Seat, il direttore generale Italia presenta le nuove Ibiza e Arona
Seat, intervista al direttore generale Italia sulle nuove Ibiza e Arona
Seat Ibiza e Arona si rinnovano: “una rivoluzione estetica” e di contenuti tecnologici, come tengono a precisare dalla Casa di Martorell. Sono modelli chiave per il brand spagnolo, perché rappresentano gran parte dei volumi, con quasi il 40% delle vendite.
Ibiza è la vettura di segmento B che dal 1984 è ambassador del marchio nel mondo: è stata prodotta in oltre 6 milioni di esemplari, mentre Arona è la prima crossover prodotta dal gruppo Volkswagen.
“Si tratta di un rinnovo stilistico, estetico – ha dichiarato il Direttore Generale di Seat Italia, Pierantonio Vianello, in occasione dell’anteprima mondiale – mentre all’interno, per entrambi i modelli, abbiamo davvero fatto una rivoluzione! Un’implementazione di prodotto che permette di avere grandi contenuti. Le vetture saranno completamente connesse, senza cavi, con qualsiasi tipo di device, dallo smartphone, al tablet sia con Apple Car Play, sia con Android Auto”.
Fra le novità più importanti anche i comandi vocali riconoscitivi, in grado, appunto, di riconoscere la voce della persona che li interroga, fruibili attraverso il grande schermo touch.
Sulle nuove generazioni di Seat Arona e Ibiza sono disponibili tutti gli ADAS di ultima generazione, fino alla guida autonoma di livello 2.
Su Seat Ibiza sono presenti anche luci interne con tre differenti tonalità di colori (rosso, bianco ghiaccio e verde “Aran”, che trae ispirazione dalla tonalità della valla a nord di Martorell che si affaccia sui Pirenei) che valorizzano, in particolare, le bocchette dell’aria ridisegnate.
L’offerta della versione rinnovata di Seat Ibiza include sei diversi propulsori, benzina e metano, con una potenza compresa fra gli 80 e i 150 CV; ampia la gamma di motorizzazioni, anche per Arona, come per Ibiza, sia benzina sia metano, ma con una potenza compresa fra i 90 e i 150 CV, abbinati a cambio manuale o a doppia frizione DSG.
Le foto della nuova Seat Ibiza, degli esterni e degli interni
Le foto della nuova Seat Arona, degli esterni e degli interni
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Come si sceglie la batteria giusta per la propria auto?
La batteria dell’auto è uno degli elementi fondamentali per il funzionamento della vettura, svolge infatti un ruolo indispensabile per l’accensione del mezzo e per il funzionamento dei servizi di bordo e dei vari elementi dell’impianto elettrico. C’è anche da dire che non ha vita eterna, sarà capitato a chiunque almeno una volta nella vita infatti di rimanere a piedi con la batteria dell’auto scarica, a volte basta attaccare i cavi per ripartire, altre volte invece è necessaria una sostituzione.
Quando si decide di comprare una batteria nuova per l’auto bisogna assolutamente tenere presente sia le sue dimensioni che la capacità. A seconda dell’utilizzo e delle condizioni d’uso della macchina, è possibile scegliere il modello e la marca più adatti. Vediamo alcuni suggerimenti utili.
Batteria auto, come sceglierla: la corrente di spunto
La corrente di spunto corrisponde all’intensità della fase di avviamento del motore dell’auto, e in questo caso è una caratteristica importante. Si tratta infatti della corrente che viene liberata da una batteria in pochi secondi e che è necessaria per l’avviamento del motore della macchina (l’intensità si misura in Ampere). C’è un elemento fondamentale da tenere presente, ovvero la qualità dei componenti di una batteria, che ha un ruolo determinante sulla sua corrente di spunto. La purezza del piombo è in grado di garantire una corrente di spunto maggiore e prestazioni più elevate.
Quando scegliere una batteria con corrente di spunto superiore?
La batteria dell’auto con corrente di spunto maggiore serve principalmente a vetture che hanno un motore di grossa cilindrata oppure alimentate a gasolio. Oltretutto il consiglio è quello di prediligere questa tipologia di batterie se si vive in una zona in cui le temperature invernali sono particolarmente rigide e potrebbero compromettere la qualità e la durata della batteria dell’auto.
Il carburante e l’olio che vengono usati dal motore chiaramente richiedono alla batteria il rilascio di una elevata quantità di energia. Quando le temperature si abbassano notevolmente la batteria dell’auto deve fare uno sforzo maggiore e quindi è bene sapere di poter contare su uno strumento che abbia una corrente di spunto più elevata (ancor di più se l’auto non viene usata tutti i giorni e rimane ferma spesso). Chiaramente una batteria più potente consente di contare sulla sua capacità e sulla sua durata più a lungo. Attenzione: c’è un parametro da tenere in considerazione, ovvero il voltaggio, assolutamente da rispettare.
Come scegliere la batteria nuova per l’auto: la capacità
Altra caratteristica fondamentale a cui fare riferimento è la capacità della batteria dell’auto, che in particolare rappresenta l’energia che viene accumulata all’interno della batteria stessa e che corrisponde alla forza che serve per l’avviamento del motore della macchina.
Chi dovrebbe scegliere una batteria con una forte capacità?
In genere questa tipologia di batterie viene consigliata a chi utilizza l’auto più frequentemente e principalmente su brevi tragitti. Un accumulo di energia più elevato consente l’avviamento del motore a più riprese successive. Questo è importante perché chi percorre brevi tratte corre il rischio che l’alternatore non abbia il tempo necessario per ricaricare la batteria. La durata di questa tipologia di accumulatore con capacità superiore è maggiore. Attenzione: queste particolari batterie, che hanno una capacità più elevata, sono consigliate anche per le vetture con impianto elettronico avanzato; non dimentichiamo che infatti non servono solo per avviare il motore, le batterie sono indispensabili anche per alimentare radio, gps, luci e vari elementi.
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Cruise control e consumi auto, cosa bisogna realmente sapere
Su questo argomento c’è un mito da sfatare, ovvero quello che riguarda il fatto che il cruise control possa essere un valido aiuto per risparmiare sui consumi di carburante. Molti automobilisti credono sia davvero così, ma in realtà questo sistema è stato pensato solo ed esclusivamente per guidare in modo più rilassato, impostando la velocità di marcia e quindi alzando il piede dal pedale dell’acceleratore.
Il cruise control quindi non riduce i consumi dell’auto, o meglio, non nasce per questo. Si tratta di un dispositivo elettronico di ultima generazione, che consente alla macchina di procedere alla velocità di crociera desiderata. Anzi, attenzione: l’auto con il cruise control aumenta i giri del motore e accelera maggiormente per esempio nei tratti in salita. In questa situazione infatti la velocità rimane quella impostata, ma i consumi chiaramente aumentano. Per mantenerli sotto controllo quindi si consiglia di disattivare il cruise control se non state percorrendo autostrade o percorsi simili. Ma vediamo come funziona nel dettaglio.
Come funziona il cruise control
Come abbiamo anticipato, innanzitutto il cruise control è un dispositivo elettronico che permette di impostare la velocità di crociera desiderata, che l’auto manterrà di conseguenza. Funziona grazie a una serie di comandi che sono stati messi a punto dalle varie Case automobilistiche, che in genere si trovano sulle razze del volante oppure su una leva attaccata al piantone dello sterzo.
La funzione si accende solitamente premendo il tasto SET e in questo modo l’auto quindi continua a procedere alla velocità alla quale si sta guidando. Ci sono poi i bottoni + e – che consentono di aumentarla o diminuirla, accelerando o rallentando senza toccare il pedale dell’acceleratore col piede. Premendo poi il freno o l’acceleratore stesso è possibile disattivare il cruise control e riprendere il controllo del veicolo.
La sicurezza del cruise control
Si tratta di un dispositivo che è stato evoluto e affinato negli ultimi anni, fino ad arrivare al sistema attuale che permette di evitare reazioni brusche, modificando la velocità in modo fluido e naturale. Ci sono poi differenti funzioni secondarie gli sono state affiancate nel tempo. Prima tra tutte quella che permette all’auto (e al suo cruise control) di adattarsi automaticamente ai limiti vigenti che la macchina stessa riesce a leggere sulla segnaletica verticale con la telecamera dietro il parabrezza.
Diffusione del cruise control
Oggi il cruise control è presente praticamente su tutte le auto di nuova generazione, ed è alla portata di chiunque. Fa parte spesso di pacchetti di assistenza alla guida che sfruttano tecnologie complesse e l’utilizzo di sensori, radar, telecamere e altri dispositivi di monitoraggio di cui ormai tutti i veicoli sono dotati.
Il cruise control di tipo adattativo riesce a captare il tipo di percorso che si affronterà grazie alla sinergia con il GPS. Questo significa che, sapendolo prima, se il sistema rileva la presenza di una serie di curve a stretto raggio, inizia a ridurre automaticamente la velocità per non costringere il conducente a frenare bruscamente.
Lo stesso succede se il cruise control capta una salita, allora cerca lo slancio necessario per affrontarla senza sforzare troppo il motore, consumando una quantità di carburante superflua. In questo modo migliorano le percorrenze e permettono di ottenere dati sui consumi più convenienti.
Cosa succede invece con il cambio automatico?
Il cruise control può lavorare ancora meglio in sinergia con il cambio automatico, modificando la velocità di crociera e cambiando contemporaneamente anche il rapporto, facendo lavorare il motore con il minor sforzo possibile.
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Sistema easy fuel: cos’è e come funziona?
Uno degli episodi che succede più frequentemente di quanto possiamo immaginare è sbagliare il carburante e quindi mettere della benzina in una vettura diesel o del gasolio in un’auto alimentata a benzina; anche solo qualche goccia, ma purtroppo succede e può essere molto dannoso. Ci sono delle soluzioni per risolvere questo errore, ma ovviamente molto costose, oppure esistono dei piccoli accorgimenti da tenere presente.
Carburante sbagliato in auto: cosa succede
L’errore di carburante nell’auto può essere davvero molto pericoloso per il veicolo; mettere infatti della benzina nell’auto diesel o viceversa può costare caro. Il problema si può risolvere con più facilità se ci si accorge dell’errore prima di ripartire al benzinaio, chiedendo di aspirare completamente il carburante ad un’officina specializzata. Se invece l’auto viene avviata, allora il problema diventa più grave, il carburante che entra in circolazione infatti rischia di danneggiare varie componenti meccaniche.
Vediamo cosa succede nello specifico se si sbaglia carburante:
- se si inserisce gasolio in un’auto a benzina, allora il problema sta nell’olio che entra in circolazione in un circuito in cui non dovrebbe proprio mai essere. Si rischia di grippare immediatamente, i meccanismi infatti non sono pensati e realizzati per la combustione di un materiale che non è benzina e anzi è molto diverso da quest’ultima;
- se si mette della benzina in una vettura diesel, allora il rischio di produzione di gas ad elevata temperatura è alto e può trasferire il danno alle parti meccaniche e ogni componente.
Un appunto da fare ci sarebbe: il problema si potrebbe risolvere a monte, le pompe di rifornimento dovrebbero avere dei bocchettoni differenti a seconda della tipologia di carburante, per impedire un incidente così comune. Al momento non esiste un espediente che possa assicurare che l’intoppo non accada, anche a fronte di una catena di errori e disattenzioni. Dal settore automotive però una soluzione è arrivata ed è l’Easy Fuel, nato nel 2008 nei laboratori Ford. Si tratta del sistema “senza tappo” adottato in dotazione standard su gran parte della gamma Ford.
Errore nel rifornimento: la soluzione è l’Easy Fuel di Ford
Ford è riuscita a trovare una soluzione semplice ma comunque molto valida e applicabile su scala globale. Non è dotata di sensori e elementi elettronici di ultima generazione, non ci sono componenti delicate in questo processo. Si tratta di una particolare soluzione di tipo meccanico, parte dei brevetti di Ford. Praticamente il foro in cui si introduce il bocchettone del carburante è stato chiuso a molla dall’interno (il tradizionale tappo a avvitamento infatti è diventato inutile) e c’è un meccanismo automatico impedisce che al serbatoio arrivi il liquido sbagliato. A monte c’è un filtro che impedisce l’entrata di carburante errato, a seconda della forma e della dimensione del bocchettone.
Come abbiamo già detto, l’elettronica non c’entra nulla e non sono stati inseriti dei sensori di controllo o degli standard complessi che dovrebbero essere adottati in tutto il mondo. È molto più semplice, l’auto con Easy Fuel ha la capacità di filtrare i bocchettoni in entrata attraverso un sapiente design.
In passato non era previsto nessun tipo di controllo in grado di evitare che potessero succedere questi errori. L’Easy Fuel e varie altre soluzioni simili che sono state poi adottate da altri Gruppi automobilistici negli anni, rappresentano una reazione al problema e quindi la nascita di un controllo affidabile che possa prevenire il danno meccanico e economico per chi commette l’errore.
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Che cosa sono gli pneumatici Pax System?
Esiste in commercio una particolare tipologia di pneumatici auto, si tratta di quelli dotati di Pax System, vediamo quali sono, come sono fatti e come funzionano.
Pneumatici auto Pax System: una particolare tipologia di run flat
Si tratta di una particolare categoria di gomme auto run flat; ma cosa sono gli pneumatici run flat? Quelli che conosciamo oggi sono nati alla fine degli anni Ottanta. La loro particolarità è dovuta al fatto che, in caso di foratura con una perdita di pressione molto importante, invece di schiacciarsi e appiattirsi sul manto stradale come avviene per tutte le gomme tradizionali che usiamo abitualmente, riescono a sostenere il peso della macchina e si deformano solo leggermente, in modo che il conducente possa continuare a guidare con una marcia quasi regolare fino al gommista più vicino.
I run flat sono pneumatici che inizialmente vennero progettati per rendere più semplice la vita di persone con difficoltà e disabilità, che non hanno la possibilità di fermarsi per il cambio gomme in caso di foratura o altri problemi simili. In seguito il mercato si è allargato a qualsiasi automobilista. Come sono realizzati questi particolari pneumatici? Sono gomme dotate di rinforzi particolari che si trovano internamente, in corrispondenza delle spalle laterali. In questo modo gli pneumatici sono più rigidi e resistenti, anche se maggiormente soggetti a danni dovuti agli urti.
Pneumatici Pax System: di cosa si tratta
I Pax system sono dei particolari run flat, anch’essi sono in grado di fare strada anche in caso di foratura. L’elemento centrale di questo sistema innovativo è un anello semirigido che viene installato sul cerchione. I Pax System sono pneumatici run flat in grado di sostenersi anche senza pressione, sopportando il peso di un’auto in velocità, senza causare sbandamenti molto pericolosi.
Tante sono le aziende che hanno progettato sistemi simili al run flat, dagli anni Ottanta/Novanta in poi. Fino appunto a questi Pax System, una tecnologia unica che per la prima volta ha affrontato il tema della questione di una gomma auto che rimane senza pressione a causa di una foratura, con un approccio completamente diverso rispetto agli pneumatici normali che tutti conosciamo. Il Pax System non adotta supporti più rigidi come soluzione, ma in pratica è concepito con l’aiuto di una ruota asimmetrica di nuova concezione dotata di un inserto di supporto e una combinazione di pneumatici analogamente asimmetrici. La gomma così garantisce una capacità estesa e l’auto può percorrere anche fino a 200 chilometri alla velocità di 80 km/h circa, nonostante la foratura.
Guidare pneumatici Pax System
Le gomme auto con Pax System hanno il fianco morbido e consentono quindi una guida più comoda e confortevole rispetto a quella con i run flat normali. Quando la gomma Pax System, a causa di una foratura, collassa sul fianco, allora il peso dell’auto viene supportato grazie a un anello di supporto polimerico che viene montato all’interno del cerchio asimmetrico e che oltretutto è rivestito con un gel apposito che serve per lubrificare il piatto rotante della gomma Pax. Come abbiamo detto infatti l’elemento principale del sistema Pax è questo anello semirigido installato sul cerchione della ruota, in grado di dare il supporto per lo pneumatico e la sua parete laterale, in modo da rendere possibile il funzionamento di emergenza, guidando a velocità limitata.
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F1 2021: Verstappen re di Imola con la Red Bull
Max Verstappen ha vinto – anzi, ha dominato – il GP dell’Emilia-Romagna a Imola con la Red Bull lasciando le briciole agli avversari. Dietro di lui Lewis Hamilton (secondo con la Mercedes e ancora leader del Mondiale F1 2021 grazie al punto bonus ottenuto con il giro veloce) e Lando Norris (terzo con la McLaren), entrambi aiutati dalla bandiera rossa sventolata a metà gara in seguito all’incidente tra Valtteri Bottas e George Russell causato da quest’ultimo.
La Ferrari può dirsi soddisfatta della corsa romagnola – iniziata con la pioggia – con due monoposto in “top 5”: Charles Leclerc – quarto – avrebbe meritato il podio mentre Carlos Sainz Jr. è riuscito a tagliare il traguardo in quinta posizione nonostante qualche errore di troppo.
Mondiale F1 2021 – GP Emilia-Romagna: le pagelle
Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton – al decimo podio negli ultimi dieci Gran Premi disputati – non ha preso dieci solo perché parte del merito della rimonta di Imola è dovuto alla bandiera rossa.
Dopo la pole position di ieri il pilota britannico si è fatto beffare al via da Verstappen e ha perso più tempo del previsto durante il pit-stop a causa dei meccanici. Durante un doppiaggio al 31° giro alla Tosa è finito contro il muro e – pur impiegando un’eternità a rientrare in pista – è stato salvato dalla sospensione della gara in seguito al crash Bottas/Russell. Ripartito ottavo, è stato capace di tagliare il traguardo in seconda posizione a suon di sorpassi (Stroll, Ricciardo, Sainz Jr., Leclerc e Norris) e grazie al giro veloce è anche riuscito a mantenere la vetta del Mondiale F1 2021.
Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen, al terzo podio consecutivo, non ha preso dieci solo perché ieri in qualifica si è fatto beffare dal compagno Pérez.
Oggi in gara il driver olandese è stato perfetto: al via ha passato Pérez e Hamilton e dopo la prima safety-car ha seminato tutti. Prima della ripartenza lanciata ha commesso un leggero errore ma poi ha trascorso il resto del GP dell’Emilia-Romagna a dominare.
Charles Leclerc (Ferrari)
Charles Leclerc avrebbe meritato di salire sul podio (che manca da oltre otto mesi) del GP dell’Emilia-Romagna e solo la bandiera rossa glielo ha impedito.
Il monegasco ha iniziato alla grande la corsa di Imola con un sorpasso ai danni di Pérez ma alla ripartenza dopo l’incidente Russell/Bottas è stato passato prima da Norris con le gomme soft e poi da Hamilton.
Lando Norris (McLaren)
Lando Norris – al quarto piazzamento in “top 5” negli ultimi cinque Gran Premi disputati – è tornato sul podio dopo oltre nove mesi di digiuno ma difficilmente ci sarebbe riuscito senza l’intervento della bandiera rossa.
Scattato settimo, si è preso la terza piazza dopo l’uscita di pista di Hamilton e alla ripartenza è riuscito a beffare Leclerc grazie a gomme più performanti prendendosi il secondo posto (perso a tre giri dalla fine dopo il sorpasso subito da Lewis).
Red Bull
Da una parte un Verstappen capace di dominare il GP dell’Emilia-Romagna, dall’altra un Sergio Pérez tanto veloce in qualifica quanto confusionario in gara.
Il GP dell’Emilia-Romagna a Imola ha visto una Red Bull che può puntare al Mondiale F1 2021 ma ci vuole più concretezza da parte del secondo pilota per il titolo Costruttori.
Mondiale F1 2021 – I risultati del GP dell’Emilia-Romagna
Prove libere 1
1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:16.564
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:16.605
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:16.622
4 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:16.888
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:16.888
Prove libere 2
1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:15.551
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:15.561
3 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:15.629
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:15.834
5 Charles Leclerc (Ferrari) 1:16.371
Prove libere 3
1 Max Verstappen (Red Bull) 1:14.958
2 Lando Norris (McLaren) 1:15.414
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:15.515
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:15.551
5 Charles Leclerc (Ferrari) 1:15.738
Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:14.411
2 Sergio Pérez (Red Bull) 1:14.446
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:14.498
4 Charles Leclerc (Ferrari) 1:14.740
5 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:14.790
Le classifiche
La classifica del GP dell’Emilia-Romagna 2021
Max Verstappen (Red Bull) | 2h02:34.598 |
Lewis Hamilton (Mercedes) | + 22,0 s |
Lando Norris (McLaren) | + 23,7 s |
Charles Leclerc (Ferrari) | + 25,6 s |
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) | + 27,0 s |
Classifica Mondiale Piloti
Lewis Hamilton (Mercedes) | 44 punti |
Max Verstappen (Red Bull) | 43 punti |
Lando Norris (McLaren) | 27 punti |
Charles Leclerc (Ferrari) | 20 punti |
Valtteri Bottas (Mercedes) | 16 punti |
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes | 60 punti |
Red Bull-Honda | 53 punti |
McLaren-Mercedes | 41 punti |
Ferrari | 34 punti |
Aston Martin-Mercedes | 7 punti |
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MotoGP 2021: Quartararo domina in Portogallo
Fabio Quartararo ha vinto anche il GP del Portogallo a Portimão: un successo che ha permesso al pilota francese della Yamaha di conquistare il primato nella classifica della MotoGP 2021.
Sugli altri due gradini del podio della corsa lusitana troviamo Francesco Bagnaia – secondo dopo una strepitosa rimonta in sella alla Ducati – e Joan Mir, terzo con la Suzuki.
MotoGP 2021 – GP Portogallo: le pagelle
Fabio Quartararo (Yamaha)
Dopo una grande pole position e una pessima partenza Fabio Quartararo ha conquistato il primo posto del GP del Portogallo al 9° giro e non lo ha più mollato.
Il centauro francese – nuovo leader della MotoGP 2021 grazie alla seconda vittoria consecutiva nel Motomondiale – è stato bravo a difendersi dagli attacchi di Rins prima del ritiro del rivale iberico.
Francesco Bagnaia (Ducati)
Francesco Bagnaia è stato autore di un grande rimonta (dall’undicesimo al secondo posto) e ha approfittato anche dei ritiri di Rins e Zarco.
Per il centauro piemontese – ora secondo nella MotoGP 2021 – si tratta del secondo piazzamento in “top 3” nelle prime tre gare stagionali.
Joan Mir (Suzuki)
Dopo oltre cinque mesi di digiuno Joan Mir è tornato sul podio.
A Portimão il campione del mondo in carica è partito alla grande riuscendo a raggiungere la terza posizione già dopo un solo giro. Nel GP del Portogallo ha lottato prima con Quartararo e poi con Zarco soffrendo molto la maggiore velocità in rettilineo della Ducati e ha tagliato il traguardo in “top 3” solo grazie all’uscita di pista del francese.
Franco Morbidelli (Yamaha)
Franco Morbidelli ha disputato un GP del Portogallo concreto.
Il primo piazzamento stagionale in “top 5” è arrivato approfittando delle disgrazie altrui ma va bene così.
Yamaha
Anche nel GP del Portogallo la Yamaha ha dimostrato di essere la moto da battere.
La Casa dei tre diapason ha conquistato il terzo successo nelle prime tre gare della MotoGP 2021.
MotoGP 2021 – I risultati del GP del Portogallo
Prove libere 1
1 Maverick Viñales (Yamaha) 1:42.127
2 Álex Rins (Suzuki) 1:42.278
3 Marc Márquez (Honda) 1:42.378
4 Pol Espargaró (Honda) 1:42.382
5 Johann Zarco (Ducati) 1:42.443
Prove libere 2
1 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:39.866
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:40.206
3 Joan Mir (Suzuki) 1:40.285
4 Álex Rins (Suzuki) 1:40.328
5 Jack Miller (Ducati) 1:40.336
Prove libere 3
1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:39.044
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:39.095
3 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:39.117
4 Johann Zarco (Ducati) 1:39.228
5 Álex Rins (Suzuki) 1:39.328
Prove libere 4
1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:39.788
2 Miguel Oliveira (KTM) 1:40.056
3 Johann Zarco (Ducati) 1:40.073
4 Maverick Viñales (Yamaha) 1:40.075
5 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:40.111
Qualifiche
1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.862
2 Álex Rins (Suzuki) 1:38.951
3 Johann Zarco (Ducati) 1:38.991
4 Jack Miller (Ducati) 1:39.061
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:39.103
Warm up
1 Jack Miller (Ducati) 1:39.721
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:39.801
3 Joan Mir (Suzuki) 1:39.821
4 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:39.871
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:39.878
Le classifiche
La classifica del GP del Portogallo 2021
Fabio Quartararo (Yamaha) | 41:46.412 |
Francesco Bagnaia (Ducati) | + 4,8 s |
Joan Mir (Suzuki) | + 4,9 s |
Franco Morbidelli (Yamaha) | + 5,1 s |
Brad Binder (KTM) | + 6,7 s |
Classifica Mondiale Piloti
Fabio Quartararo (Yamaha) | 61 punti |
Francesco Bagnaia (Ducati) | 46 punti |
Maverick Viñales (Yamaha) | 41 punti |
Johann Zarco (Ducati) | 40 punti |
Joan Mir (Suzuki) | 38 punti |
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Moto e scooter elettrici: il bollo è gratuito?
In Italia esistono diverse categorie di utenti della strada e di veicoli che possono usufruire dell’esenzione del bollo o di una riduzione di questa tassa. Le agevolazioni non sono le stesse per tutti i conducenti e per tutti i tipi di veicoli, visto che le disposizioni, in genere, variano da regione a regione, essendo il bollo una tassa regionale. Ci sono comunque alcune esenzioni che valgono per ogni parte del nostro Paese. Ecco la situazione del bollo in Italia per moto e scooter elettrici.
Bollo moto e scooter elettrici: esenzioni per persone disabili
Sono tante le categorie di persone che possono usufruire dell’esenzione del bollo in ogni regione d’Italia. Tra queste, la principale è quella che riguarda le persone con disabilità dichiarata grave ai sensi della legge 104/92 per ridotte o impedite capacità motorie o con disabilità psichica o mentale, o invalidi pluriamputati.
In questo caso l’esenzione del bollo è riconosciuta alla persona disabile o al soggetto al quale il disabile risulta fisicamente a carico e riguarda le motocarrozzette a tre ruote e i motoveicoli a tre ruote per trasporto promiscuo o per trasporti specifici, con cilindrata fino a 2000 cc se benzina o ibridi, fino a 2800 cc se diesel o ibridi, e di potenza non superiore a 150 kW dotati di motore elettrico. Della lista non fanno parte i quadricicli leggeri, le famose “minicar”, i motoveicoli a due ruote e i sidecar.
Esenzione bollo per motoveicoli di interesse storico
Tra le categorie di veicoli che si avvalgono dell’esenzione del bollo ci sono quelli di interesse storico iscritti negli appositi registri, ovvero ASI, FMI, Storico FIAT, Lancia e Alfa Romeo e i veicoli e i motoveicoli immatricolati da più di trenta anni non adibiti a uso professionale.
I veicoli e i motoveicoli con anzianità di immatricolazione che è compresa tra i 20 e i 29 anni e sono in possesso del certificato di rilevanza storica, invece, godono di una riduzione del 50% del bollo.
Il bollo per i motoveicoli dei Corpi armati
Su base nazionale, godono dell’esenzione del bollo anche tutti i motoveicoli che sono in dotazione fissa ai Corpi armati civili e militari dello Stato e della Protezione civile: in pratica si tratta di tutti quei veicoli riconoscibili in quanto provvisti di targhe speciali che indicano il corpo armato a cui appartengono.
Altre esenzioni di bollo per veicoli a due ruote
Godono dell’esenzione del bollo, inoltre, anche i motoveicoli esclusivamente destinati al servizio di estinzione incendi e di protezione civile per conto dello Stato italiano, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e delle associazioni di carattere umanitario.
Esenzione del bollo per i motoveicoli elettrici
La situazione è leggermente diversa spostando l’attenzione verso i veicoli elettrici. Fermo restando che tutto può cambiare in base alla regione di appartenenza, di norma gli autoveicoli, i motocicli e i ciclomotori a due, tre o quattro ruote, azionati con motore elettrico, godono dell’esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche per 5 anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione.
Una volta passato il termine dei cinque anni, per le auto elettriche e le moto elettriche si deve corrispondere una tassa pari a un quarto dell’importo previsto per i corrispondenti veicoli a benzina, mentre per i motocicli e i ciclomotori la tassa automobilistica deve essere corrisposta per intero.
Bisogna ricordare che il bollo è una tassa gestita dalle Regioni e dalle Province Autonome, fatta eccezione per il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna, dove la tassa è gestita direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
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Rc Auto, che cos’è la polizza collettiva e a chi serve?
Da diverso tempo, ormai, si stanno moltiplicando sempre di più le proposte di polizza collettiva per le automobili. Si tratta di un’opzione in più al momento della scelta dell’assicurazione che consente al contraente di stipulare un convenzione vantaggiosa con le altre compagnie, spuntando un premio ridotto insieme ad altre persone. Il concetto che sta alla base della polizza collettiva è l’unione e punta sula volontà di risparmiare da parte degli automobilisti. Scopriamo nel dettaglio come funziona la polizza collettiva, a chi serve e come si stipula.
Rc auto, come funziona la polizza collettiva
La polizza collettiva auto funziona grosso modo come i gruppi di acquisto solidale e si basa principalmente sull’unione di più persone che si mettono insieme con l’obiettivo di risparmiare sulle spese. Un automobilista, unendosi ad altri proprietari di vetture, può stipulare una convenzione Rc auto a prezzo scontato.
Il numero di compagnie assicurative che propongono questo tipo di polizza sta aumentando a dismisura, per rispondere alla grande domanda sul mercato da parte degli automobilisti. Spesso sono le stesse compagnie a proporre la formula della polizza collettiva.
Come aderire alla polizza collettiva
Di norma le associazioni dei consumatori stringono accordi con le polizze assicurative e cercano automobilisti che possano essere interessati ad aderire alla polizza collettiva. L’adesione è libera e il proprietario della vettura che intende assicurare con questa formula, contatta uno dei tanti gruppi esistenti, di solito quello più vicino alla propria abitazione, rintracciabile con una semplice ricerca sul web.
Bisogna comunque tenere presente che l’accettazione di un nuovo utente non è automatica: l’automobilista deve rispondere a determinati requisiti che possono variare in base alla compagnia assicurativa e all’auto da assicurare. Per come è stata concepita la polizza collettiva, più alto è il numero dei partecipanti e maggiore è il costo individuale della Rc che copre i danni causati a terzi dalla circolazione del veicolo in aree pubbliche e private.
Le clausole della polizza collettiva auto
Le compagnie assicurative, generalmente, riservano la possibilità di stipulare la polizza collettiva alle automobili già assicurate e che non sono mai state coinvolte in frodi: una prassi che serve a tutelarsi e a ridurre la soglia di rischio. Ogni compagnia può anche fissare un limite di percorrenza annuale che nella maggior parte dei casi è di 20.000 chilometri: anche dietro questa condizione c’è la volontà di limitare il più possibile le probabilità di un sinistro.
Spesso la società assicurativa può richiedere l’installazione di una scatola nera a bordo della vettura: serve per tracciare il comportamento del guidatore al volante e costituisce uno strumento per facilitare la ricostruzione della dinamica degli incidenti, assegnare le responsabilità dei sinistri e ridurre di conseguenza il rischio di truffe assicurative.
Come sottoscrivere la polizza collettiva
Appena fissati i requisiti per la sottoscrizione della polizza collettiva auto, l’automobilista interessato può chiedere il preventivo: una volta sicuro di voler aderire alla formula, non resta altro che pagare e non serve comunicare il cambio alla precedente compagnia assicurativa.
Da non trascurare il fatto che diverse compagnie non rendono disponibili la polizza collettiva ai neopatentati, ovvero sia a chi ha conseguito la licenza di guida da meno di tre anni, e spesso nemmeno ai giovanissimi, nello specifico a utenti della strada che non hanno compiuto i 26 anni di età.
Prima di assicurare la propria vettura con una polizza assicurativa, proprio come succede per tutte ogni altri tipo di polizza, è sempre bene assicurarsi che la compagnia sia in grado di risarcire i danni a tutti gli assicurati in caso di sinistro e controllare i costi di installazione nel caso in cui sia necessaria la scatola nera a bordo della vettura.
L’articolo Rc Auto, che cos’è la polizza collettiva e a chi serve? proviene da Icon Wheels.
Hyundai Kona restyling: le versioni, i prezzi e le rivali
La Hyundai Kona – piccola SUV coreana disponibile a trazione anteriore o integrale – ha beneficiato di un profondo restyling a quattro anni dal lancio che ha portato numerose modifiche estetiche – frontale completamente ridisegnato, coda rivista e una nuova versione dal look sportiveggiante – e tecniche (tecnologia mild hybrid 48V).
Cinque allestimenti (XTech, XTech City, XLine, NLine e XClass) e una gamma motori composta da sei unità: un 1.0 turbo T-GDI tre cilindri a benzina da 120 CV, un 1.0 turbo mild hybrid 48V benzina T-GDI da 120 CV, un 1.6 ibrido benzina da 141 CV, un 1.6 turbodiesel mild hybrid 48V CRDI da 136 CV e due propulsori elettrici da 136 e 204 CV.
Di seguito troverete tutti i dettagli della Hyundai Kona restyling: versioni, prezzi, rivali e chi più ne ha più ne metta.
Hyundai Kona restyling: le versioni
Le versioni della Hyundai Kona restyling sono nove: XTech, XLine, NLine, HEV XTech, HEV XLine, HEV XClass, Electric XTech City, Electric XLine ed Electric XClass.
Hyundai Kona XTech
La dotazione di serie della Hyundai Kona XTech comprende:
Sicurezza
- 6 airbag (anteriori, laterali, a tendina)
- Antifurto con Immobilizer
- Sistema di assistenza alla partenza in salita (H.A.C.)
- Sistema di controllo della stabilità (E.S.P.)
- Sistema di controllo della velocità in discesa (D.B.C.)
- Sistema di frenata anti bloccaggio (A.B.S.)
- Sistema di monitoraggio pressione gomme (T.P.M.S.)
- Hyundai SmartSense (sistema di mantenimento al centro della corsia L.F.A., sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli F.C.A., sistema di rilevamento della stanchezza del conducente D.A.W.)
Meccanica
- Sistema ISG “Idle Stop&Go System”
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 16″ con pneumatici 205/60 R16
- Kit gonfiaggio pneumatici
Esterni
- Barre portatutto longitudinali
- Griglia frontale, modanature e passaruota neri
- Indicatori di direzione a LED integrati negli specchietti
- Luci diurne e di posizione a LED
- Maniglie e specchietti retrovisori in tinta con la carrozzeria
- Specchietti retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente
Interni e comfort
- Attacchi Isofix
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori con funzione safety
- Bracciolo anteriore con vano portaoggetti
- Climatizzatore manuale
- Cluster Supervision da 4,2″ TFT LCD
- Cruise control
- Drive Mode Select (solo 48V)
- Poggiatesta anteriori regolabili in altezza
- Presa ausiliaria 12V (plancia)
- Sedile guidatore con supporto lombare elettrico
- Sedile posteriore abbattibile con modulo 60:40
- Sedili anteriori regolabili in altezza
- Sedili rivestiti in tessuto
- Sensore crepuscolare
- Sensori di parcheggio posteriori
- Volante regolabile in altezza
Audio/telematica
- Bluetooth con riconoscimento vocale
- Comandi audio al volante
- Multimedia system – touchscreen da 8″ con connettività wireless Apple CarPlay e Android Auto e retrocamera
- Radio DAB con 6 speakers
- Presa USB anteriore per la ricarica
Hyundai Kona XLine
La Hyundai Kona XLine costa 1.700 euro più della XTech a parità di motore e aggiunge:
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 17″ con pneumatici 215/55 R17
Esterni
- Fari anteriori Full LED
- Fari posteriori a LED
- Fendinebbia anteriori (solo su XLine)
- Modanature laterali e finiture delle portiere in colore grigio scuro
- Passaruota e fascia paracolpi laterale di colore grigio scuro con inserti silver
- Specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente
- Vetri posteriori oscurati
Interni e comfort
- Climatizzatore automatico
- Cluster Supervision – Quadro strumenti LCD a colori ad alta definizione da 10,25″
- Freno di stazionamento elettrico
- Ambient light
- Pulsante d’avviamento “Start Button” con Smart Key
- Sensore pioggia
- Specchietto retrovisore elettrocromico
Audio/telematica
- Caricatore wireless per smartphone
- Presa USB posteriore per la ricarica
Hyundai Kona NLine
La Hyundai Kona NLine costa 1.200 euro più della XLine a parità di motore e aggiunge:
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 18″ con pneumatici 235/45 R18
Esterni
- Design sportivo N Line
- Passaruota e fascia paracolpi laterale in colore carrozzeria
Interni e comfort
- Pedaliera sportiva
- Interni N Line con finiture dedicate
Hyundai Kona HEV XTech
La dotazione di serie della Hyundai Kona HEV XTech comprende:
Sicurezza
- 6 airbag (anteriori, laterali, a tendina)
- Antifurto con Immobilizer
- Sistema di assistenza alla partenza in salita (H.A.C.)
- Sistema di controllo della stabilità (E.S.P.)
- Sistema di frenata anti bloccaggio (A.B.S.)
- Sistema di monitoraggio pressione gomme (T.P.M.S.)
- Hyundai SmartSense (sistema di mantenimento al centro della corsia L.F.A., sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli e pedoni F.C.A., sistema di rilevamento della stanchezza del conducente D.A.W.)
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 16″ con pneumatici 205/60 R16
- Kit gonfiaggio pneumatici
Esterni
- Barre portatutto longitudinali
- Griglia frontale, modanature e passaruota neri
- Indicatori di direzione a LED integrati negli specchietti
- Luci diurne e di posizione a LED
- Maniglie e specchietti retrovisori in tinta con la carrozzeria
- Specchietti retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente
Interni e comfort
- Attacchi Isofix
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori con funzione safety
- Bracciolo anteriore con vano portaoggetti
- Climatizzatore automatico
- Cluster Supervision da 4,2″ TFT LCD
- Cruise control
- Drive Mode Select
- Poggiatesta anteriori regolabili in altezza
- Presa ausiliaria 12V (plancia)
- Sedile guidatore con supporto lombare elettrico
- Sedile posteriore abbattibile con modulo 60:40
- Sedili anteriori regolabili in altezza
- Sedili rivestiti in tessuto
- Sensore crepuscolare
- Sensori di parcheggio posteriori
- Volante regolabile in altezza
Audio/telematica
- Bluetooth con riconoscimento vocale
- Comandi audio al volante
- Multimedia system – touchscreen da 8″ con connettività wireless Apple CarPlay e Android Auto e retrocamera
- Radio DAB con 6 speakers
- Presa USB anteriore per la ricarica
Hyundai Kona HEV XLine
La Hyundai Kona HEV XLine costa 1.800 euro più della XTech e aggiunge:
Esterni
- Fari anteriori Full LED
- Fari posteriori a LED
- Fendinebbia anteriori
- Modanature laterali e finiture delle portiere in colore grigio scuro
- Passaruota e fascia paracolpi laterale di colore grigio scuro con inserti silver
- Specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente
- Vetri posteriori oscurati
Interni e comfort
- Cluster Supervision – Quadro strumenti LCD a colori ad alta definizione da 10,25″
- Luci d’ambiente
- Pulsante d’avviamento “Start Button” con Smart Key
- Sensore pioggia
- Sensori di parcheggio anteriori
- Specchietto retrovisore elettrocromico
Audio/telematica
- Caricatore wireless per smartphone
- Presa USB posteriore per la ricarica
Hyundai Kona HEV XClass
La Hyundai Kona HEV XClass costa 3.800 euro più della XLine e aggiunge:
Sicurezza
- Hyundai SmartSense (Blind Spot Collision Avoidance B.C.A., Highway Driving Assist H.D.A., Intelligent Speed Limit Warning I.S.L.W., Rear Cross Traffic Collision Avoidance R.C.C.A., sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli F.C.A. e Smart Cruise Control S.C.C.)
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 18″ con pneumatici 225/45 R18
Interni e comfort
- Head-up display
- Sedili rivestiti in pelle
- Sedili anteriori riscaldabili
Audio/telematica
- Krell Premium Sound System – Sistema audio a 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno
- Sistema di navigazione con display touchscreen TFT LCD da 10,25″ con connettività Apple CarPlay e Android Auto via cavo
- Servizi telematici Bluelink
Hyundai Kona Electric XTech City
La dotazione di serie della Hyundai Kona Electric XTech City comprende:
Sicurezza
- 6 airbag (anteriori, laterali, a tendina)
- Antifurto con radiocomando a distanza e Immobilizer
- Sistema di assistenza alla partenza in salita (H.A.C.)
- Sistema di controllo della stabilità (E.S.P.)
- Sistema di frenata anti bloccaggio (A.B.S.)
- Sistema di monitoraggio pressione gomme (T.P.M.S.)
- Hyundai SmartSense (sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli e pedoni F.C.A., sistema di mantenimento attivo della corsia L.K.A., sistema di mantenimento al centro della carreggiata L.F.A., sistema di rilevamento della stanchezza del conducente D.A.W.)
Cerchi e pneumatici
- Cerchi in lega leggera da 17″ con pneumatici 215/55 R17
- Kit gonfiaggio pneumatici
Esterni
- Barre portatutto longitudinali
- Luci anteriori e posteriori alogene
- Luci diurne a LED
- Maniglie e specchietti retrovisori in tinta con la carrozzeria
- Presa per ricarica veloce (DC 50/100 kW)
- Specchietti retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente
- Antenna “shark fin”
Interni e comfort
- Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori
- Cavo di ricarica di emergenza
- Climatizzatore automatico
- Cluster Supervision – Quadro strumenti LCD a colori ad alta definizione da 10,25″
- Cruise control con limitatore di velocità
- Drive Mode Select (Eco/Normal/Sport)
- Freno di stazionamento elettrico
- Paddle al volante per frenata rigenerativa
- Poggiatesta anteriori regolabili in altezza
- Presa ausiliaria 12V (plancia)
- Pulsante d’avviamento “Start Button” con Smart Key
- Sedile guidatore con supporto lombare elettrico
- Sedile guidatore regolabile in altezza
- Sedile posteriore abbattibile con modulo 60:40
- Sedili rivestiti in tessuto
- Sensore crepuscolare
- Sensore pioggia
- Sensori di parcheggio posteriori
- Vano portaocchiali centrale
Audio/telematica
- 6 speakers
- Bluetooth
- Comandi audio al volante
- Multimedia system – touchscreen da 8″ con connettività wireless Apple CarPlay e Android Auto, 2 prese USB anteriori e retrocamera
- Radio con ricezione DAB
- eCall
Hyundai Kona Electric XLine
La Hyundai Kona Electric XLine costa 4.550 euro più della XTech City a parità di motore e aggiunge:
Sicurezza
- Hyundai SmartSense (sistema di assistenza anti-collisione frontale con riconoscimento veicoli, pedoni e cicli F.C.A., cruise control adattivo con funzione Stop & Go S.C.C. e sistema di gestione automatica dei fari abbaglianti H.B.A.)
Esterni
- Fari anteriori Full LED
- Fari posteriori LED
- Specchietti retrovisori ripiegabili elettricamente
- Vetri posteriori oscurati
Interni e comfort
- Sensori di parcheggio anteriori
- Retrovisore interno elettrocromatico
- Climatizzatore automatico con pompa di calore
- Caricatore di bordo da 10,5 kW
- Ambient Light
Audio/telematica
- Caricatore wireless per smartphone
- Presa USB posteriore
Hyundai Kona Electric XClass
La Hyundai Kona Electric XClass costa 4.600 euro più della XLine a parità di motore e aggiunge:
Sicurezza
- Hyundai SmartSense (Blind Spot Collision Avoidance Assist B.C.C.A., Rear Cross Traffic Collision Avoidance Assist R.C.C.A., sistema di riconoscimento dei limiti di velocità I.S.L.W. e Highway Driving Assist H.D.A.)
Interni e comfort
- Head-up display
- Sedili rivestiti in pelle e tessuto
- Sedili anteriori regolabili elettricamente
- Sedili anteriori riscaldabili
- Volante riscaldato
Audio/telematica
- Sistema di navigazione con display touchscreen TFT LCD da 10,25″ con connettività Apple CarPlay e Android Auto e retrocamera
- Servizi telematici Bluelink
- Krell Premium Sound System – Sistema audio a 8 canali con subwoofer e amplificatore esterno
Hyundai Kona restyling: i prezzi e le rivali
Motore benzina
Hyundai Kona 1.0 T-GDI XTech 22.000 euro
Fiat 500X 1.0 T3 Connect 22.700 euro
Jeep Renegade 1.0 T3 Longitude 24.250 euro
Peugeot 2008 PureTech 130 Active Pack 23.650 euro
Renault Captur TCe 140 CV Zen 22.850 euro
Hyundai Kona 1.0 T-GDI XLine 23.700 euro
Fiat 500X 1.0 T3 Cross 23.700 euro
Jeep Renegade 1.0 T3 Longitude 24.250 euro
Peugeot 2008 PureTech 130 Active Pack 23.650 euro
Renault Captur TCe 140 CV Zen 22.850 euro
Hyundai Kona 1.0 T-GDI NLine 24.900 euro
Fiat 500X 1.0 T3 Sport 24.500 euro
Jeep Renegade 1.0 T3 Longitude 24.250 euro
Peugeot 2008 PureTech 130 Allure 24.650 euro
Renault Captur TCe 140 CV Business 24.750 euro
Motore mild hybrid benzina
Hyundai Kona 1.0 T-GDI 48V XTech 23.350 euro
Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV Titanium 24.000 euro
Kia Stonic 1.0 T-GDi 100 CV MHEV GT Line 23.000 euro
Suzuki Vitara Cool 24.400 euro
Hyundai Kona 1.0 T-GDI 48V XLine 25.050 euro
Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV ST-Line 25.000 euro
Kia Stonic 1.0 T-GDi 100 CV MHEV GT Line 23.000 euro
Suzuki Vitara Cool 24.400 euro
Hyundai Kona 1.0 T-GDI 48V NLine 26.250 euro
Ford Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV Titanium X 26.000 euro
Suzuki Vitara Top 26.600 euro
Motore ibrido benzina
Hyundai Kona HEV XTech 27.150 euro
Suzuki Vitara A/T 28.900 euro
Hyundai Kona HEV XLine 28.950 euro
Suzuki Vitara A/T 28.900 euro
Hyundai Kona HEV NLine 32.750 euro
Suzuki Vitara A/T 28.900 euro
Motore mild hybrid diesel
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V XTech 25.150 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V XLine 26.850 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V NLine 28.050 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V DCT XLine 28.700 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V DCT NLine 29.900 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V 4WD XLine 30.400 euro
Hyundai Kona 1.6 CRDI 48V 4WD NLine 31.600 euro
Motori elettrici
Hyundai Kona Electric 39 kWh XTech City 35.850 euro
Kia e-Soul 39,2 kWh 39.850 euro
Opel Mokka-e Edition 35.250 euro
Peugeot e-2008 Active 38.750 euro
Hyundai Kona Electric 39 kWh XLine 40.400 euro
DS 3 Crossback E-Tense So Chic 40.200 euro
Kia e-Soul 39,2 kWh 39.850 euro
Opel Mokka-e Ultimate 40.250 euro
Peugeot e-2008 Allure Pack 40.150 euro
Hyundai Kona Electric 64 kWh XLine 45.000 euro
Kia e-Soul 64 kWh 44.850 euro
Hyundai Kona Electric 64 kWh XClass 49.600 euro
Kia e-Soul 64 kWh 44.850 euro
Il mondo Hyundai
L’articolo Hyundai Kona restyling: le versioni, i prezzi e le rivali proviene da Icon Wheels.