Monthly Archives: Aprile 2021

Frazer Nash Mille Miglia (1949): corpo britannico, anima tedesca

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Credits: Frazer Nash Mille Miglia 421/100/168 photo

La Frazer Nash Mille Miglia del 1949 è una rarissima – solo 11 esemplari prodotti – spider britannica con molti elementi in comune con la BMW 328, una delle auto da corsa più vincenti di sempre. Una raffinata sportiva introvabile con quotazioni che dipendono molto dallo stato d’animo del venditore e dell’acquirente.

Frazer Nash Mille Miglia (1949): le caratteristiche principali

La Frazer Nash Mille Miglia – svelata al Salone di Londra del 1949 e prodotta in soli 11 esemplari fino al 1953 – è una delle tante sportive realizzate nel secondo dopoguerra dalla Casa britannica basate sulla leggendaria BMW 328 (prima del conflitto Frazer Nash importava e produceva su licenza nel Regno Unito modelli del marchio bavarese).

Progettata dal tedesco Fritz Fiedler (ex capo ingegnere BMW negli anni ‘30 del XX secolo noto per aver realizzato proprio la 328 e trasferitosi in Inghilterra al termine del conflitto), monta un telaio tubolare rivestito da una carrozzeria filante in alluminio.

Frazer Nash Mille Miglia (1949): la tecnica

Anche il motore 2.0 a sei cilindri in linea da 110 CV della Frazer Nash Mille Miglia ha origini tedesche: si tratta infatti di un’unità costruita su licenza dalla Bristol derivata dal due litri della BMW 328.

Frazer Nash Mille Miglia (1949): le quotazioni

Impossibile stabilire il prezzo di un’auto così rara come la Frazer Nash Mille Miglia: le quotazioni della spider inglese possono variare da meno di 300.000 a oltre 500.000 euro a seconda della situazione.

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Fonte:

Jeep Compass restyling: le versioni, i prezzi e le rivali

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La seconda generazione della Jeep Compass – SUV compatta statunitense disponibile a trazione anterioreintegrale – ha beneficiato di un profondo restyling a quattro anni dal lancio che ha portato numerosi cambiamenti estetici – frontale rivisto e interni più curati – e tecnici (sistema di infotainment Uconnect 5 e Highway Assist, giusto per citare le novità più rilevanti).

Sei allestimenti (LongitudeBusinessLimited80° AnniversarioSTrailhawk) e una gamma motori composta da cinque unità sovralimentate: due 1.3 T4 a benzina da 131 e 150 CV, due 1.3 T4 PHEV ibridi plug-in benzina da 190 e 239 CV e un 1.6 diesel Multijet II da 131 CV.

Di seguito troverete tutti i dettagli della seconda serie della Jeep Compass restylingversioniprezzirivali e chi più ne ha più ne metta.

Jeep Compass restyling: le versioni

Le versioni della seconda generazione della Jeep Compass restyling sono sei: LongitudeBusinessLimited80° AnniversarioSTrailhawk.

Jeep Compass Longitude

La dotazione di serie della Jeep Compass Longitude comprende:

Esterni

  • Cerchi in lega da 17″
  • Fari riflettori LED con DRL integrato e fendinebbia a LED
  • Barre al tetto nere (non disponibili su benzina e diesel)
  • Calotte specchi nero lucido
  • Cornice cristalli cromata

Interni

  • Sedili in tessuto
  • Sedili posteriori ribaltabili 40/60
  • Tappetini anteriori e posteriori

Sicurezza

  • 6 airbag (frontali, laterali, a tendina)
  • Intelligent Speed Assist
  • Lane Support System
  • Frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni e ciclisti
  • Traffic Sign Recognition
  • Full Speed Forward Collision Warning
  • Rilevatore di stanchezza
  • Hill Descent Control
  • Sensore crepuscolare

Comfort

  • Cruise Control
  • Clima automatico bi-zona
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • Retrocamera

Tecnologia

  • Quadro strumenti 7″ TFT
  • Uconnect Radio 8,4″ con Radio DAB
  • Android Auto/Apple CarPlay wireless
  • TBM (Uconnect Box & Uconnect Services)
  • Caricabatteria cellulare wireless

Ricarica

  • Cavo di ricarica domestica Mode 2 (non disponibile su benzina/diesel)

Jeep Compass Business

La Jeep Compass Business costa 1.500 euro più della Longitude a parità di motore e aggiunge:

Interni

  • Sedili in tessuto ed ecopelle
  • Regolazione lombare elettrica a 2 vie del sedile guidatore

Sicurezza

  • Traffic Sign Information

Comfort

  • Adaptive Cruise Control

Tecnologia

  • Uconnect Radio 10,1″ con Navigatore e Radio DAB

Jeep Compass Limited

La Jeep Compass Limited costa 3.250 euro più della Longitude a parità di motore e aggiunge:

Esterni

  • Cerchi in lega da 18″
  • Cristalli posteriori e lunotto posteriore oscurati
  • Fari riflettori LED con DRL integrato “a guida luce” e fendinebbia a LED
  • Barre al tetto con inserto cromato

Interni

  • Sedili in tessuto ed ecopelle
  • Supporto lombare elettrico
  • Regolazione lombare elettrica a 2 vie

Comfort

  • Adaptive Cruise Control
  • Sensori di parcheggio anteriori
  • Passive Entry con Keyless go
  • Antifurto
  • Abbaglianti automatici

Tecnologia

  • Quadro strumenti a colori da 10,25″ TFT configurabile
  • Uconnect Radio 10,1″ con Radio DAB

Jeep Compass 80° Anniversario

La Jeep Compass 80° Anniversario costa 2.000 euro più della Limited a parità di motore e aggiunge:

Esterni

  • Cerchi in lega da 18″ grigio satinato
  • Calotte specchi Neutral Grey
  • Tetto nero
  • Barre al tetto con inserti grigio satinato
  • Fasce inferiori verniciate nero lucido

Interni

  • Sedili in tessuto ed ecopelle “80th Anniversary”

Sicurezza

  • Traffic Sign Information

Tecnologia

  • Uconnect Radio 10,1″ con Navigatore e Radio DAB

Jeep Compass S

La Jeep Compass S costa 4.000 euro più della Limited a parità di motore e aggiunge:

Esterni

  • Cerchi in lega da 19″ Satin Grey
  • Fari proiettori LED con DRL integrato “a guida luce” e fendinebbia a LED
  • Specchietti retrovisori esterni neri lucidi
  • Cornice cristalli Satin Grey
  • Tetto nero
  • Barre al tetto con inserti Satin Grey
  • Fasce inferiori in tinta carrozzeria

Interni

  • Sedili in pelle Black
  • Sedili anteriori con regolazione elettrica a 8 vie con funzione memory
  • Sedili posteriori reclinabili 40/20/40
  • Imperiale nero

Comfort

  • Portellone posteriore elettrico “hands free”

Tecnologia

  • Uconnect Radio 10,1″ con Navigatore e Radio DAB

Ricarica

  • Cavo di ricarica pubblica Mode 3 (non disponibile su benzina/diesel)

Jeep Compass Trailhawk

La Jeep Compass Trailhawk – disponibile solo ibrida plug-in – aggiunge alla dotazione della Longitude:

Esterni

  • Cerchi in lega da 17″ Offroad M+S
  • Fari riflettori LED con DRL integrato “a guida luce” e fendinebbia a LED
  • Cristalli posteriori e lunotto posteriore oscurati
  • Calotte specchi Neutral Grey
  • Cornice cristalli Neutral Grey
  • Barre portatutto con inserto Neutral Grey
  • Sticker cofano specifico

Interni

  • Sedili in tessuto ed ecopelle

Sicurezza

  • Antifurto
  • Ruota di scorta

Comfort

  • Adaptive Cruise Control
  • Sensori di parcheggio anteriori
  • Passive Entry con Keyless go
  • Antifurto
  • Abbaglianti automatici

Tecnologia

  • Quadro strumenti a colori da 10,25″ TFT configurabile
  • Uconnect Radio 10,1″ con Navigatore e Radio DAB

Ricarica

  • Cavo di ricarica pubblica Mode 3

Jeep Compass: i prezzi e le rivali

Motori benzina

Jeep Compass 1.3 T4 130 CV Longitude 29.850 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBoost 150 CV 31.000 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 Active Pack 29.750 euro
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI Sport 29.750 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 131 CV 31.750 euro

Jeep Compass 1.3 T4 130 CV Business 31.350 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBoost 150 CV 31.000 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 Active Business 30.350 euro
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI Sport 29.750 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 131 CV 31.750 euro

Jeep Compass 1.3 T4 130 CV Limited 33.100 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBoost 150 CV 31.000 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 Allure Pack 32.750 euro
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI Sport 29.750 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 131 CV 31.750 euro

Jeep Compass 1.3 T4 150 CV Longitude 32.350 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 EAT8 Active Business 32.350 euro
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI DSG Sport 31.950 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV DSG Life 35.500 euro
Volvo XC40 T3 Geartronic Momentum Core 35.850 euro

Jeep Compass 1.3 T4 150 CV Business 33.850 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 EAT8 Allure Pack 34.750 euro
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI DSG Sport 31.950 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV DSG Life 35.500 euro
Volvo XC40 T3 Geartronic Momentum Core 35.850 euro

Jeep Compass 1.3 T4 150 CV Limited 35.600 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 EAT8 Allure Pack 34.750 euro
Volkswagen T-Roc 1.5 TSI DSG Sport 31.950 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV DSG Life 35.500 euro
Volkswagen Tiguan Allspace 1.5 TSI Business 39.600 euro

Jeep Compass 1.3 T4 150 CV 80° Anniversario 37.600 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 EAT8 GT 36.550 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV DSG Life 35.500 euro
Volkswagen Tiguan Allspace 1.5 TSI Business 39.600 euro
Volvo XC40 T3 Geartronic Momentum 37.700 euro

Jeep Compass 1.3 T4 150 CV S 39.600 euro
BMW X1 sDrive18i xLine Plus 42.760 euro
Peugeot 3008 PureTech Turbo 130 EAT8 GT Pack 38.950 euro
Volkswagen Tiguan 1.5 TSI 150 CV DSG Elegance 40.300 euro
Volkswagen Tiguan Allspace 1.5 TSI Business 39.600 euro

Motori ibridi plug-in benzina

Jeep Compass 1.3 T4 PHEV 190 CV Longitude 41.950 euro

Jeep Compass 1.3 T4 PHEV 190 CV Business 43.450 euro

Jeep Compass 1.3 T4 PHEV 190 CV Limited 45.200 euro
Volvo XC40 T5 Recharge Inscription Expression 48.850 euro

Jeep Compass 1.3 T4 PHEV 190 CV 80° Anniversario 47.200 euro
Volvo XC40 T5 Recharge Inscription Expression 48.850 euro

Jeep Compass 1.3 T4 PHEV 240 CV S 49.200 euro
BMW X1 xDrive25e Advantage 49.150 euro
BMW X2 xDrive25e Advantage 49.450 euro

Jeep Compass 1.3 T4 PHEV 240 CV Trailhawk 49.200 euro
BMW X1 xDrive25e Advantage 49.150 euro
BMW X2 xDrive25e Advantage 49.450 euro

Motore diesel

Jeep Compass 1.6 Multijet II Longitude 30.850 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBlue 120 CV ST-Line 32.000 euro
Peugeot 3008 BlueHDi Active Pack 31.750 euro
Volkswagen T-Roc 2.0 TDI 116 CV Advanced 31.050 euro
Volkswagen Tiguan 2.0 TDI 122 CV 33.750 euro

Jeep Compass 1.6 Multijet II Business 32.350 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBlue 120 CV ST-Line 32.000 euro
Peugeot 3008 BlueHDi Active Business 32.350 euro
Volkswagen T-Roc 2.0 TDI 116 CV Advanced 31.050 euro
Volkswagen Tiguan 2.0 TDI 122 CV 33.750 euro

Jeep Compass 1.6 Multijet II Limited 34.100 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBlue 120 CV ST-Line 32.000 euro
Peugeot 3008 BlueHDi Allure Pack 34.750 euro
Volkswagen T-Roc 2.0 TDI 116 CV Advanced 31.050 euro
Volkswagen Tiguan 2.0 TDI 122 CV 33.750 euro

Jeep Compass 1.6 Multijet II 80° Anniversario 36.100 euro
Ford Kuga 1.5 EcoBlue 120 CV ST-Line 32.000 euro
Peugeot 3008 BlueHDI GT 36.550 euro
Volkswagen T-Roc 2.0 TDI 150 CV Sport 33.350 euro
Volkswagen Tiguan 2.0 TDI 122 CV 33.750 euro

Jeep Compass 1.6 Multijet II S 38.100 euro
Audi Q3 35 TDI Business 39.100 euro
Audi Q3 Sportback 35 TDI 39.750 euro
BMW X1 sDrive16d Sport 38.100 euro
Peugeot 3008 BlueHDI GT 36.550 euro

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Promozioni Fiat di aprile 2021

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Le promozioni Fiat di aprile 2021 presentano numerose offerte interessanti “aiutate” spesso da generosi incentivi statali.

Gli sconti più “succosi” del mese riguardano soprattutto citycar, anche se non mancano proposte di altri segmenti. Scopriamole insieme.

Promozioni Fiat di aprile 2021

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Fiat 500 GPL

La Fiat 500 EasyPower Cult costa ufficialmente 17.100 euro ma grazie alle promozioni della Casa torinese – valide fino al 7 aprile 2021 – sono sufficienti 14.400 euro per acquistarla. La cifra può scendere a 12.900 euro in caso di incentivo statale (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) e a 11.400 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,23%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 202,50 euro.

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Fiat 500 Hybrid

Grazie alle promozioni Fiat, in vigore fino al 7 aprile 2021, bastano 13.000 euro (anziché 15.500) per portarsi a casa la 500 Hybrid Cult. L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa (11.500 euro) con l’incentivo statale – in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 – e (10.000 euro) se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,58%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 178,50 euro.

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Fiat Panda GPL

Da 15.000 a 12.400 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Fiat fino al 7 aprile 2021 sulla Panda EasyPower. Il prezzo può scendere a 10.900 euro con l’incentivo statale (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) e a 9.400 euro in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,72%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 168 euro.

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Fiat Panda Hybrid

Lo sconto di 2.500 euro previsto dalle promozioni Fiat valide fino al 7 aprile 2021 consente di acquistare la Panda Hybrid con 11.400 euro invece di 13.900. La cifra può scendere ulteriormente – 9.900 euro – in caso di incentivo statale (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) e a 8.400 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 10,00%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 150,50 euro.

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Fiat Tipo

Le promozioni Fiat valide fino al 7 aprile 2021 consentono di acquistare la Tipo 1.0 con 15.800 euro anziché 18.500. L’offerta può diventare ancora più interessante – 14.300 euro – con l’incentivo statale (valido in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) e in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,06%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 218 euro.

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Fiat Tipo City Cross

La Fiat Tipo 1.0 City Cross costa ufficialmente 21.500 euro ma grazie alle promozioni della Casa torinese – valide fino al 7 aprile 2021 – sono sufficienti 18.400 euro per acquistarla. Il prezzo può calare ulteriormente – 16.900 euro – grazie all’incentivo statale (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) e – 14.900 euro – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,71%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 263 euro.

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Fiat Tipo SW

Grazie allo sconto di 2.700 euro offerto dalle promozioni Fiat (valide fino al 7 aprile 2021) bastano 17.300 euro, anziché 20.000, per portarsi a casa la Tipo SW 1.0. La cifra può diventare ancora più interessante – 15.800 euro – con l’incentivo statale (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) e – 13.800 euro – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,85%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 244 euro.

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Fiat 500L

Le promozioni Fiat valide fino al 7 aprile 2021 permettono di acquistare la 500L 1.4 Connect con 15.500 euro anziché 19.950. L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa – 13.500 euro – in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,91%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 239 euro.

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Fiat 500X Cult

Lo sconto di 4.100 euro previsto dalle promozioni Fiat valide fino al 7 aprile 2021 consentono di acquistare la 500X “base” (la 1.0 T3 Cult) con 16.900 euro anziché 21.000. La cifra può scendere a 14.900 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,71%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 263 euro.

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Fiat 500X Sport

Da 24.500 a 19.500 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Fiat valide fino al 7 aprile 2021 sulla 500X 1.0 T3 Sport. Una cifra che può scendere fino a 17.500 euro in caso di adesione al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,46%): anticipo di 500 euro, prima rata a 300 giorni e 75 rate mensili da 308 euro.

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Usato di lusso: station wagon diesel a trazione integrale

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Le station wagon premium diesel a trazione integrale sono auto perfette per chi cerca un mezzo completo ed elegante in grado di offrire prestazioni elevate nella massima sicurezza. Nella “top five” di questo mese, vinta dalla Mercedes classe E S.W., abbiamo analizzato cinque ottime proposte (tutte hanno conquistato la sufficienza) del 2018 con quotazioni che non superano i 45.000 euro.

La lussuosa familiare tedesca ha superato le connazionali Audi A6 allroadBMW serie 5 Touring e le svedesi Volvo V90Volvo V90 Cross Country. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli con potenze comprese tra 230 e 350 CV.

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7.5
/10

1° Mercedes E 400d S.W. 4Matic Business Sport

La Mercedes E 400d S.W. 4Matic Business Sport è una grande station wagon di lusso caratterizzata da dimensioni esterne non esagerate (4,93 metri di lunghezza) e da un bagagliaio immenso. Introvabile sul mercato dell’usato – più semplice rintracciare le berline – e con quotazioni che si aggirano intorno ai 43.000 euro, ospita sotto il cofano un motore ricco di cavalli (340) e di coppia (700 Nm) in grado di offrire bassi consumi e una spinta corposa ai bassi regimi. Da non sottovalutare inoltre l’eccellente cambio automatico (convertitore di coppia) a nove rapporti.

La lussuosa familiare della Stella punta più sul comfort che sul piacere di guida – il peso elevato incide negativamente sull’agilità nelle curve – e l’abitacolo (che presenta alcune imprecisioni nelle finiture delle zone più nascoste: niente di preoccupante, però, sia chiaro) non è molto spazioso: in tre dietro si sta un po’ stretti.

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6.8
/10

2° Volvo V90 D5 Inscription

La Volvo V90 D5 Inscription è una station wagon premium svedese piacevole da guidare e poco assetata di gasolio.

Da nuova aveva un prezzo interessante – 68.880 euro – e oggi si trova senza problemi a meno di 35.000 euro.

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6.6
/10

3° BMW 540d xDrive Touring Sport

La BMW 540d xDrive Touring Sport è una station wagon adatta a chi mette in primo piano le prestazioni: 4,9 secondi sullo “0-100” offerti da un motore non molto corposo ai bassi regimi.

Introvabile di seconda mano (più facili da rintracciare le più costose Msport) e con quotazioni di circa 35.000 euro, può vantare un abitacolo spazioso per le gambe dei passeggeri posteriori. La dotazione di serie non era molto ricca: cercate esemplari ben accessoriati.

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6.2
/10

4° Audi A6 allroad 3.0 TDI 320 CV Business Plus

L’Audi A6 allroad 3.0 TDI 320 CV Business Plus si trova senza problemi usata a meno di 40.000 euro ma non brilla nei consumi: 15,4 km/l dichiarati.

Alti e bassi alla voce “versatilità”: se è vero che il divano posteriore accoglie comodamente tre passeggeri in larghezza è altrettanto vero che i centimetri a disposizione delle gambe potrebbero essere di più.

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6.1
/10

5° Volvo V90 Cross Country D5 Volvo Ocean Race

La Volvo V90 Cross Country D5 Volvo Ocean Race – variante della V90 che strizza l’occhio al mondo delle SUV – è, come la “cugina”, una station wagon costruita con grande cura e ben dotata generosa di centimetri nella zona della testa degli occupanti posteriori. Da nuova costava tantissimo (78.820 euro): oggi è introvabile – più semplice puntare sulle più economiche Pro – e le sue quotazioni superano i 35.000 euro.

Più dura di sospensioni di quello che si potrebbe immaginare, ospita sotto il cofano un motore non molto vivace (“0-100” in 7,5 secondi) e con un sound poco gratificante.

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Come usare la retromarcia in salita, senza farsi prendere dal panico

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Credits: iStock

Una delle manovre che mette più in difficoltà gli automobilisti, sia neopatentati che con esperienza, è senza dubbio la retromarcia in salita. Bisogna pensare però che, come tutte le altre tipologie di manovra, anche questa ha solo bisogno dei consigli giusti e di tanto esercizio, per non correre dei rischi con la macchina. Vediamo quindi quali sono le dritte più utili da seguire per imparare a fare retromarcia con l’auto in salita in differenti situazioni, sia con il cambio manuale che automatico, che con il freno a mano o a stazionamento elettronico.

Retromarcia in salita con il cambio automatico

In questo caso la soluzione è molto semplice, visto che l’assenza della frizione rende sicuramente la manovra meno difficoltosa. L’automobilista non deve preoccuparsi di differenti aspetti:

  • prima di tutto la valutazione della pendenza della strada da percorrere in retromarcia;
  • il peso dell’auto che si guida;
  • la presenza di passeggeri;
  • la ‘paura’ che l’auto si spenga.

È comunque importante imparare a fare retromarcia in salita usando il pedale della frizione, serve molta pratica.

Pedale della frizione: come usarlo per fare retromarcia in salita

Questo è il caso in cui non abbiamo un’auto dotata di cambio automatico ma una ‘classica’ vettura con cambio manuale e frizione da premere. Imparare a fare retromarcia in salita è molto più difficile rispetto alla partenza in salita, altro ostacolo soprattutto per i neopatentati, alle prime armi con la guida.

È necessario imparare a usare acceleratore, frizione e freno a mano per la partenza e regolare la velocità mentre si fa retromarcia in salita. Come è possibile non far spegnere il motore? Se la macchina che state guidando è dotata di freno di stazionamento elettronico, allora questo solitamente si sgancia da solo quando il veicolo stesso riceve la giusta trazione alle ruote.

Partire con il freno a mano in salita in retromarcia però è una manovra leggermente differente rispetto alla classica partenza in salita, bisogna imparare a farla al meglio, senza rovinare l’auto o correre altri rischi. Il primo consiglio è sicuramente quello di usare sempre la stessa macchina per le prime esercitazioni, è fondamentale per acquisire la tecnica, che poi potrà essere padroneggiata su tutti gli altri veicoli.

In questo modo infatti puoi capire prima come usare frizione e acceleratore non solo a seconda della pendenza della strada, ma anche del peso dell’auto. Usare la stessa vettura consente di comprendere al meglio come coordinare i pedali e il freno a mano. Il piede deve essere allontanato gradualmente dal pedale della frizione mentre con l’altro si preme l’acceleratore: in questo modo il retrotreno inizia a sollevarsi per effetto delle sospensioni che si allungano e quindi si può iniziare a rilasciare il freno a mano. Dosando nella maniera corretta frizione e acceleratore è possibile impedire alla macchina di fermarsi o di spegnersi o sobbalzare.

Parcheggiare in retromarcia su strada in salita

Una manovra molto complessa, visto che combina sia le difficoltà che si ha in alcune manovre di parcheggio che quelle classiche della retromarcia in salita, che abbiamo appena spiegato. Sarebbe bene allenarsi prima senza auto attorno. Attenzione: l’uso del freno a mano è utile soprattutto nelle fasi di ripartenza in retromarcia, per muoversi in avanti infatti è sufficiente tenere la frizione premuta e premere progressivamente il pedale del freno. Meglio non avvicinarsi mai troppo alle altre vetture parcheggiate, potrebbe servire più spazio per gestire questa tipologia di manovre senza rischiare di andare addosso ad altri veicoli.

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Fonte:

MotoGP 2021 – Quartararo e Zarco, doppietta francese a Doha

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Credits: Steve Wobser/Getty Images

Grande festa alla corte di Francia: nel GP di Doha – seconda tappa della MotoGP 2021 – è arrivata la prima doppietta transalpina di sempre nella classe regina del Motomondiale grazie alla vittoria di Fabio Quartararo (Yamaha) e al secondo posto di Johann Zarco, nuovo leader del campionato con la Ducati.

MOTO-PRIX-QAT-MOTOGP

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MotoGP of Qatar – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Qatar – Race

Credits: DOHA, QATAR – APRIL 04: Johann Zarco of France and Pramac Racing after his second position at parc ferme at Losail Circuit on April 04, 2021 in Doha, Qatar. (Photo by Steve Wobser/Getty Images)

MotoGP of Qatar – Race

Credits: Steve Wobser/Getty Images

MotoGP of Qatar – Qualifying

Credits: Mirco Lazzari gp/Getty Images

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In terza posizione il sorprendente spagnolo Jorge Martín, capace di conquistare con la Ducati la pole position e il primo podio tra i “big” alla sua seconda apparizione assoluta nella categoria al top.

MotoGP 2021 – GP Doha: le pagelle

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Fabio Quartararo (Yamaha)

Fabio Quartararo è tornato sul podio (e sul gradino più alto) dopo oltre sei mesi: un successo meritatissimo – quello nel GP di Doha – ottenuto nonostante una Yamaha meno performante delle Ducati.

Il centauro transalpino è entrato in “top 3” piuttosto tardi (al 17° giro approfittando dell’errore di Bagnaia) ma già nella tornata seguente è stato capace di superare Zarco e Martín, che lo ha beffato in rettilineo poco dopo sfruttando la maggiore velocità della Rossa di Borgo Panigale. Nell’ultima parte di gara ha tirato fuori il talento e la maggiore agilità della sua moto per tagliare per primo il traguardo.

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Johann Zarco (Ducati)

La seconda piazza nel GP di Doha coincide con il secondo podio consecutivo per Johann Zarco e, soprattutto, con la prima posizione nella MotoGP 2021.

Dopo un inizio particolarmente sofferto contro Rins il pilota francese si è ripreso a metà gara ma nel finale si è fatto passare dalle Yamaha di Quartararo e Viñales riuscendo a risuperare quest’ultimo solo per un errore di Maverick. La piazza d’onore finale è arrivata beffando Martín sul rettilineo.

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Jorge Martín (Ducati)

Ieri Jorge Martín ha sorpreso tutti portando a casa la pole position del GP di Doha 2021, oggi è rimasto al comando della corsa per 18 giri prima di cedere a Quartararo e a Zarco.

Non male per un debuttante in MotoGP

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Maverick Viñales (Yamaha)

Maverick Viñales è partito malissimo ed è stato protagonista di un’ottima rimonta che lo ha portato in zona podio al 19° giro.

A causa di un errore nel finale il pilota spagnolo ha dovuto accontentarsi del quinto posto a Losail.

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Yamaha

La Yamaha non è la moto più veloce ma è riuscita nell’impresa di trionfare nei primi due appuntamenti della MotoGP 2021.

Il tutto su una pista come quella di Losail più adatta alle caratteristiche della Ducati.

MotoGP 2021 – I risultati del GP di Doha

Prove libere 1

1 Aleix Espargaró (Aprilia) 1:54.779
2 Álex Rins (Suzuki) 1:54.839
3 Maverick Viñales (Yamaha) 1:54.864
4 Jorge Martín (Ducati) 1:55.019
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:55.125

Prove libere 2

1 Jack Miller (Ducati) 1:53.145
2 Francesco Bagnaia (Ducati) 1:53.458
3 Johann Zarco (Ducati) 1:53.537
4 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:53.583
5 Jorge Martín (Ducati) 1:53.593

Prove libere 3

1 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:56.064
2 Álex Rins (Suzuki) 1:56.347
3 Joan Mir (Suzuki) 1:56.450
4 Danilo Petrucci (KTM) 1:56.614
5 Maverick Viñales (Yamaha) 1:56.647

Prove libere 4

1 Johann Zarco (Ducati) 1:54.543
2 Maverick Viñales (Yamaha) 1:54.698
3 Joan Mir (Suzuki) 1:54.828
4 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:54.855
5 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:54.995

Qualifiche

1 Jorge Martín (Ducati) 1:53.106
2 Johann Zarco (Ducati) 1:53.263
3 Maverick Viñales (Yamaha) 1:53.267
4 Jack Miller (Ducati) 1:53.303
5 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:53.469

Warm up

1 Johann Zarco (Ducati) 1:54.482
2 Fabio Quartararo (Yamaha) 1:54.576
3 Maverick Viñales (Yamaha) 1:54.675
4 Franco Morbidelli (Yamaha) 1:54.860
5 Jorge Martín (Ducati) 1:54.954

Le classifiche
La classifica del GP di Doha 2021
Fabio Quartararo (Yamaha) 42:23.997
Johann Zarco (Ducati) + 1,5 s
Jorge Martín (Ducati) + 1,5 s
Álex Rins (Suzuki) + 2,1 s
Maverick Viñales (Yamaha) + 2,1 s
Classifica Mondiale Piloti
Johann Zarco (Ducati) 40 punti
Fabio Quartararo (Yamaha) 36 punti
Maverick Viñales (Yamaha) 36 punti
Francesco Bagnaia (Ducati) 26 punti
Álex Rins (Suzuki) 23 punti

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Ibride in Area C a Milano: l’elenco delle auto che potranno entrare gratis anche da ottobre 2022

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Le auto ibride potranno entrare gratis in Area C a Milano fino al 30 settembre 2022 e dall’1 ottobre 2022 quelle con emissioni di CO2 superiori a 100 g/km dovranno pagare il ticket di accesso come i veicoli “normali”.

Per continuare a entrare gratis in Area C con un’auto ibrida bisognerà quindi rivolgersi a mezzi in grado di emettere non più di 100 g/km di anidride carbonica.

Mercedes-Benz GLE 350 de 4MATIC und GLC 300 e 4MATIC: Neue Plug-in-Hybride der dritten Generation: Der nächste Sprung bei der ReichweiteMercedes-Benz GLE 350 de 4MATIC and GLC 300 e 4MATIC: New third-generation plug-in hybrids: The next jump in operatin

Credits: GLE 350 de 4MATIC, selenitgrau metallic, Ledernachbildung ARTICO/ Mikrofaser DINAMICA schwarz;Kraftstoffverbrauch gewichtet 1,1 l/100 km, CO2-Emissionen gewichtet 29 g/km, Stromverbrauch gewichtet 25,4 kWh/100 km*

GLE 350 de 4MATIC, selenite grey metallic, ARTICO man-made leather/DINAMICA microfiber black;Weighted fuel consumption 1.1 l/100 km, weighted CO2 emissions 29 g/km, weighted power consumption 25.4 kWh/100 km*

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Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto ibride nuove e usate che potranno continuare a entrare gratis in Area C a Milano anche dopo l’1 ottobre 2022. Tutte le plug-in (ossia quelle ricaricabili con una presa di corrente) più altre vetture full hybrid.

Ibride in Area C a Milano: l’elenco delle auto che potranno entrare gratis anche da ottobre 2022

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Audi

  • A3 Sportback 40 TFSI e (da 39.750 euro)
  • A3 Sportback 45 TFSI e (45.100 euro)
  • A3 Sportback e-tron (venduta dal 2014 al 2019)
  • A6 50 TFSI e (da 63.300 euro)
  • A6 55 TFSI e (72.800 euro)
  • A6 Avant 55 TFSI e (75.200 euro)
  • A7 Sportback 50 TFSI e (da 76.500 euro)
  • A7 Sportback 55 TFSI e (90.450 euro)
  • A8 TFSI e (da 110.450 euro)
  • Q3 TFSI e (da 47.900 euro)
  • Q3 Sportback TFSI e (da 50.900 euro)
  • Q5 50 TFSI e (da 59.750 euro)
  • Q5 55 TFSI e (da 71.200 euro)
  • Q5 Sportback 50 TFSI e (da 62.750 euro)
  • Q5 Sportback 55 TFSI e (da 74.100 euro)
  • Q7 55 TFSI e (da 77.400 euro)
  • Q7 60 TFSI e (da 96.300 euro)
  • Q7 e-tron (venduta dal 2016 al 2018)
  • Q8 55 TFSI e (da 83.650 euro)
  • Q8 60 TFSI e (da 103.300 euro)

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Bentley

  • Bentayga Hybrid (179.142 euro)

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BMW

  • 320e (da 49.890 euro)
  • 330e (da 55.940 euro)
  • 320e Touring (da 50.850 euro)
  • 330e Touring (da 56.900 euro)
  • 330e F30 (venduta dal 2016 al 2018)
  • 520e (da 58.090 euro)
  • 530e (da 62.790 euro)
  • 545e (da 75.040 euro)
  • 520e Touring (da 60.440 euro)
  • 530e Touring (da 65.140 euro)
  • 745e (da 109.450 euro)
  • 740e (venduta dal 2016 al 2019)
  • 225xe Active Tourer (da 39.600 euro)
  • i8 (venduta dal 2014 al 2019)
  • i8 Roadster (venduta dal 2018 al 2019)
  • X1 xDrive25e (da 49.150 euro)
  • X2 xDrive25e (da 49.450 euro)
  • X3 xDrive30e (da 58.950 euro)
  • X5 xDrive45e (da 86.810 euro)
  • X5 xDrive40e (venduta dal 2015 al 2018)

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Citroën

  • DS5 HYbrid4 (Chic e Business) (venduta dal 2012 al 2015)
  • C5 Aircross Hybrid (da 42.100 euro)

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Cupra

  • Leon e-HYBRID (38.600 euro)
  • Leon Sportstourer (39.600 euro)
  • Formentor e-Hybrid (37.700 euro)
  • Formentor e-Hybrid VZ (45.050 euro)

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DS

  • DS 5 Hybrid (venduta dal 2015 al 2019)
  • DS 9 (da 56.200 euro)
  • DS 7 Crossback E-Tense (da 48.700 euro)
  • DS 7 Crossback E-Tense 4×4 (da 52.700 euro)

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Fisker

  • Karma (venduta nel 2011)

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Ford

  • Kuga Plug In Hybrid (da 37.550 euro)
  • Explorer (81.000 euro)

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Hyundai

  • Ioniq Plug-in Hybrid (da 37.000 euro)

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Jaguar

  • E-Pace PHEV (da 58.700 euro)
  • F-Pace PHEV (da 73.890 euro)

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Jeep

  • Renegade 4xe 190 CV (da 38.850 euro)
  • Renegade 4xe 240 CV (42.850 euro)
  • Compass 4xe (da 41.950 euro)

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Kia

  • Ceed SW PHEV (37.250 euro)
  • Optima Plug-in Hybrid (venduta dal 2016 al 2019)
  • Optima SW Plug-in Hybrid (venduta dal 2017 al 2019)
  • Niro PHEV (da 36.250 euro)
  • XCeed PHEV (da 37.750 euro)
  • Sorento PHEV (da 53.000 euro)

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Land Rover

  • Defender 110 PHEV (da 76.900 euro)
  • Discovery Sport PHEV (da 56.470 euro)
  • Range Rover Evoque PHEV (da 53.450 euro)
  • Range Rover Velar PHEV (da 73.400 euro)
  • Range Rover Sport PHEV (da 93.500 euro)
  • Range Rover PHEV (da 127.900 euro)

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Lexus

  • CT (venduta dal 2011 al 2020, escluse Sport, F-Sport dal 2018 ed Executive del 2020)
  • IS (“base” e Business) (venduta dal 2013 al 2020)

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Mercedes

  • A 250 e 4p. (da 43.817 euro)
  • A 250 e (da 43.110 euro)
  • B 250 e (da 41.439 euro)
  • C 300 e (da 52.044 euro)
  • C 300 de (da 53.266 euro)
  • C 300 Hybrid (venduta dal 2014 al 2015)
  • C 300 h (venduta dal 2015 al 2018)
  • C 350 e (venduta dal 2016 al 2018)
  • C 300 e S.W. (da 53.424 euro)
  • C 300 de S.W. (da 54.646 euro)
  • C 300 S.W. Hybrid (venduta dal 2014 al 2015)
  • C 300 S.W. h (venduta dal 2015 al 2018)
  • C 350 e S.W. (venduta dal 2016 al 2018)
  • E 300 e (da 65.701 euro)
  • E 300 de (da 67.591 euro)
  • E 300 Hybrid (venduta dal 2014 al 2016)
  • E 350 e (venduta dal 2016 al 2018)
  • E 300 e S.W. (da 67.946 euro)
  • E 300 de S.W. (da 69.837 euro)
  • S 500 Plug In Hybrid (venduta dal 2014 al 2015)
  • S 500 e (venduta dal 2015 al 2017)
  • S 560 e (venduta dal 2018 al 2020)
  • CLA 250 EQ Power (da 46.795 euro)
  • CLA 250 e Shooting Brake (da 48.031 euro)
  • GLA 250 e (da 49.644 euro)
  • GLC 300 e (da 64.657 euro)
  • GLC 300 de (da 66.487 euro)
  • GLC 350 e (venduta dal 2016 al 2018)
  • GLC Coupé 300 e (da 69.261 euro)
  • GLC Coupé 300 de (da 71.091 euro)
  • GLC Coupé 350 e (venduta dal 2016 al 2018)
  • GLE 350 de (da 81.792 euro)
  • GLE 500 e (venduta dal 2015 al 2018)
  • GLE Coupé 350 de (da 86.294 euro)

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Mini

  • Countryman Cooper S E (da 40.600 euro)

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Mitsubishi

  • Eclipse Cross PHEV (da 43.900 euro)
  • Outlander PHEV (da 45.200 euro)

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Opel

  • Grandland X Hybrid Plug-in (da 43.250 euro)
  • Grandland X Hybrid Plug-in AWD (da 49.600 euro)

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Peugeot

  • 508 HYbrid4 (venduta dal 2012 al 2013)
  • 508 Hybrid (da 47.250 euro)
  • 508 SW Hybrid (da 48.250 euro)
  • 3008 HYbrid4 prima generazione (fino a 100 g/km) (venduta dal 2012 al 2015)
  • 3008 Hybrid (da 45.530 euro)
  • 3008 Hybrid4 (da 50.430 euro)

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Porsche

  • Panamera S E-Hybrid (venduta dal 2013 al 2016)
  • Panamera E-Hybrid (da 119.609 euro)
  • Panamera 4S E-Hybrid (da 136.933 euro)
  • Panamera Turbo S E-Hybrid (da 198.665 euro)
  • 918 (venduta dal 2012 al 2015)
  • Cayenne S E-Hybrid (venduta dal 2014 al 2018)
  • Cayenne E-Hybrid (98.516 euro)
  • Cayenne Turbo S E-Hybrid (182.208 euro)
  • Cayenne Coupé E-Hybrid (103.396 euro)
  • Cayenne Coupé Turbo S E-Hybrid (186.478 euro)

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Renault

  • Scénic Hybrid Assist (venduta dal 2017 al 2018)
  • Grand Scénic Hybrid Assist (venduta dal 2017 al 2018)
  • Clio Hybrid (da 21.950 euro)
  • Mégane Sporter Plug-in Hybrid (da 37.250 euro)
  • Captur Plug-in Hybrid (da 33.350 euro)

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Seat

  • Leon e-HYBRID (35.400 euro)
  • Leon Sportstourer e-HYBRID (36.000 euro)
  • Tarraco e-Hybrid (da 44.600 euro)

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Skoda

  • Octavia Plug-In Hybrid 204 CV (da 37.000 euro)
  • Octavia Plug-In Hybrid RS (41.750 euro)
  • Octavia Wagon Plug-In Hybrid 204 CV (da 38.050 euro)
  • Octavia Wagon Plug-In Hybrid RS (42.800 euro)
  • Superb Plug-In Hybrid (da 44.000 euro)
  • Superb Wagon Plug-In Hybrid (da 45.100 euro)

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Suzuki

  • Swift 1.0 Boosterjet Hybrid (venduta dal 2017 al 2020)
  • Baleno Hybrid (venduta dal 2016 al 2019)
  • Across (da 56.900 euro)

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Toyota

  • Yaris Hybrid terza generazione (venduta dal 2012 al 2019)
  • Yaris Hybrid quarta generazione (da 22.000 euro)
  • Auris HSD/Hybrid prima generazione (venduta dal 2010 al 2013)
  • Auris Hybrid seconda generazione (venduta dal 2012 al 2019)
  • Auris Touring Sports Hybrid (bvenduta dal 2012 al 2019)
  • Corolla 1.8 (da 28.150 euro)
  • Corolla Touring Sports 1.8 (da 29.150 euro)
  • Prius terza generazione (venduta dal 2009 al 2016)
  • Prius Plug-in terza generazione (venduta dal 2012 al 2016)
  • Prius Plug-in quarta generazione (42.850 euro)
  • Prius quarta generazione (da 30.400 euro)
  • RAV4 PHEV (da 55.500 euro

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Volkswagen

  • Golf eHYBRID (38.500 euro)
  • Golf GTE ottava generazione (43.400 euro)
  • Golf GTE settima generazione (venduta dal 2015 al 2018)
  • Passat GTE (venduta dal 2015 al 2020)
  • Passat Variant GTE (53.700 euro)
  • Tiguan eHYBRID (da 42.000 euro)
  • Touareg eHybrid (78.000 euro)
  • Touareg eHybrid R (96.000 euro)

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Volvo

  • S60 T8 (61.250 euro)
  • S60 T8 Polestar Engineered (68.500 euro)
  • V60 D6 prima generazione (venduta dal 2012 al 2018)
  • V60 T6 (da 58.250 euro)
  • V60 T8 (da 64.850 euro)
  • V60 T8 Polestar Engineered (72.400 euro)
  • S90 T8 (da 68.250 euro)
  • V90 T6 (da 68.250 euro)
  • V90 T8 (da 76.450 euro)
  • XC40 T4 (da 47.750 euro)
  • XC40 T5 (da 48.850 euro)
  • XC60 T6 (da 59.900 euro)
  • XC60 T8 (da 67.700 euro)
  • XC60 T8 Polestar Engineered (77.990 euro)
  • XC90 T8 (da 83.450 euro)

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SUV sportive economiche: 10 proposte a meno di 50.000 euro

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Divertimento e praticità: le SUV sportive sanno unire queste due caratteristiche molto richieste dagli automobilisti.

In questa guida all’acquisto troverete dieci crossover grintose e relativamente economiche che costano meno di 50.000 euro.

L’elenco delle dieci Sport Utility sportive economiche più interessanti in commercio comprende soprattutto SUV compatte e vetture tedesche, anche se non mancano le SUV piccole e medie e modelli provenienti da altre nazioni.

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Audi Q3 45 TFSI Business Advanced – 49.950 euro

L’Audi Q3 45 TFSI Business Advanced è la proposta più costosa tra quelle analizzate in questo elenco.

La variante intermedia a benzina della seconda generazione della SUV compatta tedesca a trazione integrale condivide il pianale con la Volkswagen Tiguan e monta lo stesso motore 2.0 turbo benzina TFSI da 245 CV presente anche sulla Seat Tarraco presente in questa guida all’acquisto.

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BMW X2 xDrive25e Advantage – 49.450 euro

La BMW X2 xDrive25e Advantage è la variante ibrida plug-in “base” della SUV compatta tedesca: una crossover a trazione integrale che condivide il pianale con molti altri modelli della Casa bavarese (serie 1serie 2 Active TourerGran CoupéX1).

Il motore 1.5 turbo tre cilindri ibrido plug-in benzina da 220 CV – un po’ rumorosetto quando viene sollecitato – permette alla Sport Utility teutonica di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,8 secondi.

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Cupra Formentor 2.0 TSI 4Drive – 46.250 euro

La Cupra Formentor 2.0 TSI 4Drive – grazie al suo motore 2.0 turbo benzina TSI in grado di generare 310 CV – è la proposta più potente tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.

La versione più cattiva (per ora) della SUV compatta spagnola a trazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Skoda Octavia scatta da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi (4,9, per la precisione) ma non offre molto spazio alla testa dei passeggeri posteriori più alti.

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Ford Puma ST – 33.000 euro

La Ford Puma ST – variante più “cattiva” della piccola SUV statunitense – non è solo la Sport Utility sportiva più economica in commercio ma anche l’unica proposta presente in questa guida all’acquistotrazione anteriore e con un cambio manuale.

La crossover “yankee” può vantare dimensioni esterne contenute e offre una grande agilità in curva. Il motore 1.5 turbo EcoBoost tre cilindri benzina da 200 CV è il meno potente del lotto.

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Jeep Renegade PHEV S – 42.850 euro

La Jeep Renegade PHEV S è la versione ibrida plug-in più potente della piccola SUV statunitense a trazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Fiat 500X. Il motore 1.3 turbo ibrido plug-in benzina T4 da 240 CV ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto ma è poco scattante (“0-100” in 7,1 secondi) e non molto coppioso (270 Nm considerando solo l’unità termica).

Poco divertente nelle curve, si riscatta con una ricca dotazione di serie che comprende – tra le altre cose – il cruise control adattivo e l’antifurto. Alti e bassi per quanto riguarda la praticità: il bagagliaio è piccolo e i passeggeri posteriori non hanno molti centimetri a disposizione delle gambe (decisamente migliore la situazione nella zona della testa).

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Mercedes GLA 250 4Matic Sport Plus – 48.237 euro

La Mercedes GLA 250 4Matic Sport Plus è una SUV compatta tedesca – arrivata alla seconda generazione – a trazione integrale.

Il motore 2.0 turbo benzina da 224 CV permette alla crossover della Stella di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi.

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Mini Countryman John Cooper Works – 47.200 euro

La Mini Countryman John Cooper Works è la versione più sportiva della seconda generazione della piccola SUV britannica a trazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Clubman. La dotazione di serie è un po’ povera: accessori utili come il cruise control adattivo si pagano a parte.

Il motore è un 2.0 turbo benzina da 306 CV che permette alla crossover inglese di scattare da 0 a 100 km/h in 5,1 secondi.

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Opel Grandland X Hybrid AWD Design Line – 49.600 euro

La Opel Grandland X Hybrid AWD Design Line è, secondo noi, una delle SUV sportive economiche più interessanti in commercio.

La variante ibrida plug-in e a trazione integrale della SUV compatta tedesca condivide il pianale con la Peugeot 3008 e ospita sotto il cofano un motore 1.6 turbo ibrido plug-in benzina da 300 CV perfetto per chi cerca la massima efficienza (a patto di ricaricare spesso la batteria). 6,1 i secondi necessari per accelerare da 0 a 100 km/h.

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Seat Tarraco 2.0 TSI 245 CV FR – 45.900 euro

La Seat Tarraco 2.0 TSI 245 CV FR è la versione più sportiva dell’ingombrante (4,74 metri di lunghezza) SUV media spagnola a trazione integrale sviluppata sullo stesso pianale della Skoda Kodiaq e della Volkswagen Tiguan Allspace.

Una crossover costruita con grande cura rivolta a chi ha bisogno di spazio: i passeggeri posteriori hanno un mare di centimetri a disposizione delle gambe e il bagagliaio è immenso. Il motore? Lo stesso 2.0 turbo benzina TSI da 245 CV già visto sull’Audi Q3 analizzata in questa guida all’acquisto.

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Volkswagen T-Roc R – 45.950 euro

La Volkswagen T-Roc R è la variante più grintosa della SUV compatta tedesca a trazione integrale.

Il motore 2.0 turbo benzina TSI da 300 CV permette alla crossover di Wolfsburg di scattare da 0 a 100 km/h in 4,9 secondi ma non è un campione di consumi.

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Frangivento Sorpasso: le foto e i dati

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La Frangivento Sorpasso è una supercar torinese a trazione integrale già ordinabile che sarà consegnata entro luglio ai primi clienti.

Di seguito troverete le foto e i dati dell’esclusiva coupé italiana: una sportiva potente rivolta a chi vuole distinguersi dalla massa.

Frangivento Sorpasso: il design

Lo stile aerodinamico della Frangivento Sorpasso presenta una zona posteriore con elementi destrutturati e compenetranti e una vistosa ala che ha la duplice funzione di convogliatore d’aria sul tetto e di spoiler.

Nel profilo spiccano i pieni e i vuoti contrastanti con la conchiglia che avvolge la porta e dettagli che rendono omaggio alla città di Torino (come il profilo del vetro laterale che si allunga verso la presa d’aria richiamando la sagoma della Mole Antonelliana) mentre nel frontale troviamo due passaruota pronunciati che terminano a scivolo con un becco d’anatra sui due fanali.

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Frangivento Sorpasso: motore e versioni

La Frangivento Sorpasso è spinta da un motore V10 a benzina ed è disponibile in due versioni: l’aspirata Stradale da 610 CV e la sovralimentata GTXX da 850 CV.

La Frangivento Sorpasso Stradale, rivolta a una clientela più elegante, presenta una raffinata tinta Grigio Hèrmes mentre la più aggressiva Frangivento Sorpasso GTXX – ispirata alle GT3, in grado di raggiungere una velocità massima di 345 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 2,9 secondi (“0-200” in 9,3 s) – si distingue per le appendici aerodinamiche più pronunciate, per l’enorme alettone posteriore, per la carrozzeria bicolore e per la possibilità di cambiare la sigla “XX” con una cifra a piacere in modo da rendere il proprio esemplare unico.

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Frangivento Sorpasso: carrozzeria e cerchi

La carrozzeria in materiali compositi della Frangivento Sorpasso ha permesso di limitare il peso complessivo della vettura a circa 1.300 kg mentre i cerchi aerodinamici progettati insieme a OZ sono montati su pneumatici Pirelli PZero.

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Frangivento Sorpasso: interni e personalizzazione

Gli interni minimalisti della Frangivento Sorpasso sono impreziositi da materiali pregiati come pelle e Alcantara. È inoltre previsto un programma di personalizzazione della durata di 30 giorni che permette al cliente di lavorare fianco a fianco con gli stilisti per creare la vettura desiderata.

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Quali sono le multe per chi non si ferma allo stop?

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Il Codice della Strada prevede delle sanzioni molto pesanti per gli automobilisti che non si fermano al segnale di stop; si tratta infatti di un comportamento che può essere molto pericoloso. Le multe previste per questa tipologia di trasgressori sono ovviamente aspre, la legge infatti vuole tutelare la sicurezza su strada e l’incolumità di tutti gli utenti, sia il guidatore poco prudente che gli altri automobilisti che incontra sul suo percorso. Vediamo quanto previsto dal Codice della Strada in materia.

La multa per chi non rispetta lo stop: a quanto ammonta

La sanzione pecuniaria per chi commette questa violazione del Codice della Strada non è fissa ma cambia a seconda della fascia oraria in cui si commette l’infrazione di non rispettare il segnale di stop, molto pericolosa. Oltra al pagamento della multa, tra l’altro, il conducente rischia anche la decurtazione dei punti dalla patente.

Perché la legge è così severa? Semplicemente perché oltrepassare lo stop senza arrestare il veicolo è un comportamento che può provocare incidenti anche molto gravi (purtroppo ‘la storia insegna’), che potrebbero causare dei danni pesanti sia al conducente imprudente che agli altri utenti della strada.

All’art. 145 del Codice della Strada si parla di questa violazione e delle sanzioni per coloro che non rispettano appunto il segnale di stop. Chi, alla guida del suo veicolo, non si ferma al segnale di arresto indicato dalla segnaletica stradale rischia una multa molto cara, che va da un minimo di 163 euro fino a un massimo di 651 euro, se la suddetta infrazione è commessa in un orario compreso tra le 7 del mattino e le 22. Chi invece commette la stessa violazione del Codice ma in un’altra fascia orari, quella che va dalle 22:01 alle 06:59, allora rischia una sanzione ancora più cara. L’importo infatti aumenta e va da un minimo di 217,33 euro fino a un massimo di 868 euro.

E non è tutto, non ci sono solo sanzioni pecuniarie, ma si prevede anche una sanzione accessoria. Chi non rispetta il segnale di stop infatti non deve solo pagare la multa, ma rischia anche la decurtazione di 6 punti dalla patente. Per chi commette la stessa infrazione più di una volta nel corso di due anni consecutivi rischia la sospensione della patente per un periodo minimo di un mese e massimo di 3 mesi.

Incidente provocato dal conducente che non rispetta lo stop: cosa succede

Nel caso in cui un automobilista non rispetta lo stop, violando il Codice della Strada, e oltretutto provoca un incidente, allora è ovviamente lui l’unico responsabile per il  sinistro stradale, e quindi l’unico a cui tocca il pagamento dei danni provocati.

Il concorso di colpa in questi casi non esiste, visto che il danno viene provocato solo ed esclusivamente dal conducente che non rispetta il Codice della Strada, non arrestando il veicolo al segnale di stop. È stata la Corte d’Appello di Roma a stabilirlo nella sentenza del 27 gennaio 2012, ribadendo l’obbligo di arrestarsi allo stop e la colpa esclusiva per eventuali incidenti, di chi non rispetta il segnale.

Attenzione: lo stop non è, come purtroppo molti automobilisti credono, un segnale che obbligare a dare precedenza; una volta arrivati alla linea di arresto è necessario fermarsi sempre, e non solo rallentare. Questo non serve solo per evitare le multe ma anche per scongiurare pericolosi sinistri.

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