+ 222,17%) |
Alfa Romeo | 1.240 (+ 355,88%) |
Smart | 847 (+ 413,33%) |
Jaguar | 669 (+ 293,53%) |
Porsche | 665 (+ 207,87%) |
DR | 570 (+ 726,09%) |
Altre | 566 (+ 4253,80%) |
Honda | 547 (+ 285,21%) |
Lexus | 490 (+ 432,61%) |
DS | 436 (+ 451,90%) |
Mitsubishi | 380 (+ 219,33%) |
Subaru | 281 (+ 222,99%) |
Maserati | 227 (+ 682,76%) |
Mahindra | 102 (+ 67,21%) |
Great Wall | 85 (+ 372,22%) |
Ssangyong | 73 (+ 305,56%) |
Ferrari | 65 (+ 364,29%) |
Lamborghini | 21 (- 4,55%) |
Aston Martin | 7 (+ 250,00%) |
Immatricolazioni auto marzo 2021: top 10 per segmento
La Mercedes GLE ha soffiato all’Audi A6 lo scettro di auto più venduta tra le “E” a marzo 2021: è questo l’unico cambiamento rilevante nella classifica delle immatricolazioni in Italia per segmento.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2021 per segmento
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 “segmento A” più vendute in Italia
Fiat Panda | 11.041 |
Fiat 500 | 5.835 |
Kia Picanto | 1.443 |
Suzuki Ignis | 1.272 |
Hyundai i10 | 1.202 |
Toyota Aygo | 1.196 |
Renault Twingo | 1.125 |
Volkswagen up! | 1.094 |
Citroën C1 | 876 |
Smart EQ fortwo | 759 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 “segmento B” più vendute in Italia
Lancia Ypsilon | 5.101 |
Toyota Yaris | 4.706 |
Citroën C3 | 4.219 |
Ford Puma | 4.085 |
Renault Captur | 3.613 |
Opel Corsa | 3.412 |
Peugeot 208 | 3.264 |
Peugeot 2008 | 3.171 |
Renault Clio | 2.676 |
Dacia Sandero | 2.573 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 “segmento C” più vendute in Italia
Jeep Renegade | 5.360 |
Fiat 500X | 5.001 |
Volkswagen T-Roc | 3.145 |
Dacia Duster | 2.998 |
Peugeot 3008 | 2.736 |
Fiat Tipo | 2.293 |
Jeep Compass | 1.925 |
Hyundai Tucson | 1.780 |
Volkswagen Golf | 1.749 |
Nissan Qashqai | 1.516 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 “segmento D” più vendute in Italia
Volkswagen Tiguan | 2.156 |
Ford Kuga | 2.082 |
Audi Q3 | 1.702 |
BMW X1 | 1.542 |
Tesla Model 3 | 1.363 |
Mercedes GLA | 1.295 |
Land Rover Range Rover Evoque | 960 |
BMW serie 3 | 766 |
Alfa Romeo Stelvio | 761 |
Skoda Octavia | 747 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 “segmento E” più vendute in Italia
Mercedes GLE | 328 |
Audi A6 | 296 |
BMW serie 5 | 242 |
Audi Q8 | 213 |
Mercedes classe E | 209 |
BMW X5 | 197 |
Land Rover Range Rover Sport | 191 |
Jaguar F-Pace | 189 |
BMW X6 | 173 |
Mercedes GLE Coupé | 172 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 “segmento F” più vendute in Italia
Porsche 911 | 148 |
Maserati Ghibli | 72 |
Porsche Taycan | 59 |
Mercedes classe S | 37 |
BMW serie 8 | 33 |
Porsche Panamera | 26 |
BMW serie 8 Gran Coupé | 26 |
Ferrari F8 | 24 |
Jaguar F-Type | 22 |
Ferrari Roma | 16 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: top 10 per alimentazione
Tante le novità nella graduatoria delle immatricolazioni auto in Italia a marzo 2021 relativa all’alimentazione: la Citroën C3 è diventata la nuova regina tra le auto a benzina al posto della Fiat Panda mentre la Fiat 500X ha tolto alla Peugeot 3008 lo scettro tra le vetture diesel.
La Dacia Duster ha conquistato il primato tra i veicoli a GPL ai danni della Sandero mentre tra le elettriche segnaliamo il sorpasso della Tesla Model 3 sulla Fiat Nuova 500.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2021 per alimentazione
Immatricolazioni auto marzo 2021: i 10 modelli a benzina più venduti in Italia
Citroën C3 | 3.217 |
Opel Corsa | 2.626 |
Peugeot 208 | 2.345 |
Volkswagen T-Cross | 2.244 |
Fiat Panda | 2.015 |
Volkswagen T-Roc | 2.002 |
Jeep Renegade | 1.937 |
Fiat 500L | 1.871 |
Fiat 500X | 1.854 |
Peugeot 2008 | 1.541 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: i 10 modelli diesel più venduti in Italia
Fiat 500X | 3.147 |
Jeep Renegade | 2.536 |
Peugeot 3008 | 2.127 |
Fiat Tipo | 1.496 |
Volkswagen Tiguan | 1.484 |
Ford Kuga | 1.344 |
Peugeot 2008 | 1.336 |
Audi Q3 | 1.246 |
Volkswagen T-Roc | 1.143 |
Citroën C3 | 1.002 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 ibride più vendute in Italia
Fiat Panda | 7.867 |
Lancia Ypsilon | 4.596 |
Fiat 500 | 4.535 |
Toyota Yaris | 4.005 |
Ford Puma | 3.104 |
Hyundai Tucson | 1.445 |
Suzuki Swift | 1.435 |
Suzuki Ignis | 1.272 |
Toyota C-HR | 1.263 |
Renault Clio | 952 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 ibride plug-in più vendute in Italia
Jeep Compass | 898 |
Jeep Renegade | 887 |
Renault Captur | 777 |
Volvo XC40 | 532 |
BMW X1 | 452 |
Peugeot 3008 | 429 |
Mini Countryman | 269 |
Ford Kuga | 264 |
Mercedes classe A | 262 |
Mercedes GLA | 222 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: i 10 modelli a GPL più venduti in Italia
Dacia Duster | 2.069 |
Renault Captur | 1.986 |
Dacia Sandero | 1.627 |
Renault Clio | 975 |
Ford Fiesta | 533 |
Fiat Panda | 527 |
Kia Stonic | 390 |
Lancia Ypsilon | 360 |
Kia Picanto | 357 |
Kia Sportage | 247 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: i 10 modelli a metano più venduti in Italia
Volkswagen Polo | 1.159 |
Seat Arona | 752 |
Fiat Panda | 632 |
Skoda Kamiq | 480 |
Volkswagen up! | 302 |
Seat Ibiza | 273 |
Volkswagen Golf | 240 |
Skoda Octavia | 167 |
Audi A3 | 165 |
Lancia Ypsilon | 59 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 elettriche più vendute in Italia
Tesla Model 3 | 1.363 |
Fiat Nuova 500 | 1.056 |
Smart EQ fortwo | 759 |
Renault Twingo Electric | 738 |
Renault Zoe | 721 |
Peugeot e-208 | 381 |
Peugeot e-2008 | 294 |
Volkswagen ID.3 | 270 |
Hyundai Kona Electric | 217 |
Nissan Leaf | 216 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: top 10 per carrozzeria
Le auto per famiglie sono state a marzo 2021 le protagoniste dei cambiamenti più importanti riguardanti la classifica delle immatricolazioni auto di marzo 2021 relativa alla carrozzeria: la Fiat 500X è diventata la crossover più amata dagli italiani al posto della Ford Puma e la Land Rover Range Rover Evoque ha tolto alla Jeep Compass il primato tra le fuoristrada.
Ultima – ma non meno importante – la Mercedes classe B, nuova leader tra le monovolume compatte in una graduatoria che il mese scorso vedeva al comando la Citroën C4 SpaceTourer.
Le 10 auto più vendute in Italia a marzo 2021 per carrozzeria
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 berline più vendute in Italia
Fiat Panda | 11.041 |
Fiat 500 | 5.331 |
Lancia Ypsilon | 5.101 |
Toyota Yaris | 4.706 |
Citroën C3 | 4.219 |
Opel Corsa | 3.412 |
Peugeot 208 | 3.264 |
Renault Clio | 2.676 |
Dacia Sandero | 2.573 |
Volkswagen Polo | 2.311 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 crossover più vendute in Italia
Fiat 500X | 5.001 |
Jeep Renegade | 4.446 |
Ford Puma | 4.085 |
Renault Captur | 3.613 |
Peugeot 2008 | 3.171 |
Volkswagen T-Roc | 2.847 |
Dacia Duster | 2.724 |
Peugeot 3008 | 2.575 |
Volkswagen T-Cross | 2.269 |
Citroën C3 Aircross | 2.245 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 fuoristrada più vendute in Italia
Land Rover Range Rover Evoque | 959 |
Jeep Compass | 935 |
Jeep Renegade | 914 |
BMW X1 | 724 |
Alfa Romeo Stelvio | 514 |
Audi Q3 | 502 |
Hyundai Tucson | 474 |
Suzuki Vitara | 461 |
Mini Countryman | 441 |
Mercedes GLC | 432 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 station wagon più vendute in Italia
Fiat Tipo SW | 1.205 |
Skoda Octavia Wagon | 687 |
BMW serie 3 Touring | 673 |
Audi A4 Avant | 536 |
Toyota Corolla Touring Sports | 483 |
Volkswagen Passat Variant | 421 |
Ford Focus SW | 400 |
Peugeot 308 SW | 307 |
Seat Leon Sportstourer | 285 |
Audi A6 Avant | 263 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: la piccola monovolume più venduta in Italia
Fiat 500L | 2.253 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 multispazio più vendute in Italia
Peugeot Rifter | 332 |
Citroën Berlingo | 266 |
Toyota Proace City | 151 |
Volkswagen Caddy | 106 |
Fiat Qubo | 1’4 |
Opel Combo | 73 |
Renault Kangoo | 40 |
Ford Tourneo Connect | 37 |
Ford Tourneo Courier | 18 |
Dacia Dokker | 17 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 cabrio e spider più vendute in Italia
Fiat 500 | 504 |
Volkswagen T-Roc Cabriolet | 143 |
BMW Z4 | 79 |
Mazda MX-5 | 73 |
Porsche 911 Cabriolet | 72 |
Smart EQ fortwo cabrio | 49 |
Mini Cabrio | 34 |
Mercedes classe C Cabrio | 34 |
BMW serie 2 Cabrio | 32 |
Mercedes classe E Cabrio | 29 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 8 monovolume compatte più vendute in Italia
Mercedes classe B | 376 |
BMW serie 2 | 198 |
Citroën C4 SpaceTourer | 75 |
Renault Scénic | 48 |
Dacia Lodgy | 27 |
Volkswagen Touran | 17 |
Nissan Evalia | 7 |
Peugeot 5008 | 4 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 coupé più vendute in Italia
BMW serie 4 | 177 |
Porsche 911 | 76 |
Porsche Taycan | 59 |
BMW serie 2 | 57 |
Mercedes classe E Coupé | 28 |
Porsche Panamera | 26 |
Audi A7 | 26 |
Mercedes classe C Coupé | 25 |
Audi TT | 24 |
Ferrari F8 | 17 |
Immatricolazioni auto marzo 2021: le 10 monovolume grandi più vendute in Italia
Opel Zafira Life | 150 |
Citroën SpaceTourer | 96 |
Mercedes classe V | 93 |
Peugeot Traveller | 68 |
Ford S-Max | 50 |
Toyota Proace Verso | 36 |
Volkswagen Multivan | 33 |
Renault Espace | 29 |
Opel Vivaro Life | 29 |
Toyota Prius+ | 9 |
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Claus Luthe, stile tedesco
Claus Luthe non è molto conosciuto dal grande pubblico eppure è uno dei più grandi car designer di sempre. Scopriamo insieme la storia dell’uomo che ha rivoluzionato lo stile BMW negli anni ‘80 (e non solo) portando dinamismo e originalità in un mondo – quello delle tedesche “premium” – fino a quel momento molto ingessato e poco propenso a osare.
Claus Luthe: la biografia
Claus Luthe nasce l’8 dicembre 1932 a Wuppertal (Germania). Particolarmente dotato nel disegno fin da ragazzo, trova un lavoro come apprendista a 16 anni presso una carrozzeria di Würzburg specializzata nell’allestimento di autobus.
Gli anni alla NSU
Nel 1954 Luthe passa alla Deutsche Fiat e dopo poco tempo si trasferisce alla NSU: qui lavora sulla Prinz 4 (nata nel 1961) e realizza la Spider, svelata nel 1964.
Il primo capolavoro di Claus Luthe – l’innovativa ammiraglia Ro 80 – vede la luce nel 1967: la prima auto tedesca capace di conquistare (nel 1968) il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno è caratterizzata da un design aerodinamico e moderno con ampie superfici vetrate. Molte di queste soluzioni stilistiche verranno adottate da altri costruttori negli anni ‘70.
Volkswagen e Audi
Luthe realizza la berlina K70, un modello che viene venduto con il marchio Volkswagen nel 1970 dopo che la Casa di Wolfsburg entra nel capitale della NSU in crisi.
Il marchio di Neckarsulm viene fuso con Auto Union e Claus Luthe nel 1971 inizia a lavorare per l’Audi disegnando tre anni più tardi la piccola 50, che nella variante rimarchiata Vw sarà la prima generazione della Polo.
L’era BMW
Nel 1976 Luthe viene chiamato dalla BMW come capo del design al posto di Paul Bracq e rivoluziona le forme delle auto della Casa bavarese attraverso linee più dinamiche e incisive che svecchiano il polveroso mondo delle tedesche “premium”.
Claus Luthe disegna ad esempio nel 1981 la seconda generazione della serie 5 (nota anche come E28) e supervisiona il progetto della seconda evoluzione della serie 7 che vede la luce nel 1986.
Il carcere e la fine
Luthe viene nominato responsabile del design BMW nel 1990 ma pochi mesi più tardi è costretto a lasciare l’incarico dopo aver accoltellato a morte il figlio, dipendente da alcool e droga, durante una lite.
Condannato a 33 mesi di reclusione, viene scarcerato prima della scadenza della pena e continua a lavorare per il marchio tedesco come consulente.
Claus Luthe scompare il 17 marzo 2008 a Monaco di Baviera (Germania).
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Hey google? Sì, ma risponde la tua Fiat 500
Bianca, con dettagli in nero lucido, fra cui il tetto e le calotte degli specchietti, in omaggio alla schermata home della pagina del motore di ricerca di Google.
È la nuova versione di 500, 500 “Hey Google”, nata appunto dalla collaborazione tra Fiat e Google; grazie all’integrazione tra Mopar Connect e l’Assistente Google nell’Action “My Fiat”, da oggi il proprietario potrà accedere alla vettura da remoto, o attraverso la app del proprio smartphone, oppure attraverso lo smart display di Google Nest Hub, incluso nel kit consegnato al momento dell’acquisto di un modello della Famiglia 500 Hey Google.
Sono diverse le funzioni a cui si ha la possibilità di accedere: dalle più semplici, come l’apertura e la chiusura delle portiere, a quelle più evolute come la geolocalizzazione dell’auto, in caso sia stata programmata per rimanere entro i confini di una zona ben definita, al superamento della velocità prestabilita.
Tanti i dettagli, oltre alla livrea studiata ad hoc, che caratterizzano la versione 500 Hey Google. Per la prima volta è presente, su un’automobile, il badge “Hey Google” piazzato, ben in vista, sui passaruota. Anche i montanti centrali sono messi in risalto da disegni e tonalità che richiamano i colori tipici di Google. Caratteristiche che ritroviamo anche nell’abitacolo, in particolare sulla trama dei tessuti dei sedili. Sullo schermo touch da 7 pollici (attraverso il quale è possibile accedere a diverse funzionalità della vettura e al sistema di infotainment compatibile con Apple Car Play e Android Auto) all’accensione appare il logo Google che passa, poi, in dissolvenza a quello Fiat.
La serie speciale è disponibile su tutta la famiglia 500, sia nelle versioni berlina, sia cabrio e anche per 500X e 500L. Per tutte, l’unica motorizzazione disponibile è la versione ibrida 1.0 tre cilindri benzina da 70 CV.
Prezzi a partire da 18.000 euro con possibilità di scegliere anche il programma di noleggio Leasys.
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Perché si prende la scossa scendendo dall’auto e come evitarlo?
Una delle cose più fastidiose che accade è prendere la scossa quando si sale e scende dall’auto, toccando le parti in metallo come la maniglia o la portiera stessa, proprio per aprire o chiudere lo sportello. A volte è talmente forte da vedere addirittura la scintilla e da far quasi male. Ma qual è il motivo che scatena questo fenomeno? Cerchiamo di spiegarlo in questo articolo e di capire se c’è un modo per evitare di prendere la scossa in auto.
Cosa causa la scossa che prendiamo in auto?
Mentre la macchina è in movimento, il vento fa attrito con la carrozzeria ed è così in grado di strappare alcuni elettroni dagli atomi metallici che la compongono. Questi atomi inizialmente sono neutrali ma privati di qualche elettrone, si caricano negativamente e quindi assumono un certo potenziale elettrico. Questo è quello che succede all’esterno dell’auto; i passeggeri, che sono all’interno, invece restano a potenziale costante o neutrale.
La scossa infatti si sviluppa proprio nel momento in cui usciamo dalla macchina, visto che siamo appunto a un potenziale differente dalla carrozzeria, e nel momento in cui si ha il contatto la corrente tende a fluire dal potenziale più alto a quello più basso, ed è questo che va a produrre la tipica scarica. Sono molte migliaia di Volts che vengono sprigionate, ma per fortuna il loro amperaggio è molto basso e quindi, pur causando il fenomeno della scossa, non vanno a produrre danni, ma solo un certo fastidio.
Quali sono i momenti in cui si verifica maggiormente la scossa?
In genere quando l’aria è molto secca e quindi ad esempio quando c’è vento. Si tratta infatti di cariche elettrostatiche che hanno la tendenza ad accumularsi localmente nel materiale e a mantenersi se la corrente non ha modo di scaricarsi a terra. Invece quando l’aria è umida (ricca di acqua) è più facile che le molecole di H2O vadano a formare delle sottilissime catene che scaricano l’elettricità a terra, per questo motivo è meno probabile prendere la scossa salendo e scendendo dall’auto.
È possibile evitare di prendere la scossa in auto?
In realtà l’unico modo per evitare di prendere la scossa (anche se non scientificamente provato) è quello di mantenere il bordo metallico della portiera quando la si apre, fino ad essere completamente fuori dalla macchina, trovandoci quindi allo stesso potenziale della carrozzeria. Senza alcuna differenza di potenziale infatti la scarica non ha luogo.
Curiosità sulla fastidiosa scossa
Purtroppo la scossa non si prende solo sulle portiere della macchina, ma è possibile prenderla anche infilando la chiave nel portone esterno di casa oppure addirittura toccando un’altra persona. Com’è possibile che le persone si carichino elettrostaticamente? Ad esempio basta una giornata di vento asciutto e dei vestiti realizzati in materiale plastico per diventare dei portatori, scaricando la tensione a contatto con qualsiasi cosa o persona con un potenziale diverso.
E non è tutto, oltre alle persone, anche mezzi grandi come gli aerei possono accumulare carica elettrostatica, oltretutto in enorme quantità. Una volta arrivati a terra quindi potrebbero essere delle bombe elettriche. Ecco perché, prima del pieno di combustibile, l’aereo viene messo allo stesso potenziale della macchina con dei morsetti metallici che assomigliano a quelli che usiamo quando si scarica la batteria dell’auto. Questo si fa per evitare che, non appena la bocchetta del rifornimento tocca l’aereo, scatti una scintilla talmente potente da far esplodere tutto il carburante.
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MotoGP 2021 – GP Doha a Losail: gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Il GP di Doha – seconda tappa della MotoGP 2021 – si terrà (come il GP del Qatar della scorsa settimana) sul circuito di Losail ma, a differenza dell’ultimo evento del Motomondiale, sarà trasmesso in diretta anche in chiaro su TV8 (oltre che su Sky e DAZN). Di seguito troverete gli orari TV.
La Yamaha cercherà di bissare il trionfo nella corsa in notturna mediorientale ma dovrà vedersela con rivali agguerrite come Suzuki, Honda e Ducati. Neanche domenica vedremo in pista Marc Márquez.
MotoGP 2021 – GP Doha: cosa aspettarsi
Il circuito di Losail – sede del GP di Doha – è lo stesso tracciato che ha ospitato domenica scorsa il Gran Premio del Qatar: una pista molto impegnativa per i freni.
Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Doha, gli orari TV su Sky, DAZN e TV8 e il nostro pronostico.
MotoGP 2021 – Losail, il calendario e gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Venerdì 2 aprile 2021
12:50-13:30 | Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
13:45-14:25 | Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
14:40-15:25 | MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
17:10-17:50 | Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
18:05-18:45 | Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
19:00-19:45 | MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
Sabato 3 aprile 2021
12:25-13:05 | Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
13:20-14:00 | Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
14:15-15:00 | MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
16:30-17:10 | Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
17:25-18:05 | Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
18:20-18:50 | MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
19:00-19:40 | MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
Domenica 4 aprile 2021
13:40-14:00 | Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
14:10-14:30 | Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
14:40-15:00 | MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
16:00 | Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
17:20 | Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
19:00 | MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
MotoGP – I numeri del GP di Doha
LUNGHEZZA CIRCUITO | 5,4 km |
GIRI | 22 |
MotoGP – Il pronostico del GP di Doha 2021
1° Franco Morbidelli (Yamaha)
Franco Morbidelli ha bisogno di riscatto dopo i problemi di domenica scorsa.
Il vicecampione del mondo in carica ha tutte le carte in regola per fare bene su questo tracciato, a patto di avere una Yamaha a posto.
2° Álex Rins (Suzuki)
Álex Rins è in un ottimo stato di forma e secondo noi ha buone possibilità di riportare la Suzuki sul podio nel GP di Doha a Losail.
Domenica scorsa il centauro spagnolo ha ottenuto il quinto piazzamento in “top 6” negli ultimi sei Gran Premi disputati in MotoGP. Davvero niente male.
3° Pol Espargaró (Honda)
Dopo un Gran Premio del Qatar sotto tono Pol Espargaró ha tanta voglia di tornare ai vertici.
La sua Honda ha deluso a Losail: l’obiettivo per domenica prossima è migliorare nella prima parte della gara.
Da tenere d’occhio: Joan Mir (Suzuki)
Dalla doppietta Suzuki nel GP d’Europa 2020 Joan Mir non è più salito sul podio.
Il campione del mondo in carica ha mostrato comunque buone cose nel primo appuntamento della MotoGP 2021 e solo un errore all’ultima curva gli ha impedito di ottenere un piazzamento in “top 3”.
La moto da seguire: Suzuki
Da tre gare la Suzuki non sale più sul podio ma stavolta secondo noi sarà la volta buona.
La Casa giapponese sembra aver imparato dagli errori commessi domenica scorsa in Qatar.
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A quanto ammonta la multa se si guida senza occhiali?
Come tutti sanno, o dovrebbero sapere, chi ha l’obbligo di ‘lenti alla guida’ deve portare sempre gli occhiali mentre si trova al volante della sua auto, altrimenti rischia una multa. Approfondiamo il discorso in questo articolo, cercando di capire cosa comporta questo obbligo particolare e quali sanzioni sono previste dalla legge per chi non rispetta questa regola.
Obbligo di lenti alla guida
Chi abitualmente porta gli occhiali perché presenta dei difetti alla vista, è chiaramente obbligato a portarli anche durante la guida di un veicolo, rispettando quanto viene indicato dal Codice della Strada. Chi non indossa lenti o occhiali mentre è al volante rischia una sanzione importante, di seguito vedremo il valore della multa.
Gli occhiali possono chiaramente essere sostituiti anche dall’utilizzo di idonee lenti a contatto che correggono lo stesso difetto alla vista. È ovvio che chi dovesse sottoporsi all’operazione laser per correggere o migliorare la vista, non avrà più l’obbligo di guidare con le lenti o gli occhiali. Attenzione: è bene sapere che l’obbligo viene indicato esplicitamente sulla patente di guida, c’è infatti un codice identificativo (01), che si differenzia a seconda del tipo di problematica visiva. Le Forze dell’Ordine possono dunque verificare la presenza di questo obbligo direttamente sul documento, durante un normalissimo controllo.
Obbligo di occhiali alla guida: regole e sanzioni
L’uso degli occhiali alla guida è disciplinato, insieme a quello degli apparecchi acustici, all’articolo 173 del Codice della Strada, comma 1: “Il titolare di patente di guida al quale, in sede di rilascio o rinnovo della patente stessa, sia stato prescritto di integrare le proprie deficienze organiche e minorazioni anatomiche o funzionali per mezzo di lenti o di determinati apparecchi, ha l’obbligo di usarli durante la guida”.
È scontato il motivo: è chiaro che se un soggetto ha problemi di vista, deve assolutamente guidare con le lenti o gli occhiali, per evitare incidenti o simili. Ecco perché quando deve essere rilasciata o rinnovata la patente, l’automobilista viene sottoposto alla visita oculistica, necessaria per stabilire se vi è o meno la necessità di guidare con gli occhiali.
I soggetti con visione binoculare e monoculare sono idonei per il rilascio della patente B, l’importante è che raggiungano almeno 8 decimi nell’occhio ‘che funziona’. Per tutti gli altri utenti si richiede per legge una vista minima di 7 decimi e l’occhio con deficit maggiore non può avere meno di 2 decimi.
Patente di guida e obbligo di lenti
Gli utenti che hanno l’obbligo di indossare gli occhiali (o le lenti) durante la guida vedranno il codice 01 sulla propria patente; a questo però vengono aggiunti anche dei sottocodici che stanno ad indicare differenti tipologie di obbligo, che dipendono dalle esigenze singole del guidatore. Li elenchiamo di seguito:
- 01 guida con occhiali;
- 02 guida con lenti a contatto;
- 03 guida con occhiali protettivi;
- 04 guida con lente opaca;
- 05 guida con occlusore oculare;
- 06 guida con occhiali o lenti a contatto.
È possibile comunque sostituire gli occhiali da vista con le lenti a contatto.
Guida senza occhiali: le sanzioni previste
La sanzione pecuniaria per tutti i soggetti che hanno l’obbligo di guida con occhiali o lenti a contatto, ai sensi del comma 3 dell’articolo 173 del Codice della Strada, prevede una multa che parte da un minimo di 83 euro fino al massimo di 333 euro.
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Che cos’è la delega a condurre e quando è necessaria?
Affrontiamo un argomento molto importante che spesso risulta davvero difficoltoso da comprendere; la burocrazia in Italia infatti, anche per quanto riguarda il settore auto, non sempre è così semplice e veloce. Vi sono molte pratiche auto da conoscere, documenti importanti da richiedere per casi particolari di guida e molto altro ancora. Quello su cui vogliamo porre l’attenzione oggi è proprio uno di questi casi, ovvero quello della delega a condurre. Di che cosa si tratta e quando è necessario richiedere questo particolare documento. Vediamo insieme tutti i dettagli.
Innanzitutto non è obbligatorio, si tratta infatti di un documento facoltativo che però dà la possibilità anche a noi italiani di circolare e guidare in un territorio estero in modo sicuro, con un’auto di cui non si è proprietari. Qual è l’obiettivo per cui è stato creato questo particolare documento? Lo scopo è quello di specificare che la vettura con cui si ha intenzione di circolare in un altro Paese, che chiaramente non è registrata a proprio nome, non è stata rubata o esportata in maniera illegale (visto che purtroppo entrambe queste situazione avvengono realmente).
Vediamo quindi come deve essere compilata la delega a condurre, dove è possibile trovare un fac-simile, quanto costa e in quali Paesi è meglio averla.
Che cos’è nello specifico la delega a condurre?
Si tratta in particolare di un documento specifico che può essere fatto quando si ha intenzione di viaggiare in un Paese estero con un’auto non di proprietà e quando si prevede che l’intestatario della vettura stessa non si troverà a bordo con il conducente per quel determinato periodo del soggiorno. La delega a condurre quindi dimostra alle autorità estere che il veicolo non è stato rubato o esportato illegalmente, come abbiamo già anticipato. In questo modo è possibile viaggiare in modo sicuro senza alcun rischio.
Delega a condurre: come deve essere compilata?
Questa tipologia di documento è in realtà molto semplice, niente di complesso. Può essere infatti redatto su carta semplice inserendo le seguenti informazioni:
- i dati del delegante (nome, cognome, data di nascita e indirizzo di residenza);
- gli stessi dati anche del delegato;
- tutte le informazioni sul mezzo che si guida, in particolare modello, marca e targa;
- infine la data e la firma autenticata del delegante.
È necessario compilare la delega anche in inglese, in modo che sia compresa anche all’estero. Il modello di delega dell’Automobile Club d’Italia viene redatto in italiano, inglese, tedesco, francese e spagnolo.
Come funziona la delega a condurre e quanto costa?
L’autenticazione della firma del delegante è assolutamente necessaria affinché la delega a condurre sia valida. Attenzione: per l’autentica bisogna affidarsi a un notaio, diffidate da chi afferma che basta recarsi in Comune o presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista.
I costi a cui si va incontro nel momento in cui si decide di predisporre una delega a condurre sono:
- in media 50 euro per l’autentica presso lo studio notarile, ovviamente il prezzo dipende dal professionista;
- 0,52 euro di imposta di bollo, tassa da pagare direttamente al notaio.
Come abbiamo detto, la delega a condurre non è un documento obbligatorio, ma si consiglia di farla e portarla sempre con sé in qualsiasi Paese estero, sia in Europa che fuori, per evitare qualsiasi tipo di problema e disguido con le autorità.
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A che cosa servono le linee di mezzeria e cosa bisogna sapere
La linea di mezzeria è importante da saper riconoscere per tutti coloro che guidano un veicolo su strada, è infatti una delle nozioni fondamentali che si imparano durante le lezioni di scuola guida per prendere la patente. La definizione di linea di mezzeria in realtà è semplicissima, in pratica è quella striscia longitudinale che troviamo in mezzo alla carreggiata, che la divide in più corsie. La linea di mezzeria può essere:
- continua;
- discontinua;
- tratteggiata;
- a volte è assente.
A seconda della tipologia di linea di mezzeria presente sulla strada che stiamo percorrendo, dovremo comportarci di conseguenza mentre ci troviamo alla guida del nostro veicolo. Vediamo insieme quindi tutto quello che bisogna sapere su questa particolare striscia longitudinale che troviamo in mezzo alla carreggiata.
Linea di mezzeria: la differenza tra continua, discontinua, doppia e affiancata
Come abbiamo detto in precedenza quindi la linea di mezzeria è proprio quella striscia longitudinale che vediamo dividere la carreggiata in differenti corsie sulle quali possono circolare auto e altri mezzi. Si tratta in genere di strisce di colore bianco, a meno che non ci siano dei lavori in corso. In questo caso le linee diventano di colore giallo, e stanno ad indicare che si tratta di linee di mezzeria provvisorie, che esisteranno solo per tutta la durata del cantiere.
Il Codice della Strada, all’articolo n. 40, definisce la striscia longitudinale e indica quanto segue:
- la striscia discontinua o tratteggiata serve solo per delimitare la corsia. Il conducente di un veicolo può oltrepassarla durante un sorpasso o un semplice cambio di corsia;
- la striscia continua invece definisce il limite della corsia come invalicabile; significa che su questo particolare tratto di strada non è possibile effettuare sorpassi o cambi di corsia.
Non dimentichiamo inoltre che queste due tipologie di linee di mezzeria possono anche trovarsi affiancate, e quindi:
- la doppia striscia bianca continua divide i sensi di marcia nelle strade a doppio senso di circolazione e non consente svolte a sinistra e inversioni;
- la striscia continua affiancata alla striscia tratteggiata indica che la strada deve essere usata in due modi differenti a seconda del senso di marcia, in base a quale striscia è di vostra pertinenza. Se si guida sul lato in cui la striscia più vicina è continua, allora non si può (per legge) attraversare la linea di mezzeria; se invece si guida dove la striscia più vicina è tratteggiata, allora è possibile oltrepassarla.
Sinistro stradale e linea di mezzeria
In caso di incidente stradale, la posizione dei mezzi coinvolti rispetto alla linea di mezzeria può indicare la responsabilità degli stessi per eventuale invasione della carreggiata. È vero anche che può succedere che l’urto sia talmente forte da non rendere possibile stabilire quale mezzo ha effettivamente invaso la carreggiata opposta; in questo caso potrebbe scattare la responsabilità al 50% per entrambi i conducenti dei veicoli.
Attenzione: non trascurate il tratteggio della linea di mezzeria soprattutto se volete effettuare un sorpasso, se la linea è continua non si può fare, la manovra infatti potrebbe mettere a serio rischio la sicurezza stradale.
Linea di mezzeria continua: sanzioni in caso di superamento
Le sanzioni per chi viola la segnaletica stradale sono indicate nell’art. 146 del Codice della Strada, dove ci sono anche quelle previste per chi supera linee di mezzeria continue. Chi circola a cavallo delle strisce longitudinali o attraversa una striscia continua singola o doppia rischia una multa che va da un minimo di 41 euro a un massimo di 168 euro, oltre alla decurtazione di due punti dalla patente.
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