Monthly Archives: Aprile 2020
F1 2020, gli sponsor
Gli sponsor sono fondamentali in F1: le aziende che investono nel Circus portano alle scuderie i soldi necessari per andare avanti e grazie agli adesivi dei loro marchi regalano un look personale alle monoposto.
Il contributo economico degli sponsor è ancora più decisivo in questo Mondiale F1 2020 bersagliato dal coronavirus e – per il momento – privo di GP.
Di seguito troverete gli sponsor più importanti per ognuno dei dieci team del campionato del mondo 2020 di Formula 1 con una breve spiegazione relativa a cosa producono le aziende (spesso sconosciute al grande pubblico) che investono nella classe regina del motorsport.
Mercedes (Germania)
- Bose – Azienda statunitense specializzata in apparecchi audio
- Epson – Compagnia elettronica giapponese
- Hewlett Packard Enterprise – Azienda informatica statunitense
- Ineos – Azienda chimica britannica
- IWC – Azienda svizzera specializzata in orologi
- Marriott Bonvoy – Programma fedeltà della catena statunitense di hotel Marriott
- Monster Energy – Energy drink statunitense
- Petronas – Compagnia petrolifera malese
- Tommy Hilfiger – Casa di moda statunitense
- UBS – Banca svizzera
Ferrari (Italia)
- Hublot – Azienda svizzera specializzata in orologi
- Kaspersky – Società russa specializzata in sicurezza informatica
- Mahle – Compagnia tedesca specializzata in componentistica automotive
- Mission Winnow – Iniziativa della Philip Morris finalizzata a mostrare al mondo gli sviluppi del colosso del tabacco statunitense
- OMR – Azienda lombarda specializzata in componentistica automotive
- Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
- Ray-Ban – Compagnia statunitense specializzata in occhiali
- Shell – Compagnia petrolifera anglo-olandese
- UPS – Azienda statunitense specializzata in spedizioni internazionali
- Weichai – Compagnia statale cinese specializzata nella produzione di motori a gasolio
Red Bull (Austria)
- Aston Martin – Casa automobilistica britannica
- Citrix – Azienda informatica statunitense
- Esso – Compagnia petrolifera statunitense
- Honda – Casa automobilistica e motociclistica giapponese
- Iris – Azienda britannica specializzata in prodotti audio
- Mobil 1 – Marchio di lubrificanti di proprietà del colosso petrolifero statunitense ExxonMobil
- PayVoo – Società finanziaria lituana
- Puma – Azienda tedesca di articoli sportivi
- Rauch – Compagnia austriaca specializzata in bevande
- TAG Heuer – Azienda svizzera specializzata in orologi
McLaren (Regno Unito)
- A Better Tomorrow – Iniziativa della BAT (British American Tobacco) finalizzata a mostrare al mondo gli sviluppi del colosso britannico del tabacco
- Arrow – Compagnia elettronica statunitense
- Automation Anywhere – Società informatica statunitense
- Darktrace – Società britannica specializzata in sicurezza informatica
- Dell Technologies – Compagnia informatica statunitense
- Estrella Galicia 0,0 – Birra analcolica spagnola
- Hilton – Catena alberghiera statunitense
- Huski Chocolate – Azienda dolciaria svedese
- Richard Mille – Azienda svizzera specializzata in orologi
- Splunk – Società informatica statunitense
Renault (Francia)
- Bell & Ross – Azienda francese specializzata in orologi
- BP – Azienda petrolifera britannica
- Castrol – Azienda britannica specializzata in lubrificanti
- DP World – Società logistica emiratina
- DuPont – Azienda chimica statunitense
- Eurodatacar – Azienda francese specializzata nell’identificazione auto come deterrente al furto
- Infiniti – Casa automobilistica giapponese
- Mapfre – Compagnia di assicurazioni spagnola
- Microsoft – Azienda informatica statunitense
- RCI Bank and Services – Società finanziaria francese
Racing Point (Regno Unito)
- Acronis – Società informatica svizzera
- Aqua Mondo – Prodotto dell’azienda austriaca BWT specializzata nei sistemi di trattamento dell’acqua
- Bombardier – Società canadese specializzata nei settori aerospaziale e ferroviario
- BWT – Società austriaca specializzata nei sistemi di trattamento dell’acqua
- Canada Life – Compagnia di assicurazioni canadese
- Claro – Compagnia telefonica brasiliana
- Infinitum – Servizio di Internet a banda larga in Messico
- JCB – Società britannica specializzata in macchine edili e agricole
- Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
- Telcel – Azienda messicana di telecomunicazioni
Alfa Romeo (Svizzera)
- Additive Industries – Società olandese specializzata in macchine utensili
- Adler Pelzer Group – Azienda tedesca specializzata in componentistica automotive
- Built for Athletes – Società britannica specializzata in zaini
- Carrera – Marchio austriaco di occhiali da sole di proprietà del gruppo veneto Safilo
- GlobeAir – Azienda austriaca specializzata nel noleggio di jet privati
- Huski Chocolate – Azienda dolciaria svedese
- Ivy Oxford – Marchio lombardo di abbigliamento
- Orlen – Compagnia petrolifera statale polacca
- Richard Mille – Azienda svizzera specializzata in orologi
- Singha – Birra thailandese
Haas (USA)
- Alpinestars – Società veneta specializzata in abbigliamento tecnico per piloti di auto e moto
- Blue DEF – Marchio di AdBlue di proprietà dell’azienda chimica statunitense Peak
- Jack & Jones – Marchio di abbigliamento danese
- Nominet Cyber – Società britannica specializzata in sicurezza informatica
- Peak – Azienda chimica statunitense
- Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
- Richard Mille – Azienda svizzera specializzata in orologi
- stichd – società olandese produttrice di intimo, calze e swimwear di proprietà dell’azienda tedesca Puma
Williams (Regno Unito)
- ABK – Birra tedesca di proprietà del gruppo statunitense ROKiT
- Acronis – Società informatica svizzera
- Bandero – Tequila messicana di proprietà del gruppo statunitense ROKiT
- Bogart’s – Marchio di alcolici creato dal gruppo statunitense ROKiT
- Financial Times – Quotidiano finanziario britannico
- Lavazza – Azienda piemontese produttrice di caffè
- NetJets – Consociata del gruppo statunitense Berkshire Hathaway specializzata in jet privati a proprietà frazionata
- RBC – Royal Bank of Canada, società finanziaria canadese
- ROKiT – Azienda statunitense specializzata in telecomunicazioni
- Sofina – Azienda alimentare canadese
AlphaTauri (Italia)
- Casio Edifice – Marchio di orologi dell’azienda giapponese Casio
- Honda – Casa automobilistica e motociclistica giapponese
- Moose – Sidro thailandese
- MyWorld – Azienda austriaca specializzata in multi-level marketing
- Piloti – Azienda di scarpe statunitense
- Pirelli – Azienda lombarda specializzata in pneumatici
- Randstad – Agenzia per il lavoro olandese
- RDS – Società giapponese specializzata in tecnologia e design
- Riedel – Azienda tedesca specializzata in sistemi di comunicazione per video e audio network real-time
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Assicurazione neopatentati: tutto quello che bisogna sapere
Una delle domande più frequenti per i neopatentati è se il premio dell’assicurazione dell’auto è più costoso. La realtà non è questa, la polizza non ha prezzi più elevati, ma bisogna capire bene quali coperture scegliere e quale tipologia di assicurazione stipulare. Quindi vediamo dettagli e caratteristiche della Rc Auto per i neopatentati, i costi del premio e quali sono i migliori consigli per un’ottima copertura, senza spendere una cifra eccessiva.
Rc Auto per neopatentati: quando aumenta il premio
L’aumento del costo dell’assicurazione per neopatentati è vero solo in parte, alcune compagnie infatti applicano costi differenti per la polizza auto in rapporto all’età dell’assicurato e non in base al periodo di conseguimento della patente. La soglia in cui è possibile ottenere un premio dell’Rc Auto conveniente va dai 26 ai 28 anni in linea generale, anche se si tratta di soggetti neopatentati, visto che la maggior parte delle compagnie valuta come soggetti maggiormente a rischio quelli più giovani, dai 18 ai 26-28 anni.
È necessario scegliere la compagnia a cui appoggiarsi e capire prima se è possibile ereditare la classe di merito del proprio genitore o altro convivente facente parte dello stesso nucleo familiare, la soluzione migliore per risparmiare è chiedere differenti preventivi e scegliere poi quello che si adatta alle proprie esigenze.
Assicurazione neopatentati, cosa comunicare alla compagnia
Se un genitore vuole far usare il proprio veicolo al figlio neopatentato, allora la cosa deve essere segnalata presso l’agenzia assicuratrice, che deve sapere che vi sarà un nuovo utilizzatore della medesima vettura assicurata, ma solo nel caso la polizza sottoscritta copre i danni di un solo soggetto guidatore. Se il genitore pensa che il figlio userà il veicolo poche volte, è possibile non comunicare nulla alla compagnia assicurativa, senza dover quindi sottoscrivere una nuova copertura sinistri.
Nel caso in cui il soggetto neopatentato non sia inserito nella lista dei possibili guidatori dell’auto e provoca un sinistro, lo stesso non viene risarcito dall’assicurazione. Per questo è fondamentale che il soggetto neopatentato sappia i rischi e i danni a cui può andare incontro con comportamenti errati e non in sicurezza.
Se un soggetto neopatentato ha un’auto di sua proprietà ha la necessità di sottoscrivere un’assicurazione per la guida del veicolo, che lui stesso può richiedere alla compagnia che ritiene maggiormente conveniente. Come spiegato nella prima domanda, le compagnie assicurative calcolano il premio della polizza auto in base all’età anagrafica, considerando un maggiore livello di rischio fino ai 28 anni, per cui se si ha un’età inferiore è necessario valutare le clausole per ottenere un premio conveniente.
Con il Decreto Bersani era possibile per i neopatentati ereditare la classe di merito di un genitore, che di solito possiede la prima classe, per cui si aveva la possibilità di beneficiare di un costo del premio inferiore alla classe 14esima; oggi la stessa cosa è possibile anche tra veicoli di tipologia differente (auto-moto) grazie alla Rc Auto familiare.
La maggior parte delle compagnie assicurative offrono un premio differente non solo per i soggetti neopatentati, ma per tutti coloro che richiedono di assicurare un’auto per la prima volta o che si trovano, come abbiamo già detto, in una classe di età inferiore ai 26-28 anni. La tipologia di assicurazione è la stessa che viene stipulata con un soggetto con patente da diversi anni, ma con costi del premio che variano in base all’età anagrafica.
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Audi A3 Sportback MHEV: foto, dati, prezzi e rivali della compatta mild hybrid tedesca
L’Audi A3 Sportback MHEV è la variante mild hybrid benzina 48V della quarta generazione della compatta di Ingolstadt. Di seguito troverete le foto, i dati, i prezzi e le rivali della “segmento C” ibrida leggera tedesca.
Audi A3 Sportback MHEV: il motore
Il motore dell’Audi A3 Sportback MHEV è un 1.5 turbo TFSI mild hybrid 48V benzina da 150 CV abbinato a un cambio automatico a doppia frizione S tronic a 7 rapporti.
Un propulsore dotato del sistema COD (cylinder on demand) che disattiva due cilindri ai carichi medi e bassi impreziosito da una rete di bordo a 48 Volt composta da un alternatore-starter azionato a cinghia (RSG) che integra in un unico modulo la connessione all’unità termica e il motore elettrico (chiamato a operatore da alternatore nelle fasi di rilascio e frenata). L’RSG garantisce un boost elettrico quantificabile in 50 Nm e 12 CV nelle fasi di partenza e ripresa.
Audi A3 Sportback MHEV: efficienza e consumi
L’Audi A3 Sportback MHEV può avanzare per inerzia “in folle” o di veleggiare a motore spento quando il conducente rilascia il pedale dell’acceleratore a velocità comprese tra 40 e 160 km/h e ha una modalità start/stop attiva già a partire da 22 km/h.
Soluzioni che hanno permesso di ridurre i consumi fino a 0,4 litri ogni 100 km nel ciclo reale rispetto alla variante a benzina “normale”.
La frenata rigenerativa è legata all’azione dell’alternatore-starter e può recuperare fino a 12 kW di potenza: l’energia recuperata viene immagazzinata in una specifica batteria agli ioni di litio.
Audi A3 Sportback MHEV: gli allestimenti
Gli allestimenti dell’Audi A3 Sportback MHEV sono quattro: “base”, Business, Business Advanced e S line edition.
Audi A3 Sportback MHEV
La dotazione di serie dell’Audi A3 Sportback MHEV comprende:
Cerchi/pneumatici
- Cerchi in lega d’alluminio a 5 razze doppie 7 J x 16 con pneumatici 205/55 R 16
Luce
- Protettori anteriori in tecnologia LED
- Sensore luci/pioggia
- Gruppi ottici posteriori alogeni
Specchietti
- Specchietto interno schermabile automaticamente, senza cornice
- Specchietti di cortesia illuminati
- Specchietti retrovisori esterni in tinta con la carozzeria, regolabili, riscaldabili, ripiegabili elettricamente e con funzione automatica di antiabbagliamento
Sistemi di chiusura
- Telecomando per apertura/chiusura porte senza Safelock
- Sicura per bambini ad azionamento elettrico
Sistemi per il tetto e cristalli
- Parabrezza in vetro atermico
Ulteriori equipaggiamenti esterni
- Spoiler posteriore verniciato nello stesso colore della carrozzeria
Sedili
- Sedili rivestiti in tessuto Index
- Poggiabraccia centrale anteriore
- Schienale del sedile posteriore ribaltabile
- Sedili anteriori normali
- 3 poggiatesta posteriori regolabili manualmente
Inserti decorativi
- Inserti alla plancia e al cruscotto in vernice effetto seta grigio platino
Cielo dell’abitacolo
- Cielo vettura in tessuto grigio acciaio
Volante ed elementi di comando
- Sterzo elettromeccanico
- Volante multifunzione plus in pelle a 3 razze
Climatizzazione
- Climatizzatore manuale
Ulteriori equipaggiamenti interni
- Tappetini anteriori e posteriori in velluto
Infotainment
- MMI radio plus
- Ricezione radio digitale (DAB)
- 2 prese USB-C posteriori
- Interfaccia Bluetooth
- Cruscotto digitale da 10,25″
- Chiamata di emergenza e assistenza Audi connect con Audi connect Remote & Control
Sistemi di assistenza
- Supporto alle manovre di schivamento
- Freno di stazionamento elettromeccanico
- Cruise control
- Audi pre sense front
- Lane departure warning
Tecnica e sicurezza
- Assetto standard
- Start&stop system per il recupero di energia
- Kit riparazione pneumatici
- Keyless Go
- Immobilizer
- Airbag anteriori laterali, integrati nello schienale, e per la testa, che proteggono i passeggeri anteriori e dei posti posteriori in caso di collisioni laterali
- Disattivazione airbag passeggero anteriore
- Attacchi Isofix con Top Tether per i sedili esterni della panca posteriore
- Indicatore perdita pressione pneumatici
- Attrezzi di bordo
- Kit primo soccorso e triangolo di emergenza, con due giubbottini d’emergenza
Audi A3 Sportback MHEV Business
L’Audi A3 Sportback MHEV Business costa 2.500 euro più della “base” e aggiunge:
Climatizzazione
- Climatizzatore automatico bizona
Infotainment
- Audi smartphone interface
- Audi virtual cockpit da 10,25″
- Sistema di navigazione MMI plus con MMI touch
Sistemi di assistenza
- Sistema di ausilio al parcheggio posteriore
- Adaptive speed assist (ACC)
Audi A3 Sportback MHEV Business Advanced
L’Audi A3 Sportback MHEV Business Advanced costa 1.300 euro più della Business e aggiunge:
Cerchi/pneumatici
- Cerchi in lega d’alluminio a 5 razze in design dinamico 8 J x 18 con pneumatici 225/40 R 18
Ulteriori equipaggiamenti esterni
- Pacchetto esterno lucido
Inserti decorativi
- Battitacchi anteriori con inserto in alluminio non illuminato
Sistemi di assistenza
- Sistema di ausilio al parcheggio plus con assistente al parcheggio
Audi A3 Sportback MHEV S line edition
L’Audi A3 Sportback MHEV S line edition costa 1.900 euro più della Business Advanced e aggiunge:
Cerchi/pneumatici
- Cerchi in lega d’alluminio a 5 razze a Y, grigio grafite, torniti lucidi 8 J x 18 con pneumatici 225/40 R 18
Ulteriori equipaggiamenti esterni
- Spoiler S line verniciato nello stesso colore della carrozzeria
Inserti decorativi
- Battitacchi anteriori con inserto in alluminio con logo S line illuminato
Tecnica e sicurezza
- Audi drive select per assetto di serie
- Assetto sportivo
Audi A3 Sportback MHEV: i prezzi e le rivali
Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic 32.300 euro
Volkswagen Golf 1.5 eTSI Style 32.650 euro
Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic Business 34.800 euro
Volkswagen Golf 1.5 eTSI Style 32.650 euro
Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic Business Advanced 36.100 euro
Audi A3 Sportback 35 TFSI S tronic S line edition 38.000 euro
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Igienizzare e sanificare tappezzeria auto: come fare
La sanificazione degli interni dell’auto è fondamentale per igienizzare il proprio veicolo, si tratta di una pratica di lavaggio molto profonda e importante quanto la pulizia della carrozzeria e degli esterni. È importante infatti trovarsi in un ambiente accogliente, sia per una questione di igiene che di salute. La pulizia e la sanificazione non sono semplici, richiedono una certa cura, i giusti prodotti e le tecniche esatte.
A volte capita di mangiare in auto per la fretta o di rovesciare una bibita su un sedile, o ancora di portare con sé il proprio amico a 4 zampe. Tutte queste opzioni chiaramente costituiscono il pericolo di sporcare l’interno del veicolo, che siano i residui di un liquido, le briciole di un panino o i peli del cane, un ambiente in queste condizioni non è di sicuro sano e necessita di una pulizia approfondita. Lo sporco e la polvere si annidano in ogni auto, anche quella tenuta meglio, per questo è bene pulire l’abitacolo abitualmente e non solo facendola brillare all’esterno, ma anche all’interno. Per procedere alla pulizia e sanificazione della vettura ci sono differenti metodi, si possono usare prodotti specifici, rivolgersi ad un professionista, oppure provare con un metodo fai da te.
Come pulire e igienizzare gli interni dell’auto autonomamente
Oltre ai prodotti specifici venduti dai negozi specializzati, esistono anche differenti soluzioni fai da te. Vediamo quella più efficace, che vede come protagonista il bicarbonato di sodio. È necessario procurarsi:
- due cucchiai di bicarbonato;
- due tazze di acqua calda;
- due cucchiai di detersivo liquido per i piatti;
- una spazzola morbida, per non danneggiare i tessuti degli interni;
- un asciugamano soffice;
- un contenitore che serve per mescolare gli ingredienti.
La prima cosa da fare è mischiare bicarbonato e sapone per i piatti, aggiungere l’acqua calda e mescolare tutto, creando quindi una formula vincente in grado di smacchiare e eliminare i cattivi odori. Si potrà poi intingere la spazzola nella soluzione ottenuta e passarla sul rivestimento con continui movimenti circolari. È importante che la spazzola sia bagnata ma non al punto di gocciolare, i tessuti dell’abitacolo dell’auto infatti non devono assorbire troppa acqua, altrimenti rischiano di rovinarsi. Alla fine di questa prima operazione, potete tamponare con l’asciugamano, abbassare i finestrini e lasciare ventilare per un’asciugatura perfetta.
I prodotti in commercio per la sanificazione dell’auto
I rivenditori specializzati offrono una vasta gamma di detergenti per la pulizia della tappezzeria e l’igienizzazione degli interni dell’auto. Si trovano soluzioni a differenti prezzi, l’importante è acquistare prodotti di qualità, per non danneggiare la propria macchina. I tessuti degli interni infatti sono delicati e non bisogna rischiare di andare a creare delle macchie permanenti o rovinare e consumare le stoffe con prodotti troppo aggressivi.
Prima di utilizzare qualsiasi detergente è importante leggere le indicazioni riportate sulla confezione e provare anche il prodotto su un angolino nascosto dell’abitacolo, per vederne la reazione. L’applicazione, anche in questo caso, deve essere effettuata con una spazzola morbida e, una volta eseguito il lavaggio, è necessario lavare via il detergente con cura e asciugare.
Ultima cosa molto importante da tenere presente è che non tutti i tessuti sono uguali e quindi, prima di procedere in autonomia, è necessario conoscerne le caratteristiche. Per fare un esempio, è ovvio che gli interni in pelle necessitano di trattamenti completamente differenti da quelli in Alcantara e che i prodotti utilizzati non possono essere i medesimi, se non si vuole rovinare la macchina. Spesso accade che con i metodi fai da te non si ottengano risultati ottimali, soprattutto nel caso in cui si debbano togliere dai sedili macchie secche e datate, ormai impresse nel tessuto. Per questo raccomandiamo di intervenire tempestivamente quando si sporca la macchina all’interno.
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Autovelox, quali sono gli errori di rilevamento
Gli autovelox sono sistemi che servono a rilevare la velocità di percorrenza delle auto, vengono installati in differenti punti delle strade di tutta Italia e servono per controllare che gli autisti rispettino i limiti di velocità imposti dalla Legge e per punire invece chi li oltrepassa, i trasgressori. C’è una cosa però da sapere, che gli autovelox purtroppo potrebbero anche sbagliare, vediamo cosa si intende per errori di rilevamento.
Quando l’autovelox può sbagliare il rilevamento
Uno dei casi più comuni in cui si può presentare un errore di rilevamento dell’autovelox è quello in cui due o più veicoli si trovano contemporaneamente nella stessa porzione di strada, ma con velocità differenti. L’operatore o il dispositivo automatico in funzione captano il primo mezzo in arrivo, che viaggia a velocità regolamentare; durante la misurazione però, la lettura viene falsata a causa di un altro veicolo che sopraggiunge più velocemente e che fa scattare la foto all’autovelox. In questo caso quindi la multa viene data alla prima auto su cui era puntato il sistema, ingiustamente.
Lo stesso può avvenire con l’apparato radar, la lettura viene influenzata da una delle due auto, però viene fotografata solo la targa della prima in corsia. Anche l’autovelox a fotocellule può purtroppo fare lo stesso errore, può avvenire infatti che la prima fotocellula venga fatta scattare da un veicolo in prima corsia e la seconda, appena dopo, da un’auto che viaggia in sorpasso sulla seconda corsia.
Autovelox telelaser, quando può sbagliare il rilevamento
Anche il sistema che funziona con telelaser potrebbe sbagliare a captare il giusto veicolo, nonostante permetta all’operatore di mirare proprio l’auto che prosegue più velocemente su quel determinato tratto di strada. Nella pratica però l’operazione non sempre è facile, infatti il fascio di rilevamento del dispositivo si allarga man mano che aumenta la distanza, fino a circa 3 metri di misurazione massima. Se una corsia stradale è larga 2.75 metri, un puntamento fatto sulla prima corsia può ovviamente essere condizionato dal passaggio di un’auto sulla seconda. Pensiamo anche al dispositivo stesso, si tratta di uno strumento che pesa alcuni kg e che non è sempre facile da tenere ben puntato su un mezzo che si sposta rapidamente, mentre la mano trema e quindi anche il puntino rosso del laser oscilla. Oltretutto, mancando la prova fotografica, le multe in questo caso sono le più dubbie. È difficile dimostrare all’automobilista che la velocità che si vede sul display è effettivamente quella della sua vettura e non di un’altra passata vicina.
Il collaudo e la taratura dell’autovelox
Secondo quanto stabilito dalla Legge, la funzionalità regolare dell’autovelox deve essere attestata da due documenti, il certificato di collaudo e quello di taratura. Il collaudo viene fatto una volta sola, al primo utilizzo dell’apparecchio e attesta che il dispositivo rispetti i parametri di Legge. La taratura invece è una verifica di funzionamento che deve essere effettuata almeno una volta all’anno. Se mancano gli attestati, la multa con autovelox è nulla.
Altra cosa da sapere è che quando la Polizia compila la multa, deve riportare la data in cui è stata effettuata l’ultima taratura, questo per non costringere l’automobilista ad effettuare ricerche e verifiche che potrebbero rivelarsi troppo difficoltose. In ogni caso, l’automobilista può diffidare di ciò e chiedere comunque di prendere visione dei documenti, o prima di intentare l’opposizione al giudice di pace o nello stesso giudizio, contestando il non corretto funzionamento dell’autovelox con il proprio atto di ricorso.
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Tutte le sigle automobilistiche internazionali
Le sigle automobilistiche internazionali sono composte da un massimo di tre lettere e permettono di capire da quale Paese arriva una vettura. Alcune – quelle che compaiono su auto di turisti in visita in Italia – sono più famose mentre altre sono state viste solo da alcuni fortunati che hanno avuto modo di attraversare nazioni sconosciute ai più.
Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le sigle automobilistiche internazionali del mondo.
Sigle automobilistiche internazionali: l’elenco completo
- A – Austria
- AFG – Afghanistan
- AG – Antigua e Barbuda
- AL – Albania
- AM – Armenia
- AND – Andorra
- ANG – Angola
- AUS – Australia
- AZ – Azerbaigian
- B – Belgio
- BD – Bangladesh
- BDS – Barbados
- BF – Burkina Faso
- BG – Bulgaria
- BH – Belize
- BHT – Bhutan
- BIH – Bosnia ed Erzegovina
- BOL – Bolivia
- BR – Brasile
- BRN – Bahrein
- BRU – Brunei
- BS – Bahamas
- BW – Botswana
- BY – Bielorussia
- C – Cuba
- CAM – Camerun
- CDN – Canada
- CGO – Repubblica Democratica del Congo
- CH – Svizzera
- CHN – Cina
- CI – Costa d’Avorio
- CL – Sri Lanka
- CO – Colombia
- COM – Comore
- CR – Costa Rica
- CV – Capo Verde
- CY – Cipro
- CZ – Repubblica Ceca
- D – Germania
- DJI – Gibuti
- DK – Danimarca
- DOM – Repubblica Dominicana
- DY – Benin
- DZ – Algeria
- E – Spagna
- EAK – Kenya
- EAT – Tanzania
- EAU – Uganda
- EC – Ecuador
- ER – Eritrea
- ES – El Salvador
- EST – Estonia
- ET – Egitto
- ETH – Etiopia
- F – Francia
- FIN – Finlandia
- FJI – Figi
- FL – Liechtenstein
- FSM – Micronesia
- G – Gabon
- GB – Regno Unito
- GCA – Guatemala
- GE – Georgia
- GH – Ghana
- GQ – Guinea Equatoriale
- GR – Grecia
- GUY – Guyana
- H – Ungheria
- HKJ – Giordania
- HN – Honduras
- HR – Croazia
- I – Italia
- IL – Israele
- IND – India
- IR – Iran
- IRL – Irlanda
- IRQ – Iraq
- IS – Islanda
- J – Giappone
- JA – Giamaica
- K – Cambogia
- KIR – Kiribati
- KP – Corea del Nord
- KS – Kirghizistan
- KSA – Arabia Saudita
- KWT – Kuwait
- KZ – Kazakistan
- L – Lussemburgo
- LAO – Laos
- LAR – Libia
- LB – Liberia
- LS – Lesotho
- LT – Lituania
- LV – Lettonia
- M – Malta
- MA – Marocco
- MAL – Malaysia
- MC – Monaco
- MD – Moldavia
- MEX – Messico
- MGL – Mongolia
- MH – Isole Marshall
- MNE – Montenegro
- MOC – Mozambico
- MS – Mauritius
- MV – Maldive
- MW – Malawi
- MYA – Birmania
- N – Norvegia
- NAM – Namibia
- NAU – Nauru
- NC – Nuova Caledonia
- NEP – Nepal
- NIC – Nicaragua
- NL – Paesi Bassi
- NMK – Macedonia del Nord
- NZ – Nuova Zelanda
- OM – Oman
- P – Portogallo
- PA – Panama
- PAL – Palau
- PE – Perù
- PK – Pakistan
- PL – Polonia
- PNG – Papua Nuova Guinea
- PS – Palestina
- PY – Paraguay
- Q – Qatar
- RA – Argentina
- RC – Taiwan
- RCA – Repubblica Centrafricana
- RCB – Repubblica del Congo
- RCH – Cile
- RE – Riunione
- RG – Guinea
- RGB – Guinea-Bissau
- RH – Haiti
- RI – Indonesia
- RIM – Mauritania
- RKS – Kosovo
- RL – Libano
- RM – Madagascar
- RMM – Mali
- RN – Niger
- RO – Romania
- ROK – Corea del Sud
- RP – Filippine
- RSM – San Marino
- RU – Burundi
- RUS – Russia
- RWA – Ruanda
- S – Svezia
- SCN – Saint Kitts e Nevis
- SD – Eswatini
- SGP – Singapore
- SK – Slovacchia
- SLO – Slovenia
- SME – Suriname
- SN – Senegal
- SO – Somalia
- SOL – Isole Salomone
- SRB – Serbia
- SSD – Sudan del Sud
- STP – São Tomé e Príncipe
- SUD – Sudan
- SY – Seychelles
- SYR – Siria
- T – Thailandia
- TCH – Ciad
- TG – Togo
- TJ – Tagikistan
- TL – Timor Est
- TM – Turkmenistan
- TN – Tunisia
- TO – Tonga
- TR – Turchia
- TT – Trinidad e Tobago
- TUV – Tuvalu
- UA – Ucraina
- UAE – Emirati Arabi Uniti
- USA – Stati Uniti
- UY – Uruguay
- UZ – Uzbekistan
- V – Città del Vaticano
- VN – Vietnam
- VU – Vanuatu
- WAG – Gambia
- WAL – Sierra Leone
- WAN – Nigeria
- WD – Dominica
- WG – Grenada
- WL – Saint Lucia
- WS – Samoa
- WV – Saint Vincent e Grenadine
- YAR – Yemen
- YV – Venezuela
- Z – Zambia
- ZA – Sudafrica
- ZW – Zimbabwe
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Top Tether: cos’è e a cosa serve
Il Top Tether è un elemento chiave di molti seggiolini Isofix.
Di seguito troverete una guida completa al Top Tether: tutto quello che c’è da sapere sul terzo aggancio presente su molti seggiolini Isofix moderni.
Cos’è il Top Tether?
Il Top Tether è una cinghia di stabilizzazione presente sul seggiolino Isofix universale – chiamato così perché compatibile con tutte le auto prodotte dal 2013, anno in cui l’attacco Top Tether è diventato obbligatorio – che va agganciata al punto di ancoraggio.
A cosa serve il Top Tether?
Il Top Tether non è altro che il terzo punto di aggancio dei seggiolini Isofix universali (in aggiunta ai due ganci tradizionali montati tra lo schienale e l’area di seduta collegati alla scocca obbligatori dal 2006 su tutte le auto) che ha il compito di impedire il ribaltamento del sistema di ritenuta. Sui seggiolini semi-universali il Top Tether è rimpiazzato dal piede di supporto (anche noto come staffa).
Dove si aggancia la cinghia Top Tether?
Dipende dall’auto: solitamente l’aggancio Top Tether (indicato dal simbolo di un’ancora) si trova dietro il sedile posteriore.
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Auto a 7 posti economiche: quale scegliere
Non è facile trovare auto a 7 posti economiche nuove (specialmente se non si considerano le multispazio, in quanto derivate da veicoli commerciali): il listino offre poche proposte sotto i 30.000 euro rivolte alle famiglie numerose dotate di un budget ridotto.
Di seguito troverete dieci vetture con sette posti di serie a meno di 40.000 euro: l’elenco comprende monovolume e SUV medie benzina, diesel o ibride provenienti soprattutto da Germania, Giappone e Francia, anche se non mancano proposte di altre nazioni. Scopriamole insieme nel dettaglio.
BMW 216i Gran Tourer – 28.900 euro
La BMW 216i Gran Tourer è la versione “base” della monovolume a 7 posti bavarese.
Il motore regala una spinta corposa ai bassi regimi.
Citroën Grand C4 SpaceTourer PureTech Feel – 29.200 euro
La Citroën Grand C4 SpaceTourer PureTech Feel è, secondo noi, la migliore auto economica a 7 posti tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.
Una monovolume francese equilibrata spinta da un motore 1.2 turbo PureTech tre cilindri benzina da 131 CV.
Dacia Lodgy 1.5 Blue dCi 95 CV 7p. Essential – 13.900 euro
La Dacia Lodgy 1.5 Blue dCi 95 CV 7p. Essential è l’auto a 7 posti meno cara del listino. La monovolume “low-cost” rumena (guidabile dai neopatentati) monta un motore poco potente che regala consumi bassissimi ed è anche piacevole da guidare.
Relativamente compatta fuori (solo 4,50 metri di lunghezza), presenta un abitacolo più stretto e meno curato delle – ben più costose – rivali.
Mahindra XUV500 FWD W6 – 21.250 euro
La Mahindra XUV500 FWD W6 è una SUV media indiana a 7 posti rivolta a chi ha bisogno di spazio: i passeggeri posteriori hanno molti centimetri a disposizione delle spalle e della testa. Migliorabile la dotazione di serie: accessori utili come il cruise control adattivo e i sensori di parcheggio anteriori non sono disponibili neanche come optional.
Il motore 2.2 ha una cilindrata elevata che non aiuta a risparmiare sull’assicurazione RC Auto e non è un campione di consumi (colpa anche del peso elevato del corpo vettura, che incide negativamente sul comportamento stradale) ma si riscatta con una coppia corposa (330 Nm).
Mitsubishi Outlander 2.0 4WD Insport 7 posti – 36.350 euro
La Mitsubishi Outlander 2.0 4WD Insport 7 posti è l’unica auto a trazione integrale presente in questa guida all’acquisto e monta un cambio automatico CVT particolarmente fluido.
La proposta più costosa di questo elenco non offre molto spazio alle gambe dei passeggeri della seconda e della terza fila e il motore – non particolarmente brioso (13,3 secondi sullo “0-100”) e poco pronto ai bassi regimi – beve parecchia benzina.
Peugeot 5008 PureTech Turbo Active – 29.830 euro
La Peugeot 5008 PureTech Turbo Active è la versione “base” della SUV media a 7 posti francese.
Il motore 1.2 PureTech Turbo tre cilindri benzina da 131 CV è lo stesso della Citroën Grand C4 SpaceTourer.
Renault Grand Scénic TCe 115 CV – 23.950 euro
La Renault Grand Scénic TCe 115 CV è la variante “entry level” della monovolume a 7 posti francese.
Sotto il cofano si trova un motore 1.3 turbo benzina TCe da 115 CV.
Skoda Kodiaq 1.5 TSI S-Tech – 31.690 euro
La Skoda Kodiaq 1.5 TSI S-Tech è una SUV media ceca a 7 posti rivolta a chi vuole una dotazione di serie ricca.
Qualche esempio? Cruise control adattivo, fari full LED adattivi e sensori di parcheggio anteriori e posteriori.
Toyota Prius+ Active – 33.050 euro
La Toyota Prius+ Active è una monovolume ibrida benzina giapponese a 7 posti costruita con cura e particolarmente parca nei consumi (soprattutto in città).
Il motore – povero di coppia (142 Nm) ma pronto ai bassi regimi – è rumoroso agli alti regimi a causa dell’effetto scooter dovuto alla trasmissione e i passeggeri posteriori più alti non hanno molto spazio nella zona della testa.
Volkswagen Touran 1.5 TSI Business – 33.500 euro
La Volkswagen Touran 1.5 TSI Business è una monovolume tedesca a 7 posti rivolta alle famiglie che cercano un mezzo confortevole ma che al tempo stesso non possono rinunciare al brio.
Una MPV silenziosissima e comoda con prestazioni quasi da sportiva.
Auto a 7 posti
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Ferrari FF (2013): pregi e difetti della supercar del Cavallino
La Ferrari FF – la prima auto a trazione integrale della storia del Cavallino – ha un futuro assicurato come auto d’epoca. Oggi “bastano” 125.000 euro per acquistare un esemplare del 2013 della supercar di Maranello, scopriamo insieme i pregi e difetti della versatile coupé emiliana.
I pregi della Ferrari FF del 2013
Abitabilità
La FF è una delle Ferrari più spaziose di sempre: quattro posti, tutti comodi.
Finitura
Una supercar curata (non in ogni dettaglio ma si può chiudere un occhio).
Dotazione di serie
Completa: autoradio CD MP3, cambio automatico, cerchi in lega, climatizzatore, differenziale elettronico, fari bixeno, freni carboceramici, navigatore, sensori di parcheggio posteriori e sospensioni attive.
Capacità bagagliaio
Il vano è ampio: 450 litri.
Posto guida
Posizione di seduta bassa e sportiva, sedile comodo e comandi abbastanza ergonomici. Promossa.
Climatizzazione
Impianto potente ed efficace, pulsanti posizionati un po’ troppo in basso.
Sospensioni
Adatte a qualsiasi situazione.
Rumorosità
La sinfonia dei 12 cilindri è evidente ma mai eccessiva.
Motore
Il 6.3 V12 Euro 5 aspirato a benzina della Ferrari FF genera una potenza di 660 CV e una coppia di 683 Nm. Un gioiello della tecnica che regala le cose migliori intorno alla zona rossa del contagiri.
Cambio
La trasmissione automatica (doppia frizione) a sette rapporti rasenta la perfezione offrendo passaggi marcia rapidissimi e fluidi.
Sterzo
Preciso e sensibile come pochi altri: l’ideale per divertirsi.
Prestazioni
Eccellenti: 335 km/h di velocità massima e 3,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.
Dotazione di sicurezza
C’è tutto quello che serve: airbag frontali e a tendina e controlli di stabilità e trazione.
Visibilità
La Ferrari FF sfiora i cinque metri di lunghezza ma è abbastanza facile da parcheggiare: merito della coda corta e dei sensori di serie.
Freni
Un impianto potentissimo penalizzato da un pedale poco sensibile.
Tenuta di strada
La trazione integrale rende la Ferrari FF una supercar incollata all’asfalto e relativamente rassicurante. Va però portata al limite solo da guidatori esperti.
I difetti della Ferrari FF del 2013
Prezzo
Da nuova nel 2013 la Ferrari FF costava molto (264.334 euro). Oggi si trova abbastanza facilmente a 125.000 euro: poco più di una Porsche 911 Cabriolet “base” appena uscita dal concessionario.
Tenuta del valore
La FF non è tra le Ferrari più richieste sul mercato dell’usato ma ha un futuro assicurato come auto d’epoca in quanto prima vettura 4×4 della storia del Cavallino.
Consumo
Molto alto: 6,5 km/l dichiarati. Immaginate il valore reale…
Garanzie
La copertura globale e quella sulla verniciatura sono scadute nel 2016.
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RCA auto elettriche: cosa cambia e come risparmiare
Le auto elettriche oggi si diffondo sempre più, grazie alle zero emissioni, molto apprezzate soprattutto per gli spostamenti in città e ovviamente per ridurre l’inquinamento atmosferico. Ci sono però ancora dei limiti da risolvere nel settore, come ad esempio la mancanza di una rete ben diffusa e completa di colonnine di ricarica, ma pian piano anche questo problema sarà superato. Affrontiamo il tema della Rc Auto e vediamo se l’assicurazione per i modelli elettrici costa meno e perché.
Rc Auto elettriche, perché costa meno
L’assicurazione per le auto a zero emissioni costa meno rispetto a quella che viene stipulata per le auto tradizionali. Un’auto elettrica offre un risparmio tra il 5% e il 30% rispetto alle soluzioni tradizionali, alcune compagnie scelgono di incentivare l’acquisto di auto con motorizzazioni ecosostenibili proponendo delle promozioni e premiando quindi chi sceglie auto elettriche (o ibride) con uno sconto fino al 20% sulla RC Auto. Chiaramente però la domanda sorge spontanea, qual è il motivo di questa differenza di prezzi delle polizze? Ci sono alcune ragioni differenti:
- i motori tradizionali, quelli a cui siamo abituati e che monta ancora la maggior parte delle nostre auto, alimentati principalmente a benzina e gasolio, oppure a metano e gpl, a causa del combustibile infiammabile che usano per muoversi, rischiano maggiormente di incorrere in incidenti. Le auto elettriche ovviamente eliminano del tutto questo problema, non essendo alimentate da alcuna sostanza infiammabile e quindi pericolosa, ma solo da energia elettrica, ricaricata alla presa di corrente di casa o alle note colonnine di ricarica che troviamo sulle strade;
- un altro dato che viene considerato importante da alcuni per la riduzione dei prezzi dell’Rc Auto per le vetture elettriche è il fatto che, avendo meno autonomia, percorrono meno km per ogni viaggio (prima di fermarsi per la ricarica) e quindi il guidatore, anche in questo caso, corre un rischio minore di incorrere in un sinistro stradale. Meno incidenti significa premio assicurativo più basso;
- la minore percentuale di incidenti riscontrata tra gli assicurati alla guida di un’auto ecologica può essere inoltre ricondotta al fatto che l’alimentazione elettrica (o ibrida) attira soprattutto guidatori tra i 30 e i 60 anni, in una fascia d’età quindi di guida esperta, che usano la macchina per spostamenti brevi. Questo si traduce in un minore rischio e garantisce quindi un ribasso del prezzo della polizza.
Auto elettriche: sconti, esenzioni e altri vantaggi
Diverse compagnie assicurative oggi sperimentano delle soluzioni ad hoc per le auto elettriche, l’obiettivo è ovviamente quello di riuscire a proporre prezzi più convenienti rispetto ai concorrenti. Nei prossimi anni sicuramente, vista l’espansione dei modelli a zero emissioni, ci saranno nuovi vantaggi e sconti per i possessori di questa tipologia di vetture ecosostenibili.
Vi sono altri punti di forza per i possessori di auto elettriche, gli incentivi di cui possono beneficiare. Un esempio è l’esenzione del bollo auto per i primi 5 anni dal momento dell’immatricolazione. La tassa di possesso si inizia a pagare infatti dal sesto anno in poi e in misura pari al 75%, la situazione non è comune a tutte le Regioni, alcune mantengono l’esenzione del bollo permanente e per la somma intera. Chiaramente uno dei vantaggi maggiori sta nel minor costo per ogni km percorso, visti i prezzi della benzina e del gasolio, l’elettricità è sicuramente sempre più conveniente rispetto al carburante. Ultima cosa da ricordare è che chi acquista auto elettriche o ibride può usufruire degli incentivi previsti dall’Ecobonus 2019-2021.
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