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Auto aziendali, cosa sono e chi le utilizza: le regole

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Le auto aziendali sono una categoria di vetture che vengono intestate alle aziende e che vengono infatti utilizzate dal personale delle ditte stesse per un determinato periodo di tempo che può essere compreso tra un minimo di sei mesi e un massimo di due anni. Quando si usurano le auto aziendali vengono sostituite con altre nuove. Acquistare un’auto aziendale costa meno rispetto ad un’auto privata; anche questa tipologia di vetture può essere di seconda mano, chiaramente deve essere controllata, perché solitamente si tratta di macchine che percorrono molti km. Vediamo nel dettaglio tutte le informazioni che è necessario conoscere sulle auto aziendali.

Cosa bisogna sapere in particolare sulle auto aziendali?

Partiamo dai “fringe benefit”: per chi non lo sapesse ancora, la retribuzione dei dipendenti di un’azienda può avvenire ovviamente con lo stipendio e anche attraverso questi benefit appunto, che possono essere dei beni o dei servizi che il datore di lavoro stesso concede al lavoratore, e il cui controvalore viene comunque calcolato e quindi incluso nella busta paga di ogni dipendente che ne beneficia. Tra questi fringe benefit rientra anche l’utilizzo di un’auto aziendale.

Come funziona l’utilizzo dell’auto aziendale da parte dei dipendenti di una ditta?

La disciplina dell’auto aziendale prevede che:

  • il veicolo viene consegnato al dipendente che lo deve obbligatoriamente utilizzare durante l’attività e l’orario di lavoro. Non vi è alcun vantaggio personale nell’uso dell’auto aziendale, infatti al termine della giornata il lavoratore riconsegna la vettura alla ditta e torna a casa col proprio mezzo, oppure
  • l’auto aziendale è un fringe benefit quando rappresenta un beneficio personale che viene concesso a tutti i lavoratori che, all’interno dell’azienda, hanno una carica di prestigio. In questo caso viene imputato, nella busta paga del dipendente, l’intero reddito che corrisponde al benefit che deriva dall’utilizzo personale dell’auto aziendale;
  • esistono anche casi di uso promiscuo della macchina aziendale, è una forma di utilizzo molto comune e diffusa. L’auto in oggetto viene usata soprattutto per svolgere la propria attività lavorativa, ma può essere utilizzata anche a scopo personale.

    Quindi viene calcolata la percentuale di utilizzo personale, in modo forfettario, che è del 30% su una percorrenza media di circa 15.000 km all’anno. A seconda del costo chilometrico che è stabilito per ogni modello dall’ACI (che pubblica le tabelle aggiornate di anno in anno), si ottiene il corrispondente valore economico da inserire in busta paga.

Auto aziendale: quali sono i costi di manutenzione, gestione e utilizzo ad essa collegati?

L’auto aziendale chiaramente prevede dei costi di gestione. Possiamo calcolare che ogni anno la spesa necessaria per la cura e la manutenzione del veicolo vada da circa 3.000 a circa 4.000 euro. In questa spesa rientrano il carburante, la manutenzione e l’usura del mezzo, le spese per il bollo, l’assicurazione e il cambio gomme. Si può anche usufruire della detraibilità dell’IVA al 40% per le auto aziendali con uso promiscuo e al 100% per quelle ad uso esclusivamente lavorativo.

Ci sono delle imprese che redigono un regolamento per specificare le norme per l’utilizzo delle auto aziendali, con prescrizioni per il lavoratore e disciplina assicurativa inclusa. Chiaramente è obbligatorio il rispetto del Codice della Strada, è vietato far guidare il veicolo a terzi, devono essere comunicati eventuali guasti, furti, incendi. È assolutamente vietato guidare in stato di alterazione per alcolici o droghe.

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Come si utilizza il cavo AUX in auto?

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Il cavo AUX si può usare in auto per aumentare quelle che sono le prestazioni dell’impianto audio collegando dei lettori esterni, degli amplificatori o le cuffie. Le vetture moderne in genere presentano sistemi di infotainment con accessori e dispositivi multimediali già incorporati, tra cui l’impianto audio con radio, lettore CD e MP3, e porte AUX e USB, in cui inserire appunto i cavi specifici.

Cavo AUX, come funziona?

Si tratta del cavo che deve essere inserito nell’ingresso apposito, che si presenta come un foro circolare, attraverso un jack di 3.5 mm di diametro. I cavi AUX più diffusi sono quelli degli auricolari e delle cuffie e permettono a conducente o passeggeri di ascoltare stereo o radio senza altoparlanti.

È possibile anche migliorare le prestazioni dell’autoradio usando l’AUX. Se le frequenze radio non vengono recepite in maniera chiara e pulita, e le cause possono essere differenti (anche l’antenna datata) oppure se l’impianto non regge musica ad alto volume, allora grazie all’AUX si può collegare un lettore esterno all’impianto, tra cui per esempio l’iPod o lo smartphone e altri dispositivi.

È possibile usare lo stesso insert anche per attaccare casse ed amplificatori, aumentando le prestazioni dell’autoradio. Il nostro consiglio, per i migliori risultati, è usare un cavo AUX stereo.

Cavo AUX per auto: i costi

A seconda delle esigenze dell’utente, esistono differenti tipologie di cavi AUX per autoradio:

  • con mini jack a entrambe le estremità (il doppio ‘maschio’);
  • con doppia presa, AUX da una parte e USB femmina da 2.0 dall’altra;
  • con spinotto specifico per autoradio o per un particolare modello di auto.

Può cambiare anche la lunghezza, in genere i più usati e diffusi sono quelli da 1 metro, il jack ha sempre diametro 3.5 mm. Il prezzo è modesto, in genere parte da 5 euro e non supera mai i 20 euro, accessibile a tutti.

Come si installa il cavo AUX in auto?

Un’autoradio di serie potrebbe non essere dotata di ingresso AUX, soprattutto se molto datata. All’impianto stereo della macchina è possibile aggiungere, se compatibile ovviamente, il cavo AUX con il jack maschio.

Attenzione: fate eseguire questi lavori sempre e solo al vostro elettrauto di fiducia, a meno che non siate esperti o non sappiate già dove mettere le mani, e quindi vogliate affidarvi al fai da te.

Quali sono i pregi e difetti del cavo AUX in auto? Vediamoli insieme

Decidere di equipaggiare la propria autoradio un po’ datata con un cavo AUX, come abbiamo visto sinora, ha il grande pregio di essere fattibile in maniera semplice e molto economica. Infatti non è necessario un grande esborso di denaro e nemmeno un procedimento molto laborioso e complesso. Questi quindi sono gli aspetti positivi legati all’aggiunta del cavo AUX in auto, ma bisogna dire che ci sono anche degli aspetti negativi, per cui bisogna sapere che è necessario scendere a compromessi.

Innanzitutto la qualità audio migliora, ma sicuramente non si può paragonare a quella offerta dai sistemi audio tecnologicamente avanzati, come gli impianti Hi-Fi. Il motivo è semplice, in questo casi infatti (col cavo AUX) il segnale audio viene amplificato. Altra difficoltà riguarda invece il punto di vista pratico, infatti la gestione del lettore esterno che riproduce musica (es. smartphone) potrebbe non essere sempre semplice e essere anzi d’impaccio (senza dimenticare che il telefono o altri dispositivi collegati per la musica tendono chiaramente a scaricarsi molto più rapidamente).

Qual è il significato del termine AUX?

AUX è il diminutivo di “ausiliario”.

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Come funziona il recupero punti della patente?

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Il sistema della patente a punti è stato introdotto nel 2003 e ha funzione meritocratica, premia infatti tutti gli automobilisti più responsabili, che non commettono infrazioni al Codice della Strada, andando a punire invece chi commette violazioni della legge. Il saldo punti infatti può aumentare o diminuire a seconda del comportamento del guidatore, ma esistono dei corsi di recupero per poter appunto riguadagnare il punteggio perso.

Recupero punti patente: a chi è dedicato

Il sistema della patente a punti è in vigore dal 1° luglio 2003, il funzionamento è molto semplice. Ogni patentato riceve inizialmente un saldo totale di 20 punti e, in caso non commetta infrazioni, questi possono salire: 2 ogni due anni, fino a 30 punti al massimo. Chi perde invece punti? Chi commette infrazioni al Codice della Strada. Il numero è legato alla violazione in sé, si possono perdere da 1 a 10 punti per ogni infrazione, che raddoppiano in caso di conducente neopatentato. Chi commette più infrazioni nello stesso tempo, allora può arrivare fino alla decurtazione di 15 punti.

È possibile perdere tutti i punti?

Sì, eccome. Se la violazione commessa provoca la sospensione della patente. Per riaverli è necessario procedere con la revisione della patente stessa. La decurtazione dei punti è sempre accompagnata da una multa, più o meno cara, a seconda di quanto previsto dal Codice della Strada. I punti persi possono essere recuperati, la procedura da seguire cambia in base al saldo punti, se è ridotto o arrivato addirittura a zero.

Come funziona il recupero punti patente?

Se l’automobilista a cui sono stati decurtati dei punti dalla patente ha un punteggio maggiore di zero, allora può recuperare quelli persi a scuola guida, frequentando le lezioni dell’autoscuola o di uno dei centri autorizzati dalla Ministero dei Trasporti.

Se invece il titolare della patente non ha più alcun punto sul suo documento di guida, allora deve procedere con la revisione della sua patente, entro 30 giorni dalla notifica, periodo in cui può circolare con la sua auto. Prima del 30° giorno però è necessario che l’automobilista superi l’esame di teoria a quiz per ottenere il pieno punteggio della sua licenza.

Se il test invece dovesse avere esito negativo, allora la patente viene revocata, ed è necessario attendere un anno per poterne conseguire una nuova.

Il meccanismo a punti prevede anche che si possano recuperare per buona condotta, ma solo se l’automobilista non arriva a zero. Il conducente riceve un bonus per tornare ai 20 punti se in 2 anni non commette violazioni della legge che comportano la decurtazione di punti. Se un automobilista commette un’infrazione da 5 punti e in seguito (nei 12 mesi) altre due infrazioni da almeno 5 punti, allora dovrà affrontare revisione della patente e esami.

Corsi di recupero dei punti della patente: il costo

In base al numero dei punti persi (da recuperare) e alla tipologia di patente, cambia la durata del corso. Per recuperare 6 punti della patente B, ad esempio, servono 12 ore di lezione, da seguire in 2 settimane consecutive. Il limite massimo raggiungibile è sempre di 20 punti, si può superare solo con il meccanismo premiale. Il corso ha frequenza obbligatoria, le assenze devono essere recuperate.

A cosa servono le lezioni? A ripassare le norme del Codice della Strada, soprattutto gli argomenti che hanno portato alla decurtazione dei punti degli automobilisti iscritti al corso.

Quanto costa? Si parte da un prezzo di base di 180 euro, ma dipende dal numero di ore di lezione e dal tipo di patente. Alla fine del corso ogni automobilista riceve il suo attestato, una copia viene trasmessa alla Motorizzazione Civile, per l’aggiornamento del saldo punti.

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SUV a trazione posteriore: l’elenco completo (con i prezzi)

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Il concetto di SUV a trazione posteriore può sembrare una contraddizione considerando le forme da 4×4 e l’indole off-road delle crossover. Eppure sono sempre più le Sport Utility a due ruote motrici (quelle dietro): vetture amate da chi non ha particolari esigenze di mobilità su superfici a scarsa aderenza e non può rinunciare alla posizione di seduta alta per dominare il traffico.

La maggior parte delle SUV spinte esclusivamente dalle ruote dietro è elettrica (complice la scelta tecnica di alcune Case di posizionare il motore sull’asse posteriore) ma non mancano soluzioni termiche e ibride come l’Alfa Romeo Stelvio, la BMW X3 e la Mazda CX-60.

Di seguito troverete l’elenco completo (con i prezzi) di tutte le SUV a trazione posteriore in commercio in Italia: tante proposte per tutti i gusti e tutte le esigenze.

SUV a trazione posteriore: l’elenco completo (con i prezzi)

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Alfa Romeo Stelvio RWD

L’Alfa Romeo Stelvio RWD è la variante a trazione posteriore della SUV media del Biscione. Sviluppata sullo stesso pianale della Giulia, ospita sotto il cofano un motore 2.1 Turbodiesel da 160 CV. I prezzi? Da 56.200 euro.

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Audi Q4 e-tron

L’Audi Q4 e-trontrazione posteriore è una SUV compatta elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) offerto in due varianti di potenza: 170 e 204 CV. I prezzi? Da 49.050 euro.

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Audi Q4 Sportback e-tron

L’Audi Q4 Sportback e-trontrazione posteriore è spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 170 e 204 CV. La variante “filante” della SUV compatta elettrica di Ingolstadt è in vendita a prezzi che partono da 51.100 euro.

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BMW X3 sDrive18d

La BMW X3 sDrive18d è la variante a trazione posteriore della terza generazione della SUV media tedesca. Sviluppata sullo stesso pianale di X4i4iX3 e in vendita a prezzi che partono da 57.050 euro, ospita sotto il cofano un motore 2.0 turbodiesel mild hybrid da 150 CV.

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BMW iX3

La BMW iX3 è una SUV media elettrica a trazione posteriore sviluppata sullo stesso pianale della X3, della X4 e della i4Prezzi da 71.900 euro e un motore elettrico (montato dietro) da 286 CV.

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Ford Mustang Mach-E

La Ford Mustang Mach-Etrazione posteriore è una SUV media elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 269 e 294 CV. I prezzi?

Da 62.700 euro.

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Hyundai Ioniq 5

La Hyundai Ioniq 5trazione posteriore è una SUV compatta elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 170 e 228 CV. I prezzi partono da 47.050 euro.

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Kia EV6 RWD

La Kia EV6 RWD è la variante a trazione posteriore della SUV media elettrica coreana. Prezzi da 55.450 euro e un motore elettrico (montato dietro) da 228 CV.

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Mazda CX-60 3.3L e-Skyactiv D 200CV

La Mazda CX-60 3.3L e-Skyactiv D 200CV è la variante a trazione posteriore della SUV media ibrida giapponese. Prezzi da 49.900 euro e, sotto il cofano, un motore 3.3 turbodiesel mild hybrid e-Skyactiv D a sei cilindri in linea da 200 CV.

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Mercedes EQS SUV

La Mercedes EQS SUVtrazione posteriore è una grande SUV elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) da 360 CV. I prezzi? Da 138.669 euro.

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MG Marvel R

La MG Marvel Rtrazione posteriore è una SUV media elettrica spinta da due motori elettrici (montati dietro) in grado di generare una potenza complessiva di 179 CV. I prezzi? Da 42.690 euro.

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Skoda Enyaq iV

La Skoda Enyaq iVtrazione posteriore è una SUV compatta elettrica spinta da un motore elettrico (montato dietro) disponibile in due varianti di potenza: 179 e 204 CV. I prezzi partono da 46.600 euro.

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Skoda Enyaq Coupé iV

La Skoda Enyaq Coupé iV è la variante “filante” della SUV compatta elettrica ceca. La versione a trazione posteriore monta un motore elettrico (montato dietro) disponibile in  due varianti di potenza – 179 e 204 CV – ed è in vendita a prezzi che partono da 49.900 euro.

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Tesla Model Y RWD

La Tesla Model Y RWD è la variante a trazione posteriore (un motore montato dietro) della SUV media elettrica statunitense. Il prezzo? 50.970 euro.

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Volkswagen ID.4 Pro Performance

La Volkswagen ID.4 Pro Performance è la variante a trazione posteriore della SUV compatta elettrica tedesca. Sviluppata sullo stesso pianale della ID.3 e della ID.5, costa 54.700 euro ed è spinta da un motore elettrico (montato dietro) da 204 CV.

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Volkswagen ID.5 Pro Performance

La Volkswagen ID.5 Pro Performance è la variante a trazione posteriore della SUV compatta elettrica tedesca. Sviluppata sullo stesso pianale della ID.3 e della ID.4, costa 56.950 euro ed è spinta da un motore elettrico (montato dietro) da 204 CV.

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Audi S3 Sportback: sobrietà racing

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La S3 Sportback è un modello particolare nella gamma Audi. La variante sportiva “garbata” della quarta generazione della compatta tedesca (sviluppata sullo stesso pianale della Volkswagen Golf) è una “segmento C” elegante a trazione integrale perfetta per chi cerca le prestazioni ma non ama apparire. Esteticamente è più simile a una A3 “normale” che alla cattivissima RS 3 Sportback ma nasconde sotto il cofano un motore 2.0 turbo benzina da ben 310 CV.

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Audi S3 Sportback: scopriamo insieme i suoi pregidifetti.

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Audi S3 Sportback: cosa cambia nel design rispetto a una A3

L’Audi S3 Sportback si distingue esteticamente dalla A3 “standard” per l’ampia mascherina single frame esagonale con motivo a nido d’ape in nero titanio, per le grandi prese d’aria squadrate, per le calotte degli specchietti retrovisori in  look alluminio e per i cerchi in lega da 18″ (da 19″ per l’allestimento sport attitude). Le feritoie tra calandra e cofano motore omaggiano la mitica Sport quattro del 1984 mentre la coda è impreziosita da un estrattore, da quattro terminali di scarico e da uno spoiler (disponibile anche in carbonio).

Dentro spiccano invece il pacchetto interno S line, gli inserti in alluminio e i sedili anteriori sportivi (parzialmente rivestiti con materiali ottenuti dal riciclo delle bottiglie in PET) con poggiatesta integrati, cuciture a contrasto e logo S sugli schienali.

Audi S3 Sportback: come va il motore 2.0 TFSI

Il motore 2.0 turbo benzina TFSI montato dall’Audi S3 Sportback è ricco di cavalli (310) e può vantare una cilindrata relativamente contenuta che contribuisce a mantenere a livelli “umani” i costi di gestione. Un propulsore – presente anche sotto il cofano delle Cupra Leon SportstourerFormentor – scattante (“0-100” in 4,8 secondi) e in grado di regalare una spinta corposa ai bassi regimi. I consumi sono in linea con quelli delle rivali: la Casa di Ingolstadt dichiara percorrenze superiori a 12 km/l ma nella realtà solo adottando uno stile di guida normale si riesce a stare sopra quota 10.

Audi S3 Sportback: la praticità non è il suo forte

Il divano posteriore dell’Audi S3 Sportback è largo ma i centimetri a disposizione delle gambe e della testa di chi si accomoda dietro non sono molti. Chi è abituato alle A3 a due ruote motrici potrebbe trovare il bagagliaio poco soddisfacente: il vano (325 litri che diventano 1.145 in configurazione a due posti) è più piccolo a causa del differenziale posteriore che toglie molto spazio.

Audi S3 Sportback: prezzo alto, dotazione da integrare

L’Audi S3 Sportback protagonista del nostro primo contatto costa parecchio (51.950 euro) e ha una dotazione di serie non molto ricca:

Pacchetti di equipaggiamento/design

  • Pacchetto luci interne parzialmente a LED

Cerchi/pneumatici

  • Cerchi in lega d’alluminio a 5 razze doppie a V in design S, grigio grafite 8 J x 18

Luce

  • Proiettori a LED con gruppi ottici posteriori a LED
  • Lavafari
  • Sensore luci/pioggia

Specchietti

  • Specchietto interno schermabile automaticamente, senza cornice
  • Specchietti retrovisori esterni in look alluminio
  • Specchietti retrovisori esterni regolabili, riscaldabili, ripiegabili elettricamente e con funzione automatica di antiabbagliamento

Sistemi di chiusura

  • Chiave con telecomando con Safelock e avviamento Keyless-go
  • Antifurto
  • Sicura per bambini ad azionamento elettrico

Sistemi per il tetto e cristalli

  • Parabrezza in vetro insonorizzante

Ulteriori equipaggiamenti esterni

  • Griglia Singleframe con cornice cromata e motivo a nido d’ape con inserti lucidi
  • Inserto allo spoiler anteriore in grigio acciaio
  • Denominazione modello posteriore e badge “S3” sulla griglia anteriore
  • Paraurti con prese d’aria laterali dal look S line in grigio acciaio, longarine sottoporta in grigio acciaio e diffusore S posteriore con inserto lucido
  • Terminali di scarico cromati a sezione ovale, due a sinistra e due a destra
  • Spoiler S line posteriore verniciato nello stesso colore della carrozzeria
  • Modanature finestrini in nero

Sedili

  • Supporto lombare a 4 vie per i sedili anteriori, a regolazione elettrica in senso orizzontale e verticale
  • Sedili anteriori regolabili elettricamente
  • Rivestimento in tessuto Puls/mono.pur 550 per interni S line per sedili sportivi
  • Poggiabraccia centrale anteriore in similpelle
  • Schienale del sedile posteriore ribaltabile
  • Sedili anteriori sportivi con poggiatesta integrati e fianchetti dei sedili pronunciati per un maggiore sostegno laterale in curva
  • 3 poggiatesta posteriori regolabili manualmente

Inserti decorativi

  • Battitacchi anteriori con inserto in alluminio con logo S illuminato
  • Inserto alla plancia in alluminio Spektrum scuro, profili plancia e cruscotto con finitura effetto seta grigio platino

Cielo dell’abitacolo

  • Cielo vettura in tessuto nero

Volante ed elementi di comando

  • Sterzo progressivo
  • Volante multifunzione plus in pelle a 3 razze con bilancieri

Climatizzazione

  • Climatizzatore automatico bizona

Ulteriori equipaggiamenti interni

  • Pacchetto interni S line
  • Elementi in look alluminio per interni

Sistemi di fissaggio dei bagagli e sistemi portaoggetti

  • Pacchetto portaoggetti e vano bagagli

Infotainment

  • MMI radio plus
  • Audi smartphone interface
  • Ricezione radio digitale (DAB)
  • 2 prese USB-C posteriori
  • Interfaccia Bluetooth
  • Audi virtual cockpit plus da 12,3″
  • Audi sound system
  • Sistema di navigazione MMI plus con MMI touch
  • Audi connect Navigation & Infotainment plus
  • Chiamata di emergenza e assistenza con Audi connect Remote & Control

Sistemi di assistenza

  • Assistente agli ostacoli con assistente alla svolta (turn assist)
  • Freno di stazionamento elettromeccanico con assistenza alla partenza
  • Sistema di ausilio al parcheggio plus con assistente al parcheggio
  • Cruise Control
  • Adaptive speed assist (ACC)
  • Audi pre sense front
  • Lane departure warning

Tecnica e sicurezza

  • Freni anteriori e posteriori a disco con pinze verniciate in nero e logo S all’anteriore
  • Audi drive select per assetto di serie
  • Assetto sportivo specifico per modelli S ribassato di 15 mm
  • Start&stop system per il recupero di energia
  • Kit riparazione pneumatici
  • Airbag anteriori laterali integrati nello schienale, per la testa (proteggono i passeggeri anteriori e dei posti posteriori esterni in caso di collisioni laterali) e airbag centrale (riempie lo spazio tra i sedili anteriori per ridurre l’urto tra guidatore e passeggero in caso di impatto laterale)
  • Disattivazione airbag passeggero anteriore
  • i-Size per i sedili posteriori laterali
  • Indicatore perdita pressione pneumatici
  • Attrezzi di bordo
  • Kit primo soccorso e triangolo di emergenza, con due giubbottini d’emergenza

Sorprende dover pagare a parte accessori utili come gli abbaglianti automatici (120 euro) e la telecamera per retromarcia (500 euro). Senza dimenticare i tanti (troppi) ADAS optional.

Scheda tecnica
Caratteristiche motore turbo benzina, 4 cilindri in linea, 1.984 cc, 310 CV
Cambio automatico (doppia frizione) a 7 rapporti
Trazione integrale permanente
Dimensioni 4,35/1,82/1,44 metri
Acc.

0-100 km/h

4,8 s
Consumi 12,0-12,3 km/l
Prezzo 51.950 euro

Dove l’abbiamo guidata

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’Audi S3 Sportback tra BrindisiLecce: un percorso molto pianeggiante contraddistinto da tratti urbani ed extraurbani con poche curve. La compatta teutonica si è rivelata una supercar per tutti i giorni: un’auto in grado di scattare da 0 a 100 chilometri orari in meno di 5 secondi ma al tempo stesso di garantire un buon comfort nei lunghi viaggi grazie a una taratura delle sospensioni rigida ma non in modo esagerato. Non è la migliore “segmento C” grintosa in commercio ma è indubbiamente quella più equilibrata: nello stile, nel comportamento stradale e nell’uso quotidiano.

Incollata all’asfalto e ben supportata dall’assetto ribassato di 1,5 cm rispetto alla A3 “normale”, da uno sterzo preciso, da freni potenti (quattro dischi autoventilanti) e da un cambio (automaticodoppia frizione a 7 rapporti) rapido nei passaggi marcia, può vantare un abitacolo ben insonorizzato e un motore silenzioso. Pure troppo a volte…

NON TUTTI SANNO CHE – La provincia di Brindisi è una delle maggiori produttrici di energia elettrica in Italia.

Dove vorremmo guidarla

Avremmo voluto mettere alla prova la S3 Sportback su qualche strada di montagna per sfruttare la pronta risposta del motore ai bassi regimi. Sarà per un’altra volta.

Le concorrenti

BMW M135i La rivale più agguerrita della S3 è meno divertente nelle curve della compatta Audi ma monta un motore più pronto ai bassi regimi e meno assetato di benzina. Senza dimenticare il bagagliaio più ampio e l’ottimo cambio.
Cupra Leon 2.0 TSI 300 CV VZ Carbon Costa poco meno della S3 e condivide con la rivale Audi il motore (ma con 10 cavalli in meno). In più la trazione è solo anteriore.
Mercedes A 35 AMG La compatta della Stella presenta molti punti di forza da non sottovalutare: costa meno della S3, è più spaziosa, è più incisiva nelle curve ed è più scattante.

Il motore, però, è poco reattivo in basso. A breve diventerà mild hybrid con il restyling.

Volkswagen Golf R Il pianale è lo stesso della S3, così come il motore (con 23 CV in più, però). I prezzi? Sensibilmente più alti…

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