Monthly Archives: Giugno 2020

Tagliando auto: cos’è, a che serve e quali controlli comprende

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Il tagliando auto è un esempio delle cose assolutamente da fare per una buona manutenzione della propria vettura, che non bisognerebbe mai dimenticarsi. Vediamo quindi in cosa consiste, quali controlli vengono effettuati e ogni quanto deve essere fatto.

Che cos’è il tagliando auto?

Il tagliando è un check-up periodico non obbligatorio per Legge come la revisione, abbiamo già visto le differenze, ma che viene consigliato e che serve per verificare lo stato delle parti della vettura soggette a usura. Fare il tagliando significa sottoporre la macchina ad un controllo effettuato da un professionista a cadenza regolare, serve per viaggiare sicuri e tenere l’auto in perfetta forma, allungandole la vita.

Tagliando auto: ogni quanto deve essere fatto?

Oggi, rispetto al passato, le tempistiche del tagliando sono molto più libere e non è più indispensabile farlo presso un’officina autorizzata dalla Casa costruttrice dell’auto ma si può andare da qualsiasi meccanico, rispettando gli intervalli di manutenzione programmata che vengono consigliati dal costruttore stesso. La validità della garanzia auto nuova si conserva comunque.

Grazie al Decreto Monti ogni automobilista può oggi fare più preventivi diversi e scegliere quello più conveniente, anziché dover accettare per forza quelli della Casa Madre. Il tagliando deve essere fatto anche quando termina la garanzia, perché è un controllo periodico che serve comunque a prevenire guasti e anomalie, che potrebbero sfociare in costi di manutenzione anche molto elevati.

Non esiste una regola generale sul periodo di tempo o numero di chilometri valido, dipende tanto anche dal modello di vettura e dall’anno di produzione, oltre che da quanto si usa l’auto. Solitamente sarebbe bene farlo almeno una volta all’anno, spesso l’automobilista medio lo fa prima di partire per le vacanze.

Possiamo dividere le auto si dividono in tre grandi gruppi:

  • quelle che devono fare il tagliando ogni 15.000 o 20.000 km o ogni 1 o 2 anni;
  • quelle che devono fare il cambio d’olio ogni 15.000 km e il tagliando completo ogni 30.000;
  • quelle coi tagliandi “Longlife”, che devono essere fatti a intervalli tra 30.000 e 50.000 km.

Tagliando auto: quali controlli vengono effettuati?

Durante il tagliando, il meccanico autorizzato effettua questi controlli:

  • cambio dell’olio: il più importante. Le vetture moderne hanno dei sensori che indicano lo stato dell’olio e ci avvisano quando è il momento di sostituirlo, altrimenti andrebbe fatto ogni 30.000 km circa o una volta all’anno;
  • filtri dell’olio e dell’aria, il primo viene sostituito quando si fa il cambio completo dell’olio, il secondo può essere cambiato nella stessa occasione o anche prima;
  • cinghia di trasmissione, il controllo deve essere fatto ogni 5/6 anni oppure ogni 100.000 km. Si tratta di una verifica importante, la cinghia infatti è sottoposta a una continua tensione e si usura anche per via degli sbalzi di temperatura. È molto meglio sostituire una cinghia usurata (costa pochi euro) che riparare eventuali danni che è in grado di fare nel motore in caso di rottura;
  • pastiglie freno e dischi, il meccanico ne controlla il consumo, le pastiglie in particolare sono alla base dell’attrito che permette la frenata;
  • vengono controllati poi le candele, la batteria, il climatizzatore, la pressione degli pneumatici e il loro stato di usura, il radiatore, il livello del lavavetri, luci interne ed esterne, livelli dei fluidi dell’auto.

 

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Porsche Cayenne GTS: foto, dati, prezzi e rivali

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La nuova Porsche Cayenne GTS è già ordinabile: la variante rivolta a chi cerca il piacere di guida della terza generazione della grande SUV tedesca a trazione integrale (realizzata sullo stesso pianale della Volkswagen Touareg) è tornata a ospitare sotto il cofano un motore V8 dopo una breve parentesi a sei cilindri tra il 2015 e il 2018.

Di seguito troverete le foto, i dati, i prezzi e le rivali della Porsche Cayenne GTS e della Porsche Cayenne Coupé GTS.

Le foto della Porsche Cayenne GTS

Le foto della Porsche Cayenne Coupé GTS

Porsche Cayenne GTS: il motore

Il motore della Porsche Cayenne GTS e della Porsche Cayenne Coupé GTS è lo stesso 4.0 V8 biturbo benzina da 460 CV e 620 Nm di coppia già visto sotto il cofano della Panamera GTS.

Un propulsore che permette alla grande SUV sportiva di Zuffenhausen di raggiungere una velocità massima di 270 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi (4,5 con il pacchetto Sport Chrono).

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Porsche Cayenne GTS: piacere di guida

Assetto ribassato di 2 cm e PTV Plus (Porsche Torque Vectoring Plus) di serie: sono queste le caratteristiche principali dell’ultima evoluzione della Porsche Cayenne GTS.

Chi desidera un comportamento stradale ancora più incisivo può attingere al ricco listino degli optional. Qualche esempio? Le sospensioni pneumatiche adattive con un PASM impostato in modo più sportivo (2.190 euro), i freni PSCB (Porsche Surface Coated Brake, 3.050 euro) con superficie in carburo di tungsteno e i freni carboceramici PCCB (Porsche Ceramic Composite Brake, 9.162 euro).

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Porsche Cayenne GTS: cosa cambia nel design

La GTS si distingue dalle altre Porsche Cayenne per il pacchetto Sport Design di serie con frontale pronunciato, minigonne laterali e spoiler aerodinamico sul tetto (non previsto per la Coupé).

Senza dimenticare le pinze freno di colore rosso, i cerchi in lega da 21” RS Spyder Design di colore nero satinato-lucido e l’impianto di scarico sportivo nero con impostazione specifica.

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Porsche Cayenne GTS: gli interni

Nell’abitacolo della terza generazione della Porsche Cayenne GTS troviamo i sedili sportivi GTS elettrici a 8 vie con scritta GTS sui poggiatesta, gli interni in pelle, il pacchetto in Alcantara, il pacchetto interni in alluminio spazzolato in colore nero e i listelli sottoporta in alluminio spazzolato di colore nero con la scritta Cayenne GTS.

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Porsche Cayenne Coupé GTS: il pacchetto Sport

Il pacchetto Sport in struttura leggera riservato ai clienti della Porsche Cayenne Coupé GTS costa 8.564 euro e riduce il peso totale della vettura di una ventina di chilogrammi:

  • tetto profilato in carbonio
  • cerchi da 22” GT Design in platino (satinato-lucido)
  • impianto di scarico sportivo con terminali centrali
  • griglie di aspirazione dell’aria in nero opaco
  • airblade in nero opaco
  • interno nero in pelle con fascia centrale dei sedili in tessuto con il classico motivo a quadri
  • rivestimento del cielo in Alcantara
  • Volante sportivo multifunzione riscaldato con corona in Alcantara
  • Pacchetto interno in carbonio
  • Diffusore in carbonio

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Porsche Cayenne GTS: il prezzo e le rivali

Porsche Cayenne GTS 117.833 euro
Maserati Levante S Granlusso 107.700 euro
Mercedes G 500 119.590 euro
Porsche Cayenne Coupé GTS 122.347 euro

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Porsche Cayenne Coupé GTS: il prezzo e le rivali

Porsche Cayenne Coupé GTS 122.347 euro
Mercedes G 500 Sport 123.457 euro
Porsche Cayenne GTS 117.833 euro

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Piccole e sportive: dieci auto scattanti lunghe meno di 4 metri

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Le auto piccole e sportive stanno lentamente sparendo dalla circolazione: in un mondo nel quale la stragrande maggioranza delle “segmento B” supera i quattro metri di lunghezza è sempre più difficile trovare in listino vetture ultracompatte e scattanti.

In questa guida all’acquisto troverete dieci valide proposte lunghe meno di 4 metri che impiegano meno di 9,5 secondi per scattare da 0 a 100 km/h.

L’elenco delle dieci auto piccole e sportive comprende soprattutto vetture britanniche e modelli appartenenti al “segmento B” anche se non mancano proposte di altre nazioni (Italia e Giappone) e di altre categorie.

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Abarth 595 Competizione

La Abarth 595 Competizione è una versione “vitaminizzata” della Fiat 500 che condivide il pianale e il motore (un 1.4 turbo benzina T-Jet da 180 CV) con la 695.

La citycar dello Scorpione scatta da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi e costa 28.200 euro.

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Abarth 595 C Competizione

La Abarth 595 C Competizione è la variante “scoperta” (montanti fissi e capote in tela) della 595 e – come la “sorella” – impiega 6,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

In vendita a 30.200 euro, condivide il pianale e il motore 1.4 turbo benzina T-Jet da 180 CV con la 695.

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Abarth 695

La Abarth 695 è la massima espressione sportiva attualmente in commercio della Fiat 500: il motore 1.4 turbo benzina T-Jet da 180 CV e il pianale sono gli stessi della 595 Competizione ma il look è più aggressivo (c’è uno spoiler posteriore ad assetto variabile).

Realizzata in soli 1.949 esemplari e in vendita a un prezzo di 34.600 euro, impiega 6,7 secondi (come le 595 di pari potenza) per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

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Honda e Advance 16

La Honda e Advance 16 è la versione più costosa (38.500 euro) della piccola elettrica giapponese. Una “segmento B” a emissioni zero che offre tanto spazio nella zona della testa dei passeggeri posteriori più alti.

Poco agile nelle curve nonostante la trazione posteriore (colpa del peso elevato) e un po’ rumorosetta in fase di accelerazione, monta un motore elettrico posteriore da 154 CV e dichiara 8,3 secondi sullo “0-100”.

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Mazda MX-5 Sport

La Mazda MX-5 Sport è una spider giapponese a trazione posteriore costruita con cura che costa 36.100 euro. La praticità non è il suo forte: il bagagliaio è minuscolo e l’abitacolo è un po’ angusto nella zona della testa.

Il motore 2.0 aspirato a benzina da 184 CV – povero di coppia (205 Nm) e poco pronto ai bassi regimi – permette alla scoperta nipponica di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi.

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Mini John Cooper Works GP

La Mini John Cooper Works GP è l’auto più scattante tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto (“0-100” in 5,2 secondi e 265 km/h di velocità massima): merito di un motore 2.0 turbo benzina potentissimo (306 CV) e ricco di coppia (450 Nm) che sa anche essere garbato e silenzioso quando non viene “strapazzato”.

Una piccola carissima – 45.900 euro più l’ecotassa dovuta alle emissioni elevate di CO2 – a due posti secchi (ma comodi) priva di divano posteriore: una soluzione adottata per risparmiare peso che consente di avere un bagagliaio gigantesco (612 litri).

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Mini Cooper 5 porte

La Mini Cooper 5 porte è la variante più scattante sotto i quattro metri di lunghezza della piccola a cinque porte britannica (la Cooper S supera questa soglia): 8,3 secondi sullo “0-100” ottenuti grazie a un motore 1.5 turbo tre cilindri a benzina da 136 CV.

In vendita a 23.900 euro, è la proposta più ingombrante tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto (lunghezza di 3,98 metri) e anche quella che offre più spazio alle gambe di chi si accomoda dietro.

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Mini Cabrio John Cooper Works

La Mini Cabrio John Cooper Works è la variante scoperta più grintosa della baby-cabriolet britannica.

Prezzo di 40.650 euro e un motore 2.0 turbo benzina da 231 CV che consente alla sportiva inglese di scattare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi.

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Mini Cooper SE S

La Mini Cooper SE S è la versione “entry-level” della Mini elettrica: la piccola britannica a emissioni zero costa 33.900 euro, accelera da 0 a 100 km/h in 7,3 secondi e monta un motore elettrico da 184 CV.

La dotazione di serie è povera: accessori importanti come l’avviso cambio corsia, il cruise control adattivo, il monitoraggio angolo cieco, il riconoscimento segnali stradali e i sensori di parcheggio non sono disponibili neanche come optional.

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Suzuki Swift Sport

La Suzuki Swift Sport è, secondo noi, la piccola sportiva più completa tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto. Una “segmento B” divertentissima da guidare nonostante un motore poco potente – un 1.4 turbo mild hybrid benzina da 129 CV (9,1 secondi sullo “0-100”) – sotto il cofano: merito del peso contenuto del corpo vettura.

L’ecologica baby pepata nipponica ha un eccellente rapporto prezzo/dotazione: costa poco (23.850 euro) e offre l’avviso cambio corsia, il cruise control adattivo, il monitoraggio angolo cieco, il riconoscimento segnali stradali e i sensori di parcheggio.

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Garanzia auto nuova, quanto dura e che cosa copre

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Quando si compra una nuova auto, è normale che ci si voglia sentire tutelati nel caso in cui si presentino malauguratamente delle anomalie o dei guasti, per questo motivo ci si chiede spesso quanto dura la garanzia di una vettura nuova. Vediamo le informazioni nel dettaglio.

Garanzia auto nuova, come funziona

Nel momento in cui la nostra auto nuova manifesta un problema, allora bisogna rivolgersi a un’officina autorizzata dal costruttore, per chiedere la riparazione della vettura coperta dalla garanzia. Questa pratica viene adottata dalla maggior parte delle Case auto e dura per i due anni successivi all’immatricolazione; parliamo della cosiddetta Garanzia Casa Madre o anche Garanzia di Buon Funzionamento. Tenete ben presente che non è un diritto stabilito dalla Legge, il responsabile dell’applicazione della garanzia stessa è il concessionario.

Quindi, nel caso di anomalie che emergono nei primi due anni di vita di un’auto, il responsabile non è il costruttore, ma il venditore. Per effetto di un accordo tra il costruttore, il venditore ufficiale e le officine autorizzate (in favore dell’intestatario dell’auto) è possibile rivolgersi ad un’officina autorizzata dal brand, nel caso di problemi.

La garanzia legale, secondo quanto stabilisce la normativa, ha una durata di due anni a partire dalla consegna dell’auto e va richiesta al venditore, che a sua volta può rivalersi sul costruttore. Quindi l’automobilista ha la possibilità di rivolgersi ad un’officina autorizzata qualsiasi del marchio, che si occupa delle pratiche di garanzia secondo le procedure previste dal costruttore.

Garanzia auto nuova, l’estensione oltre i due anni stabiliti

Negli ultimi anni accade spesso che i costruttori auto offrono le proprie vetture sul mercato anche con garanzie che vanno oltre i due anni standard e che sono di tre, cinque o addirittura sette e dieci anni. Il brand adotta questa politica solo come strategia di marketing e quindi per comunicare che i suoi modelli sul mercato sono i più affidabili e non presenteranno mai alcun problema, anche per dieci anni appunto. È importante sapere però che questa estensione di garanzia non ha nulla a che vedere con la Garanzia Legale: dopo i primi due anni stabiliti dalla normativa infatti i periodi successivi sono coperti da un’altra tipologia di garanzia convenzionale, che viene rilasciata dal costruttore ma che può prevedere degli obblighi e delle limitazioni.

Auto nuova venduta, la garanzia si trasferisce?

La garanzia auto deve rimanere applicabile anche se la vettura viene venduta prima che siano trascorsi i due anni, il nuovo proprietario ne può quindi usufruire per il tempo che resta. È una condizione determinata dalle politiche del costruttore, visto che nel rispetto della Legge potrebbe anche decidere di limitare la garanzia solo al primo proprietario e acquirente della vettura. Nel contratto di garanzia deve eventualmente essere specificata la trasferibilità.

Il tagliando obbligatorio durante il periodo di garanzia dell’auto nuova

La manutenzione regolare dell’auto è essenziale per non perdere la copertura della garanzia, sia legale che eventuale estensione. Nei primi due anni dall’acquisto non è obbligatorio rivolgersi alle officine autorizzate, ma si può fare il tagliando in un’officina qualsiasi, a patto che vengano usati solo ricambi originali o di qualità equivalente e che vengano rispettate quelle che sono le istruzioni del costruttore. Alla fine del tagliando serve l’adeguata documentazione fiscale che attesti tutto. La garanzia decade se non viene effettuata la manutenzione nella modalità descritta nel libretto di uso e manutenzione del veicolo.

Dopo i primi due anni, se l’auto ha un’estensione di garanzia, allora per la validità potrebbe essere essenziale l’obbligo di tagliando solo ed esclusivamente presso la rete ufficiale.

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Rottamazione auto: quando è il momento giusto e cosa fare

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Per procedere con la rottamazione del proprio vecchio veicolo è importante rivolgersi a un centro di raccolta autorizzato o al concessionario, nel caso in cui la vecchia auto venga ceduta per comprarne una nuova. Vediamo quando e come muoversi per la rottamazione auto.

La procedura da seguire per rottamare l’auto

La demolizione della vecchia macchina può essere effettuata presso la concessionaria dove comprate eventualmente quella nuova, l’operatore vi rilascia il certificato di rottamazione, che dimostra l’effettiva esecuzione della demolizione, e registra la cessata circolazione dell’auto presso il PRA entro un periodo che va da 30 a 90 giorni.

Non è detto però che chi decide di demolire la sua vecchia vettura lo faccia per comprarne una nuova. In questi casi quindi si rottama l’auto solo per questo fine, senza nessun acquisto di un nuovo veicolo ed è necessario quindi rivolgersi ad un demolitore autorizzato, che effettua l’operazione secondo la normativa vigente. Anche il demolitore emette e consegna il certificato di rottamazione auto e provvede alla cancellazione dai registri del PRA.

Rottamazione auto, quali documenti servono?

Nel momento in cui si consegna l’auto da demolire, l’interessato deve sapere anche quali documenti fornire alla concessionaria o al centro autorizzato per la rottamazione:

  • Carta di circolazione;
  • Certificato di proprietà cartaceo;
  • accettazione dell’eredità o qualsiasi altro titolo idoneo, nel caso in cui l’automobilista non è l’intestatario della vettura;
  • dichiarazione sostitutiva di atto notorio firmata dal proprietario, nel caso in cui l’intestatario (e non il proprietario stesso) chiede la demolizione del veicolo.

L’operatore procede con la rottamazione dell’auto una volta ricevuti tutti i documenti e svolge la pratica presso gli uffici del PRA.

Rottamazione auto, quali sono i costi?

Ora che abbiamo capito come avviene la demolizione di un vecchio veicolo e quali documenti servono, possiamo passare alla questione dei costi, che ovviamente interessa ogni utente. Si deve pagare l’imposta di bollo, che con il Certificato di proprietà cartaceo o digitale è di circa 32,00 euro, con il modello NP3B invece 48,00 euro. Bisogna versare inoltre l’emolumento ACI di 13,50 euro circa. Prima della demolizione è necessario fare la visura, per verificare se è in atto un fermo amministrativo, il costo è di 7 euro. Un altro costo che potrebbe aggiungersi è quello legato al trasporto del mezzo da parte del carro attrezzi.

Nota Bene: il bollo auto del veicolo che viene demolito non deve più essere corrisposto dal momento in cui si riceve l’attestato di avvenuta demolizione.

Rottamazione auto, gli incentivi previsti

Abbiamo capito quindi che, quando una vettura arriva alla fine del suo ciclo di vita, deve essere demolita, ma esistono delle regole ben precise per la rottamazione dell’auto e dei costi da sostenere. Oltre alle Regioni, che in alcuni casi propongono degli incentivi particolari per la rottamazione, ci sono anche i Bonus statali che il Governo ha inserito all’interno della Legge di Bilancio e che comportano dei vantaggi economici nel caso in cui si acquisti un’auto nuova a fronte di una rottamazione. Ad esempio sappiamo che, se le emissioni di CO2 della nuova auto variano da 70 a 21 g/km si possono ottenere fino a 2.500 euro di sconto sull’acquisto rottamando un vecchio mezzo di categoria Euro 1, Euro 2, Euro 3 ed Euro 4; se si decide di comprare invece un’auto elettrica o ibrida, con emissioni comprese tra 20 e 0 g/Km di CO2, il bonus può arrivare anche a 6.000 euro.

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Peugeot 308 2020: tutte le novità

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La Peugeot 308 Model Year 2020 è l’ultima evoluzione della seconda generazione della compatta francese nata nel 2013, vincitrice del premio Auto dell’Anno 2014 e sottoposta a un restyling tre anni fa.

Scopriamo insieme tutte le novità introdotte nella gamma della “segmento C” transalpina, disponibile come sempre in due varianti di carrozzeria (berlina e station wagon SW): per vedere questa versione nelle concessionarie bisognerà attendere settembre.

Peugeot 308 2020: i motori

La gamma motori della Peugeot 308 2020 sarà composta da quattro unità sovralimentate anziché cinque (il 1.5 turbodiesel BlueHDi da 102 CV sparirà dalle scene):

  • un 1.2 tre cilindri turbo benzina PureTech da 110 CV
  • un 1.2 tre cilindri turbo benzina PureTech da 130 CV
  • un 1.6 turbo benzina PureTech da 263 CV
  • un 1.5 turbodiesel BlueHDi da 130 CV

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Peugeot 308 2020: esterni e interni

Tra le modifiche estetiche introdotte sulla Peugeot 308 in occasione del Model Year 2020 troviamo la nuova vernice Blu Vertigo tri-strato e due cerchi in lega inediti.

Dentro le novità riguardano invece l’infotainment: i-Cockpit 100% digitale di serie su tutta la gamma e una nuova funzione di segnalazione delle zone di pericolo per il sistema 3D Connected Navigation.

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Peugeot 308 2020: la gamma

La Peugeot 308 2020 sarà offerta con otto allestimenti:

  • Active
  • Active Business
  • Active Pack
  • Allure
  • Allure Pack
  • GT
  • GT Pack
  • GTi

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Peugeot 308 2020: gli optional

Tra le novità presenti nel listino degli optional della Peugeot 308 Model Year 2020 segnaliamo la finitura diamantata per i cerchi Zyrcon da 16” della versione Allure e il nuovo pacchetto Black Pack (disponibile sull’allestimento GT Pack) che permette di sostituire la maggior parte degli elementi cromati con altri con una colorazione nera lucida: calandra e Leone anteriore, cornici degli indicatori di direzione e dei fendinebbia, cornici dei vetri laterali, cerchi in lega da 18” diamantati Black Saphir e barre al tetto (per la SW).

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Audi e-tron Sportback: il bello dell’elettrico

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L’Audi e-tron Sportback è la variante filante della e-tron, la prima elettrica di sempre della Casa di Ingolstadt. La risposta tedesca alla Tesla Model X (da noi provata qualche giorno fa) è un’ecologica grande SUV a trazione integrale rivolta a chi non può rinunciare alla qualità del brand dei quattro anelli e a chi cerca una crossover sexy ed elegante ma al tempo stesso poco vistosa.

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la versione più esclusiva (e costosa) della grande Sport Utility elettrica teutonica: la 55 S line edition. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Audi e-tron Sportback: la gamma motori

La gamma motori dell’Audi e-tron Sportback è composta da due unità:

  • due motori elettrici da 313 CV
  • due motori elettrici da 408 CV

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Audi e-tron Sportback 55: la tecnica

L’Audi e-tron Sportback protagonista del nostro primo contatto monta due motori elettrici asincroni – uno in corrispondenza di ciascun assale – che erogano una potenza totale di 360 CV e 561 Nm di coppia. Quando si sposta il selettore di marcia da D a S e si preme a fondo il pedale dell’acceleratore si attiva – per otto secondi – la modalità Boost (408 CV e 664 Nm di coppia). La spinta diventa ancora più incisiva – “0-100” in 5,7 secondi – ma non brutale come quella della Tesla Model X Long Range: chi vuole più brio dovrà aspettare la versione S con tre motori capaci di generare una potenza di 503 CV e una coppia di 973 Nm in modalità Boost.

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Batteria, autonomia e ricarica

L’Audi e-tron Sportback 55 monta una batteria da 95 kWh (86,5 kWh effettivamente fruibili) pesante 700 kg – 36 moduli di celle con 12 celle pouch ciascuno – e dichiara un’autonomia nel ciclo WLTP di 446 km. Nella realtà, con uno stile di guida normale, si possono percorrere circa 350 km.

Il sistema di recupero dell’energia funziona grazie ai motori elettrici ed è attivo nelle fasi di frenata (fino a 0,3g, oltre contribuiscono anche i freni meccanici) e di rilascio (durante le quali il pilota può impostare il livello di recupero mediante le palette al volante).

L’Audi e-tron Sportback 55 può essere ricaricata in corrente continua (DC) con potenze fino a 150 kW (meno di mezz’ora per passare dal 5 all’80% della batteria e 110 km di autonomia guadagnati in 10 minuti), con corrente alternata su colonnine AC (potenza standard fino a 11 kW o, optando per un secondo charger, a 22 kW) o nel garage di casa con il sistema e-tron compact di serie collegabile a una presa standard (due i cavi elettrici a disposizione: uno per prese domestiche da 230 Volt e l’altro per prese trifase da 400 Volt con potenza sino a 11 kW). Più avanti arriverà tra gli optional il dispositivo e-tron connect che consentirà di ricaricare la vettura con la massima potenza consentita dall’impianto elettrico di casa e dall’auto.

La Casa di Ingolstadt offre inoltre ai clienti l’accesso semplificato a circa 140.000 stazioni in 24 Paesi europei attraverso il servizio Audi e-tron Charging Service utilizzabile con un’unica scheda e un unico contratto di ricarica ed entro la fine dell’anno grazie alla rete Ionity saranno presenti in Europa oltre 400 stazioni HPC (High-Power-Charging). Il costo di quest’ultima soluzione? 0,31 euro per kWh, poco più del Tesla Supercharger (0,30 euro).

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Aerodinamica al top

Gli ingegneri Audi hanno lavorato molto sull’aerodinamica della e-tron Sportback ottenendo come risultato finale un Cx di 0,25 e una migliore autonomia (+ 45 chilometri nel ciclo WLTP) rispetto alla e-tron.

Dati indubbiamente interessanti, relativi però solo all’allestimento S line edition (protagonista del nostro primo contatto) con l’aggiunta degli specchietti retrovisivi esterni virtuali, presenti sulla vettura del nostro test e optional a 1.750 euro. Un accessorio a nostro avviso evitabile: al posto dei retrovisori ci sono due telecamere e le immagini riprese vengono trasmesse su due display poco intuitivi – quando si guida l’occhio cerca sempre lo specchio tradizionale all’esterno – situati tra la plancia e la portiera.

Per quanto riguarda le altre versioni dotate di specchietti “standard” l’Audi e-tron Sportback, grazie all’andamento discendente della zona posteriore, percorre 10 chilometri più della e-tron con un “pieno” di energia e quando procede a una velocità compresa tra 48 e 160 km/h viaggia – quando possibile – con la presa d’aria adattiva chiusa per migliorare il deflusso.

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Abitacolo e bagagliai

Le linee sportive e aerodinamiche dell’Audi e-tron Sportback riducono lo spazio (- 2 cm a livello della testa rispetto alla e-tron “normale”) in altezza per i passeggeri posteriori. L’abitacolo è costruito con grande cura e la consolle centrale è monopolizzata da due display ergonomici: quello superiore da 10,1” gestisce l’infotainment, la telefonia, la navigazione e le impostazioni speciali mentre quello inferiore da 8,6” si occupa dell’immissione dei testi, delle funzioni comfort e della climatizzazione.

I due bagagliai, con quello posteriore impreziosito da un pratico portellone ad apertura e chiusura elettrica, convincono: 615 litri totali (60 nel vano portaoggetti supplementare sotto il cofano anteriore che contiene gli attrezzi di bordo e il cavo di ricarica mobile) che diventano 1.655 quando si abbattono i sedili dietro.

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Audi e-tron Sportback 55: prezzo e dotazione

L’Audi e-tron Sportback 55 S line edition protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo alto ma in linea con la concorrenza e adeguato ai contenuti offerti: 95.000 euro (2.300 più della e-tron “normale” a parità di motore e allestimento). La dotazione di serie comprende, tra le altre cose:

Cerchi/pneumatici

  • Cerchi in lega di alluminio a 5 razze con design dinamico, con contrasto in grigio, parzialmente lucidi 9 J x 20 con pneumatici 255/50 R 20 109H XL (non è possibile il montaggio delle catene da neve)
  • Bulloni antifurto per cerchi con riconoscimento ruota allentata
  • Spia di controllo pressione pneumatici
  • Kit di riparazione pneumatici
  • Attrezzi di bordo

Luce

  • Proiettori a LED
  • Gruppi ottici posteriori a LED
  • Lavafari

Specchietti

  • Specchietti retrovisivi esterni regolabili, riscaldabili e ripiegabili elettricamente, schermabili automaticamente da entrambi i lati, con dispositivo bordo marciapiede
  • Specchietto retrovisivo interno schermabile automaticamente, senza cornice
  • Alloggiamento degli specchietti retrovisivi esterni verniciato in colore carrozzeria

Sistemi di chiusura

  • Dispositivo elettronico antiavviamento (immobilizer) integrato nella centralina del motore
  • Chiave comfort con sistema di sbloccaggio del portellone vano bagagli mediante sensori (senza Safelock)
  • Portellone vano bagagli ad apertura e chiusura elettrica

Sistemi per il tetto e cristalli

  • Parabrezza in vetro acustico isolante con vetri atermici
  • Alette parasole con specchietto di cortesia illuminato
  • Vetri atermici

Ulteriori equipaggiamenti esterni

  • Estetica S line (paraurti anteriore con design specifico S, protezione sottoscocca in grigio selenite opaco dal design sportivo, paraurti posteriore con inserto specifico S in grigio selenite opaco e appendice aerodinamica allo spoiler posteriore, paraurti anteriore e posteriore, modanature al passaruota e longarine sottoporta in colore carrozzeria
  • Denominazione modello e logo potenza/tecnologia
  • Pacchetto esterno lucido (profilo del tetto e modanature esterne alle cornici dei finestrini in alluminio anodizzato)

Sedili

  • Sedili anteriori normali (con regolazione manuale dell’altezza e della posizione longitudinale del sedile, dell’inclinazione dello schienale e dell’altezza degli appoggiatesta, nonché regolazione verticale della cintura)
  • Sedili anteriori a regolazione manuale
  • Appoggiatesta anteriori
  • Appoggiabraccia centrale anteriore comfort (regolabile in inclinazione e lunghezza)
  • Supporto lombare a 4 vie per sedili anteriori (regolabile elettricamente in senso verticale e orizzontale)
  • Schienale del sedile posteriore ribaltabile

Rivestimenti

  • Rivestimenti pelle/similpelle

Inserti decorativi

  • Inserti in vernice grigio grafite per il cruscotto
  • Tasti di comando in nero lucido

Cielo dell’abitacolo

  • Cielo dell’abitacolo in tessuto argento luna

Volante ed elementi di comando

  • Volante multifunzionale in pelle a razze doppie con bilancieri

Climatizzazione

  • Climatizzatore automatico comfort a 2 zone
  • Climatizzazione ausiliaria

Sistemi di carico e trasporto

  • Piano di copertura del vano bagagli

Ulteriori equipaggiamenti interni

  • Pacchetto illuminazione diffusa (in aggiunta alle luci interne di serie: illuminazione diffusa tessuti delle portiere anteriori/posteriori, illuminazione zona portiere dalle maniglie esterne delle portiere anteriori/posteriori e illuminazione diffusa consolle centrale anteriore
  • Tappetini anteriori e posteriori
  • Listelli sottoporta anteriori e posteriori con inserto in alluminio, illuminati, con logo S anteriore
  • Pacchetto non fumatori
  • Presa di corrente a 12 Volt nel bagagliaio

Infotainment

  • Audi virtual cockpit
  • Radio MMI plus con MMI touch response
  • Sistema di navigazione MMI plus
  • Ricezione radio digitale
  • Audi music interface
  • Audi music interface nel vano posteriore
  • Audi Sound System
  • Audi connect Navigazione & Infotainment (3 anni)
  • Interfaccia Bluetooth

Sistemi di assistenza

  • Avvertimento in caso di abbandono della corsia (lane departure warning)
  • Sistema di ausilio al parcheggio plus con visualizzazione perimetrale
  • Regolatore di velocità con limitatore di velocità
  • Audi pre sense basic
  • Audi pre sense front
  • Sensore multifunzione e telecamera

Tecnica e sicurezza

  • Emergency Call & Service Call Audi connect con comando della vettura e-tron
  • Servosterzo progressivo
  • Adaptive air suspension sport
  • Freni anteriori e posteriori a disco
  • Materiale del pronto soccorso con triangolo d’emergenza e giubbotti catarifrangenti
  • Clacson bitonale
  • Dispositivo per la disattivazione dell’airbag lato passeggero
  • Piantone dello sterzo di sicurezza
  • Airbag laterali anteriori e sistema di airbag per la testa
  • Trasmissione per trazione elettrica (1 rapporto)
  • Trazione integrale quattro elettrica
  • Sistema di ancoraggio Isofix per i seggiolini dei bambini sul sedile del passeggero anteriore
  • Sistema di ancoraggio Isofix e 3° punto di ancoraggio con cinghia Top Tether per i seggiolini dei bambini sul sedile posteriore
  • Sistema di ricarica e-tron compact
  • Cavo di ricarica pubblico (mode 3) 22 kW
  • On board charger 11 kW

Versioni/pacchetti

  • Business (appoggiabraccia centrale anteriore comfort, rivestimenti pelle/similpelle, supporto lombare a 4 vie per sedili anteriori, chiave comfort con sistema di sbloccaggio del portellone vano bagagli mediante sensori senza Safelock, Audi music interface nel vano posteriore con 2 USB, pacchetto illuminazione diffusa, tasti di comando in nero lucido, specchietti retrovisivi esterni regolabili, riscaldabili e ripiegabili elettricamente, schermabili automaticamente da entrambi i lati, con dispositivo bordo marciapiede e Audi Premium Care 3 anni fino a 30.000 km

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Audi e-tron Sportback: la novità in cinque punti

  • Design più sportivo
  • Aerodinamica migliorata
  • Autonomia aumentata di 10 km
  • Peso ridotto di 10 kg
  • Altezza ridotta di 1 cm

Scheda tecnica
Lunghezza 4,90 metri
Larghezza 1,94 metri
Altezza 1,62 metri
Acc. 0-100 km/h 5,7 s
Bagagliaio 615/1.655 litri
Caratteristiche motore due motori elettrici da 408 CV e 664 Nm di coppia
Prezzo 95.000 euro

Dove l’abbiamo guidata

Abbiamo guidato l’Audi e-tron Sportback 55 tra i luoghi più conosciuti della sponda bresciana del Lago di Garda: un percorso composto per metà da tratti urbani e per l’altra metà da statali caratterizzate da curve non troppo strette.

Su queste strade la grande SUV elettrica dei quattro anelli si è rivelata una vettura più orientata al comfort che al piacere di guida: merito delle sospensioni pneumatiche sportive Adaptive air suspension sport di serie capaci di adattarsi a qualsiasi situazione. Qualche esempio? La vettura si abbassa di 1,3 cm nelle modalità “dynamic” ed “efficiency” (di 2,6 cm, anche in modalità “Auto”, quando si superano i 140 km/h) e si alza di 3,5 cm in modalità “allroad” e “comfort” e di ben 5 cm in modalità “lift”.

Una crossover comoda e incollata all’asfalto ma con qualche chilo di troppo che penalizza il divertimento (insieme a uno sterzo un po’ troppo leggero e a un impianto frenante discreto).

NON TUTTI SANNO CHE – A Lonato del Garda si trova il circuito South Garda Karting, uno dei più importanti kartodromi del mondo.

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Dove vorremmo guidarla

L’Audi e-tron Sportback sarebbe una perfetta macinatrice di chilometri se solo ci fosse una rete capillare di colonnine a disposizione per la ricarica veloce.

In futuro vorremmo attraversare l’Italia in autostrada al volante della grande SUV elettrica tedesca, fermandoci ogni tanto per fare un “rifornimento” rapido senza avere l’ansia di restare a secco di energia e di non trovare prese di corrente. Per il momento possiamo limitarci ad apprezzare le grandi doti di comfort dell’ecologica crossover dei quattro anelli.

Le concorrenti

Audi e-tron 55 S line edition Più spaziosa e più economica della e-tron Sportback ma l’autonomia è inferiore.
Land Rover Range Rover Sport 2.0 Si4 PHEV SE Meno ecologica dell’Audi e-tron Sportback in quanto ibrida plug-in benzina ma molto più adatta al fuoristrada.
Mercedes GLE 450 EQ-Boost Premium Plus Ancora meno ecologica dell’Audi e-tron Sportback in quanto mild hybrid benzina. Finiture curatissime.
Tesla Model X Long Range La rivale più agguerrita dell’Audi e-tron Sportback. Più vivace e con più autonomia ma meno bella e meno curata.

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Multe, le varie modalità di pagamento online

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Violare il Codice della Strada significa rischiare di prendere una multa, che deve essere pagata seguendo apposite procedure e nei tempi previsti, per evitare che la sanzione raddoppi o che vengano applicati gli interessi di mora. Ci sono differenti modalità di pagamento di una multa, si può fare online con il proprio pc o il proprio smartphone, al giorno d’oggi è la modalità più utilizzata. Vediamo come procedere.

Quali sono le modalità di pagamento di una multa online?

Se non si ha intenzione di presentare opposizione, una volta presa una multa, va pagata. Il termine previsto in Italia è di 60 giorni dalla notifica, se non si rispetta questo periodo, allora l’importo aumenta. Esistono differenti alternative per pagare una multa, non è necessario per forza andare al Comando della Polizia o fare la fila in posta o in banca, come abbiamo detto, si può fare il saldo anche online. Le modalità sono:

  • bonifico bancario online;
  • sul sito di Poste Italiane, se il verbale è stato redatto dalla Polizia o dai Carabinieri;
  • sul sito del Comune, se la multa è stata fatta dalla Polizia Municipale.

Pagare una multa online sul sito del Comune

Per il pagamento di una multa in attraverso un portale web comunale, è necessario seguire la procedura richiesta e inserire i dati:

  • data dell’infrazione (a volte anche orario);
  • numero del verbale;
  • targa del veicolo multato;
  • dati della carta di credito con cui si effettua il pagamento.

Pagare una multa online sul sito di Poste Italiane

In questo caso bisogna avere un account sul sito ufficiale di Poste Italiane o crearlo, seguendo a procedura guidata per la registrazione. Per pagare la multa online poi basta accedere alla pagina riguardante il pagamento dei bollettini, tra le varie voci del menu c’è anche quella “Multe”, con le due opzioni relative all’Arma dei Carabinieri o alla Polizia di Stato.

Prima del pagamento è necessario inserire tutte le proprie generalità e quindi:

  • nome e cognome del trasgressore;
  • indirizzo, CAP, città e provincia;
  • numero del verbale;
  • targa del veicolo multato;
  • data del verbale;
  • codice dell’obbligazione.

Una volta compilato il modulo, si può scegliere la modalità di pagamento.

Pagare una multa con bonifico bancario online

Se si possiede il servizio home banking della propria banca, allora è possibile affidarsi a questa tipologia di pagamento. Il trasgressore accederà semplicemente al proprio conto corrente, selezionerà la voce che permette di fare il versamento per il pagamento della multa dal menu e procederà con il saldo. Ricordate che spesso la data di valuta e quella in cui viene effettuata l’operazione da parte della banca non coincidono, quindi se volete beneficiare dello sconto del 30% previsto per chi paga la multa entro 5 giorni, provvedete subito al versamento.

Altre modalità di pagamento delle multe

Oltre alle procedure online, esistono anche altre modalità “classiche” di pagamento delle multe:

  • presso tabaccherie/ricevitorie del lotto convenzionate;
  • presso ricevitorie Sisal convenzionate;
  • presso uffici postali o in banca;
  • presso uffici del corpo di Polizia Municipale del Comune che ha elevato la contravvenzione.

Di solito il verbale contiene tutte le informazioni sulle varie le modalità di pagamento e quindi il cittadino deve solo leggere e scegliere. Il pagamento può essere effettuato in contanti, con bancomat o carta di credito oppure con bonifico postale o bancario.

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Collaudo impianto a gas per auto: quello che bisogna sapere

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Tra le operazioni previste dall’articolo 78 del Codice della Strada rientra il collaudo relativo all’installazione di un impianto a gas per auto. La maggior parte delle officine che eseguono l’installazione sono autorizzate anche a effettuare la prova di tenuta a pressione dell’impianto e quindi possono dichiarare di averla eseguita, citando il codice di autorizzazione che viene rilasciato dalla Motorizzazione Civile.

Quando invece l’officina che si occupa dell’installazione non è autorizzata al collaudo, questo e la prova idraulica devono essere eseguiti presso la Motorizzazione Civile pagando la tariffa relativa e compilando il modello apposito denominato TT 2100. I serbatoi GPL e le bombole di metano hanno una scadenza, i primi di 10 anni, i secondi 15. Una volta trascorsi questi periodi quindi devono essere sostituiti, anche in questo caso servono la prova e il collaudo.

Per l’installazione dell’impianto viene emesso un tagliando autoadesivo da applicare sulla carta di circolazione, a seguito della sostituzione del serbatoio o dell’eliminazione dell’impianto invece deve essere emesso un duplicato della carta di circolazione.

Collaudo impianto a gas dell’auto per la prima installazione

Per il collaudo di prima installazione dell’impianto a gas della propria vettura è necessario presentare la seguente documentazione:

  • domanda su modello TT 2119 da parte del proprietario del mezzo;
  • dichiarazione di installazione eseguita secondo le prescrizioni del MIT e del costruttore, rilasciata da un’officina autorizzata;
  • dichiarazione di esecuzione corretta della prova idraulica, se l’installatore è autorizzato a procedere;
  • documenti tecnici dell’impianto installato.

Se l’installatore non è autorizzato a effettuare la prova idraulica, quest’ultima deve essere eseguita presso la Motorizzazione insieme al collaudo, i costi sono:

  • 25,00 euro su c/c postale 9001 (diritti motorizzazione);
  • 16,00 euro su c/c postale 4028 (imposta di bollo);
  • 25,00 euro su c/c postale 9001 (tariffa prova idraulica, da versare solo se l’installatore non è autorizzato ad eseguirla per conto della Motorizzazione).

Una volta superato il collaudo, è previsto il rilascio di un tagliando adesivo da apporre sulla carta di circolazione.

Impianto a gas per l’auto, collaudo per eliminazione

Eliminando l’impianto a gas, si ripristinano tutte le caratteristiche di alimentazione che c’erano prima dell’installazione dello stesso. Anche in questo caso serve fare il collaudo, presentando:

  • domanda su modello TT 2119 dal proprietario del mezzo;
  • attestazioni dei versamenti effettuati si 25,00 euro su c/c postale 9001 e si 32,00 euro su c/c postale 4028;
  • dichiarazione dell’officina che ha eliminato l’impianto e ripristinato l’alimentazione originaria a perfetta regola d’arte.

Superato il collaudo è previsto il rilascio di un permesso provvisorio per la circolazione e il successivo ritiro del duplicato della carta di circolazione.

Impianto gas per l’auto, collaudo per sostituzione

Il serbatoio GPL o le bombole di metano devono essere sostituite alla data di scadenza, mentre le altre componenti dell’impianto restano invariate, senza subire alcune modifica. Anche per quest’operazione serve il collaudo e si devono presentare:

  • domanda sul modello TT 2119 compilato dal proprietario del veicolo;
  • dichiarazione d’installazione a norma rilasciata dall’installatore;
  • documentazione tecnica del nuovo serbatoio;
  • attestazioni dei versamenti di 25,00 euro su c/c postale 9001 e 16,00 euro su c/c postale 4028.

Una volta superato il collaudo viene rilasciato all’automobilista un tagliando autoadesivo da apporre sulla carta di circolazione.

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Skoda Octavia Scout: il ritorno della wagon SUV

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La Skoda Octavia Scout è tornata. La variante della quarta generazione della station wagon ceca (realizzata sullo stesso pianale della Seat Leon) che strizza l’occhio al mondo delle SUV porta in dote alcune novità tecniche importanti: scopriamole insieme.

Il debutto della trazione anteriore

Per la prima volta nella storia la Skoda Octavia Scout è disponibile anche a trazione anteriore e non più solo a trazione integrale.

Un nuovo motore

La gamma motori della nuova Skoda Octavia Scout è composta da sei unità sovralimentate: il propulsore più potente – un nuovo 2.0 TDI da 200 CV – è lo stesso che verrà adottato a breve dalla Volkswagen Golf GTD.

  • un 1.5 turbo benzina TSI da 150 CV
  • un 2.0 turbo benzina TSI da 190 CV
  • un 1.5 turbo mild hybrid benzina e-TEC da 150 CV
  • un 2.0 turbodiesel TDI da 115 CV
  • un 2.0 turbodiesel TDI da 150 CV
  • un 2.0 turbodiesel TDI da 200 CV

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Off-road nel look (e non solo)

La Skoda Octavia Scout si distingue dalle varianti “normali” della familiare ceca per l’altezza da terra maggiorata di 1,5 cm, per le protezioni sottoscocca e per il look off-road.

Fuori troviamo paraurti specifici con protezioni in colore alluminio, archi passaruota e minigonne in plastica grezza, cerchi in lega da 18” (optional da 19”) e la tinta argento usata per il diffusore posteriore, i mancorrenti al tetto e i gusci degli specchietti retrovisori. Dentro spiccano invece gli inserti alla base della plancia, i rivestimenti dei sedili in tessuto traspirante ThermoFlux, la pedaliera in metallo e le impunture marroni per volante, bracciolo centrale e plancia.

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