Monthly Archives: Maggio 2020
Montare pneumatici diversi sulla propria auto: cosa sapere
Una delle cose fondamentali da non sottovalutare nel momento in cui si procede con il cambio gomme è non montare pneumatici diversi sui due assi. Tutti gli automobilisti dovrebbero sapere che è sconsigliato usare gomme che abbiano il disegno del battistrada, le dimensioni e le caratteristiche differenti, anche se effettivamente non vige un vero e proprio obbligo.
Altra cosa da evitare assolutamente è montare due pneumatici estivi o quattro stagioni e due invernali, gomme run-flat insieme ad altre che non lo sono e in generale pneumatici appartenenti a brand differenti. Non ci sono delle Leggi che danno limitazioni o divieti in questo senso, però è necessario che le gomme montate sullo stesso asse siano identiche o che abbiano:
- la stessa misura;
- la stessa categoria di utilizzo, quindi ad esempio da neve;
- la stessa marca;
- lo stesso codice di velocità;
- la stessa struttura;
- lo stesso indice di carico.
Tutti i 4 pneumatici inoltre devono avere la stessa struttura.
Perché gli automobilisti a volte montano gomme diverse? Spesso succede quando è necessario cambiare solo una gomma danneggiata e quindi, per risparmiare, non si compra l’intero treno di gomme nuove. La cosa da evitare però assolutamente è cambiare uno pneumatico solo, vanno sempre cambiati i due sull’asse, perché anche acquistandolo identico, chiaramente quello usato non potrà mai essere perfettamente uguale a quello nuovo, il livello di usura cambia e si crea uno squilibrio nel veicolo e una difficoltà nel controllarlo.
Altra cosa da sapere: quando cambiate due gomme, acquistatene altre due uguali a quelle non sostituite, in modo da avere pneumatici di misura identica, con disegno del battistrada e misura identici. Una raccomandazione è montare le gomme nuove sull’asse posteriore dell’auto, in modo da evitare perdita di stabilità su fondo scivoloso o possibile sovrasterzo, visto che le gomme nuove hanno chiaramente le scanalature del battistrada più profonde.
Se l’auto che possedete è 4×4, allora non potete cambiare solo due pneumatici, ma vi conviene sostituire il treno intero, per avere gomme della stessa gamma, della stessa misura, con gli stessi indici di velocità e di carico.
Pneumatici invernali, mai montarli insieme a gomme estive
Perché si sconsiglia vivamente di montare due gomme invernali insieme a due estive? Perché il comportamento su strada del veicolo ne risentirebbe parecchio. Le mescole degli pneumatici infatti sono molto differenti, quando la temperatura scende parecchio le gomme invernali assicurano ottime performance, quelle estive invece si induriscono. Questo porta ad un’aderenza differente tra le due tipologie di gomme e quindi una tendenza al sovrasterzo o al sottosterzo, in base all’asse su cui sono montati.
Altra conseguenza è determinata dall’usura non uniforme del battistrada. Chiaramente questo potrebbe dipendere anche da altri fattori, quindi è sempre bene far controllare l’auto per capire quali altri eventuali problemi possono esserci. In ogni caso ricordatevi sempre di tenere la stessa pressione di gonfiaggio delle gomme.
Perché è necessario montare pneumatici uguali sull’auto
Tenere sempre gomme di caratteristiche e marche uguali sull’auto è fondamentale perché assicura maggiore controllo e stabilità del veicolo, oltre al fatto che è più conveniente. In questo modo infatti è possibile ruotarli regolarmente, per garantire un’usura uniforme e allungare la vita alle gomme stesse. Non c’è nemmeno bisogno di dire che pneumatici identici migliorano anche il comfort di guida dell’auto.
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Fari auto d’epoca: come farli tornare splendenti
Le auto d’epoca sono veicoli da collezione e di grande valore, spesso si tratta di pezzi unici o molto rari, e tutte vantano una grande storia alle loro spalle. I collezionisti e gli appassionati le considerano dei veri e propri gioielli preziosi, da mantenere intatti, sempre splendidi e lucenti. Il Codice della Strada le distingue dalle auto storiche, anche se spesso si fa confusione tra queste due categorie simili. La distinzione è importante solo ai fini della Legge. Le auto d’epoca sono quelle cancellate dal PRA, quindi non più registrate, che mantengono le caratteristiche tecniche originarie della Casa produttrice. Non devono subire nessuna modifica per essere in questa categoria e non possono circolare sempre liberamente su strada, ma solo in occasione di raduni o manifestazioni.
I collezionisti di auto d’epoca possono avere differenti interessi legati alle loro vetture, quindi tenerle per hobby, per business o altro, si tratta di vetture che spesso valgono moltissimo. La pulizia dell’auto d’epoca deve essere fatta in maniera molto meticolosa e prestando ovviamente la massima attenzione, visto che i materiali usati in passato non sono sicuramente quelli di oggi ed è necessario quindi avere una determinata cura per non rischiare di rovinare l’auto. È importante un corretto lavaggio della carrozzeria, dei cerchioni, della capote, del motore e delle componenti meccaniche, degli interni (in stoffa, pelle o Alcantara) e dei fari. Vediamo come procedere alla pulizia di questi ultimi.
Pulizia fari auto d’epoca, come procedere
La prima cosa da fare è pulire tutto lo sporco superficiale, quindi polvere e insetti che si possono essere accumulati sulla parte esterna dei fari dell’auto d’epoca. Per questo primo passaggio usate un panno morbido e un pulitore per i vetri, eliminate ogni minimo residuo. Per far tornare a splendere i fari dell’auto d’epoca è necessario usare della carta abrasiva, per questo motivo deve essere ben protetta la vernice del cofano e dei parafanghi da eventuali graffi.
Come protezione si può usare un nastro adesivo da carrozziere e quindi andare a sagomare bene i contorni dei fari, è importante fare attenzione alle guarnizioni e ai bordi interni; questa tipologia di nastro non lascia alcun residuo. A questo punto potete iniziare a carteggiare con la carta più abrasiva, la superficie del faro deve essere umida, meglio quindi tenerla costantemente lubrificata con il pulitore per i vetri. È bene fare movimenti longitudinali e evitare assolutamente di procedere con movimenti circolari.
Una volta rimossi i difetti più superficiali, allora si può asciugare e quindi verificare che la superficie sia ben omogenea. Chiaramente sarà ancora opaca, non importa, anzi è normale che sia così. Usate successivamente della carta abrasiva a grana intermedia, bagnando sempre la superficie, e carteggiate con movimenti opposti rispetto a quelli di prima. Potete asciugare e eventualmente procedere per l’ultimo passaggio con carta più fine.
Come lucidare i fari di un’auto d’epoca
Una volta terminata tutta la procedura con la carta abrasiva, potete applicare il lucidante per fari. Per farlo usate un panno in microfibra e stendete il prodotto, questa volta con movimenti circolari, esercitando poca pressione e rimuovendo infine gli eccessi. Ripetete questa operazione fino al momento in cui vedete la superficie dei fari uniforme e ben lucida e trasparente.
L’ultimo passaggio riguarda il sigillante, serve per far durare più possibile il lavoro effettuato. Senza passare questo prodotto infatti i fari tornerebbero ad ingiallirsi in poco tempo. Quindi conviene pulire molto bene i fari con un pulitore per i vetri e spruzzare il sigillante in maniera omogenea, stendendolo poi con movimenti longitudinali. Una volta asciugato, verificate se ripetere eventualmente l’operazione.
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Alpina XB7: foto, dati e prezzo
Si chiama XB7 la Alpina più potente di sempre: la grande SUV tedesca deriva dalla BMW X7 M50i ma è più sportiva (621 CV anziché 530), più elegante, più costosa e… più bella.
Di seguito troverete le foto, i dati e il prezzo della Alpina XB7, una versatile Sport Utility rivolta a chi vorrebbe una X7 M ma non ama il design delle ultime creazioni BMW.
Alpina XB7: più bella della BMW X7 M50i
Gli uomini della Alpina non sono riusciti solo a rendere la BMW X7 M50i più cattiva ma anche più bella. Il segreto? Adottare paraurti più sobri simili a quelli usati dalle versioni “normali” della grande Sport Utility bavarese.
I cerchi in lega da 21” (montati su pneumatici 285/45 R21) sono di serie: per chi vuole il massimo ci sono i giganteschi cerchi da 23” abbinati a gomme Pirelli 285/35 ZR23 anteriori e 325/30 ZR23 posteriori.
Alpina XB7: gli interni
L’abitacolo della Alpina XB7 punta tutto sulla raffinatezza: sedili (sei o sette) in pelle Lavalina, tetto in vetro panoramico e un esclusivo controller iDrive in cristallo con logo Alpina inciso al laser.
Alpina XB7: motore e prestazioni
Il motore della Alpina XB7 è lo stesso 4.4 V8 biturbo benzina (abbinato a un cambio automatico – convertitore di coppia – a 8 rapporti) della BMW X7 xDrive M50i ma con 621 CV (anziché 530) e una coppia di 800 Nm (contro 750).
Un propulsore che permette alla cattivissima grande SUV teutonica di raggiungere una velocità massima (limitata) di 290 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 4,2 secondi.
Alpina XB7: le sospensioni
Le sospensioni pneumatiche della Alpina XB7 si adattano a seconda della situazione: in modalità Sport o quando si superano i 160 km/h l’assetto si abbassa di 2 cm e di altri due centimetri in modalità Sport+ o quando si superano i 250 chilometri orari.
Alpina XB7: il prezzo
Il prezzo in Svizzera della Alpina XB7 è di 178.900 franchi: poco più di 168.000 euro.
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Usato 4×4: SUV premium diesel Euro 5
Le SUV premium diesel Euro 5 del 2013 sono auto perfette per chi cerca una vettura elegante e non vuole spendere cifre esagerate. Nella “top five” di questo mese – vinta dalla BMW X3 – abbiamo analizzato cinque proposte 4×4 con quotazioni che non superano i 23.000 euro.
La Sport Utility tedesca ha superato abbastanza agevolmente le connazionali Audi Q5 e Mercedes GLK, la giapponese Infiniti EX e la britannica Land Rover Range Rover Sport. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli con potenze comprese tra 235 e 265 CV.
1° BMW X3 xDrive30dA Futura
La BMW X3 xDrive30dA Futura è una SUV premium affidabile e divertente nelle curve spinta da un raffinato motore a sei cilindri in linea vivace (“0-100” in 6,2 secondi), pronto ai bassi regimi e poco assetato di gasolio (16,7 km/l).
Introvabile sul mercato dell’usato (più semplice rintracciare le versioni più economiche Eletta) e con quotazioni inferiori a 20.000 euro, presenta qualche imprecisione di troppo nelle finiture delle zone più nascoste dell’abitacolo.
2° Mercedes GLK 350 CDI Premium
La Mercedes GLK 350 CDI Premium è una SUV premium compatta fuori (poco più di quattro metri e mezzo di lunghezza) e dentro (i passeggeri posteriori hanno pochi centimetri a disposizione delle gambe). Si trova senza problemi di seconda mano a 23.000 euro.
Caratterizzata da finiture molto curate (gli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria rasentano la perfezione) e da una ricca dotazione di serie, ospita sotto il cofano un motore silenzioso ricco di cavalli (265) e di coppia (620 Nm).
3° Audi Q5 3.0 V6 TDI Advanced Plus
L’Audi Q5 3.0 V6 TDI Advanced Plus aveva nel 2013 un prezzo interessante (56.070 euro).
Oggi si trova facilmente sul mercato dell’usato a cifre che si aggirano intorno ai 22.000 euro.
4° Land Rover Range Rover Sport 3.0 TDV6 SE
La Land Rover Range Rover Sport 3.0 TDV6 SE è una SUV premium rivolta a chi affronta spesso percorsi in fuoristrada (il cambio – ottimo – è impreziosito dalle ridotte) e ha bisogno di spazio per i passeggeri e i bagagli. Stiamo d’altronde parlando di una Sport Utility piuttosto ingombrante che supera i 4,80 metri di lunghezza.
Rumorosetta e con un motore carente di brio ai bassi regimi, ha un peso elevato che incide negativamente sull’agilità nelle curve. Da nuova costava molto (67.560 euro) nonostante assemblaggi esterni tutt’altro che perfetti, oggi è introvabile (più semplici da rintracciare le più ricche HSE) e le sue quotazioni superano quota 21.000 euro.
5° Infiniti EX30d GT Premium
La Infiniti EX30d GT Premium è una SUV premium costruita con cura ma poco versatile: il bagagliaio è piccolo e chi si accomoda dietro non ha molto spazio a disposizione delle spalle e della testa. Introvabile usata (più comuni i modelli più vecchi), ha quotazioni inferiori a 15.000 euro.
Il motore offre una spinta corposa ai bassi regimi ma è povero di cavalli (238) e di coppia (550 Nm), non molto brioso (7,9 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari) e molto assetato di gasolio (11,8 km/l dichiarati). La dotazione di serie, poi, era poco personalizzabile.
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Pompa dell’acqua, come capire se è malfunzionante e cosa fare
Nella grande maggioranza delle auto è presente la pompa dell’acqua. Si tratta infatti di una componente essenziale per il corretto funzionamento dei motori e concorre al mantenimento delle temperature di esercizio entro i livelli corretti. Per questo motivo chiaramente, nel caso in cui si rompe o dà segnali di malfunzionamento, tutto il sistema propulsore ne risente. La circolazione del liquido di raffreddamento infatti subisce delle variazioni e con essa anche la regolare attività di scambio del calore fra esterno e motore.
Le conseguenze del malfunzionamento della pompa dell’acqua
Quando la pompa dell’acqua non funziona, le conseguenze possono essere anche molto gravi:
- rischio di grippaggio;
- brucia la guarnizione della testata;
- si usurano precocemente le parti meccaniche dell’auto.
Vediamo quindi come è necessario comportarsi nel caso in cui la pompa non funzioni e come captare il malfunzionamento.
L’importanza della pompa dell’acqua nell’auto
Partiamo con il definire l’impianto di raffreddamento nelle auto, che è di tipo “sigillato” oggi, infatti il liquido di raffreddamento, che serve per mantenere la corretta temperatura di esercizio (abbassa infatti il punto di congelamento e innalza quello di ebollizione, oltre a combattere la corrosione), cattura il calore in eccesso e lo invia all’esterno attraverso il radiatore. Il liquido refrigerante circola grazie alla pompa dell’acqua, per questo è fondamentale per il gruppo propulsore.
Somiglia molto a una turbina e si compone di una flangia, un alberino, per il trasferimento della potenza dalla flangia a una girante. Il liquido di raffreddamento arriva nella pompa dal radiatore, e viene a sua volta inviato verso il motore, tornando poi nuovamente al radiatore, a ciclo continuo.
Il giusto funzionamento della pompa dell’acqua è importantissimo per la salute del motore. La rottura o il malfunzionamento della stessa infatti può provocare gravi danni al motore e anche ad altre parti che compongono l’impianto di raffreddamento, come il radiatore, i condotti, i raccordi e il termostato.
Pompa dell’acqua: i segnali di malfunzionamento
Come ogni elemento, anche la pompa dell’acqua non si rompe improvvisamente, senza dare prima alcun segnale, l’importante è saperli riconoscere. Vediamo i principali:
- innalzamento frequente dell’indicatore della temperatura del motore;
- presenza di liquido di raffreddamento all’esterno della pompa;
- suono acuto e stridulo che proviene dal vano motore, è assolutamente necessario controllare la tensione della cinghia, che può essersi allentata, e della pompa, infatti potrebbero essere usurati i cuscinetti.
Sostituzione della pompa dell’acqua: quanto costa
Nel caso in cui la pompa sia usurata, conviene immediatamente sostituirla. Quest’operazione può costare dai 300 ai 700 euro circa, a volte anche di più. Il prezzo dipende dalla marca e dal tipo di auto. La pompa stessa infatti può costare mediamente dai 50 ai 100 euro, la manodopera almeno 200 euro, in base alla semplicità di accesso alla pompa e alla complessità dell’operazione.
Il funzionamento della pompa dell’acqua nelle auto è determinato dalla cinghia o catena di distribuzione e dalla cinghia dei servizi, o cinghia dell’alternatore. Nel primo caso potrebbe essere necessario anche sostituire la cinghia stessa, a meno che non sia stata appena cambiata, sarà il meccanico a provvedervi e a capire ovviamente cosa sia indispensabile fare. Nel secondo caso invece in officina viene semplicemente sostituita la pompa e ripristinata la cinghia dei servizi. Prestate comunque sempre molta attenzione perché rompere la cinghia di distribuzione purtroppo, nella maggior parte dei casi, provoca danni anche molto gravi al motore dell’auto.
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BMW 48V: guida completa alla tecnologia mild hybrid
La tecnologia mild hybrid 48V è l’ultima arrivata nella gamma BMW: la Casa bavarese, già presente in listino con motori benzina, diesel, ibridi plug-in ed elettrici, sta allargando la famiglia con sempre più modelli “ibridi leggeri”.
Di seguito troverete una guida completa alla tecnologia BMW 48V: come funziona il sistema mild hybrid del marchio teutonico, quali vetture lo montano e quanto costano queste auto.
BMW 48V: come funziona il sistema mild hybrid
Il sistema mild hybrid 48V BMW consiste nell’integrazione di un generatore di avviamento a 48 volt con batteria aggiuntiva che è in grado di migliorare l’efficienza e la dinamica del veicolo.
Una tecnologia che sfrutta l’energia recuperata in fase di frenata non solo per alimentare le utenze elettriche ma anche per generare potenza addizionale (11 CV in più offerti dal generatore di avviamento a 48V montato sui nuovi modelli diesel).
Durante la guida normale il contributo elettrico può essere utilizzato per supportare il motore termico consentendogli di funzionare il più frequentemente possibile entro un intervallo di carico ottimizzato in termini di efficienza e di ridurre i picchi di consumo.
Il generatore da 48V consente inoltre uno spegnimento dell’unità a combustione interna a una velocità inferiore a 15 km/h e la decelerazione successiva, fino all’arresto, viene utilizzata per il recupero di energia. Da non sottovalutare, infine, la funzione di veleggio (disponibile quando l’interruttore Driving Experience Control è impostato su ECO PRO o COMFORT) in grado di spegnere completamente il propulsore.
BMW 48V: quali auto montano il sistema mild hybrid
La tecnologia mild hybrid BMW 48V è stata introdotta per la prima volta nell’autunno del 2019 sulla 520d. Oggi i modelli “ibridi leggeri” della Casa bavarese sono:
- BMW serie 3
- BMW serie 3 Touring
- BMW serie 5
- BMW serie 5 Touring
- BMW X3
- BMW X4
- BMW X5
- BMW X6
BMW 48V: i prezzi dei modelli mild hybrid
BMW serie 3
- BMW 320d 48V 44.950 euro
- BMW 320d 48V Business Advantage 47.900 euro
- BMW 320d 48V Sport 51.000 euro
- BMW 320d 48V Luxury 52.700 euro
- BMW 320d 48V Msport 54.000 euro
- BMW 320d 48V xDrive 47.750 euro
- BMW 320d 48V xDrive Business Advantage 50.700 euro
- BMW 320d 48V xDrive Sport 53.800 euro
- BMW 320d 48V xDrive Luxury 55.500 euro
- BMW 320d 48V xDrive Msport 56.800 euro
- BMW M 340d 48V xDrive 71.100 euro
BMW serie 3 Touring
- BMW 320d 48V Touring 46.800 euro
- BMW 320d 48V Touring Business Advantage 49.750 euro
- BMW 320d 48V Touring Sport 52.850 euro
- BMW 320d 48V Touring Luxury 54.550 euro
- BMW 320d 48V Touring Msport 55.850 euro
- BMW 320d 48V xDrive Touring 49.600 euro
- BMW 320d 48V xDrive Touring Business Advantage 52.550 euro
- BMW 320d 48V xDrive Touring Sport 55.650 euro
- BMW 320d 48V xDrive Touring Luxury 57.350 euro
- BMW 320d 48V xDrive Touring Msport 58.650 euro
- BMW M 340d 48V xDrive Touring 72.950 euro
BMW serie 5
- BMW 520d 48V Business 56.250 euro
- BMW 520d 48V Sport 60.450 euro
- BMW 520d 48V Luxury 63.650 euro
- BMW 520d 48V Msport 64.950 euro
- BMW 520d 48V xDrive Business 58.700 euro
- BMW 520d 48V xDrive Sport 62.900 euro
- BMW 520d 48V xDrive Luxury 66.100 euro
- BMW 520d 48V xDrive Msport 67.400 euro
BMW serie 5 Touring
- BMW 520d 48V Touring Business 58.800 euro
- BMW 520d 48V Touring Sport 63.000 euro
- BMW 520d 48V Touring Luxury 66.200 euro
- BMW 520d 48V Touring Msport 67.500 euro
- BMW 520d 48V xDrive Touring Business 61.300 euro
- BMW 520d 48V xDrive Touring Sport 65.500 euro
- BMW 520d 48V xDrive Touring Luxury 68.700 euro
- BMW 520d 48V xDrive Touring Msport 70.000 euro
BMW X3
- BMW X3 xDrive20d 48V 52.450 euro
- BMW X3 xDrive20d 48V Business Advantage 55.350 euro
- BMW X3 xDrive20d 48V xLine 59.250 euro
- BMW X3 xDrive20d 48V Luxury 60.850 euro
- BMW X3 xDrive20d 48V Msport 61.650 euro
BMW X4
- BMW X4 xDrive20d 48V 57.150 euro
- BMW X4 xDrive20d 48V Business Advantage 59.850 euro
- BMW X4 xDrive20d 48V Xline 62.850 euro
- BMW X4 xDrive20d 48V Msport-X 64.650 euro
- BMW X4 xDrive20d 48V Msport 64.650 euro
BMW X5
- BMW X5 xDrive40d 48V Business 77.250 euro
- BMW X5 xDrive40d 48V Xline 82.200 euro
- BMW X5 xDrive40d 48V Msport 84.850 euro
BMW X6
- BMW X6 xDrive40d 48V Business 83.750 euro
- BMW X6 xDrive40d 48V xLine 87.650 euro
- BMW X6 xDrive40d 48V Msport 91.250 euro
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Porsche 911 Targa: foto, dati e prezzi
Porsche ha svelato oggi le foto, i dati e i prezzi della nuova 911 Targa. La variante “semi-scoperta” dell’ottava generazione della supercar di Zuffenhausen a trazione integrale – caratterizzata da un tetto che si apre in 19 secondi – costa come la Cabriolet (e quindi circa 15.000 euro più della Coupé).
Due versioni
La nuova Porsche 911 Targa è disponibile in due versioni – 4 e 4S – dotate di un motore 3.0 biturbo benzina a sei cilindri contrapposti abbinato a un cambio automatico PDK a doppia frizione a otto rapporti.
La Porsche 911 Targa 4 ha 385 CV, raggiunge una velocità massima di 289 km/h e impiega 4,2 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari (se si opta per il pacchetto Sport Chrono).
La Porsche 911 Targa 4S costa 15.860 euro più della 4 e risponde con 450 CV, 304 km/h di velocità massima e uno “0-100 da 3,6 secondi. Senza dimenticare il PTV Plus (Porsche Torque Vectoring Plus) con differenziale posteriore regolato elettronicamente con distribuzione variante della coppia, gli pneumatici più grandi e la possibilità di avere gratis il cambio manuale a 7 marce e il pacchetto Sport Chrono.
Porsche 911 Targa 4
La Porsche 911 Targa 4 offre:
Power unit
- Motore boxer a 6 cilindri con sovralimentazione biturbo, cilindrata 3,0 l, potenza massima 283 kW (385 CV), coppia massima 450 Nm
Tecnica di trazione
- Monoblocco e testata cilindri in alluminio
- Raffreddato ad acqua con gestione termica
- 4 valvole per cilindro
- 2 turbocompressori a gas di scarico, 2 intercooler
- Iniezione diretta del carburante (Direct Fuel Injection DFI)
- Apertura e alzata valvole variabili (VarioCam Plus)
- Lubrificazione a carter secco integrata con pompa olio regolata in funzione del fabbisogno
- Due catalizzatori a 3 vie e sistema di diagnosi On-Board per il controllo delle emissioni
- 2 filtri antiparticolato per motori a benzina (GPF)
- Collettore di aspirazione ad espansione
- Impianto di scarico con 2 terminali fissati al paraurti (in acciaio legato)
Trasmissione
- Cambio a doppia frizione a 8 rapporti Porsche Doppelkupplung (PDK) con volano bimassa
- Trazione integrale con frizione multidisco a controllo elettronico Porsche Traction Management (PTM)
- Sistema di gestione vettura ferma con funzione Hold
- Funzione Start-Stop automatica
Telaio
- Asse anteriore McPherson con barre antirollio
- Asse posteriore multilink con barre antirollio
- Servosterzo elettromeccanico a rapporto variabile e impulso di sterzata
- Porsche Active Suspension Management (PASM)
- Porsche Stability Management (PSM) incl. ABS con funzioni di frenata ampliate
Ruote
- Cerchi in lega leggera Carrera anteriori 8,5 J x 19″ con pneumatici 235/40 ZR 19, posteriori 11,5 J x 20″ con pneumatici 295/35 ZR 20
- Sistema di monitoraggio pressione pneumatici (RDK)
Freni
- Pinze freno fisse monoblocco in alluminio a 4 pistoncini anteriori e posteriori, dischi freno con diametro 330 mm anteriore e posteriore, autoventilanti e forati, pinze freno in colore nero
- Freno di stazionamento elettrico
- Freno elettromeccanico
Performance
- Tasto Sport per attivare l’impostazione di guida dinamica per motore e cambio
Carrozzeria
- 2+2 sedili con motore posteriore
- Costruzione intelligente leggera in composito di alluminio e acciaio
- Prese d’aria laterali anteriori con alette dell’aria di raffreddamento attive e airblade
- Sistema tetto completamente automatico, composto da una capote in tessuto con guscio e elementi integrati in magnesio e lunotto termico curvo in vetro stratificato di sicurezza, azionamento del tetto a vettura ferma
- Protezione antivento integrata nella cornice del parabrezza
- Roll bar Targa fisso con rifinitura in alluminio, lamelle e logo “targa”
- Spoiler posteriore ad estrazione automatica
- Rifiniture nelle minigonne laterali in nero
- Maniglie delle porte a scomparsa
- Denominazione modello parte posteriore in argento chiaro
- Scritta “Porsche” integrata nella fascia luminosa di raccordo
- Griglia del cofano posteriore con lamelle verticali in argento (lucido)
Fari e visibilità
- Fari principali a LED con luci diurne a 4 punti
- Luci di lettura e illuminazione di orientamento nonché luci di cortesia per scendere dalla vettura con tecnologia a LED compresa illuminazione blocchetto di accensione, vano bagagli, vano piedi e vano portaoggetti
- Specchi di cortesia illuminati integrati nelle alette parasole lato guidatore e passeggero
- Luci supplementari separate nella parte anteriore, con luci di posizione, indicatori di direzione e indicatori laterali con tecnologia a LED
- Fascia di raccordo luminosa compreso luce di parcheggio e fendinebbia posteriore
- Attivazione automatica dei fari inclusa Welcome Home
- Luci posteriori a LED tridimensionali incluso luci di retromarcia, indicatori di direzione e 3a luce stop integrata
- Specchi esterni riscaldabili e regolabili elettricamente fissati sulle porte, asferico sul lato guidatore
- Tergicristalli anteriori con spazzole aerodinamiche e ugelli lavavetro
Aria condizionata e vetratura
- Climatizzatore automatico a 2 zone con regolazione della temperatura separata per guidatore e passeggero, funzione di ricircolo aria automatica con sensore di qualità dell’aria
- Filtro per polveri sottili incluso filtro ai carboni attivi
- Vetri termicamente isolati di colore verde
- Lunotto termico
Sedili
- Sedili sportivi con regolazione elettrica di schienali e altezza e regolazione longitudinale manuale
- Fascia centrale dei sedili anteriori, fasce laterali anteriori e poggiatesta rivestiti in pelle stampata
Sicurezza e protezione
- Sistema europeo di chiamata automatica eCall
- Airbag full-size (2 fasi) per guidatore e passeggero
- Porsche Side Impact Protection System (POSIP), comprende elementi di protezione contro gli urti laterali nelle porte e airbag Head-Thorax per il conducente e il passeggero anteriore
- Punti di supporto sul sedile del passeggero per il sistema di fissaggio del seggiolino per bambini Isofix
- Immobilizzatore del motore con chiusura centralizzata a distanza e sistema di allarme con sorveglianza interna basata su ultrasuoni
- Protezione antiribaltamento integrata nel roll bar Targa fisso
Sistemi di assistenza
- Modalità Porsche WET
- Sistema di avvertimento e di assistenza alla frenata
- Avviamento vettura senza impiego attivo della chiave
- ParkAssistant anteriore e posteriore incluso telecamera posteriore
- Alzacristalli elettrici con comando e dispositivo di protezione nella guarnizione della porta
- Cruise control
- Radiocomando per la chiusura centralizzata e lo sbloccaggio del vano bagagli
Strumenti
- Strumentazione con contagiri analogico centrale e due display TFT da 7 pollici, display centrale da 10,9 pollici
- Indicatore della marcia inserita nel contagiri
Interno
- Volante sportivo multifunzione con paddle regolabile manualmente in altezza e profondità
- Corona volante, maniglie porte, poggiabraccia rivestimento porte e vano portaoggetti della consolle centrale rivestiti in pelle liscia
- Modanatura cruscotto, modanatura consolle centrale e modanature porte in argento scuro Diamar
- Rivestimento capote in stoffa nera
- Listelli sottoporta con denominazione modello
- 2 prese USB nel vano portaoggetti del tunnel centrale, presa (12 volt) nel vano piedi del passeggero anteriore
- Tappetini
- Gancio appendiabiti sul retro dei sedili
Audio e comunicazione
- Sound Package Plus, 8 altoparlanti, 150 watt di potenza complessiva con amplificatore integrato ed elaborazione del segnale digitale
- Porsche Communication Management (PCM) con modulo di navigazione online, predisposizione telefono cellulare, interfacce audio e controllo vocale
- Connect Plus incl. Apple CarPlay, modulo di comunicazione LTE con lettore SIM, accesso Internet wireless e numerosi servizi Porsche Connect
- Porsche Vehicle Tracking System (PVTS)
- Radio digitale
Scomparto bagagli
- Vano bagagli anteriore
- Consolle centrale ascendente con vano portaoggetti
- Vani portaoggetti nelle porte
- Vano portaoggetti (con serratura) e vani portaoggetti nelle porte
- Due portabevande (1 nella consolle centrale e 1 sul lato passeggero anteriore
Colori
- Colori esterni di serie, standard: bianco, giallo Racing, rosso, nero
- Colori interni di serie: nero, grigio ardesia
Porsche 911 Targa 4S
La Porsche 911 Targa 4S offre:
Power unit
- Motore boxer a 6 cilindri con sovralimentazione biturbo, cilindrata 3,0 l, potenza massima 331 kW (450 CV), coppia massima 530 Nm
Tecnica di trazione
- Monoblocco e testata cilindri in alluminio
- Raffreddato ad acqua con gestione termica
- 4 valvole per cilindro
- 2 turbocompressori a gas di scarico, 2 intercooler
- Iniezione diretta del carburante (Direct Fuel Injection DFI)
- Apertura e alzata valvole variabili (VarioCam Plus)
- Lubrificazione a carter secco integrata con pompa olio regolata in funzione del fabbisogno
- Due catalizzatori a 3 vie e sistema di diagnosi On-Board per il controllo delle emissioni
- 2 filtri antiparticolato per motori a benzina (GPF)
- Collettore di aspirazione ad espansione
- Impianto di scarico con 2 terminali doppi fissati al paraurti (in acciaio legato)
Trasmissione
- Cambio a doppia frizione a 8 rapporti Porsche Doppelkupplung (PDK) con volano bimassa
- Trazione integrale con frizione multidisco a controllo elettronico Porsche Traction Management (PTM)
- Porsche Torque Vectoring Plus (PTV Plus) incluso differenziale posteriore regolato elettronicamente con ripartizione della coppia variabile
- Sistema di gestione vettura ferma con funzione Hold
- Funzione Start-Stop automatica
Telaio
- Asse anteriore McPherson con barre antirollio
- Asse posteriore multilink con barre antirollio
- Servosterzo elettromeccanico a rapporto variabile e impulso di sterzata
- Porsche Active Suspension Management (PASM)
- Porsche Stability Management (PSM) incl. ABS con funzioni di frenata ampliate
Ruote
- Cerchi in lega leggera Carrera S anteriori 8,5 J x 20″ con pneumatici 245/35 ZR 20; posteriori 11,5 J x 21″ con pneumatici 305/30 ZR 21
- Sistema di monitoraggio pressione pneumatici (RDK)
Freni
- Pinze freno fisse monoblocco in alluminio a 6 pistoncini anteriori e posteriori a 4 pistoncini, dischi freno con diametro 350 mm anteriore e posteriore, autoventilanti e forati, pinze freno in colore rosso
- Freno di stazionamento elettrico
- Freno elettromeccanico
Performance
- Tasto Sport per attivare l’impostazione di guida dinamica per motore e cambio
Carrozzeria
- 2+2 sedili con motore posteriore
- Costruzione intelligente leggera in composito di alluminio e acciaio
- Prese d’aria laterali anteriori con alette dell’aria di raffreddamento attive e airblade
- Sistema tetto completamente automatico, composto da una capote in tessuto con guscio e elementi integrati in magnesio e lunotto termico curvo in vetro stratificato di sicurezza, azionamento del tetto a vettura ferma
- Deflettore antivento nella cornice del parabrezza
- Roll bar Targa fisso con rifinitura in alluminio, lamelle e logo “targa”
- Spoiler posteriore ad estrazione automatica
- Rifiniture nelle minigonne laterali in nero
- Maniglie delle porte a scomparsa
- Denominazione modello parte posteriore in argento chiaro
- Scritta “Porsche” integrata nella fascia luminosa di raccordo
- Griglia del cofano posteriore con lamelle verticali in argento (lucido)
Fari e visibilità
- Fari principali a LED con luci diurne a 4 punti
- Luci di lettura e illuminazione di orientamento nonché luci di cortesia per scendere dalla vettura con tecnologia a LED compresa illuminazione blocchetto di accensione, vano bagagli, vano piedi e vano portaoggetti
- Specchi di cortesia illuminati integrati nelle alette parasole lato guidatore e passeggero
- Luci supplementari separate nella parte anteriore, con luci di posizione, indicatori di direzione e indicatori laterali con tecnologia a LED
- Fascia di raccordo luminosa compreso luce di parcheggio e fendinebbia posteriore
- Attivazione automatica dei fari inclusa Welcome Home
- Luci posteriori a LED tridimensionali incluso luci di retromarcia, indicatori di direzione e 3a luce stop integrata
- Specchi esterni riscaldabili e regolabili elettricamente fissati sulle porte, asferico sul lato guidatore
- Tergicristalli anteriori con spazzole aerodinamiche e ugelli lavavetro
Aria condizionata e vetratura
- Climatizzatore automatico a 2 zone con regolazione della temperatura separata per guidatore e passeggero, funzione di ricircolo aria automatica con sensore di qualità dell’aria
- Filtro per polveri sottili incluso filtro ai carboni attivi
- Vetri termicamente isolati di colore verde
- Lunotto termico
Sedili
- Sedili sportivi con regolazione elettrica di schienali e altezza e regolazione longitudinale manuale
- Fascia centrale dei sedili anteriori, fasce laterali anteriori e poggiatesta rivestiti in pelle stampata
Sicurezza e protezione
- Sistema europeo di chiamata automatica eCall
- Airbag full-size (2 fasi) per guidatore e passeggero
- Porsche Side Impact Protection System (POSIP), comprende elementi di protezione contro gli urti laterali nelle porte e airbag Head-Thorax per il conducente e il passeggero anteriore
- Punti di supporto sul sedile del passeggero per il sistema di fissaggio del seggiolino per bambini Isofix
- Immobilizzatore del motore con chiusura centralizzata a distanza e sistema di allarme con sorveglianza interna basata su ultrasuoni
- Protezione antiribaltamento integrata nel roll bar Targa fisso
Sistemi di assistenza
- Modalità Porsche WET
- Sistema di avvertimento e di assistenza alla frenata
- Avviamento vettura senza impiego attivo della chiave
- ParkAssistant anteriore e posteriore incluso telecamera posteriore
- Alzacristalli elettrici con comando e dispositivo di protezione nella guarnizione della porta
- Cruise control
- Radiocomando per la chiusura centralizzata e lo sbloccaggio del vano bagagli
Strumenti
- Strumentazione con contagiri analogico centrale e due display TFT da 7 pollici, display centrale da 10,9 pollici
- Indicatore della marcia inserita nel contagiri
Interno
- Volante sportivo multifunzione con paddle regolabile manualmente in altezza e profondità
- Corona volante, maniglie porte, poggiabraccia rivestimento porte e vano portaoggetti della consolle centrale rivestiti in pelle liscia
- Modanatura cruscotto, modanatura consolle centrale e modanature porte in argento scuro Diamar
- Rivestimento capote in stoffa nera
- Listelli sottoporta con denominazione modello
- 2 prese USB nel vano portaoggetti del tunnel centrale, presa (12 volt) nel vano piedi del passeggero anteriore
- Tappetini
- Gancio appendiabiti sul retro dei sedili
Audio e comunicazione
- Sound Package Plus, 8 altoparlanti, 150 watt di potenza complessiva con amplificatore integrato ed elaborazione del segnale digitale
- Porsche Communication Management (PCM) con modulo di navigazione online, predisposizione telefono cellulare, interfacce audio e controllo vocale
- Connect Plus incl. Apple CarPlay, modulo di comunicazione LTE con lettore SIM, accesso Internet wireless e numerosi servizi Porsche Connect
- Porsche Vehicle Tracking System (PVTS)
- Radio digitale
Scomparto bagagli
- Vano bagagli anteriore
- Consolle centrale ascendente con vano portaoggetti
- Vani portaoggetti nelle porte
- Vano portaoggetti (con serratura) e vani portaoggetti nelle porte
- Due portabevande (1 nella consolle centrale e 1 sul lato passeggero anteriore
Colori
- Colori esterni di serie, standard: bianco, giallo Racing, rosso, nero
- Colori interni di serie: nero, grigio ardesia
Porsche 911 Targa: i prezzi
Porsche 911 Targa 4 132.571 euro
Porsche 911 Targa 4S 148.431 euro
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Tesla Model S: modelli, prezzi, dotazioni e foto
La Tesla Model S – nata nel 2013 e sottoposta a un restyling nel 2016 – è un’ammiraglia elettrica statunitense a cinque porte a trazione integrale. La berlinona californiana a emissioni zero è una delle vetture più importanti dello scorso decennio: un mezzo che ha fatto conoscere al grande pubblico la Casa fondata da Elon Musk.
In questa guida all’acquisto della Tesla Model S analizzeremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino dell’ammiraglia ecologica americana: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.
Le foto della Tesla Model S
Tesla Model S: le caratteristiche principali
La Tesla Model S è una grande berlina elettrica a trazione integrale contraddistinta da un’autonomia incredibile. La plancia è dominata da un immenso display touchscreen da 17″.
Un concentrato di tecnologia, ecologia e prestazioni che non trascura la praticità: i bagagliai sono due (oltre a quello posteriore tradizionale c’è un vano anteriore più piccolo) e l’abitacolo è spaziosissimo.
Tesla Model S: gli allestimenti
Gli allestimenti della Tesla Model S sono due: Long Range e Performance.
Tesla Model S Long Range
La dotazione di serie della Tesla Model S Long Range comprende:
- Due motori elettrici (potenza complessiva di 423 CV)
- Ricariche Supercharger illimitate e gratuite
- Sospensioni pneumatiche adattive
- Interni premium (impianto audio premium, sedili anteriori e posteriori riscaldati, volante riscaldato, sbrinatore per tergicristalli, riscaldamento per ugelli, filtraggio aria HEPA, Premium Connectivity per 1 anno con mappe satellitari e visualizzazione del traffico in tempo reale, contenuti multimediali e musica in streaming via Internet, aggiornamenti via Internet tramite cellulare più frequenti e browser Internet, musica e contenuti multimediali tramite Bluetooth, fendinebbia a LED, tetto in vetro oscurato con protezione dai raggi UV e infrarossi, specchietti retrovisori riscaldati, ripiegabili elettricamente e fotocromatici e profili di guida personalizzati)
- Vernice micalizzata
- Cerchi in lega da 19″
- Pilota automatico (consente alla vettura di sterzare, accelerare e frenare automaticamente in base alla presenza di altri veicoli e di pedoni nella corsia di marcia)
Tesla Model S Performance
La Tesla Model S Performance aggiunge alla dotazione della Long Range:
- Due motori elettrici (potenza complessiva di 613 CV)
- Modalità Ludicrous
- Design degli interni migliorato
- Spoiler Fibra di carbonio
Tesla Model S: modelli e prezzi di listino
Di seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Tesla Model S. La gamma motori dell’ammiraglia elettrica californiana è composta da due unità:
- due motori elettrici da 423 CV
- due motori elettrici da 613 CV
Tesla Model S Long Range (89.880 euro)
La Tesla Model S Long Range è la versione “base” dell’ammiraglia elettrica “yankee” ed è anche l’auto a emissioni zero con più autonomia (610 km) tra quelle in commercio in Italia. I due motori generano una potenza complessiva di 423 CV e permettono alla berlinona statunitense di raggiungere una velocità massima di 250 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 3,8 secondi.
Tesla Model S Performance (106.680 euro)
La Tesla Model S Performance è la versione più brutale della “segmento E” ecologica americana: 261 km/h di velocità massima e “0-100″in 2,6 secondi. I due motori elettrici generano una potenza totale di 613 CV mentre l’autonomia è di 593 km.
Tesla Model S: gli optional
La dotazione di serie della Tesla Model S andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: la guida autonoma al massimo potenziale (6.700 euro: funzione Navigazione con Autopilot, guida automatica nella gestione dello svincolo autostradale, inclusi incroci e sorpassi di auto più lente, cambio di corsia automatico durante la guida in autostrada, parcheggio automatico parallelo e perpendicolare e parcheggio e recupero automatico del veicolo) e la vernice metallizzata (1.600 euro).
Tesla Model S usata
Le Tesla Model S usate si trovano abbastanza facilmente: per i primi esemplari dotati della batteria da 85 kWh “bastano” meno di 40.000 euro.
Tesla Model S interni
L’abitacolo della Tesla Model S – illuminato da un ampio tetto in vetro – è spazioso e tecnologico. Degno di nota l’ampio display touchscreen da 17″ sulla plancia.
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Passaggio tra le patenti, tutte le informazioni utili
Vediamo quali sono i passaggi da effettuare per poter conseguire una categoria di patente differente rispetto a quella di cui si è già in possesso. Una cosa da sottolineare oggi è che tutti coloro che si preparano sugli esami teorici informatizzati studiano anche la teoria inerente ai rimorchi, che servirà per poter eventualmente conseguire l’estensione E affrontando semplicemente l’esame pratico, senza dover rifare nuovamente quella teorico.
Le persone che hanno sostenuto l’esame per la patente B dopo il 1/1/2013, oggi possono richiedere di conseguire la BE e devono superare solo un esame pratico. Anche i candidati che hanno sostenuto l’esame per la patente C o D dopo il 2/3/2015, se decidono di voler conseguire rispettivamente la CE o la DE, devono affrontare solo l’esame pratico. Cambia invece per tutti coloro che hanno preso la patente prima delle date che abbiamo specificato. Questi soggetti, per ottenere l’estensione E della propria patente, devono fare il solito esame pratico, ma anche un esame teorico integrativo orale.
Altra cosa da sapere è che, in base all’articolo 125, chi possiede la patente CE e la D in automatico può avere già la DE. Chi invece è già in possesso della patente DE e della C, per ottenere la CE deve comunque sostenete un esame pratico.
Patente A, come funzionano i passaggi alle altre categorie
Per chi è in possesso della patente AM e vuole prendere la patente A1, A2, A o B, allora è necessario sostenere esame pratico e teorico. Per chi ha la patente A1 e vuole la patente A2, c’è solo un esame pratico da fare, lo stesso per chi ha lapatente A1, A2, A o B1 e vuole la patente B. Coloro che sono in possesso delle patenti A1, A2 e A e vogliono la patente BE, devono ovviamente prima conseguire la patente B, chi ha la patente A1, A2 o A e decide di conseguire la patente C1, C, D1 o D, deve prima prendere la patente B.
Patente B, come funzionano i passaggi alle altre categorie
Vediamo invece come si deve comportare chi ha già la patente B. Per prendere la patente A, A1 o A2 serve l’esame pratico, per la patente C1, C, D1 o D sono necessari invece sia l’esame teorico che l’esame pratico. Chi ha la patente B e vuole conseguire l’estensione E, deve fare un esame teorico integrativo orale e un esame pratico; se ha sostenuto l’esame della patente posseduta dopo il 1/12/2013, allora basta solo l’esame pratico. Per conseguire la patente C1E o CE, il possessore di patente B deve prima conseguire la C o la C1, lo stesso principio per chi vuole la patente D1E o DE.
Patente C e D, come funzionano i passaggi alle altre categorie di patente
Ultima categoria di cui parliamo è quella dei possessori di patente di categorie C e D. Partiamo da chi ha la patente C1 e per conseguire la C deve fare esame teorico e pratico, come anche chi ha la patente D1 e vuole prendere la patente D. I soggetti che sono in possesso di patente C devono sostenere un esame teorico orale integrativo e un esame pratico per conseguire la CE, se hanno fatto l’esame della patente posseduta dopo il 2/3/2015, allora basta solo l’esame pratico.
Chi ha la patente CE, per ottenere la patente D deve fare esame pratico e teorico, ma ottiene in automatico anche la DE. Coloro che posseggono invece la patente CE o D, non debbono sostenere alcun esame per l’ottenimento della patente DE. Chi ha già la patente D e vuole la patente DE, deve sostenere un esame teorico orale integrativo e un esame pratico, se ha fatto il suo esame della patente posseduta dopo il 2/3/2015 invece deve fare solo l’esame pratico. Infine, i soggetti con patente C, prima di prendere la patente DE, devono fare la patente D, e chi invece ha la patente C o DE e vuole la patente CE, deve fare solo l’esame pratico.
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Filtro antipolline dell’auto, cos’è e quando cambiarlo
Siamo tutti a conoscenza del fatto che le nostre vetture hanno un filtro antipolline, ma purtroppo non prestiamo troppa attenzione a questa componente che fa parte dell’impianto di areazione dell’auto e che comunque è molto importante. Si tratta infatti di un elemento fondamentale per la nostra salute, e non solo, che andrebbe controllato e cambiato periodicamente. Vediamo tutto quello che c’è da sapere sul filtro antipolline dell’auto.
Filtro antipolline dell’auto: di cosa si tratta
Il filtro che chiamiamo antipolline, altro non è che il filtro abitacolo, è più corretto chiamarlo in questo modo. La sua utilità infatti non riguarda solo il filtraggio dei pollini, ma in generale è un elemento che ha il compito di filtrare l’aria che entra in auto attraverso le bocchette del sistema di areazione. I filtri abitacolo si dividono in due tipologie differenti:
- filtro in fibra o in carta, più economico, limita la quantità di pollini e di polveri che provengono dall’esterno;
- filtro ai carboni attivi, più costoso, ma capace di filtrare in modo efficace anche le sostanze pericolose che vengono emesse dagli scarichi degli altri veicoli circolanti, come ad esempio il cromo, il vanadio e il cadmio, che sono molto nocivi per la salute.
Il filtro che comunemente chiamiamo antipolline, che come abbiamo visto tecnicamente è il filtro abitacolo, è un elemento universale, presente sulle auto per impedire alle sostanze malsane che circolano nell’aria e sulle strade di entrare nell’abitacolo dell’auto causando danni più o meno seri per la nostra salute.
Precisiamo che non si tratta del filtro dell’aria, il filtro antipolline (o abitacolo) infatti è un’altra tipologia di componente. Il filtro dell’aria innanzitutto è situato nel vano motore e fa parte dell’impianto di alimentazione di un veicolo. Oltretutto è un elemento che serve per garantire un ottimo funzionamento dell’auto, visto che trattiene detriti, polveri, sporcizia e fogliame, impedendo che entrino nella camera di combustione, danneggiando la macchina.
Filtro antipolline: ogni quanto cambiarlo e perché è importante la sostituzione
Il filtro abitacolo quindi, come abbiamo visto, ha un ruolo fondamentale per preservare la nostra salute, ci impedisce infatti di respirare le sostanze nocive che sono presenti nell’aria. Come tutti i filtri però ovviamente con il tempo si sporca e si usura e perde ovviamente la sua efficacia. Ci sono due particolari molto importanti che ci mettono in allarme e ci fanno capire che il filtro è da sostituire:
- l’impianto di condizionamento non funziona più correttamente, sia quello caldo che freddo. Si nota che perde potenza a causa della quantità minore di aria che passa attraverso il filtro;
- i vetri dell’auto si appannano più facilmente, questo significa che il filtro abitacolo è sporco e ostruito e che non riesce a consentire all’aria si circolare come dovrebbe all’interno dell’abitacolo.
È meglio evitare di arrivare a queste condizioni e quindi il consiglio è quello di cambiare i filtri almeno una volta all’anno. Accorciate i tempi nei casi in cui usate l’auto in strade particolarmente polverose o in zone con un elevato tasso di smog nell’aria e o se percorrete più di 15.000 km all’anno.
Nel manuale dell’auto c’è scritto dove si trova il filtro antipolline, di solito è posizionato sotto il parabrezza o sotto il cassetto porta oggetti, potete quindi controllarlo da soli, se avete una certa dimestichezza, altrimenti portate l’auto dal meccanico.
Nel caso in cui il filtro ha assunto un colore molto scuro o sia pieno di residui, allora è necessario procedere immediatamente con la sostituzione.
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