Monthly Archives: Gennaio 2020
Mini Cabrio Sidewalk: scoperta con stile
Il nuovo allestimento Sidewalk regala un tocco di stile alla Mini Cabrio: bisognerà aspettare marzo 2020 per vedere sul mercato questa variante esclusiva della versione cabriolet della terza generazione della piccola britannica.
Mini Cabrio Sidewalk: il design esterno
La Sidewalk si distingue dalle altre Mini Cabrio per l’inedita vernice metallizzata Deep Laguna impreziosita da bonnet stripes specifiche con bordi a contrasto. Le calotte degli specchietti retrovisori sono in tinta con la carrozzeria e le side scuttles presentano la denominazione “Sidewalk”.
Da non sottovalutare, inoltre, la capote in tessuto Mini Yours Softtop con grafica a freccia intrecciata e i cerchi in lega da 17” bicolore Scissor Spoke. Su richiesta troviamo altre cinque tinte esterne metallizzate: Midnight Black, White Silver, Enigmatic Black, Moonwalk Grey e Thunder Grey.
Mini Cabrio Sidewalk: il design interno
Dentro la Mini Cabrio Sidewalk spiccano i battitacco in alluminio spazzolato con la scritta Sidewalk, i sedili in pelle Mini Yours Lounge Sidewalk color antracite con cuciture a contrasto in Dark Petrol ed Energetic Yellow e profili in Dark Petrol e logo Sidewalk e i tappetini in velluto coordinati bordati di colore Dark Petrol scuro con cuciture in Energetic Yellow.
Per quanto riguarda la zona della plancia segnaliamo invece la modanatura retroilluminata sul lato passeggero in Piano Black con accenti in Dark Petrol e argento, il rivestimento ellittico della porta in Dark Petrol e il volante in pelle con logo Sidewalk nella parte inferiore con cuciture a contrasto.
Mini Cabrio Sidewalk: i motori
La Mini Cabrio Sidewalk è offerta con tre motori turbo benzina: due 1.5 tre cilindri da 102 (One) e 136 CV (Cooper) e un 2.0 da 192 CV (Cooper S).
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Seat Ibiza GTI/CUPRa (1996): la spagnola con il cuore della Golf
Nel 1996 arrivarono in listino due varianti sportive della seconda generazione della Seat Ibiza: la GTI e la GTI CUPRa: due piccole “pepate” che nascondevano sotto il cofano lo stesso motore della Volkswagen Golf GTI. Oggi sono introvabili in Italia e le loro quotazioni non superano i 3.000 euro.
Seat Ibiza GTI/CUPRa (1996): le caratteristiche principali
Le varianti GTI e GTI CUPRa della Seat Ibiza arrivano in listino nel 1996, in occasione del primo leggero restyling della seconda generazione della “segmento B” spagnola disegnata dal nostro Giorgetto Giugiaro. Nel 1999 la CUPRa – prima vettura di sempre della Casa iberica dotata di questa sigla, oggi diventata un brand a sé stante – viene rimpiazzata dalla GTI CUPRa 2, che però resta in listino solo qualche mese.
Due piccole grintose – disponibili esclusivamente a tre porte – ricche di contenuti interessanti: un comportamento stradale equilibrato, un motore ottimo e un assetto non troppo rigido.
Seat Ibiza GTI/CUPRa (1996): la tecnica
Il motore delle Seat Ibiza GTI e GTI CUPRa del 1996 è lo stesso 2.0 aspirato a benzina da 150 CV montato nientepopodimeno che dalla terza generazione della Volkswagen Golf GTI.
Seat Ibiza GTI/CUPRa (1996): le quotazioni
In Italia le Seat Ibiza GTI e GTI CUPRa prodotte dal 1996 al 1999 sono introvabili e le loro quotazioni recitano 2.500 euro. Le prime GTI CUPRa, abbastanza comuni nel resto d’Europa, sono molto interessanti dal punto di vista storico in quanto sono le prime Cupra di sempre.
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Alfa Romeo Stelvio e Giulia MY20: la navigazione connessa TomTom
La navigazione connessa di TomTom sbarca sulle Alfa Romeo Stelvio e Giulia MY20: al CES 2020 di Las Vegas (salone dell’elettronica in programma fino al prossimo 10 gennaio) l’azienda olandese specializzata nelle tecnologie di localizzazione ha annunciato una collaborazione con il Biscione.
I due modelli della Casa lombarda offrono ora il sistema di navigazione connesso TomTom con mappe aggiornate e servizi aggiuntivi come TomTom Traffic, Autovelox, Online Search and Routing, Weather (meteo), Off Street Parking (parcheggio fuori strada) e Fuel Prices (prezzi del carburante).
Il sistema TomTom presente a bordo delle Alfa Romeo Stelvio e Giulia MY20 è controllato da un touchscreen da 8,8” completamente personalizzabile e le API di TomTom Maps saranno integrate con l’app per smartphone del produttore.
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Mercedes Vision AVTR: la concept ispirata ad Avatar
Si chiama Vision AVTR la concept svelata da Mercedes al CES 2020 di Las Vegas (salone dedicato all’elettronica in programma fino al 10 gennaio): un prototipo elettrico ispirato al mondo del film Avatar e focalizzato sull’interazione tra uomo, macchina e natura.
Mercedes Vision AVTR Concept: quando l’auto incontra il cinema
AVTR è l’acronimo di Advanced Vehicle Transformation ma simboleggia anche la collaborazione della Casa di Stoccarda con il team che sta lavorando ai due sequel del film Avatar (li vedremo al cinema nel 2021 e nel 2023).
Mercedes Vision AVTR Concept: lo stile
Il design della Mercedes Vision AVTR Concept presentata al CES 2020 fonde in un unico elemento tratti stilistici degli esterni, degli interni e dell’interfaccia utente.
La coda è impreziosita da 33 flap che comunicano con il guidatore e con il mondo esterno mentre nell’abitacolo – privo di volante – troviamo un’unità di controllo attivabile con una mano, sedili in Dinamica e rivestimenti in legno Karuun per il pavimento.
Mercedes Vision AVTR Concept: la tecnica
La concept Mercedes Vision AVTR è spinta da quattro motori elettrici in grado di generare una potenza complessiva di oltre 476 CV. L’autonomia dichiarata è superiore a 700 km e ci vogliono meno di 15 minuti per la ricarica completa delle batterie al grafene, prive di terre e metalli rari e interamente riciclabili.
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Renault al CES 2020
Il Gruppo Renault ha svelato al CES 2020 (salone dell’elettronica in programma a Las Vegas fino al 10 gennaio) una nuova soluzione di connettività tra l’auto e la casa sviluppata in collaborazione con la giovane azienda francese Otodo.
Questo servizio consente di inviare da casa – tramite smartphone o un altoparlante connesso – dei comandi a un veicolo Renault connesso per prepararlo alla partenza o per condividere un itinerario e permette inoltre di controllare gli oggetti connessi di casa direttamente dal cruscotto della vettura.
La soluzione di connettività mostrata dal Gruppo Renault in collaborazione con Otodo al CES 2020 è destinata – a lungo termine – a tutti i proprietari di vetture del marchio transalpino dotate del sistema multimediale Renault Easy Link (come Clio, Captur e Zoe) e offre in poche parole la possibilità di automatizzare alcuni compiti della vita quotidiana agendo direttamente dal veicolo e in modo simultaneo su diversi oggetti connessi della casa.
Attraverso una app dedicata l’utente può selezionare gli oggetti connessi del proprio domicilio che intende integrare negli scenari disponibili e le azioni assegnate a ciascuno di loro – in modalità Leaving Home si può mettere la casa “a riposo” inserendo la modalità “risparmio energetico” del termostato, abbassando le tapparelle e spegnendo le luci mentre in modalità Arriving Home si può “risvegliare” l’abitazione – e stabilire la distanza tra veicolo e domicilio a partire dalla quale i vari scenari gli saranno proposti.
Il mondo Renault
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Vision-S Concept: la prima auto della Sony
La novità più sorprendente del CES 2020 (salone dedicato all’elettronica in programma a Las Vegas fino al 10 gennaio) è arrivata da Sony. L’azienda giapponese ha infatti approfittato della rassegna del Nevada per svelare al mondo la sua prima auto: la concept Vision-S.
La risposta giapponese alla Tesla Model S
Il prototipo Sony Vision-S può essere considerato la risposta giapponese alla Tesla Model S: un’ammiraglia concept elettrica a cinque porte potente, ricca di tecnologia e dotata della trazione integrale.
Sony Vision-S Concept: le dimensioni
La concept Sony Vision-S vista al CES 2020 di Las Vegas è lunga 4,90 metri (come una Opel Insignia Grand Sport), larga 1,90 metri e alta 1,45 metri (come una Mazda Mazda6). Il passo è di tre metri mentre il peso è di 2.350 kg.
Sony Vision-S Concept: la tecnica
Trazione integrale e due motori elettrici in grado di generare una potenza complessiva di 544 CV: sono queste le caratteristiche tecniche principali della concept Sony Vision-S. Il prototipo nipponico svelato al CES 2020 può raggiungere una velocità massima di 240 km/h e accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 4,8 secondi. L’autonomia? Non è stata comunicata.
Vision-S Concept: tecnologia Sony
Il prototipo Vision-S incorpora le tecnologie sensoriali e di imaging Sony e un software di bordo controllato attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale del colosso del Sol Levante e di tecnologie di telecomunicazione e cloud.
Il veicolo integra 33 sensori – inclusi sensori d’immagine CMOS e sensori ToF – per rilevare e riconoscere oggetti e persone all’interno e all’esterno della vettura stessa e offrire un supporto avanzato alla guida.
Per quanto riguarda l’infotainment della Sony Vision-S Concept segnaliamo invece la presenza di uno schermo panoramico di fronte ai sedili anteriori e il “360 Reality Audio” con diffusori integrati in ogni posto auto.
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Al CES 2020 Audi mostra l’auto empatica
Colour: Aurora Silver
Quest’anno al CES di Las Vegas 2020 Audi punta tutto sull’Intelligenza artificiale e sulla realtà virtuale. Protagonista delol stand della Casa dei Quattro Anelli alla rassegna statunitense sarà la concept car AI:ME, un ‘auto elettrica, a guida autonoma definita dallo stesso marchio tedesco come l’Auto empatia del futuro. Empatica perché grazie ad un sistema di AI (Artificial Intelligence) sarà in grado di imparare e conoscere le abitudini e i gusti del guidatore, di riconoscere il suo stato d’animo e di conseguenza offrire un’esperienza di bordo il più possibile compatibile e personalizzata con il guidatore e i passeggeri.
Audi Intelligence Experience
L’assistente virtuale che gestirà le Audi del futuro sarà in grado di memorizzare le abitudini del guidatore e dei passeggeri e di trasformare l’auto in una sorta di welness lounge. Per questo il ’cervellone’ delle Audi analizzerebbe dettagliatamente le funzioni e le regolazioni preferite dall’utilizzatore, dalla posizione di seduta alla funzione massaggio, dai dispositivi multimediali alla guida a destinazione, dall’illuminazione interna all’umidità dell’aria sino alla temperatura o alla profumazione dell’abitacolo.
Comandi oculari
Ma le nuove tecnologie Audi vanno anche oltre. Attraverso il riconoscimento oculare che si basa su un sistema di telecamere a infrarossi si potranno gestire anche alcune funzioni del sistema di infotainment. Un esempio: per ordinare la cena durante il tragitto verso casa basta il solo movimento degli occhi, e l’orario della consegna viene impostato automaticamente in base al calcolo del tragitto e delle condizioni del traffico. E ancora, i due visori VR per la realtà virtuale possono replicare un rilassante paesaggio montano offrendo così un’esperienza immersiva.
head-up display 3D mixed reality.
E per finire l’head-up display 3D mixed reality sarà in grado di abbinare oggetti reali e immagini virtuali. SI tratta di una tecnologia sviluppata dal colosso coreano Samsung e funziona come un televisore 3D. Il sistema ricava da ogni immagine due visualizzazioni contemporanee. I pixel dello schermo sono suddivisi in coppie: un pixel è destinato all’occhio sinistro, mentre quello adiacente all’occhio destro. La tecnologia head-up 3D rileva lo sguardo tramite eye tracking e orienta conseguentemente i pixel, così che possano raggiungere con precisione il relativo occhio. Le immagini mostrate dall’Audi head-up display 3D mixed reality appaiono fluttuare davanti al conducente a una distanza di 8/10 metri. Mediante una specifica visualizzazione, questa distanza virtuale può superare i 70 metri. Gli occhi, focalizzati sulla visione a lungo raggio, non devono modificare la messa a fuoco. Un valore aggiunto sul fronte della sicurezza.
Anteprime
Audi AI:ME: come saranno le auto tra 15 anni
Debutterà al Salone di Shanghai come primo di due prototipi che anticiperanno i modelli di Ingolstadt di 15 anni nel futuro
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Red Bull F1, Max Verstappen rinnova fino al 2023
Max Verstappen ha rinnovato fino al 2023 il contratto con la Red Bull: il pilota olandese correrà quindi in F1 per altre quattro stagioni con la scuderia austriaca.
Max Verstappen – nato il 30 settembre 1997 a Hasselt (Belgio) – gareggia in Formula 1 dal 2015. In carriera ha disputato 102 GP con Toro Rosso e Red Bull portando a casa un terzo posto nel Mondiale 2019, 8 vittorie, 2 pole position, 7 giri veloci e 31 podi.
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Lamborghini Huracan EVO RWD: trazione posteriore
Un anno fa Lamborghini presentava la Huracan EVO, l’evoluzione della baby del Toro più potente, più tecnologica e con novità tecniche come una nuova sospensione o l’asse posteriore direzionale.
Ora la Casa di Sant’Agata Bolognese propone una nuova e ancora più interessante variante della Hiracan EVO, trasformando la sua sportiva aspirata, una delle ultime, in un’auto a trazione posteriore. In questa inedita variante la nuova Huracan EVO RWD abbandona così la trazione integrale per offrire un’esperienza di guida più vivace, dovuta anche, ovviamente, a un peso ridotto.
Motore
Il motore, così come il telaio in alluminio e carbonio, rimane l’originale, ossia il V10 aspirato da 5.2 litri e 610 CV a 8.000 giri, con una coppia massima di 560 Nm. La brutta notizia è che la nuova Lamborghini Huracan EVO RWD, così come la versione a trazione integrale, non sarà disponibile con il cambio manuale ‘purista’. Sulla bilancia la EVO RWD pesa però 33 kg in meno, fermando l’ago della bilancia sui 1.389 kg (distribuzione dei pesi 40/60).
Prestazioni
Con questa configurazione la sportiva d’ingresso della gamma del Toro promette uno sprint da 0 a 100 km/ in 3,3 secondi (9,3 secondi per raggiungere i 200 km/h) e una velocità massima di 325 km/h. Come riferimento, la Huracan EVO a trazione integrale è più veloce sullo catto 0-100 che completa in soli 2,9 secondi.
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Come si producono le batterie per le auto elettriche
Le batterie sono il cuore delle auto elettriche ma poche persone sanno come vengono prodotte.
Di seguito troverete una guida completa a come si producono le batterie al litio per auto elettriche realizzata dal Gruppo Volkswagen.
Prima fase: le materie prime
Le materie prime (litio e cobalto) in polvere vengono mescolate con acqua e solventi per definire le formule dell’anodo e del catodo.
L’ingrediente principale per la produzione dell’anodo è la grafite mentre per il catodo si utilizza l’ossido metallico di litio.
Seconda fase: il rivestimento
L’impasto viene trasportato in contenitori stagni che assicurano la distribuzione omogenea della pasta e i vari strati sono applicati su lamine a elevata conduttività (rame per l’anodo e alluminio per il catodo).
Terza fase: la lamina
In questa fase della produzione si ottiene una lamina sottile e rivestita, successivamente rimossa dalla macina rotante e levigata con un macchinario specifico.
Quarta fase: l’assemblaggio delle celle
I fogli tagliati con il laser vengono essiccati sottovuoto in locali attrezzati per l’asciugatura e successivamente prelevati, allineati e impilati uno sopra l’altro. Un’operazione automatica che sovrappone in sequenza anodo, separatore, catodo, separatore, anodo e così via creando una specie di pila.
Durante l’asciugatura del blocco la temperatura rimane costante, dopo si saldano il polo positivo e quello negativo della cella e i fogli di metallo che ne risultano vengono saldati sulla linea produttiva utilizzando il laser.
Quinta fase: gli elettrodi
La pila di elettrodi viene inserita nell’involucro partendo da una pellicola multistrato impermeabile sigillata con un processo ad alta temperatura. Le celle vengono riempite con gli elettroliti e in seguito inserite in un contenitore più grosso realizzato partendo dai lamierati di alluminio e a forma di parallelepipedo.
Sesta fase: trattamento finale
Le celle vengono degassate prima di essere sigillate. Il processo di sigillatura previene le infiltrazioni d’acqua dall’esterno e la perdita di elettrolita dall’interno. L’ultimo passaggio è l’ispezione finale, che rileva le proprietà elettrochimiche principali, grazie a cui si definiscono capacità, resistenza e perdita di potenza della batteria.
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