Monthly Archives: Febbraio 2021

Gancio di traino: quanto costa e come installarlo in tutta sicurezza

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Il gancio di traino è uno degli elementi necessari per molti automobilisti, che lo montano sulla propria vettura per poter usare un carrello TATS, Trasporto Attrezzature Turistiche e Sportive, o un carrello appendice. Ci sono molte informazioni e curiosità che è bene sapere prima di acquistare il giusto gancio di traino, anche se spesso ci si concentra prima di tutto sul prezzo. Vediamo tutto quello che bisogna sapere prima di scegliere e montare il gancio di traino in auto.

Quale gancio di traino scegliere

Volete sapere se è più conveniente scegliere di montare un gancio di traino omologato in aftermarket o se ordinare l’auto nuova già provvista di questo elemento? Sembra una scelta di poco conto, che interessa principalmente il costo di montaggio del gancio da sostenere, ma in realtà non è così. In effetti, in alcuni casi, scegliere tra differenti tipologie di gancio significa accettare degli adattamenti all’auto, che però potrebbero anche non piacere.

Innanzitutto è bene sapere che:

  • il gancio di traino ordinato e quello montato successivamente non presentano grandi differenze dal punto di vista della sicurezza e della qualità;
  • in alcuni casi la concessionaria monta il kit fornito dalla Casa auto prima di immatricolare l’auto, riportando la modifica sul libretto di circolazione.

Quanto costa il montaggio del gancio di traino auto?

Il prezzo è differente a seconda della tipologia di gancio che l’automobilista sceglie. I prezzi infatti possono partire da circa 100/150 euro per un elemento aftermarket. Quali sono le differenti tipologie di ganci da traino in commercio, che possono essere montati successivamente all’acquisto del veicolo? Le seguenti:

  • gancio smontabile in orizzontale o verticale;
  • gancio con meccanismo a scomparsa;
  • gancio di traino fisso.

Il costo totale per montare il gancio di traino comprende le seguenti voci:

  • acquisto del gancio di traino, ovviamente;
  • kit elettrico che serve per alimentare le differenti luci di segnalazione posteriore da applicare sull’appendice o sul carrello;
  • costi per il collaudo e l’aggiornamento del libretto;
  • modifiche eventualmente necessarie al paraurti posteriore o al telaio.

Altre informazioni utili

Ci sono differenti valutazioni da fare prima di scegliere un gancio di traino per la propria auto, sia da inserire direttamente prima dell’acquisto del veicolo che aftermarket. Le cose da considerare nella scelta del gancio di traino “originale” o aftermarket sono:

  • alcune auto con serbatoio AdBlue, impianto a GPL o etano non sono compatibili con il montaggio del gancio;
  • il gancio di traino deve essere scelto anche in base al carico verticale massimo sulla sfera, soprattutto per il trasporto di bici con l’auto;
  • su alcune auto bisogna tagliare il paraurti posteriore nella parte inferiore per aggiungere il gancio;
  • le auto con sensori di parcheggio hanno bisogno di un kit elettrico specifico che disabilita automaticamente i sensori quando si collega il connettore;
  • l’installazione del gancio traino segue le regole scritte nel Codice della Strada, che prevede un lavoro svolto esclusivamente da personale tecnico specializzato (art.78).
  • dopo l’esito positivo della prova di collaudo in Motorizzazione civile, bisogna registrare le modifiche e l’aggiornamento della carta di circolazione.

Per formalizzare l’omologazione servono i seguenti documenti e pagamenti:

  • il modello TT2119;
  • la dichiarazione di montaggio;
  • il documento identificativo dell’azienda produttrice;
  • la copia della carta di circolazione;
  • alcuni versamenti: 25 euro alla motorizzazione e 14,62 euro come imposta di bollo.

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Problemi al servosterzo: come capire quali sono e risolverli

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Usare l’auto significa anche sottoporla, oltre all’invecchiamento dato dal tempo, anche al fenomeno dell’usura. Si possono quindi verificare differenti tipologie di problemi e guasti, che possono essere risolte e addirittura spesso anche prevenute con una buona manutenzione da parte di un meccanico professionista, in un centro specializzato.

Tra le varie problematiche, oggi parliamo di quella legata al servosterzo; capita di guidare e sentire il volante troppo duro rispetto al solito o addirittura di avvertire il servosterzo rumoroso. In alcuni casi è possibile risolvere semplicemente rabboccando l’olio, in altri invece no. Vediamo quali sono i problemi principali legati all’idroguida.

Che cos’è il servosterzo?

Partiamo con la semplice definizione di servosterzo, una delle innovazioni più importanti e geniali nel settore dell’automotive, in grado di aiutare gli automobilisti nelle manovre di parcheggio più difficili. Un tempo, guidando le vetture del passato senza appunto il servosterzo, alcuni parcheggi facevano veramente sudare. In ogni caso, fate attenzione perché se oggi il volante diventa rumoroso o duro, dovete assolutamente far controllare la macchina a un esperto.

Problemi al servosterzo duro: l’idroguida

Dopo alcuni anni di utilizzo della macchina, il servosterzo potrebbe diventare duro e l’auto potrebbe far rumore quando si girano le ruote. Ma facciamo un passo indietro e vediamo come funziona questo sistema. Innanzitutto non sempre quando il volante diventa difficile da girare il problema è legato al suo malfunzionamento, molto spesso infatti sono le gomme troppo sgonfie; va quindi controllata la loro pressione.

Se dopo aver gonfiato le gomme o verificato che il problema non sia appunto legato agli pneumatici il volante è ancora duro, allora solo un’officina specializzata potrà aiutarvi a individuare il problema all’idroguida. Se si accende la spia di avaria sul quadro, l’auto potrebbe anche solo aver bisogno di un rabbocco dell’olio. Da che cosa è costituito il servosterzo:

  • scatola guida o sterzo;
  • pompa servosterzo collegata alla scatola e azionata dal motore;
  • serbatoio di recupero olio servosterzo.

Problemi al servosterzo: livello di olio nella vaschetta

Se il livello dell’olio è troppo basso, allora potrebbero sorgere dei problemi al servosterzo, che diventa duro o rumoroso. Se la quantità di olio scende sotto al minimo, dovrebbe accendersi anche la spia sul quadro, che indica un’insufficiente pressione. È questo che “indurisce” lo sterzo, la pressione dell’olio non è più abbastanza elevata per aiutare la sterzata.

Altro problema al servosterzo: il rumore dalla pompa

Se quando si gira il volante si sente un rumore simile a un sibilo o un risucchio, solitamente è provocato dall’aspirazione dell’aria in mancanza di olio. Prima di rabboccare l’olio però bisognerebbe indagare per comprendere anche il motivo che ne ha fatto abbassare il livello. Un livello basso di olio servosterzo può anche portare dei problemi alla pompa idraulica.

Filtro idroguida sporco o difettoso: problemi al servosterzo

Altro motivo per cui il servosterzo può diventare rumoroso è da cercare nel filtro dell’olio servosterzo. Se infatti il livello del lubrificante è al massimo, allora può essere appunto questo altro elemento a deteriorarsi a causa di:

  • vibrazioni che gli fanno acquisire gioco;
  • corpuscoli che inquinano l’olio.

Pressione bassa della pompa: altra causa del servosterzo duro

Quando il volante diventa particolarmente duro ma lo sterzo non emette rumori, allora il problema potrebbe essere nella pompa, che non raggiunge la giusta pressione.

Problemi alla scatola dello sterzo

Se l’unico problema che si percepisce invece è la sterzata che non sembra più diretta, allora il meccanico dovrebbe cercare il ‘guasto’ analizzando:

  • tiranti e testine dello sterzo;
  • cremagliere o vite senza fine della scatola dello sterzo.

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Rc Auto, in che cosa consiste l’acconto sulla liquidazione del danno?

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Parliamo di assicurazione auto, come abbiamo fatto spesso, si tratta infatti di un argomento molto importante per ogni automobilista. L’Rc Auto è obbligatoria in Italia per qualsiasi mezzo a motore circolante ed è fondamentale sapere di cosa si tratta e come funziona. Oggi approfondiamo il discorso dell’acconto sulla liquidazione del danno, che viene disciplinato dall’art. 147 del Codice della delle Assicurazioni Private. Vediamo quindi come funziona l’anticipo del risarcimento dei danni.

Acconto sulla liquidazione del danno: di cosa si tratta

Quando si verifica un incidente stradale, capita di sentire parlare dell’acconto sulla liquidazione del danno. Si tratta proprio di una forma di anticipo sul risarcimento, versato dalla compagnia assicurativa al danneggiato, in deroga alla procedura standard che prevede che l’importo totale dell’indennizzo dovrebbe essere pagato solo una volta avvenuta l’effettiva determinazione del danno, quindi nel momento in cui si conclude la pratica.

Che cosa dice il Codice delle Assicurazioni sull’acconto della liquidazione del danno

Vediamo in particolare che cosa c’è scritto all’articolo 147 del Codice delle Assicurazioni Private: “Nel corso del giudizio di primo grado (che riguarda un sinistro stradale), gli aventi diritto al risarcimento che, a causa del sinistro, vengano a trovarsi in stato di bisogno, possono chiedere che sia loro assegnata una somma da imputarsi nella liquidazione definitiva del danno”. Il comma 2 continua poi dicendo: “Il giudice civile o penale, sentite le parti, qualora da un sommario accertamento risultino gravi elementi di responsabilità a carico del conducente, con ordinanza immediatamente esecutiva, provvede all’assegnazione della somma nei limiti dei 4/5 della presumibile entità del risarcimento che sarà liquidato con la sentenza”.

Rc Auto, acconto della liquidazione del danno: come funziona

Quello di cui parliamo quindi può essere definito come una speciale clausola contrattuale che è prevista regolarmente dal Codice e che quindi possiamo ritenere valida per ogni polizza auto. Come abbiamo letto nel paragrafo precedente (dall’art. 147 del Codice) possiamo comprendere che il danneggiato quindi può richiedere l’anticipo sull’indennizzo anche in uno solo (o entrambi) di questi due casi:

  • prima di tutto nel caso in cui si trovi in una situazione di bisogno. Deve quindi dimostrare che, per colpa del sinistro stradale, ha subito un peggioramento del suo stile di vita, dal punto di vista fisico e/o da quello economico;
  • nel caso in cui il giudice ritiene che il conducente responsabile del sinistro abbia una grave responsabilità, tale da escludere, con certezza ragionevole, un suo proscioglimento anche prima di giungere a sentenza (questo succede ad esempio quando, dopo i vari accertamenti, si ha la certezza che il responsabile ha causato l’incidente guidando dopo aver assunto sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza).

Chiaramente, per poter richiedere l’acconto sulla liquidazione del danno, deve assolutamente esistere una causa, sia in sede giudiziale che stragiudiziale e quindi solo un giudice può autorizzarne l’erogazione, con un’ordinanza immediatamente esecutiva.

Acconto sulla liquidazione del danno: a quanto ammonta

Il giudice che accerta le gravi responsabilità del conducente che ha provocato il sinistro oppure lo stato di bisogno, può quindi decidere di imporre alla compagnia assicurativa che deve pagare il danno, di provvedere al versamento dell’acconto sulla liquidazione totale. Questo, in base alla normativa, può avere il valore massimo di 4/5 della presumibile entità dell’indennizzo. Il provvedimento è immediatamente esecutivo, quindi diventa effettivo nel momento in cui viene emesso.

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Promozioni Peugeot di febbraio 2021

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Le promozioni Peugeot di febbraio 2021 sono ricchissime: merito degli sconti della Casa francese uniti – spesso – agli incentivi statali.

Le proposte più “succose” del mese riguardano soprattutto piccoleberline medieSUV piccole, anche se non mancano modelli di altri segmenti. Scopriamoli insieme.

Promozioni Peugeot di febbraio 2021

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Peugeot 108

La Peugeot più economica del listino – la 108 3 porte Active – costa ufficialmente 12.700 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2021 della Casa francese e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi che sia stato immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) bastano 6.900 euro per acquistarla. L’offerta  – per vetture in stock – va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 9,08%, 45.000 km): anticipo di 1.042 euro, 35 rate mensili da 89 euro e una maxirata finale da 4.930 euro.

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Peugeot 208

Grazie alle promozioni Peugeot di febbraio 2021 e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sono sufficienti 10.900 euro (anziché 15.800) per portarsi a casa la 208 “base” (la PureTech 75 Like). L’offerta – per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,89%, 45.000 km): anticipo di 1.647 euro, 35 rate mensili da 129 euro e una maxirata finale da 7.410 euro.

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Peugeot 308

Le promozioni Peugeot di febbraio 2021 unite agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) permettono di acquistare la 308 BlueHDi Active Pack con 17.900 euro invece di 26.000. L’offerta – solo per vetture in stock – va obbligatoriamente abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,22%, 45.000 km): anticipo di 4.071 euro, 35 rate mensili da 199 euro e una maxirata finale da 10.178 euro.

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Peugeot 508

Da 38.500 a 29.900 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Peugeot di febbraio 2021 e dagli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) per chi vuole acquistare una 508 BlueHDi EAT8 Allure Pack. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,58%, 45.000 km): anticipo di 6.667 euro, 35 rate mensili da 279 euro e una maxirata finale da 18.795 euro.

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Peugeot 508 SW

Lo sconto di 8.600 euro offerto dalle promozioni Peugeot di febbraio 2021 e dagli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) consente di acquistare la 508 SW BlueHDi EAT8 Allure Pack con 30.900 euro invece di 39.500. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,53%, 45.000 km): anticipo di 6.177 euro, 35 rate mensili da 289 euro e una maxirata finale da 20.169 euro.

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Peugeot 2008

La Peugeot 2008 PureTech 100 Active Pack costa ufficialmente 22.750 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2021 e agli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sono sufficienti 16.900 euro per acquistarla. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 7,07%, 45.000 km): anticipo di 1.949 euro, 35 rate mensili da 189 euro e una maxirata finale da 11.844 euro.

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Peugeot 3008

L’unione tra le promozioni Peugeot di febbraio 2021 e gli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) consente di acquistare la 3008 BlueHDi Allure Pack con 27.900 euro invece di 34.750. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,59%, 45.000 km): anticipo di 4.750 euro, 35 rate mensili da 259 euro e una maxirata finale da 18.803 euro.

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Peugeot 5008

Da 37.500 a 29.900 euro: basta questa cifra a febbraio 2021 per acquistare la Peugeot 5008 BlueHDi 130 Allure Pack. Merito delle promozioni della Casa francese e degli incentivi, validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata al finanziamento i-Move Avantage (TAN 5,49%, TAEG 6,52%, 45.000 km): anticipo di 4.811 euro, 35 rate mensili da 279 euro e una maxirata finale da 20.328 euro.

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Peugeot e-208

14.000 euro (da 34.650 a 20.650 euro): è questo lo sconto previsto dalle promozioni Peugeot di febbraio 2021 e dagli incentivi (validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) per chi intende acquistare una e-208 Active Pack. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata obbligatoriamente al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,69%, 45.000 km): anticipo di 2.046 euro, 35 rate mensili da 159 euro e una maxirata finale da 16.446 euro.

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Peugeot e-2008

febbraio 2021 è possibile acquistare la Peugeot e-2008 Allure Pack con 26.450 euro anziché 40.150. Merito delle promozioni della Casa del Leone e degli incentivi, validi in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 intestato da almeno 12 mesi e immatricolato prima dell’1 gennaio 2011. L’offerta – per vetture in stock – va abbinata al finanziamento i-Move Avantage Elettrici (TAN 4,5%, TAEG 5,5%, 45.000 km): anticipo di 3.230 euro, 35 rate mensili da 199 euro e una maxirata finale da 20.286 euro.

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Frank Williams, il più grande garagista

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Frank Williams è il più grande “garagista” (termine che Enzo Ferrari usava come appellativo in modo dispregiativo per i suoi rivali britannici) della F1.

Scopriamo insieme l’uomo che – partito da un garage e da una cabina telefonica usata come ufficio – ha creato la Williams, la seconda scuderia più vincente della storia del Circus.

Frank Williams: la storia

Frank Williams nasce il 16 aprile 1942 a South Shields (Regno Unito): appassionato di motori fin da ragazzo, prova a correre come pilota ma impiega poco tempo a capire che può trovare la propria strada nel mondo del motorsport senza necessariamente indossare un casco.

La Frank Williams Racing Cars

Nel 1966 nasce la scuderia Frank Williams Racing Cars: questo team, inizialmente impegnato nelle serie minori, debutta in F1 nel 1969 schierando una Brabham affidata al britannico Piers Courage.

La morte di Courage

Frank Williams sigla un accordo con Alejandro de Tomaso per schierare una monoposto della Casa emiliana progettata da Gian Paolo Dallara. Una stagione complicata funestata dalla morte di Courage a Zandvoort durante il GP d’Olanda.

Politoys

Nel 1971 Frank trova uno sponsor importante (l’azienda di giocattoli lombarda Politoys), acquista una March e la fa correre per tutta la stagione e per i primi Gran Premi del 1972.

In Gran Bretagna la Politoys entra ufficialmente come costruttore battezzando la prima “vera” F1 di Frank Williams: la Politoys FX3 sviluppata da Len Bailey. L’accordo tra Politoys e Williams termina alla fine del Mondiale 1972: Frank è in crisi e conduce i suoi affari da una cabina telefonica dopo che gli viene staccato il telefono per via di bollette non pagate.

La Iso-Marlboro

Il rilancio di Frank Williams arriva grazie alla Casa automobilistica Iso-Rivolta e alla Philip Morris: la partnership tra queste due aziende porta alla creazione di una nuovo team – Iso-Marlboro – gestito da Williams. Le monoposto non sono altro che delle Politoys rivedute e corrette.

La prima Williams in F1

La Frank Williams Racing Cars debutta in F1 con il proprio nome nel Mondiale 1975 con due monoposto affidate al francese Jacques Laffite (che regala al team britannico il primo podio grazie a un secondo posto in Germania) e al nostro Arturo Merzario.

L’anno seguente Frank vende il 60% del team al miliardario canadese Walter Wolf ma resta come team manager della scuderia (che porta ancora il suo nome).

(Ri) nasce la Williams

La situazione cambia nel 1977: Frank Williams viene mandato via da Wolf e fonda insieme all’ingegnere britannico Patrick Head una nuova scuderia chiamata Williams Grand Prix Engineering. Nella prima stagione la squadra schiera monoposto March.

Il ritorno in F1

Nel Mondiale F1 1978 la Williams torna ufficialmente come costruttore dopo un anno di buio: grazie a munifici sponsor sauditi il team inglese inizia a farsi valere nel mondo della F1.

I primi successi

La prima vittoria arriva in Gran Bretagna nel 1979 grazie allo svizzero Clay Regazzoni mentre l’anno seguente la squadra inglese conquista addirittura i primi due titoli iridati: Piloti con l’australiano Alan Jones e Costruttori.

Nel 1981 è la volta del secondo campionato del mondo riservato ai team e l’anno successivo il finlandese Keke Rosberg porta a casa il titolo iridato dei driver.

L’incidente e la rinascita

La Williams vive un lieve momento di crisi intorno alla metà degli anni ‘80: nel 1985 le monoposto britanniche corrono per la prima volta senza sponsor sauditi e prima del Mondiale 1986 Frank resta paralizzato in un incidente stradale a Nizza e si ritrova costretto su una sedia a rotelle.

Nonostante questi problemi la scuderia inglese riesce a risollevarsi e nel biennio 1986/1987 conquista due titoli Costruttori e il campionato Piloti 1987 con il brasiliano Nelson Piquet.

I primi anni ‘90

Nei primi anni ‘90 la scuderia di Frank Williams domina la F1 con quattro Mondiali – due Piloti con il britannico Nigel Mansell e il francese Alain Prost e due Costruttori – conquistati tra il 1992 e il 1993.

Il titolo iridato riservato ai team arriva anche nel 1994, una stagione segnata dalla morte di Ayrton Senna a Imola. La tragedia è dovuta a un braccetto della sospensione penetrato nella visiera del casco del pilota sudamericano: Head – progettista della vettura – viene riconosciuto colpevole ma il reato è prescritto.

Gli ultimi trionfi

Il biennio 1996/1997 è l’ultimo periodo glorioso per la Williams, capace di portare a casa quattro titoli iridati: due Costruttori e due piloti con l’inglese Damon Hill e il canadese Jacques Villeneuve.

Il terzo millennio

Frank Williams riesce a togliersi qualche soddisfazione in F1 all’inizio degli anni 2000 grazie ai motori BMW ma si ritrova in crisi nel 2006 con l’arrivo dei propulsori Cosworth.

Nel 2010 cerca di diversificare l’attività fondando la Williams Advanced Engineering (divisione di servizi ingegneristici e tecnologie avanzate) e prima del Mondiale F1 2012 – anno dell’ultimo successo nel Circus, ottenuto grazie al venezuelano Pastor Maldonado in Spagna – lascia il consiglio d’amministrazione della società pur rimanendo dentro l’azienda.

L’ultimo podio della Williams in F1 risale al 2017 (con il canadese Lance Stroll terzo in Azerbaigian) e due anni dopo la sezione Advanced Engineering viene venduta.

L’era di Frank Williams – l’ultimo dei “garagisti” della Formula 1 nonché il più grande di tutti – finisce ufficialmente nel 2020: il 21 agosto la scuderia da lui fondata passa nelle mani del fondo di investimento statunitense Dorilton Capital e a inizio settembre, dopo il GP d’Italia, abbandona ufficialmente il magico mondo del Circus.

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Promozioni Ford di febbraio 2021

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Le promozioni Ford di febbraio 2021 – a volte “supportate” dagli incentivi statali – sono piene di sconti “corposi”.

Le proposte più interessanti del mese riguardano soprattutto compatteSUV piccole, anche se non mancano modelli di altri segmenti. Scopriamoli insieme.

Promozioni Ford di febbraio 2021

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Ford Fiesta

La Ford Fiesta più economica in commercio, la 1.1 Connect, costa ufficialmente 17.050 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2021 della Casa statunitense e all’Ecobonus statale  – valido a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 – sono sufficienti 12.050 euro per acquistarla (per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro, il Ford Partner applicherà un euro di sconto aggiuntivo alla promozione in corso). La cifra può scendere ulteriormente a 11.300 euro in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 8,15%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 186,37 euro e una maxirata finale da 7.331,50 euro.

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Ford Focus

Grazie alle promozioni Ford di febbraio 2021 e all’Ecobonus statale (a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011: per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro) bastano 17.350 euro – invece di 23.300 – per portarsi a casa la Focus più accessibile del listino: la 1.0 EcoBoost 100 CV. La cifra può scendere ulteriormente – 16.600 euro – se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,56%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 267,37 euro e una maxirata finale da 10.718 euro.

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Ford Focus Hybrid

5.800 euro (da 25.150 a 19.350 euro): è questo lo sconto previsto dalle promozioni Ford di febbraio 2021 e dall’Ecobonus statale (a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro) sulla Focus Hybrid 125 CV Business. Una cifra che può scendere a 18.600 euro se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,42%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 296 euro e una maxirata finale da 12.072 euro.

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Ford Mondeo SW

Il noleggio a lungo termine della Ford Mondeo SW 2.0 EcoBlue 150 CV automatica con vernice metallizzata dura 48 mesi/60.000 km ed è valido solo per vetture in pronta consegnaAnticipo di 4.200 euro e un canone mensile di 395 euro al mese IVA esclusa che comprende: immatricolazione, assicurazione RCA (massimale 26 mln, franchigia 250 euro), copertura furto (franchigia 10% su Eurotax Blu), Kasko/Incendio (franchigia 3%), manutenzione ordinaria e straordinaria, assistenza stradale e gestione sinistri.

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Ford EcoSport

Le promozioni Ford di febbraio 2021 unite all’Ecobonus statale (a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011: per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro, il Ford Partner applicherà un euro di sconto aggiuntivo alla promozione in corso) permettono di acquistare la EcoSport 1.0 EcoBoost 125 CV Titanium con uno sconto di 6.000 euro: da 23.000 a 17.000 euro. La cifra può scendere ulteriormente – 16.250 euro – se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,56%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 248,22 euro e una maxirata finale da 11.040 euro.

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Ford Puma

La Ford Puma“entry level” – la 1.0 EcoBoost 95 CV – costa ufficialmente 21.000 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2021 del marchio americano e all’Ecobonus statale (a fronte di rottamazione di un veicolo immatricolato prima dell’1 gennaio 2011, per l’accesso all’Ecobonus è necessario versare un acconto obbligatorio di 1 euro) bastano 17.000 euro per acquistarla. L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa – 15.500 euro – se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,67%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 232,57 euro e una maxirata finale da 10.080 euro.

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Ford Kuga

Grazie alle promozioni Ford di febbraio 2021 bastano 21.500 euro (anziché 26.800) per portarsi a casa la Kuga “base”: la 1.5 EcoBoost 120 CV. La cifra può scendere ulteriormente – 20.750 euro – in caso di adesione al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,33%, km totali 30.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 350,37 euro e una maxirata finale da 12.596 euro.

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Ford Explorer

Da 81.000 a 67.250 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Ford di febbraio 2021 sulla Explorer. Il finanziamento abbinato (TAN 5,99%, TAEG 6,64%, km totali 45.000, costo esubero 0,20 euro/km) comprende un anticipo di 7.400 euro, 36 rate da 997,01 euro e una maxirata finale da 35.640 euro.

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Ford Tourneo Connect

Le promozioni Ford di febbraio 2021 consentono di acquistare la Tourneo Connect con 24.250 euro anziché 29.500. Un prezzo che può scendere a quota 23.500 euro se si aderisce al finanziamento Ford Credit (TAN 5,99%, TAEG 7,22%, km totali 45.000, costo esubero 0,20 euro/km): anticipo zero, 36 rate da 412,21 euro e una maxirata finale da 13.570 euro.

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Ford Galaxy

Il noleggio a lungo termine della Ford Galaxy 2.0 EcoBlue 150 CV Titanium Business automatica con vernice metallizzata dura 48 mesi/60.000 km ed è valido solo per vetture in pronta consegnaAnticipo di 4.150 euro e un canone mensile di 595 euro al mese IVA esclusa che comprende: immatricolazione, assicurazione RCA (massimale 26 mln, franchigia 250 euro), copertura furto (franchigia 10% su Eurotax Blu), Kasko/Incendio (franchigia 500 euro), PAI assicurazione infortuni sul conducente (massimale 150.000 euro, franchigia 3%), manutenzione ordinaria e straordinaria, assistenza stradale e gestione sinistri.

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Pietro Fittipaldi, nipote d’arte

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Credits: Mark Thompson/Getty Images

Pietro Fittipaldi – nipote del grande Emerson (il più grande pilota di F1 degli anni ‘70) – ha riportato il Brasile nel Circus dopo tre anni di assenza grazie ai due GP corsi con la Haas nel Mondiale 2020.

Scopriamo insieme la storia del driver sudamericano, ultimo erede di una famiglia attivissima nel motorsport.

F1 Grand Prix of Abu Dhabi – Qualifying

Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Sakhir – Previews

Credits: Florent Gooden / DPPI

F1 Grand Prix of Sakhir – Previews

Credits: Florent Gooden / DPPI

F1 Grand Prix of Sakhir – Previews

Credits: Florent Gooden / DPPI

F1 Grand Prix of Sakhir – Previews

Credits: Florent Gooden / DPPI

F1 Grand Prix of Sakhir – Previews

Credits: Florent Gooden / DPPI

F1 Grand Prix of Abu Dhabi

Credits: Dan Istitene – Formula 1/Formula 1 via Getty Images

F1 Grand Prix of Sakhir – Practice

Credits: Mark Thompson/Getty Images

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Pietro Fittipaldi: la biografia

Pietro Fittipaldi nasce il 25 giugno 1996 a Miami (USA) e inizia a correre con i kart già a otto anni negli Stati Uniti senza però ottenere risultati particolarmente rilevanti.

Le prime soddisfazioni e le monoposto

Pietro inizia a farsi notare a 15 anni nelle corse per stock car su ovali piccoli, nel 2013 passa alle monoposto e l’anno seguente conquista il titolo Formula Renault Protyre (una classe minore del campionato britannico di Formula Renault).

Nel 2015 passa alle più impegnative F3 ma ottiene i migliori risultati in altre categorie vincendo la serie indiana MRF Challenge Formula 2000 nel 2016 e il campionato World Series Formula V8 3.5 nel 2017.

Prima la delusione, poi la F1

Pietro Fittipaldi tenta nel 2018 l’avventura in IndyCar e l’anno successivo prova a cimentarsi nel DTM e nel campionato asiatico F3 senza però brillare.

La svolta arriva alla fine del 2020: chiamato dalla Haas per sostituire Romain Grosjean (vittima di un terribile incidente del GP del Bahrein), esordisce in Formula 1 con la scuderia statunitense nel Gran Premio di Sakhir con un 17° posto e chiude diciannovesimo il GP di Abu Dhabi. Risultati peggiori di quelli del compagno di squadra, il danese Kevin Magnussen.

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Promozioni Fiat di febbraio 2021

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Le promozioni Fiat di febbraio 2021 sono ricche di offerte interessanti. Il merito va anche – ma non solo – agli incentivi statali.

Le proposte più succose del mese riguardano soprattutto citycar, anche se non mancano modelli di altri segmenti. Scopriamoli insieme.

Promozioni Fiat di febbraio 2021

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Fiat 500 Cult

La Fiat 500 più economica in commercio – la Cult – costa ufficialmente 15.500 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2021 della Casa torinese (valide in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) bastano 12.900 euro per acquistarla. Una cifra che può scendere a 11.400 euro in caso di incentivo statale e a 9.900 euro se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,53%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 179,50 euro.

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Fiat 500 Sport

Le promozioni Fiat di febbraio 2021 consentono di acquistare la 500 Sport – in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore a Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 – con 15.900 euro anziché 18.500. L’offerta può diventare ancora più conveniente (14.400 euro) con gli incentivi statali e (12.900 euro) se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,98%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 232,50 euro.

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Fiat Panda

Bastano 11.400 euro (anziché 13.900) in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 per acquistare a febbraio 2021 la Fiat Panda Hybrid “base”. La promozione può diventare ancora più interessante (9.900 euro) con gli incentivi statali e aderendo (8.400 euro) al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rasta, TAEG 9,96%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 153 euro.

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Fiat Panda Sport

12.700 euro: basta questa cifra a febbraio 2021 per portarsi a casa la Fiat Panda Sport Hybrid (normalmente in vendita a 15.500 euro) in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011. La promozione della Casa torinese può diventare ancora più “succosa” (11.200 euro) se abbinata agli incentivi statali e (9.700 euro) al finanziamento Contributo Prezzo Be-Hybrid di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,59%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 176 euro.

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Fiat Tipo

2.700 euro: è questo lo sconto – da 18.500 a 15.800 euro – previsto dalle promozioni Fiat di febbraio 2021 (in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011) sulla Tipo 1.0. L’offerta può diventare ancora più interessante – 14.300 euro – in caso di incentivi e – 12.300 euro – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,02%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 221,50 euro.

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Fiat Tipo SW

La Fiat Tipo SW 1.0 costa ufficialmente 20.000 euro ma grazie alle promozioni di febbraio 2021 della Casa piemontese – valide in caso di rottamazione di un veicolo omologato in una classe inferiore ad Euro 6 immatricolato prima dell’1 gennaio 2011 – sono sufficienti 17.300 euro per acquistarla. L’offerta può diventare ancora più conveniente – 15.800 euro – con gli incentivi statali e – 13.800 euro – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,82%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 248 euro.

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Fiat 500L

Grazie alle promozioni Fiat di febbraio 2021 – valide in caso di rottamazione – è possibile acquistare la 500L più economica in commercio (la 1.4 Connect) con 15.000 euro invece di 19.950. L’offerta può diventare ancora più conveniente – 13.000 euro – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,93%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 234 euro.

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Fiat 500X

Sono sufficienti 16.900 euro (anziché 21.000) per acquistare a febbraio 2021 – in caso di rottamazione – una Fiat 500X 1.0 T3 Cult. L’offerta può diventare ancora più vantaggiosa se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85% salvo arrotondamento rata, TAEG 8,70%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 267,50 euro.

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Fiat 500X Sport

Lo sconto di 5.000 euro previsto dalle promozioni Fiat di febbraio 2021 in caso di rottamazione permette di acquistare la 500X 1.0 T3 Sport con 19.500 euro anziché 24.500. Una cifra che può scendere ulteriormente – 17.500 euro  – se si aderisce al finanziamento Contributo Prezzo di FCA Bank (TAN fisso 6,85%, TAEG 8,44%): anticipo di 500 euro, prima rata a 330 giorni e 74 rate mensili da 313 euro.

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Fiat Nuova 500

L’unione tra promozioni Fiatincentivi statali consente di acquistare la Nuova 500 più economica in commercio – la Action – con 19.930 euro anziché 26.150. Il finanziamento abbinabile (TAN fisso 5,95% salvo arrotondamento, TAEG 8,19%, km totali 45.000, costo supero 0,05 euro/km) comprende un anticipo di 6.850 euro, 36 rate mensili da 99 euro e una maxirata finale di 12.624,56 euro.

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Kia Picanto 1.0 TGDi: allegra con brio

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Appeal Il marchio Kia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni.
Contenuti tecnologici Di serie c’è tanta roba e per chi vuole il massimo (navigatore e ADAS in abbinamento al ruotino di scorta) basta aggiungere 1.150 euro.
Piacere di guida La Picanto 1.0 TGDi è una citycar vivace e agile nelle curve: non è sportiva ma diverte.
Stile Look molto grintoso (anche se a nostro avviso il restyling ha appesantito il frontale).

Le citycar stanno lentamente sparendo dai nostri listini: molte Case – alla ricerca di modelli più profittevoli – hanno già deciso di abbandonare il “segmento A” o di produrre cittadine esclusivamente elettriche per aumentare i margini di guadagno. Per fortuna esistono Case come la Kia che non solo continuano a produrre vetture come la Picanto – arrivata alla terza generazione – ma offrono anche varianti “pepate” destinate a chi ha un budget inferiore a 20.000 euro ma che al tempo stesso non si accontenta di un semplice mezzo per andare dal punto A al punto B.

Nella nostra prova su strada abbiamo testato la versione più grintosa della Kia Picanto: la 1.0 TGDi nell’allestimento sportivo GT Line. Scopriamo insieme i pregidifetti dell’interessante “baby” coreana.

Kia Picanto 1.0 TGDi GT Line: costosa ma ricca

La Kia Picanto 1.0 TGDi GT Line protagonista della nostra prova su strada ha un prezzo un po’ alto – 17.650 euro sono tanti per una citycar – abbinato però a una dotazione di serie ricchissima:

Comfort

  • Climatizzatore automatico
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • Bracciolo anteriore scorrevole con vano portaoggetti
  • Sedile guida regolabile in altezza
  • Sensore crepuscolare
  • Servosterzo elettrico + volante regolabile in altezza
  • Poggiatesta anteriori e posteriori regolabili in altezza
  • Chiusura centralizzata con chiave ripiegabile + immobilizer
  • Stop & Go

Esterni

  • Cerchi in lega da 16″ con design “Blade”
  • Fari anteriori bifunction
  • Indicatori di direzione a LED
  • Luci di posizione a LED
  • Luci diurne anteriori a LED
  • Fari fendinebbia a LED Sporty Style
  • Fari posteriori a LED
  • Vetri posteriori oscurati
  • Griglia Tiger Nose bicolor dedicata
  • Paraurti anteriore e posteriore GT Line con accenti cromati
  • Profilo laterale vetri cromato
  • Doppio scarico cromato
  • Maniglie esterne cromate
  • Retrovisori esterni con indicatori di direzione integrati a LED
  • Retrovisori esterni riscaldabili, regolabili e ripiegabili elettricamente

Interni

  • Pedaliera in alluminio
  • Volante sportivo rivestito in pelle
  • Alzacristalli elettrici anteriori e posteriori – funzione auto up/down & safety lato guida
  • Finiture interne cromate
  • Maniglie interne cromate
  • Pomello del cambio rivestito in pelle
  • Pianale di carico regolabile su due livelli
  • Omologazione 5 posti
  • Tasca portaoggetti posteriore lato passeggero
  • Sedili posteriori abbattibili e frazionabili con modulo 60:40
  • Alette parasole con specchietti di cortesia
  • Tendalino rigido copribagagliaio
  • Luce vano bagagli

Multimedia

  • Cruise Control con Speed Limiter
  • Smart Key + Start Button
  • Radio DAB con schermo touchscreen da 8″ con Apple CarPlay/Android Auto
  • Bluetooth con riconoscimento vocale
  • Retrocamera con guide dinamiche
  • Tweeters
  • Supervision Cluster da 4,2″
  • Comandi audio al volante
  • Bluetooth con vivavoce
  • Presa USB anteriore

Sicurezza

  • Freni a disco anteriori e posteriori
  • Sistema di assistenza alla frenata d’emergenza (FCA) con riconoscimento vetture
  • 7 anni di garanzia/150.000 km (secondo disposizioni della Casa)
  • ABS/ESC/HAC
  • Airbag lato guida e passeggero, laterali anteriori e a tendina anteriori e posteriori
  • Attacchi Isofix
  • Freni a disco anteriori
  • Kit di riparazione pneumatici
  • Sistema di monitoraggio pressione pneumatici (TPMS)

Consigliamo di aggiungere a tutto questo ben di Dio il Techno & Safety Pack (1.150 euro in abbinamento obbligatorio con il ruotino di scorta). Un pacchetto che comprende l’eccellente sistema multimediale UVO Connect con navigatore, 7 anni di traffico dati e aggiornamento mappe, il caricatore wireless per smartphone e alcuni ADAS che si trovano solitamente su vetture più grandi e costose. Qualche esempio? Il sistema di assistenza alla frenata di emergenza FCA con riconoscimento vetture, pedoni e ciclisti, il sistema di avviso e correzione superamento della carreggiata LKA, il sistema di guida autonoma di II livello LFA, il sistema di rilevamento stanchezza conducente DAW e il sistema di regolazione fari abbaglianti HBA.

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A chi si rivolge

A chi cerca la sostanza Kia (affidabilità e una garanzia di 7 anni o 150.000 km) ma vuole anche un po’ di divertimento.

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Alla guida: primo impatto

Quando ci si accomoda a bordo della Kia Picanto si rimane sempre piacevolmente sorpresi dalla qualità percepita (plastiche rigide come su tutte le citycar ma ben assemblate): l’abitacolo sembra quello di una “segmento B” e per trovare imprecisioni nelle finiture (che non mancano, sia chiaro) bisogna addentarsi nelle zone più nascoste.

Nonostante le forme sportive la baby coreana offre tanto spazio alla testa dei passeggeri posteriori: migliorabili, invece, i centimetri a disposizione delle spalle e delle gambe (difficile pretendere però di più da un’auto lunga solo 3,60 metri). Il bagagliaio è molto ampio ed è impreziosito da un utile doppio fondo ma quando si abbattono i sedili posteriori va detto che esistono concorrenti più versatili.

Il motore 1.0 turbo tre cilindri benzina TGDi da 100 CV è un po’ rumorosetto (soprattutto a freddo) ma regala una buona spinta ai bassi regimi e prestazioni vivaci (“0-100” in 10,3 secondi), il tutto abbinato a un comportamento nelle curve agile e rassicurante.

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Alla guida: valutazione finale

Bastano pochi minuti per prendere confidenza con la Kia Picanto: merito dei comandi ergonomici e delle dimensioni esterne compatte che – unite ai sensori di parcheggio posteriori e alla retrocamera di serie – rendono uno scherzo qualsiasi manovra negli spazi stretti. Peccato solo per l’assenza di protezioni per la carrozzeria: se volete mettervi al riparo da eventuali toccatine meglio puntare sulla variante X Line – in vendita allo stesso prezzo della GT Line protagonista della nostra prova su strada – che strizza l’occhio nel look al mondo delle SUV.

Il motore regala consumi contenuti (anche guidando in modo allegro è impossibile percorrere meno di 15 km/l) grazie all’apertura delle valvole a variazione continua che consente di massimizzare l’efficienza in tutte le situazioni di guida mentre il divertimento è garantito da uno sterzo diretto, da un cambio manuale a cinque marce caratterizzato da una leva molto maneggevole e da un impianto frenante valido. Con una ventina di cavalli in più – e con sospensioni posteriori leggermente meno rigide – sarebbe una sportiva mignon perfetta.

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Cosa dice di te

Sei un nostalgico delle baby grintose ma ritieni troppo esagerate (nelle dimensioni, nel prezzo, nella potenza e nei costi di gestione) le piccole sportive moderne. Per divertirti ti bastano un centinaio di cavalli e una vettura leggera.

Scheda tecnica
Motore turbo benzina, 3 cilindri in linea
Cilindrata 998 cc
Potenza 100 CV
Emissioni CO2 114 g/km
Consumi 20,0 km/l
Velocità max 180 km/h
Acc. 0-100 10,3 s
Lunghezza/larghezza/altezza 3,60/1,60/1,49 metri
Capacità bagagliaio 255/1.010 litri
Prezzo 17.650 euro

Le concorrenti

Fiat Panda 4×4 Wild Per chi vuole divertirsi fuori dall’asfalto: trazione integrale e un motore bicilindrico turbo da 85 CV sotto il cofano.
Hyundai i10 N Line L’unica vera rivale della Picanto: motore identico, prezzi leggermente più bassi (però la dotazione è meno completa), più versatilità ma anche meno divertimento nelle curve.
Toyota Aygo red Grintosa ma solo nell’estetica: il motore infatti ha 72 cavalli…
Volkswagen up! GTI 5p. La citycar a cinque porte più sportiva in circolazione: 116 CV e 8,8 secondi sullo “0-100”. I prezzi, però, sono molto più alti di quelli della Picanto.

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Malik Ghulam Muhammad, il governatore pakistano che cofondò Mahindra

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Non tutti sanno che la Mahindra – una delle più grandi aziende indiane – è stata cofondata da uno degli uomini più potenti della storia del Pakistan.

Scopriamo insieme la biografia di Malik Ghulam Muhammad, primo ministro delle finanze pakistano nonché governatore dello Stato asiatico nei primi anni ‘50 del XX secolo.

Malik Ghulam Muhammad: la biografia

Malik Ghulam Muhammad nasce il 20 aprile 1895 a Lahore (all’epoca in India). Dopo aver ottenuto un diploma in contabilità presso l’Università islamica di Aligarh trova il primo lavoro a 25 anni presso l’Indian Audit and Accounts Service, l’ufficio di audit dell’Impero anglo-indiano, e inizia ad occuparsi delle compagnie ferroviarie locali.

Sempre più in alto

Muhammad fa rapidamente carriera: alla fine degli anni ‘20 del Novecento diventa responsabile degli acquisti delle ferrovie nazionali e nel 1932 è uno dei funzionari più importanti dello stato di Bhopal. Due anni più tardi entra nel dipartimento nazionale poste e telegrafi.

La Seconda Guerra Mondiale

Durante la Seconda Guerra Mondiale Malik Ghulam Muhammad ricopre ruoli sempre più rilevanti all’interno dell’amministrazione indiana fino a diventare nel 1941 – anno in cui riceve il prestigioso riconoscimento di compagno dell’Ordine dell’Impero indiano – segretario del dipartimento delle forniture militari. L’anno seguente è consulente principale del governo statale di Hyderabad.

Nasce la Mahindra

Nel 1945 Muhammad fonda insieme ai fratelli Mahindra (Jagdish Chandra e Kailash Chandra) la Mahindra & Mohammad, una società – inizialmente specializzata nel commercio dell’acciaio – che si trasformerà nel dopoguerra in una Casa automobilistica.

Malik Ghulam Muhammad lascia la Mahindra già nel 1946, entra nel ministero delle finanze indiano e riceve il Knight Bachelor (altra onorificenza britannica).

Nasce il Pakistan

Nel 1947 il Pakistan diventa indipendente, Muhammad prende la cittadinanza del neonato stato e diventa il primo ministro delle finanze del Paese asiatico.

La malattia

Alla fine del decennio Malik Ghulam Muhammad comincia a manifestare dei problemi di salute che lo portano alla paralisi.

Nel 1951 il primo ministro del Pakistan Liaquat Ali Khan vorrebbe rimuovere Muhammad dal ruolo di ministro delle finanze ma viene assassinato poco prima. Malik Ghulam viene nominato governatore generale (cioè il rappresentante ufficiale della monarchia britannica nel Paese) dal nuovo primo ministro Khawaja Nazimuddin.

Il colpo di stato costituzionale

Malik Ghulam Muhammad nel 1953 attraverso una specie di colpo di stato riesce a mandare via Nazimuddin accusandolo di non saper gestire i problemi economici e al suo posto viene chiamato Mohammad Ali Bogra.

Muhammad dà vita a una politica sempre più orientata verso la supremazia dell’esercito e della burocrazia e nel 1954 scioglie l’assemblea costituente.

Malik Ghulam Muhammad – sempre più consumato dalla malattia – muore il 29 agosto 1956.

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