Monthly Archives: Gennaio 2023
Bollo moto, quando e quanto si paga?
Il bollo moto viene calcolato a seconda della potenza stessa della due ruote espressa in kW e della classe ambientale del veicolo. Tutti coloro che possiedono un motociclo sono obbligati, per legge, al pagamento della tassa di possesso, il versamento va nelle casse delle Regioni, che gestiscono il tributo. Come quello dell’auto, anche il bollo della moto si paga una volta all’anno (per mezzi con cilindrata superiore ai 50 cc). Quadricicli leggeri e ciclomotori (con cilindrata più piccola) non pagano il bollo ma una tassa di circolazione, che è obbligatoria solo nel caso in cui il mezzo venga usato su strada pubblica.
Quando deve essere rinnovato il bollo della moto
In genere nei mesi di gennaio e di luglio scade il bollo, ma il versamento della somma prevista può essere effettuato entro la fine del mese successivo, quindi il 28 febbraio e il 31 agosto. La Lombardia e il Piemonte fanno eccezione a questa regola, infatti la scadenza del bollo moto (e auto) in queste Regioni viene fissata nel mese in cui il veicolo è stato immatricolato, e il pagamento può sempre avvenire entro la fine del mese dopo.
Bollo moto: come si calcola
Il bollo, come abbiamo detto, viene calcolato in base alla potenza della moto espressa in kW (più la moto è potente, maggiore è la somma da pagare) e a seconda della classe ambientale a cui appartiene la due ruote. Possiamo dire che le tariffe nel dettaglio, per moto fino a 11 kW di potenza, sono le seguenti:
- moto Euro 0: 26 euro;
- moto Euro 1: 23 euro;
- moto Euro 2: 21 euro;
- moto Euro 3 e Euro 4: 19,11 euro.
Per tutti i veicoli che hanno invece una potenza maggiore, alle tariffe base bisogna aggiungere anche un extra. Come si calcola? Alla tariffa fissa è necessario aggiungere:
- 1,70 euro per le moto Euro 0;
- 1,30 euro per le Euro 1;
- 1,00 euro per le Euro 2;
- 0,88 euro per le Euro 3, Euro 4 e superiori.
E quindi, per calcolare il costo del bollo di una moto Euro 4 da 100 kW, ad esempio, bisogna aggiungere all’importo fisso di 19,11 euro l’aliquota che corrisponde alla classe ambientale (quindi 0,88) e moltiplicarla per la quota di kW in più rispetto a 11 (in questo caso 89). Il calcolo è presto fatto: 19,11 + (0,88 x 89) = 97,43 euro.
Sono tante le variabili che possono far variare l’importo comunque, anche perché ci sono delle Regioni (Lombardia, Lazio e Campania) che hanno deciso di far pagare importi e aliquote differenti rispetto a quelle del tariffario nazionale.
L’unico modo per sapere quindi qual è la reale somma da pagare è consultare l’elaboratore automatico online dell’ACI oppure il sito dell’Agenzia delle Entrate o delle singole Regioni.
Esenzioni pagamento del bollo moto
Ci sono delle moto completamente esentate dal versamento della tassa di possesso: parliamo di quelle elettriche, che non pagano nulla per i primi 5 anni a partire dalla data di immatricolazione. Il bollo è scontato invece del 50% per tutte le moto storiche che hanno tra i 20 e i 29 anni. Attenzione però, per ottenere questo ‘sconto’ è necessario possedere il Certificato di Rilevanza Storica, rilasciato dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI) o da un altro registro storico riconosciuto.
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Come funziona davvero una minicar e cosa bisogna sapere
Prima di acquistare una minicar 50cc (in genere sono i figli a chiederla in regalo), ci sono diverse cose che bisogna sapere, per fare una scelta più consapevole.
Guidare la minicar: serve il patentino
Le minicar, per legge, sono come i ciclomotori, e quindi si possono guidare a partire dal compimento dei 14 anni e solo se si è in possesso almeno della patente AM (ex patentino CIGC), che si può conseguire solo dopo aver sostenuto un esame teorico e una prova pratica.
Passeggeri sulla minicar
È possibile trasportare un passeggero su una minicar 50 solo se il conducente ha compiuto 16 anni.
Le dimensioni
La normativa impone che le minicar siano lunghe non più di 3 metri e pesino al massimo 425 kg a vuoto. Per questo è impossibile considerarle agli stessi livelli di sicurezza delle automobili. Le microcar 50 non superano i 45 km/h di velocità e non possono circolare ovunque (come i ciclomotori). Se paragonate ai motorini, però possiamo dire che sono ovviamente più sicure, visto che garantiscono la stabilità delle 4 ruote, barre laterali anti-intrusione, gli airbag, le cinture di sicurezza e molto altro ancora.
Dove si possono guidare le minicar 50?
Le minicar possono essere guidate su tutte le strade urbane e extraurbane dove non vige il divieto per i ciclomotori. Tangenziali e autostrade quindi non possono essere percorse dalle microcar 50. Non sono macchine soggette ai limiti del traffico, se non espressamente vietato da ordinanze comunali, e possono anche entrare nelle ZTL. Sono oltretutto molto comode in città e nei parcheggi, viste le dimensioni ridotte.
Comfort e tecnologia: le minicar 50
Le micro-auto che si guidano con il patentino oggi sono molto simili alle vetture normali, nell’estetica, negli allestimenti e nel comfort di guida. Sul mercato ormai troviamo dei modelli molto alla moda, con un design moderno e curato, eleganti o accattivanti, sportive e non.
Sono dotate inoltre dell’insonorizzazione del vano motore e dell’abitacolo, che riduce le vibrazioni.
Ottima anche la dotazione tecnologica, per esempio possiamo citare i sensori di parcheggio e le telecamere, oppure i vetri elettrici, la chiusura centralizzata, il navigatore, lo schermo touch della radio, e molto altro ancor. L’abitacolo è ricco di comfort e queste piccole vetture hanno anche un bagagliaio. Chiaramente, vista l’evoluzione di queste minicar, oggi i prezzi non sono più quelli di una volta, ma si sono alzati. Ci sono anche microcar elettriche, ancora meno inquinanti e più silenziose (e costose).
Manutenzione auto: come procedere con le minicar 50
La manutenzione regolare è fondamentale per tenere sempre in ottima salute il proprio veicolo, come per le auto normali. Il nostro consiglio è quello di rivolgersi alla propria officina di fiducia, fare il tagliando ogni 5.000 km (il primo deve essere fatto dopo 1.000 km dall’acquisto). Attenzione alla revisione che, come per auto e moto di ogni tipo, è obbligatoria; la prima viene fatta (per legge) dopo 4 anni dall’acquisto e poi ogni 2 anni.
Assicurazione e bollo
Per quanto riguarda il bollo, il costo è uguale a quello di un ciclomotore e varia a seconda della Regione di residenza. Si tratta di una tassa di circolazione, diversamente dalle auto, per cui si paga la tassa di possesso. Se la minicar non viene usata quindi il bollo può anche non essere pagato, senza subire conseguenze. Invece l’assicurazione in genere è specifica per le minicar e può essere più costosa rispetto a quella del motorino.
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Quanto costa l’assicurazione Rc Moto? Cosa bisogna sapere
Quando si ha la moto o si vuole prendere una moto, una delle cose più importanti che si vuole sapere è quanto si spende per l’assicurazione. Quanto può incidere quindi il costo dell’Rc moto sulle spese di un cittadino o di una famiglia media in Italia.
Sta per iniziare la stagione estiva e il tema ‘moto’ diventa caldo, i viaggi sulle sue ruote sono tra i più gettonati ovviamente da chi ama le vacanze on the road e dagli appassionati di motociclismo. Ma quanto costa assicurare una motocicletta in Italia. Cerchiamo di chiarirlo dopo aver letto i dati degli osservatori sulle assicurazioni.
Assicurazione moto in Italia: i costi
Iniziamo col dire che è obbligatorio assicurare qualsiasi moto in Italia, a partire dai motocicli da 50 cc di cilindrata. Per moto e motocicli di cilindrata non inferiore ai 100 cc, a livello annuale i premi negli ultimi anni sono cresciuti, ma considerando invece l’orizzonte semestrale si è verificata una riduzione notevole.
La Valle d’Aosta oggi è una delle regioni in cui assicurare una moto costa meno, non male anche i costi assicurativi per quanto riguarda i centauri umbri e quelli piemontesi. È basso anche il prezzo dell’assicurazione della moto in Trentino-Alto Adige e in Friuli-Venezia Giulia.
Ci sono invece delle regioni in cui i premi Rc Moto sono più alti rispetto alla media nazionale, e intendiamo il Lazio e altre che si trovano tutte al sud. In particolare parliamo della Basilicata e della Sicilia. Ancora peggio la situazione in Puglia e in Calabria.
La Campania è la regione dove i costi per assicurare una motocicletta sono i più elevati.
Da cosa dipende il costo dell’assicurazione della moto?
Nel merito della valorizzazione dell’assicurazione RC Moto ci sono differenti variabili:
- la Regione di appartenenza;
- la Provincia;
- a volte anche la città;
- la classe di merito del motociclista;
- il fatto che sia neopatentato o meno.
Rc Moto: come risparmiare
È possibile cercare di risparmiare sui costi della polizza Rc Moto confrontando le varie offerte proposte dalle assicurazioni online, che in genere sono più economiche rispetto alle agenzie assicurative classiche. Un consiglio?
Controllare sempre bene i limiti di franchigia che vengono attuati. Capita infatti che dietro a delle polizze molto vantaggiose, ci siano delle franchigie poco convenienti, che consentono di risparmiare qualche euro subito, pagando un prezzo mensile più basso, ma che, in caso di danno provocato a terzi, la quota che non viene rimborsata dalla compagnia assicurativa e quindi resta a carico dell’assicurato è molto alta e il risparmio viene meno. Per questo è fondamentale valutare bene le soglie di franchigia.
Riassumendo, le regioni dove l’Rc Moto costa di più sono Campania, Puglia, Calabria; quelle in cui costa meno sono Trentino-Alto Adige, Veneto, Piemonte e Umbria.
Le città più care sono Napoli, Bari, Palermo e Roma.
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