Rc Auto, si può ritirare la denuncia di un sinistro?

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Partiamo con il definire che cos’è la denuncia di un sinistro, ovvero la comunicazione che viene inoltrata alla compagnia assicurativa e che contiene tutte le informazioni inerenti l’incidente avvenuto tra veicoli. L’obiettivo è informare appunto l’assicurazione dell’avvenuto sinistro, in modo che possa essere attivata la procedura per il risarcimento dei danni.

Come si fa la denuncia di sinistro?

Può essere fatta anche in carta semplice, senza formalità. Basta indicare le proprie generalità, il numero di polizza, la targa del veicolo e descrivere la dinamica dell’incidente. Chiaramente, se si è a conoscenza delle generalità della controparte che ha provocato l’incidente, è bene indicarle nella denuncia, con anche il numero di targa del suo mezzo.

L’invio della denuncia all’assicurazione può avvenire tramite pec oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno direttamente alla sede legale della compagnia assicurativa. Altrimenti è possibile andare di persona presso l’agenzia dell’assicurazione più vicina, che si occuperà di compilare il modulo di denuncia.

A che cosa serve la denuncia di sinistro?

Si tratta di un documento che, come abbiamo detto, è assolutamente necessario per informare l’assicurazione dell’avvenuto sinistro, per poter dare il via alla procedura di risarcimento dei danni. Ricordiamo anche che il conducente danneggiato può ottenere il risarcimento direttamente dalla propria assicurazione, che si rivarrà su quella del soggetto che ha provocato i danni (secondo la procedura di risarcimento diretto di cui abbiamo parlato).

La denuncia di sinistro si può ritirare?

Teoricamente il ritiro di una denuncia di sinistro non è vietato dalla legge, non si tratta infatti di un documento che può essere paragonato alla denuncia penale che, una volta sporta, non può assolutamente essere ritirata. È vero anche però che il ritiro della denuncia di sinistro è possibile solo finché la stessa è ancora presso l’ufficio dell’agenzia alla quale è stata consegnata, prima che venga spedita alla sede legale della società.

Se il documento è già stato spedito, è impossibile ritirarlo, si può inviare eventualmente una controdenuncia. Nel caso in cui la situazione, dopo un sinistro, venga risolta diversamente, con accordo tra le parti, bisogna comunicarlo tempestivamente all’agenzia di assicurazione. Servirebbe quindi una comunicazione per spiegare che la procedura di risarcimento non occorre più. Operazione che in genere fa insospettire l’assicurazione, che potrebbe pensare che i conducenti stavano architettando una truffa. Ma spieghiamolo meglio.

Che cos’è la truffa assicurativa?

Il ritiro della denuncia di sinistro potrebbe far pensare alla truffa assicurativa. Secondo il codice penale “chiunque, al fine di conseguire per sé o per altri l’indennizzo di una assicurazione o comunque un vantaggio derivante da un contratto di assicurazione, distrugge, disperde, deteriora od occulta cose di sua proprietà, falsifica o altera una polizza o la documentazione richiesta per la stipulazione di un contratto di assicurazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni”.

Alla stessa pena “soggiace chi, per arricchirsi ai danni dell’assicurazione, cagiona a se stesso una lesione personale o aggrava le conseguenze della lesione personale prodotta da un infortunio o denuncia un sinistro non accaduto ovvero distrugge, falsifica, altera o precostituisce elementi di prova o documentazione relativi al sinistro”.

Per questo chi ritira una denuncia di sinistro fa sorgere sospetti all’assicurazione, che potrebbe pensare al ripensamento come al pentimento di chi ha tentato di truffare l’assicurazione e si è poi pentito. Per evitare quindi di incorrere in un reato di truffa assicurativa, il ritiro della denuncia di sinistro deve essere giustificato e sorretto da valide ragioni.

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Volkswagen Way To Zero: il futuro sostenibile della Casa di Wolfsburg

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Si chiama Way To Zero il piano Volkswagen per la decarbonizzazione dell’azienda di Wolfsburg e dei suoi prodotti. Una strategia che porterà la Casa tedesca, tra le altre cose, a ridurre le emissioni medie di CO2 per auto di 17 tonnellate entro il 2030.

Di seguito troverete tutti i dettagli del progetto Volkswagen Way To Zero.

Decarbonizzazione

Volkswagen sta adottando un approccio complessivo alla decarbonizzazione – dalla produzione fino alla fase di riciclo – con un investimento pari a 14 miliardi di euro entro il 2025.

Elettrico in primo piano

I piani di Volkswagen sull’elettrico sono molto ambiziosi: entro il 2030 la Casa di Wolfsburg intende raggiungere il 70% delle vendite in Europa esclusivamente con modelli 100% EV (almeno il 50% in America Settentrionale e Cina). Ogni anno il marchio tedesco lancerà una nuova auto elettrica.

Impianti eolici e solari

La Casa teutonica sarà il primo costruttore automobilistico a supportare in modo diretto l’espansione delle energie rinnovabili su larga scala e realizzerà entro il 2025 nuovi impianti eolici e solari in varie aree d’Europa.

Entrando più nel dettaglio Volkswagen ha già sottoscritto contratti con l’azienda energetica RWE e sta supportando la costruzione del più grande progetto solare indipendente della Germania: un impianto – prodotto senza sovvenzioni statali entro la fine del 2021 – composto da 420.000 moduli con una capacità totale di 170 milioni di kWh l’anno.

Tutti i progetti supportati da Vw genereranno insieme circa sette terawattora di nuova energia rinnovabile entro il 2025. La quantità che alimenterà la rete crescerà in parallelo con la diffusione dei modelli elettrici ID.

Già oggi Volkswagen offre ai propri clienti energia rinnovabile per ricaricare a casa (in Italia attraverso la partnership con PLT puregreen) e in strada (tramite le stazioni di ricarica Ionity): una soluzione che permette di ridurre le emissioni di andride carbonica di circa la metà rispetto al mix energetico dell’Unione Europea nonché un elemento fondamentale per arrivare alla neutralità climatica della mobilità elettrica (ottenibile solo con la possibilità di ricaricare i veicoli EV con energia generata integralmente da fonti rinnovabili).

Produzione green

Volkswagen sta anche operando per decarbonizzare la sua produzione e la catena di fornitura. Oggi l’elettricità utilizzata in tutte le fabbriche europee del colosso di Wolfsburg proviene da fonti rinnovabili e dal 2030 tutti i siti a livello mondiale (esclusi quelli cinesi) saranno alimentati solo con energia green.

Ma non è tutto: già nel 2021 Volkswagen utilizzerà ulteriori componenti sostenibili delle sue ID., tra cui involucri della batteria e cerchi in lega prodotti da alluminio verde e pneumatici realizzati tramite produzione a basse emissioni. Inoltre il brand teutonico renderà le emissioni di CO2 un criterio chiave nell’assegnazione dei contratti di fornitura (migliorando in questo modo l’impronta di carbonio dei fornitori e assicurando la sostenibilità della sua catena di approvvigionamento) e creerà un circuito chiuso di riciclo per le batterie e le sue materie prime sotto l’intero controllo del gruppo.

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Mondiale F1 2021 – GP Portogallo a Portimão: Hamilton imbattibile

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Credits: Lars Baron/Getty Images

Lewis Hamilton ha dominato con la Mercedes il GP del Portogallo: il sette volte campione del mondo ha trionfato nella terza tappa del Mondiale F1 2021 a Portimão davanti a Max Verstappen (Red Bull) e a Valtteri Bottas (Mercedes).

F1 Grand Prix of Portugal

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F1 Grand Prix of Portugal

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F1 Grand Prix of Portugal

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Una corsa piuttosto noiosa che ha visto una Ferrari deludente: Charles Leclerc (6°) è riuscito ad andare a punti, a differenza del compagno Carlos Sainz Jr. (11°).

Mondiale F1 2021 – GP Portogallo: le pagelle

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Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas ha riscattato la delusione di Imola con la pole position e un terzo posto corredato dal punto bonus del giro veloce.

Il terzo podio negli ultimi quattro Gran Premi disputati coincide con la solita gara “media”, iniziata con un buono spunto e proseguita con due sorpassi subiti da Hamilton (al 20° giro) e Verstappen (al 37°).

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Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton a Portimão ha portato a casa il secondo successo nei primi tre GP del Mondiale F1 2021 e l’undicesimo podio consecutivo.

Una vittoria ottenuta grazie a due sorpassi: su Verstappen all’11° giro e su Bottas al 20°.

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Max Verstappen (Red Bull)

Nel GP del Portogallo Max Verstappen ha fatto quello che ha potuto contro due Mercedes velocissime in rettilineo. Partito bene, è riuscito a superare Hamilton alla settima tornata prima di farsi passare quattro giri più tardi.

Il pilota olandese – secondo e al quarto piazzamento in “top 3” consecutivo – si è fermato ai box per cercare il punto bonus con il giro veloce ma non gli è stato assegnato perché ha superato i limiti della pista.

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Sergio Pérez (Red Bull)

Oggi Sergio Pérez è stato un valido scudiero di Verstappen: il driver messicano è rimasto in pista per 52 giri con gli stessi pneumatici nel tentativo (non riuscito) di rallentare Hamilton e favorire il recupero di Max.

Un buon quarto posto finale che coincide con il secondo piazzamento in “top 5” nei primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2021.

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Mercedes

Oggi le Mercedes sono state inarrestabili in rettilineo.

Nel GP del Portogallo la Stella ha conquistato una vittoria, un punto bonus per il giro veloce e ha portato entrambe le monoposto sul podio aumentando il vantaggio sui rivali nel Mondiale F1 2021 Piloti e in quello Costruttori. Cosa chiedere di più?

Mondiale F1 2021 – I risultati del GP del Portogallo

Prove libere 1

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:19.648
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.673
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.846
4 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.884
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.967

Prove libere 2

1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.837
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.980
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:20.181
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:20.197
5 Fernando Alonso (Alpine) 1:20.220

Prove libere 3

1 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.489
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.725
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.820
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.840
5 Esteban Ocon (Alpine) 1:18.860

Qualifiche

1 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:18.348
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.355
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.746
4 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.890
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.039

Le classifiche
La classifica del GP del Portogallo 2021
Lewis Hamilton (Mercedes) 1h34:31.421
Max Verstappen (Red Bull) + 29,1 s
Valtteri Bottas (Mercedes) + 33,5 s
Sergio Pérez (Red Bull) + 39,7 s
Lando Norris (McLaren) + 51,4 s
Classifica Mondiale Piloti
Lewis Hamilton (Mercedes) 69 punti
Max Verstappen (Red Bull) 61 punti
Lando Norris (McLaren) 37 punti
Valtteri Bottas (Mercedes) 32 punti
Charles Leclerc (Ferrari) 28 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes 101 punti
Red Bull-Honda 83 punti
McLaren-Mercedes 53 punti
Ferrari 42 punti
Alpine-Renault 13 punti

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Il GP del Portogallo a Portimão – terza tappa del Mondiale F1 2021 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

La Mercedes cercherà di bissare la doppietta ottenuta lo scorso anno nella corsa lusitana con Lewis Hamilton Valtteri Bottas ma dovrà fare i conti con una Red Bull e un Max Verstappen in forma smagliante.

F1 2021 – GP Portogallo: cosa aspettarsi

Il circuito di Portimão – sede del GP del Portogallo – è un tracciato ricco di saliscendi e molto impegnativo per gli pneumatici.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Portogallo, gli orari TV su SkyTV8 e il nostro pronostico.

F1 2021 – Portimão, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
12:30-13:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 1 maggio 2021
13:00-14:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
16:00-17:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 19:00 su TV8)
Domenica 2 maggio 2021
16:00 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP del Portogallo
LUNGHEZZA CIRCUITO 4.653 m
GIRI 66
RECORD IN PROVA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’16”652 – 2020
RECORD IN GARA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”750 – 2020
RECORD DISTANZA Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1h29’56”828 – 2020

F1 – Il pronostico del GP del Portogallo 2021

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1° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton è il favorito del GP del Portogallo secondo i bookmaker e anche secondo noi.

Il sette volte campione del mondo F1 ha trionfato a Portimão lo scorso anno e negli ultimi dieci Gran Premi disputati è sempre salito sul podio.

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2° Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen ha portato a casa tre podi negli ultimi tre Gran Premi disputati e quest’anno guida una Red Bull velocissima.

L’unico uomo che può soffiare a Hamilton il Mondiale F1 2021 è arrivato terzo lo scorso anno a Portimão.

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3° Valtteri Bottas (Mercedes)

Un inizio di Mondiale F1 2021 non eccezionale, quello di Valtteri Bottas: terzo in Bahrein e eliminato da Russell a Imola.

Il pilota finlandese ha tanta voglia di riscatto su un tracciato che lo ha visto conquistare un secondo posto lo scorso anno.

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Da tenere d’occhio: Lando Norris (McLaren)

Lando Norris è la rivelazione di questo inizio di Mondiale F1 2021: un podio in Bahrein e un quarto posto a Imola che gli hanno permesso di conquistare la terza piazza nel campionato del mondo dietro a Hamilton e Verstappen.

Il pilota britannico – solo tredicesimo lo scorso anno in Portogallo – è in uno stato di forma impressionante: quattro arrivi in “top 5” negli ultimi cinque Gran Premi disputati.

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La squadra da seguire: Mercedes

Nel 2020 la Mercedes ottenne la doppietta nel GP del Portogallo.

Quest’anno sarà più difficile dominare per la Stella: la scuderia tedesca è saldamente al comando del Mondiale F1 2021 Costruttori ma deve giocarsela con un Verstappen (ancora) più veloce e continuo del solito.

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Fonte

MotoGP 2021 – GP Spagna a Jerez: doppietta Ducati con Miller e Bagnaia

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Festa a sorpresa per Ducati nel GP di Spagna a Jerez: nella quarta tappa della MotoGP 2021 la Casa di Borgo Panigale ha portato a casa un’inaspettata doppietta – evento che non si verificava dal Gran Premio della Repubblica Ceca del 2018 – con Jack Miller (tornato sul gradino più alto del podio dopo cinque anni) e Francesco Bagnaia (secondo e nuovo leader del Motomondiale).

MotoGP of Spain – Qualifying

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MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

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MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

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MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

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MOTO-PRIX-ESP

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Dietro di loro Franco Morbidelli, terzo con la Yamaha in un Gran Premio sfortunato per il marchio giapponese.

MotoGP 2021 – GP Spagna: le pagelle

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Fabio Quartararo (Yamaha)

Solo un problema al braccio ha impedito a Fabio Quartararo di vincere il GP di Spagna. Il centauro francese – autore della pole position e in testa fino al 15° giro dopo una brutta partenza – ha percorso gli ultimi chilometri della corsa soffrendo tantissimo ed è comunque riuscito a tagliare il traguardo in zona punti (13°).

Un episodio sfortunato dopo un inizio di stagione brillante (due vittorie e un quinto posto).

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Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia è il nuovo leader della MotoGP 2021: un primato meritato dovuto a un inizio di stagione incredibile (tre podi nelle prime quattro corse dell’anno).

Partito bene, si è fatto passare da Quartararo al terzo giro ed è rientrato in zona podio alla 15° tornata dopo un sorpasso su Morbidelli. Il secondo posto finale è stato guadagnato poco dopo ai danni di un sofferente Quartararo.

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Franco Morbidelli (Yamaha)

Nel peggior Gran Premio della MotoGP 2021 per la Yamaha è arrivata la migliore prestazione stagionale di Franco Morbidelli.

Il pilota romano si è preso molti rischi per stare dietro alle Ducati ma ne è valsa la pena.

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Jack Miller (Ducati)

Nessuno si aspettava oggi una vittoria di Jack Miller, specialmente su un tracciato come quello di Jerez apparentemente poco adatto alle caratteristiche della sua Ducati.

Il secondo successo in carriera nella classe regina del Motomondiale (il primo in Olanda nel 2016) ha risollevato il pilota australiano, reduce da un inizio di stagione deludente.

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Yamaha

Senza il problema al braccio di Quartararo quasi sicuramente la Yamaha avrebbe vinto anche il GP di Spagna a Jerez.

La Casa giapponese ha interrotto la striscia di tre successi consecutivi sulla pista più adatta alle sue caratteristiche.

MotoGP 2021 – I risultati del GP di Spagna

Prove libere 1

1 Brad Binder (KTM) 1:38.013
2 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:38.204
3 Marc Márquez (Honda) 1:38.291
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:38.301
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.344

Prove libere 2

1 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:37.209
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.387
3 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.646
4 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:37.704
5 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.726

Prove libere 3

1 Takaaki Nakagami (Honda) 1:36.985
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.010
3 Stefan Bradl (Honda) 1:37.026
4 Joan Mir (Suzuki) 1:37.036
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.083

Prove libere 4

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.341
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.391
3 Álex Rins (Suzuki) 1:37.772
4 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.917
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:38.012

Qualifiche

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:36.755
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:36.812
3 Jack Miller (Ducati) 1:36.860
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:36.960
5 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.008

Warm up

1 Johann Zarco (Ducati) 1:37.688
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.753
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.799
4 Brad Binder (KTM) 1:37.972
5 Joan Mir (Suzuki) 1:38.010

Le classifiche
La classifica del GP di Spagna 2021
Jack Miller (Ducati) 41:05.602
Francesco Bagnaia (Ducati) + 1,9 s
Franco Morbidelli (Yamaha) + 2,5 s
Takaaki Nakagami (Honda) + 3,2 s
Joan Mir (Suzuki) + 4,3 s
Classifica Mondiale Piloti
Francesco Bagnaia (Ducati) 66 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 64 punti
Maverick Viñales (Yamaha) 50 punti
Joan Mir (Suzuki) 49 punti
Johann Zarco (Ducati) 48 punti

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Il GP di SpagnaJerez – quarta tappa della MotoGP 2021 – sarà il secondo appuntamento stagionale del Motomondiale trasmesso in diretta anche in chiaro su TV8 (oltre che su SkyDAZN). Di seguito troverete gli orari TV.

La prima delle quattro corse spagnole di quest’anno vedrà il ritorno di Tito Rabat in Ducati (chiamato per sostituire l’infortunato Jorge Martín, reduce da una brutta caduta a Portimão nella quale ha riportato fratture al metacarpo del pollice destro, al malleolo destro e al piatto tibiale sinistro) e di Stefan Bradl in Honda che correrà come wild card.

MotoGP 2021 – GP Spagna: cosa aspettarsi

Il circuito di Jerez – sede del GP di Spagna – è un tracciato molto amato dai piloti che presenta molti punti in cui sorpassare. Il Gran Premio iberico è da sempre terreno di caccia delle moto giapponesi: dal 1978 a oggi solo una volta (nel 2006 Loris Capirossi con la Ducati) è riuscita a salire sul gradino più alto del podio una due ruote non nipponica.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su SkyDAZNTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP 2021 – Jerez, il calendario e gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
Sabato 1 maggio 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
Domenica 2 maggio 2021
08:20-08:40 Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
08:50-09:10 Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:20-09:40 MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)

MotoGP – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,4 km
GIRI 25
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’36″705– 2020
RECORD GARA Marc Márquez (Honda) – 1’38”051 – 2019

MotoGP – Il pronostico del GP di Spagna 2021

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1° Maverick Viñales (Yamaha)

Maverick Viñales non si è mai aggiudicato il GP di Spagna in MotoGP ma ha portato a casa due podi nelle ultime due edizioni.

Il centauro spagnolo dopo il trionfo nel primo appuntamento stagionale in Qatar non ha più brillato ma secondo noi approfitterà di un circuito amato per tornare in alto.

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2° Marc Márquez (Honda)

La vita di Marc Márquez è cambiata oltre nove mesi fa nel GP di Spagna dello scorso anno proprio sul circuito di Jerez.

Il sei volte campione del mondo MotoGP ha sempre amato la gara di casa (otto partecipazioni: tre successi e sette podi totali) e a nostro avviso può tornare sul podio – l’ultimo risale a novembre 2019 – dopo l’eccellente settimo posto di due settimane fa in Portogallo.

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3° Johann Zarco (Ducati)

Johann Zarco ha iniziato alla grande la MotoGP 2021 con due secondi posti e una caduta.

Il miglior piazzamento del pilota francese nel GP di Spagna? Secondo nel 2018.

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Da tenere d’occhio: Franco Morbidelli (Yamaha)

Franco Morbidelli è ancora alla ricerca del primo podio stagionale dopo aver ottenuto meno di quanto desiderato nei primi tre appuntamenti della MotoGP 2021.

Il centauro romano – quinto lo scorso anno nel GP di SpagnaJerez – punterà alla “top 5” e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.

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La moto da seguire: Yamaha

La Yamaha sta dominando la MotoGP 2021 con tre successi nelle prime tre corse stagionali.

L’obiettivo della Casa dei tre diapason a Jerez è uno solo: bissare il trionfo dello scorso anno.

L’articolo MotoGP 2021 – GP Spagna a Jerez: doppietta Ducati con Miller e Bagnaia proviene da Icon Wheels.

Fonte

Come superare la paura di guidare dopo un incidente?

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Una delle paure più tremende che un automobilista possa provare è quella di rimettersi al volante della propria macchina dopo aver subito un trauma, in genere un incidente, più o meno grave. Questa fobia viene trattata dagli esperti e chiamata amaxofobia.

Si tratta proprio della “paura di guidare”, purtroppo è molto diffusa, anche tra chi non ha mai fatto un incidente ma dopo aver conseguito la patente non è riuscito comunque a trovare il coraggio di guidare da solo l’auto, per svariati motivi. Una fobia molto invalidante. In effetti si manifesta proprio con i sintomi tipici dell’ansia: si passa dal tremore alla sudorazione eccessiva, fino a sfociare (nei casi più gravi) in veri e propri attacchi di panico. Ci sono psicologi e terapisti specializzati in questo disturbo, in grado di far seguire delle terapie ad hoc ai pazienti che vogliono superare questo ‘terrore’.

Fobie: la paura di guidare

Le fobie possono essere davvero infinite, da quelle che conosciamo maggiormente e più diffuse, come la paura dei ragni, delle api o dei topi, a quelle meno note. Finché si tratta di queste paure, gestibili e non tanto invalidanti da condizionare la vita di tutti i giorni, allora è possibile tenerle a bada/controllarle.

Quando però le fobie possono andare a limitare la nostra vita, il nostro quotidiano, allora è necessario risolverle con l’aiuto di uno specialista. Una di queste è appunto l’amaxofobia, la paura di guidare. Una paura molto forte e purtroppo diffusa che, come sottolineano gli psicologi, può essere appresa in due modi differenti: attraverso una situazione che l’individuo vive direttamente, un’esperienza traumatica tipo un incidente, oppure tramite l’apprendimento di alcune informazioni.

Capita infatti che alcune persone sviluppino questa fobia anche solo sentendo il racconto di un incidente, di una brutta esperienza avuta da altre persone, o ancora dopo aver perso un amico o un parente caro in un sinistro.

Amaxofobia, paura di guidare: è molto diffusa?

Pare, secondo alcune ricerche, che l’amaxofobia sia più diffusa di quanto immaginiamo, colpisce infatti circa il 33% della popolazione.

Non tutti manifestano questa fobia nello stesso modo, può avere infatti diverse sfumature:

  • alcuni fobici hanno un blocco totale, non riescono nemmeno a salire in auto;
  • altri invece hanno paura solo a guidare in autostrada;
  • altri soggetti ancora sono sicuri solo se guidano sempre lungo lo stesso tragitto, ogni giorno (ad esempio quello per andare al lavoro), ma non vogliono percorrere altre strade guidando;
  • ci sono poi i soggetti con amaxofobia che non vogliono mai stare in macchina da soli, e addirittura chi invece non vuole portare nessuno con sé, per paura degli incidenti.

Purtroppo spesso chi soffre della paura di guidare rischia che si manifestino degli attacchi di panico o episodi di claustrofobia in auto. Guidare significa anche allontanarsi dai luoghi dove ci si sente al sicuro e rimanere per diverso tempo chiusi in macchina.

Come si cura la paura di guidare?

Se l’amaxofobia è solo una leggera forma d’ansia, che si riesce a superare magari guidando sempre accompagnati da qualcuno che sappia già guidare bene, allora è gestibile. Se la paura diventa invece invalidante, allora è bene chiedere l’aiuto di uno psicologo, per svolgere una terapia cognitivo-comportamentale. In genere si cerca di desensibilizzare la paura, con delle tecniche di rilassamento.

La terapia serve per disapprendere quello che mantiene viva la fobia, in alcuni casi vengono utilizzati anche degli strumenti tecnologici, come il simulatore di realtà virtuale. In genere, alla fine del percorso, lo psicoterapeuta accompagna il paziente durante la sua prima guida.

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Andare in moto in due, i consigli per guidare in sicurezza

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Se hai comprato una moto nuova o non hai mai portato un passeggero con la tua, ci sono alcuni accorgimenti da seguire per poter migliorare la comodità nella guida con un passeggero dietro. Vediamo i consigli più utili.

Guidare la moto con un passeggero a bordo: cosa cambia

Bisogna assolutamente tenere presente che viaggiare in moto da soli non è come portare un passeggero con sé, la presenza di un’altra persona infatti influenza il comportamento della due ruote, soprattutto a bassa velocità.

Un peso supplementare ha un impatto su diversi aspetti:

  • lo spazio di frenata si allunga;
  • diminuisce la capacità di accelerazione;
  • aumenta la forza centrifuga che si applica in curva e nei tornanti.

Per questo è fondamentale adattare la guida di conseguenza. È bene anticipare le manovre di sorpasso o le pieghe e anche aumentare la distanza di sicurezza dagli altri veicoli. Il passeggero poi non è un tutt’uno con la moto come il conducente, quindi il suo impatto sull’equilibrio della due ruote è notevole, e bisogna tenerlo in conto, soprattutto alle velocità più basse, quando si rallenta o si decide di fermarsi.

La moto modifica anche il suo assetto, il baricentro si ritrova spostato più indietro. Oggi molte moto nuove hanno la regolazione del registro dell’ammortizzatore posteriore, quindi non dimenticate di utilizzarla (puoi usare il manuale di istruzioni della moto stessa).

Il conducente si deve adattare al meglio al passeggero, in base all’esperienza di viaggi su due ruote che ha quest’ultimo. Se per il passeggero è il primo viaggio in moto, cercate di tenere uno stile di guida tranquillo. Fermatevi più spesso e provate a chiacchierare con la persona che sta dietro di voi, chiedete come sta, se è stanca, se ha bisogno di scendere, se ha paura in determinate occasioni, se non si sente sicura.

Come preparare il passeggero che viaggia con voi in moto

Se la persona che decidete di portare a bordo della vostra due ruote non è mai salita su una moto (o poche volte), è importante istruirla. Si consiglia di informarla sulle sensazioni proprie alla moto e rassicurarla, evitando che si spaventi e che abbia paura al primo rettilineo ‘veloce’ o alla prima curva stretta. Una moto si piega in curva, e la sensazione che si prova non risulta naturale per tutti.

È importante far capire al passeggero che deve rimanere più naturale e ‘neutro’ possibile in moto, sul suo asse verticale, tenere un comportamento che abbia la minor incidenza possibile sulla guida. Il conducente potrebbe trovarsi altrimenti in seria difficoltà. L’ideale è spiegare che è necessario essere rilassati e evitare di cercare di cambiare posizione, soprattutto in maniera brusca, perché un movimento improvviso e rapido potrebbe compromettere l’equilibrio in moto. Il pilota invece dovrebbe adottare una guida più tranquilla possibile, soprattutto nelle prime esperienze del suo passeggero.

Altro consiglio? Decidere una sorta di codice o linguaggio speciale con il proprio passeggero. Degli esempi:

  • dare delle pacche sulla spalla o sulla coscia del conducente per avvisare che ci si vuole fermare;
  • dare un colpo solo in caso il pilota stia andando a velocità sostenuta e il passeggero abbia paura;
  • con l’interfono invece è tutto più semplice, basta parlare.

Come salire sulla moto

Non tutti sono già saliti su una moto e montare su una due ruote non è proprio istintivo per tutti. È bene salire dal lato sinistro, consigliando alla persona che si ha intenzione di portare in viaggio con sé di mettere il suo piede sinistro sul poggiapiedi sinistro del passeggero, per ottenere l’altezza che serve per inforcare la moto.

Il conducente dovrebbe sempre indicare al passeggero qual è il miglior modo di salire in moto, non è uguale per tutti, soprattutto se una persona non ha alcuna esperienza a riguardo. E ancora, è il pilota che deve garantire la stabilità della moto mentre il passeggero sale.

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Etichetta pneumatici 2021: tutti i dettagli

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La nuova etichettatura degli pneumatici è entrata in vigore l’1 maggio 2021: da oggi tutte le gomme prodotte e immesse sul mercato europeo saranno introdotte da un’inedita “carta di identità” ai sensi del regolamento UE 2020/74.

Di seguito troverete tutti i dettagli dell’etichetta pneumatici 2021: tutto quello che c’è da sapere sulle novità apportate e sulle differenze principali rispetto alla precedente etichettatura.

Dove va apposta l’etichetta?

Tutti gli pneumatici per autoveicoli, trasporto leggero e pesante, in mostra o visibili al consumatore devono essere accompagnati da un’etichetta adesiva direttamente applicata sul battistrada della gomma o devono averne una copia nelle loro immediate vicinanze. Deve essere inoltre disponibile su richiesta una scheda informativa del prodotto in forma cartacea.

Qualora i prodotti in vendita non siano visibili all’utente finale deve essere mostrata all’acquirente, prima della vendita, una copia dell’etichetta del prodotto o resi noti i suoi valori di classificazione.

Per gli pneumatici venduti su Internet i distributori e/o i rivenditori assicurano che l’etichetta sia visualizzata vicino all’indicazione del prezzo e deve essere possibile per l’utente accedere alla scheda informativa del prodotto.

Quali sono le differenze principali tra l’etichetta pneumatici 2021 e la vecchia etichetta?

L’etichetta pneumatici 2021 riporta un QR code individuale per identificare la tipologia di pneumatico, una marcatura aggiuntiva per le gomme che hanno superato uno specifico test omologativo su neve e una nuova marcatura per le coperture progettate per climi invernali particolarmente rigidi con presenza di ghiaccio stratificato al suolo.

Da oggi, inoltre, l’etichetta – che prevede ora cinque classi (dalla A, la più efficiente, alla E) – riguarda anche gli pneumatici per mezzi pesanti e autobus.

L’etichetta pneumatici 2021 riguarda anche le gomme prodotte e commercializzate prima dell’1 maggio 2021?

No. Per queste coperture resterà valida l’etichettatura precedente ed entro il 30 novembre 2021 si procederà all’aggiornamento delle informazioni riportate nella scheda informativa (EPREL) senza la necessità di etichettarle nuovamente.

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Come ci si deve comportare quando si viaggia in fila con altre auto?

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Guidare un’auto o un altro veicolo non significa solo rispettare il Codice della Strada, la segnaletica e ogni norma, ma anche tutti gli altri utenti che viaggiano sul tuo stesso percorso. C’è una serie di comportamenti che ogni automobilista dovrebbe tenere per vivere in maniera civile su strada; ricordiamo quali sono le regole principali, anche se alcune vi sembreranno molto banali e scontate, ogni tanto è bene sottolinearle.

Viaggiare in fila con altri veicoli: il comportamento da tenere

Quando si viaggia in fila con altri veicoli si dovrebbe tenere conto di queste regole fondamentali:

  • lasciare liberi eventuali sbocchi per entrare/uscire in e da strade laterali, per non bloccare il traffico;
  • mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che ci precede, senza mai avvicinarsi troppo anche se si è fermi;
  • fare attenzione anche a cosa succede in lontananza, per controllare al meglio la situazione del traffico.

Altro consiglio molto utile per la vostra e l’altrui sicurezza nel caso in cui si viaggia di notte: non tenere mai le luci abbaglianti accese quando ci si avvicina a un altro veicolo e quando lo si incrocia. Potrebbe essere molto pericoloso, perché la luce accecante può mettere a rischio la visibilità e quindi creare situazioni di pericolo e alzare le probabilità di un sinistro stradale.

Ci sono anche altre regole che dovrebbero sempre essere memorizzate e seguite quando si viaggia in fila con altri veicoli:

  • non distrarsi mai, anche quando si rallenta e ci si ferma;
  • nei centri urbani, le luci di emergenza si possono spegnere;
  • non è necessario spostarsi il più possibile a sinistra, per creare una corsia libera a destra.

Attenzione: rispettate sempre la distanza di sicurezza; in caso di frenata improvvisa, infatti, essere troppo vicini al veicolo che ci precede può causare un tamponamento. Vediamo altre regole base da tenere per una convivenza civile con gli altri mezzi che viaggiano su strada.

Altri comportamenti utili su strada

Una cosa da tenere presente è che è assolutamente vietato spostare, rimuovere o imbrattare e danneggiare la segnaletica stradale. Rendere infatti un segnale praticamente illeggibile, che faccia parte della segnaletica verticale o orizzontale, può essere molto pericoloso per chi viaggia su quella strada. Questi comportamenti sono quindi assolutamente vietati dal Codice della Strada.

Sporcare la strada e gettare dei rifiuti fuori dal finestrino dell’auto, altro atteggiamento vietato. Lanciare mozziconi di sigaretta accesi dall’auto, ad esempio, è molto pericoloso per i veicoli a due ruote che sopraggiungono e per la possibilità di causare incendi nei pressi di aree verdi. In ogni caso, qualsiasi oggetto non deve mai essere gettato fuori dal finestrino.

Altro divieto, quello di gareggiare tra veicoli. Sembra scontato, ma preferiamo ricordarlo, visto che purtroppo capita di assistere a gare di velocità tra auto o moto sulle strade delle grandi città. Questo comportamento è estremamente pericoloso per la sicurezza delle aree pubbliche, dove insieme a voi viaggiano moltissime altre persone, non solo in macchina, ma anche a piedi, in moto e in bicicletta, utenti ancora più a rischio in caso di collisione.

Come detto in precedenza, quando si viaggia in fila con altri veicoli bisogna cercare di lasciare sempre liberi gli sbocchi delle strade laterali, per non bloccare la normale circolazione. Non dimenticate che, in situazioni di traffico intenso, sarebbe bene lasciare libere tutte le immissioni stradali e quindi, i passaggi a livello, i binari del tram, gli attraversamenti ciclabili e pedonali, gli ingressi nei parcheggi, le confluenze e gli incroci.

Attenzione poi quando si guida all’interno di un centro urbano, è necessario stare ancora più attenti, prudenti e tolleranti. Un occhio di riguardo soprattutto a pedoni e ciclisti che si introducono nel traffico motorizzato. Mantenete sempre alta la concentrazione alla guida e una velocità adeguata, guardate sempre in tutte le direzioni e fate attenzione ai segnali stradali.

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Immatricolazione moto nuova, tutto quello che bisogna sapere

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La bella stagione è iniziata, e con essa cominciano anche i viaggi in moto, le vacanze on the road. Se avete intenzione di cambiare la vostra due ruote oppure non ne avete mai avuta una, ma finalmente è giunto il momento di esaudire il vostro sogno, allora la prima cosa che dovete sapere sono tutte le informazioni inerenti l’immatricolazione di una moto nuova. In Italia, si sa, la burocrazia in questi casi può essere a volte complicata, è importante però ricordare che comprare una due ruote significa mettere su strada un nuovo veicolo spesso molto potente, da guidare con attenzione e cautela, per evitare spiacevoli inconvenienti e incidenti anche gravi.

In questo articolo spieghiamo quelli che sono i passaggi fondamentali per l’immatricolazione di una moto, tutto quello che bisogna fare prima di salire finalmente a bordo della propria due ruote e partire.

Immatricolazione moto: cosa bisogna fare

Il processo di immatricolazione di una nuova moto coinvolge un certo numero di soggetti, il primo in assoluto è la Motorizzazione Civile, ufficio presso il quale bisogna presentare l’iscrizione della propria due ruote al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico (lo stesso che abbiamo visto per le auto).

Tutto l’iter viene svolto dalla concessionaria che ci vende la moto (in caso di vendita diretta) oppure autonomamente (per qualsiasi altra forma di vendita/acquisto) e si svolge in più fasi.

Quali documenti servono per l’immatricolazione di una moto?

Quando si compra una moto, come per l’auto, nel caso di modelli di nuova fabbricazione è necessario procedere con l’immatricolazione del veicolo presso l’Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, lo stesso che si occupa del rilascio del Documento Unico di Circolazione Proprietà del veicolo stesso.

Quali documenti bisogna presentare all’Ufficio per ottenere il proprio DU? Vediamoli qui di seguito:

  • dichiarazione di conformità del mezzo, rilasciata dalla Casa costruttrice e consegnata al momento della vendita;
  • fotocopia della carta d’identità;
  • codice fiscale dell’acquirente;
  • istanza unificata rivolta all’UMC;
  • iscrizione al PRA (sottoscritta in genere in fase di vendita);
  • in caso di soggetti extracomunitari o familiari, serve anche la copia del permesso di soggiorno.

Immatricolazione moto: i costi

L’immatricolazione è un processo obbligatorio che prevede ovviamente il pagamento di imposte regionali e nazionali, fissate dalla legge italiana. Si tratta di quattro imposte fisse e due imposte variabili:

  • emolumenti ACI: 27 euro;
  • iscrizione al PRA: 32 euro;
  • Diritti DT: 10,20 euro + le spese per il versamento postale;
  • imposta di bollo: 64 euro (32 euro + altri 32 euro il DU) + le spese per il versamento postale;
  • Imposta Provinciale di Trascrizione, che è variabile e gode di agevolazione per i veicoli meno inquinanti (non inferiore a 150,81 euro);
  • costo delle targhe, variabile e stabilito su base regionale (non inferiore a 80 euro).

L’immatricolazione di una moto può costare circa 300/400 euro, i costi base (fissi) sono di circa 100/150 euro.

Immatricolazione moto: i tempi

Dopo aver pagato le spese e presentato tutti i documenti per l’immatricolazione della moto, non resta che aspettare; in genere gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile completano le pratiche entro 5 giorni lavorativi al massimo. Solo in province molto popolose (come ad esempio Napoli, Roma, Milano) o in situazioni particolari di sovraccarico, è necessario aspettare di più. Una volta ottenuta la targa, potete partire in sella alla vostra nuovissima due ruote.

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Quando e come si deve aggiornare la carta di circolazione?

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La carta di circolazione è un documento molto importante per ogni veicolo, è quello che noi comunemente chiamiamo libretto di circolazione, ed è necessario appunto per la circolazione del mezzo stesso. È bene infatti che il conducente lo porti sempre con sé per poter viaggiare senza pensieri, e non avere problemi durante qualsiasi tipologia di controllo su strada da parte delle Forze dell’Ordine.

Chi rilascia la carta di circolazione di un veicolo?

Si tratta di un documento che viene rilasciato dall’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e che riporta tutti i dati relativi alle caratteristiche tecniche del mezzo. La carta di circolazione, in conseguenza dell’entrata in vigore del D. Lgs. n. 98/2017 sarà progressivamente sostituita dal Documento Unico di Circolazione e di proprietà (DU).

Che cos’è il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo?

Il D. lgs. n. 98/2017 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2020; nello specifico prevede la progressiva introduzione del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (DU) del veicolo, che man mano va a sostituire i due documenti che abbiamo sempre avuto, ovvero la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà del veicolo (cartaceo o digitale), unendoli in un unico documento.

Il DU oggi quindi è costituito dall’attuale modello di Carta di Circolazione dove sono segnalati anche tutti i dati relativi alla situazione giuridico-patrimoniale del veicolo, presenti nel Pubblico Registro Automobilistico. L’emissione del DU avviene progressivamente per tipologia di operazioni e, per i veicoli che sono già immatricolati e iscritti al PRA, in occasione della prima operazione effettuata, potranno coesistere dei veicoli dotati di Carta di Circolazione e CdP e altri invece che avranno già il DU.

A partire dal mese di marzo scorso, nel caso in cui venga smarrito o rubato il Certificato di Proprietà dell’auto, o venga distrutto o sia estremamente deteriorato, non viene più rilasciato il duplicato del CdP ma automaticamente viene sostituito con il nuovo DU. Lo stesso avviene anche per furto/smarrimento o deterioramento/distruzione della carta di circolazione.

Quali dati contiene la carta di circolazione dell’auto?

La carta di circolazione contiene dati e informazioni che non solo riguardano il proprietario del mezzo, anche informazioni sul veicolo come, per esempio, il tipo di pneumatici omologati. A volte può succede che sia necessario aggiornare o modificare questi dati, facendoli trascrivere sul libretto di circolazione dell’auto stessa.

Come si aggiornano i dati della carta di circolazione?

Le modifiche delle caratteristiche tecniche del veicolo, secondo quanto prescritto agli articoli 75 e 78 del Codice della Strada, devono essere sottoposte a “visita e prova” presso la Motorizzazione competente in base alla sede dell’officina che ha effettuato i lavori.

È necessario seguire una procedura specifica per farlo, non basta solo presentarsi presso gli Uffici:

  • prima dei lavori serve avere il nullaosta da parte del costruttore; nei casi in cui questo non è più necessario (quindi per gomme, ruote e freni), è comunque importante che ogni tipo di modifica venga accompagnata da una relazione tecnica scritta da una persona ovviamente abilitata a farlo (quindi un tecnico o ingegnere con determinati requisiti professionali). La relazione deve attestare la possibilità di esecuzione della modifica;
  • solo una volta ottenuto questo particolare documento, allora è possibile presentarsi alla Motorizzazione per la visita e prova;
  • nel caso in cui l’esito è favorevole, allora viene emessa una nuova carta di circolazione con i dati cambiati o integrati. La domanda deve essere accompagnata da tre versamenti: uno di 25 euro sul conto corrente postale 9001, un altro da 32 euro sul c/c 4028 e infine 12,50 euro sul c/c 551002.

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