Monthly Archives: Febbraio 2020

Kia Sorento: le fotografie della quarta generazione

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Al prossimo Salone di Ginevra 2020 Kia presenterà in anteprima mondiale la nuova generazione, la quarta, della Sorento. La sport utility grande coreana evolve esteticamente, arricchisce l’equipaggiamento con nuovi sistemi tecnologici più moderni e monta per la prima volta nella gamma asiatica una nuova piattaforma.

Esterni ridisegnati. Una Kia Sorento esteticamente più matura

Fuori i coreani hanno dato una vera svolta al look della Kia Sorento. I gruppi ottici anteriori sono stati resi più sottili, la griglia frontale ‘Tiger Nose’ è ora più grande ed è stata collegata ai fari, mentre i montanti del parabrezza sono stati arretrati di 30 mm, dando maggiore lunghezza al cofano motore. I montanti posteriori assumono invece una forma triangolare che strizza l’occhio alla Kia Proceed. Al posteriore i gruppi ottici sono ora verticali e il paraurti è più massiccio con una presenza più imponente.

Kia Sorento: tante novità anche per gli interni

Anche dentro la Kia Sorento 2020 evolve parecchio. Prima di tutto adotta il nuovo quadro strumenti digitale, con schermo d 12,3 pollici. A questo si aggiunge il display orizzontale da 10,25 pollici del sistema di infotainment. Sul tunnel centrale troviamo invece il nuovo comando giratorio della trasmissione.

Debutta la nuova piattaforma per le Kia elettrificate

Ma la novità più importante della nuova Kia Sorento 2020 riguarderà l’introduzione, per la prima volta nella gamma, della nuova piattaforma per i modelli elettrificati della famiglia Kia. Grazie a questa nuova architettura la Sorento potrà adottare i nuovi motori ‘Smart Stream’ del Gruppo Hyundai.

Sotto al cofano ospiterà così, molto probabilmente, il nuovo powertrain ibrido plug-in che abbina al motore termico da 1.6 litri T-GDi un’unità elettrica. In questo caso la trasmissione sarebbe affidata al cambio automatico a sei rapporti e alla trazione anteriore di serie.

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Pagani Imola: le foto, i dati e il prezzo

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La Pagani Imola è l’ultima creazione della Casa emiliana: la supercar di San Cesario sul Panaro (chiamata così in onore del circuito su cui è stata messa a punto) – prodotta in soli 5 esemplari, già tutti venduti a un prezzo di 5 milioni di euro tasse escluse – è una sportiva-laboratorio piena di innovazioni che vedremo presto sugli altri modelli della gamma.

Pagani Imola: i test di Imola

La fase di test sul circuito di Imola della Pagani Imola ha visto, tra le altre cose, la coupé modenese percorrere oltre 16.000 km a velocità da gara: l’equivalente di circa tre 24 Ore di Le Mans.

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Pagani Imola: l’aerodinamica

La Pagani Imola è ricca di elementi aerodinamici ma non estrema: i tecnici del marchio emiliano avrebbero infatti potuto ridurre ulteriormente l’altezza dal suolo ma l’irregolarità delle strade pubbliche avrebbe portato alla perdita di diverse centinaia di kg di carico in pochi istanti.

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Pagani Imola: il motore

Il motore della Pagani Imola è il già noto 6.0 V12 biturbo Mercedes-AMG. Qui la potenza è di 827 CV mentre la coppia è di 1.100 Nm.

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Pagani Imola: piacere di guida

La Pagani Imola pesa solo 1.246 kg e porta al debutto il nuovo sistema di verniciatura Acquarello Light: una soluzione (che vedremo presto su altri modelli) che ha permesso di ridurre di 5 chilogrammi il peso della tinta.

La nuova geometria delle sospensioni ha ridotto l’effetto di dive in frenata e in rollio mentre per quanto riguarda gli pneumatici troviamo coperture Pirelli Trofeo R (265/30 all’anteriore e 355/23 al posteriore) con cerchi da 21”.

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Pagani Imola: il telaio

La monoscocca in Carbo-Titanio HP62 G2 e Carbo-Triax HP62 con telaietto tubolare anteriore e posteriore in acciaio sfrutta gli stessi materiali già visti la scorsa estate sulla Pagani Huayra Roadster BC.

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Kia e calcio per il sociale: al via il progetto Insieme per vincere con il Monza

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È stato inaugurato oggi il progetto “Insieme per vincere”: Kia, A.C. Monza e l’Ospedale di Desio hanno unito le forze per regalare momenti di divertimento ai bambini meno fortunati di Monza e provincia.

La Casa coreana e la squadra di calcio lombarda hanno umanizzato gli spazi d’attesa dell’UONPIA (Unità Operativa di Neuropsichiatria per l’Infanzia e l’Adolescenza) – realtà d’eccellenza sul territorio di Desio sotto l’egida della ASST di Monza – con decorazioni delle pareti a tema e introducendo alcuni giochi e gadget sportivi che consentono momenti di svago altrimenti impossibili per i bimbi.

“Ringraziamo il nostro main partner Kia Motors Italia per averci coinvolto in questo progetto che si sposa perfettamente con i valori di A.C. Monza, ha dichiarato Adriano Galliani, Amministratore Delegato di A.C. Monza. “Con questa iniziativa andiamo a rafforzare ulteriormente il nostro rapporto con la provincia di Monza e Brianza fiduciosi che i nuovi allestimenti a tinte biancorosse possano portare sorrisi ai piccoli pazienti dell’ospedale”.

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Maserati: pronta l’offensiva elettrica

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La Casa del Tridente ha annunciato i piani di sviluppo e produzione della nuova gamma elettrificata. Le new entry della famiglia saranno ingegnerizzate e prodotte al 100% in Italia e adotteranno sistemi di propulsione al 100% elettrici e ibridi. 

Ghibli: la prima Maserati elettrificata

Dopo aver annunciato i test di sperimentazione dei nuovi sistemi di propulsione “full electric”, che equipaggeranno i futuri modelli di Maserati, vengono presentati i piani di sviluppo e produzione elettrificata della gamma della Casa del Tridente. La prima vettura ad essere prodotta con un powertrain ibrido sarà, quest’anno, la nuova Maserati Ghibli. 

GranTurismo e GranCabrio: le elettriche saranno prodotte a Mirafiori

Nel corso del 2021, invece, inizierà la produzione delle nuove Maserati GranTurismo e GranCabrio, che saranno le prime vetture del Brand ad adottare soluzioni 100% elettriche. Queste ultime saranno prodotte presso il polo produttivo di Mirafiori con un investimento di 800 milioni di euro. Lo stabilimento di Mirafiori rafforzerà infatti nel corso del 2020 la sua posizione come polo mondiale dedicato all’elettrificazione e alla mobilità del futuro e sarà destinato per gran parte alla produzione delle nuove vetture elettrificate del Marchio.

Modena: l’Innovation Lab partorirà una suspersportiva elettrica

Nel 2020, la prima delle nuove Maserati “made in Modena” ad apparire sarà la super sportiva, ricca di tecnologia e rievocativa dei valori tradizionali del Brand. Nello stabilimento modenese sono in corso importanti aggiornamenti sulla linea di produzione volti ad ospitare anche la versione elettrica della super sportiva. In parallelo è già iniziata la costruzione di una linea di verniciatura, del tutto nuova per l’impianto.

Modena è l’Innovation Lab, il cuore pulsante della ricerca tecnologica, dello sviluppo e della progettazione del Marchio. In questa struttura di eccellenza si progettano tutte le Maserati di oggi e di domani. Qui i processi digitali supportano lo sviluppo del prodotto applicando l’esclusiva ricetta Maserati che, attraverso un approccio integrato, pone l’uomo al centro sin dalle prime fasi: l’attenzione per il cliente è inserita nel mondo della simulazione virtuale con un mix esclusivo tra hardware e software. I processi digitali a supporto dello sviluppo del prodotto si concretizzano in tre grandi aree: il Simulatore Statico, il nuovo Simulatore Dinamico di ultima generazione DiM (Driver-in-Motion) e i laboratori per lo sviluppo della “User eXperience”.

A Cassino una nuova ‘Utility Vehicle’

Successivamente arriverà un nuovo “utility vehicle” Maserati costruito a Cassino e destinato ad avere un ruolo di primo piano per il Marchio grazie alle innovative tecnologie. Un investimento di circa 800 milioni di euro verrà utilizzato per la costruzione della nuova linea di produzione, che prenderà il via alla fine del primo trimestre del 2020. L’uscita dalla linea delle prime auto pre-serie è prevista entro il 2021.

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Auto con cambio automatico: come e cosa scegliere

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Le auto con cambio automatico non sono tutte uguali: chi odia il pedale della frizione può scegliere tra quattro tipologie di trasmissione (doppia frizione, convertitore di coppia, CVT e robotizzate, senza dimenticare le elettriche prive di cambio) molto diverse tra loro.

Di seguito troverete una guida completa ai cambi automatici: come funzionano, da quali auto sono montati e quali sono i loro pregi e difetti.

Cambio automatico a doppia frizione

Come funziona

Il cambio automatico a doppia frizione è il più evoluto in commercio: si tratta di una trasmissione composta da due cambi parziali indipendenti collegati attraverso la doppia frizione al motore mediante due alberi che si intercalano in base alle marce. In parole povere per velocizzare i tempi di cambiata una frizione gestisce le marce dispari mentre l’altra si occupa di quelle pari.

Pregi e difetti

Il cambio automatico a doppia frizione è superiore alle altre trasmissioni quando si parla di rapidità e di fluidità nei passaggi marcia ma è anche il più costoso da riparare in caso di rotture.

Auto che lo montano

  • Alfa Romeo Giulietta
  • Alpine A110
  • Audi A1
  • Audi A3
  • Audi A4 S tronic
  • Audi A4 allroad S tronic
  • Audi A6 S tronic
  • Audi A7 S tronic
  • Audi A5 S tronic
  • Audi TT
  • Audi R8
  • Audi Q2
  • Audi Q3
  • Audi Q5 S tronic
  • Bentley Continental
  • BMW serie 1 (tranne 118d)
  • BMW serie 2 Active Tourer (218i, 220i, 216d)
  • BMW serie 2 Gran Tourer (218i, 220i, 216d)
  • BMW M2
  • BMW 218i Gran Coupé
  • BMW M4
  • BMW X1 (18i, 20i, 16d)
  • BMW X2 (18i, 20i)
  • Cupra Ateca
  • Ferrari Portofino
  • Ferrari 488
  • Ferrari F8
  • Ferrari GTC4Lusso
  • Ferrari 812
  • Fiat 500X
  • Ford C-Max
  • Honda NSX
  • Hyundai i20
  • Hyundai i30
  • Hyundai Ioniq (no EV)
  • Hyundai Kona (no EV)
  • Hyundai Tucson
  • Jeep Renegade DDCT
  • Kia Ceed
  • Kia ProCeed
  • Kia Stonic
  • Kia Niro
  • Kia Xceed
  • Kia Sportage DCT7
  • Lamborghini Huracán
  • McLaren Sports Series
  • McLaren Super Series
  • McLaren GT
  • Mercedes classe A
  • Mercedes classe B
  • Mercedes CLA
  • Mercedes GT
  • Mercedes GLA
  • Mercedes GLB
  • Mini (tranne John Cooper Works)
  • Mini Clubman (One, One D, Cooper, Cooper S)
  • Mini Countryman (One, Cooper, One D, Cooper S non Business)
  • Nissan GT-R
  • Nissan Juke
  • Nissan Qashqai DCT
  • Nissan X-Trail DCT
  • Porsche Panamera
  • Porsche 718
  • Porsche 911
  • Porsche Macan
  • Renault Twingo
  • Renault Clio
  • Renault Mégane
  • Renault Talisman
  • Renault Scénic
  • Renault Grand Scénic
  • Renault Espace
  • Renault Captur
  • Renault Kadjar
  • Seat Ibiza
  • Seat Leon
  • Seat Alhambra
  • Seat Arona
  • Seat Ateca
  • Seat Tarraco
  • Skoda Scala
  • Skoda Octavia
  • Skoda Superb
  • Skoda Kamiq
  • Skoda Karoq
  • Skoda Kodiaq
  • Volkswagen Polo
  • Volkswagen Golf
  • Volkswagen Passat
  • Volkswagen Arteon
  • Volkswagen Touran
  • Volkswagen Sharan
  • Volkswagen T-Cross
  • Volkswagen T-Roc
  • Volkswagen Tiguan
  • Volkswagen Tiguan Allspace
  • Volkswagen Caddy
  • Volvo XC40 T5

Cambio automatico a convertitore di coppia

Come funziona

Nel cambio automatico a convertitore di coppia – il sistema più tradizionale di tutti – il convertitore di coppia funge da frizione distribuendo le forze di trazione tra motore e cambio.

Pregi e difetti

Il cambio automatico a convertitore di coppia è molto affidabile ma aumenta i consumi ed è meno rapido nei passaggi marcia di un doppia frizione.

Auto che lo montano

  • Alfa Romeo Giulia
  • Alfa Romeo Stelvio
  • Aston Martin Rapide
  • Aston Martin Vantage
  • Aston Martin DBS
  • Aston Martin DB11
  • Aston Martin DBX
  • Audi A4 tiptronic
  • Audi A4 allroad tiptronic
  • Audi A6 S tronic
  • Audi A6 tiptronic
  • Audi A6 allroad
  • Audi A7 tiptronic
  • Audi A8
  • Audi A5 tiptronic
  • Audi Q5 tiptronic
  • Audi Q7
  • Audi Q8
  • Bentley Flying Spur
  • Bentley Mulsanne
  • Bentley Bentayga
  • BMW 118d
  • BMW serie 3
  • BMW serie 3 Gran Turismo
  • BMW serie 5
  • BMW serie 7
  • BMW serie 2 Active Tourer (225xe, 218d, 220d)
  • BMW serie 2 Gran Tourer (218d, 220d)
  • BMW serie 2 (tranne M2)
  • BMW serie 2 Gran Coupé (no 218i)
  • BMW serie 4 (tranne M4)
  • BMW serie 4 Gran Coupé
  • BMW serie 6 Gran Turismo
  • BMW serie 8
  • BMW serie 8 Gran Coupé
  • BMW Z4
  • BMW X1 (18d, 20d)
  • BMW X2 (18d, 20d)
  • BMW X3
  • BMW X4
  • BMW X5
  • BMW X6
  • BMW X7
  • Cadillac XT4
  • Chevrolet Camaro
  • Chevrolet Corvette
  • Citroën C3
  • Citroën C4 SpaceTourer
  • Citroën Grand C4 SpaceTourer
  • Citroën C4 Cactus
  • Citroën C3 Aircross
  • Citroën C5 Aircross
  • Citroën Berlingo
  • DS 3 Crossback (no E-Tense)
  • DS 7 Crossback
  • Ford Fiesta
  • Ford Focus
  • Ford Mondeo (tranne Hybrid)
  • Ford S-Max
  • Ford Galaxy
  • Ford Mustang
  • Ford EcoSport
  • Ford Kuga (no PHEV)
  • Ford Edge
  • Ford Tourneo Connect
  • Hyundai i10
  • Hyundai Santa Fe
  • Jaguar XE
  • Jaguar XF
  • Jaguar F-Type
  • Jaguar E-Pace
  • Jaguar F-Pace
  • Jeep Renegade (no DDCT)
  • Jeep Compass
  • Jeep Wrangler
  • Jeep Cherokee
  • Jeep Grand Cherokee
  • Kia Stinger
  • Kia Sportage AT8
  • Kia Sorento
  • Lamborghini Urus
  • Land Rover Defender
  • Land Rover Discovery Sport
  • Land Rover Discovery
  • Land Rover Range Rover Evoque
  • Land Rover Range Rover Velar
  • Land Rover Range Rover Sport
  • Land Rover Range Rover
  • Lexus LC V8
  • Lotus Evora
  • Maserati Ghibli
  • Maserati Quattroporte
  • Maserati Levante
  • Mazda Mazda3
  • Mazda Mazda6
  • Mazda MX-5
  • Mazda CX-30
  • Mazda CX-5
  • Mercedes classe C
  • Mercedes classe E
  • Mercedes classe S
  • Mercedes CLS
  • Mercedes SLC
  • Mercedes SL
  • Mercedes GT Coupé 4
  • Mercedes GLC
  • Mercedes GLE
  • Mercedes GLS
  • Mercedes classe G
  • Mini John Cooper Works
  • Mini Clubman (Cooper S, John Cooper Works, Cooper D, Cooper SD)
  • Mini Countryman (Cooper S Business, John Cooper Works, Cooper S E, Cooper D, Cooper SD)
  • Mitsubishi Eclipse Cross diesel
  • Nissan 370Z
  • Opel Corsa
  • Opel Astra AT9
  • Opel Insignia
  • Opel Crossland X
  • Opel Grandland X
  • Opel Combo
  • Peugeot 208
  • Peugeot 308
  • Peugeot 508
  • Peugeot 2008
  • Peugeot 3008
  • Peugeot 5008
  • Porsche Cayenne
  • Ssangyong Tivoli
  • Ssangyong XLV
  • Ssangyong Korando
  • Ssangyong Rexton
  • Suzuki Vitara
  • Suzuki S-Cross
  • Suzuki Jimny
  • Toyota GT86
  • Toyota Supra
  • Toyota Land Cruiser
  • Volkswagen Touareg
  • Volvo V40
  • Volvo V40 Cross Country
  • Volvo S60
  • Volvo V60
  • Volvo V60 Cross Country
  • Volvo S90
  • Volvo V90
  • Volvo V90 Cross Country
  • Volvo XC40 (tranne T5)
  • Volvo XC60
  • Volvo XC90

Cambio automatico CVT

Come funziona

Il cambio automatico CVT a variazione continua cambia marcia in modo progressivo e non per gradi. In pratica – come nel caso degli scooter – non ha un numero di rapporti preciso.

Pregi e difetti

Il vantaggio principale del cambio automatico CVT a variazione continua consiste nell’avere sempre a disposizione il rapporto migliore in quasi tutte le situazioni. Senza dimenticare i bassi costi in caso di rottura. Poco convincente, invece, l’effetto “scooter” (come se la frizione slittasse) che emerge nell’uso quotidiano.

Auto che lo montano

  • Ford Mondeo Hybrid
  • Ford Kuga PHEV
  • Honda Jazz
  • Honda Civic
  • Honda HR-V
  • Honda CR-V (no Hev)
  • Lexus CT
  • Lexus IS
  • Lexus ES
  • Lexus RC
  • Lexus LC Hybrid
  • Lexus UX
  • Lexus NX
  • Lexus RX
  • Mitsubishi Space Star
  • Mitsubishi ASX
  • Mitsubishi Eclipse Cross benzina
  • Mitsubishi Outlander (no PHEV)
  • Nissan Micra
  • Nissan Qashqai CVT
  • Nissan X-Trail X-Tronic
  • Opel Astra CVT
  • Renault Koleos
  • Subaru Impreza
  • Subaru Levorg
  • Subaru XV
  • Subaru Forester
  • Subaru Outback
  • Toyota Yaris
  • Toyota Corolla
  • Toyota Prius
  • Toyota C-HR
  • Toyota RAV4

Cambio automatico robotizzato

Come funziona

Il cambio automatico robotizzato è basato sul cambio manuale ma è dotato di un azionamento elettroidraulico per il cambio delle marce.

Pregi e difetti

Il cambio automatico robotizzato è il sistema di trasmissione più economico da acquistare per chi vuole un’auto senza pedale della frizione: il sovrapprezzo rispetto alle vetture con cambio manuale non è eccessivo. Impossibile, però, raggiungere lo stesso livello di comfort offerto da altri cambi automatici: gli “strattoni” durante i passaggi marcia sono evidenti.

Auto che lo montano

  • Abarth 595
  • Dallara Stradale
  • Fiat 500
  • Fiat Tipo
  • Fiat 500L
  • Lamborghini Aventador
  • Toyota Aygo

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Mercedes F1 W11 EQ Performance, le foto della monoposto da battere nel Mondiale 2020

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La Mercedes F1 W11 EQ Performance sarà – come gli anni scorsi – la monoposto da battere nel Mondiale 2020.

La vettura tedesca – guidata dal britannico Lewis Hamilton e dal finlandese Valtteri Bottas – proverà a conquistare il settimo titolo iridato consecutivo in Formula 1.


Formula 1

Ferrari SF1000: foto e dati

Le foto e i dati della Ferrari SF1000, la monoposto del Cavallino che prenderà parte al Mondiale F1 2020 con Charles Leclerc e Sebastian Vettel

Mercedes F1 W11 EQ Performance: i piloti

Lewis Hamilton – nato il 7 gennaio 1985 a Stevenage (Regno Unito) – corre in F1 dal 2007 (sei stagioni con la McLaren e sette con la Mercedes): il suo palmarès comprende sei titoli Mondiali (2008, 2014, 2015, 2017-2019), 84 vittorie, 88 pole position, 47 giri veloci e 151 podi.

Valtteri Bottas – nato il 28 agosto 1989 a Nastola (Finlandia) – gareggia in Formula 1 dal 2013 (quattro anni in Williams e tre in Mercedes). Vicecampione del mondo lo scorso anno, ha conquistato in carriera 7 vittorie, 11 pole position, 13 giri veloci e 45 podi.

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Pininfarina Battista: al via i test dell’hypercar elettrica da 1.900 CV

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90 anni di storia nel mondo dell’auto. Il 2020 sarà un anno particolare per Pninfarina che oltre a festeggiare il suo compleanno presenterà finalmente la sua prima hypercar elettrica, la Pininfarina Battista. Le prime consegne sono previste, presso la sede di Camabiano, per la fine dell’anno e il debutto in anteprima mondiale avverrà tra poche settimane al Salone di Ginevra 2020 dove verrà svelata la silhouette.

Messa a punto da Nick Heidfeld

Ora il marchio italiano ha fatto sapere di aver iniziato i primi test della Pininfarina Battista. Lo sviluppo dell’hypercar a zero emissioni è stato affidato al Direttore di Automobili Pininfarina Sportscar, René Wollmann, precedentemente sviluppatore in Mercedes-AMG. Sul sedile del prototipo della Pininfarina Battista ci sarà l’ex pilota di Formula 1 Nick Heidfeld, ora Direttore per lo Sviluppo e Ambasciatore del brand italiano di auto di lusso.

Performance: già all’80%

Wollmann intanto ha annunciato che i muletti che montano il chassis e il powertrain della Battista hanno già ottenuto l’80% delle capacità di rendimento, senza problemi. E questo ha dimostrato che le performance della sportiva elettrica già eguagliano quelle dell’hypercar con motore termico attualmente più potente al mondo. E nella galleria del vento, i risultati dei test aerodinamici avrebbero perfino superato le aspettative degli ingegneri.


1.900 CV e 2.300 Nm di coppia

Nei prossimi messi, quindi, la Pininfarina Battista sarà messa a punto e raggiungerà i numeri promessi: ovvero 1.900 CV di potenza e 2.300 Nm di coppia. Cifre così elevate da farla sembrare praticamente ingestibile, ma sarà dotata di un raffinato sistema elettronico di regolazioni che offrirà numerose modalità di guida adatte a ogni tipo di guidatore.

I test in condizioni estreme

Il team di ingegneri di Automobili Pininfarina inizierà ora un programma di sviluppo rapido e di prove estreme in condizioni atmosferiche proibitive. Il che darà all’ypercar italiana il livello di affidabilità necessario per completare il suo sviluppo ed essere pronta a entrare nei garage dei primi clienti. Il reparto di design Pininfarina, diretto da Luca Borgogno, si è invece occupato di disegnare l’estetica della Pininfarina Battista.

 

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McLaren MCL35: le foto della F1 per il Mondiale 2020

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Si chiama MCL35 la monoposto McLaren che correrà il Mondiale F1 2020 con lo spagnolo Carlos Sainz Jr. e con il britannico Lando Norris.

La vettura – dotata di motori Renault e caratterizzata da una livrea arancione/azzurra – punterà a confermare il quarto posto iridato dello scorso anno.


Formula 1

Ferrari SF1000: foto e dati

Le foto e i dati della Ferrari SF1000, la monoposto del Cavallino che prenderà parte al Mondiale F1 2020 con Charles Leclerc e Sebastian Vettel

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McLaren MCL35: i piloti

Carlos Sainz Jr. – nato l’1 settembre 1994 a Madrid (Spagna) – corre in Formula 1 dal 2015 (quasi tre stagioni con la Toro Rosso, da ottobre 2017 fino a fine 2018 con la Renault e un anno al volante della McLaren) e ha conquistato in carriera un sesto posto nel Mondiale 2019 e un podio.

Lando Norris – nato il 13 novembre 1999 a Bristol (Regno Unito) – ha debuttato in F1 lo scorso anno con la McLaren terminando il campionato in 11° posizione.

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Auto economiche: 10 proposte nuove e sotto i 15.000 euro

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Le auto economiche che costano meno di 15.000 euro sono sempre meno ma è ancora possibile trovare proposte nuove interessanti senza spendere cifre esagerate.

In questa guida all’acquisto troverete dieci vetture interessanti che costano meno di 15.000 euro.

L’elenco delle dieci auto economiche più interessanti che costano meno di 15.000 euro è composto soprattutto da citycar e da modelli provenienti da Francia, Italia e Corea del Sud, anche se non mancano proposte di altri segmenti e di altre nazioni. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di questi veicoli.

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Citroën C3 PureTech 83 Live – 13.650 euro

La Citroën C3 PureTech 83 Live – versione “base” della terza generazione della piccola francese (modello che verrà presto sottoposto a un restyling) è, secondo noi, una delle migliori auto nuove in commercio in vendita a meno di 15.000 euro.

Una vettura equilibrata – nessun dieci in pagella ma tanti 7 e 8 – penalizzata esclusivamente da una dotazione di serie povera: il climatizzatore va pagato a parte (1.000 euro) e alcuni accessori come i cerchi in lega, i fendinebbia e i sensori di parcheggio non sono neanche optional.

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Dacia Duster 1.6 GPL Essential – 13.950 euro

La Dacia Duster 1.6 GPL Essential è la versione a gas meno costosa della seconda generazione della piccola SUV rumena. Una crossover ingombrante (4,34 metri di lunghezza non sono pochi da gestire) ma spaziosa (specialmente nella zona delle gambe e della testa dei passeggeri posteriori e nel bagagliaio) non particolarmente divertente da guidare nelle curve.

Il motore 1.6 ha una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto e beve parecchio ma si riscatta offrendo tanta silenziosità, un buon brio e una quantità notevole di cavalli (114) e di coppia (156 Nm).

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Fiat Panda 1.2 Connected by Wind – 14.550 euro

La Fiat Panda 1.2 Connected by Wind è la variante “connessa” della terza generazione della citycar torinese (l’auto più amata dagli italiani) realizzata sullo stesso pianale della 500.

L’abitacolo non offre molto spazio alle gambe dei passeggeri posteriori più alti.

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Ford Ka+ Active – 13.250 euro

La Ford Ka+ Active è una variante della piccola statunitense realizzata sulla stessa piattaforma della Fiesta che strizza l’occhio al mondo delle SUV.

Una vettura con un bagagliaio poco sfruttabile quando si abbattono i sedili posteriori contraddistinta da un prezzo molto interessante.

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Hyundai i10 1.0 Prime – 15.000 euro

La Hyundai i10 1.0 Prime è una citycar coreana giunta alla seconda generazione (presto arriverà l’erede) contraddistinta da una dotazione di serie ricchissima. Qualche esempio? Cerchi in lega, climatizzatore, fendinebbia e sensori di parcheggio.

La “segmento A” è la proposta più costosa tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto ed è un po’ rumorosetta.

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Kia Picanto 1.0 EcoGPL Cool – 14.750 euro

La Kia Picanto 1.0 EcoGPL Cool è la variante a GPL della terza generazione della citycar coreana.

Una “cittadina” valida con un divano stretto che non riesce ad accogliere comodamente tre persone.

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Lancia Ypsilon 1.2 Black and Noir – 14.450 euro

La Lancia Ypsilon 1.2 Black and Noir è una versione “chic” della seconda generazione della piccola torinese.

Una vettura che, nonostante l’età avanzata, continua a conquistare clienti (specialmente tra le donne).

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Renault Clio SCe 65 CV – 14.400 euro

La Renault Clio SCe 65 CV è la versione “base” della quinta generazione della piccola francese.

Il motore – poco pronto ai bassi regimi – non è molto vivace e l’abitacolo potrebbe essere più spazioso per la testa dei passeggeri posteriori più alti.

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Toyota Aygo x-fun – 14.550 euro

La Toyota Aygo x-fun è una citycar facile da parcheggiare in città (solo 3,47 metri di lunghezza), divertente da guidare nelle curve e in grado di consumare pochissimo in qualsiasi situazione.

La seconda generazione della “baby” giapponese (gemella di Citroën C1 e Peugeot 108) non brilla alla voce “praticità” – il bagagliaio è minuscolo – e monta un propulsore povero di coppia e non molto pronto ai bassi regimi.

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Volkswagen up! 1.0 3p. move up! – 13.600 euro

La Volkswagen up! 1.0 3p. move up! è la versione “entry level” della citycar tedesca gemella della Seat Mii nonché l’unica proposta a tre porte presente in questa guida all’acquisto.

L’abitacolo della “segmento A” di Wolfsburg è costruito con cura mentre il motore (povero di cavalli: 60) regala una risposta pronta ai bassi regimi.

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Auto economiche 2020: 2 proposte sotto i 10.000 euro

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Le auto economiche non sono più quelle di una volta: fino a qualche anno fa si trovavano abbastanza facilmente in listino veicoli nuovi con un prezzo inferiore a 10.000 euro mentre nel 2018 – per via dell’inflazione e dell’innovazione tecnologica che ha portato veicoli più evoluti, più ecologici e più sicuri ma anche più costosi – le vetture di questo tipo erano solo cinque.

La situazione è cambiata ulteriormente lo scorso anno (con tre modelli) e nel 2020: di seguito troverete una guida completa delle uniche due auto presenti in listino che costano ancora meno di 10.000 euro.

Auto economiche 2020: gli unici due modelli che costano ancora meno di 10.000 euro

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Dacia Sandero

Le versioni della Dacia Sandero che costano meno di 10.000 euro sono solo due, entrambe dotate di un motore 1.0 tre cilindri a benzina da 73 CV.

La variante “base” Streetway Access della piccola rumena costa 7.900 euro ma non può avere il climatizzatore neanche come optional. La dotazione comprende:

  • ABS con assistenza alla frenata d’emergenza
  • Airbag frontali passeggero disattivabile
  • Airbag laterali anteriori testa/torace
  • Copriruota da 15” Groomy
  • ESP
  • Ganci Isofix sul sedile posteriore
  • Kit di gonfiaggio pneumatici
  • Hill Start Assist
  • Luci diurne a LED
  • Maniglie portiere esterne nere
  • Panchetta posteriore frazionabile 1/3-2/3
  • Presa 12V
  • Retrovisori neri regolabili manualmente
  • Servosterzo

Meglio quindi puntare sulla Streetway Comfort. Costa 9.850 euro e aggiunge alla dotazione della Access:

  • 3 poggiatesta posteriori
  • chiusura centralizzata con telecomando
  • chiusura delle portiere in movimento
  • clima manuale
  • computer di bordo
  • copriruota da 15” Popster
  • Dacia Plug&Play (radio MP3, prese Aux-in e USB, Bluetooth con comandi al volante)
  • Fendinebbia
  • Illuminazione bagagliaio
  • Maniglie esterne in tinta carrozzeria
  • Paraurti in tinta carrozzeria
  • Retrovisori esterni in tinta elettrici e sbrinanti
  • Sedile conducente, volante e cinture di sicurezza anteriori regolabili in altezza
  • Sellerie Comfort
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • Vetri elettrici anteriori (impulsionale lato conducente)

Dacia Logan MCV

L’unica Dacia Logan MCV che costa meno di 10.000 euro è la versione “base” Access: costa 9.100 euro e ospita sotto il cofano un motore 1.0 tre cilindri a benzina da 73 CV.

La dotazione di serie è molto povera (il climatizzatore non si può avere neanche come optional) e comprende:

  • ABS con assistenza alla frenata d’emergenza + ESP
  • Airbag frontali passeggero disattivabile
  • Airbag laterali anteriori testa/torace
  • Barre tetto nere
  • Copriruota da 15” Groomy
  • Ganci Isofix sul sedile posteriore
  • Kit di gonfiaggio pneumatici
  • Hill Start Assist
  • Luci diurne a LED
  • Maniglie portiere esterne nere
  • Panchetta posteriore frazionabile 1/3-2/3
  • Paraurti in tinta carrozzeria
  • Presa 12V
  • Retrovisori neri regolabili manualmente
  • Servosterzo

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