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Come ci si deve comportare quando si viaggia in fila con altre auto?
Guidare un’auto o un altro veicolo non significa solo rispettare il Codice della Strada, la segnaletica e ogni norma, ma anche tutti gli altri utenti che viaggiano sul tuo stesso percorso. C’è una serie di comportamenti che ogni automobilista dovrebbe tenere per vivere in maniera civile su strada; ricordiamo quali sono le regole principali, anche se alcune vi sembreranno molto banali e scontate, ogni tanto è bene sottolinearle.
Viaggiare in fila con altri veicoli: il comportamento da tenere
Quando si viaggia in fila con altri veicoli si dovrebbe tenere conto di queste regole fondamentali:
- lasciare liberi eventuali sbocchi per entrare/uscire in e da strade laterali, per non bloccare il traffico;
- mantenere la distanza di sicurezza dal veicolo che ci precede, senza mai avvicinarsi troppo anche se si è fermi;
- fare attenzione anche a cosa succede in lontananza, per controllare al meglio la situazione del traffico.
Altro consiglio molto utile per la vostra e l’altrui sicurezza nel caso in cui si viaggia di notte: non tenere mai le luci abbaglianti accese quando ci si avvicina a un altro veicolo e quando lo si incrocia. Potrebbe essere molto pericoloso, perché la luce accecante può mettere a rischio la visibilità e quindi creare situazioni di pericolo e alzare le probabilità di un sinistro stradale.
Ci sono anche altre regole che dovrebbero sempre essere memorizzate e seguite quando si viaggia in fila con altri veicoli:
- non distrarsi mai, anche quando si rallenta e ci si ferma;
- nei centri urbani, le luci di emergenza si possono spegnere;
- non è necessario spostarsi il più possibile a sinistra, per creare una corsia libera a destra.
Attenzione: rispettate sempre la distanza di sicurezza; in caso di frenata improvvisa, infatti, essere troppo vicini al veicolo che ci precede può causare un tamponamento. Vediamo altre regole base da tenere per una convivenza civile con gli altri mezzi che viaggiano su strada.
Altri comportamenti utili su strada
Una cosa da tenere presente è che è assolutamente vietato spostare, rimuovere o imbrattare e danneggiare la segnaletica stradale. Rendere infatti un segnale praticamente illeggibile, che faccia parte della segnaletica verticale o orizzontale, può essere molto pericoloso per chi viaggia su quella strada. Questi comportamenti sono quindi assolutamente vietati dal Codice della Strada.
Sporcare la strada e gettare dei rifiuti fuori dal finestrino dell’auto, altro atteggiamento vietato. Lanciare mozziconi di sigaretta accesi dall’auto, ad esempio, è molto pericoloso per i veicoli a due ruote che sopraggiungono e per la possibilità di causare incendi nei pressi di aree verdi. In ogni caso, qualsiasi oggetto non deve mai essere gettato fuori dal finestrino.
Altro divieto, quello di gareggiare tra veicoli. Sembra scontato, ma preferiamo ricordarlo, visto che purtroppo capita di assistere a gare di velocità tra auto o moto sulle strade delle grandi città. Questo comportamento è estremamente pericoloso per la sicurezza delle aree pubbliche, dove insieme a voi viaggiano moltissime altre persone, non solo in macchina, ma anche a piedi, in moto e in bicicletta, utenti ancora più a rischio in caso di collisione.
Come detto in precedenza, quando si viaggia in fila con altri veicoli bisogna cercare di lasciare sempre liberi gli sbocchi delle strade laterali, per non bloccare la normale circolazione. Non dimenticate che, in situazioni di traffico intenso, sarebbe bene lasciare libere tutte le immissioni stradali e quindi, i passaggi a livello, i binari del tram, gli attraversamenti ciclabili e pedonali, gli ingressi nei parcheggi, le confluenze e gli incroci.
Attenzione poi quando si guida all’interno di un centro urbano, è necessario stare ancora più attenti, prudenti e tolleranti. Un occhio di riguardo soprattutto a pedoni e ciclisti che si introducono nel traffico motorizzato. Mantenete sempre alta la concentrazione alla guida e una velocità adeguata, guardate sempre in tutte le direzioni e fate attenzione ai segnali stradali.
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Immatricolazione moto nuova, tutto quello che bisogna sapere
La bella stagione è iniziata, e con essa cominciano anche i viaggi in moto, le vacanze on the road. Se avete intenzione di cambiare la vostra due ruote oppure non ne avete mai avuta una, ma finalmente è giunto il momento di esaudire il vostro sogno, allora la prima cosa che dovete sapere sono tutte le informazioni inerenti l’immatricolazione di una moto nuova. In Italia, si sa, la burocrazia in questi casi può essere a volte complicata, è importante però ricordare che comprare una due ruote significa mettere su strada un nuovo veicolo spesso molto potente, da guidare con attenzione e cautela, per evitare spiacevoli inconvenienti e incidenti anche gravi.
In questo articolo spieghiamo quelli che sono i passaggi fondamentali per l’immatricolazione di una moto, tutto quello che bisogna fare prima di salire finalmente a bordo della propria due ruote e partire.
Immatricolazione moto: cosa bisogna fare
Il processo di immatricolazione di una nuova moto coinvolge un certo numero di soggetti, il primo in assoluto è la Motorizzazione Civile, ufficio presso il quale bisogna presentare l’iscrizione della propria due ruote al PRA, il Pubblico Registro Automobilistico (lo stesso che abbiamo visto per le auto).
Tutto l’iter viene svolto dalla concessionaria che ci vende la moto (in caso di vendita diretta) oppure autonomamente (per qualsiasi altra forma di vendita/acquisto) e si svolge in più fasi.
Quali documenti servono per l’immatricolazione di una moto?
Quando si compra una moto, come per l’auto, nel caso di modelli di nuova fabbricazione è necessario procedere con l’immatricolazione del veicolo presso l’Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile, lo stesso che si occupa del rilascio del Documento Unico di Circolazione Proprietà del veicolo stesso.
Quali documenti bisogna presentare all’Ufficio per ottenere il proprio DU? Vediamoli qui di seguito:
- dichiarazione di conformità del mezzo, rilasciata dalla Casa costruttrice e consegnata al momento della vendita;
- fotocopia della carta d’identità;
- codice fiscale dell’acquirente;
- istanza unificata rivolta all’UMC;
- iscrizione al PRA (sottoscritta in genere in fase di vendita);
- in caso di soggetti extracomunitari o familiari, serve anche la copia del permesso di soggiorno.
Immatricolazione moto: i costi
L’immatricolazione è un processo obbligatorio che prevede ovviamente il pagamento di imposte regionali e nazionali, fissate dalla legge italiana. Si tratta di quattro imposte fisse e due imposte variabili:
- emolumenti ACI: 27 euro;
- iscrizione al PRA: 32 euro;
- Diritti DT: 10,20 euro + le spese per il versamento postale;
- imposta di bollo: 64 euro (32 euro + altri 32 euro il DU) + le spese per il versamento postale;
- Imposta Provinciale di Trascrizione, che è variabile e gode di agevolazione per i veicoli meno inquinanti (non inferiore a 150,81 euro);
- costo delle targhe, variabile e stabilito su base regionale (non inferiore a 80 euro).
L’immatricolazione di una moto può costare circa 300/400 euro, i costi base (fissi) sono di circa 100/150 euro.
Immatricolazione moto: i tempi
Dopo aver pagato le spese e presentato tutti i documenti per l’immatricolazione della moto, non resta che aspettare; in genere gli uffici provinciali della Motorizzazione Civile completano le pratiche entro 5 giorni lavorativi al massimo. Solo in province molto popolose (come ad esempio Napoli, Roma, Milano) o in situazioni particolari di sovraccarico, è necessario aspettare di più. Una volta ottenuta la targa, potete partire in sella alla vostra nuovissima due ruote.
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Quando e come si deve aggiornare la carta di circolazione?
La carta di circolazione è un documento molto importante per ogni veicolo, è quello che noi comunemente chiamiamo libretto di circolazione, ed è necessario appunto per la circolazione del mezzo stesso. È bene infatti che il conducente lo porti sempre con sé per poter viaggiare senza pensieri, e non avere problemi durante qualsiasi tipologia di controllo su strada da parte delle Forze dell’Ordine.
Chi rilascia la carta di circolazione di un veicolo?
Si tratta di un documento che viene rilasciato dall’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e che riporta tutti i dati relativi alle caratteristiche tecniche del mezzo. La carta di circolazione, in conseguenza dell’entrata in vigore del D. Lgs. n. 98/2017 sarà progressivamente sostituita dal Documento Unico di Circolazione e di proprietà (DU).
Che cos’è il Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo?
Il D. lgs. n. 98/2017 è entrato in vigore dal 1° gennaio 2020; nello specifico prevede la progressiva introduzione del Documento Unico di Circolazione e di Proprietà (DU) del veicolo, che man mano va a sostituire i due documenti che abbiamo sempre avuto, ovvero la Carta di Circolazione e il Certificato di Proprietà del veicolo (cartaceo o digitale), unendoli in un unico documento.
Il DU oggi quindi è costituito dall’attuale modello di Carta di Circolazione dove sono segnalati anche tutti i dati relativi alla situazione giuridico-patrimoniale del veicolo, presenti nel Pubblico Registro Automobilistico. L’emissione del DU avviene progressivamente per tipologia di operazioni e, per i veicoli che sono già immatricolati e iscritti al PRA, in occasione della prima operazione effettuata, potranno coesistere dei veicoli dotati di Carta di Circolazione e CdP e altri invece che avranno già il DU.
A partire dal mese di marzo scorso, nel caso in cui venga smarrito o rubato il Certificato di Proprietà dell’auto, o venga distrutto o sia estremamente deteriorato, non viene più rilasciato il duplicato del CdP ma automaticamente viene sostituito con il nuovo DU. Lo stesso avviene anche per furto/smarrimento o deterioramento/distruzione della carta di circolazione.
Quali dati contiene la carta di circolazione dell’auto?
La carta di circolazione contiene dati e informazioni che non solo riguardano il proprietario del mezzo, anche informazioni sul veicolo come, per esempio, il tipo di pneumatici omologati. A volte può succede che sia necessario aggiornare o modificare questi dati, facendoli trascrivere sul libretto di circolazione dell’auto stessa.
Come si aggiornano i dati della carta di circolazione?
Le modifiche delle caratteristiche tecniche del veicolo, secondo quanto prescritto agli articoli 75 e 78 del Codice della Strada, devono essere sottoposte a “visita e prova” presso la Motorizzazione competente in base alla sede dell’officina che ha effettuato i lavori.
È necessario seguire una procedura specifica per farlo, non basta solo presentarsi presso gli Uffici:
- prima dei lavori serve avere il nullaosta da parte del costruttore; nei casi in cui questo non è più necessario (quindi per gomme, ruote e freni), è comunque importante che ogni tipo di modifica venga accompagnata da una relazione tecnica scritta da una persona ovviamente abilitata a farlo (quindi un tecnico o ingegnere con determinati requisiti professionali). La relazione deve attestare la possibilità di esecuzione della modifica;
- solo una volta ottenuto questo particolare documento, allora è possibile presentarsi alla Motorizzazione per la visita e prova;
- nel caso in cui l’esito è favorevole, allora viene emessa una nuova carta di circolazione con i dati cambiati o integrati. La domanda deve essere accompagnata da tre versamenti: uno di 25 euro sul conto corrente postale 9001, un altro da 32 euro sul c/c 4028 e infine 12,50 euro sul c/c 551002.
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Cosa si rischia quando si parcheggia in un posto per disabili?
Il rischio per chi parcheggia in un’area di sosta dedicata a persone disabili senza il permesso è quello di venire punito con multa, decurtazione dei punti dalla patente e nei casi più gravi anche accusa di violenza privata; attenzione a non commettere mai questa scorrettezza, soprattutto nei confronti di chi ha realmente bisogno di quel parcheggio.
Chi può parcheggiare nelle aree di sosta per disabili deve essere munito di un contrassegno, che deve essere esposto sul parabrezza dell’auto. Questo permette di beneficiare di alcune agevolazioni per la circolazione e la sosta. Purtroppo alcuni utenti lo usano in maniera impropria o altri lo richiedono anche se non hanno il diritto. Oppure ci sono automobilisti che occupano i posti per disabili senza nemmeno avere il tagliando, in maniera completamente illegale. Vediamo le conseguenze.
Quando viene rilasciato il contrassegno per disabili
Il contrassegno disabili è indispensabile per permettere la sosta in aree di parcheggio dedicate alle persone con disabilità. Serve chiaramente per facilitare la ricerca dei parcheggi, soprattutto nelle grandi città. Non tutte le disabilità danno diritto al permesso (art. 381 del DPR 16 dicembre 1992 n. 495 – modificato successivamente dal Decreto del Presidente delle Repubblica 30 luglio 2012, n. 151). Il tagliando viene dato agli invalidi con capacità di deambulazione impedita o ridotta e oggi anche ai non vedenti.
Possono essere richiesti anche degli speciali permessi temporanei a chi ha gravi problemi di deambulazione a seguito di un infortunio, e a persone con totale assenza di autonomia funzionale e con necessità di assistenza continua. È il Comune di residenza della persona con disabilità a rilasciare il contrassegno, previo accertamento sanitario, non ha alcun costo e dura 5 anni.
Divieto di sosta in parcheggio per invalidi: cosa dice la legge
L’articolo 188 del Codice della Strada disciplina la sosta nelle aree riservate ai disabili:
- per la circolazione e la sosta dei veicoli delle persone invalide gli enti proprietari della strada devono allestire e mantenere apposite strutture e la segnaletica necessaria;
- i soggetti legittimati ad usufruire delle strutture sono autorizzati dal sindaco del Comune di residenza nei casi e con limiti determinati dal regolamento;
- i veicoli di soggetti invalidi autorizzati non sono tenuti all’obbligo del rispetto dei limiti di tempo nelle aree di sosta temporanea;
- chiunque usa le strutture per disabili senza averne diritto o ne fa uso improprio, è soggetto al pagamento di una multa che va da 84 a 335 euro;
- chi usa le strutture per disabili, pur avendone diritto, ma non osserva limiti e condizioni indicati nell’autorizzazione rischi una multa da 41 a 168 euro;
- il recente Ddl per il diritto alla mobilità prevede che i disabili possano parcheggiare nei posti con strisce blu senza pagare.
I parcheggi per disabili sono indicati anche da cartelli stradali. All’inizio di ogni posteggio è posta la segnaletica verticale a tale proposito. Attenzione: se sul cartello stradale è indicato un numero di targa, lo spazio è riservato a quel veicolo. La segnaletica orizzontale di queste aree di parcheggio è rappresentata dalle strisce di colore giallo.
Le sanzioni previste per sosta non autorizzata nell’area per disabili
La polizia può applicare sanzioni a chi ignora la segnaletica, occupando un posto riservato ai disabili senza averne diritto. Come abbiamo anticipato, l’art. 188 del Codice della Strada prevede multe da 84 euro a 335 euro per chi non possiede o non espone correttamente il contrassegno. È prevista anche la decurtazione di 2 punti dalla patente.
Si possono verificare situazioni ancora più gravi, condannate come reato di violenza privata, quando un automobilista parcheggia abusivamente in un posto riservato a disabili che vivono o lavorano nei pressi di quella zona. In questa circostanza, chi parcheggia senza autorizzazione può essere condannato anche a risarcire i danni al soggetto disabile a cui è stato ‘sottratto’ il parcheggio.
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F1 2021: il calendario aggiornato e tutti i circuiti
Il calendario del Mondiale F1 2021 – molto diverso da quello dello scorso anno – sarà il più lungo di sempre: 23 GP contro i 17 del 2020. I cambiamenti più rilevanti riguardano il ritorno di otto appuntamenti (Monaco, Azerbaigian, Francia, Olanda, Singapore, Giappone, USA e Australia), il debutto di tre Gran Premi (Città del Messico, San Paolo e Arabia Saudita) e l’addio alle scene di sei corse (Stiria, 70° Anniversario, Toscana, Eifel, Turchia e Sakhir).
Di seguito troverete il calendario completo del Mondiale F1 2021, le mappe e le caratteristiche dei circuiti compresi i record sul giro e gli orari per seguire le prove libere, le qualifiche e le gare. Senza dimenticare i Gran Premi che verranno trasmessi in diretta TV anche in chiaro su TV8 e non solo su Sky Sport F1.
Mondiale F1 2021 – Il calendario e i circuiti
1 – GP Bahrein (Sakhir) – 28 marzo 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.412 m
GIRI: 57
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’27”264 – 2020
RECORD IN GARA: Pedro de la Rosa (McLaren MP4-20) – 1’31”447 – 2005
RECORD DISTANZA: Fernando Alonso (Renault R25) – 1h29’18”531 – 2005
Il calendario
VENERDÌ 26 MARZO 2021
Prove libere 1 12:30-13:30
Prove libere 2 16:00-17:00
SABATO 27 MARZO 2021
Prove libere 3 13:00-14:00
Qualifiche 16:00-17:00
DOMENICA 28 MARZO 2021
Gara 17:00
2 – GP Emilia-Romagna (Imola) – 18 aprile 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.909 m
GIRI: 63
RECORD IN PROVA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W11) – 1’13”609 – 2020
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’15”484 – 2020
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1h28’32”430 – 2020
Il calendario
VENERDÌ 16 APRILE 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 17 APRILE 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 18 APRILE 2021
Gara 15:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)
3 – GP Portogallo (Portimão) – 2 maggio 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.653 m
GIRI: 66
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’16”652 – 2020
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”750 – 2020
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1h29’56”828 – 2020
Il calendario
VENERDÌ 30 APRILE 2021
Prove libere 1 12:30-13:30
Prove libere 2 16:00-17:00
SABATO 1 MAGGIO 2021
Prove libere 3 13:00-14:00
Qualifiche 16:00-17:00
DOMENICA 2 MAGGIO 2021
Gara 16:00
4 – GP Spagna (Barcellona) – 9 maggio 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.675 m
GIRI: 66
Circuito modificato rispetto all’ultima apparizione nel Mondiale (2020)
Il calendario
VENERDÌ 7 MAGGIO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 8 MAGGIO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 9 MAGGIO 2021
Gara 15:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)
5 – GP Monaco (Monte Carlo) – 23 maggio 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 3.337 m
GIRI: 78
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’10”166 – 2019
RECORD IN GARA: Max Verstappen (Red Bull RB14) – 1’14”260 – 2018
RECORD DISTANZA: Daniel Ricciardo (Red Bull RB14) – 1h42’54”807 – 2018
Il calendario
GIOVEDÌ 20 MAGGIO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 22 MAGGIO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 23 MAGGIO 2021
Gara 15:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)
6 – GP Azerbaigian (Baku) – 6 giugno 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 6.003 m
GIRI: 51
RECORD IN PROVA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W10) – 1’40”495 – 2019
RECORD IN GARA: Charles Leclerc (Ferrari SF90) – 1’43”009 – 2019
RECORD DISTANZA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W10) – 1h31’52”942 – 2019
Il calendario
VENERDÌ 4 GIUGNO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 5 GIUGNO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 6 GIUGNO 2021
Gara 14:00
7 – GP Turchia (Istanbul) – 13 giugno 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.338 m
GIRI: n.d.
RECORD IN PROVA: Sebastian Vettel (Red Bull RB7) – 1’25″049 – 2011
RECORD IN GARA: Juan Pablo Montoya (McLaren MP4-20) – 1’24″770 – 2005
RECORD DISTANZA: Kimi Räikkönen (McLaren MP4-20) – 1h24’34″454 – 2005
Il calendario
VENERDÌ 11 GIUGNO 2021
Prove libere 1
Prove libere 2
SABATO 12 GIUGNO 2021
Prove libere 3
Qualifiche
DOMENICA 13 GIUGNO 2021
Gara
8 – GP Francia (Le Castellet) – 27 giugno 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.842 m
GIRI: 53
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’28”319 – 2019
RECORD IN GARA: Sebastian Vettel (Ferrari SF90) – 1’32”740 – 2019
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1h24’31”198 – 2019
Il calendario
VENERDÌ 25 GIUGNO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 26 GIUGNO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 27 GIUGNO 2021
Gara 15:00
9 – GP Austria (Red Bull Ring) – 4 luglio 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.318 m
GIRI: 71
RECORD IN PROVA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W11) – 1’02”939 – 2020
RECORD IN GARA: Carlos Sainz Jr. (McLaren MCL35) – 1’05”619 – 2020
RECORD DISTANZA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W08) – 1h21’48”523 – 2017
Il calendario
VENERDÌ 2 LUGLIO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 3 LUGLIO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 4 LUGLIO 2021
Gara 15:00
10 – GP Gran Bretagna (Silverstone) – 18 luglio 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.891 m
GIRI: 52
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’24”303 – 2020
RECORD IN GARA: Max Verstappen (Red Bull RB16) – 1’27”097 – 2020
RECORD DISTANZA: Max Verstappen (Red Bull RB16) – 1h19’41”996 – 2020
Il calendario
VENERDÌ 16 LUGLIO 2021
Prove libere 1 12:30-13:30
Prove libere 2 16:00-17:00
SABATO 17 LUGLIO 2021
Prove libere 3 13:00-14:00
Qualifiche 16:00-17:00
DOMENICA 18 LUGLIO 2021
Gara 16:00
11 – GP Ungheria (Hungaroring) – 1 agosto 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.381 m
GIRI: 70
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’13”447 – 2020
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’16”627 – 2020
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1h35’03”796 – 2019
Il calendario
VENERDÌ 30 LUGLIO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 31 LUGLIO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 1 AGOSTO 2021
Gara 15:00
12 – GP Belgio (Spa-Francorchamps) – 29 agosto 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 7.004 m
GIRI: 44
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’41”252 – 2020
RECORD IN GARA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W09) – 1’46”286 – 2018
RECORD DISTANZA: Kimi Räikkönen (Ferrari F2007) – 1h20’39”066 – 2007
Il calendario
VENERDÌ 27 AGOSTO 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 28 AGOSTO 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 29 AGOSTO 2021
Gara 15:00
13 – GP Olanda (Zandvoort) – 5 settembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.259 m
GIRI: 72
Circuito modificato rispetto all’ultima apparizione nel Mondiale (1985)
Il calendario
VENERDÌ 3 SETTEMBRE 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 4 SETTEMBRE 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 5 SETTEMBRE 2021
Gara 15:00
14 – GP Italia (Monza) – 12 settembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.793 m
GIRI: 53
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”887 – 2020
RECORD IN GARA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1’21”046 – 2004
RECORD DISTANZA: Michael Schumacher (Ferrari F2003 GA) – 1h14’19”838 – 2003
Il calendario
VENERDÌ 10 SETTEMBRE 2021
Prove libere 1 11:30-12:30
Prove libere 2 15:00-16:00
SABATO 11 SETTEMBRE 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 12 SETTEMBRE 2021
Gara 15:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)
15 – GP Russia (Soči) – 26 settembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.848 m
GIRI: 53
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’31”304 – 2020
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’35”761 – 2019
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09) – 1h27’25”181 – 2018
Il calendario
VENERDÌ 24 SETTEMBRE 2021
Prove libere 1 10:30-11:30
Prove libere 2 14:00-15:00
SABATO 25 SETTEMBRE 2021
Prove libere 3 11:00-12:00
Qualifiche 14:00-15:00
DOMENICA 26 SETTEMBRE 2021
Gara 14:00
16 – GP Singapore (Singapore) – 3 ottobre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.063 m
GIRI: 61
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09) – 1’36”015 – 2018
RECORD IN GARA: Kevin Magnussen (Haas VF-18) – 1’41”905 – 2018
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09) – 1h51’11”611 – 2018
Il calendario
VENERDÌ 1 OTTOBRE 2021
Prove libere 1 11:00-12:00
Prove libere 2 14:30-15:30
SABATO 2 OTTOBRE 2021
Prove libere 3 12:00-13:00
Qualifiche 15:00-16:00
DOMENICA 3 OTTOBRE 2021
Gara 14:00
17 – GP Giappone (Suzuka) – 10 ottobre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.807 m
GIRI: 53
RECORD IN PROVA: Sebastian Vettel (Ferrari SF90) – 1’27”064 – 2019
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’30”983 – 2019
RECORD DISTANZA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W10) – 1h21’46”755 – 2019
Il calendario
VENERDÌ 8 OTTOBRE 2021
Prove libere 1 04:30-05:30
Prove libere 2 08:00-09:00
SABATO 9 OTTOBRE 2021
Prove libere 3 05:00-06:00
Qualifiche 08:00-09:00
DOMENICA 10 OTTOBRE 2021
Gara 07:00
18 – GP USA (Austin) – 24 ottobre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.513
GIRI: 56
RECORD IN PROVA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W10) – 1’32”029 – 2019
RECORD IN GARA: Charles Leclerc (Ferrari SF90) – 1’36”169 – 2019
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W08) – 1h33’50”991 – 2018
Il calendario
VENERDÌ 22 OTTOBRE 2021
Prove libere 1 18:30-19:30
Prove libere 2 22:00-23:00
SABATO 23 OTTOBRE 2021
Prove libere 3 20:00-21:00
Qualifiche 23:00-00:00
DOMENICA 24 OTTOBRE 2021
Gara 21:00
19 – GP Città del Messico (Città del Messico) – 31 ottobre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.304 m
GIRI: 71
RECORD IN PROVA: Daniel Ricciardo (Red Bull RB14) – 1’14”759 – 2018
RECORD IN GARA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W09) – 1’18”741 – 2018
RECORD DISTANZA: Max Verstappen (Red Bull RB13) – 1h36’26”552 – 2017
Il calendario
VENERDÌ 29 OTTOBRE 2021
Prove libere 1 18:30-19:30
Prove libere 2 22:00-23:00
SABATO 30 OTTOBRE 2021
Prove libere 3 18:00-19:00
Qualifiche 21:00-22:00
DOMENICA 31 OTTOBRE 2021
Gara 20:00
20 – GP San Paolo (San Paolo) – 7 novembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.309 m
GIRI: 71
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09) – 1’07”281 – 2018
RECORD IN GARA: Valtteri Bottas (Mercedes F1 W09) – 1’10”540 – 2018
RECORD DISTANZA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09) – 1h27’09”666 – 2018
Il calendario
VENERDÌ 5 NOVEMBRE 2021
Prove libere 1 15:30-16:30
Prove libere 2 19:00-20:00
SABATO 6 NOVEMBRE 2021
Prove libere 3 16:00-17:00
Qualifiche 19:00-20:00
DOMENICA 7 NOVEMBRE 2021
Gara 18:00
21 – GP Australia (Melbourne) – 21 novembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.303 m
GIRI: 58
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’20”486 – 2019
RECORD IN GARA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’24”125 – 2004
RECORD DISTANZA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1h24’15”757 – 2004
Il calendario
VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2021
Prove libere 1 02:30-03:30
Prove libere 2 06:00-07:00
SABATO 20 NOVEMBRE 2021
Prove libere 3 04:00-05:00
Qualifiche 07:00-08:00
DOMENICA 21 NOVEMBRE 2021
Gara 07:00
22 – GP Arabia Saudita (Gedda) – 5 dicembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 6.175 m
GIRI: n.d.
Circuito nuovo
Il calendario
VENERDÌ 3 DICEMBRE 2021
Prove libere 1 13:30-14:30
Prove libere 2 17:00-18:00
SABATO 4 DICEMBRE 2021
Prove libere 3 14:00-15:00
Qualifiche 17:00-18:00
DOMENICA 5 DICEMBRE 2021
Gara 17:00
23 – GP Abu Dhabi (Yas Marina) – 12 dicembre 2021
LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.554 m
GIRI: 55
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’34”779 – 2019
RECORD IN GARA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W10) – 1’39”283 – 2019
RECORD DISTANZA: Sebastian Vettel (Red Bull RB5) – 1h34’03”414 – 2009
Il calendario
VENERDÌ 10 DICEMBRE 2021
Prove libere 1 10:30-11:30
Prove libere 2 14:00-15:00
SABATO 11 DICEMBRE 2021
Prove libere 3 11:00-12:00
Qualifiche 14:00-15:00
DOMENICA 12 DICEMBRE 2021
Gara 14:00 (in diretta TV anche in chiaro su TV8)
L’articolo F1 2021: il calendario aggiornato e tutti i circuiti proviene da Icon Wheels.
Mondiale F1 2021 – GP Portogallo a Portimão: gli orari TV su Sky e TV8
Il GP del Portogallo a Portimão – terza tappa del Mondiale F1 2021 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
La Mercedes cercherà di bissare la doppietta ottenuta lo scorso anno nella corsa lusitana con Lewis Hamilton e Valtteri Bottas ma dovrà fare i conti con una Red Bull e un Max Verstappen in forma smagliante.
F1 2021 – GP Portogallo: cosa aspettarsi
Il circuito di Portimão – sede del GP del Portogallo – è un tracciato ricco di saliscendi e molto impegnativo per gli pneumatici.
Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Portogallo, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2021 – Portimão, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
12:30-13:30 | Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1) |
16:00-17:00 | Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1) |
Sabato 1 maggio 2021
13:00-14:00 | Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1) |
16:00-17:00 | Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 19:00 su TV8) |
Domenica 2 maggio 2021
16:00 | Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8) |
F1 – I numeri del GP del Portogallo
LUNGHEZZA CIRCUITO | 4.653 m |
GIRI | 66 |
RECORD IN PROVA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’16”652 – 2020 |
RECORD IN GARA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1’18”750 – 2020 |
RECORD DISTANZA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W11) – 1h29’56”828 – 2020 |
F1 – Il pronostico del GP del Portogallo 2021
1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton è il favorito del GP del Portogallo secondo i bookmaker e anche secondo noi.
Il sette volte campione del mondo F1 ha trionfato a Portimão lo scorso anno e negli ultimi dieci Gran Premi disputati è sempre salito sul podio.
2° Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen ha portato a casa tre podi negli ultimi tre Gran Premi disputati e quest’anno guida una Red Bull velocissima.
L’unico uomo che può soffiare a Hamilton il Mondiale F1 2021 è arrivato terzo lo scorso anno a Portimão.
3° Valtteri Bottas (Mercedes)
Un inizio di Mondiale F1 2021 non eccezionale, quello di Valtteri Bottas: terzo in Bahrein e eliminato da Russell a Imola.
Il pilota finlandese ha tanta voglia di riscatto su un tracciato che lo ha visto conquistare un secondo posto lo scorso anno.
Da tenere d’occhio: Lando Norris (McLaren)
Lando Norris è la rivelazione di questo inizio di Mondiale F1 2021: un podio in Bahrein e un quarto posto a Imola che gli hanno permesso di conquistare la terza piazza nel campionato del mondo dietro a Hamilton e Verstappen.
Il pilota britannico – solo tredicesimo lo scorso anno in Portogallo – è in uno stato di forma impressionante: quattro arrivi in “top 5” negli ultimi cinque Gran Premi disputati.
La squadra da seguire: Mercedes
Nel 2020 la Mercedes ottenne la doppietta nel GP del Portogallo.
Quest’anno sarà più difficile dominare per la Stella: la scuderia tedesca è saldamente al comando del Mondiale F1 2021 Costruttori ma deve giocarsela con un Verstappen (ancora) più veloce e continuo del solito.
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MotoGP 2021 – GP Spagna a Jerez: gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Il GP di Spagna a Jerez – quarta tappa della MotoGP 2021 – sarà il secondo appuntamento stagionale del Motomondiale trasmesso in diretta anche in chiaro su TV8 (oltre che su Sky e DAZN). Di seguito troverete gli orari TV.
La prima delle quattro corse spagnole di quest’anno vedrà il ritorno di Tito Rabat in Ducati (chiamato per sostituire l’infortunato Jorge Martín, reduce da una brutta caduta a Portimão nella quale ha riportato fratture al metacarpo del pollice destro, al malleolo destro e al piatto tibiale sinistro) e di Stefan Bradl in Honda che correrà come wild card.
MotoGP 2021 – GP Spagna: cosa aspettarsi
Il circuito di Jerez – sede del GP di Spagna – è un tracciato molto amato dai piloti che presenta molti punti in cui sorpassare. Il Gran Premio iberico è da sempre terreno di caccia delle moto giapponesi: dal 1978 a oggi solo una volta (nel 2006 Loris Capirossi con la Ducati) è riuscita a salire sul gradino più alto del podio una due ruote non nipponica.
Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Spagna, gli orari TV su Sky, DAZN e TV8 e il nostro pronostico.
MotoGP 2021 – Jerez, il calendario e gli orari TV su Sky, DAZN e TV8
Venerdì 30 aprile 2021
09:00-09:40 | Moto3 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
09:55-10:40 | MotoGP – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
10:55-11:35 | Moto2 – Prove libere 1 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
13:15-13:55 | Moto3 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
14:10-14:55 | MotoGP – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
15:10-15:50 | Moto2 – Prove libere 2 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
Sabato 1 maggio 2021
09:00-09:40 | Moto3 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
09:55-10:40 | MotoGP – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
10:55-11:35 | Moto2 – Prove libere 3 (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
12:35-13:15 | Moto3 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
13:30-14:00 | MotoGP – Prove libere 4 (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
14:10-14:50 | MotoGP – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
15:10-15:50 | Moto2 – Qualifiche (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
Domenica 2 maggio 2021
08:20-08:40 | Moto3 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
08:50-09:10 | Moto2 – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
09:20-09:40 | MotoGP – Warm-up (diretta su Sky Sport MotoGP e DAZN) |
11:00 | Moto3 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
12:20 | Moto2 – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
14:00 | MotoGP – Gara (diretta su Sky Sport MotoGP, DAZN e TV8) |
MotoGP – I numeri del GP di Spagna
LUNGHEZZA CIRCUITO | 4,4 km |
GIRI | 25 |
RECORD IN PROVA | Fabio Quartararo (Yamaha) – 1’36″705– 2020 |
RECORD GARA | Marc Márquez (Honda) – 1’38”051 – 2019 |
MotoGP – Il pronostico del GP di Spagna 2021
1° Maverick Viñales (Yamaha)
Maverick Viñales non si è mai aggiudicato il GP di Spagna in MotoGP ma ha portato a casa due podi nelle ultime due edizioni.
Il centauro spagnolo dopo il trionfo nel primo appuntamento stagionale in Qatar non ha più brillato ma secondo noi approfitterà di un circuito amato per tornare in alto.
2° Marc Márquez (Honda)
La vita di Marc Márquez è cambiata oltre nove mesi fa nel GP di Spagna dello scorso anno proprio sul circuito di Jerez.
Il sei volte campione del mondo MotoGP ha sempre amato la gara di casa (otto partecipazioni: tre successi e sette podi totali) e a nostro avviso può tornare sul podio – l’ultimo risale a novembre 2019 – dopo l’eccellente settimo posto di due settimane fa in Portogallo.
3° Johann Zarco (Ducati)
Johann Zarco ha iniziato alla grande la MotoGP 2021 con due secondi posti e una caduta.
Il miglior piazzamento del pilota francese nel GP di Spagna? Secondo nel 2018.
Da tenere d’occhio: Franco Morbidelli (Yamaha)
Franco Morbidelli è ancora alla ricerca del primo podio stagionale dopo aver ottenuto meno di quanto desiderato nei primi tre appuntamenti della MotoGP 2021.
Il centauro romano – quinto lo scorso anno nel GP di Spagna a Jerez – punterà alla “top 5” e a nostro avviso ha tutte le carte in regola per riuscirci.
La moto da seguire: Yamaha
La Yamaha sta dominando la MotoGP 2021 con tre successi nelle prime tre corse stagionali.
L’obiettivo della Casa dei tre diapason a Jerez è uno solo: bissare il trionfo dello scorso anno.
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Che cos’è un immobilizzatore elettronico e a che cosa serve?
L’immobilizer è un sistema di antifurto elettronico per auto, oggi spieghiamo nel dettaglio di che cosa si tratta, come funziona, come deve essere installato nel caso non sia presente di serie ma si scelga un dispositivo after market e tutti i dettagli utili per i consumatori.
Immobilizzatore elettronico per auto: di cosa si tratta
Lo chiamiamo anche immobilizer e si tratta di uno speciale antifurto elettronico per auto, in grado di collegarsi con la centralina del veicolo stesso e con il motorino di avviamento. Cosa fa l’immobilizzatore? Nega l’accensione dell’auto nel caso in cui non riconosce il codice elettronico che è presente nella chiave del mezzo stesso. Questo il motivo per cui non è così semplice oggi fare il duplicato di una chiave.
Come funziona l’immobilizer?
Il suo funzionamento è possibile grazie all’accoppiamento induttivo con antenna, che viene posta proprio sul blocchetto di accensione. Nel momento in cui si avvia l’auto, è proprio questa antenna a captare e leggere il codice della chiave; per questo, se non è valido, non viene riconosciuto e quindi l’auto non parte.
La chiave, per fare in modo che l’auto parta, deve essere dotata di un trasponder, ovvero chip elettronico con una memoria che contiene un codice elettronico. Il trasponder della chiave e il blocchetto di accensione dispongono entrambi un’antenna, quella della chiave permette di trasmettere il codice del trasponder all’antenna del blocchetto di accensione. Attenzione a come trattate le vostre chiavi dell’auto, anche una semplice caduta infatti può provocare un danno al chip del trasponder o all’antenna, rendendo impossibile la comunicazione con la centralina e l’invio del codice al mezzo.
Ricarica del trasponder e batterie
Non servono batterie e sistemi di ricarica per il trasponder della chiave, infatti per inviare il codice utilizza un sistema passivo, ricavando l’energia dal suo stesso funzionamento, sfruttando il segnale che viene inviato dalla centralina. Nel caso in cui la batteria della chiave è scarica, allora il meccanismo non funziona perché l’antenna dell’auto non riconosce la chiave.
Immobilizzatore elettronico per auto: quali tipologie di tecnologia può sfruttare?
Le più diffuse tecnologie di funzionamento di un immobilizer per auto sono le seguenti:
- immobilizer auto a codice elettronico fisso, ogni chiave del veicolo ha un determinato codice elettronico, che non cambia ad ogni accensione;
- immobilizer a codice elettronico variabile o immobilizer rolling code, la faccenda qui invece cambia, perché il codice è riscritto dal motore ogni volta che si procede all’avvio della vettura. Si tratta di una procedura specifica, un algoritmo, che permette la variazione del codice di accensione dell’auto nota solo al costruttore; questo il motivo per cui, se si ha bisogno di richiedere il duplicato della chiave, è necessario rivolgersi solo ed esclusivamente al concessionario o a un buon intermediario;
- immobilizer con codice elettronico criptato o immobilizer crypto, in questo caso viene sfruttato un trasponder di ultima generazione che può comunicare con la centralina del veicolo con una radiofrequenza protetta. Vi è una codifica bidirezionale dei dati.
A causa di alcune esperienze negative con gli immobilizer che vengono montati di serie sull’auto, ci sono alcuni meccanici in grado di disabilitare l’intero sistema antifurto sostituendolo con uno after market.
Dove comprare un immobilizer per auto
Se avete una vettura che non ha nella dotazione di serie un immobilizzatore elettronico o volete cambiarlo, allora dovete sapere che il mercato è ricco di dispositivi immobilizer after market, di differenti tipologie e prezzi.
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Distrazioni alla guida, tutti i consigli per evitarle
Mentre si viaggia a bordo della propria vettura e si è alla guida, che sia da poco tempo o più ore, possiamo essere tutti vittime delle distrazioni, che purtroppo possono avere delle conseguenze molto pericolose e spesso anche fatali.
Una delle maggiori distrazioni di oggi, che purtroppo causa troppi incidenti anche gravi, è l’utilizzo dello smartphone o di qualsiasi altro dispositivo mentre si è alla guida: c’è chi parla al telefono, chi risponde a un messaggino, chi sfoglia le pagine social. Tutti comportamenti estremamente pericolosi, perché si perde il grado di attenzione al volante.
Altra causa di distrazione è la stanchezza, il sonno. Prima di viaggiare, soprattutto per diverse ore, sarebbe meglio riposare, per evitare che la concentrazione venga a mancare. Vediamo quali sono le principali disattenzioni alla guida e come evitarle.
Distrazioni in auto: quali sono le principali
Anche i cartelloni pubblicitari possono causare distrazioni alla guida. Capita infatti di rimanere ‘incantati’ su una pubblicità mentre si è in coda, a causa di immagini, colori e slogan molto forti, e di bloccarsi causando rallentamenti o incidenti.
Anche un compagno di viaggio che parla molto o bimbi particolarmente vivaci in macchina potrebbero distrarre il conducente dell’auto, diminuendo il grado di concentrazione. Sono pericolosi inoltre gli stimoli improvvisi come la luce forte dei fari di un’altra macchina nelle ore notturne. Altra fonte di pericolo può essere il comportamento degli altri utenti della strada, è bene quindi mantenere sempre la distanza di sicurezza dai veicoli che ci precedono e fare particolare attenzione a pedoni, ciclisti e motociclisti.
Come evitare distrazioni in auto: alcuni consigli utili
Quali sono le migliori precauzioni per evitare di perdere attenzione e concentrazione mentre si guida la macchina:
- non usare il telefono, causa primaria di incidenti su strada. L’utilizzo dello smartphone è severamente vietato dal Codice della Strada durante la guida, si rischiano infatti gravi sanzioni. Non è obbligatorio spegnerlo, ma bisogna usare il sistema Bluetooth della macchina o gli auricolari, per parlare senza avere in mano lo smartphone;
- masticare una gomma può aiutare a evitare distrazioni e disattenzioni proveniente da stimoli esterni. Spezza infatti la monotonia di un viaggio lungo, la noia nel traffico;
- ascoltare la musica può aiutare a non distrarsi, se si vuole evitare un colpo di sonno, tenerla ad alto volume può essere la soluzione (raccomandiamo di fermarsi sempre e riposare quando ci si sente stanchi mentre si è al volante, continuare a guidare potrebbe essere estremamente pericoloso);
- chiacchierare con altri passeggeri in auto può aiutare a evitare di distrarsi o addormentarsi mentre si è alla guida della macchina. Evitate però discussioni o toni particolarmente accesi, perché chiaramente distolgono l’attenzione da quello che state facendo; eventualmente fermatevi e chiarite la situazione prima di ripartire, fate lo stesso se i bimbi in auto fanno troppa confusione;
- controllate che i bambini siano ben agganciati ai loro seggiolini, in modo che non possano intralciarvi durante la guida e nemmeno rischiare la loro salute in caso di brusche frenate;
- infine può essere molto utile anche prendere aria, soprattutto quando fa caldo, abbassare il finestrino per far entrare un po’ di fresco può aiutare a non distrarsi e anzi a dare una scossa piacevole al viaggio.
Non dimenticate che una piccolissima distrazione alla guida potrebbe causare incidenti anche molto gravi, quindi fate sempre attenzione e fermatevi, se necessario.
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Gomme: che cos’è il Tire Pressure Monitoring System?
Tire Pressure Monitoring System, o TPMS, è il sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici. Si tratta di un sistema elettronico integrato che viene usato appunto per monitorare la pressione delle gomme di una vettura.
È in grado di dare al conducente informazioni in tempo reale per quanto riguarda la pressione di gonfiaggio, avvisando tempestivamente nel momento in cui uno o più pneumatici hanno bisogno di essere gonfiati. Tali informazioni vengono visualizzate sul quadro strumenti come un indicatore, dei pittogrammi o una spia.
L’obiettivo del sistema di monitoraggio della pressione delle gomme
L’installazione di un TPMS garantisce una maggior sicurezza alla guida e riduce il rischio di incidenti e problemi al volante. Non dimentichiamo infatti che una pressione non corretta delle gomme della macchina può incidere in maniera drastica sia sul comportamento del mezzo, soprattutto in curva, che sullo spazio di frenata, che può aumentare notevolmente.
Il Tire Pressure Monitoring System diminuisce anche l’usura del battistrada, evitando così che le gomme perdano aderenza e migliorando la manovrabilità del mezzo. Se l’efficienza dell’auto aumenta, diminuisce il consumo di carburante, che invece può aumentare se la pressione delle gomme non è quella corretta. Una migliore efficienza si traduce anche in una diminuzione delle emissioni di CO2 inquinanti.
Quali sono i vantaggi del Tire Pressure Monitoring System?
Al conducente del veicolo, con questo sistema di monitoraggio elettronico, vengono comunicate in tempo reale tutte le eventuali anomalie inerenti la pressione di gonfiaggio delle gomme. Questo significa che è possibile anticipare ogni problema prima che si presenti realmente.
Con il TPMS i controlli manuali della pressione degli pneumatici diventano superflui, visto che appunto è possibile contare sui segnali elettronici che comunicano un livello di pressione dell’aria non corretto.
Quali tipologie di sensori vengono usate nei sistemi TPMS?
In base al fissaggio ci sono principalmente tre tipi di sensori TPMS:
- Valvola TPMS clamp-in, lo stelo valvola è parte integrante del sensore e deve essere montato infilandolo nell’apertura per la valvola sullo pneumatico. È fissata alla ruota con una rondella di tenuta o un collare separati. Le rondelle di tenuta sono in un metallo più morbido di quello degli steli valvola, che generalmente sono in alluminio. Quando vengono installate, si adattano alla forma delle superfici su cui vengono fissate. Per questo motivo non devono mai essere riutilizzate dopo la sostituzione o la manutenzione dei sensori. Non devono nemmeno mai essere serrate troppo o con una coppia di serraggio troppo elevata, il rischio altrimenti è quello che si creino delle fessure proprio sulle rondelle di tenuta, o che si danneggino addirittura lo stelo valvola e il sensore;
- Valvola TPMS snap-in, sensori simili nell’aspetto agli steli valvola tradizionali, ma più lunghi. Quando si toglie il cappuccio di gomma, il sensore presenta una superficie di ottone smussata alla base. Una vite autofilettante trattiene il sensore allo stelo valvola. Non bisogna applicare troppa forza quando si serra il sensore allo stelo ed è necessario controllare che lo stelo valvola e il sensore siano allineati correttamente. Il rischio è altrimenti che lo stelo si spezzi quando viene a contatto con la testa di montaggio;
- TPMS a fascia, il sensore è fissato a una striscia di metallo nel bordo della gomma dell’auto ed è attaccato dalla parte opposta rispetto allo stelo valvola.
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