Monthly Archives: Giugno 2021
Multe, come funziona la rateizzazione e quando usufruirne?
Prima di parlare della possibilità di rateizzare l’importo delle multe prese in auto, diamo una breve introduzione all’argomento sottolineando che la circolazione nel nostro Paese è regolamentata dal Codice della Strada, un complesso di norme che regola il comportamento dei pedoni, dei veicoli e degli animali. Le regole stradali cambiano da nazione a nazione: ogni Stato definisce il contenuto, le modalità di esecuzione e attuazione del Codice Stradale in base al proprio ordinamento giuridico interno e agli accordi internazionali.
Ovviamente i soggetti che non rispettano le norme presenti all’interno del Codice della Strada rischiano sanzioni amministrative che vengono comminate in base al tipo di violazione. Si va dalla multa alla sospensione o al ritiro della patente.
Per fare alcuni esempi, una delle infrazioni più comuni commesse dagli utenti della strada in Italia è quella della mancata revisione. Circolare con l’auto priva di revisione costa una multa di 173 euro. Sono troppi anche gli automobilisti che guidano senza patente, purtroppo. Comportamento molto grave, che viene punito con una multa severa di 5.100 euro a cui si aggiungono ulteriori 397 euro destinati al proprietario del veicolo per incauto affidamento.
Ma non è tutto, altre infrazioni molto comuni nel nostro Paese riguardano il mancato rispetto della segnaletica stradale e altre ‘sviste’, tra cui tenere il motore acceso durante la sosta, la mancata esibizione del disco orario e la guida con un braccio rotto o simili. Ma è possibile rateizzare l’importo da versare per una multa? Sì, vediamolo nel dettaglio.
La rateizzazione della multa
È possibile richiedere il pagamento di una multa in più rate solo se rientrano nei limiti fissati dalla normativa che prende in considerazione sia l’importo che il reddito del creditore. Oggi è possibile rateizzare le sanzioni amministrative, ma possono essere pagati in rate mensili solo i verbali di importo superiore ai 200 euro, per una o più violazioni accertate contestualmente, sempre che i soggetti presentino difficoltà economiche.
Attenzione: una cosa da sapere è che la domanda di rateizzazione implica la rinuncia alla facoltà di ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace.
Quando un soggetto viene definito in difficoltà economica dalla norma? Nella misura di 10628,16 euro di reddito imponibile (incrementati di 1032,91 euro per ogni familiare convivente), con aggiornamento biennale che deve essere fatto con decreto del Ministero dell’Economia in relazione all’indice ISTAT dei prezzi al consumo FOI (Famiglie di Operai ed Impiegati).
Rateizzazione delle multe: come funziona
Se un soggetto vuole richiedere la rateizzazione di una o più multe, allora deve presentare la domanda entro 30 giorni dalla data di contestazione o di notificazione delle violazioni. A quale soggetto bisogna fare riferimento:
- al Prefetto per le violazioni accertate dai funzionari, ufficiali e agenti dello Stato, da funzionari e agenti delle Ferrovie;
- al Presidente della Giunta Regionale, al Presidente della Giunta Provinciale o al Sindaco, per violazioni accertate da funzionari, ufficiali e agenti delle Regioni, Province o Comuni.
Il provvedimento adottato entro 90 giorni dalla presentazione dell’istanza stabilisce il numero delle rate in base al totale dell’importo da versare e al reddito del soggetto.
Il numero di rate deve essere:
- 12 rate al massimo per importi fino a 2.000 euro;
- 24 rate per importi fino a 5.000 euro;
- 60 rate per importi superiori a 5.000 euro.
Nel caso in cui l’istanza venga rigettata, allora il soggetto può pagare l’importo entro 30 giorni in un’unica soluzione. Se invece, accolta la richiesta di rateizzazione, l’utente non paga la prima rata o di due rate consecutive, allora il beneficio decade.
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Guidare in galleria, tutti i consigli per farlo in sicurezza
Non sempre ci soffermiamo a pensare ad alcuni comportamenti specifici da tenere in auto, a degli atteggiamenti che, se evitati o al contrario adottati, aumentano di gran lunga la nostra sicurezza mentre guidiamo e anche quella degli altri utenti che incontriamo sul nostro percorso.
Ci sono particolari tipologie di strada che oltretutto richiedono una maggiore attenzione, delle accortezze differenti. Una di queste per esempio è la galleria, e oggi diamo alcuni suggerimenti per guidare in sicurezza appunto nelle gallerie, cosa fare in caso di coda, di incendi, di incidenti o altre situazione potenzialmente pericolose.
I consigli per guidare sicuri in galleria
Non tutti gli automobilisti amano guidare in galleria, anzi. Ci sono dei soggetti che addirittura le evitano, soprattutto chi è claustrofobico e odia rimanere diverso tempo all’interno di una galleria o rischiare di restarci imbottigliato nelle ore di punta. Ci sono però dei percorsi in cui è inevitabile attraversarle, come per esempio in autostrada, soprattutto nelle zone di montagna.
Quali comportamenti bisognerebbe adottare per guidare in galleria? Vediamo i nostri consigli più utili.
Come guidare in galleria
Fortunatamente oggi le gallerie non sono più buie come una volta, ma dotate di illuminazione, anche se in alcuni punti in effetti scarseggia. Questo è il motivo per cui bisogna sempre tenere accese le luci anabbaglianti, anche di giorno, durante l’attraversamento. E evitare ovviamente di procedere a velocità sostenuta.
Altro consiglio importantissimo è quello di rispettare le distanze, in galleria si deve andare più lentamente ed è naturale che in alcuni momenti della giornata si formino code. Per evitare incidenti e tamponamenti pericolosi, è necessario aumentare la distanza abituale che si tiene dal veicolo che ci precede.
Il sorpasso, manovra molto delicata. La galleria può essere molto stretta e il sopraggiungere di altri veicoli potrebbe rivelarsi difficoltoso; spesso purtroppo accadono (per questo e altri motivi) dei pericolosi tamponamenti a catena, meglio evitare quindi sorpassi azzardati. La velocità in galleria deve sempre essere moderata, il clacson non deve mai essere suonato, a meno che ci si trovi in situazioni di emergenza (il rumore all’interno della galleria è amplificato e può dare molto fastidio agli altri conducenti).
Incidente in galleria: cosa fare
Primo consiglio in assoluto, valido su qualsiasi strada, è cercare di mantenere la calma, soprattutto se non è successo nulla di grave e nessuno sta male. Meglio attivare immediatamente le luci di segnalazione lampeggianti e accostare l’auto a destra in prossimità del marciapiede o della linea che limita la carreggiata.
Non dimenticate mai di posizionare il triangolo di emergenza, spegnere il motore e lasciare la chiave nel quadro. Sarebbe bene chiamare immediatamente il 112 per segnalare il sinistro (se c’è campo) altrimenti scendere dall’auto e raggiungere la colonnina SOS più vicina. Attenzione: camminare sempre e solo a lato strada.
Cosa succede in caso di incendio?
Se l’auto prende fuoco o inizia ad emettere fumo sarebbe bene procedere subito verso l’uscita della galleria. Nel caso in cui non sia possibile uscire, allora è necessario accostare l’auto sul lato destro e accendere le luci di avvertimento, spegnere il motore, anche in questo caso lasciare le chiavi nel cruscotto, abbandonare l’auto e segnalare subito il pericolo.
Alcuni consigli per la guida in galleria
Se portate gli occhiali da sole, toglieteli quando entrate in galleria, la scarsa illuminazione rende la vista con le lenti scure più difficile. Non tenete mai il volume della radio troppo alto, è importante non infastidire gli altri guidatori e sentire ogni rumore esterno.
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Golf ibrida, anima green in corpo atletico
Ci sono oggetti che raggiungono forme definitive. Nel senso che hanno quasi la perfezione delle linee della goccia d’acqua o dell’uovo, come si diceva del Maggiolino o della bottiglia della Coca Cola. La Volkswagen Golf appartiene a questo empireo materiale di diritto: certo, dalla prima serie è molto cambiata, ovvio, ma l’originaria intuizione di Giorgetto Giugiaro si è sviluppata fino all’attuale serie, la ottava, che non stravolge anzi lima i concetti stilistici di quella precedente, disegnata a sua volta da due maestri quali Walter De Silva e Flavio Manzoni. E infatti l’ultima Golf appare come un canto del cigno, quasi impossibile chiedersi che cosa avrebbe potuto caratterizzarla di più. Scusate il paragone ma è un po’ come alcune donne, bellezze assolute, nere o bianche che siano, nessuno si mette a criticare lo stacco di gonna se è un centimetro in più o in meno di un presunto ideale.
Di questa nuova Golf, accertato il piacere delle forme e dei montaggi precisi alla tedesca, è l’interno ad essere più sorprendente: basta quadranti con lancette che salgono e scelgono e spazio a un cockpit tutto digitale con comandi a sfioramento d’alta classe col quale ci si può perdere, nel senso che le opzioni delle schermate sono davvero tante e alla fine si fatica a sceglierne una, perché tutte sono importanti. Detto questo, sulla Golf che vedete, siglata eTSI, debutta una tecnologia mai vista prima, il mild hybrid. Il che vuol dire che il motore 1500 cc turbo benzina da 150 CV in accelerazione e ripresa viene aiutato da un generatore che all’occorrenza fa da motore elettrico (sistema a 48 volt) e dando un boost di potenza riduce consumi ed emissioni.
Insomma, la Golf richiede meno benzina, fino a 0,4 litri per 100 km rispetto all’analoga versione tradizionale, con una media di 21,6 chilometri per litro.
Il digitale si sposa all’ibrido e al cambio DSG a sette rapporti in modo che si possano scegliere le reattività che si preferiscono, ovvero dalla modalità ECO a quella più sportiveggiante tagliata sulla vostra individualità di driver, il tutto accompagnato da una linea di led che taglia l’abitacolo e che cambia colore dal bianco al rosso, molto scenografico, va detto.
Alla fine, insomma numero due, quello che è difficile da trasferire ma è anche quello che ci è piaciuto di più è proprio l’anima multipla di questa vettura, green sempre, cattivella quando serve, comoda, giusta per quattro, spaziosa. Continuando nei paragoni sciocchi è la moglie ideale, perché sappiamo che, volendo c’è sempre la sorella trasgressiva, la GTE. E qui i cavalli e le emozioni salgono. Prezzo da 26 mila euro.
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Auto e città: sfida verde
La sorpresa è reale. Vedi Olivier Francois, Ceo di Fiat, che sfreccia per le vie dietro la Biblioteca degli alberi a Milano su un monopattino in direzione del Bosco Verticale, il grattacielo tutto una pianta. Lo attende e sta arrivando guidando una 500 elettrica chi il Bosco Verticale lo ha progettato, costruito e ora lo sta diffondendo in altre parti del mondo, l’architetto Italo Boeri.
Il motivo dell’incontro, ovviamente all’interno del Bosco Verticale, è di trasferire le rispettive visioni sul futuro delle città e della mobilità che, altrettanto ovviamente, dovranno essere il più possibili verdi ed ecosostenibili, per far respirare chi in città deve o vuole continuare a vivere. Un incontro figlio del nostro tempo, in occasione peraltro della Giornata Mondiale dell’ambiente.
Con un annuncio: a settembre verrà inaugurato La Pista, ovvero la trasformazione del tetto del Lingotto a Torino, dove c’era l’anello di prova delle automobili prodotte a Torino, in una zona totalmente green, con piante, spazi comuni per fare sport o passeggiare, una specie di Bosco orizzontale, sviluppato dall’architetto Benedetto Camerana che lavora abitualmente per la Casa italiana. E alla cui inaugurazione Francois ha invitato giustamente Boeri, nella convinzione di aver fatto meritevole opera green.
Il rapporto tra Fiat e Boeri risale in realtà a più di un anno fa, quando, per realizzare lo spot di lancio della 500 elettrica, la città ideale attraversata dall’automobile a zero emissioni e guidata per l’occasione nientemeno che da Leonardo Di Caprio era stata concepita ispirandosi alle idee e alle realizzazioni dell’architetto milanese in varie parti del mondo.
Francois e Boeri condividono la stessa visione sulle tematiche ambientali, per rendere più vivibili le città migliorando l’aria che respiriamo. Ovvero architetture che assorbano anidride carbonica come per l’appunto il Bosco Verticale (27 mila piante) e una mobilità non inquinante come quella possibile con la Fiat 500 elettrica.
Ha dichiarato infatti Olivier Francois: “Il nostro dovere è di offrire al mercato, al più presto possibile compatibilmente con la riduzione del costo delle batterie, auto elettriche che non costino più di quelle a combustione. Stiamo esplorando il territorio della mobilità sostenibile per tutti, questo è il nostro progetto. Tra il 2025 e il 2030, gradualmente, la nostra gamma di prodotto diventerà solo elettrica. E questo sarà un cambiamento radicale per Fiat”.
Insomma la sfida è di portare l’auto elettrica da scelta elitaria a soluzione democratica, per tutti. In modo da poter viaggiare all’interno delle metropoli e tra le metropoli e le città più piccole senza produrre inquinanti e anidride carbonica. Un percorso analogo a quanto sta accadendo nell’edilizia, dove l’esperimento del Bosco Verticale deve diventare il prototipo di una soluzione per tutti e non per ricchi. Tanto che Stefano Boeri ha voluto precisare così il cammino che intravvede: “Se consideriamo che le città sono responsabili non solo dell’emissione di oltre il 70% di CO2, fenomeno all’origine del riscaldamento globale, ma anche dell’emissione di inquinanti che sono la principale causa di malattie e mortalità da problemi respiratori, appare evidente come proprio le città siano i primi luoghi su cui intervenire con un profondo cambiamento… Abbiamo già a disposizione diverse soluzioni che possono aiutarci: proteggere e aumentare le superfici permeabili e verdi creando nuovi parchi e giardini, dentro e intorno alle nostre città; trasformare i tetti cittadini in prati e orti; promuovere gli orti comunitari e l’agricoltura urbana; utilizzare le radici degli alberi per decontaminare i suoli inquinati; creare una rete di corridoi verdi per collegare parchi, foreste ed edifici verdi”.
Il dibattito integrale a due è visibile su youtube al link https://www.youtube.com/watch?v=wnn6y8MkXd8
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Milano Monza Motor Show 2021: il programma, le Case presenti e le date
Il Milano Monza Motor Show 2021 si terrà dal 10 al 13 giugno: la prima edizione del nuovo Salone dell’auto lombardo sarà un evento svolto in completa sicurezza, con i modelli esposti su pedane corredate ognuna da un codice QR in grado di sostituire l’interazione tra pubblico e personale.
Ogni codice QR, stampato in grande in modo da essere inquadrabile anche a distanza, rimanderà alla pagina specifica del modello con schede tecniche, immagini, video e link al sito ufficiale, al configuratore e ai test drive.
Il MIMO 2021 (abbreviazione di Milano Monza Motor Show) vedrà nel centro del capoluogo lombardo installazioni di 63 brand e numerose anteprime mondiali e nazionali.
Di seguito troverete una guida completa al Milano Monza Motor Show 2021: il programma, le Case presenti e le date.
Milano Monza Motor Show 2021: le date del Salone dell’auto lombardo
Il MIMO 2021 si terrà da giovedì 10 giugno a domenica 13 giugno.
Milano Monza Motor Show 2021: i biglietti
L’ingresso al Milano Monza Motor Show 2021 è libero e gratuito. L’evento si terrà nel centro del capoluogo lombardo dal Castello Sforzesco a Piazza San Babila attraversando Largo Beltrami, Via Dante, Piazzale Cordusio, Via Mercanti, Piazza della Scala, Piazza Duomo e Corso Vittorio Emanuele.
Le attività del MIMO 2021 all’Autodromo di Monza saranno invece chiuse al pubblico. Potranno accedere solo su invito le Case automobilistiche, i giornalisti, i grandi club e i collezionisti privati.
Milano Monza Motor Show 2021: le anteprime mondiali
Il Milano Monza Motor Show 2021 vedrà dieci anteprime mondiali:
- Anteprima Bugatti (il nome verrà svelato giovedì)
- Bugatti Bolide
- Cupra Born
- DR 5.0
- DR 6.0
- Ducati (il nome verrà svelato a breve)
- Pagani Huayra R
- Pambuffetti PJ-01
- Supercar che verrà svelata venerdì 11 giugno
Milano Monza Motor Show 2021: le Case presenti
Quasi tutte le Case automobilistiche saranno presenti con almeno una pedana al MIMO 2021. Si fa quindi prima a scrivere le assenti: Abarth, Alpine, Dacia, Jaguar, Mahindra, Mercedes, Nissan, Smart, Ssangyong, Subaru, Tesla e Volvo.
Milano Monza Motor Show 2021: il programma
Oltre alla passeggiata di quasi 3 km per il centro di Milano i visitatori del Milano Monza Motor Show 2021 potranno accedere al Focus auto elettriche e ibride (organizzato insieme a Enel X) davanti al Castello Sforzesco dalle 09:00 alle 19:00 per vedere le ultime novità ibride ed elettriche e per poterle guidare. Tra le novità “eco” più interessanti disponibili per il test drive segnaliamo le Renault Captur Plug-in Hybrid e Clio Hybrid e la Suzuki Ignis.
Per accedere all’area bisogna pre-registrarsi nella sezione apposita del sito www.milanomonza.com.
Per quanto riguarda gli eventi chiusi al pubblico dell’Autodromo di Monza troviamo:
Venerdì 11 giugno 2021
- Trackday – dalle 09:30 alle 12:00, dalle 15:30 alle 18:30 (costo per slot di 30 minuti: 120 euro a vettura per sessione)
- Journalist Parade – 13:00
- Supercar Night Parade – 19:00
Domenica 13 giugno 2021
- ACI Storico Festival
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Buche stradali, si può chiedere il risarcimento per eventuale incidente?
L’asfalto dissestato è un problema che purtroppo riscontriamo in molte delle nostre città, le buche possono essere davvero pericolose per chi viaggia in auto, e soprattutto per i motociclisti, i ciclisti e i pedoni. Il manto stradale non uniforme, e caratterizzato spesso purtroppo da veri e propri ‘crateri’ nell’asfalto, minaccia seriamente la sicurezza della circolazione.
Viaggiare in auto su una strada caratterizzata da buche profonde o dai bordi acuminati alza il rischio di bucare le gomme, ma anche di rovinare e danneggiare le sospensioni e i cerchi. Purtroppo può rivelarsi pericoloso perché strade così dissestate possono anche provocare sbandamenti e quindi conseguenti incidenti con altri veicoli, ma anche la caduta di chi viaggia in biciclette, in bici e anche a piedi.
I responsabili della manutenzione stradale possono essere chiamati a rispondere dei danni quando veicoli o persone subiscono dei danneggiamenti a causa del manto stradale disconnesso. Non possiamo parlare però di risarcimento automatico, devono essere verificate differenti condizioni per poter procedere. Vediamo insieme di cosa stiamo parlando e cosa fare.
Cosa dice la legge in ambito di incidenti causati da buche stradali
La norma parla di questi episodi principalmente in due articoli:
- 2043 del Codice Civile – “Risarcimento per fatto illecito” – che dice: “Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno”;
- 2051 del Codice Civile – “Danno cagionato da cosa in custodia” – che recita che “ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito”.
Va aggiunto anche l’art. 14 del Codice della Strada, che obbliga i proprietari di una strada a occuparsi della manutenzione.
Come abbiamo anticipato, è possibile ottenere il risarcimento dei danni per danneggiamenti avvenuti a causa di una strada dissestata. Per poterlo pretendere però:
- l’ente proprietario della strada deve avere l’effettivo controllo del bene e la possibilità di rimuovere il pericolo;
- la buca deve essere poco visibile dal danneggiato, per poter essere considerata ‘insidia occulta’ e rappresentare un pericolo effettivo per chiunque, quindi quella che viene definita ‘insidia oggettiva’ (una sorta di trabocchetto).
Quando è possibile ottenere il risarcimento dei danni derivanti da buche stradali
Secondo l’art 2051 del Codice Civile, come abbiamo visto, si presuppone la responsabilità dell’ente proprietario o del gestore della strada, che ha l’obbligo di custodire e manutenere la strada stessa per evitare qualsiasi tipo di pericolo per la circolazione.
La responsabilità quindi ricade sul gestore nel caso in cui l’incidente e i danni siano il risultato di cattiva manutenzione. Come abbiamo visto, la buca deve essere considerata un’insidia. In questo caso quindi il proprietario o gestore della strada è responsabile di quanto accaduto (eventuali sinistri e danni ai veicoli e/o alle persone) e è tenuto al risarcimento.
Il risarcimento può essere anche respinto
Ci sono dei casi in cui però il gestore della strada può non essere responsabile dell’incidente causato dalle buche, l’articolo 2051 del Codice Civile infatti annulla la responsabilità del proprietario o gestore dell’infrastruttura nel caso in cui venga accertato il ‘caso fortuito’ e quindi un evento atmosferico anomalo o una frana che causano buche e discontinuità al fondo stradale.
Anche quando la buca è facilmente visibile e di modeste dimensioni il gestore non è responsabile e quindi non è tenuto al risarcimento dei danni. La richiesta di risarcimento può quindi essere respinta.
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Usato premium: SUV 3.0 diesel a sei cilindri a meno di 50.000 euro
Le SUV premium Euro 6 diesel sono auto usate perfette per chi percorre molti chilometri e cerca versatilità e prestigio. Nella “top five” di questo mese, vinta dall’Audi Q5, abbiamo analizzato cinque proposte del 2017 con cambio automatico con quotazioni che non superano i 50.000 euro.
La Sport Utility di Ingolstadt ha superato la connazionale BMW X6. le britanniche Land Rover Range Rover Velar e Range Rover Sport e la nostra Maserati Levante. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli 3.0 turbodiesel a trazione integrale con potenze comprese tra 275 e 315 CV.
1° Audi Q5 3.0 TDI Business Sport
“Piccola” è meglio. L’Audi Q5 3.0 TDI Business Sport è la proposta più compatta (4,66 metri di lunghezza) tra quelle analizzate in questa “top five“ ma anche la più piacevole da guidare: merito del peso relativamente contenuto che incide positivamente sull’agilità nelle curve e sui consumi (17,5 km/l dichiarati offerti da un motore pronto ai bassi regimi). Ovviamente la praticità non è il suo forte: lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori e delle valigie è poco se paragonato alle altre SUV presenti in questa lista.
Da nuova la Sport Utility teutonica aveva un ottimo rapporto dotazione/prezzo (“solo” 62.700 euro), oggi è introvabile usata – più semplice rintracciare le più economiche Sport – e le sue quotazioni recitano 49.400 euro.
2° BMW X6 xDrive40d Msport
La BMW X6 xDrive40d Msport ospita sotto il cofano un raffinato motore a sei cilindri in linea ricco di cavalli (313) ma non molto reattivo ai bassi regimi.
Costruita con grande cura, si trova facilmente di seconda mano a 43.700 euro.
2° Land Rover Range Rover Velar 3.0 V6 SD6
Il punto di forza della Land Rover Range Rover Velar 3.0 V6 SD6 R-Dynamic HSE? Senza dubbio il comfort.
La SUV britannica costava tantissimo da nuova – 93.400 euro – e oggi si trova senza problemi a poco più di 40.000 euro.
4° Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 HSE Dynamic
La Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 HSE Dynamic è una SUV adatta a chi affronta spesso il fuoristrada (se la cava quasi meglio in off-road che su asfalto) e ha bisogno di spazio: i passeggeri posteriori hanno un mare di centimetri a disposizione delle spalle e della testa e il bagagliaio è immenso.
Facile da trovare a meno di 30.000 euro, monta un motore un po’ troppo assetato di gasolio abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia) eccellente in grado di regalare passaggi marcia fluidi.
5° Maserati Levante V6 Diesel 275 CV Gransport
La Maserati Levante V6 Diesel 275 CV Gransport è una SUV ingombrante (cinque metri di lunghezza sono complicati da gestire nel traffico) ma spaziosa (i passeggeri posteriori hanno tanti centimetri a disposizione delle gambe) che si trova facilmente usata a meno di 45.000 euro. Un po’ povera la dotazione di serie.
Il peso elevato unito a un motore carente di cavalli e di coppia e a un cambio automatico non molto reattivo nella guida sportiva incidono in modo rilevante sul piacere di guida nelle curve, sulle prestazioni (“0-100” in 6,9 secondi) e sui consumi (13,9 km/l dichiarati).
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Promozioni Peugeot di giugno 2021
Anche a giugno 2021 sarà possibile beneficiare di ricche promozioni da parte di Peugeot: merito degli sconti sostanziosi abbinati (nel caso delle elettriche e delle ibride plug-in) agli incentivi statali.
Le proposte più vantaggiose del mese riguardano soprattutto piccole, berline medie e SUV piccole, anche se non mancano modelli di altri segmenti. Scopriamoli insieme.
Promozioni Peugeot di giugno 2021
Peugeot 108
La Peugeot più economica del listino – la 108 Active – costa ufficialmente 13.450 euro ma grazie alle promozioni della Casa francese valide fino al 7 giugno 2021 bastano meno di 10.000 euro (9.850, per l’esattezza) per acquistarla. L’offerta – valida per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 8,82%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 3.565 euro, 35 rate da 89 euro e una maxirata finale da 5.394 euro.
Peugeot 208
Grazie alle promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 bastano 17.350 euro (anziché 21.000) per portarsi a casa la 208 BlueHDi Active Pack. L’offerta è valida per vetture in stock e va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,3%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 5.250 euro, 35 rate da 129 euro e una maxirata finale da 10.724 euro.
Peugeot 508
Le promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 consentono di acquistare la 508 BlueHDi Allure Pack con 31.400 euro invece di 38.900 euro. L’offerta è disponibile solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,56%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 6.999 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 19.069 euro.
Peugeot 508 SW
Da 39.900 a 32.400 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 sulla 508 SW BlueHDi Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,51%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 6.882 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 20.385 euro.
Peugeot 2008
Fino al 7 giugno 2021 la Peugeot 2008 BlueHDi 110 Allure Pack costa 23.000 euro invece di 26.800. L’offerta – valida solo per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,87%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 6.588 euro, 35 rate da 149 euro e una maxirata finale da 15.046 euro.
Peugeot 3008
La Peugeot 3008 BlueHDi Allure Pack costa ufficialmente 35.100 euro ma grazie alle promozioni della Casa transalpina valide fino al 7 giugno 2021 sono sufficienti 30.100 euro per acquistarla. L’offerta è valida solo per vetture in stock e va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,56%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 5.538 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 18.949 euro.
Peugeot 3008 Hybrid
Grazie allo sconto di 11.750 euro offerto dalle promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 e dagli incentivi statali (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sono sufficienti 33.780 euro (anziché 45.530) per portarsi a casa la 3008 Hybrid Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage Hybrid (TAN 4,5%, TAEG 5,34%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 4.156 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 24.281 euro.
Peugeot 5008
31.750 euro (anziché 37.850): basta questa cifra fino al 7 giugno 2021 per portarsi a casa la Peugeot 5008 BlueHDi 130 Allure Pack. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,5%, 36 mesi, 45.000 km): anticipo di 5.894 euro, 35 rate da 299 euro e una maxirata finale da 20.471 euro.
Peugeot e-208
L’unione tra le promozioni Peugeot valide fino al 7 giugno 2021 e gli incentivi statali (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6, immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 e intestato da almeno 12 mesi) permette di acquistare la e-208 Active Pack con 20.650 euro anziché 34.650. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente in caso di adesione al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,7%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 2.701 euro, 35 rate da 129 euro e una maxirata finale da 16.833 euro.
Peugeot e-2008
Gli sconti uniti agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6, immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 e intestato da almeno 12 mesi) consentono di acquistare fino al 7 giugno 2021 la Peugeot e-2008 Allure Pack con 26.450 euro invece di 40.150. L’offerta è valida solo per vetture in stock ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,5%, 36 mesi, 30.000 km): anticipo di 4.176 euro, 35 rate da 149 euro e una maxirata finale da 21.036 euro.
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Come e dove si lava un’auto elettrica?
Oggi le auto elettriche si stanno diffondendo sempre di più sul mercato, in Italia e in tutto il mondo sono tantissime le Case automobilistiche che inseriscono a listino nuovi modelli a zero emissioni. L’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento, che purtroppo è una delle piaghe delle nostre città, ma anche i consumi e quindi risparmiare sul rifornimento. Ci sono ancora diversi limiti legati a questa tipologia di veicoli, come la scarsità di colonnine di ricarica e altre infrastrutture, ma pian piano tutto sta evolvendo verso una mobilità più responsabile. Vediamo invece un argomento che a volte viene sottovalutato ma è molto importante, come si deve lavare un’auto elettrica.
Come lavare un’auto elettrica: tutto quello che bisogna sapere
Il lavaggio dell’auto a mano è una scelta che viene sempre più abbandonata dagli automobilisti di oggi, che preferiscono andare in un centro specializzato per far tornare a splendere la propria vettura, invece che armarsi di secchio e spugna per pulire la macchina in garage o in giardino autonomamente.
Le auto elettriche e ibride oggi si stanno diffondendo sempre più e qualcuno si chiede se servono delle accortezze particolari per il lavaggio di questa tipologia di macchine, dei consigli e trucchi per non sbagliare. Come abbiamo detto in apertura, oggi comprare un’auto elettrica è ancora abbastanza difficile, oltre alla carenza di colonnine per la ricarica, i clienti valutano anche molto l’autonomia delle vetture, i loro prezzi (più alti di quelli delle macchine a motorizzazione tradizionale) e varie altre caratteristiche.
È necessario anche sapere bene come trattare un’auto elettrica quando si deve procedere al lavaggio, per non sbagliare e non rovinarla o provocare dei danni. Le Case auto assicurano che lavare a mano questa tipologia di vetture a zero emissioni non è per niente rischioso, non comporta alcun tipo di problema o rischio per le componenti del sistema elettrico. Anzi, il lavaggio a mano è proprio la miglior scelta per questa tipologia di vettura, come per quelle a motorizzazione a combustione.
Le regole principali per lavare un’auto elettrica
Prima del lavaggio assicuratevi che le porte e i finestrini siano perfettamente chiusi. Oltretutto, la disponibilità della trazione deve essere disattivata. Attenzione a non lavare mai la macchina nel momento in cui la stessa è collegata per la ricarica di energia elettrica; la presa di ricarica deve assolutamente essere chiusa e il cavo scollegato. Altra cosa importante da sapere: la programmazione del clima con la macchina ferma deve essere disabilitata.
Lavaggio dell’auto elettrica ad alta pressione: come fare
Non tutti hanno la voglia, la capacità e il tempo di lavare la propria auto elettrica a mano, autonomamente. Allora è possibile procedere con il lavaggio ad alta pressione o con acqua calda, ma se avete una vettura elettrica, allora è necessario prestare bene attenzione. Innanzitutto è importante che il getto venga indirizzato ad almeno 40 cm di distanza sui sensori ADAS, per non creare dei danni. Non solo, l’acqua non deve avere una temperatura superiore ai 60°C e non deve mai essere indirizzata sui cavi ad alta tensione o a 12V.
Auto elettrica: il lavaggio automatico
Le Case automobilistiche consigliano anche l’utilizzo degli autolavaggi automatici senza spazzole per la pulizia delle vetture elettriche. Devono essere tipologie di centri di lavaggio ‘contact less’, le spazzole infatti sono pericolose per ogni tipologia di auto perché possono graffiare la vernice, i sensori (che sulle auto elettriche sono tantissimi) e le lenti dell’auto. Attenzione: non dimenticare di disattivare la funzione ‘Auto Hold’ e i tergicristalli automatici.
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MotoGP 2021: Oliveira vince in Catalogna con la KTM
Miguel Oliveira ha vinto con la KTM il GP di Catalogna a Barcellona: il pilota portoghese ha conquistato la settima tappa della MotoGP 2021 davanti alle Ducati di Johann Zarco e Jack Miller.
La corsa iberica è stata la prima gara stagionale senza una Yamaha sul podio: Fabio Quartararo, sesto, è stato penalizzato di sei secondi per aver tagliato una curva nel finale e per aver percorso gli ultimi giri a petto nudo a causa di un problema alla tuta.
MotoGP 2021 – GP Catalogna: le pagelle
Fabio Quartararo (Yamaha)
Fabio Quartararo è stato strepitoso sabato (pole position) ma meno oggi: partito male, ha commesso un errore nel secondo giro tentando di passare Oliveira. Il centauro francese si è ripreso il primo posto alla 12° tornata ma poco ha potuto fare contro la velocissima KTM.
A due giri dal termine il “crollo”: prima ha perso il duello contro Zarco, poi ha tagliato una curva prendendo una penalità di tre secondi che gli è costata il podio e ha corso nel finale a petto nudo dopo l’apertura improvvisa della tuta rimediando altri tre secondi di penalizzazione per essersi tolto il paracostole.
Johann Zarco (Ducati)
Ancora una gara pazzesca per Johann Zarco: il pilota francese, secondo nel GP di Catalogna, ha portato a casa il quarto podio nelle prime sette gare della MotoGP 2021. Ora gli manca solo un successo nella classe regina.
A Barcellona non è scattato benissimo ma grazie al motore potente è riuscito a entrare in zona podio al 16° giro e a liberarsi agevolmente di Quartararo nel finale.
Miguel Oliveira (KTM)
Dopo il secondo posto del Mugello Miguel Oliveira è tornato sul gradino più alto del podio dopo oltre sei mesi.
Il pilota portoghese ha conquistato il GP di Catalogna a Barcellona grazie a una partenza fenomenale: secondo al primo giro e primo già alla terza tornata. Ha ceduto brevemente il primato a Quartararo a metà gara ma è riuscito a riprenderselo facilmente grazie al motore più potente.
Franco Morbidelli (Yamaha)
Franco Morbidelli è in crisi: terza gara consecutiva fuori dalla “top 5”.
Il centauro romano a Barcellona è stato velocissimo nelle prove libere e veloce nelle qualifiche ma ha deluso in gara: 9°.
Yamaha
Per la prima volta nella MotoGP 2021 la Yamaha non è riuscita a salire sul podio.
Poco male: Quartararo è riuscito a limitare i danni tagliando il traguardo in quarta posizione.
MotoGP 2021 – I risultati del GP di Catalogna
Prove libere 1
1 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:40.378
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:40.402
3 Pol Espargaró (Honda) 1:40.751
4 Maverick Viñales (Yamaha) 1:40.753
5 Johann Zarco (Ducati) 1:40.767
Prove libere 2
1 Johann Zarco (Ducati) 1:39.235
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:39.256
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:39.401
4 Brad Binder (KTM) 1:39.662
5 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:39.760
Prove libere 3
1 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:38.929
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.975
3 Miguel Oliveira (KTM) 1:39.051
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:39.073
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:39.079
Prove libere 4
1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:39.602
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:40.028
3 Miguel Oliveira (KTM) 1:40.073
4 Johann Zarco (Ducati) 1:40.286
5 Joan Mir (Suzuki) 1:40.380
Qualifiche
1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.853
2 Jack Miller (Ducati) 1:38.890
3 Johann Zarco (Ducati) 1:39.049
4 Miguel Oliveira (KTM) 1:39.099
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:39.109
Warm up
1 Takaaki Nakagami (Honda) 1:39.783
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:39.819
3 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:39.850
4 Johann Zarco (Ducati) 1:39.874
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:40.056
Le classifiche
La classifica del GP di Catalogna 2021
Miguel Oliveira (KTM) | 40:21.749 |
Johann Zarco (Ducati) | + 0,2 s |
Jack Miller (Ducati) | + 2,0 s |
Joan Mir (Suzuki) | + 5,3 s |
Maverick Viñales (Yamaha) | + 6,3 s |
Classifica Mondiale Piloti
Fabio Quartararo (Yamaha) | 115 punti |
Johann Zarco (Ducati) | 101 punti |
Jack Miller (Ducati) | 90 punti |
Francesco Bagnaia (Ducati) | 88 punti |
Joan Mir (Suzuki) | 78 punti |
Passione MotoGP
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