Monthly Archives: Maggio 2021

MotoGP 2021 – GP Spagna a Jerez: doppietta Ducati con Miller e Bagnaia

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Credits: PIERRE-PHILIPPE MARCOU/AFP via Getty Images

Festa a sorpresa per Ducati nel GP di Spagna a Jerez: nella quarta tappa della MotoGP 2021 la Casa di Borgo Panigale ha portato a casa un’inaspettata doppietta – evento che non si verificava dal Gran Premio della Repubblica Ceca del 2018 – con Jack Miller (tornato sul gradino più alto del podio dopo cinque anni) e Francesco Bagnaia (secondo e nuovo leader del Motomondiale).

MotoGP of Spain – Qualifying

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MOTO-PRIX-ESP-PODIUM

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MOTO-PRIX-ESP

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Dietro di loro Franco Morbidelli, terzo con la Yamaha in un Gran Premio sfortunato per il marchio giapponese.

MotoGP 2021 – GP Spagna: le pagelle

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Fabio Quartararo (Yamaha)

Solo un problema al braccio ha impedito a Fabio Quartararo di vincere il GP di Spagna. Il centauro francese – autore della pole position e in testa fino al 15° giro dopo una brutta partenza – ha percorso gli ultimi chilometri della corsa soffrendo tantissimo ed è comunque riuscito a tagliare il traguardo in zona punti (13°).

Un episodio sfortunato dopo un inizio di stagione brillante (due vittorie e un quinto posto).

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Francesco Bagnaia (Ducati)

Francesco Bagnaia è il nuovo leader della MotoGP 2021: un primato meritato dovuto a un inizio di stagione incredibile (tre podi nelle prime quattro corse dell’anno).

Partito bene, si è fatto passare da Quartararo al terzo giro ed è rientrato in zona podio alla 15° tornata dopo un sorpasso su Morbidelli. Il secondo posto finale è stato guadagnato poco dopo ai danni di un sofferente Quartararo.

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Franco Morbidelli (Yamaha)

Nel peggior Gran Premio della MotoGP 2021 per la Yamaha è arrivata la migliore prestazione stagionale di Franco Morbidelli.

Il pilota romano si è preso molti rischi per stare dietro alle Ducati ma ne è valsa la pena.

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Jack Miller (Ducati)

Nessuno si aspettava oggi una vittoria di Jack Miller, specialmente su un tracciato come quello di Jerez apparentemente poco adatto alle caratteristiche della sua Ducati.

Il secondo successo in carriera nella classe regina del Motomondiale (il primo in Olanda nel 2016) ha risollevato il pilota australiano, reduce da un inizio di stagione deludente.

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Yamaha

Senza il problema al braccio di Quartararo quasi sicuramente la Yamaha avrebbe vinto anche il GP di Spagna a Jerez.

La Casa giapponese ha interrotto la striscia di tre successi consecutivi sulla pista più adatta alle sue caratteristiche.

MotoGP 2021 – I risultati del GP di Spagna

Prove libere 1

1 Brad Binder (KTM) 1:38.013
2 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:38.204
3 Marc Márquez (Honda) 1:38.291
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:38.301
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:38.344

Prove libere 2

1 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:37.209
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.387
3 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.646
4 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:37.704
5 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.726

Prove libere 3

1 Takaaki Nakagami (Honda) 1:36.985
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.010
3 Stefan Bradl (Honda) 1:37.026
4 Joan Mir (Suzuki) 1:37.036
5 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:37.083

Prove libere 4

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.341
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.391
3 Álex Rins (Suzuki) 1:37.772
4 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.917
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:38.012

Qualifiche

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:36.755
2 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:36.812
3 Jack Miller (Ducati) 1:36.860
4 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:36.960
5 Takaaki Nakagami (Honda) 1:37.008

Warm up

1 Johann Zarco (Ducati) 1:37.688
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:37.753
3 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:37.799
4 Brad Binder (KTM) 1:37.972
5 Joan Mir (Suzuki) 1:38.010

Le classifiche
La classifica del GP di Spagna 2021
Jack Miller (Ducati) 41:05.602
Francesco Bagnaia (Ducati) + 1,9 s
Franco Morbidelli (Yamaha) + 2,5 s
Takaaki Nakagami (Honda) + 3,2 s
Joan Mir (Suzuki) + 4,3 s
Classifica Mondiale Piloti
Francesco Bagnaia (Ducati) 66 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 64 punti
Maverick Viñales (Yamaha) 50 punti
Joan Mir (Suzuki) 49 punti
Johann Zarco (Ducati) 48 punti

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Il GP di SpagnaJerez – quarta tappa della MotoGP 2021 – sarà il secondo appuntamento stagionale del Motomondiale trasmesso in diretta anche in chiaro su TV8 (oltre che su SkyDAZN). Di seguito troverete gli orari TV.

La prima delle quattro corse spagnole di quest’anno vedrà il ritorno di Tito Rabat in Ducati (chiamato per sostituire l’infortunato Jorge Martín, reduce da una brutta caduta a Portimão nella quale ha riportato fratture al metacarpo del pollice destro, al malleolo destro e al piatto tibiale sinistro) e di Stefan Bradl in Honda che correrà come wild card.

MotoGP 2021 – GP Spagna: cosa aspettarsi

Il circuito di Jerez – sede del GP di Spagna – è un tracciato molto amato dai piloti che presenta molti punti in cui sorpassare. Il Gran Premio iberico è da sempre terreno di caccia delle moto giapponesi: dal 1978 a oggi solo una volta (nel 2006 Loris Capirossi con la Ducati) è riuscita a salire sul gradino più alto del podio una due ruote non nipponica.

Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su SkyDAZNTV8 e il nostro pronostico.

MotoGP 2021 – Jerez, il calendario e gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
13:15-13:55 Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
14:10-14:55 MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
15:10-15:50 Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
Sabato 1 maggio 2021
09:00-09:40 Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:55-10:40 MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
10:55-11:35 Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
12:35-13:15 Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
13:30-14:00 MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:10-14:50 MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
15:10-15:50 Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
Domenica 2 maggio 2021
08:20-08:40 Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
08:50-09:10 Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
09:20-09:40 MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN)
11:00 Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
12:20 Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)
14:00 MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8)

MotoGP – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO 4,4 km
GIRI 25
RECORD IN PROVA Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’36″705– 2020
RECORD GARA Marc Márquez (Honda) – 1’38”051 – 2019

MotoGP – Il pronostico del GP di Spagna 2021

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1° Maverick Viñales (Yamaha)

Maverick Viñales non si è mai aggiudicato il GP di Spagna in MotoGP ma ha portato a casa due podi nelle ultime due edizioni.

Il centauro spagnolo dopo il trionfo nel primo appuntamento stagionale in Qatar non ha più brillato ma secondo noi approfitterà di un circuito amato per tornare in alto.

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2° Marc Márquez (Honda)

La vita di Marc Márquez è cambiata oltre nove mesi fa nel GP di Spagna dello scorso anno proprio sul circuito di Jerez.

Il sei volte campione del mondo MotoGP ha sempre amato la gara di casa (otto partecipazioni: tre successi e sette podi totali) e a nostro avviso può tornare sul podio – l’ultimo risale a novembre 2019 – dopo l’eccellente settimo posto di due settimane fa in Portogallo.

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3° Johann Zarco (Ducati)

Johann Zarco ha iniziato alla grande la MotoGP 2021 con due secondi posti e una caduta.

Il miglior piazzamento del pilota francese nel GP di Spagna? Secondo nel 2018.

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Da tenere d’occhio: Franco Morbidelli (Yamaha)

Franco Morbidelli è ancora alla ricerca del primo podio stagionale dopo aver ottenuto meno di quanto desiderato nei primi tre appuntamenti della MotoGP 2021.

Il centauro romano – quinto lo scorso anno nel GP di SpagnaJerez – punterà alla “top 5” e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.

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La moto da seguire: Yamaha

La Yamaha sta dominando la MotoGP 2021 con tre successi nelle prime tre corse stagionali.

L’obiettivo della Casa dei tre diapason a Jerez è uno solo: bissare il trionfo dello scorso anno.

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Come superare la paura di guidare dopo un incidente?

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Una delle paure più tremende che un automobilista possa provare è quella di rimettersi al volante della propria macchina dopo aver subito un trauma, in genere un incidente, più o meno grave. Questa fobia viene trattata dagli esperti e chiamata amaxofobia.

Si tratta proprio della “paura di guidare”, purtroppo è molto diffusa, anche tra chi non ha mai fatto un incidente ma dopo aver conseguito la patente non è riuscito comunque a trovare il coraggio di guidare da solo l’auto, per svariati motivi. Una fobia molto invalidante. In effetti si manifesta proprio con i sintomi tipici dell’ansia: si passa dal tremore alla sudorazione eccessiva, fino a sfociare (nei casi più gravi) in veri e propri attacchi di panico. Ci sono psicologi e terapisti specializzati in questo disturbo, in grado di far seguire delle terapie ad hoc ai pazienti che vogliono superare questo ‘terrore’.

Fobie: la paura di guidare

Le fobie possono essere davvero infinite, da quelle che conosciamo maggiormente e più diffuse, come la paura dei ragni, delle api o dei topi, a quelle meno note. Finché si tratta di queste paure, gestibili e non tanto invalidanti da condizionare la vita di tutti i giorni, allora è possibile tenerle a bada/controllarle.

Quando però le fobie possono andare a limitare la nostra vita, il nostro quotidiano, allora è necessario risolverle con l’aiuto di uno specialista. Una di queste è appunto l’amaxofobia, la paura di guidare. Una paura molto forte e purtroppo diffusa che, come sottolineano gli psicologi, può essere appresa in due modi differenti: attraverso una situazione che l’individuo vive direttamente, un’esperienza traumatica tipo un incidente, oppure tramite l’apprendimento di alcune informazioni.

Capita infatti che alcune persone sviluppino questa fobia anche solo sentendo il racconto di un incidente, di una brutta esperienza avuta da altre persone, o ancora dopo aver perso un amico o un parente caro in un sinistro.

Amaxofobia, paura di guidare: è molto diffusa?

Pare, secondo alcune ricerche, che l’amaxofobia sia più diffusa di quanto immaginiamo, colpisce infatti circa il 33% della popolazione.

Non tutti manifestano questa fobia nello stesso modo, può avere infatti diverse sfumature:

  • alcuni fobici hanno un blocco totale, non riescono nemmeno a salire in auto;
  • altri invece hanno paura solo a guidare in autostrada;
  • altri soggetti ancora sono sicuri solo se guidano sempre lungo lo stesso tragitto, ogni giorno (ad esempio quello per andare al lavoro), ma non vogliono percorrere altre strade guidando;
  • ci sono poi i soggetti con amaxofobia che non vogliono mai stare in macchina da soli, e addirittura chi invece non vuole portare nessuno con sé, per paura degli incidenti.

Purtroppo spesso chi soffre della paura di guidare rischia che si manifestino degli attacchi di panico o episodi di claustrofobia in auto. Guidare significa anche allontanarsi dai luoghi dove ci si sente al sicuro e rimanere per diverso tempo chiusi in macchina.

Come si cura la paura di guidare?

Se l’amaxofobia è solo una leggera forma d’ansia, che si riesce a superare magari guidando sempre accompagnati da qualcuno che sappia già guidare bene, allora è gestibile. Se la paura diventa invece invalidante, allora è bene chiedere l’aiuto di uno psicologo, per svolgere una terapia cognitivo-comportamentale. In genere si cerca di desensibilizzare la paura, con delle tecniche di rilassamento.

La terapia serve per disapprendere quello che mantiene viva la fobia, in alcuni casi vengono utilizzati anche degli strumenti tecnologici, come il simulatore di realtà virtuale. In genere, alla fine del percorso, lo psicoterapeuta accompagna il paziente durante la sua prima guida.

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Andare in moto in due, i consigli per guidare in sicurezza

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Se hai comprato una moto nuova o non hai mai portato un passeggero con la tua, ci sono alcuni accorgimenti da seguire per poter migliorare la comodità nella guida con un passeggero dietro. Vediamo i consigli più utili.

Guidare la moto con un passeggero a bordo: cosa cambia

Bisogna assolutamente tenere presente che viaggiare in moto da soli non è come portare un passeggero con sé, la presenza di un’altra persona infatti influenza il comportamento della due ruote, soprattutto a bassa velocità.

Un peso supplementare ha un impatto su diversi aspetti:

  • lo spazio di frenata si allunga;
  • diminuisce la capacità di accelerazione;
  • aumenta la forza centrifuga che si applica in curva e nei tornanti.

Per questo è fondamentale adattare la guida di conseguenza. È bene anticipare le manovre di sorpasso o le pieghe e anche aumentare la distanza di sicurezza dagli altri veicoli. Il passeggero poi non è un tutt’uno con la moto come il conducente, quindi il suo impatto sull’equilibrio della due ruote è notevole, e bisogna tenerlo in conto, soprattutto alle velocità più basse, quando si rallenta o si decide di fermarsi.

La moto modifica anche il suo assetto, il baricentro si ritrova spostato più indietro. Oggi molte moto nuove hanno la regolazione del registro dell’ammortizzatore posteriore, quindi non dimenticate di utilizzarla (puoi usare il manuale di istruzioni della moto stessa).

Il conducente si deve adattare al meglio al passeggero, in base all’esperienza di viaggi su due ruote che ha quest’ultimo. Se per il passeggero è il primo viaggio in moto, cercate di tenere uno stile di guida tranquillo. Fermatevi più spesso e provate a chiacchierare con la persona che sta dietro di voi, chiedete come sta, se è stanca, se ha bisogno di scendere, se ha paura in determinate occasioni, se non si sente sicura.

Come preparare il passeggero che viaggia con voi in moto

Se la persona che decidete di portare a bordo della vostra due ruote non è mai salita su una moto (o poche volte), è importante istruirla. Si consiglia di informarla sulle sensazioni proprie alla moto e rassicurarla, evitando che si spaventi e che abbia paura al primo rettilineo ‘veloce’ o alla prima curva stretta. Una moto si piega in curva, e la sensazione che si prova non risulta naturale per tutti.

È importante far capire al passeggero che deve rimanere più naturale e ‘neutro’ possibile in moto, sul suo asse verticale, tenere un comportamento che abbia la minor incidenza possibile sulla guida. Il conducente potrebbe trovarsi altrimenti in seria difficoltà. L’ideale è spiegare che è necessario essere rilassati e evitare di cercare di cambiare posizione, soprattutto in maniera brusca, perché un movimento improvviso e rapido potrebbe compromettere l’equilibrio in moto. Il pilota invece dovrebbe adottare una guida più tranquilla possibile, soprattutto nelle prime esperienze del suo passeggero.

Altro consiglio? Decidere una sorta di codice o linguaggio speciale con il proprio passeggero. Degli esempi:

  • dare delle pacche sulla spalla o sulla coscia del conducente per avvisare che ci si vuole fermare;
  • dare un colpo solo in caso il pilota stia andando a velocità sostenuta e il passeggero abbia paura;
  • con l’interfono invece è tutto più semplice, basta parlare.

Come salire sulla moto

Non tutti sono già saliti su una moto e montare su una due ruote non è proprio istintivo per tutti. È bene salire dal lato sinistro, consigliando alla persona che si ha intenzione di portare in viaggio con sé di mettere il suo piede sinistro sul poggiapiedi sinistro del passeggero, per ottenere l’altezza che serve per inforcare la moto.

Il conducente dovrebbe sempre indicare al passeggero qual è il miglior modo di salire in moto, non è uguale per tutti, soprattutto se una persona non ha alcuna esperienza a riguardo. E ancora, è il pilota che deve garantire la stabilità della moto mentre il passeggero sale.

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Etichetta pneumatici 2021: tutti i dettagli

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La nuova etichettatura degli pneumatici è entrata in vigore l’1 maggio 2021: da oggi tutte le gomme prodotte e immesse sul mercato europeo saranno introdotte da un’inedita “carta di identità” ai sensi del regolamento UE 2020/74.

Di seguito troverete tutti i dettagli dell’etichetta pneumatici 2021: tutto quello che c’è da sapere sulle novità apportate e sulle differenze principali rispetto alla precedente etichettatura.

Dove va apposta l’etichetta?

Tutti gli pneumatici per autoveicoli, trasporto leggero e pesante, in mostra o visibili al consumatore devono essere accompagnati da un’etichetta adesiva direttamente applicata sul battistrada della gomma o devono averne una copia nelle loro immediate vicinanze. Deve essere inoltre disponibile su richiesta una scheda informativa del prodotto in forma cartacea.

Qualora i prodotti in vendita non siano visibili all’utente finale deve essere mostrata all’acquirente, prima della vendita, una copia dell’etichetta del prodotto o resi noti i suoi valori di classificazione.

Per gli pneumatici venduti su Internet i distributori e/o i rivenditori assicurano che l’etichetta sia visualizzata vicino all’indicazione del prezzo e deve essere possibile per l’utente accedere alla scheda informativa del prodotto.

Quali sono le differenze principali tra l’etichetta pneumatici 2021 e la vecchia etichetta?

L’etichetta pneumatici 2021 riporta un QR code individuale per identificare la tipologia di pneumatico, una marcatura aggiuntiva per le gomme che hanno superato uno specifico test omologativo su neve e una nuova marcatura per le coperture progettate per climi invernali particolarmente rigidi con presenza di ghiaccio stratificato al suolo.

Da oggi, inoltre, l’etichetta – che prevede ora cinque classi (dalla A, la più efficiente, alla E) – riguarda anche gli pneumatici per mezzi pesanti e autobus.

L’etichetta pneumatici 2021 riguarda anche le gomme prodotte e commercializzate prima dell’1 maggio 2021?

No. Per queste coperture resterà valida l’etichettatura precedente ed entro il 30 novembre 2021 si procederà all’aggiornamento delle informazioni riportate nella scheda informativa (EPREL) senza la necessità di etichettarle nuovamente.

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