Monthly Archives: Maggio 2022
Incidenti stradali: come mettere in sicurezza la zona
Come ben sappiamo e come ci insegnano anche a scuola guida, è fondamentale sapere quale sono le norme di primo soccorso, e quindi gli interventi che bisogna eseguire in caso di sinistro stradale nei confronti di eventuali persone rimaste coinvolte e ferite. Vediamo come bisogna comportarsi e come si deve mettere in sicurezza la zona in cui è avvenuto l’incidente.
Incidente stradale: le norme di primo soccorso
Se malauguratamente assistiamo a un sinistro stradale, dobbiamo sapere che ci sono delle norme – dette di primo soccorso – da mettere in atto. Prima di scendere dalla propria auto o altro veicolo è fondamentale, come dice la legge, indossare il giubbetto arancione o giallo catarifrangente, che è obbligatorio tenere sempre all’interno dell’abitacolo (attenzione: non serve a nulla tenerlo nel baule, è un’abitudine errata).
Nel caso in cui nessuno vi abbia ancora provveduto, bisogna posizionare il triangolo di pericolo nel senso opposto di marcia, ad almeno 100 metri di distanza, per avvisare i veicoli che arrivano della presenza di mezzi sulla carreggiata. Attenzione, perché si tratta di un’operazione molto delicata e che può anche essere pericolosa, per questo è importante che sia eseguita solo nel caso in cui siano presenti adeguati margini di sicurezza, soprattutto se ci si trova su strade a scorrimento veloce, come e autostrade.
Che cosa bisogna fare se ci sono dei feriti in mezzo alla strada? Se non ci sono le condizioni per spostarli, allora è possibile usare la propria auto per proteggerli, senza puntare i fari in direzione dei veicoli in arrivo. Attenzione: sarebbe bene non mobilizzare mai i feriti, a meno che non ci siano dei gravi pericoli imminenti.
Come mettere in sicurezza il luogo del sinistro stradale
Non è facile mettere in sicurezza la zona dell’incidente, soprattutto se ci sono dei feriti gravi, se si è da soli e magari anche su una strada isolata, senza l’aiuto di nessuno. È molto difficile, quando le persone coinvolte nel sinistro non si possono muovere o non sono coscienti, ma è fondamentale chiamare subito i soccorsi e cercare di mantenere la calma.
Se poi è notte e ci si trova su un tratto di strada particolarmente buio, sarebbe bene aiutarsi con elementi luminosi, come una torcia elettrica (consigliamo di averne sempre una con sé in macchina). Alla peggio e in mancanza d’altro va bene anche usare la torica dello smartphone, ma fate attenzione, perché purtroppo in molti casi non è di grande aiuto. Una cosa fondamentale da fare è accertarsi che non ci siano degli elementi pericolosi come materiale esplosivo, infiammabile, gassoso o corrosivo o ancora la presenza di cavi elettrici. In caso di dubbi di questo tipo chiamate immediatamente i Vigili del Fuoco e chiedete loro come comportarvi in attesa.
Veicoli pericolosi: come riconoscerli
Sui cartelli arancioni apposti sui veicoli che trasportano sostanze pericolose ci sono dei numeri, le cifre superiori in genere stanno a indicare il tipo di pericolo e quelle inferiori la sostanza trasportata.
La prima cifra può essere:
- 2 in caso di gas;
- 3 per il combustibile;
- 4 per comburente;
- 6 per materia tossica;
- 8 per materia corrosiva.
Le altre cifre stanno a indicare il tipo di pericolo complementare:
- 0: senza effetti complementari;
- 1: esplosivo;
- 2: gas;
- 3: combustibile;
- 5: comburente;
- 6: materia tossica;
- 7: radioattivo.
Se le prime due cifre si ripetono, allora significa che il pericolo primario è presente in modo molto particolare. Quando il luogo del sinistro è stato messo in sicurezza, allora si può procedere alla fase successiva, valutando quindi il numero delle persone infortunate.
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F1 2022: doppietta Red Bull in Spagna, Verstappen vince e balza in testa al Mondiale
Festa grande in casa Red Bull nel GP di Spagna a Barcellona. Primo Max Verstappen (nuovo leader del Mondiale F1 2022) e secondo Sergio Pérez davanti a George Russell (Mercedes): una doppietta – agevolata dal ritiro al 27° giro di Charles Leclerc (problemi al turbo dopo aver dominato per tutto il weekend con la Ferrari) – che ha permesso al team austriaco di soffiare al Cavallino anche il primato iridato tra i Costruttori.
Carlos Sainz Jr. ha salvato in parte il weekend della Rossa con un quarto posto finale ma il pilota spagnolo – scattato terzo – ha deluso nella prima parte della corsa sbagliando la partenza e finendo nella ghiaia al 7° giro.
Mondiale F1 2022 – GP Spagna: le pagelle
Max Verstappen (Red Bull)
Nonostante un paio di errori a inizio gara e un DRS malfunzionante Max Verstappen ha vinto il GP di Spagna a Barcellona portando a casa la terza vittoria consecutiva e la quarta negli ultimi cinque appuntamenti del Mondiale F1 2022.
Un inizio di gara non entusiasmante, quello del pilota olandese: al via non è riuscito a passare Leclerc, alla nona tornata ha perso il controllo della vettura rientrando quarto e si è ritrovato in “top 3” due giri dopo solo grazie a Pérez. Poi ha faticato a superare Russell e si è preso il secondo posto al 27° giro grazie al ritiro di Leclerc. Alla 49° tornata ha conquistato il primo posto senza soffrire più di tanto (prima il piazzamento apparteneva al suo scudiero in Red Bull).
George Russell (Mercedes)
Ancora una gara magistrale per George Russell, terzo nel GP di Spagna e alla sesta gara su sei in “top 5”.
Il pilota britannico – partito quarto – è entrato immediatamente in zona podio approfittando dell’errore al via di Sainz Jr. ed è passato in seconda posizione al 9° giro dopo l’errore di Verstappen. Poi si è difeso in modo esemplare dagli attacchi di Max e si è ritrovato addirittura al comando della corsa dopo il ritiro di Leclerc. Al 31° giro ha ceduto a Pérez e dopo il pit-stop è finito dietro le due Red Bull; nel finale è stato brevemente fuori dal podio dopo un altro cambio gomme ma ha ripreso facilmente la terza posizione con un sorpasso su Bottas.
Sergio Pérez (Red Bull)
Un gran lavoro da scudiero quello di Sergio Pérez in Spagna. Il driver messicano ha portato a casa il terzo podio negli ultimi quattro appuntamenti del Mondiale F1 2022 (una seconda piazza impreziosita dal punto bonus del giro veloce).
Scattato quinto dalla griglia e terzo dopo nove giri (complici gli errori di Sainz Jr. e Verstappen), ha ceduto il terzo posto a Max all’11° tornata. Rientrato in “top 3” al 27° giro in seguito al ritiro di Leclerc, è balzato in testa poco dopo con un sorpasso deciso su Russell e al 49° giro si è fatto nuovamente passare dal compagno olandese.
Charles Leclerc (Ferrari)
Charles Leclerc sembrava avviato verso una facile vittoria nel GP di Spagna a Barcellona: miglior tempo nelle tre sessioni di prove libere, pole position, una grande partenza e saldamente al comando della corsa per 27 giri.
Poi è cambiato tutto, c’è stato un problema al turbo e il monegasco è stato costretto al ritiro mettendo fine a una striscia positiva di 12 Gran Premi consecutivi a punti. Finora era stata la Red Bull ad avere problemi di affidabilità: oggi è toccato alla Ferrari.
Red Bull
Nel GP di Spagna a Barcellona la Red Bull ha ottenuto più di quello che si aspettava: una doppietta e il doppio primato nelle classifiche Piloti e Costruttori del Mondiale F1 2022.
Il team austriaco sembra aver definitivamente risolto i problemi di affidabilità: quattro successi negli ultimi cinque GP e quinta gara iridata di seguito con almeno una monoposto in “top 3”.
Mondiale F1 2022 – I risultati del GP di Spagna
Prove libere 1
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.828
2 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.907
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:20.164
4 George Russell (Mercedes) 1:20.590
5 Fernando Alonso (Alpine) 1:20.768
Prove libere 2
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.670
2 George Russell (Mercedes) 1:19.787
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:19.874
4 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.990
5 Max Verstappen (Red Bull) 1:20.006
Prove libere 3
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.772
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.844
3 George Russell (Mercedes) 1:19.920
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:20.002
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:20.129
Qualifiche
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:18.750
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.073
3 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.166
4 George Russell (Mercedes) 1:19.393
5 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.420
Le classifiche
La classifica del GP di Spagna 2022
Max Verstappen (Red Bull) | 1h37:20.475 |
Sergio Pérez (Red Bull) | + 13,1 s |
George Russell (Mercedes) | + 32,9 s |
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) | + 45,2 s |
Lewis Hamilton (Mercedes) | + 54,5 s |
Classifica Mondiale Piloti
Max Verstappen (Red Bull) | 110 punti |
Charles Leclerc (Ferrari) | 104 punti |
Sergio Pérez (Red Bull) | 85 punti |
George Russell (Mercedes) | 74 punti |
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) | 65 punti |
Classifica Mondiale Costruttori
Red Bull | 195 punti |
Ferrari | 169 punti |
Mercedes | 120 punti |
McLaren-Mercedes | 50 punti |
Alfa Romeo-Ferrari | 39 punti |
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Esistono delle temperature davvero pericolose per l’auto
La stagione estiva è alle porte e ormai in tutta Italia le temperature sono già degne delle più calde giornate di giugno, nonostante manchi ancora più di un mese all’inizio dell’estate. Ci sono degli accorgimenti utili da tenere presenti per evitare problemi in auto, causati dal forte caldo. Vediamo alcuni consigli insieme.
Auto parcheggiata al sole: cosa bisogna sapere
Quando lasciamo la nostra macchina posteggiata all’aperto durante l’estate, in un luogo privo di ripari, alberi o tettoie, sappiamo benissimo che – al nostro ritorno – la troveremo rovente. La carrozzeria, in pochissimo tempo, essendo a contatto diretto con i raggi del sole, può arrivare a raggiungere gli 80 gradi e l’abitacolo superare i 40°. Gli esperti hanno infatti misurato in maniera precisa il surriscaldamento della vettura, e bisogna fare particolare attenzione alla salute delle persone e degli animali che salgono a bordo.
Grazie a misurazioni realizzate in laboratorio, con strumenti professionali, è stato dimostrato che la superficie esterna e interna dell’auto, a causa della radiazione diretta del sole, può arrivare a sviluppare temperature potenzialmente pericolose per la salute delle persone. La carrozzeria è quella che si riscalda più rapidamente, essendo all’esterno, a stretto contatto con il sole: bastano 20 minuti per diventare bollente, e molto dipende anche dal suo colore.
In una vettura bianca infatti la temperatura può arrivare dai 25 ai 55 gradi, ma se la carrozzeria è nera, allora si arriva anche fino a 70 gradi, nello stesso tempo. Dopo i primi venti minuti, la temperatura continua a salire, ma meno rapidamente, arrivando a circa 60° per una macchina chiara e superando gli 80° per una scusa. È chiaro che le auto nere o molto scure assorbono maggiormente i raggi solari, e quindi diventano più roventi e in minor tempo. Attenzione: quando la carrozzeria è così rovente (sia bianca che nera) anche solo un semplice contatto può causare una scottatura sulla pelle.
La temperatura interna dell’auto
A prescindere dal colore della carrozzeria dell’auto, gli interni si surriscaldano invece nello stesso tempo e allo stesso modo. Il calore può arrivare a livelli molto alti, pericolosi per la salute di animali e persone. Pensiamo infatti che, dopo un’ora, come anticipato, sul cruscotto si arriva a quasi 80 gradi, mentre all’altezza del viso/della testa la temperatura arriva a superare i 40 gradi. L’unica soluzione per evitare il surriscaldamento, pericoloso per la nostra salute, è parcheggiare all’ombra o in un luogo coperto. Sappiamo bene che purtroppo questo non è sempre possibile.
La soluzione contro il riscaldamento dell’abitacolo
Per evitare che gli interni dell’auto si surriscaldino eccessivamente sotto il sole spesso si lasciano i finestrini laterali leggermente aperti. Questo però non ha un effetto molto importante, l’aria non circola abbastanza e quindi non si sente una gran differenza. L’unica cosa che aiuta a ridurre la temperatura interna della macchina è usare una pellicola di protezione solare contro il parabrezza. Dopo un’ora in questo modo si raggiungono i 35° C al massimo sul cruscotto e poco più di 30 grade nell’abitacolo.
Come evitare i rischi
Le raccomandazioni per evitare problemi e danni alla salute dovuti al surriscaldamento della macchina:
- non rimanere mai nell’auto chiusa, sotto il sole, senza l’aria condizionata – anche in caso di brevi soste – e mai lasciare bambini e animali in macchina;
- quando si sale in macchina, bisogna fare attenzione a toccare carrozzeria, cambio, volante, sedili e altre componenti che, essendo roventi, possono ustionare la pelle;
- ventilare l’abitacolo prima di salire in auto;
- tra l’abitacolo con climatizzatore acceso e l’esterno non deve mai esserci una differenza di temperatura superiore a 6° C, altrimenti si rischiano tosse e raffreddore.
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La Maison Citroën: una nuova casa a Milano per il Double Chevron
Si chiama La Maison Citroën la nuova casa del Double Chevron a Milano: un flagship store urbano situato all’interno del COIN di Piazza V Giornate, un’esperienza fisica (in un ambiente accogliente e conviviale come la propria casa) e al tempo stesso digitale, visto che è anche possibile acquistare online il modello desiderato della Casa francese.
Uno spazio innovativo – che presto vedremo anche a Bologna e a Catania (sempre negli store COIN e più precisamente nei Lifestyle Hub) – che accoglierà a rotazione le ultime novità della gamma del brand transapino. Adiacente a esso uno spazio riservato ai test drive dell’intera gamma: da oggi nel capoluogo lombardo, ad esempio, è possibile provare la microcar elettrica Ami e la C5 X Hybrid (variante ibrida plug-in benzina della berlina a cinque porte francese).
Ma non è tutto: per i visitatori de La Maison Citroën sono previste offerte esclusive per l’acquisto online dei modelli del marchio d’oltralpe e grazie alla collaborazione con COIN gli stessi vantaggi si estendono a tutti i titolari Coincard.
Com’è fatta La Maison Citroën?
La Maison Citroën di Milano è caratterizzata da una vetrina impreziosita da un enorme schermo che invita i passanti a entrare. Dentro troviamo una parete in legno naturale – su cui spicca la scritta “La Maison Citroën” in colore bianco – che presenta alcuni prodotti della boutique online del Double Chevron. Ultimo, ma non meno importante, il Citroën Wall: un grande monitor che consente di scoprire la storia del brand, di configurare tutti i modelli della gamma, di conoscere le offerte commerciali e di procedere all’acquisto del veicolo o – più semplicemente – dei prodotti lifestyle della marca.
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Cosa fare se c’è dell’olio nella vaschetta dell’acqua
Può succedere che dell’olio sia presente nella vaschetta dell’acqua del radiatore, e questa è una problematica legata allo spiacevole inconveniente della guarnizione della testata del motore bruciata. Si tratta tra l’altro di un guasto molto più comune di quanto possiamo pensare, sono molti gli automobilisti a richiedere aiuto in situazioni simili.
Bisogna fare attenzione a questo inconveniente: trovare la presenza di olio all’interno dell’acqua di raffreddamento del veicolo infatti non è mai buona cosa. Non basta constatare che il veicolo continui a funzionare e quindi procedere nella guidare senza farlo controllare da un professionista. L’olio non dovrebbe assolutamente mai arrivare nel radiatore, vediamo di scoprire e capire meglio il motivo.
Presenza di olio nella vaschetta dell’acqua: i motivi
Sulle auto con radiatore olio è possibile trovare la vaschetta dell’acqua del radiatore piena di olio emulsionato o denso, e questo è un problema a cui bisogna prestare molta attenzione. Se il veicolo sembra comunque funzionare a regola d’arte, allora è probabile che la presenza di olio nell’acqua sia recente. Non è comunque mai buona cosa trovare il lubrificante all’interno della vaschetta dell’acqua del radiatore, anzi. C’è da dire però che si tratta di un guasto che si può riparare e recuperare in maniera abbastanza semplice e senza spendere troppo. L’importante è, chiaramente, agire per tempo.
Ma qual è la causa della presenza di olio nel liquido di raffreddamento? È ovvio: il mescolamento dei due fluidi, che generalmente si trovano, a funzionamento corretto e in assenza di problemi all’auto, in circuiti separati. Lo scambiatore acqua-olio che si rompe (e può succedere) è senza dubbio il punto in cui acqua e olio si possono mescolare più facilmente.
La soluzione al problema è: sostituire nell’immediato lo scambiatore guasto e quindi rimuovere anche l’olio e il refrigerante, lavare e ripristinare entrambi i liquidi (refrigerante e olio motore), andando infine anche a cambiare il filtro dell’olio.
Il problema nella guarnizione della testata del motore
Una delle cause principali della presenza di olio nell’acqua del radiatore, come abbiamo detto in apertura, a prescindere dallo scambiatore, è la guarnizione della testata. Infatti, come avviene anche per lo scambiatore acqua–olio che si rompe, anche una tenuta scarsa di questo fondamentale elemento del motore può provocare l’emulsione di acqua e olio. In genere è di color marrone chiaro-nocciola e si trova sotto al tappo della vaschetta del radiatore e anche sotto a quello di rifornimento dell’olio motore. Solitamente l’olio va a finire nell’acqua di raffreddamento, a causa della pressione di esercizio più elevata, ma questo dipende anche dal punto in cui si rompe la guarnizione e dalla probabilità che ci sia anche gorgoglio di gas di scarico, oltre all’olio, nel radiatore.
Quali sono le soluzioni al problema dell’olio nell’acqua
Nei casi indicati sopra quindi abbiamo rilevato quando è possibile trovare, malauguratamente, dell’olio all’interno dell’acqua del radiatore: non è mai una buona cosa. La raccomandazione è sempre quella di rivolgersi prima possibile a un’officina, dove un meccanico specializzato può individuare il problema e capire come intervenire per la riparazione.
Il consiglio per risparmiare nei costi è quello di chiedere più di un preventivo a differenti professionisti, affidandosi sempre e comunque a un centro regolare, che rilascia fattura. Si tratta di un problema subdolo, a volte difficile da individuare. Per questo fate attenzione, perché se cercate di risparmiare e il problema non si risolve – e soprattutto non avete in mano una regolare fattura – non potrete mai rivalervi su nulla.
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Mondiale F1 2022 – GP Spagna a Barcellona: gli orari TV su Sky e TV8
Il GP di Spagna a Barcellona – sesta tappa del Mondiale F1 2022 – sarà trasmesso in diretta in chiaro anche su TV8 (oltre che su Sky). Di seguito troverete gli orari TV.
Nella corsa iberica vedremo molti sviluppi tecnici da parte dei team: prepariamoci quindi ad alcuni cambiamenti nelle gerarchie viste finora.
F1 2022 – GP Spagna: cosa aspettarsi
Il circuito di Barcellona – sede del GP di Spagna, sesto appuntamento del Mondiale F1 2022 – è un tracciato senza segreti per i piloti e le scuderie (qui vengono svolti diversi test invernali). Una pista che premia le monoposto migliori: dal 2014 a oggi solo la Red Bull è stata capace di trionfare qui senza poi vincere il titolo Costruttori lo stesso anno.
Partire bene in terra iberica è molto importante: Fernando Alonso nel 2013 è riuscito a salire sul gradino più alto del podio senza scattare dalle prime due file della griglia (l’unico dal 1986). Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2022 – Barcellona, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 20 maggio 2022
14:00-15:00 | Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1) |
17:00-18:00 | Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1) |
Sabato 21 maggio 2022
13:00-14:00 | Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1) |
16:00-17:00 | Qualifiche (diretta su Sky Sport F1 e TV8) |
Domenica 22 maggio 2022
15:00 | Gara (diretta su Sky Sport F1 e TV8) |
F1 – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO | 4.675 m |
GIRI | 66 |
RECORD IN PROVA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W12) – 1’16”741 – 2021 |
RECORD IN GARA | Max Verstappen (Red Bull RB16B) – 1’18”149 – 2021 |
RECORD DISTANZA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W12) – 1h33’07”680 – 2021 |
F1 – Il pronostico del GP di Spagna 2022
1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton ama tantissimo Barcellona: sei vittorie (cinque nelle ultime cinque edizioni del GP di Spagna), dieci podi totali e sei pole position. Senza dimenticare che da quando corre con la Mercedes è sempre partito dalla prima fila su questo tracciato.
Ora le frecce d’argento stanno soffrendo – il campione britannico non centra la “top 3” da quattro gare consecutive, evento che non si verificava dal lontano 2013 – ma gli aggiornamenti portati dal team lasciano ben sperare.
2° Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen è il favorito del GP di Spagna ma qui ha vinto solo una volta (nel 2016, primo successo in carriera in F1 all’esordio con la Red Bull) e ha centrato in una sola occasione la prima fila in qualifica senza mai portare a casa la pole.
Il campione del mondo in carica è in formissima: tre vittorie negli ultimi quattro appuntamenti della stagione 2022 e ritiri che sono dipesi dalla vettura e non da lui.
3° Charles Leclerc (Ferrari)
In Spagna probabilmente vedremo un Charles Leclerc giocare in difesa cercando di stare il più vicino possibile a Verstappen.
Il pilota monegasco – mai sul podio a Barcellona (miglior piazzamento un quarto posto lo scorso anno) – è reduce da due successi e quattro podi totali nei primi cinque GP del Mondiale F1 2022.
Da tenere d’occhio: Sergio Pérez (Red Bull)
Neanche Sergio Pérez è mai salito sul podio del GP di Spagna: il suo miglior piazzamento a Barcellona è stato un quarto posto nel 2017.
Dopo il ritiro in Bahrein per problemi tecnici il pilota messicano si è rivelato veloce e continuo: quattro “top 5” di seguito condite da due seconde piazze.
La squadra da seguire: Red Bull
La Red Bull vuole approfittare di un GP di Spagna apparentemente favorevole alle sue caratteristiche per soffiare alla Ferrari il primato nel Mondiale F1 Costruttori e secondo noi ci riuscirà.
Da quattro gare consecutive il team austriaco piazza almeno una monoposto sul podio e non ha alcuna intenzione di interrompere questa striscia.
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Auto BMW: l’elenco completo (con i prezzi)
Le auto BMW sono molto amate da chi cerca un mezzo “premium” ma non si accontenta dell’eleganza. Le vetture della Casa bavarese puntano molto sul piacere di guida e su un design originale che non mette tutti d’accordo.
Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto BMW in commercio (con i prezzi): tanti modelli benzina, diesel, mild hybrid benzina, mild hybrid diesel, ibridi plug-in benzina ed elettrici per tutti i gusti.
Auto BMW: l’elenco completo (con i prezzi)
BMW serie 1
La terza generazione della BMW serie 1 è una compatta disponibile a trazione anteriore o integrale che condivide il pianale con molti altri modelli della Casa tedesca (serie 2 Active Tourer, serie 2 Gran Coupé, X1 e X2). Prezzi da 26.900 euro e una gamma motori composta da otto unità sovralimentate: cinque a benzina (due 1.5 tre cilindri da 109 e 136 CV e tre 2.0 da 178, 265 e 306 CV) e tre diesel (un 1.5 a tre cilindri da 116 CV e due 2.0 da 150 e 190 CV).
BMW serie 3
La settima generazione della BMW serie 3 è una berlina disponibile a trazione posteriore o integrale che verrà presto sottoposta a un restyling. Pianale condiviso con la serie 4, prezzi da 39.100 euro e una gamma motori composta da tredici unità sovralimentate: cinque a benzina (tre 2.0 da 156, 184 e 258 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 480 e 510 CV), un 3.0 mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 374 CV, cinque mild hybrid diesel (tre 3.0 da 122, 150 e 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV) e due 2.0 ibridi plug-in benzina da 204 e 252 CV.
BMW serie 3 Station
La BMW serie 3 Station – variante wagon della settima serie della berlina bavarese – è in vendita a prezzi che partono da 40.950 euro. La gamma motori è composta da undici unità sovralimentate: tre 2.0 a benzina da 156, 184 e 258 CV, un 3.0 mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 374 CV, due 2.0 ibridi plug-in benzina da 204 e 292 CV e cinque diesel (tre 2.0 da 122, 150 e 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV).
BMW serie 5
La settima generazione della BMW serie 5 è un’ammiraglia disponibile a trazione posteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 56.690 euro. Pianale condiviso con la X5 e una gamma motori composta da undici unità sovralimentate: due 4.4 V8 a benzina da 530 e 625 CV, due 2.0 mild hybrid benzina da 184 e 252 CV, quattro mild hybrid diesel (due 2.0 da 150 e 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 249 e 340 CV) e tre ibridi plug-in benzina (due 2.0 da 277 e 292 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 394 CV).
BMW serie 5 Station
La BMW serie 5 Station è la variante wagon della settima serie dell’ammiraglia bavarese. Prezzi da 58.690 euro e una gamma motori composta da nove unità sovralimentate: tre mild hybrid benzina (due 2.0 da 184 e 252 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 333 CV), due 2.0 ibridi plug-in benzina da 204 e 292 CV e quattro diesel (due 2.0 da 150 e 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 249 e 340 CV).
BMW i7
La BMW i7 è un’ammiraglia elettrica a trazione integrale in vendita a 146.000 euro. La potenza? 544 CV.
BMW serie 2 Active Tourer
La seconda generazione della BMW serie 2 Active Tourer è una monovolume disponibile a trazione anteriore o integrale sviluppata sullo stesso pianale di molti altri modelli della Casa tedesca (serie 1, serie 2 Gran Coupé, X1 e X2). La gamma motori è composta da quattro unità sovralimentate: un 1.5 tre cilindri a benzina da 136 CV, due mild hybrid benzina (un 1.5 tre cilindri da 170 CV e un 2.0 da 218 CV) e un 2.0 diesel da 150 CV. I prezzi? Da 34.600 euro.
BMW serie 2 Gran Tourer
La BMW serie 2 Gran Tourer è una monovolume a 7 posti disponibile a trazione anteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 33.750 euro. La gamma motori è composta da quattro unità sovralimentate: un 2.0 a benzina da 178 CV e tre diesel (un 1.5 tre cilindri da 116 CV e due 2.0 da 150 e 190 CV).
BMW serie 2 Coupé
La seconda generazione della BMW serie 2 Coupé è una sportiva disponibile a trazione posteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 43.150 euro. La gamma motori è composta da quattro unità sovralimentate: tre a benzina (due 2.0 da 184 e 245 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 374 CV) e un 2.0 diesel da 190 CV.
BMW serie 2 Cabrio
La BMW serie 2 Cabrio è una cabriolet sportiva a trazione posteriore in procinto di andare in pensione. Prezzi da 37.750 euro e una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate a benzina: tre 2.0 da 136, 184 e 252 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 340 CV.
BMW serie 2 Gran Coupé
La BMW serie 2 Gran Coupé è una compatta disponibile a trazione anteriore o integrale che condivide il pianale con molti altri modelli della Casa teutonica (serie 1, serie 2 Active Tourer, X1 e X2). Prezzi da 34.200 euro e una gamma motori formata da sei unità sovralimentate: tre a benzina (un 1.5 tre cilindri da 136 CV e due 2.0 da 178 e 306 CV) e tre diesel (un 1.5 tre cilindri da 116 CV e due 2.0 da 150 e 190 CV).
BMW serie 4 Coupé
La seconda generazione della BMW serie 4 Coupé è una sportiva disponibile a trazione posteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 53.150 euro. Pianale condiviso con la serie 3 e una gamma motori composta da otto unità sovralimentate: quattro a benzina (due 2.0 da 184 e 245 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 480 e 510 CV), un 3.0 mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 374 CV e tre mild hybrid diesel (un 2.0 da 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV).
BMW serie 4 Cabrio
La BMW serie 4 Cabrio – variante cabriolet della seconda serie della sportiva bavarese – è in vendita a prezzi che partono da 61.650 euro. La gamma motori è composta da sette unità sovralimentate: tre a benzina (due 2.0 da 184 e 245 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 510 CV), un 3.0 mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 374 CV e tre mild hybrid diesel (un 2.0 da 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV).
BMW serie 4 Gran Coupé
La seconda generazione della BMW serie 4 Gran Coupé è una berlina a cinque porte disponibile a trazione posteriore o integrale. Prezzi da 53.150 euro e una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: due 2.0 a benzina da 184 e 245 CV, un 3.0 mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 374 CV e un 2.0 mild hybrid diesel da 190 CV.
BMW serie 6 Gran Turismo
La BMW serie 6 Gran Turismo è un’ammiraglia disponibile a trazione posteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 67.900 euro. La gamma motori è composta da quattro unità sovralimentate: un 2.0 mild hybrid benzina da 258 CV e tre mild hybrid diesel (un 2.0 da 190 CV e due 3.0 a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV).
BMW serie 8
La seconda generazione della BMW serie 8 è una supercar offerta in due varianti di carrozzeria (Coupé e Cabrio) e disponibile a trazione posteriore o integrale. Presto verrà sottoposta a un restyling. Prezzi da 111.500 euro e una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: tre a benzina (un 3.0 a sei cilindri in linea da 340 CV e due 4.4 V8 da 530 e 625 CV) e un 3.0 mild hybrid diesel a sei cilindri in linea da 340 CV.
BMW serie 8 Gran Coupé
La BMW serie 8 Gran Coupé è un’ammiraglia sportiva disponibile a trazione posteriore o integrale che verrà presto sottoposta a un restyling. Prezzi da 96.380 euro e una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: tre a benzina (un 3.0 a sei cilindri in linea da 340 CV e due 4.4 V8 da 530 e 625 CV) e un 3.0 mild hybrid diesel a sei cilindri in linea da 340 CV.
BMW Z4
La terza generazione della BMW Z4 è una spider a trazione posteriore in vendita a prezzi che partono da 44.500 euro. Pianale condiviso con la Toyota Supra e una gamma motori composta da tre unità sovralimentate a benzina: due 2.0 da 197 e 258 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 340 CV.
BMW X1
La seconda generazione della BMW X1 è una SUV compatta disponibile a trazione anteriore o integrale sviluppata sullo stesso pianale di molti altri modelli della Casa tedesca (serie 1, serie 2 Active Tourer, serie 2 Gran Coupé e X2). Prezzi da 33.600 euro e una gamma motori composta da sei unità sovralimentate: due a benzina (un 1.5 tre cilindri da 136 CV e un 2.0 da 178 CV), un 1.5 tre cilindri ibrido plug-in benzina da 220 CV e tre diesel (un 1.5 tre cilindri da 116 CV e due 2.0 da 150 e 190 CV).
BMW X2
La BMW X2 è una SUV compatta disponibile a trazione anteriore o integrale che condivide il pianale con molte altre vetture della Casa di Monaco (serie 1, serie 2 Active Tourer, serie 2 Gran Coupé e X1). Prezzi da 34.750 euro e una gamma motori che comprende sette unità sovralimentate: tre a benzina (un 1.5 tre cilindri da 136 CV e due 2.0 da 178 e 306 CV), un 1.5 tre cilindri ibrido plug-in benzina da 220 CV e tre diesel (un 1.5 tre cilindri da 116 CV e due 2.0 da 150 e 190 CV).
BMW X3
La terza generazione della BMW X3 è una SUV media disponibile a trazione posteriore o integrale in vendita a prezzi che partono da 56.200 euro. Pianale condiviso con X4, i4 e iX3 e una gamma motori composta da dieci unità sovralimentate: un 3.0 benzina a sei cilindri in linea da 510 CV, tre mild hybrid benzina (due 2.0 da 184 e 245 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 360 CV), cinque mild hybrid diesel (due 2.0 da 150 e 190 CV e tre 3.0 a sei cilindri in linea da 249, 286 e 340 CV) e un 2.0 ibrido plug-in benzina da 292 CV.
BMW X4
La seconda generazione della BMW X4 è una SUV media a trazione integrale che condivide il pianale con molti altri modelli della Casa tedesca (X3, i4 e iX3). Prezzi da 60.700 euro e una gamma motori composta da otto unità sovralimentate: un 4.4 V8 biturbo benzina da 510 CV, tre turbo mild hybrid benzina (due 2.0 da 184 e 252 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 360 CV) e quattro turbodiesel mild hybrid (un 2.0 da 190 CV e tre 3.0 a sei cilindri in linea da 249, 286 e 360 CV).
BMW X5
La quarta generazione della BMW X5 è una grande SUV a trazione integrale realizzata sullo stesso pianale della serie 5. Prezzi da 71.000 euro e una gamma motori composta da otto unità sovralimentate: tre 4.4 V8 biturbo benzina da 530, 600 e 625 CV, un 3.0 turbo mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 333 CV, due 3.0 mild hybrid diesel a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV, un 3.0 ibrido plug-in benzina a sei cilindri in linea da 394 CV e un 2.0 diesel da 231 CV.
BMW X6
La terza generazione della BMW X6 è una grande SUV a trazione integrale in vendita a prezzi che partono da 83.000 euro. La gamma motori è composta da cinque unità sovralimentate: due 4.4 V8 biturbo a benzina da 530 e 600 CV, un 3.0 turbo mild hybrid benzina a sei cilindri in linea da 333 CV e due 3.0 mild hybrid diesel a sei cilindri in linea da 286 e 340 CV.
BMW X7
La BMW X7 è una grande SUV a trazione integrale in grado di accogliere fino a 7 passeggeri che verrà presto sottoposta a un restyling. Prezzi da 100.350 euro e una gamma motori composta da tre unità sovralimentate: un 4.4 V8 biturbo benzina da 530 CV, un 3.0 turbo mild hybrid benzina da 333 CV e un 3.0 biturbodiesel mild hybrid a sei cilindri in linea da 340 CV.
BMW i3
La BMW i3 è una piccola elettrica “tutto dietro” (motore e trazione posteriore) in vendita a prezzi che partono da 41.100 euro. Due le varianti di potenza: 170 e 184 CV.
BMW i4
La BMW i4 è una berlina elettrica a cinque porte sviluppata sullo stesso pianale di molti altri modelli della Casa bavarese (X3, X4 e iX3). Prezzi da 60.900 euro e due varianti di potenza (340 e 544 CV).
BMW iX3
La BMW iX3 è una grande SUV elettrica “tutto dietro” (motore da 286 CV e trazione posteriore) che condivide il pianale con molti altri modelli del brand teutonico (X3, X4 e i4). Prezzi da 71.900 euro.
BMW iX
La BMW iX è una grande SUV elettrica a trazione integrale offerta in tre varianti di potenza: 326, 523 e 619 CV. I prezzi? Da 84.000 euro.
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Quando e perché va sostituito il filtro antipolline dell’auto?
Probabilmente, gli automobilisti che saprebbero riconoscerlo o distinguerlo al primo colpo si contano sulle dita di una mano. E dire che, nella lunga lista di filtri che troviamo all’interno dell’auto, è tra i più importanti. Forse il più importate, se pensiamo alla salute degli occupanti del veicolo. Anche se poco noto ai più, il filtro antipolline (o filtro abitacolo) è fondamentale per far sì che la qualità dell’aria all’interno del abitacolo sia sempre ottimale.
Ovviamente, il filtro abitacolo non è eterno: affinché compia il proprio “dovere” è necessario cambiarlo con uno nuovo. Scopriamo insieme perché sostituire il filtro antipolline e ogni quanto tempo farlo. Prima, però, vediamo velocemente che cos’è e a cosa serve questo componente auto
A cosa serve il filtro antipolline dell’auto
A dispetto di quanto possa fare pensare il nome, il filtro antipolline non serve solamente a bloccare spore di polline e altre particelle che provocano allergie. Questo componente, come già detto, è fondamentale per proteggere la salute degli occupanti di un’auto filtrando tutta l’aria in ingresso.
A seconda della tipologia (vediamo tra poco quali sono e come si differenziano l’una dall’altra), il filtro abitacolo è in grado di bloccare pollini, polveri, fumi e particelle dannose presenti nell’aria e potenzialmente pericolose per la nostra salute. In particolare, filtri di questo genere possono bloccare la circolazione di sostanze nocive presenti nei gas di scarico come cadmio, cromo e vanadio.
A oggi, i filtri antipolline possono essere suddivisi in due macro-categorie:
- Filtro in fibra o carta. Si tratta dei più economici disponibili sul mercato e blocca sostanze come pollini, batteri, muffe e residui meccanici presenti nell’aria (come la polvere sprigionata dai dischi dei freni);
- Filtro ai carboni attivi. Aiuta a preservare la qualità dell’aria nell’abitacolo della propria auto bloccando anche metalli pesanti e altre sostanze nocive presenti nei gas di scarico di auto, bus e camion.
Va sottolineato il fatto che quando si parla di filtro antipolline non ci si riferisce a quello che viene comunemente chiamato filtro dell’aria. Quest’ultimo, infatti, serve a impedire che elementi esterni possano finire nella camera di combustione del motore, causando così danni (spesso irreparabili) alla nostra auto.
Perché cambiare il filtro antipolline
Il filtro abitacolo, dunque, svolge un ruolo decisamente importante per preservare la salute di chi si trova dentro l’auto. Non solo: un filtro sporco e malfunzionante causa problemi anche al corretto funzionamento del veicolo.
Ad esempio, un filtro antipolline sporco ridurrà la circolazione di aria all’interno dell’abitacolo, facendo appannare i vetri dell’auto più velocemente e con una maggior frequenza. Inoltre, l’impianto di condizionamento funzionerà a “metà servizio”, perché il flusso d’aria che passa dalle bocchette del veicolo sarà giocoforza minore.
Quando cambiare il filtro abitacolo
Per esser certi che il filtro antipolline funzioni sempre al meglio, è buona norma sostituirlo una volta l’anno oppure ogni 15mila chilometri percorsi. Insomma, a grandi linee il filtro va cambiato in concomitanza con l’esecuzione del tagliando del veicolo.
In alcuni casi, però, gli intervalli potrebbero essere anche minori. Se, ad esempio, si vive in un’area particolarmente polverosa (a ridosso di una spiaggia, o di una cava, ad esempio), il filtro abitacolo potrebbe saturarsi prima del tempo e richiedere così una sostituzione anticipata.
Riconoscere che il filtro abitacolo è arrivato a fine del proprio ciclo di vita, fortunatamente, non è complesso. I sintomi, a grandi linee, li abbiamo già descritti: se il condizionatore auto funziona male o se si forma condensa sui vetri in maniera più veloce o più frequentemente del solito, allora è probabile che il filtro sia quasi completamente otturato.
Quanto costa sostituire il filtro antipolline
Se state rimandando la sostituzione del filtro abitacolo per paura del prezzo, non avete di che preoccuparvi. Solitamente, il cambio del filtro non richiede più di 40 euro, manodopera inclusa. Se poi volete risparmiare qualcosa, vi basterà acquistare un filtro compatibile con il vostro veicolo, munirvi del manuale dell’auto e seguire le istruzioni. Ovviamente, se non vi sentite in grado di farlo, non avventuratevi: rivolgetevi a un professionista e nel giro di qualche decina di minuti tornerete a respirare aria pulita e salutare.
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Ecobonus 2022: l’elenco di tutte le auto che beneficiano degli incentivi
Gli incentivi auto 2022 sono finalmente realtà: chi acquista una vettura nuova con emissioni di CO2 fino a 135 g/km ha a disposizione un Ecobonus fino a 5.000 euro.
Di seguito troverete una guida completa all’Ecobonus 2022: l’elenco indicativo e i prezzi aggiornati di tutte le auto che beneficiano degli incentivi.
Ecobonus 2022: i nuovi incentivi per le auto con emissioni di CO2 da 61 a 135 g/km
Tutte le auto nuove Euro 6 con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km e con prezzi fino a 42.700 euro beneficiano dei seguenti incentivi (validi esclusivamente in caso di rottamazione di un usato fino a Euro 4 intestato all’acquirente o a un familiare convivente):
- CON ROTTAMAZIONE DI UN USATO FINO A EURO 4: 2.000 euro
Incentivo di 2.000 euro con rottamazione
Alfa Romeo
- Tonale (37.000 euro con rottamazione)
Audi
- A1 Sportback 25 TFSI (da 21.050 euro con rottamazione)
- A1 Sportback 30 TFSI (tranne citycarver S tronic) (da 21.800 euro con rottamazione)
- A1 citycarver 35 TFSI manuale (da 26.500 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 30 TFSI (da 27.150 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 35 TFSI (da 29.400 euro con rottamazione)
- A3 Sportback g-tron (da 31.250 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 30 TFSI S tronic (da 29.350 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 35 TFSI S tronic (da 31.600 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 30 TDI (da 28.350 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 35 TDI (da 32.400 euro con rottamazione)
- A4 35 TFSI manuale (“base” e Business) (da 36.150 euro con rottamazione)
- A4 30 TDI “base” (40.050 euro con rottamazione)
- Q2 30 TFSI (da 27.050 euro con rottamazione)
- Q2 35 TFSI manuale (da 28.800 euro con rottamazione)
- Q2 30 TDI (da 28.300 euro con rottamazione)
- Q2 35 TDI trazione anteriore (da 34.200 euro con rottamazione)
- Q3 35 TDI manuale (da 35.800 euro con rottamazione)
- Q3 Sportback 35 TDI manuale “base” (39.050 euro con rottamazione)
BMW
- 116i (da 24.900 euro con rottamazione)
- 118i (da 27.710 euro con rottamazione)
- 116d (da 27.200 euro con rottamazione)
- 118d (da 31.710 euro con rottamazione)
- 120d trazione anteriore (Advantage e Business Advantage) (da 39.310 euro con rottamazione)
- 316d 48V “base” (37.350 euro con rottamazione)
- 316d 48V Station “base” (39.200 euro con rottamazione)
- 220i 48V Active Tourer (da 34.500 euro con rottamazione)
- 218d Active Tourer (da 35.900 euro con rottamazione)
- 216d Gran Tourer (da 31.750 euro con rottamazione)
- 218d Gran Tourer trazione anteriore (da 34.200 euro con rottamazione)
- 220d Gran Tourer Advantage trazione anteriore (39.400 euro con rottamazione)
- 218i Gran Coupé (da 32.760 euro con rottamazione)
- 216d Gran Coupé (da 32.500 euro con rottamazione)
- 218d Gran Coupé manuale (da 35.360 euro con rottamazione)
- X1 sDrive18d (no xLine Plus) (da 33.650 euro con rottamazione)
- X2 sDrive16d (no Goldplay Edition) (da 33.000 euro con rottamazione)
- X2 sDrive18d (“base”, Advantage e Business-X) (da 34.900 euro con rottamazione)
Citroën
- C3 PureTech 83 (da 15.150 euro con rottamazione)
- C3 PureTech 110 (da 17.400 euro con rottamazione)
- C3 BlueHDi (da 17.650 euro con rottamazione)
- C4 PureTech (da 21.750 euro con rottamazione)
- C4 BlueHDi da 26.750 euro con rottamazione)
- C5 X PureTech 130 (da 31.250 euro con rottamazione)
- C3 Aircross PureTech 110 (da 18.100 euro con rottamazione)
- C3 Aircross PureTech 130 (da 22.850 euro con rottamazione)
- C3 Aircross BlueHDi 110 (da 20.600 euro con rottamazione)
- C3 Aircross BlueHDi 120 (da 22.350 euro con rottamazione)
- C5 Aircross PureTech manuale (da 26.700 euro con rottamazione)
- C5 Aircross BlueHDi (da 28.200 euro con rottamazione)
Cupra
- Formentor 2.0 TDI trazione anteriore (33.100 euro con rottamazione)
Dacia
- Sandero 1.0 (da 9.500 euro con rottamazione)
- Sandero 1.0 TCe (da 10.600 euro con rottamazione)
- Sandero 1.0 TCe ECO-G (da 11.200 euro con rottamazione)
- Jogger 1.0 TCe (da 13.950 euro con rottamazione)
- Jogger 1.0 TCe GPL (da 13.650 euro con rottamazione)
- Lodgy (16.000 euro con rottamazione)
- Duster 1.0 TCe GPL (da 14.950 euro con rottamazione)
- Duster 1.5 Blue dCi 4×2 (da 16.100 euro con rottamazione)
DS
- DS 3 Crossback PureTech 100 (da 25.100 euro con rottamazione)
- DS 3 Crossback BlueHDi 110 (da 26.950 euro con rottamazione)
- DS 3 Crossback BlueHDi 130 (da 30.450 euro con rottamazione)
- DS 4 PureTech 130 (da 29.150 euro con rottamazione)
- DS 4 BlueHDi (da 30.650 euro con rottamazione)
- DS 7 Crossback BlueHDi (Business e Performance Line) (da 38.900 euro con rottamazione)
Fiat
- 500 EasyPower (da 16.100 euro con rottamazione)
- 500 Hybrid (da 15.000 euro con rottamazione)
- 500 C (da 17.500 euro con rottamazione)
- Panda EasyPower (da 13.750 euro con rottamazione)
- Panda Hybrid (da 13.000 euro con rottamazione)
- Panda Cross Hybrid (15.750 euro con rottamazione)
- Tipo 1.0 (da 18.950 euro con rottamazione)
- Tipo Hybrid (da 24.450 euro con rottamazione)
- Tipo 1.3 Mjt (da 21.050 euro con rottamazione)
- Tipo 1.6 Mjt (da 22.450 euro con rottamazione)
- Tipo Station 1.0 (da 20.450 euro con rottamazione)
- Tipo Station Hybrid (da 25.950 euro con rottamazione)
- Tipo Station 1.3 Multijet (da 22.550 euro con rottamazione)
- Tipo Station 1.6 Multijet (da 23.950 euro con rottamazione)
- 500L 1.3 MJT (da 21.650 euro con rottamazione)
- 500X Hybrid (da 27.400 euro con rottamazione)
- 500X 1.3 MultiJet (da 24.400 euro con rottamazione)
- 500X 1.6 MultiJet (da 25.900 euro con rottamazione)
Ford
- Fiesta 1.1 (da 16.350 euro con rottamazione)
- Fiesta GPL (19.850 euro con rottamazione)
- Fiesta 1.0 Ecoboost Hybrid (da 20.350 euro con rottamazione)
- Focus 1.0 Ecoboost Hybrid 125CV (da 27.050 euro con rottamazione)
- Focus 1.0 Ecoboost Hybrid 155CV (31.550 euro con rottamazione)
- Focus 1.5 EcoBlue (da 30.300 euro con rottamazione)
- Focus Station 1.0 EcoBoost Hybrid (da 27.050 euro con rottamazione)
- Focus Station 1.5 EcoBlue (da 30.300 euro con rottamazione)
- Mondeo (no Vignale) (da 35.750 euro con rottamazione)
- EcoSport (Titanium e Active) (da 21.500 euro con rottamazione)
- Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV (da 22.000 euro con rottamazione)
- Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 155 CV (da 28.800 euro con rottamazione)
- Kuga Full Hybrid (no Vignale) (da 34.100 euro con rottamazione)
- Kuga 1.5 EcoBlue 120 CV 2WD manuale (da 32.350 euro con rottamazione)
- Tourneo Connect 2.0 EcoBlue trazione anteriore (da 25.250 euro con rottamazione)
Honda
- Jazz (da 20.900 euro con rottamazione)
- HR-V (da 29.800 euro con rottamazione)
Hyundai
- i10 1.0 (da 11.450 euro con rottamazione)
- i10 1.0 T-GDI (15.900 euro con rottamazione)
- i10 GPL (da 13.450 euro con rottamazione)
- i20 1.0 T-GDI (18.800 euro con rottamazione)
- i20 1.2 (da 15.550 euro con rottamazione)
- i20 GPL (17.550 euro con rottamazione)
- i20 1.0 T-GDI 48V 100 CV (da 17.750 euro con rottamazione)
- i20 1.0 T-GDI 48V 120 CV (da 20.500 euro con rottamazione)
- i30 1.0 T-GDI 48V (da 24.700 euro con rottamazione)
- i30 1.5 T-GDI 48V (da 27.350 euro con rottamazione)
- i30 Station 1.0 T-GDI 48V (da 25.700 euro con rottamazione)
- i30 Station 1.5 T-GDI 48V (da 28.350 euro con rottamazione)
- Ioniq Hybrid (da 28.100 euro con rottamazione)
- Bayon 1.2 (da 17.750 euro con rottamazione)
- Bayon GPL (da 18.000 euro con rottamazione)
- Bayon 1.0 T-GDI Hybrid 48V (da 20.150 euro con rottamazione)
- Kona 1.0 T-GDI (da 20.250 euro con rottamazione)
- Kona 1.0 T-GDI Hybrid 48V (da 21.600 euro con rottamazione)
- Kona HEV (da 25.400 euro con rottamazione)
- Kona 1.6 CRDI Hybrid 48V trazione anteriore (da 23.400 euro con rottamazione)
- Tucson HEV trazione anteriore (da 31.850 euro con rottamazione)
Jeep
- Renegade 1.5 T4 MHEV (da 30.200 euro con rottamazione)
- Renegade 1.6 Mjt (da 26.400 euro con rottamazione)
- Compass 1.5 T4 MHEV (no S) (da 34.200 euro con rottamazione)
- Compass 1.6 Multijet II (da 30.900 euro con rottamazione)
Kia
- Picanto 1.0 (da 11.250 euro con rottamazione)
- Picanto EcoGPL (da 12.850 euro con rottamazione)
- Rio 1.2 (14.950 euro con rottamazione)
- Rio EcoGPL (da 14.950 euro con rottamazione)
- Rio 1.0 T-GDi 100 CV MHEV (da 16.950 euro con rottamazione)
- Rio 1.0 T-GDI 120 CV MHEV (da 18.700 euro con rottamazione)
- Ceed 1.0 T-GDi GPL (22.900 euro con rottamazione)
- Ceed 1.0 T-GDi MHEV (23.900 euro con rottamazione)
- Ceed 1.6 CRDi MHEV (da 25.750 euro con rottamazione)
- Ceed Station 1.0 T-GDi GPL (23.900 euro con rottamazione)
- Ceed Station 1.5 T-GDi MHEV (26.400 euro con rottamazione)
- Ceed Station 1.6 CRDi MHEV (da 26.750 euro con rottamazione)
- ProCeed 1.5 T-GDI (da 30.550 euro con rottamazione)
- Stonic 1.2 (da 16.250 euro con rottamazione)
- Stonic 1.0 T-Gdi LPG (23.000 euro con rottamazione)
- Stonic ECO GPL (da 18.250 euro con rottamazione)
- Stonic 1.0 T-GDi 100 CV MHEV (da 18.250 euro con rottamazione)
- Stonic 1.0 T-GDi 120 CV MHEV (da 22.250 euro con rottamazione)
- Niro HEV (da 26.250 euro con rottamazione)
- XCeed 1.0 T-GDi GPL (da 23.500 euro con rottamazione)
- XCeed 1.5 T-GDi MHEV manuale (da 25.750 euro con rottamazione)
- XCeed 1.6 CRDi MHEV (da 27.600 euro con rottamazione)
- Sportage 1.6 TGDi HEV trazione anteriore (da 33.950 euro con rottamazione)
- Sportage 1.6 CRDi MHEV trazione anteriore (no GT-line Plus) (da 29.950 euro con rottamazione)
Lancia
- Ypsilon GPL (da 15.750 euro con rottamazione)
- Ypsilon Hybrid (da 13.100 euro con rottamazione)
Lexus
- UX Executive trazione anteriore (37.800 euro con rottamazione)
Mazda
- Mazda2 1.5 75 CV (da 16.300 euro con rottamazione)
- Mazda2 1.5 90 CV (da 16.700 euro con rottamazione)
- Mazda2 Hybrid (da 18.300 euro con rottamazione)
- Mazda3 2.0L M-Hybrid 122 CV (da 23.100 euro con rottamazione)
- Mazda3 2.0L M-Hybrid 150 CV (da 24.100 euro con rottamazione)
- Mazda3 2.0L M-Hybrid 186 CV (da 27.450 euro con rottamazione)
- Mazda 3 4 porte 2.0-G M Hybrid 122 CV (25.800 euro con rottamazione)
- Mazda 3 4 porte 2.0-G M Hybrid 150 CV (28.150 euro con rottamazione)
- Mazda3 4 porte 2.0-X M Hybrid 186 CV (32.250 euro con rottamazione)
- CX-30 2.0L M-Hybrid 122 CV (da 23.950 euro con rottamazione)
- CX-30 2.0L M-Hybrid 150 CV 2WD (da 24.950 euro con rottamazione)
- CX-30 2.0L M-Hybrid 186 CV 2WD (da 28.900 euro con rottamazione)
Mercedes
- A 160 (27.150 euro con rottamazione)
- A 180 Business (28.670 euro con rottamazione)
- A 180 d (da 28.780 euro con rottamazione)
- A 200 d trazione anteriore (da 30.240 euro con rottamazione)
- A 220 d (no Premium) (da 38.090 euro con rottamazione)
- A 180 4p (da 28.096 euro con rottamazione)
- A 200 4p trazione anteriore (da 29.936 euro con rottamazione)
- A 180 d 4p (da 28.230 euro con rottamazione)
- A 200 d 4p (no Premium 4Matic) (da 30.370 euro con rottamazione)
- A 220 d 4p trazione anteriore (Business e Sport) (da 38.693 euro con rottamazione)
- B 160 (24.097 euro con rottamazione)
- B 200 manuale (28.110 euro con rottamazione)
- B 180 d (da 27.540 euro con rottamazione)
- B 200 d (da 30.350 euro con rottamazione)
- B 220 d Sport trazione anteriore (da 39.330 euro con rottamazione)
- CLA 180 (da 32.130 euro con rottamazione)
- CLA 200 trazione anteriore (no Automatic Premium) (da 35.450 euro con rottamazione)
- CLA 180 d (da 32.190 euro con rottamazione)
- CLA 200 d trazione anteriore (no Automatic Premium) (da 34.730 euro con rottamazione)
- CLA Station 180 manuale (da 32.890 euro con rottamazione)
- CLA Station 200 manuale (no Premium) (da 36.210 euro con rottamazione)
- CLA Station 180 d (da 32.950 euro con rottamazione)
- CLA Station 200 d trazione anteriore (no Automatic Premium) (da 35.510 euro con rottamazione)
Mini
- One 75 CV (da 21.000 euro con rottamazione)
- One 102 CV (da 21.000 euro con rottamazione)
- Cooper (da 23.200 euro con rottamazione)
- Cooper S (da 27.300 euro con rottamazione)
- One 75 CV 5 porte (da 21.800 euro con rottamazione)
- One 102 CV 5 porte (da 21.800 euro con rottamazione)
- Cooper 5 porte (da 24.000 euro con rottamazione)
- Cooper S 5 porte automatica (31.700 euro con rottamazione)
- Cabrio One (25.000 euro con rottamazione)
- Cabrio Cooper (da 27.600 euro con rottamazione)
- Clubman One D (da 27.050 euro con rottamazione)
- Clubman Cooper D (da 29.350 euro con rottamazione)
- Countryman One D (da 29.100 euro con rottamazione)
- Countryman Cooper D trazione anteriore (da 31.400 euro con rottamazione)
- Countryman Cooper SD trazione anteriore Essential (da 38.000 euro con rottamazione)
Mitsubishi
- Space Star 1.2 (da 13.960 euro con rottamazione)
- Space Star GPL (da 15.610 euro con rottamazione)
Nissan
- Micra IG-T manuale (da 14.600 euro con rottamazione)
- Micra IG-T GPL (da 16.100 euro con rottamazione)
- Juke manuale (no N-Design e Tekna) (da 20.200 euro con rottamazione)
Opel
- Corsa 1.2 75 CV (da 15.100 euro con rottamazione)
- Corsa 1.2 100 CV (da 17.400 euro con rottamazione)
- Corsa 1.2 130 CV (21.200 euro con rottamazione)
- Corsa 1.5 D (da 18.400 euro con rottamazione)
- Astra 1.2 Turbo 110 CV (da 22.900 euro con rottamazione)
- Astra 1.2 Turbo 130 CV (da 23.700 euro con rottamazione)
- Astra 1.5 Turbo D (da 25.700 euro con rottamazione)
- Astra Station 1.2 Turbo 110 CV (da 23.900 euro con rottamazione)
- Astra Station 1.2 Turbo 131 CV (da 24.700 euro con rottamazione)
- Astra Station 1.5 Diesel (da 26.700 euro con rottamazione)
- Insignia 1.5 CDTI (no automatica GS Line) (da 36.200 euro con rottamazione)
- Insignia 2.0 CDTI Business (da 38.200 euro con rottamazione)
- Insignia Station 1.5 CDTI Business (da 37.200 euro con rottamazione)
- Insignia Station 2.0 CDTI Business trazione anteriore (39.200 euro con rottamazione)
- Mokka 1.2 Turbo 101 CV (da 22.050 euro con rottamazione)
- Mokka 1.2 Turbo 130 CV (da 23.050 euro con rottamazione)
- Mokka 1.5 diesel (da 23.550 euro con rottamazione)
- Crossland 1.2 (da 20.400 euro con rottamazione)
- Crossland 1.2 Turbo 110 CV (da 21.400 euro con rottamazione)
- Crossland 1.2 Turbo 130 CV manuale (da 23.900 euro con rottamazione)
- Crossland 1.5 ECOTEC D 110 CV (da 22.900 euro con rottamazione)
- Crossland 1.5 ECOTEC D 120 CV (da 26.400 euro con rottamazione)
- Grandland 1.2 T manuale (no “base”) (da 30.700 euro con rottamazione)
- Grandland 1.5 diesel Ecotec (da 33.200 euro con rottamazione)
Peugeot
- 208 PureTech 75 (da 14.900 euro con rottamazione)
- 208 PureTech 100 (da 18.200 euro con rottamazione)
- 208 PureTech 130 (da 23.300 euro con rottamazione)
- 208 BlueHDi (da 19.100 euro con rottamazione)
- 308 PureTech Turbo 110 (22.350 euro con rottamazione)
- 308 PureTech Turbo 130 (da 23.150 euro con rottamazione)
- 308 BlueHDi (da 25.150 euro con rottamazione)
- 308 Station 1.2 PureTech Turbo 110 CV (da 23.750 euro con rottamazione)
- 308 Station 1.2 PureTech Turbo 131 CV (da 24.550 euro con rottamazione)
- 308 Station 1.5 BlueHDi (da 26.550 euro con rottamazione)
- 508 PureTech Turbo (da 33.900 euro con rottamazione)
- 508 BlueHDi (no GT Pack) (da 35.900 euro con rottamazione)
- 508 Station 1.2 PureTech Turbo (da 35.300 euro con rottamazione)
- 508 Station 1.5 BlueHDi (Active Pack e Allure Pack) (da 37.300 euro con rottamazione)
- 2008 PureTech 100 (da 21.300 euro con rottamazione)
- 2008 PureTech 130 (da 23.000 euro con rottamazione)
- 2008 BlueHDi 110 (da 23.300 euro con rottamazione)
- 2008 BlueHDi 130 (da 27.800 euro con rottamazione)
- 3008 BlueHDi (da 31.550 euro con rottamazione)
- 5008 1.5 BlueHDi manuale (da 35.050 euro con rottamazione)
Renault
- Twingo (da 13.250 euro con rottamazione)
- Clio SCe (15.200 euro con rottamazione)
- Clio TCe (da 15.900 euro con rottamazione)
- Clio TCe GPL (da 16.700 euro con rottamazione)
- Clio Hybrid (da 19.600 euro con rottamazione)
- Clio Blue dCi (19.200 euro con rottamazione)
- Mégane Blue dCi (da 24.350 euro con rottamazione)
- Mégane Station Blue dCi (da 25.350 euro con rottamazione)
- Captur TCe 90 CV (da 19.900 euro con rottamazione)
- Captur TCe GPL (da 20.700 euro con rottamazione)
- Captur TCe 140 CV (23.450 euro con rottamazione)
- Captur Hybrid (da 24.500 euro con rottamazione)
- Kadjar Blue dCi (da 31.100 euro con rottamazione)
- Arkana TCe 140 CV (da 29.350 euro con rottamazione)
- Arkana TCe 160 CV (33.950 euro con rottamazione)
- Arkana Hybrid (da 30.850 euro con rottamazione)
Seat
- Ibiza 1.0 (da 14.950 euro con rottamazione)
- Ibiza 1.0 EcoTSI 95CV (da 16.900 euro con rottamazione)
- Ibiza 1.0 EcoTSI 110 CV (da 17.350 euro con rottamazione)
- Ibiza 1.5 TSI (22.500 euro con rottamazione)
- Ibiza 1.0 TGI (da 16.650 euro con rottamazione)
- Leon 1.5 TGI (da 24.600 euro con rottamazione)
- Leon 1.0 TSI 110 CV (da 22.150 euro con rottamazione)
- Leon 1.5 TSI 130 CV (da 22.800 euro con rottamazione)
- Leon 1.5 TSI 150 CV (26.600 euro con rottamazione)
- Leon 1.0 eTSI (da 24.600 euro con rottamazione)
- Leon 1.5 eTSI (da 27.500 euro con rottamazione)
- Leon 2.0 TDI 115 CV (da 24.750 euro con rottamazione)
- Leon 2.0 TDI 150 CV (da 27.500 euro con rottamazione)
- Leon 1.0 TSI 90 CV (da 21.500 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.0 TSI 90 CV (da 22.300 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.0 TSI 110 CV (da 22.950 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.5 TSI 131 CV (da 23.600 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.5 TSI 150 CV (27.400 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.0 eTSI (da 25.400 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.5 eTSI (da 28.200 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 2.0 TDI 116 CV (da 25.550 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 2.0 TDI 150 CV (da 28.300 euro con rottamazione)
- Leon Sportstourer 1.5 TGI (da 25.400 euro con rottamazione)
- Arona 1.0 EcoTSI 95 CV (da 17.800 euro con rottamazione)
- Arona 1.0 EcoTSI 110 CV (da 20.200 euro con rottamazione)
- Arona 1.0 TGI (da 19.200 euro con rottamazione)
- Ateca 1.0 TSI (da 23.250 euro con rottamazione)
- Ateca 2.0 TDI 115 CV (da 26.750 euro con rottamazione)
- Ateca 2.0 TDI 150 CV trazione anteriore (da 31.450 euro con rottamazione)
Skoda
- Fabia 1.0 (da 14.900 euro con rottamazione)
- Fabia 1.0 TSI 95 CV (da 16.300 euro con rottamazione)
- Fabia 1.0 TSI 110 CV (da 17.000 euro con rottamazione)
- Scala 1.0 TSI 95 CV (19.850 euro con rottamazione)
- Scala 1.0 TSI 110 CV (da 21.400 euro con rottamazione)
- Scala 1.5 TSI (da 25.050 euro con rottamazione)
- Scala 1.0 G-Tec (da 21.600 euro con rottamazione)
- Octavia 1.0 TSI (da 24.400 euro con rottamazione)
- Octavia 1.5 TSI (da 27.100 euro con rottamazione)
- Octavia 1.5 G-TEC (da 29.600 euro con rottamazione)
- Octavia 1.0 e-TEC (da 26.800 euro con rottamazione)
- Octavia 1.5 e-TEC (da 29.500 euro con rottamazione)
- Octavia 2.0 TDI 116 CV (da 29.950 euro con rottamazione)
- Octavia 2.0 TDI 150CV (da 32.750 euro con rottamazione)
- Octavia 2.0 TDI RS (38.500 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.0 TSI (da 25.450 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.5 TSI (da 28.150 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.0 e-TEC (da 27.850 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.5 e-TEC (da 30.550 euro con rottamazione)
- Octavia Station 2.0 TDI 116 CV (da 29.200 euro con rottamazione)
- Octavia Station 2.0 TDI 150 CV (da 32.000 euro con rottamazione)
- Octavia Station 2.0 TDI RS (39.550 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.5 G-TEC (da 30.650 euro con rottamazione)
- Superb 2.0 TDI 150 CV Executive manuale (38.930 euro con rottamazione)
- Superb Station 2.0 TDI Executive manuale (40.030 euro con rottamazione)
- Kamiq 1.0 TSI 95 CV (20.900 euro con rottamazione)
- Kamiq 1.0 TSI 110 CV (da 22.000 euro con rottamazione)
- Kamiq 1.5 TSI (da 26.000 euro con rottamazione)
- Kamiq 1.0 G-Tec (da 24.700 euro con rottamazione)
- Karoq 1.0 TSI (da 25.200 euro con rottamazione)
- Karoq 2.0 TDI 115 CV (da 28.150 euro con rottamazione)
Ssangyong
- Tivoli 1.2 GDI Turbo GPL (da 18.950 euro con rottamazione)
- Korando 1.6 e-Xdi (26.340 euro con rottamazione)
Suzuki
- Swift 1.2 Hybrid (da 17.050 euro con rottamazione)
- Swift Sport (22.400 euro con rottamazione)
- Swace (da 27.500 euro con rottamazione)
- Ignis (da 16.100 euro con rottamazione)
- Vitara 1.4 Hybrid (da 22.600 euro con rottamazione)
- Vitara 1.5 Hybrid (da 28.600 euro con rottamazione)
- S-Cross (da 27.090 euro con rottamazione)
Toyota
- Aygo X (da 14.500 euro con rottamazione)
- Yaris 1.0 (da 17.050 euro con rottamazione)
- Yaris Hybrid (da 20.900 euro con rottamazione)
- Corolla 1.8 (da 26.300 euro con rottamazione)
- Corolla 2.0 (da 31.500 euro con rottamazione)
- Corolla Station 1.8 (da 27.900 euro con rottamazione)
- Corolla Station 2.0 (da 33.150 euro con rottamazione)
- Prius (da 28.400 euro con rottamazione)
- Yaris Cross (da 24.650 euro con rottamazione)
- C-HR 1.8 (da 29.650 euro con rottamazione)
- C-HR 2.0 (da 33.700 euro con rottamazione)
- RAV4 2WD (da 35.750 euro con rottamazione)
- RAV4 AWD-i Dynamic (40.250 euro con rottamazione)
Volkswagen
- up! 1.0 (da 13.700 euro con rottamazione)
- up! GTI (da 19.950 euro con rottamazione)
- Polo 1.0 TSI 95 CV (da 19.150 euro con rottamazione)
- Polo 1.0 TSI 110 CV (24.150 euro con rottamazione)
- Golf 1.0 TSI (25.100 euro con rottamazione)
- Golf 1.5 TSI 131 CV (da 26.450 euro con rottamazione)
- Golf 1.5 TSI 150 CV (29.950 euro con rottamazione)
- Golf 1.0 eTSI (27.800 euro con rottamazione)
- Golf 1.5 eTSI 130 CV (da 29.150 euro con rottamazione)
- Golf 1.5 eTSI 150 CV (32.650 euro con rottamazione)
- Golf 2.0 TDI 116 CV (da 28.550 euro con rottamazione)
- Golf 2.0 TDI 150 CV (da 32.950 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.0 TSI (26.150 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.5 TSI 131 CV (da 27.500 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.5 TSI 150 CV (31.000 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.0 eTSI (28.850 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.5 eTSI 131 CV (da 30.200 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.5 eTSI 150 CV (33.700 euro con rottamazione)
- Golf Station 2.0 TDI 116 CV (da 29.600 euro con rottamazione)
- Golf Station 2.0 TDI 150 CV (da 33.900 euro con rottamazione)
- Golf Station 1.5 TGI (da 30.550 euro con rottamazione)
- Passat Variant 2.0 TDI 122 CV (39.100 euro con rottamazione)
- Passat Variant 2.0 TDI 150 CV Business manuale (39.750 euro con rottamazione)
- T-Cross 1.0 TSI 95 CV (da 21.150 euro con rottamazione)
- T-Cross 1.0 TSI 110 CV manuale (Style e Advanced) (da 22.300 euro con rottamazione)
- T-Cross 1.5 TSI (da 25.850 euro con rottamazione)
- Taigo 1.0 TSI 95 CV (21.150 euro con rottamazione)
- Taigo 1.0 TSI 110 CV (da 22.250 euro con rottamazione)
- T-Roc 1.0 TSI (da 24.600 euro con rottamazione)
- T-Roc 2.0 TDI 116 CV (da 28.600 euro con rottamazione)
- T-Roc 2.0 TDI 150 CV trazione anteriore (da 32.900 euro con rottamazione)
- Tiguan 2.0 TDI 122 CV (33.000 euro con rottamazione)
- Touran 2.0 TDI 122 CV (da 35.700 euro con rottamazione)
- Caddy 1.5 TSI (da 24.490 euro con rottamazione)
- Caddy 2.0 TDI 102 CV (da 25.870 euro con rottamazione)
- Caddy 2.0 TDI 122 CV trazione anteriore (da 27.180 euro con rottamazione)
Ecobonus 2022: gli incentivi per le auto ibride plug-in
Tutte le auto con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 g/km – in pratica le ibride plug-in – e con prezzi fino a 54.900 euro beneficiano dei seguenti incentivi:
- SENZA ROTTAMAZIONE: 2.000 euro
- CON ROTTAMAZIONE DI UN USATO FINO A EURO 4: 4.000 euro
Incentivo di 2.000 euro (4.000 euro con rottamazione)
Audi
- A3 Sportback 40 TFSI e (da 39.450 euro) (da 37.450 euro con rottamazione)
- A3 Sportback 45 TFSI e (44.850 euro) (42.850 euro con rottamazione)
- Q3 45 TFSI e (da 47.400 euro) (da 45.400 euro con rottamazione)
- Q3 Sportback 45 TFSI e “base” (50.400 euro) (48.400 euro con rottamazione)
BMW
- 320e (“base” e Business Advantage) (da 48.590 euro) (da 46.590 euro con rottamazione)
- 320e Station “base” (49.550 euro) (47.550 euro con rottamazione)
- X1 xDrive25e (no xLine Plus) (da 47.750 euro) (da 45.750 euro con rottamazione)
- X2 xDrive25e (Advantage e Business-X) (da 48.050 euro) (da 46.050 euro con rottamazione)
Citroën
- C5 X Hybrid (da 43.250 euro) (da 41.250 euro con rottamazione)
- C5 Aircross Hybrid (da 40.350 euro) (da 38.350 euro con rottamazione)
Cupra
- Leon e-HYBRID 204 CV (37.150 euro) (35.150 euro con rottamazione)
- Leon e-HYBRID 245 CV (38.100 euro) (36.100 euro con rottamazione)
- Leon Station e-HYBRID 204 CV (37.950 euro) (35.950 euro con rottamazione)
- Leon Station e-HYBRID 245 CV (39.100 euro) (37.100 euro con rottamazione)
- Formentor e-Hybrid 204 CV (38.000 euro) (36.000 euro con rottamazione)
- Formentor e-Hybrid 245 CV (45.500 euro) (43.500 euro con rottamazione)
DS
- DS 4 E-Tense (da 39.150 euro) (da 37.150 euro con rottamazione)
- DS 7 Crossback E-Tense 4×4 Business (52.100 euro) (50.100 euro con rottamazione)
Ford
- Kuga Plug In Hybrid (da 39.600 euro) (da 37.600 euro con rottamazione)
Hyundai
- Ioniq Plug-in Hybrid (da 35.600 euro) (da 33.600 euro con rottamazione)
- Tucson PHEV (da 43.000 euro) (da 41.000 euro con rottamazione)
Jeep
- Renegade 4xe 190 CV (da 37.500 euro) (da 35.500 euro con rottamazione)
- Renegade 4xe 240 CV (da 42.000 euro) (da 40.000 euro con rottamazione)
- Compass 4xe 190CV (da 43.850 euro) (da 41.850 euro con rottamazione)
- Compass 4xe 240CV (da 48.600 euro) (da 46.600 euro con rottamazione)
Kia
- Ceed Station PHEV (da 33.500 euro) (da 31.500 euro con rottamazione)
- Niro PHEV (da 34.250 euro) (da 32.250 euro con rottamazione)
- XCeed PHEV (da 34.250 euro) (da 32.250 euro con rottamazione)
- Sportage PHEV (da 41.950 euro) (da 39.950 euro con rottamazione)
Lynk & Co
- 01 PHEV (38.700 euro) (36.700 euro con rottamazione)
Mazda
- CX-60 (no Takumi) (da 47.950 euro) (da 45.950 euro con rottamazione)
Mercedes
- A 250 e (da 43.050 euro) (da 41.050 euro con rottamazione)
- A 250 e 4p (da 43.773 euro) (da 41.773 euro con rottamazione)
- B 250 e (da 40.872 euro) (da 38.872 euro con rottamazione)
- CLA 250 e (da 46.835 euro) (da 44.835 euro con rottamazione)
- CLA Station 250 e (da 47.620 euro) (da 45.620 euro con rottamazione)
- GLA 250 e (no Premium) (da 50.095 euro) (da 48.095 euro con rottamazione)
MG
- EHS (da 34.290 euro) (da 32.290 euro con rottamazione)
Mini
- Countryman Cooper SE (da 42.000 euro) (da 40.000 euro con rottamazione)
Mitsubishi
- Eclipse Cross (da 43.350 euro) (da 41.350 euro con rottamazione)
Opel
- Astra Hybrid (da 33.700 euro) (da 31.700 euro con rottamazione)
- Astra Station Hybrid (da 34.700 euro) (da 32.700 euro con rottamazione)
- Grandland PHEV FWD (da 42.800 euro) (da 40.800 euro con rottamazione)
- Grandland PHEV AWD (da 48.800 euro) (da 46.800 euro con rottamazione)
Peugeot
- 308 Hybrid 180 (da 34.750 euro) (da 32.750 euro con rottamazione)
- 308 Hybrid 225 (da 39.450 euro) (da 37.450 euro con rottamazione)
- 308 Station Hybrid 180 CV (da 36.150 euro) (da 34.150 euro con rottamazione)
- 308 Station Hybrid 224 CV (da 40.850 euro) (da 38.850 euro con rottamazione)
- 508 Hybrid 225 (da 47.950 euro) (da 45.950 euro con rottamazione)
- 508 Station Hybrid 224 CV (da 49.150 euro) (da 47.150 euro con rottamazione)
- 3008 Hybrid (da 42.980 euro) (da 40.980 euro con rottamazione)
- 3008 Hybrid4 (no GT Pack) (da 49.880 euro) (da 47.880 euro con rottamazione)
Renault
- Mégane Plug-in Hybrid (da 34.350 euro) (da 32.350 euro con rottamazione)
- Megane Station E-Tech (da 35.350 euro) (da 33.350 euro con rottamazione)
- Captur Plug-in Hybrid (da 32.000 euro) (da 30.000 euro con rottamazione)
Skoda
- Octavia Plug-In Hybrid 204 CV (da 37.450 euro) (da 35.450 euro con rottamazione)
- Octavia Plug-In Hybrid RS (42.000 euro) (40.000 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.4 TSI iV 204 CV (da 38.500 euro) (da 36.500 euro con rottamazione)
- Octavia Station 1.4 TSI iV RS (43.050 euro) (41.050 euro con rottamazione)
- Superb Plug-In Hybrid (da 45.130 euro) (da 43.130 euro con rottamazione)
- Superb Station 1.4 TSI iV (da 44.930 euro) (da 42.930 euro con rottamazione)
Toyota
- Prius Plug-in (40.850 euro) (38.850 euro con rottamazione)
- RAV4 PHEV More Dynamic (50.500 euro) (48.500 euro con rottamazione)
Volvo
- XC40 T4 Recharge (da 46.050 euro) (da 44.050 euro con rottamazione)
- XC40 T5 Recharge (no Ultimate Bright e Ultimate Dark) (da 48.700 euro) (da 46.700 euro con rottamazione)
Ecobonus 2022: gli incentivi per le auto elettriche
Tutte le auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km – in pratica le elettriche – e con prezzi fino a 42.700 euro beneficiano dei seguenti incentivi:
- SENZA ROTTAMAZIONE: 3.000 euro
- CON ROTTAMAZIONE DI UN USATO FINO A EURO 4: 5.000 euro
Incentivo di 3.000 euro (5.000 euro con rottamazione)
BMW
- i3 “base” (38.100 euro) (36.100 euro con rottamazione)
Citroën
- ë-C4 (da 33.000 euro) (da 31.000 euro con rottamazione)
- ë-Berlingo (da 31.100 euro) (da 29.100 euro con rottamazione)
Cupra
- Born (35.900 euro) (33.900 euro con rottamazione)
Dacia
- Spring (da 17.650 euro) (da 15.650 euro con rottamazione)
DS
- DS 3 Crossback (So Chic, Performance Line, Toits de Paris) (da 37.750 euro) (da 35.750 euro con rottamazione)
Evo
- 3 Electric (33.600 euro) (31.600 euro con rottamazione)
Fiat
- Nuova 500 95 CV (da 24.000 euro) (da 22.000 euro con rottamazione)
- Nuova 500 118 CV (da 29.400 euro) (da 27.400 euro con rottamazione)
- Nuova 500 Cabrio Red (29.300 euro) (27.300 euro con rottamazione)
- Nuova 500 Cabrio 118 CV (da 32.400 euro) (da 30.400 euro con rottamazione)
Honda
- e 136 CV (33.600 euro) (31.600 euro con rottamazione)
- e 154 CV (36.600 euro) (34.600 euro con rottamazione)
Hyundai
- Ioniq Electric Tech (38.800 euro) (36.800 euro)
- Kona Electric 39 kWh (da 33.100 euro) (da 31.100 euro con rottamazione)
- Kona Electric 64 kWh Exclusive (39.550 euro) (37.550 euro con rottamazione)
Kia
- e-Soul 39,2 kWh (31.950 euro) (29.950 euro con rottamazione)
- e-Soul 64 kWh Urban (36.950 euro) (34.950 euro con rottamazione)
- e-Niro 39,2 kWh (32.850 euro) (30.850 euro con rottamazione)
- e-Niro 64 kWh Urban (37.850 euro) (35.850 euro con rottamazione)
Mazda
- MX-30 (da 31.900 euro) (da 29.900 euro con rottamazione)
MG
- ZS EV 72 kWh (da 34.990 euro) (da 32.990 euro con rottamazione)
- ZS EV 51 kWh (da 30.490 euro) (da 28.490 euro con rottamazione)
- Marvel R Comfort (37.990 euro) (35.990 euro con rottamazione)
Mini
- Cooper SE (da 31.900 euro) (da 29.900 euro con rottamazione)
Nissan
- Leaf 40 kWh (da 29.200 euro) (da 27.200 euro con rottamazione)
- Leaf e+ (Acenta e N-Connecta) (da 34.600 euro) (da 32.600 euro con rottamazione)
Opel
- Corsa-e (da 30.400 euro) (da 28.400 euro con rottamazione)
- Mokka-e (da 33.550 euro) (da 31.550 euro con rottamazione)
- Combo-e Life (da 34.505 euro) (da 32.505 euro con rottamazione)
Peugeot
- e-208 (da 30.850 euro) (da 28.850 euro con rottamazione)
- e-2008 (no GT Pack) (da 35.750 euro) (da 33.750 euro con rottamazione)
- e-Rifter (da 33.400 euro) (da 31.400 euro con rottamazione)
Renault
- Twingo E-Tech Electric (da 19.750 euro) (da 17.750 euro con rottamazione)
- Zoe R110 (da 30.700 euro) (da 28.700 euro con rottamazione)
- Zoe R135 (da 32.300 euro) (da 30.300 euro con rottamazione)
- Mégane E-Tech 130 CV (39.700 euro) (37.700 euro con rottamazione)
- Mégane E-Tech 220 CV Equilibre (38.700 euro) (36.700 euro con rottamazione)
Seres
- 3 (33.555 euro) (31.555 euro con rottamazione)
Skoda
- Enyaq iV 50 (35.000 euro) (33.000 euro con rottamazione)
- Enyaq iV 60 “base” (39.000 euro) (37.000 euro con rottamazione)
Smart
- EQ fortwo (da 22.210 euro) (da 20.210 euro con rottamazione)
- fortwo cabrio (da 25.577 euro) (da 23.577 euro con rottamazione)
Volkswagen
- ID.3 Pro Performance (36.950 euro) (34.950 euro con rottamazione)
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Cosa fare se gli ammortizzatori dell’auto sono scarichi?
Gli ammortizzatori, insieme ai freni e agli pneumatici, rappresentano il cuore di una vettura. Se questi elementi non vengono controllati con attenzione e regolarità, l’auto tenderà a rendere di meno. Al tempo stesso, si rischia di mettere a repentaglio la sicurezza di tutti gli occupanti del veicolo, dal guidatore ai passeggeri. Per questo motivo, è bene controllare gli ammortizzatori e cambiarli quando e se necessario.
In un’automobile gli ammortizzatori sono dei sistemi a cilindro all’interno dei quali si muove in maniera incessante un pistone. Gli ammortizzatori funzionano da ponte di collegamento tra le ruote e la vettura e fanno parte del sistema delle sospensioni. Il compito degli ammortizzatori è quello di garantirà stabilità all’automobile mentre procede su strada e assorbire le vibrazioni e gli urti provenienti dal manto stradale. Basta questo a capire quanto siano importanti per una vettura: avere gli ammortizzatori scarichi, usurati o danneggiati, va a influire in maniera negativa sia sulla comodità della guida che sulla sicurezza.
Come funzionano gli ammortizzatori di un’auto
Il pistone degli ammortizzatori viaggia all’interno di un cilindro oliato. Il pistone è collegato a uno stelo che a sua volta è connesso alla scocca della vettura. Nel momento in cui lo stelo avverte delle vibrazioni, va a spingere il pistone all’interno del cilindro pieno olio. A questo punto, l’olio ha la funzione di rallentare il pistone, opponendosi al suo scivolamento. Il sistema degli ammortizzatori permette di smorzare gli urti e rallentare l’oscillazione della molla. A lungo andare, con il passare del tempo, questo meccanismo tende a usurarsi: quando ciò accade, si dice generalmente che gli ammortizzatori sono scarichi e bisogna intervenire prontamente.
Come accorgersi quando gli ammortizzatori sono scarichi
Proprio come succede per altri elementi che compongono un’automobile, ci sono dei segnali precisi che aiutano a capire quando gli ammortizzatori sono scarichi. Ignorare questi segnali significa andare incontro a problemi maggiori per la propria vettura. Uno dei campanelli d’allarme è rappresentato dalle vibrazioni prodotte dal volante: lo sterzo di un’auto, infatti, inizia a vibrare quando gli ammortizzatori non riescono più a garantire la giusta aderenza degli pneumatici al manto stradale. Con gli ammortizzatori scarichi, inoltre, il volante sembra più leggero quando si va veloci, ma appare più pesante quando bisogna compiere delle manovre.
Un altro segnale evidente è l’allungamento dello spazio occupato dalla propria vettura in fase di frenata: in questo caso, l’auto tende ad affondare e a diventare un grande rischio sia per i pedoni che per gli occupanti dell’abitacolo. Tra i campanelli d’allarme si segnala anche una generale incertezza dell’auto in curva: con gli ammortizzatori scarichi, l’auto tenderà a piegarsi verso l’esterno, a ondeggiare e a perdere stabilità.
Cosa fare quando si scaricano gli ammortizzatori
Di fronte a uno dei campanelli d’allarme che segnalano gli ammortizzatori scarichi, bisogna far controllare immediatamente la propria auto da un meccanico esperto. Una volta portata la vettura presso un’officina specializzata, i meccanici potranno effettuare una diagnosi completa. L’auto verrà sottoposta a tutta una serie di test utili a capire i problemi causati dagli ammortizzatori scarichi, su tutti il test dello sbalzamento.
Successivamente verrà controllato anche lo stato di usura degli pneumatici e l’altezza delle sospensioni. Una volta terminate le verifiche, in base ai risultati dei test, sarà il meccanico a stabilire se bisogna o meno rimpiazzare una o più componenti.
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