Monthly Archives: Gennaio 2020
Honda Civic restyling: le foto e i dati
Tempo di restyling (leggero) per la Honda Civic: dopo quattro anni dal lancio la decima generazione della compatta giapponese si presenta sul mercato con lievi modifiche estetiche e tecnologiche. Scopriamole insieme.
Honda Civic restyling: il design
I designer Honda hanno regalato alla Civic, in occasione del restyling, un look ancora più aggressivo: frontale più pulito e aerodinamico, nuovi cerchi in lega da 16” per la versione base (con possibilità di montare quelli sportivi “Shark Grey” da 17” sugli allestimenti superiori) e l’inedita vernice “Obsidian Blue”. Dentro segnaliamo invece i nuovi rivestimenti e la presenza di più manopole e pulsanti fisici sulla plancia per controllare l’infotainment e il climatizzatore.
Honda Civic restyling: più dotata
La Honda Civic restyling offre gruppi ottici full LED e, sugli allestimenti superiori, il sedile del guidatore regolabile elettricamente in otto direzioni.
Honda Civic restyling: i motori
La gamma motori della Honda Civic restyling non è cambiata ed è sempre composta da quattro unità sovralimentate:
- un 1.0 turbo tre cilindri benzina da 126 CV
- un 1.5 turbo benzina da 182 CV
- un 2.0 turbo benzina da 320 CV
- un 1.6 turbodiesel da 120 CV
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Jaguar Land Rover: i sedili che stimolano i muscoli
Jaguar Land Rover ha annunciato lo sviluppo di nuovi sedili ergonomici in grado di adattare la propria forma. Denominato sedile “Morphable“, è stato sperimentato dalla divisione Body Interiors Research di Jaguar Land Rover, e incorpora nell’imbottitura una serie di attuatori che, con costanti microregolazioni, trasmettono al cervello la sensazione della camminata; tali regolazioni potrebbero essere personalizzate individualmente.
Simulando il movimento della camminata, questo sistema può contribuire a ridurre i rischi per la salute derivanti dal rimanere seduti troppo a lungo durante i viaggi; ad esempio, secondo jaguar Land Rover, l’automobilista medio britannico guida settimanalmente per circa 235 chilometri.
Il Dott. Steve Iley, Chief Medical Officer di Jaguar Land Rover, ha detto a tal proposito:
“La salute dei nostri clienti e collaboratori è sempre al centro dei nostri progetti di ricerca. Con la nostra esperienza ingegneristica sviluppiamo i sedili del futuro, dotati di tecnologie inedite per il mondo automobilistico, in grado di contribuire a mitigare un problema che colpisce la gente in tutto il mondo.”
Il Dott. Iley dà anche alcuni suggerimenti per la migliore posizione di guida: dal togliere dalle tasche gli oggetti voluminosi alla corretta posizione delle spalle, dalla necessità di mantenere verticali la spina dorsale al supporto per le cosce per ridurre i punti di pressione.
Complessivamente questi progetti mirano alla Destinazione Zero, l’ambizione Jaguar Land Rover di rendere la società più sicura e sana, e l’ambiente più pulito – in un futuro responsabile per i nostri collaboratori, i clienti e le comunità. Attraverso una continua innovazione Jaguar Land Rover adatta prodotti e servizi al rapido mutare del mondo.
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Dieci auto sfiziose che costano 30.000 euro
Non c’è bisogno di spendere cifre esagerate per acquistare auto interessanti.
In questa guida all’acquisto troverete dieci auto sfiziose che costano 30.000 euro. L’elenco è composto da vetture tedesche e da compatte, anche se non mancano proposte di altri segmenti e di altre nazioni.
Abarth 595 Esseesse – 30.800 euro
La Abarth 595 Esseesse è una citycar rivolta a chi vuole il massimo del divertimento. Agilissima nelle curve, ospita sotto il cofano un motore – un 1.4 turbo benzina T-Jet da 180 CV – tanto vivace (6,7 secondi sullo “0-100”) quanto assetato di carburante. Migliorabili la spinta ai bassi regimi e il cambio a cinque marce.
Una “segmento A” compatta – solo 3,66 metri di lunghezza – inadatta a chi ha bisogno di praticità: l’abitacolo (omologato per soli quattro posti) offre pochi centimetri alle spalle e alle gambe dei passeggeri posteriori, l’accesso ai sedili dietro è penalizzato dalla presenza delle sole porte anteriori e il bagagliaio è minuscolo.
Audi A1 Sportback 35 TFSI S tronic S line edition – 30.175 euro
L’Audi A1 Sportback 35 TFSI S tronic S Line edition è una piccola tedesca spinta da un motore 1.5 turbo benzina TFSI da 150 CV.
La seconda generazione della “segmento B” di Ingolstadt condivide il pianale con le Seat Ibiza e Arona e con la Volkswagen Polo e non brilla alla voce “versatilità” visto che chi si accomoda dietro deve fare i conti con un abitacolo poco spazioso nella zona della testa.
Ford Focus 1.5 EcoBoost aut. ST Line Co-Pilot – 30.350 euro
La Ford Focus 1.5 EcoBoost aut. ST Line Co-Pilot – variante station wagon della quarta generazione della compatta statunitense – è una familiare dotata di un motore 1.5 turbo benzina tre cilindri EcoBoost da 150 CV.
Un mezzo ingombrante – 4,69 metri di lunghezza sono complicati da gestire in fase di parcheggio – destinato alle famiglie che hanno bisogno di spazio: il divano posteriore accoglie comodamente tre passeggeri e il bagagliaio è immenso.
Honda Civic 1.5T Sport+ – 30.900 euro
La Honda Civic 1.5T Sport+ è una compatta giapponese – giunta alla decima generazione – spinta da un motore 1.5 turbo benzina da 182 CV.
La “segmento C” nipponica è la proposta più costosa tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.
Kia Ceed GT – 30.250 euro
La Kia Ceed GT è una compatta sportiva coreana piacevole da guidare e comoda al tempo stesso.
Il motore 1.6 turbo benzina T-GDI è potente (204 CV) e silenzioso: peccato che sia anche molto assetato di carburante.
Mercedes B 200 Sport – 30.495 euro
La Mercedes B 200 Sport è una monovolume tedesca dotata di un motore dalla cilindrata contenuta (un 1.3 turbo benzina da 163 CV) che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
La terza generazione della MPV della Stella è spaziosa e raffinata ma non molto divertente da guidare nelle curve. La dotazione di serie è da integrare: i fari full LED, il navigatore e i sensori di parcheggio vanno pagati a parte.
Mini Cooper 5 porte 60 Years Plus – 30.350 euro
La Mini Cooper 5 porte 60 Years Plus è una piccola “premium” britannica rivolta a chi cerca la massima esclusività.
La terza generazione della “segmento B” inglese ospita sotto il cofano un motore 1.5 turbo tre cilindri benzina da 136 CV pronto ai bassi regimi ma carente di coppia (220 Nm).
Peugeot 308 BlueHDi 130 EAT8 GT Line – 30.050 euro
La Peugeot 308 BlueHDi 130 EAT8 GT Line è, secondo noi, l’auto più equilibrata per chi ha 30.000 euro da spendere.
La seconda generazione della compatta francese monta un motore poco potente (131 CV) e non molto vivace ma si riscatta con consumi incredibilmente bassi (28,6 km/l dichiarati).
Renault Captur TCe 155 CV Initiale Paris – 29.900 euro
La Renault Captur TCe 155 CV Initiale Paris – spinta da un motore 1.3 turbo benzina TCe da 154 CV – è la variante a ciclo Otto più esclusiva della seconda generazione della piccola SUV francese ma è anche la proposta più economica tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto. Eccellente la dotazione di serie che comprende, tra le altre cose, il climatizzatore automatico, i fari full LED, il navigatore, i sedili in pelle e i sensori di parcheggio anteriori e posteriori.
L’abitacolo offre tanto spazio alla testa dei passeggeri posteriori ma presenta qualche leggera imprecisione negli assemblaggi delle zone più nascoste della plancia mentre le sospensioni potrebbero essere più morbide sulle sconnessioni pronunciate.
Volkswagen Golf 2.0 TDI Sport – 30.800 euro
La Volkswagen Golf 2.0 TDI Sport sta per andare in pensione (verrà rimpiazzata da un nuovo modello) ma resta una compatta interessante.
La settima generazione della “segmento C” di Wolfsburg – realizzata sullo stesso pianale dell’Audi A3, delle Seat Leon e Ateca e della Skoda Karoq – è dotata di un motore 2.0 turbodiesel TDI da 150 CV pronto ai bassi regimi e ricco di coppia (340 Nm) penalizzato esclusivamente da una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
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Renault Mégane
La quarta generazione della Renault Mégane – nata nel 2015 – è una compatta francese a trazione anteriore.
Renault Mégane: gli esterni
Lo stile della quarta serie della Renault Mégane unisce sportività ed eleganza: merito della seduta bassa e della notevole altezza di cintura.
Renault Mégane: gli interni
La plancia della Renault Mégane – costruita con cura – è caratterizzata dall’originale display verticale.
Renault Mégane: i motori
La gamma motori della quarta generazione della Renault Mégane è composta da sette unità sovralimentate:
- un 1.3 turbo benzina TCe da 116 CV
- un 1.3 turbo benzina TCe da 140 CV
- un 1.3 turbo benzina TCe da 159 CV
- un 1.8 turbo benzina TCe da 279 CV
- un 1.8 turbo benzina TCe da 300 CV
- un 1.5 turbodiesel Blue dCi da 95 CV
- un 1.5 turbodiesel Blue dCi da 116 CV
Renault Mégane: gli allestimenti
Gli allestimenti della Renault Mégane sono cinque: Duel, Duel2, Business, R.S. e R.S. Trophy.
Renault Mégane Duel
La dotazione di serie della Renault Mégane Duel comprende:
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza AFU
- Accensione automatica dei fari tergicristalli
- Airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile)
- Airbag laterali a tendina anteriori e posteriori
- Alzacristalli anteriori elettrici impulsionali
- Alzacristalli posteriori manuali
- Cerchi in acciaio da 16″ Florida
- Chiusura automatica delle portiere con auto in movimento
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Consolle centrale alta
- Cruise control
- Hill Start Assist
- Kit riparazione pneumatici
- Luci diurne a LED
- Predisposizione installazione allarme
- R link 2 compatibile con Android Auto e Apple Car Play, touchscreen da 7″ comprensivo di 2 prese USB
- Retrovisori elettrici con sensore di temperatura
- Sedile conducente regolabile in altezza
- Sedili posteriori ribaltabili 1/3-2/3
- Sellerie in tessuto
- Sensore di pressione pneumatici
- Sistema di ancoraggio Isofix
- Sistema elettronico di controllo della stabilità ESC (ESP)
- Stop&Start
Renault Mégane Duel2
La Renault Mégane Duel2 costa 2.750 euro più della Duel a parità di motore e aggiunge:
- Alzacristalli posteriori elettrici impulsionali
- Cerchi in lega da 17″ Exception
- Easy Access System II
- Fari fendinebbia
- LED Day Running Edge Light con firma luminosa C-Shape
- Quadro strumenti con effetto 3D Color Matrix, analogico/digitale
- Sistema di navigazione con touchscreen 8,7″ e cartografia Europa
- Renault Multi-Sense con Ambient Lighting
- Retrovisori con sensore di temperatura ripiegabili elettronicamente
- Sedile meccanico conducente con regolazione lombare. Comprensivo di tasca marsupio
Renault Mégane Business
La Renault Mégane Business costa 100 euro più della Duel2 a parità di motore e offre:
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza AFU
- Accensione automatica dei fari tergicristalli
- Airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile)
- Airbag laterali a tendina anteriori e posteriori
- Alzacristalli elettrici impulsionali
- Cerchi in lega da 16″ Silverline
- Chiusura automatica delle portiere con auto in movimento
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Consolle centrale alta
- Cruise control
- Fari fendinebbia
- Hill Start Assist
- LED Day Running Edge Light con firma luminosa C-Shape
- Quadro strumenti con effetto 3D Color Matrix, analogico/digitale
- R Link 2 compatibile con Android Auto e Apple Car Play, sistema di navigazione con touchscreen da 7″ comprensivo di 2 prese USB e cartografia Europa
- Retrovisori elettrici con sensore di temperatura
- Ruota di scorta
- Sedile conducente con regolazione meccanica in altezza/lombare. Comprensivo di tasca marsupio
- Sedili posteriori ribaltabili 1/3-2/3
- Sellerie in tessuto
- Sensori di parcheggio posteriori
- Sensori di pressione pneumatici
- Sistema di ancoraggio Isofix
- Sistema elettronico di controllo della stabilità ESC
- Stop&Start
- Tinta metallizzata
- Volante in pelle
Renault Mégane R.S.
La Renault Mégane R.S. offre:
- ABS con assistenza alla frenata di emergenza AFU
- Accensione automatica dei fari e tergicristalli
- Airbag frontale conducente e passeggero (disattivabile)
- Airbag laterali a tendina anteriori e posteriori
- Alzacristalli anteriori e posteriori elettrici impulsionali
- Badge specifico R.S.
- Carrozzeria sportiva specifica RS (lama anteriore F1, spoiler posteriore, minigonne specifiche, diffusore posteriore specifico, fascione anteriore e posteriore Sport, parafanghi specifici, soglie portiere R.S.)
- Cielo del tetto in armonia carbone scuro specifica R.S.
- Cerchi in lega da 18″ Estoril Metal Grey
- Climatizzatore automatico bi-zona
- Cockpit sportivo ed ergonomico con sedili sport
- Cruise control
- Easy Access System II
- Fari Full LED Pure Vision con firma luminosa C-Shape con indicatore di direzione integrato
- Firma luminosa al LED R.S. Vision a 3 funzioni (fendinebbia, luci di svolta e luci di profondità)
- Freno di stazionamento elettronico (manuale sulle versioni con cambio manuale)
- Hill Start Assist
- Kit riparazione pneumatici
- LED Day Running Edge light con firma luminosa C-Shape con indicatore di direzione integrato
- Linea di scarico specifica
- Palette del cambio al volante
- Pedaliera sportiva in alluminio
- Pinze freni Brembo grigie
- Predisposizione installazione allarme
- Privacy Glass
- Quadro strumenti 7″ con effetto 3D Color Matrix, analogico/digitale
- R Link2 compatibile con Android Auto e Apple Car Play, sistema di navigazione con touchscreen da 8,7″ comprensivo di 2 prese USB e cartografia Europa e Radio DAB
- Telaio Renault Sport 4 Control a 4 ruote sterzanti, con quattro fine corsa idraulici di compressione
- Renault Multi-Sense con 5 modalità di guida (inclusa modalità Race) ed Ambient Lighting
- Retrovisori dark metal con sensore di temperatura ripiegabili elettronicamente
- Retrovisore interno fotocromatico
- Sedile conducente con regolazione lombare manuale
- Sedile meccanico passeggero e conducente regolabile in altezza
- Sedili posteriori ribaltabili 1/3-2/3
- Selleria in tessuto specifica R.S.
- Sensori di pressione pneumatici
- Sensori di parcheggio posteriori e anteriori
- Sistema di ancoraggio Isofix
- Stop&Start
- Visio System (riconoscimento della segnaletica stradale e allarme di superamento di carreggiata)
- Volante in pelle specifica R.S.
Renault Mégane R.S. Trophy
La Renault Mégane R.S. Trophy aggiunge alla dotazione della R.S.:
- Stripping Trophy su lama F1 anteriore
- Cerchi in lega da 19″ Jerez tritono
- Differenziale meccanico Torsen a slittamento limitato
- Dischi freni bi-material
- Pinze freni Brembo rosse
- R.S. Monitor
- Sistema di scarico con valvola dual-sound regolabile attraverso il sistema Renault Multi-Sense
Renault Mégane: gli optional
La dotazione di serie della Renault Mégane Duel andrebbe a nostro avviso arricchita con il Pack Nav (550 euro, R-Link2, sistema di navigazione con Cartografia Europa e Visio System) e il Radar Parking posteriore (236 euro). Sulla Duel2 aggiungeremmo i fari full LED Pure Vision (600 euro) e il Pack Easy Drive (650 euro: avviso distanza di sicurezza, cruise control adattivo e sistema di frenata di emergenza attiva) mentre sulla Business ci vorrebbe l’antifurto (250 euro).
Sulle varianti R.S. e R.S. Trophy acquisteremmo invece il Pack Easy Drive e la vernice metallizzata (825 euro).
Renault Mégane: i prezzi
Motori benzina
- Renault Mégane TCe 115 CV Duel 20.750 euro
- Renault Mégane TCe 115 CV Business 23.550 euro
- Renault Mégane TCe 140 CV Duel2 25.000 euro
- Renault Mégane TCe 140 EDC Duel2 27.000 euro
- Renault Mégane TCe 160 Duel2 26.000 euro
- Renault Mégane TCe 160 EDC Duel2 28.000 euro
- Renault Mégane R.S. 36.700 euro
- Renault Mégane R.S. EDC 38.700 euro
- Renault Mégane R.S. Trophy 42.250 euro
- Renault Mégane R.S. Trophy EDC 44.250 euro
Motori diesel
- Renault Mégane Blue dCi 95 CV Duel 21.850 euro
- Renault Mégane Blue dCi 95 CV Business 24.700 euro
- Renault Mégane Blue dCi 115 CV Duel 22.450 euro
- Renault Mégane Blue dCi 115 CV Duel2 25.200 euro
- Renault Mégane Blue dCi 115 CV Business 25.300 euro
- Renault Mégane Blue dCi 115 CV EDC Duel2 27.200 euro
- Renault Mégane Blue dCi 115 CV EDC Business 27.300 euro
Il mondo Renault
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Charles Duryea, il pioniere dell’auto americana
Charles Duryea è il pioniere dell’auto americana: scopriamo insieme la storia del creatore della prima vettura non europea alimentata da un motore a benzina.
Charles Duryea: la biografia
Charles Duryea nasce il 15 dicembre 1861 a Canton (USA): appassionato di meccanica, si trasferisce in giovane età a Washington per produrre biciclette coinvolgendo il fratello minore J. Frank.
La prima auto americana a benzina
Nel 1893 i due realizzano la prima auto americana di sempre alimentata a benzina: nient’altro che una carrozza spinta da un motore monocilindrico da 4 CV.
Due anni più tardi questa vettura – guidata da J. Frank – si aggiudica a Chicago la prima corsa automobilistica statunitense della storia. Una gara – disputata sotto la neve e sponsorizzata dal quotidiano Chicago Times-Herald – terminata a una velocità media di circa 11 km/h.
La Duryea Motor Company
La Duryea Motor Company – fondata nel 1895, lo stesso anno del trionfo a Chicago – inizia a farsi conoscere l’anno successivo anche in Europa grazie ad alcuni successi nel Regno Unito e con 13 modelli venduti diventa il più grande costruttore statunitense. Una Duryea è inoltre protagonista a New York del primo incidente automobilistico di sempre negli Stati Uniti.
Separazione
Nel 1900 Charles Duryea si separa dal fratello J. Frank e si sposta in Pennsylvania per fondare la Duryea Power.
Gli affari vanno bene fino al 1907, anno di debutto della Buggyaut: un progetto interessante (una vettura economica in grado di affrontare superfici sconnesse) che però non conquista il pubblico.
Gli ultimi anni
Charles Duryea lascia la Pennsylvania nel 1914 e due anni più tardi tenta nuovamente di sfondare nel segmento delle vetture accessibili con la GEM, un mezzo che unisce il comfort e la stabilità di un’auto con la semplicità e i bassi costi di gestione di una moto. Un altro flop che mette fine nel 1917 all’attività della Casa americana.
Duryea muore in seguito a un infarto il 28 settembre 1938 a Filadelfia (USA).
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BMW annuncia le novità per la Primavera
BMW annuncia, con l’arrivo della Primavera, aggiornamenti per gran parte della sua gamma 2020. Le novità, oltre a riguardare ritocchi agli allestimenti e nuovi accessori in catalogo, avranno a che vedere anche con un aggiornamento delle motorizzazioni per 33 modelli della famiglia che si omologheranno alla normativa Euro 6d (Serie 1, Serie 2, Serie 3, X1, X2, X3, X4, X5 e X6). Nel listino si estenderanno, inoltre, le proposte mild hybrid.
Mild Hybrid anche sulle Serie 3, X3 e X4 20d
Il sistema mild-hybrid di BMW abbinato alla motorizzazione quattro cilindri diesel 2.0 (20d) sarà a disposizione per la berlina Serie 3 e per le due sport utility X3 e X4. Queste potranno contare su un sistema elettrico a 48 volt e su un piccolo motore elettrico con funzione di generatore, da 11 CV. Questo permetterà alle BMW in questione di giovare dei benefici della funzione di veleggio disponibile fino a 160 km/h di velocità massima. Per questi nuovi modelli i consumi medi e el emissioni si attesterebbero tra i 4 e i 5,1 litri per 100 km e tra i 105 e i 133 g di CO2 per ogni chilometro percorso.
Novità per la Serie 3
La sesta generazione della berlina media bavarese vedrà arrivare nella sua gamma diverse nuove motorizzazioni. Tra queste ci saranno la 120d da 190 CV a trazione anteriore con cambio automatico a otto rapporti e la 318i con il quattro cilindri 2.0 turbo benzina da 156 CV e 250 Nm, sempre con cambio automatico a otto rapporti.
Accessori
Altre novità riguarderanno il sistema Soft Close con la funzione di chiusura automatica delle porte che verrà introdotto sulle BMW Serie 7 e Serie 8. La pelle traforata Vernasca bicolore Canberra Beige e Nero entrerà invece a far parte delle opzioni a disposizione per le BMW X5, X6 ed X7. Per la BMW X6 arrivano invece gli interni in pelle traforata Vernasca bicolore Cognac e Nero, le rifiniture in legno pioppo venato Anthracite & Brown a pori aperti, oltre alle opzioni proposte da BMW Individual come gli interni in pelle Merino bicolore Tartufo e Nero, Bianco Avorio e Nero, Caffè e Nero o tricolore Bianco Avorio, Blu Notte e Nero.
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Genesis GV80: la prima SUV Premium del marchio indipendente coreano
Nel 2017 Genesis aveva anticipato l’arrivo del suo primo SUV con un prototipo che, oggi, tre anni dopo, ha dato forma alla Genesis GV80. Si tratta di un fuoristrada Premium che sarà lanciato in Corea del Sud durante questo mese di gennaio e che più avanti arriverà negli Stati Uniti. In Europa, almeno per il momento, non è prevista la sua commercializzazione.
Dimensioni extra-large in formato Premium
La prima sport utility del marchio asiatico indipendente è una SUV imponente e lussuosa, con tratti distintivi inediti come la gigantesca griglia anteriore che caratterizza il frontale. Da questa partono una serie di muscolose nervature che danno forma al cofano, con una presa d’aria inferiore nel paraurti e gruppi ottici affilati e divisi in due sezioni da una striscia luminosa a LED. Il laterale è dominato dai cerchi giganti, con dimensioni fino a 22 pollici e da una linea di cintura ben marcata che termina nei gruppi ottici posteriori. Le cornici dei finestrini e le barre longitudinali cromate le danno un tocco elegante, mentre l’alettone integrato nella parte superiore del portellone ne accentua il lato sportivo.
Abitacolo raffinato e iper-tecnologico
Spazio, alta qualità e comfort caratterizzano il lussuoso abitacolo della nuova Genesis GV80, che monta un volante a due sole razze e un grande touch screen flottante da 14,5 pollici che fa da interfaccia al sistema di infotainment. Genesis esalta inoltre l’avanzato sistema di insonorizzazione dell’abitacolo che analizza in tempo reale i suoni generati dal rotolamento degli pneumatici e genera onde sonore della stessa frequenza e direzione contraria in 0,0002 secondi. Altra tecnologia avanzata in dotazione alla Genesis GV80 è il sistema ‘Electronically Controlled Suspension with Road Preview’ che analizza la strada con una telecamera e regola di conseguenza la taratura delle sospensioni per offrire il massimo comfort di guida in tempo reale.
Motorizzazioni
In Corea del Sud la nuova Genesis GV80 sarà commercializzata con il diesel V6 da 3.0 litri con 274 CV e 589 Nm abbinato al cambio automatico a otto rapporti. Disponibili anche il quattro cilindri 2.5 turbo da 300 CV e 422 Nm e il V6 3.5 da 375 CV e 530 Nm, entrambi a benzina. DI serie tutte montano la trazione posteriore ma come optional si potrà richiedere la trazione integrale.
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Porsche 718 Cayman e Boxster GTS 4.0: foto, dati e prezzi
Ritorno alla tradizione per la gamma Porsche 718 GTS: le Cayman e le Boxster più divertenti da guidare su strada hanno abbandonato il propulsore 2.5 turbo a quattro cilindri per passare a un motore 4.0 aspirato a sei cilindri da 400 CV. In poche parole una versione depotenziata (20 cavalli in meno) del quattro litri già presente sulla 718 Cayman GT4 e sulla 718 Boxster Spyder.
Di seguito troverete tutto quello che c’è da sapere sulle nuove Porsche 718 Cayman e Boxster GTS 4.0: foto, dati e prezzi delle due sportive di Zuffenhausen.
Le foto della Porsche 718 Cayman GTS 4.0
Le foto della Porsche 718 Boxster GTS 4.0
Porsche 718 Cayman e Boxster GTS 4.0: il motore
Il motore montato dalle Porsche 718 Cayman e Boxster GTS 4.0 è un 4.0 aspirato a sei cilindri contrapposti a benzina -abbinato a un cambio manuale a sei marce – in grado di generare una potenza di 400 CV e una coppia di 420 Nm.
Un propulsore che permette alle supercar teutoniche di raggiungere una velocità massima di 293 km/h e di accelerare da 0 a 100 chilometri orari in 4,5 secondi.
Porsche 718 Cayman e Boxster GTS 4.0: la dotazione di serie
La dotazione di serie delle Porsche 718 Cayman e Boxster GTS 4.0 comprende, tra le altre cose:
Tecnica di trazione
- Impianto di scarico sportivo a due vie con 2 terminali di scarico in nero (lucido)
Trasmissione
- Porsche Torque Vectoring (PTV) con differenziale meccanico posteriore
Telaio
- Assetto sportivo PASM (ribassato di 2 cm)
Ruote
- Cerchi da 20″ 718 Sport in lega leggera, in colore nero satinato con pneumatici 235/35 ZR 20 anteriori e 265/35 ZR 20 posteriori. Incluso coprimozzi con logo Porsche colorato
Freni
- Pinze freno fisse monoblocco in alluminio a 6 pistoncini nella parte anteriore e a 4 pistoncini nella parte posteriore, dischi freno compositi con diametro di 350 mm anteriore e 330 mm posteriore, autoventilanti e baffati, pinze in colore rosso
Performance
- Pacchetto Sport Chrono (compreso tasto Mode per attivare le modalità di guida Normal, Sport, Sport Plus e Individual) nonché App Porsche Track Precision (utilizzabile solo in combinazione con l’opzione Navigazione incl. Porsche Connect)
- PSM Sport
Carrozzeria
- Logo Porsche in colore argento lucido e denominazione del modello sul cofano posteriore in nero satinato
- Denominazione modello GTS 4.0 in nero sulle porte
- Paraurti anteriore e posteriore dal design esclusivo GTS con parti verniciate in nero
Sedili
- Sedili sportivi Plus (a due vie, elettrici) con sostegni laterali rialzati, regolazione elettrica dello schienale. Regolazione manuale del’altezza e longitudinale. Guscio schienali verniciato in colore grigio argento
- Sedili in Alcantara/pelle nera. Poggiatesta con logo “GTS” ricamato in nero
Interno
- Interni di serie neri 718 GTS con parti in Alcantara. In pelle liscia: bordi laterali sedili e poggiatesta
- In Alcantara: fascia centrale sedili, corona volante, maniglie porte, poggiabraccia porte, coperchio vano portaoggetti (parzialmente) e leva del cambio. Poggiatesta con logo “GTS” ricamato in nero
- Volante sportivo GT con corona in Alcantara e finiture in nero, diametro 360 mm, inserti nelle razze in colore argento, regolabile manualmente in altezza e profondità
- Interni neri con corona del volante, leva del cambio, maniglie delle porte e coperchio del vano portaoggetti in Alcantara nero
Audio e comunicazione
- Porsche Communication Management (PCM) inclusa predisposizione cellulare e interfacce audio
Porsche 718 Cayman GTS 4.0: il prezzo
- Porsche 718 Cayman GTS 4.0 84.883 euro
Porsche 718 Boxster GTS 4.0: il prezzo
- Porsche 718 Boxster GTS 4.0 86.957 euro
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BMW serie 1, la storia
La BMW serie 1 è stata – nei primi due decenni del XXI secolo – una delle auto più desiderate dagli amanti della guida sportiva per via della trazione posteriore. Oggi, invece, la compatta bavarese – convertitasi alla trazione anteriore dopo due generazioni focalizzate sul piacere di guida – è diventata più tradizionale.
Di seguito troverete la storia della BMW serie 1, le tre evoluzioni della “segmento C” tedesca (venduta nei primi anni di carriera anche nelle varianti sportive Coupé e Cabrio).
Le evoluzioni del modello
Prima generazione | 2004 |
Seconda generazione | 2011 |
Terza generazione | 2019 |
BMW serie 1 prima generazione (2004)
In breve
Anno di debutto | 2004 |
Durata generazione | 9 anni |
Numero restyling | 1 |
La prima generazione della BMW serie 1 – esclusivamente a trazione posteriore – vede la luce nel 2004. Nata per rimpiazzare la sfortunata serie 3 Compact e disponibile inizialmente solo a cinque porte, ha una gamma motori al lancio composta da cinque unità: tre a benzina (1.6 da 116 CV e 2.0 da 129 e 150 CV) e due 2.0 turbodiesel da 122 e 163 CV. Propulsori che vengono affiancati nel 2005 da un 3.0 benzina a sei cilindri in linea da 265 CV.
In occasione del (leggero) restyling del 2007 la famiglia si allarga con tre nuove varianti – tre porte, Coupé (a due porte con la coda) e Cabrio – e la gamma motori viene quasi totalmente rivoluzionata. Ora i propulsori sono nove: sei a benzina (1.6 da 122 CV, 2.0 da 143 e 170 CV e tre 3.0 a sei cilindri in linea: due aspirati da 218 e 265 CV e un biturbo da 306 CV) e tre 2.0 diesel (due turbo da 143 e 177 CV e un biturbo da 204 CV). Nel 2009 debutta un 2.0 sovralimentato a gasolio da 116 CV mentre l’anno seguente la potenza del tre litri intermedio scende da 265 a 258 CV.
Nel 2011 – anno d’esordio del 3.0 biturbo benzina a sei cilindri in linea da 340 CV – è la volta del restyling per le BMW serie 1 Coupé e Cabrio, che rimangono nel 2012 (anno d’addio del 1.6, dei 3.0 da 258 e 340 CV e del due litri diesel “base”) e nel 2013 le uniche rappresentanti della prima generazione della “segmento C” tedesca.
BMW serie 1 seconda generazione (2011)
In breve
Anno di debutto | 2011 |
Durata generazione | in corso |
Numero restyling | 1 |
La seconda generazione della BMW serie 1 – nata nel 2011 – porta una grande novità: una gamma motori interamente turbo (due 1.6 a benzina da 136 e 170 CV e tre 2.0 diesel da 116, 143 e 184 CV).
La seconda novità rilevante – la trazione integrale – arriva l’anno seguente, in concomitanza con il lancio della variante a tre porte e con l’arrivo di sei nuovi propulsori: tre a benzina (1.6 da 102 CV, 2.0 da 218 CV e 3.0 a sei cilindri in linea da 320 CV) e tre diesel (1.6 da 95 e 116 CV – che rimpiazza il vecchio due litri di pari potenza – e 2.0 da 218 CV).
La seconda serie della BMW serie 1 beneficia di un profondo restyling nel 2015: frontale più aggressivo e una coda più “importante” caratterizzata da gruppi ottici posteriori parzialmente integrati nel portellone. Anche la gamma motori, come da tradizione, viene stravolta: l’unico propulsore rimasto invariato – il 2.0 a ciclo Otto da 218 CV – viene affiancato da altri quattro propulsori a benzina (due 1.5 a tre cilindri da 109 e 136 CV, un 1.6 da 177 CV e un 3.0 a sei cilindri in linea da 326 CV) e da cinque unità a gasolio (due 1.5 a tre cilindri da 95 e 116 CV e tre 2.0 da 150, 190 e 224 CV).
Nel 2016 il 1.6 viene sostituito da un 2.0 da 184 CV, l’altro due litri a benzina passa da 218 a 224 CV e la potenza del sei cilindri sale a quota 340 CV. Tre anni più tardi resta in listino solo la variante a tre porte.
BMW serie 1 terza generazione (2019)
In breve
Anno di debutto | 2019 |
Durata generazione | in corso |
Numero restyling | 0 |
La terza generazione della BMW serie 1 porta in dote una rivoluzione tecnica: la “segmento C” bavarese dice addio alla trazione posteriore e si trasforma in una convenzionale compatta a trazione anteriore o integrale offerta esclusivamente a cinque porte e costruita sullo stesso pianale della monovolume serie 2 Active Tourer e delle SUV compatte X1 e X2.
La gamma motori è composta da cinque unità sovralimentate: due a benzina (1.5 a tre cilindri da 140 CV e 2.0 da 306 CV) e tre diesel (1.5 a tre cilindri da 116 CV e 2.0 da 150 e 190 CV).
Il mondo BMW
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Toyota GR Supra 2.0L: anche 4 cilindri
Dopo il ritorno tanto atteso, nel 2019, della Toyota Supra, la coupé sportiva giapponese ora amplia la sua gamma aggiungendo nei listini la versione più docile, entry level, con il quattro cilindri da 2.0 Litri.
4 cilindri e più leggera di 100 kg
La nuova Toyota GR Supra 2.0 avrà, sì, 82 CV in meno rispetto alla sorella maggiore con il 6 cilindri (da 310 CV), ma con il propulsore più piccolo risparmia anche 100 kg sulla bilancia. Il duemila a benzina, inoltre, essendo meno ingombrante è stato montato in posizione leggermente arretrata, a favore di un migliore equilibrio dei pesi. La trasmissione è affidata al cambio automatico ZF, com sulla sei cilindri, mentre l’impianto frenante è meno potente, con dischi da 330 mm.
In quanto a prestazioni la Toyota Supra GR 2.0 scatta da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi e raggiunge 250 km/h di velocità massima, con consumi medi dichiarati di 6,3l/100 km.
Fuji Speedway: la serie di lancio
Per il lancio della nuova Supra GR 2.0 Toyota ha previsto una versione speciale di lancio, prodotta in serie limitata per l’Europa, denominata Fuji Speedway. A distinguerla ci sarà la carrozzeria in bianco metallizzato con cerchi neri da 19 pollici e interni tappezzati in Alcantara in tonalità bianco-rosso, come i colori ufficiali di Toyota Gazoo Racing, e rifiniture in fibra di carbonio.
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