Monthly Archives: Novembre 2019
Ferrari Roma: la Dolce Vita del Cavallino
La nuova Ferrari Roma, in teoria, dovrebbe rappresentare la versione chiusa, coupé, della Portofino. In realtà è un’auto ben diversa, con un design personalizzato, dimensioni leggermente diverse e una meccanica modificata. La nuova coupé 2+2 entry level della gamma del Cavallino è stata presentata ieri sera nella capitale italiana, come tributo al tricolore. Ancora non è stato specificato quando sbarcherà sul mercato, anche se è molto probabile che lo farà durante il prossimo 2020, con prezzi simili a quelli della sua alter ego a cielo aperto, che parte da 196.000 euro.
Stile Dolce Vita
Tanto per cominciare la nuova Ferrari Portofino sfoggia un look caratteristico che si differenzia radicalmente dalla Portofino. Ispirata agli Anni ’50 e ’60 della Dolce Vita romana, si presenta con linee pulite, passaruota muscolosi, maniglie a scomparsa e un muso che strizza l’occhio ai modelli del passato della storia Ferrari. Completamente inedita è la calandra, su cui è inserita una griglia frontale dalla trama tridimensionale , gruppi ottici ispirati a quelli delle Ferrari Monza e un paraurti ridisegnato, con una parte inferiore dall’aerodinamica molto elaborata. Dietro domina invece l’estrattore in fibra di carbonio da cui fuoriescono i quattro terminali di scarico
Dimensioni
L’architettura della nuova Ferrari Roma, sì, è la stessa della Portofino, il passo rimane quindi invariato a 2.670 mm ma le dimensioni esterne variano sensibilmente. È infatti più lunga di 70 mm (4.656 mm), più bassa di 17 mm e più larga di 44 mm.
Meccanica
Anche sotto la carrozzeria la Ferrari Roma monta lo stesso V8 da 3,9 litri di cilindrata, che in questo caso ha subito per un upgrade con 20 CV in più, per un totale di 620 CV erogati tra i 5.750 e i 7.500 giri, con 760 Nm di coppia tra i 3.000 e i 5.75’0 giri. La trasmissione è invece affidata al nuovissimo cambio a doppia frizione ereditato dalla SF90 Stradale e la trazione è posteriore. Con questo powertrain specifico la Ferrari Roma dichiara uno sprint da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi (9,3 secondi per raggiungere i 200 km/h) e una velocità massima superiore a 320 km/h.
Archivio
La Ferrari Portofino debutta in Cina
Il video ufficiale della nuova Supercar del Cavallino
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Mondiale F1 2019 – GP Brasile a Interlagos: gli orari TV su Sky e TV8
Il GP del Brasile a Interlagos – penultima tappa del Mondiale F1 2019 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Con entrambi i titoli già assegnati (Piloti a Lewis Hamilton e Costruttori alla Mercedes) e con il secondo posto iridato già nelle mani di Valtteri Bottas bisognerà seguire la lotta per il “campionato degli umani” tra Charles Leclerc, Max Verstappen e Sebastian Vettel. Per quanto riguarda le scuderie, invece, la Renault deve recuperare 38 punti alla McLaren in due gare se vuole acciuffare il quarto posto: un’impresa tutt’altro che semplice…
F1 2019 – GP Brasile: cosa aspettarsi
Il circuito di Interlagos – sede del GP del Brasile – è un tracciato corto ricco di traffico in pista e molto usurante per gli pneumatici. Partire bene qui è fondamentale: dal 2004 a oggi solo Kimi Räikkönen nel 2007 è stato capace di salire sul gradino più alto del podio della corsa sudamericana senza scattare dalla prima fila.
La pioggia – prevista solo durante le prove libere del venerdì – non dovrebbe incidere sulla gara. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio del Brasile, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2019 – Interlagos, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 15 novembre 2019
15:00-16:30 | Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1) |
19:00-20:30 | Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1) |
Sabato 16 novembre 2019
16:00-17:00 | Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1) |
19:00-20:00 | Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:30 su TV8) |
Domenica 17 novembre 2019
18:10 | Gara (diretta su Sky Sport, differita alle 21:30 su TV8) |
F1 – I numeri del GP del Brasile
LUNGHEZZA CIRCUITO | 4.309 m |
GIRI | 71 |
RECORD IN PROVA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09 EQ Power +) – 1’07”281 – 2018 |
RECORD IN GARA | Valtteri Bottas (Mercedes F1 W09 EQ Power +) – 1’10”540 – 2018 |
RECORD DISTANZA | Lewis Hamilton (Mercedes F1 W09 EQ Power +) – 1h27’09”066 – 2018 |
F1 – Il pronostico del GP del Brasile 2019
1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Impossibile non considerare Lewis Hamilton il favorito del GP del Brasile: il sei volte campione del mondo ha conquistato a Interlagos tre pole, due vittorie negli ultimi tre anni e cinque podi totali.
Il pilota britannico – reduce da quattro podi consecutivi e da sette piazzamenti in “top 3” nelle ultime otto corse – ha già vinto il Mondiale F1 2019 ma sembra tutt’altro che appagato.
2° Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas sta terminando la sua migliore stagione di sempre in F1: titolo di vicecampione del mondo in tasca, due successi negli ultimi tre Gran Premi e sei podi negli ultimi sette.
Il driver finlandese non ha mai vinto in Brasile ma qui ha portato a casa una pole position e un secondo posto.
3° Sebastian Vettel (Ferrari)
Sebastian Vettel sta vivendo tanti alti e bassi: nelle ultime cinque gare ha ottenuto una vittoria e due secondi posti ma anche due ritiri.
A Interlagos il pilota tedesco se l’è sempre cavata discretamente: tre vittorie, due pole e cinque podi complessivi.
Da tenere d’occhio: Max Verstappen (Red Bull)
Max Verstappen – reduce da un solo podio negli ultimi quattro GP – ha bisogno di tornare in forma se vuole soffiare il terzo posto nel Mondiale F1 2019 a Leclerc.
I suoi precedenti in Brasile? Una seconda e una terza piazza.
La squadra da seguire: Mercedes
Nelle ultime cinque edizioni del GP del Brasile la Mercedes ha conquistato quattro vittorie e cinque pole position.
La Stella non ha alcuna intenzione di rilassarsi nonostante i Mondiali già vinti: quattro vittorie negli ultimi quattro Gran Premi (tra l’altro con entrambe le monoposto sul podio) e sette corse di seguito con le due frecce d’argento in “top 5”.
Passione F1
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Alfa Romeo 8C Competizione: all’asta un pezzo di storia del Biscione
A Milano AutoClassica, in occasione dell’Asta di Wannenes del 23 novembre prossimo, il lotto principale sarà la speciale Alfa Romeo 8C Competizione, l’unico esemplare verniciato nel colore Maserati Blu Notturno.
L’auto, che fu ordinata da un amico personale di Sergio Marchionne per una scommessa fra i due, rappresenta al meglio i valori di funzionalità e bellezza di una vera gran turismo italiana (lotto 29, stima 240.000 – 400.000 euro).
Nata nel 2007 dalla matita di Wolfgang Egger su espressa volontà di Sergio Marchionne come manifesto mondiale delle straordinarie capacità di design e di tecnica del marchio Alfa Romeo, l’Alfa Romeo 8C Competizione venne realizzata in soli 500 esemplari, i cui ordini si esaurirono in pochi giorni.
Uno dei più cari amici di Sergio Marchionne, acquirente di un esemplare, scommise che se Marchionne fosse riuscito ad acquisire la Opel avrebbe scelto il colore della sua 8C tra i soli tre previsti (Rosso Pastello Micallizato, Nero Micallizato e Giallo Micallizato) in caso contrario avrebbe scelto lui stesso un colore fuori della tavolozza prevista, e così avvenne.
Nel dicembre del 2010, presso il circuito di Balocco, fu consegnato uno splendido ed unico esemplare di Alfa Romeo 8C Competizione, la 176° su 500 prodotte, nel colore Blu Notturno,colore Maserati, con gli interni in pelle pieno fiore di colore nero trapuntati, le pinze dei freni di colore giallo e il set di valigie in coordinato. Quest’auto con il suo esclusivo colore è (insieme all’esemplare acquistato dall’attuale presidente della Ferrari S.p.a. John Elkann che ne possiede una di colore Blu Oceano) una delle uniche due Alfa Romeo 8C Competizione di colore blu, esistenti al mondo.
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McLaren Elva: la quarta Ultimate Series
La McLaren Elva è l’ultima sorpresa della Casa di Woking svelata oggi. Si tratta di una speedster ad alte prestazioni che verrà prodotta in una serie limitata di 399 esemplari e che farà parte della McLaren Ultimate Series (P1, Senna e Speedtail).
Un’auto speciale, a dir poco, il cui nome fa omaggio alle McLaren Elva da gara disegnate da Bruce McLaren negli Anni ’60 e che presero parte a competizioni come la IMSA statunitense. Se è possibile il confronto, rappresenta un’alternativa esclusivissima, per pochi, alla Ferrari Monza SP1.
Look unico ed esclusivo
Esteticamente soltanto i gruppi ottici anteriori sono riconducibili al linguaggio stilistico delle McLaren stradali che ben conosciamo, tutto il resto è esclusivo con una silhouette completamente inedita. Le superfici tese esprimono forme organiche che fluiscono verso un posteriore tanto compatto quanto elegante, con tubi di scarico in posizione centrale. Spiccano poi anche le originali prese d’aria del motore o le gobbe dietro ai due posti dei passeggeri.
Abitacolo minimalista
Anche all’interno la nuova McLaren Elva è tanto speciale quanto esclusiva. Priva di parabrezza, regala una sensazione unica di guida a cielo aperto, i sedili sono in fibra di carbonio innestati direttamente nella monoscocca, con una console centrale dominata da uno schermo flottante che fa da interfaccia al sistema di infotainment. L’ambiente dell’abitacolo è minimalista, con pochi pulsanti e un volante semplice ma sportivo.
Un dettaglio degno di nota è il sistema Active Air Management System (AAMS), disegnato per proteggere i passeggeri dal vento. Questa tecnologia canalizza i flussi d’aria che entrano dalla parte frontale e da quella inferiore, indirizzandoli verso una griglia montata sul cofano che li rimbalza direttamente sopra all’abitacolo, formando una bolla di relativa calma per i passeggeri. L’AAMS fa parte del complesso sistema di aerodinamica attiva che gioca un ruolo fondamentale sia nella dinamica della nuova supercar inglese che sul raffreddamento della meccanica dei freni.
Oltre 800 CV a cielo aperto
Il V8 da 4.0 litri ha infatti bisogno di ‘respirare’ al meglio per ottimizzare le sue prestazioni. Eroga una potenza di 815 CV e permette alla Elva di scattare da 0 a 100 km/h in 3 secondi netti (6,7 secondi per raggiungere i 200 km/h). Più veloce anche di una McLaren Senna. Il peso dovrebbe aggirarsi attorno ai mille kg e sia fuori che dentro sarà altamente personalizzabile attraverso l’esperienza e il servizio ai clienti fornito dal dipartimento MSO di McLaren. Il prezzo è ovviamente stellare: 1,69 milioni di euro.
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Le Mans ‘66 – La grande sfida, la storia vera della sfida Ford-Ferrari
In concomitanza con l’uscita nei cinema del film “Le Mans ‘66 – La grande sfida” abbiamo deciso di analizzare nel dettaglio la storia vera della 24 Ore di Le Mans 1966 e del duello Ford–Ferrari.
Scopriamo insieme l’evoluzione di questa rivalità, lo sviluppo della Ford GT40 e il primo successo nella corsa endurance più famosa del mondo di una Casa non europea. Attenzione, però: quello che leggerete saranno spoiler.
24 Ore di Le Mans 1966 – La storia
La storia raccontata nel film “Le Mans ‘66 – La grande sfida” non inizia nel 1966 ma tre anni prima quando la Ford offre 12 milioni di dollari a Enzo Ferrari per acquistare tutta la Casa di Maranello (capace, fino a quel momento, di conquistare sette 24 Ore di Le Mans, nove dei primi undici Mondiali sportprototipi e sei titoli iridati in F1).
Enzo Ferrari vuole vendere ma al tempo stesso rimanere al comando del reparto corse e avere la massima libertà di azione: quando scopre che nel contratto qualsiasi sforamento al budget annuale di 450 milioni di lire dev’essere approvato dalla Casa statunitense fa saltare l’accordo.
Henry Ford II – figlio di Edsel, nipote di Henry Ford nonché amministratore delegato del brand dell’Ovale Blu – decide due giorni dopo il “gran rifiuto” del Drake di fare tutto quanto in suo potere per sconfiggere il Cavallino in pista.
Nasce la GT40
Per realizzare l’auto che dovrà sconfiggere la Ferrari Henry Ford II contatta i più importanti costruttori di vetture da corsa (Eric Broadley della Lola, Colin Chapman della Lotus e John Cooper) e sceglie il primo, che impiega pochi mesi ad allestire i prototipi.
L’1 aprile 1964 appoggia per la prima volta le ruote su un circuito la Ford GT40: la sportiva “yankee”, chiamata così per via dell’altezza di 40 pollici (solo 1,02 metri) e dotata di un motore 5.0 V8, viene affidata al francese Jo Schlesser e al britannico Roy Salvadori, i quali notano seri problemi di affidabilità e di stabilità nei rettilinei. Due mesi più tardi tre esemplari spinti dallo stesso propulsore 4.2 V8 della Lotus capace di vincere l’anno prima la 500 Miglia di Indianapolis con Jim Clark vengono schierati alla 24 Ore di Le Mans ma nessuno di questi riesce a tagliare il traguardo.
Shelby e la Mk II
Dopo le delusioni del 1964 Carroll Shelby (ex pilota – vincitore a Le Mans nel 1959 – e noto anche per aver realizzato la mitica AC Cobra) viene chiamato dalla Ford per gestire il progetto GT40 e sviluppa un’evoluzione della sportiva americana – la Mk II – caratterizzata da numerosi miglioramenti tecnici e da un possente motore 7.0 V8.
La rinnovata coupé di Dearborn si rivela subito l’auto da battere nelle corse di durata e si aggiudica la prima gara del Mondiale Sportprototipi – la 2000 km di Daytona – con il britannico Ken Miles (driver che ha contribuito allo sviluppo del veicolo) e lo statunitense Lloyd Ruby.
Alla 24 Ore di Le Mans 1965 Ford tira fuori l’artiglieria pesante con sei esemplari schierati (due Mk II gestire direttamente dall’Ovale Blu, due con un 5.3 V8 e due con un 4.7 V8) e ottiene la pole position con lo statunitense Phil Hill e il neozelandese Chris Amon ma anche in questa occasione nessuna vettura riesce a transitare sotto la bandiera a scacchi.
Il 1966
La Ford GT40 inizia alla grande il Mondiale Sportprototipi 1966 con due successi di Miles e Ruby alla 24 Ore di Daytona (con una Mk II) e alla 12 Ore di Sebring con una X-1, una specie di variante scoperta della supercar di Detroit.
La 24 Ore di Le Mans 1966
Ford si presenta al via della 24 Ore di Le Mans 1966 con otto esemplari di GT40 Mk II – tutti colorati con tinte presenti nella gamma Mustang – dotati di un motore 7.0 V8 da 482 CV.
Tre vetture sono gestite dal team Shelby (una guidata da un equipaggio neozelandese composto da Bruce McLaren e Amon, una con Miles e un altro neozelandese – Denny Hulme (inserito al posto di Ruby, coinvolto in un incidente aereo poche settimane prima) – e una tutta statunitense con Dan Gurney e Jerry Grant), tre dalla scuderia Holman & Moody (una “all-american” con Ronnie Bucknum e Dick Hutcherson, una con l’americano Mario Andretti e il belga Lucien Bianchi e una con lo statunitense Mark Donohue e l’australiano Paul Hawkins) e altre due del team inglese Alan Mann: una guidata dal britannico Graham Hill e dall’australiano Brian Muir (chiamato al posto dell’americano Dick Thompson, squalificato per aver abbandonato la scena di un grave incidente durante le qualifiche) e l’altra dall’inglese John Whitmore e dall’australiano Frank Gardner.
La Ferrari, imbattuta alla 24 Ore di Le Mans dal 1960, risponde con la 330 P3 – dotata di un motore 4.0 V12 a iniezione da 426 CV – ma la situazione a Maranello non è delle migliori: John Surtees, accusato ingiustamente dal direttore sportivo Eugenio Dragoni di spionaggio industriale, dichiara pubblicamente che il responsabile delle corse del Cavallino farebbe di tutto per veder vincere in F1 un pilota italiano. Enzo Ferrari non può fare altro che cacciare il pilota inglese e mettere al suo posto Ludovico Scarfiotti.
Tre gli esemplari schierati: due gestiti dalla Ferrari (uno con Lorenzo Bandini e il francese Jean Guichet, l’altro con Scarfiotti e il britannico Mike Parkes) e una Spyder del team americano NART guidata dallo statunitense Richie Ginther e dal messicano Pedro Rodríguez.
Nelle qualifiche la Ford domina piazzando quattro GT40 nelle prime quattro posizioni: pole position per Gurney/Grant davanti a Miles/Hulme, Whitmore/Gardner e McLaren/Amon.
Henry Ford II dà il via alla gara che inizia subito in salita per Miles, costretto ad andare ai box al primo giro per chiudere la portiera dopo un contatto con Whitmore. Dopo la prima ora tre GT40 (Gurney, Hill e Bucknum) sono al comando mentre dopo quattro ore di corsa la vettura di Miles/Hulme prende la testa davanti a quella di Gurney e alla Ferrari di Rodríguez.
Alla sesta ora inizia a piovere e la Ferrari di Ginther conquista la vetta davanti alle Ford di Miles e Gurney ma durante la notte le P3 cominciano ad avere problemi di surriscaldamento e quella di Scarfiotti/Parkes abbandona la corsa in seguito a un incidente, seguita all’11° ora dalla Spyder.
A metà gara le Ford GT40 stanno dominando la 24 Ore di Le Mans 1966 con quattro Mk II nelle prime quattro posizioni e con altri tre esemplari in quinta, sesta e ottava piazza. Dal muretto chiedono di andare più piano per preservare i motori ma Miles e Gurney continuano a tirare come degli ossessi.
Alla 17° ora si ritira l’ultima Ferrari 330 P3 (quella di Bandini/Guichet) mentre 60 minuti dopo la Ford di Gurney/Grant abbandona per un problema al radiatore mentre si trova al primo posto in classifica.
In casa Ford si comincia a parlare di ordini di scuderia e viene deciso di assegnare la vittoria alla vettura che si trova al comando all’ultimo pit-stop. L’auto di Miles/Hulme è la prescelta ma McLaren e Henry Ford II propongono di fare un arrivo in parata con le tre GT40 in modo da scattare una foto che simboleggi la superiorità dell’Ovale Blu in terra di Francia.
All’ultima curva passa per primo Miles e si fa raggiungere da McLaren, seguito dalla terza Ford GT40 staccata però di 12 giri. Ken Miles arriva primo per pochi centimetri ma la vittoria viene assegnata a Bruce McLaren e a Chris Amon in quanto – partiti quarti anziché secondi – hanno percorso più strada nell’arco di 24 ore.
Ken Miles – deluso dall’esito finale della corsa, anche per via di tutto il lavoro svolto in fase di sviluppo – continua a lavorare per la Ford e scompare due mesi più tardi – il 17 agosto 1966 sul circuito di Riverside, in California – mentre sta testando l’erede della GT40 Mk II. La Casa dell’Ovale Blu conquisterà la 24 Ore di Le Mans anche nei successivi tre anni chiudendo con quattro trionfi consecutivi, la Ferrari – dopo la cocente sconfitta del 1966 – non vincerà mai più la gara di durata più famosa del mondo.
“Le Mans ’66 – La grande sfida”: i protagonisti
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Crash test novembre 2019: tre SUV a 5 stelle
Nella sessione di novembre 2019 dei crash test Euro NCAP tre SUV hanno conquistato cinque stelle: la Mazda CX-30, la Mercedes GLB e la Ford Explorer. Solo quattro stelle, invece, per la Opel Corsa.
La vettura migliore testata questo mese è stata la Mazda CX-30: la SUV compatta giapponese ha ottenuto voti altissimi in quasi tutte le categorie e ha mostrato qualche lieve criticità solo nella protezione del collo dei bambini di 10 anni e nel sistema di mantenimento della corsia.
La Mercedes GLB se l’è cavata egregiamente nello scontro laterale contro la barriera e nel funzionamento della frenata automatica mentre non ha convinto del tutto nella protezione del torace e del collo del conducente (rispettivamente nello scontro laterale contro il palo e nell’urto frontale pieno) e nella salvaguardia del bacino del pedone in caso di urto contro i paraurti.
La Ford Explorer ha conquistato la massima valutazione nelle prove di urto laterale contro la barriera e nella protezione dei bambini a bordo ed è stato inoltre molto apprezzato il sistema che disattiva automaticamente gli airbag in caso di presenza di sistemi di ritenuta per bambini. Migliorabili, invece, la protezione del torace e del femore e la frenata automatica nelle prove con il ciclista.
La Opel Corsa si è fermata a 4 stelle a causa di alcune criticità relative alla protezione del collo e all’assenza del terzo poggiatesta. La piccola tedesca si è comportata bene nell’urto laterale contro la barriera e nella protezione dei bambini a bordo mentre nella frenata automatica sono stati riscontrati alcuni problemi per quanto riguarda gli utenti vulnerabili (pedoni e ciclisti).
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Maserati Zéda: la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova Era
Maserati compie un passo importante verso una nuova fase della sua storia. Dopo aver comunicato il piano di innovazione nella produzione, elettrificazione e guida autonoma, iniziano i lavori di aggiornamento dello stabilimento di viale Ciro Menotti. Nella linea di assemblaggio termina la produzione diell’iconica GranTurismo e, per l’addio, è stata presentata la speciale GranTurismo Zéda. La fine di un ciclo e l’inizio di una nuova era per il Tridente.
E così, con questo esemplare unico, dagli esterni avveniristici realizzati dal Centro Stile Maserati, viene raccontato attraverso i colori e la materia il passaggio alla nuova era: GranTurismo Zéda è “il ponte che unisce il passato, il presente e il futuro” del Brand italiano.
Le linee della livrea, dal posteriore al frontale, passano da un effetto satinato chiaro fino ad un color metalluro brunito. La parte centrale si trasforma ulteriormente diventando più profonda e arrivando al blu Maserati che si evolve e diventa energetico, elettrico, quasi vivo, come fosse uno specchio.
Nuova linea di produzione
La conclusione della produzione delle Maserati GranTurismo e GranCabrio definisce l’inizio di un nuovo corso per lo stabilimento di Modena: con questo passo iniziano infatti ii lavori di aggiornamento delle linee di produzione nell’ottica di un totale rinnovamento che vedrà l’impianto dedicato alla costruzione della nuova super sportiva, una vettura ad alte prestazioni, caratterizzata da elevati contenuti tecnologici e prevista per il 2020. Tra le novità dell’impianto industriale è già iniziata la costruzione di una linea di verniciatura del tutto nuova, dotata di tecnologie innovative a basso impatto ambientale e di un design particolare che permetterà ai clienti di assistere personalmente alla verniciatura della propria auto.
Maserati GranTurismo dal 2007 nell’Olimpo delle GT
La GranTurismo, presentata al Salone di Ginevra nel 2007, è diventata una pietra miliare della storia di Maserati La coupé 4 posti, a due porte, con motore 8 cilindri aspirato e design classico firmato Pinifarina è nata come un’interpretazione moderna della Maserati A6 1500 del 1947 ed è diventata, nel corso degli anni, una delle vetture più emblematiche mai costruite dal Marchio del Tridente. Nel 2009, con debutto al Salone di Francoforte, alla GranTurismo viene affiancata la GranCabrio, la versione scoperta.
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Nuova Skoda Octavia: le foto e le info della quarta generazione
A gennaio del 1959 Skoda iniziò a produrre la Octavia presso gli stabilimenti industriali di Mladá Boleslav. Quel modello aveva ben poco a che vedere con la berlina che conosciamo oggi. Si trattava infatti di una tre volumi compatta a due porte con trazione posteriore e che fu declinata anche in una versione familiare, denominata Kombi. Mentre la prima uscì di produzione nel 1964, la seconda abbandonò la catena di montaggio nel 1971. Dopo che il gruppo Volkswagen acquisisse la marca ceca nel 1991, Skoda lanciò sul mercato la versione moderna della Octavia a metà degli Anni ’90. E ora, in occasione del 60esimo anniversario del modello originale, il brand boemo presenta la quarta generazione della gamma, che è diventata la Skoda più venduta, con 6,5 milioni di unità prodotte.
Stesso pianale ma più spaziosa
La nuova generazione dovrà mantenere alta la bandiera del marchio ceco, nonché il volume di vendite della versione precedente, puntando come sempre sulle sue caratteristiche principali: funzionalità e versatilità. Uno dei punti forti della Octavia è sempre stato il volume del bagagliaio, che su questa nuova generazione guadagna ancora più spazio. Rispetto alla generazione precedente, la versione berlina della nuova Skoda Octavia si allunga di 19 mm, fino a raggiungere i 4,69 metri di lunghezza e aumenta la capacità di carico del portabagagli di 10 litri, fino a 600 litri totali. La versione con carrozzeria familiare (Combi) cresce di 22 mm in lunghezza e aggiunge 30 litri al bagagliaio (640 litri). Entrambe le varianti saranno invece 15 mm più larghe. Questo incremento delle proporzioni si traduce ovviamente in un’abitabilità migliorata con più spazio anche dentro all’abitacolo.
Abitacolo riprogettato
Tra le novità di bordo ci sarà il nuovo quadro strumenti digitalizzato, la plancia sfoggia un design molto più pulito e integra una striscia luminosa che si prolunga fino ai pannelli delle portiere con diverse tonalità di colori. Il volante multifunzione, ora a due razze, è più ergonomico e permette di controllare i comandi del computer di bordo in maniere più intuitiva e pratica. Sulla nuova Octavia Skoda offrirà 4 sistemi di infotainment diversi, con schermi che variano da 8,25 fino a 10 pollici e sugli allestimenti più ricchi potranno essere gestiti attraverso l’assistente virtuale Laura. Tra gli optional a disposizione si potrà richiedere anche l’head-up display, i sedili con funzione di massaggio, il climatizzatore a tre zone e i finestrini speciali che migliorano l’isolamento acustico all’interno dell’abitacolo.
Più sicura
La nuova Skoda Octavia migliora molto anche sotto al profilo della sicurezza con tutta una serie di nuovi sistemi di assistenza alla guida, tra cui il Travel Assist, che combina ilc Cruise control predittivo con il riconoscimento della segnaletica stradale, l’allerta di cambio involontario della corsia e la frenata d’emergenza. Inoltre, per la sicurezza passiva dei passeggeri ci sono 9 airbag di bordo.
Motori, ora anche ibrida plug-in
L’offerta meccanica della nuova Skoda Octavia, basata sulla piattaforma MQB di Volkswagen, include motorizzazioni diesel, benzina, a gas naturale compresso e, per la prima volta, un’alternativa ibrida plug-in. Tutte le versioni, con potenze comprese tra i 110 e i 204 CV, sono ora più efficienti, con la variante a gasolio che ora emette l’80% in meno di NOx. Le opzioni a benzina disponibili sono tre: il 1.0 TSI da 110 CV, il 1.5 TSI da 150 CV e il 2.0 TSI da 190 CV. I primi due possono essere abbinati al cambio manuale a 6 marce o a un DSG a 7 rapporti, mentre le due varianti più potenti potranno avere anche la trazione integrale.
La Octavia G-TEC, spinta dal 1.5 TSI da 130 CV, dispone di un deposito di gas da 17,7 kg che le garantisce un’autonomia di 523 km con questo combustibile. La variante ibrida plug-in iV combina invece le performance di un motore a benzina 1.4 TSI e di un’unità elettrica, offrendo un totale di 204 CV. Questa versione può percorrere fino a 55 km in modalità EV.
Il controllo dinamico del telaio, disponibile in optional, offre diverse modalità di guida e permette di modificare diversi parametri come le sospensioni e lo sterzo. In questo modo il guidatore può scegliere il comportamento dell’auto adattandolo del sue preferenze e alle condizioni di guida.
Accessori
Skoda presenta l’assitente vocale Laura
Disponibile già da ora sulle nuove Kamiq e Scala
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Volkswagen Arteon 2.0 TDI 190 CV (2018): pregi e difetti dell’ammiraglia a cinque porte tedesca
La Volkswagen Arteon è un’ammiraglia a cinque porte che non è riuscita a conquistare il pubblico. Oggi analizzeremo la variante 2.0 TDI 190 CV del 2018 nell’allestimento Sport, facile da trovare usata a 35.000 euro: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
I pregi della Volkswagen Arteon 2.0 TDI 190 CV del 2018
Abitabilità
La Volkswagen Arteon offre un mare di spazio alle gambe e alle spalle dei passeggeri posteriori. Il tetto spiovente toglie invece qualche centimetro nella zona della testa.
Finitura
Materiali curati e assemblaggi impeccabili.
Dotazione di serie
Completa: autoradio Aux Bluetooth USB, cerchi in lega da 19”, climatizzatore automatico trizona, cruise control adattivo, differenziale autobloccante elettronico XDS, fari a LED, interni in pelle, navigatore, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili anteriori riscaldabili, sensore luci, sensore pioggia, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e vetri posteriori oscurati.
Capacità bagagliaio
Il vano di 563 litri soddisfa senza problemi le esigenze di una famiglia.
Posto guida
Semplicemente perfetto: sedile avvolgente, posizione di seduta bassa e sportiva e comandi quasi tutti ergonomici.
Climatizzazione
Ottimo. Peccato solo per i pulsanti posizionati troppo in basso.
Sospensioni
La taratura degli ammortizzatori è un giusto mix tra comfort e sportività.
Rumorosità
Propulsore silenzioso e abitacolo ottimamente insonorizzato.
Motore
Il 2.0 turbodiesel TDI Euro 6c della Volkswagen Arteon genera una potenza di 190 CV e una coppia di 400 Nm e regala una spinta eccellente ai bassi regimi.
Cambio
La trasmissione automatica DSG a doppia frizione a 7 rapporti regala passaggi marcia velocissimi (anche se un po’ troppo bruschi).
Sterzo
Adeguato alla tipologia di veicolo.
Prestazioni
Buone: 238 km/h di velocità massima e 8 secondi netti per scattare da 0 a 100 chilometri orari.
Dotazione di sicurezza
C’è tutto quello che serve: airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia, avviso anti-colpo di sonno, avviso cambio corsia, frenata automatica, riconoscimento pedone e riconoscimento segnali stradali. Senza dimenticare le cinque stelle nei crash test Euro NCAP.
Visibilità
Migliorabile quella posteriore. Tanto i sensori di parcheggio anteriori e posteriori erano di serie.
Freni
Impianto potente ed efficace.
Tenuta di strada
Più rassicurante che divertente: un’ammiraglia perfetta per chi vuole viaggiare comodo.
Prezzo
Da nuova nel 2018 la Volkswagen Arteon 2.0 TDI 190 CV Sport costava 51.050 euro. Oggi si trova facilmente a 35.000 euro: poco meno di una Opel Insignia Grand Sport 1.6 CDTI Innovation automatica appena uscita dal concessionario.
Garanzie
La copertura globale scadrà nel 2021.
I difetti della Volkswagen Arteon 2.0 TDI 190 CV del 2018
Tenuta del valore
Le quotazioni della Volkswagen Arteon – poco apprezzata dal pubblico – sono destinate a scendere parecchio nei prossimi anni e la presenza sotto il cofano di un motore diesel non aiuta.
Consumo
21,3 km/l dichiarati: c’è chi fa meglio.
L’articolo Volkswagen Arteon 2.0 TDI 190 CV (2018): pregi e difetti dell’ammiraglia a cinque porte tedesca proviene da Icon Wheels.
Autovelox e Tutor: dove sono? (11-17 novembre 2019)
Tra l’11 e il 17 novembre 2019 vedremo tanti Autovelox e Tutor sulle strade e sulle autostrade d’Italia.
Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le postazioni fisse e mobili attive nel nostro Paese. Questa settimana non sono previsti rilevatori di velocità mobili in Calabria.
Autovelox mobili dall’11 al 19 novembre 2019
VALLE D’AOSTA
11/11-17/11 T1 Traforo Monte Bianco AO
PIEMONTE
11/11-17/11 A4 Torino-Trieste TO
11/11-17/11 A4 Torino-Trieste NO
11/11-17/11 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia AL
11/11-17/11 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce AL
11/11-17/11 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce NO
11/11-17/11 SS21 del Colle della Maddalena CN
11/11-17/11 SS231 di Santa Vittoria CN
11/11-17/11 SS28 del Colle di Nava CN
11/11-17/11 SS32 Ticinese NO
11/11-17/11 SS702 CN
11/11-17/11 SS703 Tangenziale Est Novara NO
11/11-17/11 SS704 Tangenziale di Mondovì CN
11/11-17/11 SR20 del Colle di Tenda TO
11/11-17/11 SP142 del Biellese NO
11/11-17/11 SP229 Lago d’Orta NO
11/11-17/11 SP3 CN
11/11-17/11 SP422 di Valle Macra CN
11/11-17/11 SP661 delle Langhe CN
11/11-17/11 SP662 di Savigliano CN
11/11-15/11 SP142 del Biellese BI
11/11-14/11 SS20 Colle di Tenda e di Valle Roja CN
11/11 A6 Torino-Savona CN
11/11 SS34 del lago Maggiore VB
11/11 SP1 delle Grange VC
11/11 SP59 Asti-Costigliole AT
12/11-17/11 SP299 di Alagna NO
12/11 A6 Torino-Savona TO
12/11 SP28 della Bazzana AT
12/11 SP54 del Lago di Mergozzo VB
13/11 A6 Torino-Savona CN
13/11 SS231 di Santa Vittoria AT
13/11 SS33 del Sempione VB
13/11 SP23 Colle del Sestriere TO
14/11 A5 Torino-Aosta TO
14/11 SS589 dei Laghi di Avigliana TO
14/11 SP23/A Boglietto-Osteria di Calosso AT
14/11 SP54 del Lago di Mergozzo VB
15/11 A6 Torino-Savona CN
15/11 A33 Asti-Cuneo CN
15/11 SS231 di Santa Vittoria AT
15/11 SS33 del Sempione VB
15/11 SP23 Colle del Sestriere TO
16/11-17/11 SS20 Colle di Tenda e di Valle Roja CN
16/11 SP54 del Lago di Mergozzo VB
17/11 A6 Torino-Savona TO
17/11 SS34 del lago Maggiore VB
17/11 SP458 Asti-Chivasso AT
LIGURIA
11/11 SS1 Aurelia SP
12/11 SP29 del Colle di Cadibona SV
13/11 A12 Genova-Roma GE
14/11 A15 Parma-La Spezia SP
15/11 SS28 del Colle di Nava IM
16/11 SP35 dei Giovi GE
17/11 SS1 Aurelia SV
LOMBARDIA
11/11 A9 Lainate-Chiasso CO
11/11 SP SP91 Carobbio D. Angeli BG
12/11 SS36 del lago di Como e dello Spluga LC
12/11 SS9 via Emilia LO
12/11 SP235 di Orzinuovi LO
13/11 SS394 del Verbano Orientale VA
14/11 SS629 del Lago di Monate VA
14/11 SS9 via Emilia LO
14/11 SP235 di Orzinuovi LO
15/11 A7 Milano-Genova PV
15/11 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia BS
15/11 A51 Tangenziale Est di Milano MI
15/11 A9 Lainate-Chiasso CO
15/11 SP10 Padana Inferiore MN
15/11 SP342 Briantea BG
16/11-17/11 SS9 via Emilia LO
16/11-17/11 SP235 di Orzinuovi LO
16/11 SS344 di Porto Ceresio VA
16/11 SS36 dello Spluga SO
16/11 SP SP128 Brignano Gera d’Adda 13/19 BG
17/11 A7 Milano-Genova PV
17/11 SP SP91 Carobbio D. Angeli BG
TRENTINO-ALTO ADIGE
11/11 SS244 della Val Badia BZ
11/11 SS47 della Valsugana TN
11/11 SS48 delle Dolomiti TN
12/11 A22 Brennero-Modena TN
12/11 SS45 bis Gardesana Occidentale TN
13/11 SS43 di Val di Non TN
14/11 A22 Brennero-Modena TN
14/11 SS240 di Loppo e di Val di Ledro TN
15/11-16/11 SS47 della Valsugana TN
16/11 SS48 delle Dolomiti TN
17/11 A22 Brennero-Modena TN
VENETO
11/11-17/11 SS13 Pontebbana TV
11/11-17/11 SS53 Postumia TV
11/11-17/11 SR15 Cadore Mare TV
11/11-17/11 SR348 Feltrina TV
11/11-17/11 SR89 Treviso Mare TV
11/11-15/11 A31 Vicenza-Piovene Rocchette VI
11/11 SP667 di Caerano TV
13/11-15/11 SC Tangenziale Limena PD
13/11-14/11 SP667 di Caerano TV
13/11 A4 Torino-Trieste VE
14/11 A4 Torino-Trieste VR
14/11 SP71 del Ponte della Muda TV
15/11 A4 Torino-Trieste VE
15/11 SS434 Transpolesana RO
16/11-17/11 A4 Torino-Trieste VI
16/11-17/11 A4 Torino-Trieste PD
16/11 SP245 Castellana TV
16/11 SP71 del Ponte della Muda TV
17/11 SP19 di Vedelago TV
FRIULI-VENEZIA GIULIA
11/11-15/11 A4 Torino-Trieste UD
11/11-15/11 A23 Palmanova-Tarvisio UD
11/11-12/11 SS13 Pontebbana UD
11/11 A34 GO
11/11 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
11/11 SR252 di Palmanova UD
11/11 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
12/11 SS14 della Venezia Giulia TS
12/11 SS202 Triestina TS
12/11 SS58 della Carniola TS
12/11 SR353 della Bassa Friulana UD
12/11 SP1 del Carso TS
12/11 SP95 di Madrisio UD
13/11 SS14 della Venezia Giulia UD
13/11 SS15 via Flavia TS
13/11 SS352 di Grado UD
13/11 SR252 di Palmanova UD
13/11 SP35 di Opicina TS
13/11 SC viale Miramare TS
14/11 A34 GO
14/11 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
14/11 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
14/11 SS13 Pontebbana UD
14/11 SR353 della Bassa Friulana UD
14/11 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
15/11-16/11 SS352 di Grado UD
15/11 SS14 della Venezia Giulia TS
15/11 SS14 della Venezia Giulia UD
15/11 SS202 Triestina TS
15/11 SS676 Tangenziale UD
15/11 SP35 di Opicina TS
16/11 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
16/11 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
16/11 SS56 di Gorizia UD
16/11 SC1 del Carso TS
17/11 A4 Torino-Trieste UD
17/11 A23 Palmanova-Tarvisio UD
17/11 A34 GO
17/11 SS13 Pontebbana UD
17/11 SS15 via Flavia TS
17/11 SS202 Triestina TS
17/11 SR353 della Bassa Friulana UD
17/11 SP14 di Muggia TS
EMILIA-ROMAGNA
11/11-16/11 RA08 Ferrara-Porto Garibaldi FE
11/11-16/11 SS16 Adriatica FE
11/11-16/11 SS309 Romea FE
11/11-12/11 SS63 del Valico del Cerreto RE
11/11 SS3 Bis Tiberina FC
11/11 SP62 R Variante Cispadana RE
11/11 SP Colorno PR
12/11 SS16 Adriatica RA
12/11 SS9 via Emilia BO
12/11 SS9 via Emilia FC
12/11 SP62 della Cisa PR
13/11-14/11 SS16 Adriatica FE
13/11-14/11 SS3 Bis Tiberina FC
13/11 SS12 Nuova Estense MO
14/11-16/11 SS63 del Valico del Cerreto RE
14/11-16/11 SP Colorno PR
14/11-15/11 SS9 via Emilia BO
14/11 SS16 Adriatica RA
15/11-17/11 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia PC
15/11 SS16 Adriatica RN
15/11 SS63 R Variante Cispadana RE
15/11 SS9 via Emilia FC
15/11 SC Complanare Luigi Einaudi MO
16/11-17/11 SS67 Tosco Romagnola FC
16/11 SS12 Var. Mirandola MO
16/11 SP62 R Variante Cispadana RE
TOSCANA
11/11-15/11 A1 Milano-Napoli AR
11/11-13/11 A1 Milano-Napoli FI
11/11-12/11 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno PI
11/11 A12 Genova-Roma LU
11/11 A15 Parma-La Spezia MS
11/11 RA03 Siena-Firenze SI
12/11-13/11 A12 Genova-Roma LI
12/11 A11 Firenze-Pisa-Nord PT
12/11 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno LI
13/11-16/11 RA06 Bettolle-Perugia AR
13/11 RA03 Siena-Firenze SI
13/11 SS1 Aurelia LI
13/11 SS223 di Paganico GR
14/11-15/11 A15 Parma-La Spezia MS
14/11 A11 Firenze-Pisa Nord PT
14/11 A12 Genova-Roma LU
14/11 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno PI
15/11-16/11 A12 Genova-Roma LI
15/11 SS1 Aurelia LI
15/11 SS223 di Paganico GR
16/11-17/11 A1 Milano-Napoli FI
16/11-17/11 A11 Firenze-Pisa Nord PT
16/11 SS1 Aurelia MS
17/11 A12 Genova-Roma LU
17/11 A15 Parma-La Spezia MS
17/11 SS1 Aurelia LI
MARCHE
11/11-17/11 A14 Bologna-Taranto PU
11/11-17/11 A14 Bologna-Taranto FM
11/11-17/11 RA11 Ascoli-Porto d’Ascoli AP
11/11-17/11 SS16 Adriatica PU
11/11-17/11 SS16 Adriatica AN
11/11-17/11 SS3 Flaminia PU
11/11-17/11 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
11/11-17/11 SS76 della Valle d’Esino AN
11/11-17/11 SS77 della Val di Chienti MC
11/11-17/11 SP423 Urbinate PU
11/11-14/11 SS746 Montelabbatese PU
11/11 SS210 FM
12/11 SS4 Salaria AP
14/11 SC via del Commercio AP
15/11 SS4 Salaria AP
16/11 SS746 Montelabbatese PU
UMBRIA
12/11 SS3 Bis km 22 – Acquasparta PG
13/11 SS3 Bis E45 km 122 C. di Castello PG
14/11 RA Racc. A1 km 15 Loc. Cortona PG
15/11 SS3 Bis E45 km 122 C. di Castello PG
LAZIO
12/11 SS675 Umbro-Laziale VT
16/11 A90 Grande Raccordo Anulare RM
17/11 A12 Genova-Roma RM
17/11 SS1 Aurelia VT
ABRUZZO
11/11 SS5 Tiburtina Valeria AQ
11/11 SS690 Avezzano-Sora AQ
12/11 SS17 dell’Appennino Abruzzese ed Appullo Sannitico AQ
13/11-16/11 SS5 Tiburtina Valeria AQ
13/11-16/11 SS690 Avezzano-Sora AQ
13/11-14/11 A24 Roma-L’Aquila-Teramo TE
16/11 SS17 dell’Appennino Abruzzese ed Appullo Sannitico AQ
MOLISE
11/11-17/11 SS647 Fondo Valle del Biferno CB
CAMPANIA
11/11-17/11 A1 Milano-Napoli CE
11/11-17/11 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria NA
11/11-17/11 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria SA
11/11-17/11 A16 Napoli-Canosa AV
11/11-17/11 A2 del Mediterraneo SA
11/11-17/11 A30 Napoli-Salerno SA
11/11-17/11 RA02 Salerno-Avellino AV
11/11-17/11 SS268 del Vesuvio NA
11/11-17/11 SS7 Appia CE
11/11-17/11 SS7 Appia Quater via Domitiana CE
11/11-15/11 A30 Napoli-Salerno CE
11/11 SP430 SA
12/11 RA09 di Benevento BN
12/11 SR562 Omingardina SA
13/11 SS517 Variante Bussentina SA
14/11 RA09 di Benevento BN
14/11 SS18 Tirrena Inferiore SA
15/11 SP430 SA
16/11 SS18 Tirrena Inferiore SA
17/11 A30 Napoli-Salerno CE
BASILICATA
11/11-12/11 SS407 Basentana MT
11/11 SS658 Potenza-Melfi PZ
12/11 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ
13/11-14/11 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
14/11 SS407 Basentana PZ
14/11 SS658 Potenza-Melfi PZ
16/11-17/11 SS407 Basentana MT
16/11 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ
17/11 SS407 Basentana PZ
PUGLIA
11/11-15/11 SS379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne BR
12/11 SS100 km 12 Capurso BA
13/11 A14 Bologna-Taranto BA
13/11 SS16 km 810,700 Mola di Bari BA
15/11 SS106 Jonica TA
15/11 SP367 Maglie-Galatina LE
16/11-17/11 SS379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne BR
16/11 SS688 Mattinata FG
17/11 SS100 km 12 Capurso BA
SICILIA
11/11-17/11 A19 Palermo-Catania PA
11/11-17/11 A29 Palermo-Mazara del Vallo PA
11/11-17/11 A29 Palermo-Mazara del Vallo TP
11/11-17/11 SS113 Settentrionale Sicula ME
11/11-17/11 SS121 PA
11/11-17/11 SS189 AG
11/11 A20 Messina-Catania ME
11/11 SS114 SR
11/11 SS115 RG
11/11 SS192 EN
12/11 A18 Messina-Palermo ME
12/11 SS121 Catanese CT
13/11-15/11 SS192 EN
13/11 A20 Messina-Catania ME
13/11 SS115 RG
14/11 A18 Messina-Palermo ME
14/11 SS114 SR
14/11 SS284 CT
15/11 A20 Messina-Catania ME
15/11 SS121 Catanese CT
16/11-17/11 SS115 RG
16/11 A18 Messina-Palermo ME
16/11 SS284 CT
17/11 A20 Messina-Catania ME
SARDEGNA
11/11-12/11 SS131 Carlo Felice NU
13/11 SS131 Carlo Felice OR
13/11 SS389 di Buddusò e del Correboi NU
14/11-16/11 SS131 Carlo Felice NU
14/11 SS125 Orientale Sarda NU
14/11 SS131 Carlo Felice CA
15/11-17/11 SS131 Carlo Felice SS
15/11 SS131 Carlo Felice OR
17/11 SS131 Carlo Felice CA
Autovelox fissi in autostrada: dove sono
PIEMONTE
T4 Traforo del Frejus interno galleria (dir. Francia Italia) Bardonecchia (TO)
VENETO
A4 Torino-Trieste km 423+850 (dir. Ovest) Noventa di Piave (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+900 (dir. Ovest) Meolo (VE)
A4 Torino-Trieste km 406+950 (dir. Est) Quarto d’Altino (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+350 (dir. Est) Meolo (VE)
TOSCANA
A1 Milano-Napoli km 305+500 (dir. Nord) Bagno a Ripoli (FI)
A1 Milano-Napoli km 362+500 (dir. Sud) Civitella in Val di Chiana (AR)
A11 Firenze-Pisa Nord km 35,500 (dir. Ovest) Serravalle Pistoiese (PT)
A12 Livorno-Rosignano km 200+500 (dir. Sud) Rosignano Marittimo (LI)
A15 Parma-La Spezia km 53+000 (dir. Nord) Berceto (PR)
MARCHE
A14 Bologna-Taranto km 154+060 (dir. Sud) Pesaro (PU)
A14 Bologna-Taranto km 254+340 (dir. Nord) Potenza Picena (MC)
A14 Bologna-Taranto km 290+540 (dir. Nord) Campofilone (FM)
RA11 Ascoli-Mare km 03+800 (dir. Est) Ascoli Piceno (AP)
UMBRIA
RA6 Raccordo Autostradale Bettolle-Perugia km 57+050 (dir. Est) Perugia (PG)
CAMPANIA
RA2 Avellino-Salerno km 17+015 (dir. Sud) Montoro (AV)
PUGLIA
A14 Bologna-Taranto km 683+397 (dir. Sud) Bitritto (BA)
A14 Bologna-Taranto km 689+715 (dir. Nord) Sannicandro di Bari (BA)
Autovelox fissi sulle strade statali: dove sono
LOMBARDIA
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 08+550 (dir. Ovest) Cardano al Campo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 17+680 (dir. Est) Lonate Pozzolo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 32+700 (dir. Ovest) Inveruno (MI)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 33+700 (dir. Est) Meseno (MI)
FRIULI VENEZIA GIULIA
SR463 km 49+300 (dir. Sx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR463 km 50+225 (dir. Dx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR464 km 13+930 (dir. Sx) Spilimbergo (PN)
SR464 km 14+837 (dir. Dx) Spilimbergo (PN)
SR251 km 79+903 (dir. Sx) Claut (PN)
SR251 km 94+596 (dir. Dx) Erto e Casso (PN)
UMBRIA
SS3 bis (Itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 72+500 (dir. Nord) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 73+500 (dir. Sud) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 39+750 (dir. Nord) Todi (PG)
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 40+800 (dir. Sud) Todi (PG)
SS675 Viterbo-Terni (SS Umbro-Laziale) km 52+120 (dir. Sud) Narni (TR)
MARCHE
SS73 Fano Grosseto km 95+150 (dir. Est) Colli al Metauro (PU)
SS73 Fano Grosseto km 102+550 (dir. Ovest) Cartoceto (PU)
SS76 Della Val d’Esino km 64+000 (dir. Ovest) Jesi (AN)
SS77 Foligno-Civitanova Marche (SS della Valle del Chienti) km 88+600 (dir. Est) Corridonia (MC)
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 294+620 (dir. Nord) Ancona
PUGLIA
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 609+000 (dir. Nord) Chieuti (FG)
BASILICATA
SS658 Potenza-Melfi km 2+600 (dir. Nord) Potenza
CALABRIA
SS106 Reggio Calabria-Taranto (SS Jonica) km 240+900
Crotone
Tutor: dove sono
A1 Milano-Napoli
Direzione Nord
Caserta Nord Dir. Nord-Santa Maria Capua Vetere Dir. Nord
San Vittore-Cassino
Cassino-Pontecorvo
Colleferro-Valmontone
San Cesareo Dir. Nord-Monteporzio Dir. Nord
Allacciamento Racc. Roma Nord per A1-Ponzano Romano
Ponzano Romano-Magliano Sabina
Magliano Sabina-Orte
Firenzuola-Badia
Reggio Emilia-Campegine
Campegine-Parma
Modena Sud Dir. Nord-Modena Nord Dir. Nord
Fidenza Dir. Nord-Fiorenzuola Dir. Nord
Fiorenzuola Dir. Nord-Piacenza Sud Dir. Nord
Piacenza Sud Dir. Nord-Piacenza Nord Dir. Nord
Casale Dir. Nord-Lodi Dir. Nord
Direzione Sud
Fidenza Dir. Sud-All. A15 A1 N Dir.
Badia-Firenzuola
Ponzano Romano Dir. Sud-All. RAC RM-N A1 Dir. Sud
All. A24 A1 S Dir. Sud-All Rac RM-S A1 N Dir. Sud
Allacciamento A1 per Roma Sud-Colleferro
San Vittore-Caianello
Modena Sud Dir Sud-All A14 A1 N dir Sud
A4 Torino-Trieste
Direzione Ovest
Ospitaletto Dir. Ovest-Rovato Dir. Ovest
Rovato Dir. Ovest-Palazzolo Dir. Ovest
Grumello Dir. Ovest-Seriate Dir. Ovest
Seriate Dir. Ovest-Bergamo Dir. Ovest
Dalmine Dir Ovest-Capriate Dir Ovest
Capriate Dir Ovest-Cavenago Dir Ovest
Direzione Est
Trezzo Dir. Est-Dalmine Dir. Est
Ponte Oglio Dir. Est-Palazzolo Dir. Est
Palazzolo Dir. Est-Rovato Dir. Est
Rovato Dir. Est-Ospitaletto Dir. Est
A7 Milano-Genova
Direzione Nord
Busalla-Ronco Scrivia
Ronco Scrivia-Isola del Cantone
A5 Torino-Monte Bianco
Direzione Francia
Traforo Monte Bianco Sud-Traforo Monte Bianco Nord
Direzione Italia
Traforo Monte Bianco Nord-Traforo Monte Bianco Sud
A8 Milano-Varese
Direzione Nord
Castellanza Dir Nord-Busto Arsizio Dir Nord
Direzione Sud
Busto Arsizio Dir. Sud-Castellanza Dir. Sud
A10 Genova-Ventimiglia
Direzione Ovest
Celle Ligure-Albisola
Direzione Est
Albisola-Celle Ligure
A13 Bologna-Padova
Direzione Nord
Bologna Interporto-Altedo
Altedo-Ferrara Sud
Ferrara Nord Dir. Nord-Occhiobello Dir. Nord
Occhiobello Dir. Nord-Rovigo Sud-Dir. Nord
Rovigo Sud Dir. Nord-Rovigo Dir. Nord
Rovigo Dir. Nord-Boara Dir. Nord
Boara Dir. Nord-Monselice Dir. Nord
Direzione Sud
Terme Euganee Dir. Sud-Monselice Dir. Sud
Rovigo Dir. Sud-Rovigo Sud Dir. Sud
Rovigo Sud Dir. Sud-Occhiobello
Ferrara Nord-Ferrara Sud Dir Sud
Ferrara Sud Dir Sud-Altedo Dir Sud
A14 Bologna-Taranto
Direzione Nord
Bari Nord Dir. Nord-Bitonto Dir. Nord
Andria Barletta Dir. Nord-Canosa Dir. Nord
Canosa Dir. Nord-All. A16 A14 S Dir. Nord
All. A16 A4 N Dir. Nord-Cerignola Est Dir. Nord
Foggia Dir. Nord-M-San Severo Dir. Nord
San Severo Dir. Nord-Poggio Imperiale Dir. Nord
Valle del Rubicone-Cesena
Forlì-Faenza
Faenza-All. Ravenna Sud
All. Ramo Casalecchio Dir. Nord-Borgo Panigale Dir. Nord
Direzione Sud
Faenza-Forlì
Castel San Pietro Dir Sud-Imola Dir Sud
Cesena-Valle del Rubicone
Valle del Rubicone-Rimini
All. A16 A14 S Dir. Sud-Canosa Dir. Sud
Canosa Dir. Sid-Andria Barletta Dir. Sud
Andria Barletta Dir. Sud-Trani Dir. Sud
A16 Napoli-Canosa
Direzione Ovest
Monteforte-Baiano
Direzione Est
Monteforte-Avellino Ovest
A23 Palmanova-Tarvisio
Direzione Ovest
Udine Nord Dir. Nord-Gemona Dir. Nord
Gemona Dir. Nord-Carnia Dir. Nord
Direzione Est
Gemona Dir. Sud-Udine Nord Dir. Sud
A26 Genova-Gravellona Toce
Direzione Nord
Masone-Broglio
Direzione Sud
Predosa Dir. Sud-Ovada
Masone-Massimorisso
A30 Caserta-Salerno
Direzione Nord
Salerno San Severino Dir. Nord-Nocera Pagani Dir. Nord
Sarno-Palma Campania
Direzione Sud
Allacciamento A1 per A30-Nola
All. A30 A16 Dir. Sud-Palma Campania Dir. Sud
Sarno-Nocera Pagani
A56 Tangenziale di Napoli
Direzione Ovest
Camaldoli Dir. Ovest-Vomero Dir. Ovest
Fuorigrotta Dir. Ovest-Agnano Dir. Ovest
Direzione Est
Agnano Dir. Est-Fuorigrotta Dir. Est
Arenella Dir. Est-Capodimonte Dir. Est
L’articolo Autovelox e Tutor: dove sono? (11-17 novembre 2019) proviene da Icon Wheels.