Monthly Archives: Novembre 2019

F1 2019 – Verstappen vince il GP del Brasile con la Red Bull, disastro Ferrari

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Credits: Photo by Mark Thompson/Getty Images

Max Verstappen ha vinto con la Red Bull il GP del Brasile a Interlagos: una corsa pazza che ha visto due monoposto motorizzate Honda davanti a tutti dopo 28 anni grazie al secondo posto di Pierre Gasly con la Toro Rosso.

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Credits: DOUGLAS MAGNO/AFP via Getty Images

F1 Grand Prix of Brazil

Credits: Photo by Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Brazil

Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Brazil – Qualifying

Credits: Mark Thompson/Getty Images

F1 Grand Prix of Brazil

Credits: Mark Thompson/Getty Images

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Una classifica surreale – terzo Carlos Sainz Jr., al primo podio in carriera e capace di riportare la McLaren in “top 3” dopo un digiuno di cinque anni – in una gara che è stata un disastro per le Ferrari: Sebastian Vettel e Charles Leclerc si sono infatti autoeliminati per un contatto durante un duello. Lewis Hamilton, terzo al traguardo, è stato penalizzato di cinque secondi e retrocesso in settima piazza per aver causato il ritiro di Alexander Albon, fino a quel momento in seconda posizione con la Red Bull.

Mondiale F1 2019 – GP Brasile: le pagelle

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Max Verstappen (Red Bull)

Max Verstappen a Interlagos è stato semplicemente perfetto: pole position il sabato e una corsa strepitosa oggi. Il pilota olandese ha perso in due occasioni la vetta – al 22° giro bloccato in uscita dai box da Kubica e al 54° giro dopo aver approfittato della safety-car per montare gomme più fresche – ma in entrambi i casi l’ha recuperata con due sorpassi su Hamilton.

Grazie a questo successo (che coincide con il secondo podio negli ultimi tre GP) il pilota Red Bull si è ripreso il terzo posto nel Mondiale F1 2019: i punti di vantaggio su Leclerc sono 11 e c’è una sola gara ancora da disputare.

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Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton ha iniziato bene il GP del Brasile con una fenomenale partenza che gli ha permesso di superare subito Vettel ma lo ha terminato nel peggiore dei modi causando il ritiro di Albon durante un duello per il terzo posto. Il risultato? Penalizzazione di cinque secondi e una terza piazza trasformata in settima.

Dopo quattro GP consecutivi sul podio e otto corse di seguito in “top five” il sei volte campione del mondo si è preso una pausa. Voto sei per la gara, più un punto bonus per aver subito ammesso le proprie colpe.

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Sebastian Vettel (Ferrari)

Nello stupido incidente che ha portato al ritiro di entrambe le Ferrari (zero punti per il Cavallino, evento che non si verificava da Singapore 2017) Sebastian Vettel ha le stesse colpe di Leclerc: entrambi avrebbero potuto tranquillamente evitare di toccarsi e di rovinare la giornata a Mattia Binotto.

Chi ci ha rimesso di più, però, è stato il pilota tedesco (reduce da due gare consecutive fuori dai punti, era da dieci anni che non gli capitava),  che chiuderà il Mondiale F1 2019 dietro al compagno di scuderia. Una stagione da dimenticare, o quasi.

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Valtteri Bottas (Mercedes)

Valtteri Bottas non aveva più niente da chiedere al Mondiale F1 2019 ma ha disputato un buon GP del Brasile. Almeno fino a quando la sua Mercedes non lo ha abbandonato al 53° giro.

Per il vicecampione del mondo si tratta del primo ritiro dopo otto corse consecutive chiuse nei punti: può capitare.

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Red Bull

A pochi chilometri dalla fine del GP del Brasile c’erano due Red Bull davanti a tutte seguite da una Toro Rosso. Poi Hamilton ha rovinato i sogni di Albon, fino a quel momento secondo.

La scuderia austriaca si deve “accontentare” di una vittoria meritatissima, la Honda di una doppietta “motoristica” che mancava dal GP del Giappone 1991 (quella volta ottenuta con le due McLaren di Gerhard Berger e Ayrton Senna).

Mondiale F1 2019 – I risultati del GP del Brasile

Prove libere 1

1 Alexander Albon (Red Bull) 1:16.142
2 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:16.693
3 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:17.041
4 Charles Leclerc (Ferrari) 1:17.285
5 Carlos Sainz Jr. (McLaren) 1:17.786

Prove libere 2

1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:09.217
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:09.238
3 Max Verstappen (Red Bull) 1:09.351
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:09.373
5 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:09.440

Prove libere 3

1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:08.320
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:08.346
3 Charles Leclerc (Ferrari) 1:08.611
4 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:08.664
5 Alexander Albon (Red Bull) 1:09.136

Qualifiche

1 Max Verstappen (Red Bull) 1:07.508
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:07.631
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:07.699
4 Charles Leclerc (Ferrari) 1:07.728
5 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:07.874

Le classifiche
La classifica del GP del Brasile 2019
Max Verstappen (Red Bull) 1h33:14.678
Pierre Gasly (Toro Rosso) + 6,1 s
Carlos Sainz Jr. (McLaren) +8,9 s
Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) + 9,5 s
Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo) + 10,2 s
Classifica Mondiale Piloti
Lewis Hamilton (Mercedes) 387 punti (campione del mondo)
Valtteri Bottas (Mercedes) 314 punti
Max Verstappen (Red Bull) 260 punti
Charles Leclerc (Ferrari) 249 punti
Sebastian Vettel (Ferrari) 230 punti
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes 701 punti
Ferrari 479 punti
Red Bull-Honda 391 punti
McLaren-Renault 140 punti
Renault 91 punti

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Audi S4 TDI by ABT

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Recentemente arrivata sul mercato, la nuova generazione dell’Audi A4 è passata già per le officine del preparatore tedesco ABT. Nello specifico il tuner con sede a Kempten ha preso come modello di partenza la sportiva a gasolio S4 TDI sottoponendola a un importante upgrade meccanico.

Questo nuovo tuning di ABT dedicato alla berlina sportiva di Ingolstadt prevede l’installazione della nuova centralina ECU ABT Power che migliora la potenza e le prestazioni del sei cilindri a V da 3.0 litri. La potenza totale cresce fino a 384 CV (+37 CV) con una coppia massima di 760 Nm (+60 Nm).

ABT ha annunciato che con questa modifica elettronica del V6 la S4 TDI migliora le performance sullo catto da 0 a 100 km/h (che la versione standard copre in 4,9 secondi) coprendo lo sprint in 4,7 secondi.

Oltre alle modifiche meccaniche ABT propone anche un’aggiornamento delle sospensioni con un nuovo sistema regolabile che permette di variare l’altezza da terra tra i 15 e i 40 mm e una nuova barra antirollio.

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BMW M8 Gran Coupé: iniziata la produzione a Dingolfing

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La nuova componente della famiglia M di BMW ha iniziato ad essere prodotta in serie. La linea di produzione della nuova BMW M8 Gran Coupé si è messa in moto presso la fabbrica che BMW possiede a Dingolfing, in Germania. SI tratta di un importante passo in avanti verso lo sbarco commerciale nelle concessionarie (nel primo trimestre del 2020) dopo l’unveiling dello corso mese di ottobre. Mentre il debutto in società lo farà tra poche ore in occasione del Salone di Los Angeles 2019 dove verrà mostrata per la prima volta al pubblico. La nuova BMW M8 Gran Coupé sarà disponibile sin dal lancio anche nella versione Competition e con il pacchetto M Carbon.

Powertrain da supercar

Il cuore meccanico della nuova BMW M8 Gran Coupé è lo stesso delle sorelle della famiglia sportiva, il V8 biturbo da 4,4 litri che, con l’allestimento Competition, è in grado di erogare 625 CV di potenza (600 CV per la versione standard) a 6.000 giri e 750 Nm i coppia massima tra i 1.800 e i 5.800 giri. Abbinato all’otto cilindri c’è il cambio automatico M Steptronic a otto rapporti, con la trazione integrale M xDrive e il sistema Drivelogic. Il guidatore potrà inoltre scegliere di regolare la distribuzione della coppia della trazione integrale attraverso il comando M Setup e potrà disabilitare il controllo della stabilità, trasformando la M8 Gran Coupé in una trazione posteriore. Non manca il differenziale autobloccante (elettronico) posteriore e il servosterzo elettromeccanico M Servotronic.

Prestazioni

In questa configurazione l’ammiraglia bavarese BMW M8 Gran Coupé promette uno sprint da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e 11 secondi per raggiungere i 200 all’ora. La velocità massima è come di consueto limitata a 250 km/h ma con il pacchetto M Driver’s si posso raggiungere i 305 km/h.

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Le Mans ‘66 – La grande sfida, la recensione del film (senza spoiler)

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Le Mans ’66 – La grande sfida” è un film che racconta un mondo alla rovescia.

Una sfida tra Davide e Golia nella quale la parte del gigante viene interpretata da una piccola azienda di Maranello (la Ferrari, ovviamente) capace di creare capolavori. Dall’altra parte la “piccola” Ford, uno dei più grandi colossi automobilistici all’epoca totalmente privo di esperienza nel motorsport.

Un duello tra aziende – più che tra uomini – che proprio per questo motivo può sembrare più “freddo” rispetto alla sfida Lauda/Hunt raccontata in “Rush” sei anni fa.

Le Mans ‘66” si basa sulla sceneggiatura (chi conosce già la storia della 24 Ore di Le Mans del 1966 e di come la Ford GT40 riuscì a sconfiggere il Cavallino si perde buona parte dell’esperienza, per questo motivo non faremo nessuno spoiler), sugli effetti sonori e sulla recitazione di Christian Bale e Matt Damon. Poche le immagini davvero emozionanti – una su tutte, Shelby in auto con Henry Ford II – in una pellicola che punta più su altre sensazioni per spiegare una storia fino a questo momento conosciuta solo da pochi appassionati di motori.

Se Ron Howard in “Rush” esaltava la razionalità di Niki Lauda attraverso le emozioni qui avviene l’opposto: si narrano le gesta di un personaggio fuori dagli schemi e poco amante della diplomazia (Ken Miles) con un linguaggio cinematografico più impostato.

È un ottimo film? Sì. È adatto anche a chi non è fan delle corse? Meno di Rush. Ci sono incongruenze storiche? Sì, anche se non gravi: la Ferrari, ad esempio, fu acquistata dalla Fiat solo nel 1969, Enzo Ferrari non si recò personalmente a Le Mans nel 1966 e Lorenzo Bandini non era il cattivo della situazione. Avremmo inoltre preferito un maggiore approfondimento sul ruolo di Bruce McLaren nell’esito finale della corsa.

Le Mans ‘66 – La grande sfida” è un film utile per capire chi sono stati Carroll Shelby (personaggio immenso che meriterebbe un film interamente dedicato alla sua vita) e Ken Miles, una pellicola più politica di quanto si potrebbe immaginare diretta da un regista che ha ammesso di non essere un fan del motorsport. E si vede, nel bene e nel male.

VOTO: 9

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Airoh: 3 nuovi caschi presentati a EICMA

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Airoh SPARK

La scorsa settimana, dal 5 al 10 novembre, si è tenuta a Milano l’EICMA, l’Esposizione Internazionale del Ciclo, Motociclo e Accessori. Nell’ambito della manifestazione, giunta alla 77esima edizione e che ha visto i visitatori sfiorare quota 800mila unità, Airoh ha presentato 3 nuovi caschi.

Nell’ambito di uno stand total black, il produttore ha offerto ai visitatori una customer experience particolare: un viaggio nel mondo delle due ruote che ha permesso ai visitatori una vera full immersion nel mondo Airoh: dalle working areas, all’esposizione di caschi speciali e moto da gara, fino all’incontro con piloti italiani ed internazionali per autograph sessions.

I nuovi prodotti presentati da Airoh nel corso della kermesse sono stati:

  • Helios (tech jet),
  • Spark (full-face),
  • Wraap (off road).

Modelli curati in ogni dettaglio, contraddistinti da un’estetica ed un comfort unici e realizzati seguendo i più elevati standard di sicurezza e qualità.

In una gallery i 3 nuovi caschi di Airoh:

 

Airoh_Helios_BlackMatt

Airoh Helios BlackMatt

Airoh_SPARK

Airoh SPARK

Airoh_Wraap

Airoh Wraap

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Tesla: la Gigafactory 4 nascerà a Berlino

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‘Nella tana del lupo’, si potrebbe dire. Elon Musk, presidente di Tesla ha annunciato che Berlino è la città scelta dalla Casa californiana di auto elettriche come location dove nascerà la prima fabbrica europea del marchio in Europa. Tesla farà dunque la sua base logistica del Vecchio Continente in Germania, proprio dove si producono le sue principali rivali premium BMW, Mercedes e Audi. ‘Non ho tempo di spiegare tutti i dettagli, ma nascerà in prossimità del nuovo aeroporto’, ha annunciato il magnate sudafricano in occasione della consegna del Golden Steering Wheel, evento celebratosi proprio nella capitale tedesca.

Fino ad ora l’unico punto di riferimento per Tesla in Europa è stato il piccolo stabilimento di Tilburg, in Olanda, dove vengono assemblate la Model S e la Model X che arrivano, a pezzi, dagli Stati Uniti. Musk ha anche annunciato che la nuova fabbrica tedesca sarà futurista e ispirata all’ambientazione di Blade Runner, il classico cinematografico di Ridley Scott.

Il progetto è stato battezzato Gigafactory 4 e in questo stabilimento industriale – che secondo la testata tedesca Bild darà lavoro a 10.000 dipendenti – verranno prodotte la Tesla Model 3, l’entry level della gamma e la Model Y, la futura crossover. Inoltre qui verranno prodotte anche le batterie e i motori. Sempre all’interno del polo industriale nasceranno anche un centro di ingegneria e design.

Già nel 2016 Tesla aveva acquistato Grohmann Engineering, un brand di design automotive tedesco e lo stesso Musk ha confessato di aver scelto Berlino come sede europea per il suo ruolo di prim’ordine, a livello mondiale, nel campo del design e dell’ingegneria avanzata. E, del resto, con uno stabilimento europeo Tesla accelererà considerevolmente la sua penetrazione nei mercati europei, aggirando anche non trascurabili problemi di importazione. Tra l’altro nei primi 9 mesi del 2019 la Model 3 è già diventata in Europa l’elettrica più venduta, con 64.043 unità presenti sulle nostre strade. L’equivalente, insomma di una quota di mercato del 17% nel segmento delle auto a zero emissioni.

La fabbrica europea di Tesla si affiancherà agli altri tre impianti industriali che la firma californiana possiede negli USA e all’unico impianto in Cina. A Freemont Tesla vanta una produzione di 90.000 unità della Model S e 350.000 unità della Model 3. In Nevada vengono prodotte le batterie, mentre a New York è dedicata la produzione di celle per i pannelli solari. L’impianto cinese, infine, costruito in soli 10 mesi, è già pronto a partire con la produzione.

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MotoGP 2019, Valencia: gli orari tv di gara e qualifiche

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Tutto pronto per l’ultimo appuntamento della MotoGP 2019. A Valencia domenica si correrà la gara che di fatto metterà fine alla stagione per proiettare già piloti e team verso il nuovo anno. Che purtroppo, come vi abbiamo raccontato, sarà “orfano” di Jorge Lorenzo, il quale con una conferenza stampa a sorpresa ha annunciato il suo ritiro, mettendo definitivamente fine a tutte le voci che circolavano negli ultimi mesi.

Il majorchino, tra le altre cose, ha ottenuto il maggior numero di successi a Valencia: 4, proprio come quelli di Daniel Pedrosa. L’anno scorso invece il gradino più alto del podio fu di Andrea Dovizioso (seguito da Rins ed Espargaro) e chissà che il pilota Ducati quest’anno non possa chiudere in bellezza la stagione.

Ma gli occhi sono puntati anche e soprattutto su un Vinales che ha ritrovato se stesso e le performance proprio in questa ultima parte di campionato. Come di consueto prove, qualifiche e gara saranno trasmessi su Sky Sport MotoGP e in diretta anche su TV8.

MotoGP 2019, Valencia: gli orari della diretta di Sky e TV8

Venerdì

Ore 8.55 Moto3 – prove libere 1 

Ore 9.50 MotoGP – prove libere 1

Ore 10.50 Moto2 – prove libere 1

Ore 13.05 Moto3 – prove libere 2

Ore 14:00 MotoGP – prove libere 2

Ore 15:00 Moto2 – prove libere 2 

Ore 16:00 MotoE – qualifiche

Sabato

Ore 8.55 Moto3 – prove libere 3

Ore 9.50 MotoGP – prove libere 3

Ore 10.50 Moto2 – prove libere 3

Ore 12.30 Qualifiche Moto3 

Ore 13.30 MotoGP – prove libere 4

Ore 14.10 Qualifiche MotoGP

Ore 15:00 Qualifiche Moto2

Ore 16:15 Gara 1 MotoE

Domenica

Ore 8.40 Warm Up Moto3, Moto2 e MotoGP

Ore 10:05 Gara 2 MotoE

Ore 11:00 Gara Moto3

Ore 12.20 Gara Moto2

Ore 14:00 Gara MotoGP

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Mercedes SL

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La settima generazione della Mercedes SL – nata nel 2011 e sottoposta a un restyling nel 2016 – è l’ultima evoluzione di una delle spider più famose della storia. Una supercar scoperta a trazione posteriore sportiva ed elegante.

Mercedes SL: gli esterni

Nonostante l’età avanzata la settima serie della Mercedes SL conserva uno stile moderno e raffinato contraddistinto da un frontale ispirato a quello della 300 SL degli anni ‘50 e da una coda larga.

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Mercedes SL: gli interni

La plancia della Mercedes SL ha un aspetto un po’ datato ma è costruita con grande cura. Il tetto rigido ripiegabile si apre e si chiude in meno di 20 secondi.

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Mercedes SL: i motori

La gamma motori della Mercedes SL è composta da due unità sovralimentate:

  • un 3.0 V6 biturbo benzina da 367 CV
  • un 4.7 V8 biturbo benzina da 455 CV

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Mercedes SL: gli allestimenti

Gli allestimenti della Mercedes SL sono due: 400 e 500.

Tutte le Mercedes SL offrono: impianto di scarico Performance AMG, Styling AMG, Dynamic Select (permette di selezionare 5 setup per la dinamica di marcia agendo su motore, sterzo, cambio automatico e sospensioni pneumatiche se presenti), cambio automatico a 9 rapporti 9G-Tronic con leva del cambio automatico Direct Select e comandi al volante, Comand Online (display multimediale a colori ad alta definizione con una diagonale di 7”, navigazione veloce su hard disk per le regioni europee digitalizzate, navigazione 3D con cartografia topografica, edifici 3D foto realistici e rotazioni mappe 3D, visualizzazione di immagini satellitari, sistema di comando vocale Voicetronic per audio, telefono, navigazione, ricerca di brani musicali, interfaccia Bluetooth con funzione vivavoce, funzione di scrittura/lettura di SMS/e-mail e streaming audio Bluetooth per la trasmissione di brani musicali, autoradio con doppio sintonizzatore, lettore CD/DVD, due porte USB nella consolle centrale, slot per schede di memoria SDHC, visualizzazione copertina, DVD video, visualizzatore di immagini per fotografie memorizzate su schede SD o memorie di massa USB, Song Tagging, “Play More Like This” e istruzioni d’uso digitali per la vettura con animazioni), autoradio digitale, climatizzatore automatico bizona Comfortmatic con dispositivo del calore residuo, filtro a carboni attivi e sensore irraggiamento solare, Active Parking Assist (sistema di assistenza al parcheggio, include sensori di parcheggio Parktronic), Brake Assist attivo (il sistema avverte visivamente il guidatore in caso di distanza insufficiente da un veicolo che precede, se rileva un rischio di collisione oltre a emettere un segnale acustico di avvertimento può fornire assistenza in frenata in funzione della situazione e, in mancanza di reazioni da parte del guidatore, ridurre automaticamente la velocità), cofano motore attivo per sicurezza pedoni, luci ambient con la proiezione del logo integrate nei retrovisori esterni, specchietti retrovisori regolabili elettricamente, sistema di controllo della pressione pneumatici RDK, specchio retrovisore interno ed esterno sinistro autoanabbagliante, Speed limit assist (il sistema con l’ausilio di una telecamera legge i cartelli stradali con il limite di velocità e lo visualizza sul display della strumentazione, telecamera posteriore per la retromarcia assistita, fari full LED con Intelligent Light System con ropartizione variabile del vascio luminoso, fari attivi, modalità “strade extraurbane”, modalità “autostrada”, modalità “fendinebbia” ampliata, regolazione dinamica dell’assetto fari e luci di benvenuto blu, tetto rigido ripiegabile in tinta con la vettura e a comando elettroidraulico, funzione Eco Start-Stop, serbatoio del carburante con volume maggiorato (75 l), volante sportivo multifunzione in pelle Nappa con 12 tasti e comandi del cambio color argento, parte inferiore appiattita, copertura dell’airbag in pelle Nappa e mascherina con scritta “Mercedes-Benz” e Live Traffic Information (permette di ricevere informazioni sulla viabilità stradale in tempo reale adattando l’itinerario del navigatore di conseguenza, validità tre anni, rinnovo a pagamento).

Mercedes SL 400

La Mercedes SL 400 offre: cerchi in lega da 18” a 5 doppie razze in argento vanadio con pneumatici ant. 255/40 R18 su 8,5 J x 18 ET35,5, post. 285/35 R18 su 9,5 J x 18 ET47,5, inserti in alluminio su plancia consolle e portiere con rifiniture longitudinali e pelle ecologica/tessuto nero.

Mercedes SL 500

La Mercedes SL 500 offre: cerchi in lega da 19” a 10 razze torniti con finitura a specchio e verniciati in nero lucidato a specchio, con pneumatici ant. 255/35 R19 su 8,5 J x 19, ET35,5, post. 285/30 R19 su 9,5 J x 19 ET47,5, inserti in frassino nero lucido e sedili anteriori riscaldabili elettricamente.

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Mercedes SL: gli optional

La dotazione di serie della Mercedes SL andrebbe a nostro avviso arricchita con il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida Plus (2.745 euro: controllo della distanza Distronic con Steering Pilot, Brake Assist attivo con funzione di assistenza agli incroci, Blind Spot Assist attivo, sistema antisbandamento attivo e Pre-Safe Plus).

Sulla 400 aggiungeremmo la vernice metallizzata (1.220 euro) mentre sulla 500 ci vorrebbero le sospensioni oleo-pneumatiche attive intelligenti ABC (Active Body Control, 3.599 euro).

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Mercedes SL: i prezzi

Motori a benzina

  • Mercedes SL 400 108.730 euro
  • Mercedes SL 500 127.010 euro

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MotoGP, Jorge Lorenzo saluta tutti: a Valencia la sua ultima gara

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Difficilmente tornerà sui suoi passi Jorge Lorenzo, almeno a giudicare dalla serenità con cui ha annunciato al mondo intero, attraverso una conferenza stampa straordinaria, il ritiro dalle competizioni. Quella di domenica a Valencia sarà, dunque, la sua ultima gara in MotoGP.

“Ci sono quattro giorni importanti nella carriera di un pilota: il primo è quando debutti, il secondo è quando vinci la prima gara, il terzo è quando vinci il mondiale, non tutti ci riescono ma io e tanti altri lo abbiamo fatto, e il quarto è quando si annunci il tuo ritiro”, ha esordito così Jorge questo pomeriggio nella sala delle conferenze di Valencia.

Ha poi spiegato che la mancanza di motivazioni, dovuta anche a un feeling mai trovato con la Honda, e il susseguirsi di infortuni hanno influito fortemente sulle sue scelte, a tal punto da fargli prendere questa strada. Ma lo fa serenamente, quasi togliendosi un peso di dosso. Anche Jorge, un po’ come Stoner (anche se le storie sono diverse, i talenti invece enormi in entrambi), non ne può più della pressione della domenica.

Sentiva che non c’erano nemmeno i margini per migliorare su una moto studiata e realizzata – giustamente – su misura per Marquez, che ha uno stile di guida completamente diverso. Non è ancora chiaro cosa farà nel futuro. Per ora – ha detto – si prenderà una vacanza e poi penserà a cosa fare nel nuovo capitolo della sua vita…

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Maserati: la Alfieri debutterà a maggio 2020

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È dal 2014 che Maserati corteggia i suoi clienti con la promessa della Alfieri. Svelata al Salone di Ginevra di 5 anni fa, la granturismo italiana è ritornata ad apparire nei piani industriali del Gruppo FCA (ora FCA/PSA), con data di arrivo fissata per il 2020. Questa volta senza ritardi, la vedremo su strada il prossimo anno, e Maserati ha rilasciato anche un nuovo tesser con la data precisa dell’unveiling: maggio 2020.

Finita la produzione della GranTurismo, dal prossimo anno la Maserati Alfieri diventerà, così, il punto di riferimento delle sportive del Tridente. Ma il suo arrivo significherà anche un’altra novità importante per la Casa di Modena, un grande passo verso l’elettrificazione.


News

Maserati Zéda: la fine di un ciclo e l’inizio di una nuova Era

Con un esemplare unico speciale la Casa del Tridente celebra la fine della produzione della GranTurismo.

La nuova, attesa, Maserati Alfieri sarà infatti spinta da un powertrain elettrico puro al 100%, con tre unità alimentate dalle batterie agli ioni di litio e trazione integrale. Verrà proposta con due tipi di carrozzerie: coupé e cabrio.

E per dirla tutta fino in fondo, si incaricherà di abbassare le emissioni medie del marchio italiano, coprendo le spalle alle Ghibli, Quattroporte e Levante. Anche se quest’ultime, più avanti, verranno comunque proposte anch’esse con motorizzazioni elettrificate.


Anteprime

Maserati: le novità da qui al 2023

L’offensiva di prodotto del Tridente prevede un’elettrificazione totale della marca

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