Monthly Archives: Aprile 2022

SUV americane: l’elenco completo (con i prezzi)

title

Le SUV americane – che sarebbe più corretto chiamare statunitensi – sono molto amate dagli automobilisti italiani: quando si parla di crossover/fuoristrada a stelle e strisce il primo pensiero va alle Jeep ma non va sottovalutato il ruolo di Ford, regina del segmento delle piccole Sport Utility con la Puma.

Le SUV statunitensi soddisfano qualsiasi esigenza: ci sono le “baby” crossover per la città e le “off-road” dure e pure in grado di andare ovunque, ci sono i bestioni V8 a benzina lunghi oltre cinque metri e mezzo e modelli elettrici amici dell’ambiente.

Di seguito troverete l’elenco completo – con i prezzi – di tutte le SUV americane in commercio: dodici proposte per tutti i gusti e tutte le tasche.

SUV americane: l’elenco completo (con i prezzi)

title

Cadillac XT4

La Cadillac XT4 è una SUV media statunitense disponibile a trazione anterioreintegrale in vendita a prezzi che partono da 42.010 euro. La gamma motori è composta da due 2.0 turbo: un benzina 350T da 230 CV e un diesel 350D da 174 CV.

title

Cadillac Escalade

La quinta generazione della Cadillac Escalade è una grande SUV statunitense a trazione integrale disponibile a passo normale o lungo (ESV) con 7 o 8 posti. Prezzi da 139.969 euro e una gamma motori composta da due unità: un 6.2 V8 a benzina da 426 CV e un 3.0 turbodiesel a sei cilindri in linea da 281 CV.

title

Ford EcoSport

La Ford EcoSport è una piccola SUV statunitense a trazione anteriore spinta da un motore 1.0 turbo tre cilindri EcoBoost a benzina da 125 CV. I prezzi? Da 23.500 euro.

title

Ford Puma

La Ford Puma – arrivata alla seconda generazione – è una piccola SUV statunitense a trazione anteriore in vendita a prezzi che partono da 23.900 euro. La gamma motori è composta da tre unità turbo EcoBoost a tre cilindri: un 1.5 a benzina da 200 CV e due 1.0 mild hybrid benzina da 125 e 155 CV.

title

Ford Kuga

La terza generazione della Ford Kuga è una SUV compatta statunitense disponibile a trazione anterioreintegrale in vendita a prezzi che partono da 32.600 euro. La gamma motori è composta da tre unità: un 2.5 ibrido benzina (full hybrid) da 190 CV, un 2.5 ibrido plug-in benzina da 225 CV e un 1.5 turbodiesel EcoBlue da 120 CV.

title

Ford Explorer

La sesta generazione della Ford Explorer è una grande SUV ibrida plug-in statunitense a trazione integrale. Sette posti, prezzi da 82.900 euro e, sotto il cofano, un motore 3.0 V6 biturbo ibrido plug-in benzina da 457 CV.

title

Ford Mustang Mach-E

La Ford Mustang Mach-E è una SUV media elettrica disponibile a trazione posteriore (un motore dietro da 269 o 294 CV) o integrale (due motori da 269, 351 o 487 CV). I prezzi? Da 51.900 euro.

title

Jeep Renegade

La Jeep Renegade è una piccola SUV statunitense disponibile a trazione anterioreintegrale sviluppata sullo stesso pianale della Fiat 500XPrezzi da 24.900 euro e una gamma motori composta da cinque unità turbo: un 1.0 T3 tre cilindri a benzina da 120 CV, un 1.5 T4 MHEV mild hybrid benzina da 130 CV, due 1.3 4xe ibridi plug-in benzina da 190 e 240 CV e un 1.6 turbodiesel Mjt da 130 CV.

title

Jeep Compass

La seconda generazione della Jeep Compass è una SUV compatta statunitense disponibile a trazione anterioreintegrale in vendita a prezzi che partono da 31.900 euro. La gamma motori è composta da cinque unità turbo: un 1.3 T4 a benzina da 131 CV, un 1.5 T4 MHEV mild hybrid benzina da 130 CV, due 1.3 T4 4xe ibridi plug-in benzina da 190 e 240 CV e un 1.6 turbodiesel Multijet II da 131 CV.

title

Jeep Wrangler

La quarta generazione della Jeep Wrangler è una fuoristrada statunitense a tre porte. Trazione integralemarce ridotteprezzi da 51.000 euro e un motore 2.0 Turbo benzina da 272 CV sotto il cofano.

title

Jeep Wrangler Unlimited

La Jeep Wrangler Unlimited è la variante allungata a cinque porte della quarta serie della fuoristrada americana a trazione integralePrezzi da 54.500 euro e una gamma motori composta da due 2.0 turbo: un benzina da 272 CV e un ibrido plug-in benzina 4xe da 380 CV.

title

Tesla Model Y

La Tesla Model Y è una SUV media elettrica statunitense bimotore a trazione integrale disponibile in due varianti di potenza: 351 e 462 CV. I prezzi? Da 64.970 euro.

L’articolo SUV americane: l’elenco completo (con i prezzi) proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Quando si ripara e quando si sostituisce il parabrezza

title

Credits: iStock

Quando si rompe il parabrezza dell’auto, cosa bisogna fare e come è possibile procedere per la riparazione oppure per la sostituzione? È fondamentale rivolgersi e affidarsi a degli esperti. Infatti, se il vetro dell’auto è scheggiato o graffiato leggermente, potrebbe essere anche solo semplicemente riparato in maniera impeccabile, da parte dei professionisti del settore. Se invece il parabrezza è totalmente distrutto e il cristallo è danneggiato in maniera irreversibile, allora è assolutamente necessaria la sostituzione. Vediamo che cosa bisogna fare e a chi affidarsi.

Sostituzione del cristallo auto: quando è fondamentale e perché

L’unico dei vetri della macchina che ha la possibilità di essere riparato è il parabrezza della macchina. Si tratta infatti di un cristallo dalla struttura unica, differente rispetto a quella di tutti gli altri vetri dell’auto. È vero però che ci son casi in cui anche il parabrezza non può essere riparato ma deve essere assolutamente sostituito, per la propria sicurezza.

Parabrezza rotto: si rischiano multe salate

Viaggiare su una vettura che ha un vetro rotto, oltre a essere molto pericoloso, può anche provocare una sanzione amministrativa da parte degli agenti di Polizia. La multa in questi casi va da un minimo di 83 euro fino a un massimo di 338 euro. Il veicolo con il parabrezza rotto infatti non circola nelle normali condizioni di massima efficienza descritte dall’articolo 79 e 80 del Dlgs n. 285/1992, commi 1 e 4. E non è tutto, perché all’articolo n. 237 del Regolamento di esecuzione e di attuazione del Codice della Strada, è previsto che “tutti i vetri interessanti la visibilità del conducente non devono presentare rotture, anche se localizzate”. È molto chiaro, quindi, che non è possibile – per legge – circolare con i vetri rotti.

Sostituzione del parabrezza dell’auto: i costi

Sono tanti i fattori differenti che influenzano il prezzo della sostituzione dei vetri dell’auto. Tra i principali possiamo con certezza affermare che ci sono i seguenti:

  • il prezzo del cristallo che deve essere sostituito. Il cambio del vetro, nonostante una possibile polizza, potrebbe non essere totalmente gratis perché il costo del vetro stesso potrebbe superare il massimale;
  • la polizza cristalli, in presenza di questa garanzia infatti l’utente molto spesso beneficia della sostituzione gratuita del vetro;
  • tipologia della polizza assicurativa stipulata e sottoscritta, alcune infatti hanno dei massimali di franchigia diversi.

È certo che, per avere un’idea più precisa del costo della sostituzione del parabrezza,è bene contattare il centro di riparazione più vicino. Gli esperti aiutano sempre a trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.

Sostituzione del vetro dell’auto: quanto tempo serve

Si tratta senza dubbio di un intervento che merita la massima attenzione e delicatezza, oltre che la professionalità e gli strumenti giusti. Le tempistiche ovviamente variano a seconda del tipo di vetro che deve essere sostituito. Il cambio del parabrezza può avvenire in 45 minuti circa, un’ora al massimo (in media).

Anche in questo caso, se oltre al prezzo vuoi sapere i tempi impiegati per sostituire il parabrezza, è bene contattare gli specialisti del cristallo, che sanno consigliare la miglior soluzione.

Attenzione: molte aziende specializzate usano solo ricambi originali, che vengono prodotti in conformità con gli standard OEM per la sostituzione del parabrezza. Questo significa che ogni veicolo può essere riportato alle sue condizioni originali e di massima efficienza, come lo stesso Codice della Strada richiede.

L’articolo Quando si ripara e quando si sostituisce il parabrezza proviene da Icon Wheels.

Fonte:

BMW 1600 K, sei cilindri per sognare nuovi orizzonti

title

Milano-Lisbona, Roma-Capo Nord e, perché no, New York-San Francisco. Le nuove BMW 1600 serie K fanno subito sognare orizzonti sconfinati. Nate per viaggiare, macinare chilometri su chilometri nel comfort più ricco che si possa desiderare. Le abbiamo provate, sono quattro i modelli (Gt, Gtl, Bobber e Grand America) tutti equipaggiati con il poderoso 6 cilindri da 160 cv, su e giù per le colline marchigiane, lungo strade e stradine di quello che nel XV secolo era il ducato del condottiero e mecenate Federico da Montefeltro. Percorsi stretti, tortuosi, con fondi stradali sconnessi e accidentati. Il peggio che si possa immaginare per una moto da 350 chili di peso, lunga come un transatlantico. Eppure no, questa è la grande sorpresa. I progettisti della casa bavarese sono riusciti a trasformare un bestione da highway americane in una due ruote che si trova a proprio agio anche lungo un itinerario appenninico e non ti fa sudare freddo se per caso imbocchi un viottolo angusto. E se va bene in quelle condizioni figuriamoci a percorrere le grandi arterie di comunicazione. Ma come è stato possibile?

Motore e sospensioni all’avanguardia. Il 6 cilindri in linea Bmw che equipaggia dal 2011 la serie K è stato rivisto profondamente. Da un punto di vista tecnico, il pezzo forte è costituito dal sistema di gestione elettronica del motore con sensori di detonazione che permettono di ottimizzare la fasatura dell’accensione. Oltre ai valori di emissione diminuiti (rispettano la normativa EURO 5), ci sono anche altri notevoli vantaggi. La potenza del motore è sempre di 118 kW (160 CV), ma ora viene raggiunta a una velocità di rotazione di 6750 giri, 1000 giri in meno rispetto a quanto avveniva in precedenza. Mentre la coppia massima passa da 175 a 180 Nm a 5250 giri. Gli effetti sulla guida si sentono: spinta superiore e accelerazione più potente. Il nuovo controllo della coppia di trascinamento del motore permette, inoltre, di evitare lo slittamento della ruota posteriore dovuto al freno motore, allo stesso modo di quanto fa in accelerazione il controllo di trazione (DCT). Operazioni, va detto, che variano anche in funzione alle tre modalità di guida: “Rain”, “Road” e “Dynamic”. Insomma, l’elettronica sofisticata offre sicurezza e facilità d’uso: puoi guidare anche su fondi non ideali, come spesso quelli delle strade del nostro Appennino, senza patemi d’animo e basta un colpo di acceleratore per togliersi da situazioni scomode. La coppia eccezionale di questo motore fa si che ti trovi ad andare in quinta e sesta marcia anche sullo stretto e, se non fosse per l’indicazione sul display mi è capitato spesso durante la prova di non sapere in che marcia mi trovavo. Più volte ho avuto la sensazione di guidare mosso da un motore elettrico. Va detto, poi, che il sei cilindri in linea Bmw, il più stretto mai prodotto in serie (55 centimetri di larghezza, 100 chili di peso), spinge come un forsennato regalandoti emozioni a non finire, enfatizzate ulteriormente dall’opzione quickshifter, il cambio elettronico, che fa dimenticare l’esistenza della frizione. La sensazione resta però sempre quella di essere ancorati al suolo e questo si deve al baricentro molto basso, alla ciclistica impeccabile e, ancora una volta, all’elettronica che sovraintende la regolazione delle sospensioni, con lo smorzamento che si adatta automaticamente alle condizioni di guida e con la compensazione automatica della posizione ai livelli di carico della moto. Il risultato? Agilità e stabilità che fanno dimenticare il peso maxi della moto.

Niente più “pieghe” al buio. Per la guida notturna le nuove K 1600 offrono una chicca: la luce di curva adattiva. Si tratta di questo: l’anabbagliante, a LED ovviamente, ruota in curva in base all’angolo d’inclinazione della moto in modo tale da illuminare la strada secondo la traiettoria impostata. E non solo: l’intero faro si alza e si abbassa in frenata e in accelerazione per mantenere costante la profondità del fascio luminoso. Ci vorrebbe un libro per elencare tutte le dotazioni, senza parlare degli equipaggiamenti opzionali, della nuova serie K1600 tutte all’insegna dell’esclusività e prestigio. Ma un accenno lo meritano il sofisticato sistema audio e il nuovo display a colori TFT da 10,25 pollici, sembra un tablet piazzato dietro al manubrio, che permette di accede a una miriade di funzioni. L’impianto audio digitale 2.0 (optional su Gt e Bobber) assicura il piacere di un ascolto pulito con la massima qualità e stabilità di ricezione sia con il casco che senza. Il display, ad alta risoluzione con vetro antiriflesso e anti-impronte, visualizza la mappa di navigazione direttamente sul quadro strumenti che può anche riportare simultaneamente tachimetro, contagiri, varie indicazioni compreso il menu di selezione delle funzioni. Una specifica app Bmw permette il collegamento del display con il proprio smartphone che viene riposto in un vano dietro al parabrezza, con presa di ricarica, ventilazione e sistema antifurto. Accedere alle infinite funzioni offerte da questo sistema è tutt’altro che semplice, specie per i non nativi digitali. Ma i progettisti Bmw hanno pensato a una scorciatoia: quattro pulsanti sul lato sinistro della carena dove preimpostate le opzioni preferite e non pensarci più.

Smanettare con levette e pulsanti non è una bella idea una volta in marcia. Al posto di rischiare pericolose distrazioni, meglio dedicarsi a gustare i piaceri del viaggio. La sella comodissima consente di piantare bene i piedi a terra (altezza da 75 a 81 centimetri), la posizione di guida è impeccabile, il parabrezza ripara a dovere ed è regolabile con un pulsante, borse e vani portaoggetti hanno una chiusura centralizzata keyless, la stessa che serve per accendere e spegnere la moto. Le prestazioni sono ai vertici della categoria: da 0 a 100 chilometri all’ora in 3,6 secondi, velocità massima autolimitata di 250 km/ora (versione GT), consumi 5,9 litri al chilometro, serbatoio da 26,5 litri. I modelli K1600, come accennato, sono quattro. Due di stile europeo: GT, la variante più agile, e GTL, più ergonomica e dotata di bauletto; due d’ispirazione Usa: B, che presenta la parte posteriore bassa in stile bagger, e Gran America con accessori per viaggi a lunga distanza in stile yankee. Tre le opzioni cromatiche, compresa una raffinata verniciatura con stampa a immersione che raffigura una galassia in cielo. I prezzi tengono conto del prestigio e del lusso di questi mezzi. Vanno da 27 mila a 30 mila euro, option a parte, e le consegne dovrebbero iniziare dal maggio prossimo.

L’articolo BMW 1600 K, sei cilindri per sognare nuovi orizzonti proviene da Icon Wheels.

Fonte

Audi Q2, la tecnologia sigla per sigla

title

L’Audi Q2 – la crossover più accessibile della Casa tedesca – è una piccola SUV “premium” disponibile a trazione anterioreintegrale adatta a chi cerca un mezzo versatile, ricco di tecnologia e con finiture curate

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici della “baby” Sport Utility di Ingolstadt.

Audi Q2: la tecnologia sigla per sigla

Adaptive cruise assist

L’Adaptive cruise assist combina le funzioni dell’Adaptive cruise control e del lane guidance, supportando il conducente ad accelerare, frenare, mantenere la velocità e la distanza e restare al centro della corsia (anche nei restringimenti di carreggiata dovuti a lavori in corso).

Audi connect Remote & Control

Il servizio Audi connect Remote & Control fornisce informazioni utili riguardo la vettura, collegandola allo smartphone tramite la app myApp.

Audi connect Safety&Service

Il pacchetto Audi connect Safety&Service comprende: chiamata di emergenza e assistenza, chiamata online in caso di guasto, servizio assistenza danni Audi e aggiornamento Service Audi on-line.

Audi Drive select

Il sistema di controllo della dinamica di marcia Audi drive select permette di modificare il carattere della propria vettura impostando diverse modalità.

Audi music interface

L’Audi music interface comprende un’interfaccia USB tipo A e una USB tipo C con funzioni di ricarica e dati per la riproduzione della musica presente su un supporto portatile.

Audi Phone Box

Il sistema Audi Phone Box ottimizza la qualità delle telefonate per il telefono accoppiato via Bluetooth posizionando il dispositivo in un apposito alloggiamento. Include un’antenna dedicata per il collegamento esterno che migliora la qualità del segnale riducendo l’irradiazione dell’abitacolo.

Audi Phone box light

Il sistema Audi Phone box light permette di effettuare chiamate con il telefono cellulare, tramite il sistema vivavoce della vettura, posizionando il telefono nel comparto universale situato nella zona dell’appoggiabraccia centrale anteriore. Include l’opzione di ricarica tramite porta USB e la ricarica senza fili wireless charging nonché una funzione di avvertimento nel caso il telefono venga dimenticato nell’Audi phone box.

Audi pre sense front

L’Audi pre sense front riconosce i pedoni fino a una velocità di 65 km/h, i veicoli fermi fino a una velocità di 85 km/h e quelli in movimento fino a 250 km/h. Se viene identificato un rischio di collisione, il sistema avvisa il conducente – con un segnale visivo, acustico ed eventualmente con una leggera pressione del freno – e, in caso di necessità, è in grado di avviare una decelerazione per ridurre la velocità ed eventualmente evitare l’impatto, nei limiti del sistema.

Audi Virtual Cockpit

L’Audi Virtual Cockpit è una strumentazione interamente digitale con display TFT che mostra molteplici informazioni relative alla vettura.

DAB

Il termine DAB (acronimo di Digital Audio Broadcasting) indica la radio digitale.

Emergency Assist

Emergency Assist, quando non rileva il movimento del guidatore, mette i passeggeri in sicurezza mantenendo il veicolo nella propria corsia e attivando l’Adaptive cruise control, che frena progressivamente fino a fermare l’auto.

Isofix

Gli attacchi Isofix servono ad ancorare i seggiolini per bambini ai sedili.

Matrix LED

La tecnologia Matrix LED garantisce un’illuminazione ottimale della carreggiata. L’abbagliamento dei veicoli che procedono in senso contrario è ridotto grazie alla telecamera anteriore che è in grado di percepire il traffico antistante e spegnere selettivamente alcuni segmenti luminosi lasciando attivi gli altri.

MMI plus

La sigla MMI plus indica una tipologia di radio e/o di navigatore Audi.

quattro

La sigla quattro è utilizzata per identificare le Audi Q2 a trazione integrale.

S tronic

La sigla S tronic identifica il cambio automatico a doppia frizione dell’Audi Q2.

Safelock

Il Safelock impedisce l’apertura delle portiere dal’interno quando la vettura viene chiusa con la chiave di accensione.

TDI

La sigla TDI (Turbocharged Direct Injection) indica i motori turbodiesel dell’Audi Q2.

TFSI

La sigla TFSI (Turbocharged Fuel Stratified Injection) indica i motori turbo benzina dell’Audi Q2.

Top Tether

Il Top Tether è una cintura posta dietro allo schienale del seggiolino che si aggancia a un’ancora speciale: si tratta del terzo punto di aggancio o appoggio dei seggiolini Isofix.

L’articolo Audi Q2, la tecnologia sigla per sigla proviene da Icon Wheels.

Fonte

MotoGP 2022: Bastianini eroe delle Americhe con la Ducati

title

Credits: Steve Wobser/Getty Images

Enea Bastianini ha colpito ancora: il pilota riminese ha vinto anche il GP delle AmericheAustin in sella alla Ducati davanti a Álex Rins (Suzuki) e Jack Miller (Ducati) ed è tornato al comando della MotoGP 2022.

AUTO: APR 09 MotoGP Red Bull Grand Prix of The Americas

Credits: David Buono/Icon Sportswire via Getty Images

MotoGP Of The Americas – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP Of The Americas – Free Practice

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

MotoGP Of The Americas – Qualifying

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP Of The Americas – Qualifying

Credits: Steve Wobser/Getty Images

/

Nella corsa texana abbiamo anche assistito a una strepitosa rimonta di Marc Márquez: il centauro iberico, ritrovatosi ultimo (24°) alla prima curva a causa di un problema al via, ha tagliato il traguardo in sesta posizione.

MotoGP 2022 – GP Americhe: le pagelle

title

10
/10

Enea Bastianini (Ducati)

Seconda vittoria stagionale e primato riconquistato nella MotoGP 2022: un GP delle Americhe decisamente soddisfacente quello di Enea Bastianini.

Il talento romagnolo è scattato dalla quinta piazza ma dopo un giro era già terzo, pronto a infastidire Miller e Martín. A metà gara per difendersi dal pericoloso Rins ha pensato bene di superare il più innocuo Jorge e ha conquistato definitivamente la vetta al 16° giro dopo un sorpasso sul pilota ufficiale australiano di Borgo Panigale.

title

8
/10

Jack Miller (Ducati)

Jack MillerAustin ha conquistato il primo podio stagionale con un terzo posto convincente.

Partito secondo, ha beffato Martín alla prima curva ma ha perso smalto nella seconda parte del GP delle Americhe facendosi passare al 16° giro da Bastianini e a poche curve dalla fine da Rins.

title

9
/10

Álex Rins (Suzuki)

Settimo al via, secondo sotto la bandiera a scacchi: è stato questo, in sintesi, il GP delle Americhe di Álex Rins.

Nella prima metà della corsa di Austin il centauro iberico è arrivato a lottare contro Bastianini per la terza piazza mentre nella seconda parte è entrato in “top 3” al 12° giro dopo un sorpasso su Martín e si è preso la medaglia d’argento dopo un duello nel finale contro Miller.

title

6
/10

Francesco Bagnaia (Ducati)

Un GP delle Americhe sottotono per Francesco Bagnaia: l’unica consolazione è arrivata dal quinto posto (secondo piazzamento consecutivo in “top 5”).

Il torinese ieri ha disputato delle qualifiche eccellenti (3°) ma oggi ha faticato più del previsto.

title

10
/10

Ducati

Oggi abbiamo visto la prima vittoria a Austin di una moto non giapponese e di un pilota non spagnolo.

Le moto di Borgo Panigale hanno dominato le qualifiche monopolizzando la “top 5” mentre in gara hanno centrato la vittoria corredata da un terzo posto.

MotoGP 2022 – I risultati del GP delle Americhe

Prove libere 1

1 Álex Rins (Suzuki) 2:04.007
2 Maverick Viñales (Aprilia) 2:04.015
3 Jack Miller (Ducati) 2:04.437
4 Fabio Quartararo (Yamaha) 2:04.450
5 Marc Márquez (Honda) 2:04.469

Prove libere 2

1 Johann Zarco (Ducati) 2:02.542
2 Jack Miller (Ducati) 2:02.789
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 2:02.837
4 Enea Bastianini (Ducati) 2:02.884
5 Álex Rins (Suzuki) 2:03.030

Prove libere 3

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 2:02.361
2 Enea Bastianini (Ducati) 2:02.420
3 Jack Miller (Ducati) 2:02.447
4 Marc Márquez (Honda) 2:02.490
5 Francesco Bagnaia (Ducati) 2:02.621

Prove libere 4

1 Francesco Bagnaia (Ducati) 2:02.983
2 Marc Márquez (Honda) 2:03.115
3 Enea Bastianini (Ducati) 2:03.169
4 Fabio Quartararo (Yamaha) 2:03.359
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 2:03.373

Qualifiche

1 Jorge Martín (Ducati) 2:02.039
2 Jack Miller (Ducati) 2:02.042
3 Francesco Bagnaia (Ducati) 2:02.167
4 Johann Zarco (Ducati) 2:02.570
5 Enea Bastianini (Ducati) 2:02.578

Warm up

1 Maverick Viñales (Aprilia) 2:03.647
2 Enea Bastianini (Ducati) 2:03.756
3 Takaaki Nakagami (Honda) 2:03.815
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 2:03.853
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 2:03.941

Le classifiche
La classifica del GP delle Americhe 2022
Enea Bastianini (Ducati) 41:23.111
Álex Rins (Suzuki) + 2,1 s
Jack Miller (Ducati) + 2,3 s
Joan Mir (Suzuki) + 4,0 s
Francesco Bagnaia (Ducati) + 6,0 s
Classifica Mondiale Piloti
Enea Bastianini (Ducati) 61 punti
Álex Rins (Suzuki) 56 punti
Aleix Espargaró (Aprilia) 50 punti
Joan Mir (Suzuki) 46 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 44 punti

L’articolo MotoGP 2022: Bastianini eroe delle Americhe con la Ducati proviene da Icon Wheels.

Fonte

F1 2022: Leclerc domina in Australia con la Ferrari

title

Credits: Mario Renzi – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

Charles Leclerc ha vinto – anzi, ha dominato – il GP d’AustraliaMelbourne con la Ferrari tagliando il traguardo davanti a Sergio Pérez (Red Bull) e George Russell (Mercedes). Max Verstappen è stato costretto nuovamente al ritiro – il secondo nei primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2022 – mentre si trovava in seconda posizione.

F1 Grand Prix of Australia

Credits: Bryn Lennon – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

F1 Grand Prix of Australia

Credits: Mario Renzi – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

F1 Grand Prix of Australia

Credits: Dan Istitene – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

Formula 1 Australian Grand Prix

Credits: Recep Sakar/Anadolu Agency via Getty Images

AUTO-PRIX-F1-AUS

Credits: SIMON BAKER/POOL/AFP via Getty Images

/

In Oceania abbiamo visto una Rossa fenomenale: Charles ha ottenuto il Grande Slam (pole position, giro più veloce e successo restando al comando per tutta la gara) mentre Carlos Sainz Jr. è finito nella ghiaia al secondo giro durante un tentativo di sorpasso fallito.

Mondiale F1 2022 – GP Australia: le pagelle

title

10
/10

Charles Leclerc (Ferrari)

Charles Leclerc in Australia è stato perfetto: ha dominato il GPMelbourne mostrando una leggera imprecisione solo durante la ripartenza dopo la seconda safety-car.

Il monegasco ieri ha conquistato la pole position mentre oggi è passato per primo sotto la bandiera a scacchi senza mai cedere il comando e portando a casa oltretutto il punto bonus del giro più veloce. Secondo trionfo nelle prime tre gare iridate e un vantaggio notevole su Russell nella classifica Piloti del Mondiale F1 2022.

title

9
/10

Sergio Pérez (Red Bull)

Sergio Pérez ha salvato la Red Bull: secondo posto a Melbourne, primo podio stagionale e ritorno in “top 3” dopo ben sei gare a secco.

Il pilota messicano ha vinto un interessante duello contro Hamilton: al via si è fatto beffare, si è ripreso il terzo posto al 10° giro ma lo ha nuovamente perso dopo il pit-stop. Alla 23° tornata ha approfittato della superiorità della sua monoposto per sorpassare definitivamente il sette volte campione del mondo e tredici giri più tardi si è sbarazzato anche di Russell. La seconda piazza definitiva è arrivata al 39° giro in seguito al ritiro del compagno Verstappen.

title

8
/10

Lando Norris (McLaren)

Lando Norris ha sorpreso un po’ tutti nel GP d’Australia: ieri ha centrato il quarto tempo in qualifica con una McLaren che fino a due settimane fa era in profonda crisi e oggi ha portato a casa un ottimo quinto posto.

Era dalla seconda piazza di Monza dello scorso anno che il driver britannico non chiudeva una gara in “top 5”.

title

7
/10

Max Verstappen (Red Bull)

Dopo tre gare corse divinamente Max Verstappen si ritrova solo al sesto posto nella classifica Piloti del Mondiale F1 2022: una vittoria in Arabia Saudita e due ritiri dovuti a problemi tecnici che hanno tolto al pilota olandese un mare di punti.

Oggi il campione del mondo in carica non è mai stato in grado di impensierire Leclerc e la Ferrari ma fino alla 39° tornata aveva in tasca un secondo posto sicuro.

title

9
/10

Ferrari

La Ferrari oggi è stata velocissima e lo sarebbe stata anche con Sainz Jr. ma il pilota spagnolo ha commesso due errori (uno in qualifica e uno in gara) che hanno compromesso il weekend.

Melbourne la Scuderia di Maranello ha conquistato la seconda, meritatissima, vittoria nei primi tre appuntamenti del Mondiale F1 2022 e da quattro gare consecutive riesce a piazzare almeno una monoposto sul podio.

Mondiale F1 2022 – I risultati del GP d’Australia

Prove libere 1

1 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.806
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:20.377
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:20.399
4 Max Verstappen (Red Bull) 1:20.626
5 Lando Norris (McLaren) 1:20.878

Prove libere 2

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:18.978
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:19.223
3 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.376
4 Fernando Alonso (Alpine) 1:19.537
5 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.658

Prove libere 3

1 Lando Norris (McLaren) 1:19.117
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:19.249
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:19.265
4 Fernando Alonso (Alpine) 1:19.275
5 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:19.419

Qualifiche

1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:17.868
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:18.154
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:18.240
4 Lando Norris (McLaren) 1:18.703
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:18.825

Le classifiche
La classifica del GP d’Australia 2022
Charles Leclerc (Ferrari) 1h27:46.548
Sergio Pérez (Red Bull) + 20,5 s
George Russell (Mercedes) + 25,6 s
Lewis Hamilton (Mercedes) + 28,5 s
Lando Norris (McLaren) + 53,3 s
Classifica Mondiale Piloti
Charles Leclerc (Ferrari) 71 punti
George Russell (Mercedes) 37 punti
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 33 punti
Sergio Pérez (Red Bull) 30 punti
Lewis Hamilton (Mercedes) 28 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Ferrari 104 punti
Mercedes 65 punti
Red Bull 55 punti
McLaren-Mercedes 24 punti
Alpine-Renault 22 punti

L’articolo F1 2022: Leclerc domina in Australia con la Ferrari proviene da Icon Wheels.

Fonte

Cosa si rischia se si guida con un’automobile incidentata

title

Credits: iStock

Non è sempre possibile circolare con una vettura incidentata, è necessario fare riferimento ad alcuni aspetti precisi, che sono indicati all’interno del Codice della Strada. Ci sono infatti degli elementi che non possono assolutamente mancare e che devono essere perfettamente funzionanti.

Quando può circolare l’auto incidentata

La prima cosa da sapere è che una vettura che ha subito un sinistro può continuare a circolare solo ed esclusivamente se i danni non comportano nessun problema per la sicurezza e per l’inquinamento acustico. Chi non rispetta questa norma indicata nel Codice della Strada rischia una multa molto cara.

Ci sono delle differenze poi che ovviamente dipendono dall’entità dell’incidente, un conto è un lieve tamponamento che non ha provocato dei danni gravi alle componenti meccaniche dell’auto, un altro discorso invece è un frontale fatto contro un altro veicolo o ostacolo, che compromette il corretto funzionamento del mezzo.

A che cosa bisogna prestare attenzione

Innanzitutto è fondamentale stare attenti all’aspetto assicurativo: in caso di attivazione della RC Auto infatti il perito viene chiamato per rilevare i danni e le dinamiche, tutto quel che serve per il calcolo del risarcimento. E poi è fondamentale non trascurare le reali condizioni del mezzo.

Auto incidentate: che cosa dice la legge in merito alla circolazione su strada

Non si può dare una risposta univoca: non sempre è possibile continuare a circolare col proprio veicolo dopo un incidente, ma in alcuni casi si. Molto dipende dalla gravità del sinistro e dai danni provocati all’auto stessa. È fondamentale fare riferimento innanzitutto alle condizioni di sicurezza, ma anche all’inquinamento acustico. È il Codice della Strada a spiegare gli aspetti importanti da prendere in considerazione in questi casi.

Più nel dettaglio infatti l’articolo 79 dice che “i veicoli a motore e i loro rimorchi durante la circolazione devono essere tenuti in condizioni di massima efficienza, comunque tale da garantire la sicurezza e da contenere il rumore e l’inquinamento”. Se il motore dell’auto rimane comunque efficiente in termini di prestazioni, ma emette rumori molesti e fastidiosi per la quiete urbana, allora scatta il divieto di circolazione (questo è solo un esempio, che spesso viene sottovalutato).

Altri danni – in questo caso fisici – che non consentono all’auto di circolare su strada sono, per esempio, il paraurti non ben collegato, elementi danneggiati e instabili che entrano in contatto e urtano contro la carrozzeria, provocando fastidiosi rumori. Chiaramente l’auto, per poter circolare, deve essere efficiente dal punto di vista delle sue caratteristiche funzionali e i dispositivi di equipaggiamento e sicurezza devono rispondere perfettamente ai bisogni.

Attenzione alle condizioni delle gomme, del sistema frenante, dei dispositivi di segnalazione visiva e di illuminazione, alla rumorosità e al livello di emissioni inquinanti.

Circolazione con auto incidentata: a quanto ammonta la multa

Come sappiamo, ogni regola dettata dal Codice della Strada chiaramente provoca una sanzione nei confronti del trasgressore. Ed è quello che avviene anche in questo caso. È sempre l’articolo 79 del Codice della Strada a prevedere che i soggetti che circolano con un’auto che presenta dei danni e delle alterazioni nelle caratteristiche costruttive e funzionali a causa di un sinistro stradale (ma non solo), rischiano una multa che va da un minimo di 84 a un massimo di 335 euro. Se la vettura viene usata in competizioni, allora l’importo della multa schizza alle stelle: da 1.174 a 11.741 euro.

L’articolo Cosa si rischia se si guida con un’automobile incidentata proviene da Icon Wheels.

Fonte

Quali sono le differenze tra supercar e hypercar

title

Credits: iStock

Dopo aver definito che cosa sono le supercar e le hypercar, in questo articolo di approfondimento, parliamo di quelle che sono le reali e sostanziali differenze tre le due tipologie di vetture. Hanno infatti tante caratteristiche che le distinguono.

È ormai molto difficile capire quali sono le hypercar e quali le supercar, il mondo delle vetture veloci ormai è sempre più ampio e diffuso. Vediamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo.

Quali sono le peculiarità distintive delle supercar

Le supercar sono tra i modelli più amati e apprezzati sul mercato, che purtroppo non tutti si possono permettere. Si tratta di vetture sportive, estremizzate per quanto riguarda alcuni elementi chiave, tra cui il costo, il design, la potenza e il lusso. Le Case automobilistiche sono solite concentrarsi maggiormente sulla potenza delle supercar, e non troppo sugli elementi di lusso oppure sul comfort e la praticità nell’utilizzo e nella guida. Non parliamo certo di modelli comodi da guidare tutti i giorni, negli spostamenti quotidiani in città. Spesso l’assetto sportivo ribassato e la larghezza di queste sportive, le rende davvero difficili da usare nei centri urbani.

Storicamente la supercar era il miglior pezzo che l’industria automobilistica poteva offrire ai suoi potenziali clienti, sia in termini di qualità, tecnologia e design, che in quanto a prestazioni. E sono gli stessi elementi che, in effetti, ritroviamo anche oggi, nelle supercar di ultima generazione. Con il termine supercar si indicano però anche veicoli che hanno degli standard tecnologici fuori dal comune, con performance elevate e la miglior resa in qualsiasi condizione.

Le principali caratteristiche delle supercar, riassunte, sono:

  • prestazioni all’avanguardia;
  • design di ultima generazione e estremo, curato nei minimi dettagli;
  • linee e elementi dalla bellezza certificata;
  • mix perfetto tra innovazione e tradizione: tante supercar moderne infatti prendono ispirazione dalle linee delle classiche della propria Casa;
  • a tiratura limitata.

Le caratteristiche delle hypercar

Hypercar è un termine relativamente moderno, usato ai nostri tempi, che prima non si conosceva. La Bugatti Veyron è stata la prima hypercar riconosciuta dalla stampa. Ma sono state battezzate, in seguito, con questo appellativo anche la Porsche 918 Spyder, Ferrari LaFerrari e la McLaren P1.

Possiamo quindi definirle come una sorta di evoluzione delle supercar, che superano in prestazioni. Più elevati in questo caso sono sicuramente i prezzi di listino, ma anche l’accelerazione, l’aspetto estetico, la rarità e la guidabilità.

Al contrario delle supercar, le hypercar sono più facili da guidare e più leggere, il peso in eccesso viene infatti eliminato per poter aumentare le prestazioni della sportiva. Nella costruzione della hypercar la Casa madre tende ad estremizzare la progettazione all’ennesima potenza.

In cosa si distingue una hypercar da una supercar:

  • il prezzo è decisamente più elevato: non è raro trovato hypercar con un listino che va oltre 1 milione di euro;
  • tutti gli elementi sono estremizzati;
  • le prestazioni sono più elevate;
  • la guidabilità è maggiore, sono più facili da usare anche in città.

Quindi, in sintesi, al contrario di quello che molti pensano, la differenza tra hypercar e supercar non sta solo nel prezzo. Diciamo che le hypercar son una specie di evoluzione estrema delle supercar, una rivisitazione moderna. Si tratta di veicoli estremi, concepiti dal costruttore per essere assolutamente unici e riconoscibili. Chi può permettersi di comprare una hypercar? I fortunati sono davvero pochi, anche per questo i modelli in tiratura limitata.

L’articolo Quali sono le differenze tra supercar e hypercar proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Come si ottiene una licenza per diventare guidatore sportivo

title

Credits: iStock

Ci sono molti appassionati di guida sportiva, e quindi amanti dei veicoli che si guidano in pista, ad alte velocità e caratterizzati da prestazioni elevate. Non tutti sanno però che per eseguire una guida sportiva in totale sicurezza è fondamentale essere istruiti e seguire dei passaggi assolutamente necessari.

La prima cosa da fare solo le prove di guida esclusivamente in piste attrezzate, in modo da poter ridurre qualsiasi tipologia di danno per se stessi e per gli altri. In ogni caso, chi vuole entrare nel mondo dell’automobilismo sportivo deve sapere che occorre essere tesserati alla Federazione Sportiva Automobilistica, rappresentata nel nostro Paese da Aci Sport. Si tratta di un certificato di registrazione che viene rilasciato a una persona fisica o giuridica che ha intenzione di partecipare a manifestazioni sportive, a qualsiasi titolo.

Dove si richiede la licenza

Le licenze di Conduttore, Concorrente e i rinnovi delle licenze speciali devono essere richiesti agli Uffici Sportivi degli Automobile Club, che hanno sede in ogni capoluogo di Provincia. Il primo rilascio delle licenze speciali Auto e Karting e le richieste di cittadini stranieri spetta alla Direzione per lo Sport Automobilistico di Roma.

Licenze per il settore auto

Nel settore auto Aci Sport rilascia:

  • la licenza di Conduttore (pilota) nazionale o internazionale;
  • la licenza di Concorrente (che iscrive l’auto alla gara) persona fisica o giuridica.

Ci sono poi differenti licenze speciali:

  • Autodromo;
  • Assistente Meccanico;
  • Costruttore;
  • Direttore Sportivo/Direttore Tecnico di Scuderia;
  • Dirigente Sportivo;
  • Istruttore;
  • Organizzatore;
  • Preparatore/Noleggiatore;
  • Scuderia;
  • Ufficiale di Gara;
  • Promoter;
  • Team di decarcerazione;
  • Servizio di cronometraggio;
  • Team di estricazione;
  • Delegato allestimento di percorso.

Licenze per il settore karting

In questo ambito l’Aci Sport invece rilascia:

  • la licenza di Conduttore K (per tutti coloro che conducono un kart in una competizione) nazionale o internazionale;
  • la licenza di Concorrente K (per chiunque si iscriva a una competizione uno o più kart) persona fisica o giuridica.

Anche in questo caso ci sono delle licenze speciali K da considerare: Assistente Meccanico K, Assistenza Tecnica K , Costruttore K, Direttore Sportivo e Direttore Tecnico di Scuderia K, Organizzatore K, Promotore K, Pista K, Preparatore K, Scuderia K, Ufficiale di gara K, Certificato di Organizzazione K, Centro Tecnico Federale K, Istruttore Regionale K 1°e 2° livello.

Che cos’è la prima licenza piloti

Per ottenere il primo rilascio delle licenze di conduttore e concorrente/conduttore è necessario che il soggetto interessati partecipi ad un corso teorico, che generalmente viene organizzato dagli AC Provinciali. È possibile trovare online, sul sito web dedicato, tutti i “Corsi di prima licenza” necessari a questo scopo.

Quali sono i documenti necessari per richiedere il rilascio o il rinnovo della licenza di pilota:

  • patente di guida B o di grado superiore (per i maggiorenni);
  • documento di identità in corso di validità;
  • tessera di socio Aci (dove prevista);
  • certificato medico di idoneità psico-fisica all’attività sportiva agonistica o certificato medico di idoneità psico-fisica all’attività sportiva non agonistica (dove previsto);
  • versamento della tassa corrispondente.

Licenza per Ufficiali di Gara

Chi vuole diventare invece Ufficiale di Gara e quindi essere un membro dello staff di una manifestazione, è necessario che si rivolga al proprio AC di riferimento per avere informazioni sui corsi previsti. In ogni caso, il consiglio è quello di consultare l’Annuario Sportivo del Regolamento Sportivo Nazionale.

L’articolo Come si ottiene una licenza per diventare guidatore sportivo proviene da Icon Wheels.

Fonte:

SUV elettriche: l’elenco completo per marca (con i prezzi)

title

Le SUV elettriche in commercio in Italia sono tante ma solo alcune sono riuscite a raggiungere discreti risultati in termini di vendite. Il mese scorso, ad esempio, la Tesla Model Y ha conquistato lo scettro di auto a emissioni zero più amata dagli italiani ma non vanno sottovalutati modelli più accessibili come la Hyundai Kona Electric e la crossover a batterie più acquistata lo scorso anno nel nostro Paese: la Peugeot e-2008.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le SUV elettriche in vendita da noi (con i prezzi): tante proposte per tutti i gusti. Abbiamo inserito nella lista anche la Hyundai Nexo, una EV che non va attaccata alla presa di corrente visto che è a idrogeno.

SUV elettriche: l’elenco completo per marca (con i prezzi)

title

SUV elettriche Aiways

  • U5 da 43.250 euro

title

SUV elettriche Audi

  • e-tron da 85.950 euro
  • e-tron Sportback da 88.250 euro
  • Q4 e-tron da 46.850 euro
  • Q4 e-tron Sportback da 48.900 euro

title

SUV elettriche BMW

  • iX3 da 71.900 euro
  • iX da 84.000 euro

title

SUV elettriche DS

  • DS 3 Crossback E-Tense da 40.750 euro

title

SUV elettriche Evo

  • 3 Electric 36.600 euro

title

SUV elettriche Ford

  • Mustang Mach-E da 51.900 euro

title

SUV elettriche Hyundai

  • Kona Electric da 36.100 euro
  • Ioniq 5 da 44.750 euro
  • Nexo (idrogeno) da 76.900 euro

title

SUV elettriche Jaguar

  • I-Pace da 83.690 euro

title

SUV elettriche Kia

  • e-Soul da 34.950 euro
  • EV6 da 49.500 euro

title

SUV elettriche Lexus

  • UX 300e da 57.000 euro

title

SUV elettriche Mazda

  • MX-30 da 34.900 euro

title

SUV elettriche Mercedes

  • EQA da 51.150 euro
  • EQB da 54.750 euro
  • EQC da 75.474 euro

title

SUV elettriche MG

  • ZS EV da 33.490 euro
  • Marvel R da 40.990 euro

title

SUV elettriche Opel

  • Mokka-e da 36.050 euro

title

SUV elettriche Peugeot

  • e-2008 da 38.750 euro

title

SUV elettriche Skoda

  • Enyaq iV da 38.000 euro

title

SUV elettriche Tesla

  • Model Y da 61.970 euro

title

SUV elettriche Volkswagen

  • ID.4 da 50.750 euro
  • ID.5 da 52.900 euro

title

SUV elettriche Volvo

  • XC40 Recharge da 46.450 euro
  • C40 Recharge da 51.560 euro

L’articolo SUV elettriche: l’elenco completo per marca (con i prezzi) proviene da Icon Wheels.

Fonte: