Monthly Archives: Luglio 2021
Come si calcola la velocità media di un’automobile?
Conoscendo i dati che riguardano il tempo e l’ampiezza dello spostamento è possibile conoscere la velocità del veicolo, anche in campo automobilistico. La velocità infatti misura lo spostamento di un corpo durante una determinata quantità di tempo; è una grandezza vettoriale, perché esprime anche in quale direzione avviene lo spostamento.
Velocità media di un veicolo: come si calcola?
La velocità media è differente dalla velocità istantanea, quest’ultima infatti è il valore della velocità in un determinato punto e in un istante preciso. È molto difficile da calcolare, perché il famoso ‘istante’ di tempo non è un dato quantificabile e per calcolare la velocità istantanea di un corpo in movimento è necessario usare il concetto di limite.
Approfondiamo invece il discorso sulla velocità media, che è più utile e si può anche calcolare in maniera molto più facile. In pratica, è un dato che sta a indicare quando avviene rapidamente uno spostamento all’interno di un dato spazio. Le informazioni utili per poter fare il calcolo sono tempo e spostamento. La velocità infatti si esprime proprio in km/h (chilometri all’ora) oppure in m/s (metri al secondo).
Come si calcola lo spostamento?
Lo spostamento si calcola facendo la differenza tra la posizione iniziale e la posizione finale; allo stesso modo, il tempo si calcola dalla differenza tra il tempo iniziale e finale. Facendo quindi il rapporto tra lo spazio e il tempo, è possibile calcolare la velocità media, anche quella di un’auto o di un altro veicolo.
Facciamo un esempio per chiarire i dati. Se una macchina parte da Milano (Spazio 1) alle 10 (Tempo 1) e arriva a Roma (S2) alle 16 (T2), presumendo che il veicolo abbia mantenuto una velocità chiaramente variabile, sottraendo dal T2 il T1 possiamo ottenere il tempo impiegato (in questo caso 6 ore). Per calcolare la velocità media serve anche conoscere lo spazio, e quindi la distanza tra Milano e Roma, in questo caso 570 chilometri.
Il calcolo della velocità media si fa quindi dividendo 570 km/6 ore; in questo caso si parla di 95 km/h.
Perché calcolare la velocità del veicolo
A cosa serve il calcolo della velocità media di un’auto? Si usa una formula che in particolare spesso serve per fare i rilevamenti necessari a determinare se un automobilista rispetta i limiti di velocità imposti dal Codice stradale. Si tratta perlopiù di un concetto sfruttato dal sistema di tutor autostradale.
I tutor autostradali oggi usano dati che consentono di stabilire la velocità media di un mezzo durante la percorrenza di un tratto specifico di autostrada, delimitato da un gate di entrata e uno di uscita; ci sono delle telecamere ad alta definizione che registrano la targa e la trasmettono alla colonnina che si trova alla base dei tralicci. Il sistema è in grado di effettuare il calcolo velocità media e quindi di stabilire se un’auto ha rispettato i limiti di velocità imposti dal Codice della Strada.
Oltre ai tutor autostradali, come ben sappiamo, ci sono anche gli autovelox, che però non ‘lavorano’ sulla velocità media di un veicolo, bensì su quella istantanea. In ogni caso, il funzionamento delle due tipologie di sistema, che hanno lo stesso obiettivo (punire chi non rispetta i limiti di velocità mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri utenti della strada), non è differente, sul piano teorico. Infatti (con autovelox) quando un’auto passa attraverso il raggio proiettato dalla prima fotocellula, genera un rilevamento che fa scattare un timer che viene bloccato quando la macchina attraversa anche il secondo raggio. È lo stesso principio del tutor, ma con un intervallo di tempo che tende a zero.
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Quali sono le distrazioni più comuni alla guida?
L’automobilista distratto purtroppo, come è chiaro immaginare, è molto pericoloso, sia per la sua sicurezza che per quella di eventuali passeggeri e altri utenti della strada. La maggior parte dei sinistri infatti avviene per colpa di distrazioni alla guida, vediamo insieme quali sono le più comuni.
Le più frequenti distrazioni che causano incidenti stradali
La distrazione assolutamente più comune, se così possiamo definirla, è quella di mettersi al volante dopo aver bevuto una quantità elevata di alcolici oppure dopo aver assunto sostanze stupefacenti. Pericolose anche la velocità oltre i limiti concessi e la guida aggressiva.
Altro comportamento in cima alle distrazioni alla guida che causano il maggior numero di incidenti è senza alcun dubbio l’utilizzo del telefono da parte del conducente al volante, distratto da chiamate o messaggi o addirittura dai social network.
Come evitare incidenti alla guida
Oltre ai comportamenti sbagliati alla guida descritti sinora, ci sono anche quelli più comuni da tempo, come cercare una determinata stazione radio oppure frugare nella borsa per trovare un fazzoletto o qualsiasi altro oggetto (smartphone compreso).
Anche leggere o scrivere ovviamente distrae, come impostare il navigatore sul touch screen (raccomandiamo sempre di pianificare il percorso prima di partire e non mentre si è alla guida). Chiaramente, ogni comportamento che distoglie lo sguardo dalla strada è rischioso, come discutere con uno dei passeggeri o piangere.
Come allontanare il rischio di incidenti? Sembra banale ma bisogna restare sempre concentrati sulla strada e guidare serenamente, tranquilli. Dei recenti test e ricerche sottolineano quanto sia praticamente nata una nuova generazione di guidatori, soprattutto adolescenti alle prime armi, che sono i più portati a cadere in attività che portano a distrarsi dalla guida. I più giovani commettono molti incidenti a causa delle distrazioni, dalla ‘semplice’ strisciata sul guard rail o su un muro, al sinistro anche molto grave. Spesso, oltre alla distrazione, le altre cause di incidente sono la stanchezza e errori dovuti a inesperienza.
Secondo alcuni recenti studi inoltre, guidare mentre si è particolarmente tristi, arrabbiati, agitati, potrebbe aumentare il rischio di fare un incidente alla guida. Attenzione sempre a rispettare limiti di velocità, perché guidare oltre può aumentare fino a ben 13 volte il rischio di fare un incidente.
Altri atteggiamenti pericolosi alla guida
Ci sono altre distrazioni purtroppo molto comuni che possono causare pericolosi sinistri stradali; tra questi ad esempio truccarsi o specchiarsi mentre si è al volante, pettinarsi, guidare troppo ‘incollati’ al veicolo che ci precede e anche interagire con un bambino seduto dietro. È fondamentale definire quelli che sono i rischi per i guidatori e cercare di mitigarli, prendendo le necessarie contromisure per assicurare la sicurezza degli automobilisti e di tutti coloro che viaggiano su strada.
Sono stati effettuati dei test ovviamente per affermare quello che abbiamo detto sinora. Le auto di chi ha partecipato a questi studi sono state dotate di sensori, telecamere e radar in grado di registrare il comportamento dei guidatori in tempo reale, continuamente, e le loro performance.
Attenzione: la nostra raccomandazione è quella di restare sempre concentrati alla guida, non perdere mai lo sguardo fisso sulla strada, non distrarsi per nessun motivo. Rispettate sempre i limiti di velocità imposti e le distanze di sicurezza dagli altri veicoli, non mettetevi alla guida dopo aver bevuto alcolici o assunto droghe.
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Quando si usa la corsia d’emergenza?
Spesso ci si chiede come deve essere usata la corsia d’emergenza, ovvero quella che si trova da parte alla carreggiata e che, secondo la legge, serve solo in casi di estrema necessità e bisogno (emergenza), quindi per un guasto all’auto, per il passaggio delle Forze dell’Ordine oppure di un’ambulanza o ancora per malessere del conducente.
Purtroppo a volte la corsia di emergenza viene usata in maniera scorretta, ma bisogna ricordare che è assolutamente vietato sostare senza motivo in questa zona e anche percorrerla al posto della carreggiata che dovrebbe essere usata per lo scorrimento regolare del traffico. C’è solo un caso in cui si può usare la corsia di emergenza per un motivo diverso all’urgenza: se c’è un ingorgo, o traffico intenso, e bisogna uscire ad uno svincolo, è possibile impiegarla a partire dal cartello di preavviso di uscita, che si trova a 500 metri dallo svincolo stesso.
Strade extraurbane principali e autostrade: cosa dice la legge
Gli articoli 175 e 176 del Codice della Strada disciplinano il comportamento sulle autostrade e strade extraurbane principali; per quanto riguarda le corsie di emergenza le regole sono le seguenti:
- è vietato circolare sulle corsie per la sosta di emergenza se non per arrestarsi o riprendere la marcia; chi viola la disposizione rischia la sanzione da euro 370 a euro 1.485 con sospensione della patente da 2 a 6 mesi e decurtazione di 10 punti;
- non si può assolutamente fare retromarcia, anche sulle corsie per la sosta di emergenza, a parte per le manovre necessarie nelle aree di servizio o di parcheggi, si rischia altrimenti una sanzione da euro 370 a euro 1.485 con sospensione da 2 a 6 mesi e decurtazione di 10 punti dalla patente;
- non si possono chiedere o concedere passaggi in auto (autostop), si rischia altrimenti una multa da un minimo di 36 a un massimo di 148 euro;
- la sosta d’emergenza deve essere più breve possibile e mai superare le 3 ore, termine oltre il quale il veicolo può essere rimosso coattivamente dalle Forze dell’Ordine; la sanzione in questo caso va da euro 370 a euro 1.485 con rimozione coatta del mezzo;
- pedoni e animali non possono circolare, è possibile solo nelle aree di servizio e di sosta (gli animali vanno tenuti al guinzaglio), la sanzione va da euro 22 a euro 88;
- nelle corsie di emergenza è permesso il transito dei pedoni solo per raggiungere i punti per le richieste di soccorso. In caso di sosta forzata non si può in alcun modo scendere dall’auto senza aver prima indossato i giubbini segnaletici omologati con marchio CE; la sanzione in questo caso va da euro 22 a euro 88; chi non indossa il giubbetto rischia dai 36 ai 148 euro di multa e la decurtazione di 1 punto dalla patente;
- in caso di ingorghi, se la corsia di sosta di emergenza non c’è o è occupata, i veicoli nella prima corsia di destra devono essere disposti il più vicino possibile alla striscia di sinistra (sanzione da euro 74 a euro 296 e decurtazione di 2 punti;
- se l’auto guasta è impossibile da spostare sulla corsia di emergenza o sulla piazzola di sosta è obbligatorio usare l’apposito segnale mobile di pericolo almeno posto ad almeno 100 metri, si rischiano altrimenti dai 14 ai 296 euro di multa, la rimozione coatta e 2 punti dalla patente;
- infine, chi imbocca la corsia prima dei 500 metri rischi una multa da 74 a 296 euro, oltre alla perdita di un punto dalla patente.
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F1 2021: in Austria primo Grande Slam per Verstappen
Max Verstappen ha dominato il GP d’Austria al Red Bull Ring – nona tappa del Mondiale F1 2021 – davanti a Valtteri Bottas (Mercedes) e Lando Norris (terzo con la McLaren nonostante cinque secondi di penalità per aver accompagnato fuori pista Pérez) e ha oltretutto ottenuto il primo Grande Slam in carriera: pole position, giro veloce e al comando per tutta la gara.
La Ferrari è andata a punti con entrambe le monoposto: Carlos Sainz Jr. è arrivato quinto mentre Charles Leclerc ha tagliato il traguardo in ottava posizione.
Mondiale F1 2021 – GP Austria: le pagelle
Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen, grazie alla terza vittoria consecutiva, è sempre più in testa al Mondiale F1 2021.
Il pilota olandese – dominatore incontrastato del GP d’Austria al Red Bull Ring – è diventato inoltre il più giovane a conquistare il Grande Slam, il primo dell’era Covid-19.
Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas si è ufficialmente ripreso: secondo podio consecutivo e terzo piazzamento di seguito in “top 5”.
Il pilota finlandese è entrato in zona podio grazie alla penalità rimediata da Norris e ha portato a casa il secondo posto al 52° giro passando il compagno Hamilton in difficoltà.
Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton sarebbe quasi sicuramente salito sul podio se non avesse danneggiato la sua Mercedes dopo un passaggio sul cordolo: il sette volte campione del mondo F1 – al quinto Gran Premio consecutivo senza vittoria – si è invece dovuto accontentare del quarto posto.
Nella prima parte del GP d’Austria ha perso troppo tempo dietro Norris e per il resto della corsa ha dovuto gestire una monoposto con poco carico aerodinamico subendo persino l’onta di dover cedere la posizione al più veloce compagno Bottas.
Carlos Sainz Jr. (Ferrari)
Il quinto posto di Carlos Sainz Jr. – partito decimo – nel GP d’Austria non è da sottovalutare: il driver spagnolo è stato protagonista di una gara concreta ed è tornato in “top 5” dopo il podio di Monte Carlo.
Il tutto facendo meglio del compagno Leclerc per la terza volta consecutiva (la quarta negli ultimi cinque Gran Premi): ora solo solo due i punti di distacco nel Mondiale F1 2021 dal coéquipier monegasco.
Red Bull
La Red Bull nella gara di casa ha conquistato la quinta vittoria di seguito e ha portato almeno una monoposto sul podio per dieci GP consecutivi.
Verstappen è stato pazzesco, Pérez meno: sesto e con dieci secondi di penalità per aver spinto Leclerc fuori pista per due volte.
Mondiale F1 2021 – I risultati del GP d’Austria
Prove libere 1
1 Max Verstappen (Red Bull) 1:05.143
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:05.409
3 Carlos Sainz Jr. (Ferrari) 1:05.431
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:05.445
5 Yuki Tsunoda (AlphaTauri) 1:05.474
Prove libere 2
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:04.523
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:04.712
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:04.740
4 Lance Stroll (Aston Martin) 1:05.139
5 Sebastian Vettel (Aston Martin) 1:05.268
Prove libere 3
1 Max Verstappen (Red Bull) 1:04.591
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:05.129
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:05.277
4 Pierre Gasly (AlphaTauri) 1:05.280
5 Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) 1:05.345
Qualifiche
1 Max Verstappen (Red Bull) 1:03.720
2 Lando Norris (McLaren) 1:03.768
3 Sergio Pérez (Red Bull) 1:03.990
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:04.014
5 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:04.049
Le classifiche
La classifica del GP d’Austria 2021
Max Verstappen (Red Bull) | 1h23:54.543 |
Valtteri Bottas (Mercedes) | + 18,0 s |
Lando Norris (McLaren) | + 20,0 s |
Lewis Hamilton (Mercedes) | + 46,4 s |
Carlos Sainz Jr. (Ferrari) | + 57,1 s |
Classifica Mondiale Piloti
Max Verstappen (Red Bull) | 182 punti |
Lewis Hamilton (Mercedes) | 150 punti |
Sergio Pérez (Red Bull) | 104 punti |
Lando Norris (McLaren) | 101 punti |
Valtteri Bottas (Mercedes) | 92 punti |
Classifica Mondiale Costruttori
Red Bull-Honda | 286 punti |
Mercedes | 242 punti |
McLaren-Mercedes | 141 punti |
Ferrari | 122 punti |
AlphaTauri-Honda | 48 punti |
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BMW Italia partner di Uno di Un Milione
BMW Italia è partner di “Uno di Un Milione”, opera d’arte ideata e realizzata dal Collettivo OP inaugurata lo scorso 3 luglio a Pejo 3000 (Val di Sole) con un concerto del Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala.
Il progetto “Uno di Un Milione” nasce con l’obiettivo di difendere e promuovere le risorse naturali della Val di Sole attraverso l’arte, la musica e la conoscenza dei luoghi.
Uno di Un Milione: la musica
Il brano musicale cuore del progetto “Uno di Un Milione” è stato composto nei mesi scorsi dai ragazzi delle scuole di musica e dei centri d’aggregazione della Val di Sole, elaborato e arrangiato da Silvio Morais D’Amico e registrato a Milano dall’Orchestra e dal Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala, sotto la direzione di Pietro Mianiti.
Il coro si è esibito lo scorso 3 luglio prima a Pejo 3000 per l’inaugurazione e successivamente al Laghetto Ai Piani del Vioz nelle vicinanze del Doss dei Cembri.
Uno di Un Milione: la borraccia
Nell’ambito del progetto “Uno di Un Milione” supportato da BMW Italia sono state realizzate delle borracce in leggero acciaio termico su cui è stato applicato un QR-Code.
Basta inquadrare il codice con lo smartphone per diventare “proprietari” di una delle note del brano musicale, per individuare tutte le diverse fonti d’acqua del territorio a cui approvvigionarsi e per scoprire itinerari e paesaggi sonori creati appositamente dal Collettivo OP.
La borraccia Uno di Un Milione, creata da Popack, può essere acquistata sul sito www.unodiunmilione.com e presso vari punti vendita della Val di Sole.
Uno di Un Milione: la scultura monumentale
La scultura monumentale inaugurata a Pejo 3000 il 3 luglio nell’ambito del progetto “Uno di Un Milione” è stata realizzata da Morgana Orsetta Ghini del Collettivo OP.
L’installazione – composta da due strutture in ferro corten e acciaio e insonorizzata grazie agli impianti di diffusione del suono di K-Array – consente agli elementi della natura di dialogare con il visitatore. Un auditorium ideale nel quale immergersi totalmente nella musica nello scenario naturale delle montagne del Trentino.
BMW: cultura e sostenibilità
Da 50 anni il BMW Group è impegnato in partnership con alcune delle istituzioni culturali più rinomate del mondo. Qualche esempio? Guggenheim Museum, Tate Modern, Centre Pompidou, Neue Nationalgalerie, Opera Staatsoper Unter den Linden, il Teatro Bolshoi di Mosca, Art Basel, Frieze e la Biennale di Kochi-Muziris.
Anche a livello nazionale BMW – riconosciuto come brand più sostenibile in Italia nel 2021 – supporta alcune tra le attività culturali più rilevanti del nostro Paese come il Teatro Alla Scala di Milano, La Milanesiana, Fondazione Prada, il Teatro dell’Opera di Roma e il progetto ARTEPARCO. Senza dimenticare l’attività a supporto del cinema del marchio Mini.
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Una sola automobile può essere intestata a due persone diverse?
È possibile cointestare un’auto, ovvero intestarla a due proprietari diversi invece che uno solo. Non è una scelta molto frequente, però la legge italiana consente di farlo. Chiaramente si tratta di una pratica che presenta sia dei vantaggi che degli svantaggi, deve essere ben ponderata; è comunque una procedura semplice, alla portata di tutti.
Come cointestare l’auto
La cointestazione prevede praticamente l’acquisto della macchina nuova insieme ad un altro soggetto. I due soggetti non devono per forza essere parenti o conviventi, qualsiasi coppia di amici, ad esempio, può decidere di comprare un veicolo e intestarlo a entrambi. Il requisito fondamentale è essere presenti entrambi al momento della vendita, con documenti validi, e firmare entrambi il contratto d’acquisto. Si può cointestare un’auto nuova e anche un veicolo usato. Nel momento del passaggio di proprietà quindi viene poi specificato che i nuovi proprietari sono due.
I vantaggi della cointestazione dell’auto
Quali sono i punti di forza nel caso di due proprietari della stessa auto:
- se muore uno dei cointestatari di un’auto con due proprietari, il secondo non deve pagare la tassa di successione sulla sua quota; per piccole auto economiche può non fare la differenza, per auto di lusso invece sì;
- se il veicolo invece viene sottoposto a fermo amministrativo per il mancato pagamento di un debito di natura fiscale (anche per multe), in caso di cointestazione non si può procedere al fermo amministrativo dell’auto cointestata, poiché andrebbe a danneggiare anche il secondo proprietario che non è debitore nei confronti dello Stato come il primo.
Assicurazione auto cointestata: cosa fare
Come ben sappiamo, grazie all’Rc Auto famigliare, tutti i membri dello stesso nucleo familiare che hanno la stessa residenza possono sfruttare la classe di merito del componente della famiglia che detiene quella più vantaggiosa (classico esempio quello di genitori e figli).
La residenza sotto lo stesso tetto è però elemento indispensabile per sfruttare questa condizione e deve essere ufficiale. Cosa succede se l’auto è cointestata? La compagnia assicurativa prende atto della comproprietà. Se si tratta di genitori e figli o di un soggetto che ha una classe peggiore della vostra, allora molto probabilmente il premio assicurativo da pagare aumenta.
Questo è il motivo per cui è importante sapere che cointestare un’auto può anche non far risparmiare sull’assicurazione. C’è solo un caso in cui potrebbe essere vantaggioso: il figlio che eredita la classe dell’Rc Auto più vantaggiosa anche se, in un secondo momento, decide di cambiare la sua residenza. Ma solo se il padre vi rinuncia e esclusivamente sull’auto cointestata (se il figlio compra un’altra nuova macchina, allora non può godere della classe di merito del padre sulla seconda auto).
Gli svantaggi della cointestazione dell’auto
Punti di debolezza del doppio proprietario auto:
- innanzitutto nessuno è proprietario al 100% della macchina, ma si ha solo la metà del mezzo. Quindi per qualsiasi decisione, come per esempio la vendita o la rottamazione, chiaramente non si può decidere autonomamente ma serve anche la firma del secondo proprietario;
- nel caso in cui uno dei due amici o conoscenti che hanno deciso di cointestarsi l’auto muore, allora la sua metà va ovviamente ai suoi eredi e il cointestatario in vita deve decidere il futuro di quel mezzo con queste persone, che magari non hanno lo stesso suo parere.
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John Cooper, non solo Mini
Dici John Cooper e il primo pensiero va alle Mini: una partnership di successo nata però grazie ai trionfi ottenuti in F1 dalla Cooper, prima scuderia a correre e vincere nel Circus con monoposto dotate di motore posteriore. Scopriamo insieme la storia di questa leggenda del motorsport.
John Cooper: la storia
John Cooper nasce il 17 luglio 1923 a Surbiton (Regno Unito): figlio di Charles, proprietario di un’officina specializzata nella preparazione di auto da corsa, lascia la scuola presto per occuparsi di meccanica nell’azienda del padre e nell’esercito durante la Seconda Guerra Mondiale.
Al termine del conflitto i due Cooper iniziano a farsi conoscere nell’ambiente del motorsport grazie alla realizzazione di monoposto leggere e accessibili costruite con pezzi di mezzi militari.
La prima F1 a motore posteriore
John Cooper schiera al via del GP di Monaco 1950 di F1 una vettura originale guidata dallo statunitense Harry Schell e spinta da un motore motociclistico 1.1 V2 JAP montato in posizione posteriore. Una soluzione tecnica nata per motivi di carattere economico portata al debutto nel Circus ma già utilizzata nelle corse d’anteguerra.
Ritorno alla tradizione
Le Cooper tornano in Formula 1 nel 1952 con un motore Bristol montato anteriormente e arrivano i primi punti iridati grazie al britannico Eric Brandon quinto in Svizzera e il primo podio con l’inglese Mike Hawthorn, terzo in Gran Bretagna.
Tra il 1953 e il 1956 le monoposto di John Cooper disputano diversi Gran Premi di F1 senza mai brillare particolarmente.
Il carro dietro ai buoi
Nel 1957 la Cooper torna a riproporre il motore posteriore in F1 – questa volta in modo ragionato e non per necessità con propulsori Climax progettati per vincere – grazie al progettista della scuderia inglese Owen Maddock. La scelta di mettere “il carro dietro ai buoi” a differenza delle altre monoposto a motore anteriore consente di abbassare il baricentro e di ridurre il peso visto che non c’è bisogno di un lungo albero di trasmissione per inviare la potenza alle ruote dietro.
L’anno seguente arrivano le prime due vittorie di sempre nel Circus per il team di John Cooper: il britannico Stirling Moss sale sul gradino più alto del podio nella prima gara stagionale in Argentina (primo successo della storia in Formula 1 di un’auto a motore posteriore) e il francese Maurice Trintignant si aggiudica la seconda corsa del Mondiale a Monte Carlo.
Quattro Mondiali in due anni
La Cooper conquista il primo Mondiale F1 Piloti della sua storia con l’australiano Jack Brabham (due vittorie: Monaco e Gran Bretagna) e porta a casa anche il titolo Costruttori grazie ad altri tre successi: due con Moss (Portogallo e Italia) e uno con il neozelandese Bruce McLaren negli USA.
Nel 1960 la scuderia britannica si ripete tra i Piloti con Brabham che conquista cinque trionfi (Olanda, Belgio, Francia, Gran Bretagna e Portogallo) e tra i Costruttori con il supporto di McLaren primo in Argentina.
La Mini Cooper
La supremazia Cooper in F1 termina nel 1961, anno in cui praticamente tutte le rivali si convertono al motore posteriore: il team inglese si deve accontentare di un solo podio con McLaren terzo in Italia. John Cooper si riscatta siglando un accordo con la BMC per creare una versione sportiva della Mini: nasce la Mini Cooper.
Nel 1962 McLaren trionfa a Monte Carlo e l’anno seguente John Cooper (vittima di un bruttissimo incidente mentre sta guidando una Mini bimotore) si consola con quattro podi nel Circus tra cui due secondi posti (McLaren in Belgio e il sudafricano Tony Maggs in Francia).
Vittorie nei rally, addio alla F1
La Mini Cooper S sorprende il mondo aggiudicandosi il Rally di Monte Carlo del 1964 con il britannico Paddy Hopkirk. Nello stesso anno John perde il padre Charles e vede il team di F1 da lui creato conquistare due secondi posti grazie a McLaren in Belgio e in Italia.
John perde interesse nei confronti del Circus e cede il team al gruppo Chipstead Garage nel 1965, anno in cui il finlandese Timo Mäkinen regala alla Mini Cooper S il secondo Rally di Monte Carlo. Il terzo – nonché ultimo – trionfo nella leggendaria gara del Principato per la piccola di Sua Maestà arriva nel 1967 grazie a un altro finlandese: Rauno Aaltonen.
Gli ultimi anni
John Cooper termina la collaborazione con Mini nel 1971, si trasferisce nel sud dell’Inghilterra e apre un’officina specializzata nell’elaborazione della baby “british”, attività che si evolverà in un concessionario (anche Honda).
Nel 1990 torna a grande richiesta la Mini Cooper, un nome ancora oggi utilizzato e apprezzato. John scompare a Worthing (Regno Unito) il 24 dicembre 2000.
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Come faccio a pulire l’auto sporca di salsedine?
È arrivata l’estate e con essa anche le vacanze al mare e i più grandi nemici dell’auto nella stagione calda (oltre ai raggi del sole). Di cosa stiamo parlando? Salsedine del mare e sabbia sono elementi pericolosi, perché possono ossidare e graffiare diverse parti della macchina. Questo è il motivo per cui gli esperti del settore raccomandano di pulire spesso la propria vettura quando si è al mare, per evitare di danneggiare la carrozzeria, la tappezzeria e i vetri.
La pulizia regolare del veicolo nei periodi in cui si va al mare infatti è l’unica salvezza. La raccomandazione degli esperti è di lavare e pulire con accortezza l’auto almeno una volta alla settimana durante i propri soggiorni estivi al mare, dove la salsedine e la sabbia della spiaggia si attaccano ovunque, dentro e fuori dalla macchina, rovinandola.
È importante cercare di mantenere la macchina sempre ben pulita anche per una questione di visibilità, per poter viaggiare sempre in sicurezza, soprattutto prima dei più lunghi spostamenti, frequenti nel periodo estivo, per le vacanze.
Come pulire l’abitacolo dell’auto da sabbia e salsedine durate l’estate
La prima cosa da fare è mantenere sempre deterso e igienizzato l’interno dell’auto, l’abitacolo deve essere privo di polvere, sabbia e salsedine. Per questo motivo si consiglia di scuotere e aspirare per bene i tappetini e i sedili almeno una volta a settimana, usando anche prodotti e accessori appositi per la pulizia, che possano prevenire la comparsa di batteri e muffe, dannosi per la salute.
Gli aspiratori possono servire per eliminare anche il più piccolo granello di sabbia, che si va a insidiare negli angoli dell’auto più difficili da raggiungere. Altra cosa molto importante è che la tappezzeria non presenti delle macchie di salsedine, dovute magari ai costumi bagnati dei passeggeri che salgono in auto e lasciano gli aloni di sale una volta che l’acqua si asciuga. Per queste macchie bisogna usare delle schiume secche, in grado di penetrare in profondità nel tessuto e di far affiorare lo sporco in superficie, per eliminarlo poi con spazzole o panni in microfibra, morbidi e delicati.
Pulizia esterna dell’auto, contro sale e sabbia
Fondamentale anche la pulizia esterna del veicolo, in modo che non rimanga alcun residuo di salsedine e sabbia, che può rovinare la carrozzeria e altri parti dell’auto. Il consiglio degli esperti è quello di prelavare la macchina con acqua a pressione, in modo da non graffiare la carrozzeria e eliminare lo sporco e ogni traccia di sabbia e sale. Altrimenti si possono anche usare i classici tunnel di lavaggio, in cui prediligere, se possibile, il risciacquo finale con acqua osmotizzata, priva di particelle, che assicura una una finitura perfetta e nessun fastidioso alone.
Attenzione a non tralasciare passaruota, gomme auto, sottoscocca e cerchioni durante la pulizia del veicolo, parti in cui si accumula la più grande quantità di sabbia e sale, elementi dannosi, che possono anche ossidare le parti metalliche della macchina. Una volta terminata la pulizia, si possono usare anche delle apposite cere, che oggi più che mai si trovano in commercio, e che servono per proteggere la macchina da graffi e agenti atmosferici, anche dai potenti raggi del sole durante l’estate.
Consigli utili per proteggere l’auto da sale, sole e sabbia
Alcune raccomandazioni degli esperti:
- usare un telo copriauto;
- parcheggiare all’ombra o di spalle al mare, se possibile;
- usare tappetini e coprisedili di ricambio durante l’estate, o quando si va al mare.
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Quante persone possono stare in auto in zona bianca?
Dal 28 giugno 2021 quasi tutte le regioni italiane si liberano dall’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, anche se le raccomandazioni rimangono comunque alte, è bene vivere più liberi e sereni, dopo oltre un anno di restrizioni, ma anche continuare a stare attenti, rispettando le buone regole di igiene e le distanze dovute, soprattutto dove non si porta la mascherina.
Zona bianca Italia: le regole
Come abbiamo detto, nelle regioni in zona bianca non c’è più l’obbligo di tenere indossata la mascherina all’aperto, solo in Campania la limitazione rimane, almeno fino al 31 luglio, e a Norcia (Perugia), fino al 4 luglio.
Non è più in vigore nemmeno il coprifuoco, quindi non ci sono più limitazioni di orario e nemmeno territoriali, si può stare fuori casa dove e quanto si vuole. Anche i bar e i ristoranti possono finalmente stare aperti senza vincoli.
La mascherina continua a dover essere tenuta nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private, negli studi professionali, tranne nei casi in cui l’attività è individuale. Se invece l’attività professionale comporta un contatto ravvicinato con soggetti non conviventi o lo svolgimento in ambienti aperti al pubblico, e non sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro, allora bisogna sempre usare la mascherina e rispettare i protocolli di sicurezza anti-contagio.
Come viaggiare in auto in zona bianca
Secondo quanto dichiarato dal Governo stesso, per viaggiare in auto e altri veicoli bisogna continuare a rispettare le regole imposte per le zone gialle, arancioni e rosse, sia per quanto riguarda i conviventi che i non conviventi, visto che l’abitacolo è ovviamente un ambiente chiuso e oltretutto molto ristretto.
Per fare degli esempi, è bene sapere che se si devono accompagnare il proprio coniuge o i propri figli, non ci sono dei limiti particolari, come già accadeva nelle zone rosse, arancioni e gialle. Nel caso in cui invece viaggiano con noi delle persone non conviventi, allora il Governo prescrive che debbano essere rispettate le stesse misure di precauzione previste per il trasporto non di linea.
Deve quindi essere presente solo il conducente nella fila anteriore di sedili e due passeggeri per ogni fila di sedili posteriori, per questioni di distanza. Tutti hanno l’obbligo di indossare la mascherina. Nel caso in cui invece si trasporta un familiare convivente e persone non conviventi, allora il convivente può sedersi (secondo quanto chiarito dal Governo stesso) sul sedile da parte al guidatore, e dietro invece possono stare i non conviventi, sempre con la mascherina e al massimo due persone per ogni fila.
Altra ipotesi che si può verificare è quella in cui viaggiano nella stessa auto persone non conviventi, ma la vettura stessa è dotata di un separatore fisico (plexiglas) installato tra la fila anteriore e quella posteriore, in questo caso la mascherina non deve essere indossata. Oltretutto i bambini fino a sei anni di età possono non indossare la mascherina in nessun caso.
Attenzione solo ad essere prudenti e agire comunque sempre con cautela, perché i contagi sono diminuiti, non sono spariti del tutto. Quindi la possibilità di ammalarsi oggi purtroppo non è nulla. La questione vaccini non è chiara per tutti, non si ha la sicurezza di essere completamente immuni al contagio, quindi continuate a prestare attenzione e a tenere la mascherina nei luoghi chiusi o troppo affollati (anche se all’aperto). Evitate situazioni di assembramento.
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Promozioni auto luglio 2021: le occasioni del mese
Nonostante un mercato in ripresa le promozioni auto di luglio 2021 sono ricche di offerte succose.
Gli sconti più interessanti del mese riguardano soprattutto vetture giapponesi e modelli appartenenti al segmento delle SUV piccole, anche se non mancano proposte di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamole insieme.
Promozioni auto luglio 2021: le occasioni del mese
DS 7 Crossback
La DS 7 Crossback E-Tense Grand Chic costa ufficialmente 55.200 euro ma grazie all’unione tra le promozioni di luglio 2021 della Casa francese e gli incentivi sono sufficienti 47.200 euro per acquistarla. L’offerta è valida in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 6 immatricolato in data anteriore all’1 gennaio 2011 e intestato da almeno 12 mesi.
Ford Puma
Grazie alle promozioni Ford di luglio 2021 bastano 20.250 euro (anziché 24.000) per portarsi a casa la Puma 1.0 EcoBoost Hybrid 125 CV Titanium.
Honda Jazz
Da 22.500 a 17.900 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Honda di luglio 2021 sulla Jazz “base” (la Comfort). L’offerta va abbinata al finanziamento (TAN fisso 4,99%, TAEG 6,28%): anticipo di 3.100 euro, prima rata a 30 giorni, 47 rate da 150 euro e una maxirata finale da 10.687,50. La maxirata può essere ulteriormente rateizzata entro 45 giorni dalla scadenza (TAEG massimo 6,57%).
Lexus UX
A luglio 2021 la Lexus più economica del listino – la UX Executive – costa 32.500 euro anziché 38.000. L’offerta è valida solo per vetture disponibili in stock.
Mahindra KUV100
Le promozioni Mahindra di luglio 2021 consentono di acquistare la KUV100 “entry level” – la K6+ – con 10.930 euro invece di 12.440. L’offerta va abbinata obbligatoriamente al finanziamento Formula Vantaggi Mahindra (TAN fisso 6,45%, TAEG 8,64%): anticipo zero, prima rata a 30 giorni e 84 rate mensili da 181,50 euro.
Mini
La Mini One Camden Edition costa ufficialmente 24.100 euro ma grazie alle promozioni di luglio 2021 della Casa britannica sono sufficienti 22.100 euro per acquistarla. L’offerta è valida in caso di permuta di un veicolo diesel di standard Euro 4 o inferiore di proprietà da almeno 6 mesi.
Nissan Juke
Fino al 19 luglio 2021 bastano 19.000 euro (anziché 24.000) per portarsi a casa la Nissan Juke N-Connecta. L’offerta – valida a fronte del ritiro, in permuta o rottamazione, di un’autovettura immatricolata da almeno 6 mesi dalla data del contratto del veicolo nuovo – va obbligatoriamente abbinata al finanziamento IntelligentBuy (TAN 5,49%, TAEG 6,87%): anticipo di 4.675 euro, 36 rate da 149 euro e una maxirata finale da 12.960 euro.
Ssangyong Tivoli
Lo sconto di 4.450 euro offerto dalle promozioni Ssangyong di luglio 2021 consente di acquistare la Tivoli 1.2 GDI Connect con 16.900 euro anzichè 21.350. L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa (15.400 euro) se si aderisce al finanziamento menomillecinquecento (TAN fisso 5,99%, TAEG fisso 7,23%): anticipo zero e 84 rate mensili da 294,70 euro.
Subaru XV
Le promozioni Subaru di luglio 2021 permettono di acquistare la XV “base” – la 1.6i Pure – con 22.900 euro invece di 24.950. L’offerta prevede cinque anni di garanzia a chilometraggio illimitato e tre anni o 45.000 km di tagliandi. Quest’ultimo vantaggio è compreso solo in caso di adesione al finanziamento Subaru Fin (TAN fisso 4,95%, TAEG 6,42%): anticipo di 5.893 euro, prima rata a 30 giorni, 36 rate mensili da 199 euro e una maxirata finale da 12.475 euro. La maxirata è rifinanziabile (TAN fisso 5,95%, TAEG 6,69%) in 48 rate mensili da 292 euro.
Volkswagen Golf
A luglio 2021 la Volkswagen Golf 1.0 eTSI costa 25.611 euro invece di 28.800. L’offerta può essere abbinata a un finanziamento (TAN 4,99%, TAEG 6,05%): anticipo di 6.500 euro, 35 rate da 179 euro e una maxirata finale da 15.434,49 euro.
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