Monthly Archives: Aprile 2021
Auto sovraccarica: tutti i rischi
I viaggi in auto per molti versi sono senza dubbio i più comodi e confortevoli, in epoca di Covid-19 poi sono anche i più sicuri, perché consentono di non avere contatti ravvicinati con altre persone. Una cosa importante da sapere però (o meglio, da ricordare) è che bisogna rispettare il peso di omologazione, in presenza di bagagli a bordo.
Nessuna macchina può essere sovraccaricata, il limite di peso cambia a seconda dell’auto specifica, delle sue caratteristiche di fabbricazione. Se si supera il limite indicato come peso di omologazione sul libretto, allora si perdono le garanzie di aderenza e bilanciamento del veicolo stesso. Può essere molto pericoloso e quindi si rischia una multa. Vediamo allora tutto quello che bisogna sapere, quanti chilogrammi e bagagli può sopportare la nostra auto e quali sono altrimenti i rischi e le sanzioni per chi non rispetta la legge.
Norme di comportamento per i bagagli in auto
Quando si caricano i bagagli in macchina, secondo il CdS, è opportuno fare in modo che non si muovano e non cadano, devono restare fermi e ben saldi. Attenzione: le valigie non devono assolutamente mai ostruire la visuale del conducente e nemmeno compromettere la stabilità dell’abitacolo o coprire luci e dispositivi di segnalazione visiva.
Come sistemare il carico e limiti di sagoma
I limiti di sagoma del carico auto prescritti dalla legge italiana sono i seguenti:
- altezza 4 metri;
- lunghezza 12 metri (compreso traino);
- larghezza 2,55 metri.
Qualsiasi carico inserito nell’abitacolo non deve sporgere oltre i limiti concessi e nemmeno strisciare sul terreno. Si possono trasportare oggetti che sporgono lateralmente di non più di 30 cm di distanza dalle luci di posizione anteriori e posteriori. Sbarre, pali, lastre o simili possono essere caricati orizzontalmente e sporgere lateralmente, oltre la sagoma, nei limiti previsti.
Qualsiasi sporgenza deve comunque essere segnalata, per evitare situazioni di pericolo, ad esempio usando i pannelli quadrangolari retroriflettenti.
Le sanzioni per sistemazione impropria del carico in auto
Se il carico non viene sistemato in maniera conforme a quanto previsto dal Codice della Strada, allora il conducente è soggetto a una sanzione amministrativa che varia da 84 335 euro. Si rischia anche il ritiro della patente e della carta di circolazione.
Peso di omologazione
Ogni auto ha un limite di portata massima che viene indicata nel libretto di circolazione, al punto F2: il peso massimo che l’auto può trasportare. Dato importantissimo perché, come abbiamo detto in apertura, determina la stabilità e il corretto funzionamento del veicolo.
Attenzione quindi a:
- non eccedere con il carico rispetto a quanto indicato nel libretto di circolazione;
- distribuire bene il carico nell’automobile, per evitare lo sbilanciamento;
- posizionare bene i bagagli sul tetto, il peso deve rientrare nel carico massimo previsto e il box porta tutto non deve eccedere i limiti di sagoma.
Sanzioni in caso di troppi bagagli in auto
Non è possibile per legge superare la massa complessiva indicata sulla carta di circolazione; guidare con un mezzo la cui massa a pieno carico supera di oltre il 5% quella indicata nel libretto significa rischiare:
- da 41 a 168 euro se l’eccedenza non supera 1 t;
- da 84 a 335 se non supera 2 t;
- da 168 a 674 euro se non supera le 3 t;
- da 419 a 1.682 euro se l’eccedenza supera le 3 t.
Si rischia anche la decurtazione dei punti della patente da un minimo di 1 a un massimo di 4.
Come caricare i bagagli in auto
Per evitare multe e sbilanciamenti segui questi consigli:
- metti le valigie più pesanti a ridosso dello schienale posteriore;
- ferma i bagagli con delle cinghie.
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Auto DS: l’elenco completo (con i prezzi)
DS – giovane brand del gruppo Stellantis – è un marchio “premium” francese creato nel 2014 (e introdotto in Europa l’anno seguente) per contrastare le Case tedesche. Le raffinate auto transalpine hanno già conquistato nel Vecchio Continente più clienti di concorrenti più blasonate come Jaguar e Lexus (con una gamma di modelli più accessibile, però, va detto).
Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto DS in commercio (con i prezzi): tanti modelli benzina, diesel, ibridi plug-in ed elettrici per tutti i gusti e (quasi) tutte le tasche.
Auto DS: l’elenco completo per marca (con i prezzi)
DS 9
La DS 9 – nata nel 2020 – è un’ammiraglia ibrida plug-in benzina a trazione anteriore.
Il motore è un 1.6 turbo ibrido plug-in benzina in grado di generare una potenza totale di 225 CV.
DS 9: i prezzi
- DS 9 Performance Line+ 56.200 euro
- DS 9 Rivoli+ 59.200 euro
DS 3 Crossback
La DS 3 Crossback – nata nel 2019 – è una piccola SUV a trazione anteriore sviluppata sullo stesso pianale della Opel Mokka.
La gamma motori è composta da cinque unità sovralimentate: tre 1.2 PureTech tre cilindri a benzina da 101, 131 e 156 CV e due 1.5 diesel BlueHDi da 110 e 131 CV.
DS 3 Crossback: i prezzi
- DS 3 Crossback PureTech 100 So Chic 26.000 euro
- DS 3 Crossback PureTech 100 Performance Line 26.500 euro
- DS 3 Crossback PureTech 130 So Chic 29.500 euro
- DS 3 Crossback PureTech 130 Performance Line 30.000 euro
- DS 3 Crossback PureTech 130 Grand Chic 33.000 euro
- DS 3 Crossback PureTech 130 Performance Line+ 33.500 euro
- DS 3 Crossback PureTech 155 Grand Chic 35.000 euro
- DS 3 Crossback PureTech 155 Performance Line + 35.500 euro
- DS 3 Crossback BlueHDi 110 So Chic 27.850 euro
- DS 3 Crossback BlueHDi 110 Performance Line 28.350 euro
- DS 3 Crossback BlueHDi 130 So Chic 31.350 euro
- DS 3 Crossback BlueHDi 130 Performance Line 31.850 euro
- DS 3 Crossback BlueHDi 130 Grand Chic 34.850 euro
- DS 3 Crossback BlueHDi 130 Performance Line+ 35.350 euro
DS 7 Crossback
La DS 7 Crossback – nata nel 2017 – è una SUV media disponibile a trazione anteriore o integrale.
La gamma motori è composta da sette unità sovralimentate: tre PureTech a benzina (1.2 tre cilindri da 131 CV e 1.6 da 181 e 224 CV), due 1.6 ibridi plug-in benzina E-Tense da 225 e 300 CV e due diesel BlueHDi (1.5 da 131 CV e 2.0 da 177 CV).
DS 7 Crossback: i prezzi
- DS 7 Crossback PureTech 130 Business 37.200 euro
- DS 7 Crossback PureTech 130 Performance Line 38.200 euro
- DS 7 Crossback PureTech 180 Business 40.200 euro
- DS 7 Crossback PureTech 180 Performance Line 41.200 euro
- DS 7 Crossback PureTech 180 Performance Line+ 45.700 euro
- DS 7 Crossback PureTech 180 Grand Chic 47.800 euro
- DS 7 Crossback PureTech 225 Performance Line+ 48.200 euro
- DS 7 Crossback PureTech 225 Grand Chic 50.300 euro
- DS 7 Crossback E-Tense Business 48.700 euro
- DS 7 Crossback E-Tense Performance Line 49.700 euro
- DS 7 Crossback E-Tense Performance Line+ 54.200 euro
- DS 7 Crossback E-Tense Grand Chic 55.200 euro
- DS 7 Crossback E-Tense Louvre 60.700 euro
- DS 7 Crossback E-Tense 4×4 Business 52.700 euro
- DS 7 Crossback E-Tense 4×4 Performance Line 53.700 euro
- DS 7 Crossback E-Tense 4×4 Performance Line+ 58.200 euro
- DS 7 Crossback E-Tense 4×4 Grand Chic 59.200 euro
- DS 7 Crossback E-Tense 4×4 Louvre 64.700 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 130 Business 38.200 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 130 Performance Line 39.200 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 130 Performance Line+ 43.700 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 130 Grand Chic 44.700 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 180 Business 42.000 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 180 Performance Line 43.000 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 180 Performance Line+ 47.500 euro
- DS 7 Crossback BlueHDi 180 Grand Chic 48.500 euro
DS 3 Crossback E-Tense
La DS 3 Crossback E-Tense – variante a emissioni zero della “baby” crossover francese – è una piccola SUV elettrica a trazione anteriore.
Il motore elettrico genera una potenza di 136 CV.
DS 3 Crossback E-Tense: i prezzi
- DS 3 Crossback E-Tense So Chic 40.200 euro
- DS 3 Crossback E-Tense Performance Line 40.700 euro
- DS 3 Crossback E-Tense Grand Chic 43.700 euro
- DS 3 Crossback E-Tense Performance Line+ 44.200 euro
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Land Rover, la tecnologia sigla per sigla
Land Rover è uno dei marchi più amati dagli appassionati di fuoristrada: merito di una gamma completa di SUV ricche di tecnologia perfette nella guida in 4×4.
Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori presenti sulle Sport Utility Land Rover.
A
Active Driveline
La tecnologia Active Driveline attiva il 4×4 per fornire più grip mentre la frizione si disconnette completamente dalla trazione integrale quando non è richiesta.
Adaptive Dynamics
Il sistema Adaptive Dynamics Land Rover controlla i movimenti della vettura fino a 500 volte al secondo e reagisce in modo pressoché istantaneo riducendo al minimo il rollio e garantendo una guida composta e uniforme. Il sistema include una combinazione di sensori intelligenti e sospensioni variabili.
ATPC
L’ATPC (acronimo di All Terrain Progress Control) funziona a velocità comprese tra 1,8 km/h e 30 km/h e aiuta il conducente a mantenere una velocità costante in condizioni di guida difficili in modo che possa concentrarsi sullo sterzo e destreggiarsi tra gli ostacoli.
B
Blind Spot Assist
Il Blind Spot Assist, in combinazione con il Blind Spot Monitor, aiuta a prevenire collisioni: se il veicolo rileva un’altra vettura nel punto cieco quando si inizia a cambiare corsia il sistema compie una sterzata calcolata in modo preciso che consente di evitare il mezzo in avvicinamento.
Blind Spot Monitor
Il Blind Spot Monitor avvisa il conducente quando sono presenti veicoli vicini o in rapido avvicinamento. Se un veicolo entra in un punto cieco si accende una spia sul retrovisore sul lato corrispondente e se si procede in direzione dell’ostacolo la spia si accende per evidenziare il possibile pericolo.
D
DEF
Il DEF (noto anche come AdBlue) è una soluzione atossica, incolore, inodore e non infiammabile. Conservata in un serbatoio dedicato dell’auto, viene iniettata nel sistema di scarico per pulire i gas.
DSC
Il DSC non è altro che il controllo dinamico della stabilità.
Dynamic Response
La funzione Dynamic Response monitora il rollio della vettura durante la guida su strade irregolari e consente inoltre di ridurre significativamente il rollio in percorrenza di curva. Se il sistema rileva condizioni di guida fuoristrada il modulo di controllo adatta l’effetto della barra antirollio aumentando l’articolazione delle ruote e il contratto con il terreno.
E
EAS
Le sospensioni pneumatiche EAS a vettura ferma ottimizzano la versatilità dell’auto aumentandone o diminuendone l’altezza per agevolare l’ingresso e l’uscita del conducente.
EBA
Il sistema EBA (acronimo di Emergency Brake Assist) ottimizza la forza frenante in caso di frenata improvvisa.
Eco
La funzione Eco assegna la priorità all’efficienza del veicolo variando le impostazioni del cambio automatico, dell’Active Driveline, del riscaldamento e dell’aria condizionata per ridurre al minimo i consumi e le emissioni di CO2.
EDC
Il sistema EDC (acronimo di Engine Drag Torque Control) limita la possibilità di bloccaggio delle ruote quando si frena su terreni scivolosi incrementando brevemente la coppia alle ruote che lo richiedono.
Efficient Driveline
Il sistema Efficient Driveline a controllo elettronico consente di reagire allo slittamento delle ruote e alle esigenze del conducente in modo più rapido rispetto alla gestione meccanica della coppia.
EPAS
Il servosterzo elettronico EPAS è attivo su richiesta in modo da risparmiare elettricità per i momenti in cui occorre realmente ridurre i consumi.
G
GAC
Il GAC (acronimo di Gradient Acceleration Control) riduce la sensazione di accelerazione improvvisa quando si attraversa un pendio scosceso agendo sui freni e portando il veicolo a una velocità controllata.
GRC
Il GRC (acronimo di Gradient Release Control) rilascia progressivamente i freni durante le partenze in salita e funziona sia nella marcia avanti che in retromarcia.
H
Hands free
La funzione di apertura portellone bagagliaio elettrica “hands free” consente al conducente di azionare il portellone dal bordo stradale senza bisogno di toccare il veicolo o il telecomando. Una volta che la presenza della smart key viene rilevata, la funzione può essere attivata semplicemente tramite un movimento del piede sotto i sensori posti su entrambi i lati del portellone.
HDC
L’HDC (acronimo di Hill Descent Control) è di serie su tutte le Land Rover a trazione integrale e mantiene costante la velocità in discesa applicando l’azione frenante singolarmente su ogni ruota.
Head-up Display
L’Head-up Display proietta i dati chiave del veicolo come la velocità, la marcia e le indicazioni di navigazione sul parabrezza senza distogliere il conducente.
I
InControl
InControl è una suite di servizi di connettività Land Rover.
InControl Apps
La tecnologia InControl Apps consente di controllare dal touchscreen dell’auto alcune app dello smartphone ottimizzate per la vettura.
InControl Protect
InControl Protect consente di utilizzare lo smartphone come portale per connettersi con la propria Land Rover.
InControl Secure
InControl Secure sfrutta una tecnologia che permette di tracciare qualsiasi movimento non autorizzato della vettura e – in caso di tentato furto – avvisa e segnala la posizione della vettura alle autorità locali per consentirne il recupero nel modo più rapido possibile.
InControl Touch
InControl Touch è un sistema di infotainment Land Rover.
InControl Touch Pro
InControl Touch Pro è un sistema di infotainment Land Rover.
L
Lane Departure Warning
Il sistema Lane Departure Warning rileva quando l’auto si allontana involontariamente dalla corsia di percorrenza e avverte il conducente con un segnale visivo e una leggera vibrazione del volante.
Lane Keep Assist
La funzione Lane Keep Assist rileva quando la vettura sta uscendo involontariamente dalla corsia di percorrenza e la riporta gradualmente nella corsia giusta.
Low Traction Launch
La funzione Low Traction Launch consente all’auto di partire senza difficoltà su superfici a bassa aderenza come erba bagnata, ghiaccio o neve. Il sistema – attivabile tramite il touchscreen della vettura – modifica la mappatura dell’accelerazione favorendo una risposta progressiva da parte del motore e consentendo al conducente di sfruttare al meglio la trazione disponibile.
M
MagneRide
Il sistema MagneRide è simile all’Adaptive Dynamics ma con l’aggiunta di sospensioni variabili dotate di particelle magnetiche.
P
Park Assist
Il sistema Park Assist aiuta a parcheggiare in parallelo e in perpendicolare in spazi ristretti.
T
Terrain Response 2
Il sistema Terrain Response 2 ottimizza le impostazioni relative a sospensioni, potenza e controllo dello slittamento dell’auto in base alle condizioni prevalenti.
Torque Vectoring (con differenziale)
Il sistema Torque Vectoring combinato con il differenziale posteriore con controllo elettronico attivo offre maggiore reattività e controllo in fase di sterzata.
Torque Vectoring by braking
Il sistema Torque Vectoring by braking ottimizza l’agilità e la stabilità dell’auto in curva, monitorandola per bilanciare costantemente la distribuzione della coppia fra tutte le ruote al fine di migliorare tenuta di strada e controllo dello sterzo sia su strada che fuori strada. Il sistema è anche in grado di migliorare la sterzata e di ridurre il sottosterzo applicando la forza frenante alla ruota posteriore interna e trasferendo la coppia alla ruota esterna.
TSA
Il TSA è il controllo della stabilità del rimorchio: monitora i sensori di stabilità della vettura per rilevare anomalie dovute a un rimorchio non bilanciato e fornisce singoli input di frenata per correggere una potenziale situazione di pericolo.
W
Wide Sensing
Il sistema Wide Sensing di rilevamento dei guadi, sulla base delle informazioni ricevute dai sensori negli specchietti retrovisori esterni, offre al conducente dati sulla profondità dell’acqua con visualizzazione sul touch screen della vettura e un segnale acustico che incrementa di intensità all’aumentare della profondità.
Il mondo Land Rover
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Grandi SUV diesel: 10 proposte
Le grandi SUV diesel stanno sparendo dalla circolazione a causa dei sempre più severi blocchi del traffico ma restano la soluzione ideale per gli automobilisti facoltosi alla ricerca di praticità che percorrono molti chilometri.
In questa guida all’acquisto troverete dieci Sport Utility molto diverse tra loro (anche nel prezzo) accomunate dalle dimensioni esterne ingombranti, dalla trazione integrale e dalla presenza di un propulsore a gasolio.
L’elenco delle dieci grandi SUV diesel più interessanti in commercio comprende soprattutto vetture tedesche, anche se non mancano proposte provenienti da altre nazioni.
Audi SQ7 TDI sport attitude – 113.250 euro
L’Audi SQ7 TDI sport attitude è la variante diesel più esclusiva della seconda generazione della Q7: la grande SUV tedesca – la proposta più costosa tra quelle presenti in questa guida all’acquisto – condivide il pianale con la A8 e la Q8 e offre un mix perfetto tra comfort e sportività.
Il raffinato motore 4.0 V8 biturbodiesel (una cilindrata poco amica di chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto) è silenzioso e ricco di cavalli (435) e di coppia.
BMW X5 xDrive25d Msport – 77.500 euro
La BMW X5 xDrive25d Msport – variante più costosa della quarta generazione della grande SUV bavarese – è sviluppata sullo stesso pianale della serie 5 e della X6.
Il motore 2.0 turbodiesel da 231 CV regala consumi bassissimi per la categoria: 14,3 km/l dichiarati.
Ford Edge 2.0 EcoBlue 238 CV Vignale – 63.650 euro
La Ford Edge 2.0 EcoBlue 238 CV Vignale – variante più esclusiva della grande SUV statunitense – è una crossover non troppo ingombrante che condivide il pianale con altri modelli della Casa dell’Ovale Blu (Mondeo, S-Max e Galaxy).
Il motore? Un 2.0 turbodiesel EcoBlue da 238 CV.
Maserati Levante V6 Diesel 275 CV Granlusso – 93.119 euro
La Maserati Levante V6 Diesel 275 CV Granlusso è la versione più potente della grande SUV del Tridente e monta un motore 3.0 V6 turbodiesel da 275 CV.
La crossover tricolore presenta qualche imprecisione di troppo nelle finiture e non offre molto spazio alla testa dei passeggeri posteriori più alti.
Mercedes GLE 400 d Premium Plus – 96.609 euro
La Mercedes GLE 400 d Premium Plus – variante a gasolio più esclusiva della seconda generazione della grande SUV tedesca – è, secondo noi, una delle crossover “premium” a gasolio più interessanti in commercio.
Il motore? Un 2.9 turbodiesel a sei cilindri in linea da 330 CV, lo stesso montato dalla GLE Coupé e dalla GLS analizzate in questa guida all’acquisto.
Mercedes GLE Coupé 400 d Ultimate – 110.352 euro
La Mercedes GLE Coupé 400 d Ultimate – versione più costosa della seconda generazione della grande SUV sportiva della Stella – può vantare, come la GLE “standard”, un divano largo a sufficienza per accogliere comodamente tre passeggeri.
Il motore 2.9 turbodiesel a sei cilindri in linea da 330 CV è lo stesso propulsore montato dalla GLE e dalla GLS presenti in questa guida all’acquisto.
Mercedes GLS 400 d Premium Plus – 105.169 euro
La Mercedes GLS 400 d Premium Plus – variante diesel più raffinata della grande SUV della Stella – è un’elegante crossover caratterizzata da finiture curatissime spinta dallo stesso motore 2.9 turbodiesel a sei cilindri in linea da 330 CV già visto sotto il cofano della GLE e della GLE Coupé presenti in questa guida all’acquisto.
Poco agile nelle curve a causa del peso elevato e delle dimensioni esterne ingombranti (5,21 metri di lunghezza), offre un mare di spazio alle gambe dei passeggeri posteriori mentre il bagagliaio non è molto ampio con i sedili della terza fila occupati.
Ssangyong Rexton Icon – 48.900 euro
La Ssangyong Rexton Icon – versione più costosa della seconda generazione della grande SUV coreana – è una fuoristrada rude con trazione integrale inseribile che può vantare due punti di forza da non sottovalutare: il prezzo (il più basso tra le vetture presenti in questa guida all’acquisto) e il bagagliaio (gigantesco).
Il motore 2.2 turbodiesel – carente di cavalli (181) e di coppia – non è molto vivace (“0-100” in 12 secondi) ed è abbinato a un cambio automatico (convertitore di coppia) a sette rapporti poco reattivo quando si guida in modo allegro.
Toyota Land Cruiser 5p. – 72.150 euro
La Toyota Land Cruiser 5p. è una fuoristrada giapponese “dura e pura” (ha le marce ridotte come la Ssangyong Rexton) spinta da un motore 2.8 turbodiesel D4-D da 204 CV. La dotazione di serie molto ricca comprende, tra le altre cose, il cruise control adattivo, i fari full LED e il tetto apribile panoramico.
La posizione di seduta alta consente di dominare il traffico ma lo spazio a disposizione delle gambe e delle spalle dei passeggeri posteriori non è tra i migliori del segmento.
Volkswagen Touareg 3.0 TDI 286 CV Elegance – 79.300 euro
La Volkswagen Touareg 3.0 TDI 286 CV Elegance – variante diesel più potente della terza generazione della grande SUV di Wolfsburg – è una Sport Utility piacevole da guidare nelle curve.
Il motore 3.0 V6 turbodiesel da 286 CV ha un’erogazione poco convincente: debole ai bassi regimi e non molto grintosa in allungo.
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Segnaletica orizzontale o verticale: quale prevale?
Sulle nostre strade la segnaletica prevista dal Codice della Strada è divisa tra verticale e orizzontale. Vediamo quale prevale tra le due, in varie situazioni che si possono verificare.
La segnaletica orizzontale è quella disegnata sull’asfalto, a volte può essere discordante rispetto al cartello stradale a bordo strada, che fa parte invece della segnaletica verticale. Un esempio? Capita in situazioni di divieto di sosta, ma non solo. Come bisogna comportarsi? Vediamo cosa dice la legge in Italia.
Segnaletica verticale: di che cosa si tratta?
L’art. 39 del Codice della Strada indica come segnaletica verticale quella composta dai cartelli che vediamo sugli appositi supporti a lato strada, che si dividono in:
- segnali di prescrizione, che abbimo visto, rendono noti obblighi, divieti e limitazioni;
- segnali di pericolo, che avvisano della presenza di una condizione o situazione appunto pericolosa, imponendo a chi circola su strada di essere prudente;
- segnali di indicazione, danno informazioni utili o necessarie per la guida o per itinerari e località turistiche e altro.
All’art. 77 e seguenti sono indicati forme, dimensioni, colori e simboli dei segnali stradali verticali.
Segnaletica orizzontale: di che cosa si tratta
La segnaletica orizzontale (art. 40 del CdS) è quella che vediamo invece tracciata sul manto stradale, non sui cartelli. Il suo compito è quello di regolare la circolazione dei veicoli, fornire indicazioni utili o prescrizioni particolari per determinati comportamenti da seguire o ancora guidare gli utenti in situazioni specifiche.
Come è suddivisa la segnaletica orizzontale:
- strisce trasversali continue o discontinue;
- strisce longitudinali continue o discontinue;
- frecce direzionali;
- attraversamenti pedonali o ciclabili;
- strisce di delimitazione per sosta riservata o stalli di sosta;
- simboli e iscrizioni;
- strisce di delimitazione della fermata di bus o altri veicoli del trasporto pubblico di linea;
- isole di traffico o di presegnalamento di ostacoli entro la carreggiata;
- altri segnali stabiliti dal regolamento d’attuazione del Codice della Strada.
Lo stesso regolamento, all’art. 137 e successivi, stabilisce forme, dimensioni, colori simboli, caratteristiche e modalità di applicazione dei segnali stradali orizzontali.
Prevale la segnaletica orizzontale o la segnaletica verticale?
L’art. 38 comma 2 del Codice della Strada indica con chiarezza la gerarchia tra la segnaletica orizzontale e quella verticale; precisa quanto segue: “Le prescrizioni dei segnali verticali prevalgono su quelle dei segnali orizzontali”. Quindi non c’è alcun dubbio. Possiamo fare degli esempi semplici per semplificare la comprensione del concetto:
- se c’è solo segnaletica orizzontale e manca completamente quella verticale, allora la prima è ovviamente valida a tutti gli effetti. Capita infatti che la segnaletica orizzontale venga utilizzata esclusivamente per integrare quella verticale, ma per l’accertamento di una violazione basta che sia visibile un solo tipo di segnaletica, quindi verticale o orizzontale. Nel caso in cui manca la segnaletica verticale ma c’è quella orizzontale quindi comunque la prescrizione è operativa. È chiaro che vale anche il contrario, se c’è solo la segnaletica verticale prevale quella;
- se ci sono le strisce bianche a bordo strada per indicare una zona di parcheggio gratuita, ma all’inizio del marciapiede è stato posizionato il cartello con il parcometro che indica l’obbligo di pagamento, allora per evitare la multa bisogna rispettare la segnaletica verticale e pagare il parcheggio.
Le prescrizioni dei semafori prevalgono su quelle della segnaletica verticale e orizzontale che regolano la precedenza; la segnaletica che prevale su ogni tipologia è quella fornita dagli agenti di polizia stradale.
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Auto Suzuki: l’elenco completo (con i prezzi)
Suzuki non è solo la seconda Casa automobilistica giapponese più amata dagli italiani ma anche uno dei marchi più acquistati dai clienti privati. Le auto del brand nipponico hanno conquistato gli automobilisti del nostro Paese grazie a una gamma completamente ibrida per tutti i gusti e tutte le tasche.
Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto Suzuki in commercio (con i prezzi): tanti modelli mild hybrid, full hybrid e ibridi plug-in adatti a qualsiasi esigenza.
Auto Suzuki: l’elenco completo per marca (con i prezzi)
Suzuki Swift
La sesta generazione della Suzuki Swift – nata nel 2017 – è una piccola mild hybrid benzina disponibile a trazione anteriore o integrale.
La gamma motori è composta da due unità mild hybrid benzina: un 1.2 da 90 CV e un 1.4 turbo da 129 CV (lo stesso montato da Vitara e S-Cross).
Suzuki Swift: i prezzi
- Suzuki Swift 1.2 Cool 17.490 euro
- Suzuki Swift 1.2 Top 18.790 euro
- Suzuki Swift 1.2 AT 20.590 euro
- Suzuki Swift 4WD 20.590 euro
- Suzuki Swift Sport 24.050 euro
Suzuki Swace
La Suzuki Swace – nata nel 2021 – è una station wagon compatta ibrida benzina a trazione anteriore gemella della Toyota Corolla Touring Sports.
Il motore è un 1.8 ibrido benzina da 122 CV.
Suzuki Swace: i prezzi
- Suzuki Swace Cool 29.500 euro
- Suzuki Swace Top 32.000 euro
Suzuki Ignis
La terza generazione della Suzuki Ignis – nata nel 2016 e sottoposta a un restyling nel 2020 – è una piccola SUV mild hybrid benzina disponibile a trazione anteriore o integrale.
La “baby” crossover giapponese monta un motore 1.2 mild hybrid benzina da 83 CV.
Suzuki Ignis: i prezzi
- Suzuki Ignis Cool 17.200 euro
- Suzuki Ignis Top 17.850 euro
- Suzuki Ignis Top AT 19.350 euro
- Suzuki Ignis 4WD 19.650 euro
Suzuki Vitara
La seconda generazione della Suzuki Vitara – nata nel 2015 e sottoposta a un restyling nel 2018 – è una piccola SUV mild hybrid benzina disponibile a trazione anteriore o integrale.
Il motore è lo stesso 1.4 turbo mild hybrid benzina da 129 CV montato dalla Swift Sport e dalla S-Cross.
Suzuki Vitara: i prezzi
- Suzuki Vitara Cool 24.400 euro
- Suzuki Vitara Top 26.600 euro
- Suzuki Vitara Starview 27.400 euro
- Suzuki Vitara AT 28.900 euro
- Suzuki Vitara 4WD Cool 26.900 euro
- Suzuki Vitara 4WD Top 29.100 euro
- Suzuki Vitara 4WD Starview 29.900 euro
- Suzuki Vitara 4WD AT 31.400 euro
Suzuki S-Cross
La Suzuki S-Cross – nata nel 2013 e sottoposta a un restyling nel 2016 – è una SUV compatta mild hybrid benzina disponibile a trazione anteriore o integrale.
Il motore 1.4 turbo mild hybrid benzina da 129 CV è lo stesso montato dalla Swift Sport e dalla Vitara.
Suzuki S-Cross: i prezzi
- Suzuki S-Cross Easy 23.600 euro
- Suzuki S-Cross Cool 24.690 euro
- Suzuki S-Cross Starview 28.090 euro
- Suzuki S-Cross AT 29.590 euro
- Suzuki S-Cross 4WD Cool 27.190 euro
- Suzuki S-Cross 4WD Starview 30.590 euro
- Suzuki S-Cross 4WD AT 32.090 euro
Suzuki Across
La Suzuki Across – nata nel 2020 – è una SUV media ibrida plug-in benzina a trazione integrale.
La gemella della Toyota RAV4 PHEV ospita sotto il cofano un motore 2.5 ibrido plug-in benzina in grado di generare una potenza totale di 306 CV.
Suzuki Across: i prezzi
- Suzuki Across Top 56.900 euro
- Suzuki Across Yoru 58.900 euro
Il mondo Suzuki
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Renault Captur: modelli, prezzi, dotazioni e foto
La seconda generazione della Renault Captur – nata nel 2019 – è una piccola SUV francese a trazione anteriore sviluppata sullo stesso pianale della Nissan Juke.
In questa guida all’acquisto della Renault Captur – una delle migliori proposte del segmento – vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino della “baby” crossover della Régie: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Le foto della Renault Captur
Renault Captur: le caratteristiche principali
La seconda serie della Renault Captur è una SUV costruita con cura adatta a chi cerca un mezzo versatile: l’utilissimo divano posteriore scorrevole è di serie su tutta la gamma.
Il bagagliaio soddisfa senza problemi le esigenze di una famiglia e i passeggeri posteriori hanno tanti centimetri a disposizione delle gambe.
Gli allestimenti della Renault Captur
Gli allestimenti della Renault Captur sono quattro, tutti ricchi (ma un po’ costosetti): Zen, Intens, Business e Initiale Paris.
Renault Captur Zen
La dotazione di serie della Renault Captur Zen, la versione che ci sentiamo di consigliare, comprende:
- 2 luci di lettura anteriori
- 3 poggiatesta posteriori regolabili in altezza
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza e sistema elettronico di controllo della stabilità (ESP)
- Accensione automatica fari
- Active Emergency Brake (frenata di emergenza attiva con riconoscimento pedoni e ciclisti)
- Airbag frontali, laterali testa-torace conducente e passeggero
- Airbag laterali a tendina anteriori e posteriori
- Aletta parasole con specchio
- Alzacristalli anteriori elettrici e impulsionali
- Alzacristalli posteriori elettrici
- Assistenza alla partenza in salita
- Attacchi Isofix posteriori più passeggero anteriore
- Cerchi Flexwheel da 17″ Nymphea
- Chiusura centralizzata
- Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
- Climatizzatore manuale
- Consolle centrale con portaoggetti e bracciolo scorrevole e 2 bocchette aerazione posteriori
- Controllo pressione pneumatici
- Cruise control
- Cruscotto “soft touch”
- Deflettori anteriori black
- Distance Warning (avviso distanza di sicurezza)
- Driver display a colori 4,2″
- Easy Access System II
- Eco Mode
- Fari Full LED anteriori e posteriori
- Fascia superiore plancia Grey con profili cromati
- Kit riparazione pneumatici
- Lane Departure Warning (avviso superamento linea)
- Lane Keep Assist (assistenza al mantenimento della corsia)
- Luci diurne a LED
- Maniglie e paraurti in tinta carrozzeria
- Modanature laterali black
- Piano di carico bagagliaio modulabile
- Presa anteriore e posteriore 12V
- Retrovisori esterni shiny black con indicatori di direzione a LED richiudibili elettricamente
- Sedile conducente regolabile in altezza
- Sedile posteriore frazionabile 1/3 – 2/3 e scorrevole
- Selleria Zen Black&Grey
- Sistema multimediale Easy Link da 7″ compatibile con Android Auto e Apple CarPlay
- Ski anteriore e posteriore Grey
- Traffic Sign Recognition (riconoscimento segnali stradali)
- Volante in pelle TEP regolabile in altezza e profondità
Renault Captur Intens
La Renault Captur Intens costa 1.850 euro più della Zen a parità di motore e aggiunge:
- 2 luci di lettura a LED
- 2 USB posteriori
- Cavo di ricarica Mode 2 Standard (solo su Plug-in)
- Cerchi in lega da 17″ Bahamas
- Climatizzatore automatico
- Commutazione automatica degli abbaglianti/anabbaglianti
- Deflettori anteriori cromati
- Driver Display 7″
- Driver Display 10″ (solo su Plug-in)
- Fari posteriori Full LED 3D con firma luminosa dinamica C-Shape
- Fascia superiore plancia in alluminio spazzolato
- Flying consolle (solo su Plug-in)
- Freno di stazionamento elettrico con funzione auto-hold
- Luci diurne Full LED con firma luminosa dinamica C-Shape
- Modanature griglia frontale e laterali cromate
- Montanti laterali Shiny Black
- Multi-Sense
- Paraurti posteriore con profili cromati
- Privacy glass
- Profili laterali cristalli chrome
- Retrovisori esterni in tinta carrozzeria
- Retrovisore interno fotocromatico
- Sedile passeggero regolabile in altezza
- Sellerie con inserti in pelle TEP Black&Light Grey con tasca posteriore in rete
- Sensori di parcheggio posteriori
- Sensori pioggia
- Sistema multimediale Easy Link da 7″ con navigazione (solo su Plug-in)
- Terminale di scarico cromato
- Vernice bitono Be-Style
Renault Captur Business
La dotazione di serie della Renault Captur Business comprende:
- 2 luci di lettura anteriori
- 3 poggiatesta posteriori regolabili in altezza
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza e sistema elettronico di controllo della stabilità (ESP)
- Accensione automatica fari
- Active Emergency Brake (frenata di emergenza attiva con riconoscimento pedoni e ciclisti)
- Airbag frontali, laterali testa-torace conducente e passeggero
- Airbag laterali a tendina anteriori e posteriori
- Aletta parasole con specchio
- Alzacristalli anteriori elettrici e impulsionali
- Alzacristalli posteriori elettrici
- Assistenza alla partenza in salita
- Attacchi Isofix posteriori più passeggero anteriore
- Caricatore a induzione
- Cerchi in lega da 17″
- Chiusura centralizzata
- Cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
- Climatizzatore manuale
- Consolle centrale con portaoggetti e bracciolo scorrevole e 2 bocchette aerazione posteriori
- Controllo pressione pneumatici
- Cruise control
- Cruscotto “soft touch”
- Deflettori anteriori black
- Distance Warning
- Driver display a colori 4,2″
- Easy Access System II
- Eco Mode
- Fari Full LED anteriori e posteriori
- Fascia superiore plancia Grey con profili cromati
- Kit riparazione pneumatici
- Lane Departure Warning
- Lane Keep Assist
- Luci diurne a LED
- Maniglie e paraurti in tinta carrozzeria
- Modanature laterali black
- Piano di carico bagagliaio modulabile
- Presa anteriore e posteriore 12V
- Retrovisori esterni shiny black con indicatori di direzione a LED richiudibili elettricamente
- Ruotino di scorta (no GPL)
- Sedile conducente regolabile in altezza
- Sedile posteriore frazionabile 1/3 – 2/3 e scorrevole
- Selleria Zen Black&Grey
- Sensori di parcheggio posteriori
- Sistema multimediale Easy Link da 7″ con navigazione compatibile con Android Auto e Apple CarPlay
- Ski anteriore e posteriore Grey
- Traffic Sign Recognition
- Vernice metallizzata
- Volante in pelle TEP regolabile in altezza e profondità
Renault Captur Initiale Paris
La Renault Captur Initiale Paris costa 4.100 euro più della Intens a parità di motore e aggiunge:
- Badge Initiale Paris sulla calandra
- Bose sound system
- Bracciolo centrale
- Caricatore a induzione
- Cerchi in lega da 18″ Initiale Paris
- Fascia centrale in pelle TEP
- Fascia superiore plancia effetto legno
- Flying consolle
- Over speed prevention (allerta superamento velocità)
- Parking camera con sensori anteriori e posteriori
- Retrovisore interno fotocromatico frameless (senza cornice)
- Sedile conducente e passeggero riscaldabili e sedile conducente regolabile elettricamente
- Sellerie in pelle Black con inserti beige Initiale Paris
- Shark antenna
- Sistema multimediale Easy Link da 9,3″ con navigazione
- Ski anteriori e posteriori Grey Erbè
- Tappetini Initiale Paris
- Volante in pelle pieno fiore esclusivo Initiale Paris riscaldabile
- Welcome & Bye-bye sequence
Renault Captur: modelli e prezzi di listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della seconda generazione della Renault Captur. La gamma motori della piccola SUV francese è composta da quattro unità non molto grintose:
- un 1.0 turbo tre cilindri benzina TCe da 91 CV
- un 1.3 turbo benzina TCe da 140 CV
- un 1.0 turbo tre cilindri a GPL TCe da 101 CV
- un 1.6 ibrido plug-in benzina da 160 CV
Renault Captur TCe 90 CV (da 21.150 euro)
La Renault Captur TCe 90 CV (prezzi fino a 23.050 euro) – versione “base” della crossover transalpina – monta un motore carente di cavalli (91) e di coppia penalizzato da un cambio con sole cinque marce e da un’erogazione debole ai bassi regimi e poco vigorosa in allungo.
Renault Captur TCe 140 CV (da 22.850 euro)
La Renault Captur TCe 140 CV(prezzi fino a 24.750 euro) – la variante a benzina che ci sentiamo di consigliare – è una “baby” Sport Utility agile nelle curve spinta da un motore 1.3 (cilindrata più “corposa” rispetto a quanto offerto dalla concorrenza) a quattro cilindri silenzioso, ricco di cavalli e di coppia e pronto ai bassi regimi.
Renault Captur GPL (da 21.750 euro)
La Renault Captur GPL (prezzi fino a 23.600 euro) – variante a gas della piccola SUV francese non guidabile dai neopatentati – ospita sotto il cofano un motore 1.0 (una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto) pronto ai bassi regimi e ricco di cavalli (101) e di coppia. I tre cilindri si fanno sentire – così come le sospensioni sulle sconnessioni più pronunciate (l’assetto rigido è un difetto comune a tutte le versioni) – e il peso elevato incide negativamente sul piacere di guida e sui consumi (esistono concorrenti più efficienti).
Renault Captur Plug-in Hybrid (da 33.250 euro)
La Renault Captur Plug-in Hybrid (prezzi fino a 37.350 euro) è la variante più costosa, grintosa ed ecologica della crossover della Régie. Il motore è un 1.6 ibrido plug-in benzina in grado di generare una potenza totale di 160 CV.
Renault Captur: gli optional
La dotazione di serie della Renault Captur Zen andrebbe a nostro avviso arricchita con tre optional fondamentali: il Pack Look Zen (800 euro: cerchi in lega da 17″ Bahamas, Privacy Glass, fari LED Signature e commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti), i sensori di parcheggio posteriori (210 euro) e la vernice metallizzata (810 euro). Quest’ultimo accessorio starebbe bene anche sulla Intens insieme al Pack Easy Drive (600 euro: cruise control adattivo, Blind Spot Warning e volante in pelle).
Chi acquista la Initiale Paris dovrebbe invece integrare la dotazione con il Pack Easy Drive Plus Initiale Paris (700 euro: cruise control, Blind Spot Warning e Highway and traffic jam companion) e il tetto panoramico apribile (710 euro).
Renault Captur usata
La seconda serie della Renault Captur è in vendita da soli due anni e generalmente chi l’ha acquistata la conserva con cura. Meglio puntare sulle km zero, che consentono di risparmiare circa 5.000 euro rispetto al prezzo di listino.
Renault Captur ibrida
Al momento l’unica variante ibrida della Renault Captur è la Plug-in Hybrid: presto la gamma della piccola SUV transalpina sarà composta anche da modelli mild e full hybrid.
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Cosa ci dice il numero di telaio di un’auto?
Il numero identificativo della produzione di veicoli è quello che chiamiamo VIN e che ci può fornire molte informazioni inerenti il mezzo stesso; ovviamente bisogna sapere che cosa indicano i vari simboli del numero di telaio. Vediamo insieme che cosa ci può dire questa particolare sequenza alfanumerica.
Scopri cosa si cela dietro il numero di telaio
Le cifre che compongono il VIN, numero di telaio, per molte persone sono una sorta di sequenza misteriosa di numeri e lettere, non sono in tanti a conoscerne infatti il significato. Eppure sono davvero tante le informazioni che si possono conoscere attraverso il numero di telaio di un’auto o di una moto. Vediamo perché è importante sapere il numero di telaio di un mezzo e che cosa indicano le cifre del VIN che sono stampate sui documenti e punzonate sul telaio.
Numero di telaio: cosa indicano le cifre del VIN
Il significato di VIN è Vehicle Identification Number, si tratta di un numero che è composto da una sequenza di 17 caratteri (numeri e lettere) che racchiudono tutte le caratteristiche produttive del veicolo. Questo è il motivo per cui gli autoriparatori usano il numero di telaio per non fare errori quando devono sostituire dei pezzi, assicurandosi quindi che i ricambi da procurare siano quelli corretti.
Altro punto fondamentale: il numero di telaio viene anche usato come unico mezzo per identificare un veicolo e distinguerlo dagli altri. Il VIN punzonato sul telaio dell’auto (o della moto) deve corrispondere a quello che troviamo sul parabrezza e stampato sul libretto del veicolo, al riquadro due lettera E, è fondamentale per i controlli su strada o in fase di revisione. Vediamo nel dettaglio che cosa indicano le lettere e i numeri del telaio. La prima cosa da fare per una più facile comprensione è distinguere 3 parti principali: il WMI, VDS, VIS, ognuna con un significato specifico.
Numero di telaio: il codice del costruttore
La prima parte è quella del WMI (World Manufacter Identifier), identificativo SAE del costruttore. Si tratta dei primi tre caratteri del numero di telaio a partire da sinistra e indicano il Paese del costruttore (la prima cifra) e la Casa costruttrice del mezzo (le altre due). Le lettere (o numeri) sono le seguenti:
- Z: Italia;
- W: Germania;
- V: Francia;
- J: Giappone;
- Y: Svezia;
- T: Repubblica Ceca;
- S: Inghilterra;
- 1: USA;
- 2: Canada;
- 3: Messico.
Ad ogni Casa corrisponde anche un numero identificativo internazionale, che leggiamo nella seconda e terza cifra del numero di telaio. Vediamo alcuni esempi:
- FA: Fiat;
- AR: Alfa Romeo;
- OL: Opel;
- LA: Lancia.
Numero di telaio: caratteristiche costruttive del veicolo
VDS, Vehicle Descriptor Section, sono i numeri dalla quarta all’ottava cifra che cui aiutando a identificare le caratteristiche costruttive del mezzo, anche la presenza di eventuali dispositivi di sicurezza. Ad ogni cifra corrisponde un significato preciso:
- la cifra 4 indica la tipologia di carrozzeria;
- la cifra 5 il motore;
- la cifra 6 la serie;
- la cifra 7 le dotazioni di sicurezza;
- la cifra 8 il modello.
Numero di telaio e optional auto
Infine c’è il VIS, Vehicle Identifier Section, ultima sequenza separata da una cifra di controllo (posizione 9) che va dal carattere 10 al 17 del numero di telaio. Qui sono indicate tutte le specifiche costruttive per quanto riguarda gli optional, i sistemi e l’allestimento specifici della vettura.
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Peugeot 3008: la tecnologia sigla per sigla
La Peugeot 3008 – arrivata alla seconda generazione – è una delle SUV compatte più amate dagli italiani. La crossover del Leone – disponibile a trazione anteriore o integrale e sviluppata sullo stesso pianale della Opel Grandland X – è un’auto innovativa e ricca di tecnologia: non a caso nel 2017 si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento di Auto dell’Anno.
Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici della Sport Utility francese.
Peugeot 3008: la tecnologia sigla per sigla
Active Lane Departure Warning
L’Active Lane Departure Warning è un sistema che in caso di superamento involontario della linea di carreggiata emette un avviso e interviene sullo sterzo.
Active Safety Brake
La frenata automatica Active Safety Brake serve a evitare una collisione o a limitarne la gravità riducendo la velocità del veicolo. Il sistema interviene se il conducente non aziona il freno della vettura.
Adaptive Cruise Control
Il cruise control adattivo (Adaptive Cruise Control) regola la velocità in base al veicolo in marcia che precede. La funzione Stop&Go permette di rallentare la vettura fino all’arresto completo: una soluzione molto utile quando ci si trova in coda.
Advanced Grip Control
L’Advanced Grip Control comprende un sistema antipattinamento avanzato e l’Hill Assist Descent Control.
AFU
Il sistema AFU è l’assistente alla frenata d’emergenza: un dispositivo che in caso di pericolo applica la massima potenza frenante anche se il pedale non è stato premuto a fondo.
Android Auto
Il sistema Android Auto consente a tutti i possessori di smartphone Android (da 5.0 Lollipop in su) di utilizzare a bordo della vettura numerose funzioni del telefono (Google Maps, Google Play Musica, telefonare, inviare e ricevere messaggi).
Apple CarPlay
Apple CarPlay porta sul display dell’auto le funzioni più utili dell’iPhone (dal 5 in su).
AVAS
L’AVAS è un sistema acustico di segnalazione usato dai veicoli ibridi plug-in quando viaggiano in modalità elettrica.
BlueHDi
La sigla BlueHDI identifica i motori diesel della Peugeot 3008.
DAB
La sigla DAB (Digital Audio Broadcasting) indica la radio digitale.
Distance Alert
Il Distance Alert è un allarme di possibile rischio di collisione. Quando viene rilevato un veicolo si accende una spia luminosa mentre in caso di collisione imminente è prevista anche un’allerta sonora.
Driver Attention Alert
Il Driver Attention Alert valuta lo stato di vigilanza del conducente identificando le deviazioni di traiettoria rispetto alle strisce a terra. Una volta che il sistema determina che l’andamento del veicolo suggerisce un certo livello di stanchezza o disattenzione da parte del conducente si attivano gli allarmi.
EAT8
La sigla EAT8 identifica il cambio automatico (convertitore di coppia) a otto rapporti della Peugeot 3008.
Extended Traffic Sign Recognition
Il sistema Extended Traffic Sign Recognition della Peugeot 3008 rileva i cartelli stradali di Stop e senso vietato.
Follow Me Home
La funzione Follow Me Home indica gli abbaglianti a spegnimento ritardato.
Hands Free
Il portellone Hands Free si apre con un semplice gesto del piede sotto il paraurti posteriore.
Head-up Digital Display
L’Head-up Digital Display della Peugeot 3008 è un nuovo quadro strumenti inserito in una posizione rialzata (che offre una maggiore sicurezza perché non si distoglie lo sguardo dalla strada) completamente digitale.
High Beam Assist
L’High Beam Assist è un sistema che effettua una commutazione automatica da abbaglianti ad anabbaglianti se si incontra un veicolo.
Hill Assist
La tecnologia Hill Assist aiuta il conducente a rimettersi in moto in salita. Immobilizza il veicolo per circa 2 secondi, lasciando il tempo di passare dal pedale del freno a quello dell’acceleratore.
Hill Assist Descent Control
L’Hill Assist Descent Control assicura il massimo controllo del veicolo anche in caso di discesa con forte pendenza grazie a una progressiva azione sui freni.
i-Cockpit
i-Cockpit è un innovativo layout degli interni realizzato da Peugeot che comprende un volante compatto, un quadro strumentazione davanti agli occhi del conducente e un ampio touchscreen.
Isofix
Gli attacchi Isofix servono ad ancorare i seggiolini per bambini ai sedili.
Keyless
Il sistema keyless consente di chiudere/aprire e mette in moto l’automobile senza dover estrarre la chiave dalla tasca.
Lane Positioning Assist
Il Lane Positioning Assist funziona con l’aiuto di una telecamera che identifica le linee di delimitazione sulla strada. Il sistema posiziona il veicolo all’interno della carreggiata nel punto desiderato dal conducente.
Night Vision
Night Vision – attraverso una telecamera infrarossi nella griglia anteriore – rileva pedoni e animali al buio sulla strada fino a 100 metri di distanza.
Park Assist
Il sistema Park Assist aiuta a trovare un parcheggio adatto alle dimensioni del veicolo e, dopo che il posto è stato individuato, effettua una manovra automatica (sia negli spazi ristretti che nei parcheggi a pettine).
Peugeot Connect SOS & Assistance
I servizi Peugeot Connect SOS e Peugeot Connect Assistance offrono la chiamata d’emergenza (automatica o manuale) in caso di incidente e la possibilità di essere messi in contatto diretto con la piattaforma d’assistenza della Casa del Leone.
PureTech
La sigla PureTech identifica i motori a benzina della Peugeot 3008.
REF
La sigla REF identifica la ripartizione elettronica della frenata.
Speedcam
La funzione Speedcam permette di ricevere avvisi in tempo reale riguardo agli autovelox, i tratti pericolosi della strada e le zone a rischio.
Time Drive Control
Il sistema Time Drive Control avvisa il conducente quando è il momento di fare una pausa. Si attiva quando si affrontano più di due ore di viaggio a una velocità di oltre 65 km/h.
Visiopark
Il sistema Visiopark offre una visione 180° grazie a una telecamera posizionata sul posteriore o di 360° con l’ausilio di una videocamera anteriore.
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Rc Auto, che cos’è la rinuncia alla rivalsa?
Partiamo con il definire l’Rc Auto, assicurazione Responsabilità Civile Autoveicoli. Si tratta della polizza che copre i danni causati a terzi da parte del mezzo assicurato. È la copertura minima per circolare su strada, secondo quanto dichiarato dall’articolo 22 del Codice della Assicurazioni. Garantisce il giusto risarcimento ai soggetti che subiscono danni a seguito di un sinistro, a prescindere da quelle che sono le disponibilità economiche del responsabile dell’incidente.
Nel caso in cui si verifica un incidente con colpa, la polizza Rc Auto copre i danni a terzi, sia cose che persone. I terzi, che quindi hanno diritto a un indennizzo, sono anche i passeggeri del mezzo che ha causato l’incidente; per il conducente che ha provocato il sinistro stesso invece non è previsto nessun tipo di risarcimento. Dopo aver chiarito questo aspetto generale, ci occupiamo della rinuncia alla rivalsa. Vediamo di che cosa si tratta.
Cosa intendiamo per rinuncia alla rivalsa?
Si tratta di una clausola specifica della compagnia assicurativa, che causa un aumento del premio che si versa. È il diritto che ogni assicurazione ha, dopo aver pagato il risarcimento dei danni ai terzi coinvolti in un sinistro, di chiedere al suo cliente assicurato un rimborso della quota versata, nel caso in cui si siano verificate gravi violazioni del Codice della Strada. Tra queste per esempio la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, la violazione delle norme di carico del mezzo, la revisione scaduta o la guida con patente scaduta e diverse altre. I danni che vengono causati in queste condizioni possono essere anche molto costosi e per questo la rivalsa dell’assicuratore può generare delle spese impreviste anche molto elevate.
Per tale motivo tutti i contratti delle compagnie assicurative prevedono il diritto di rivalsa, clausola che si consiglia soprattutto nel caso in cui una delle ipotesi previste potrebbe anche solo lontanamente verificarsi. Un esempio? Si hanno figli giovani che potrebbero imbattersi nell’errato comportamento della guida in stato di ebbrezza.
Rinuncia alla rivalsa: come funzione e tipologie
Ci sono differenti tipologie di clausole di rinuncia alla rivalsa, anche opzioni più economiche e convenienti che non escludono completamente la possibilità da parte della compagnia assicurativa di rinunciare alla rivalsa del suo cliente, ma prevedono un limite ben preciso. Come funzionano?
Facciamo un esempio. Se in sede di premio si fissa un limite della rivalsa per 3.000 euro per la guida in stato di ebbrezza, allora nel caso in cui il conducente assicurato provoca un sinistro (guidando dopo aver bevuto oltre il limite concesso dalla legge) e causa danni per 50.000 euro, allora la compagnia di assicurazione non potrà rivalersi sul suo cliente e quindi chiedere un rimborso allo stesso per un importo superiore ai 3.000 euro pattuiti.
Altra due tipologie di rinuncia alla rivalsa molto frequenti sono:
- il primo sinistro, l’assicurazione rinuncia alla rivalsa solo per il primo incidente, invece per tutti gli eventuali sinistri che si verificano successivamente la rivalsa è piena;
- la presenza di sanzioni penali, la compagnia rinuncia alla rivalsa solo se il sinistro non ha avuto anche una condanna penale a danno del suo cliente, che in genere riguarda lesioni colpose o omicidio colposo. Nel momento in cui la sentenza passa in giudicato e quindi diventa definitiva, con questa clausola l’assicurazione può chiedere la rivalsa, e quindi tutta la somma che ha versato per risarcire la persona danneggiata o i suoi familiari.
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