Monthly Archives: Maggio 2019

FACE-OFF: BMW Z4 M40i VS Toyota Supra GR

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Il fatto che la BMW Z4 M40i e la nuova Toyota Supra condividano così tanto ha suscitato parecchio di scalpore. In realtà le auto sono diverse, sia nello stile che nel temperamento, e se la BMW è un’ottima coupé-cabriolet, la Supra è più una sportiva da spremere.

Tuttavia sulla carta sono davvero simili, nel peso, nelle dimensioni e nelle prestazioni.
Vediamo insieme le piccole differenze tra la BMW Z4 M40i e la Toyota Supra.

In breve
Toyota Supra
Dimensioni 438 – 185 -129
Potenza 340 CV
Coppia 500 Nm
Peso 1570 kg
Prezzo 67.900 euro
BMW Z4 M40i
Dimensioni 432 – 186 -130
Potenza 340 CV
Coppia 500 Nm
Peso 1610 kg
Prezzo 66.800 euro

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Dimensioni

Vista la base in comune, le dimensioni della Toyota Supra e della BMW Z4 M40i son quasi identiche. La Toyota tuttavia è più lunga di 6 cm rispetto alla BMW (438 contro 432) ed è più bassa e stretta di 1 cm (per un totale di 129 e 185 cm).
Il passo di 247 cm è uguale per entrambe, mentre il bagagliaio è leggermente più capiente sulla Supra (290 litri contro i 281 litri della Z4).

Il peso, per via del meccanismo della capote, è maggiore sulla tedesca. La BMW Z4 M40i pesa 1610 kg, mentre la Toyota ferma l’ago della bilancia a 1570 kg.

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Motore

Il motore della Toyota Supra e della BMW Z4 M40i è identico, così come il cambio automatico a 8 rapporti ZF. L’unità è un 6 cilindri in linea turbo da 2998 cc capace di 340 Cv a 6.000 giri e 500 Nm di coppia a 1.600 giri. Tuttavia la Supra utilizza un differenziale autobloccante meccanico a 2 vie controllato elettricamente, mentre la BMW utilizza un differenziale – sempre a controllo elettronico – ma con un pacco frizioni.

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Prestazioni

Entrambe le auto si “piantano” a 250 km/h per via del limitatore elettronico, ma la Toyota Supra, per via del peso inferiore, la spunta nello scatto da 0 a 100 km/h, fermando il cronometro dopo 4,3 secondi, mentre la BMW impiega 4,6 secondi.

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Fonte

Nuova BMW X1: per la prima volta anche alla spina

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Messa un po’ in ombra dal rivoluzionario salto generazionale della sua alter ego compatta (la BMW Serie 1 2019) anche la più piccola tra le proposte a ruote alte della Casa di Monaco si è rinnovata con un restyling di mezza carriera.

Look più sportivo

 

Le novità estetiche della nuova BMW X1 sono abbastanza evidenti. Il frontale sfoggia un nuovo paraurti con prese d’aria inedite e la griglia frontale a doppio ora più grande e dotata di una nuova griglia (la stessa della nuova Serie 1). Anche i gruppi ottici sono stati ritoccati con una nuova disposizione interna e con gli ormai noti elementi esagonali.

Sulle fiancate appaiono nuove modanature e il resto della carrozzeria si caratterizza per alcune zone verniciate con colori contrasto. Si rinnovano anche le proposte di design per i cerchi in lega mentre il posteriore sfoggia uno schema molto simile a quello frontale, con il paraurti modificato e nuovi gruppi ottici.

Tra le novità ci sono anche le nuove tinte per la carrozzeria: Jucaro Beige, Misano Blue e Individual Storm Bay, tutti e tre metallizzati.

Poche novità dentro

 

Dentro la nuova BMW X1 cambia meno. I clienti potranno scegliere tra due schermi per il sistema di infotainment, da 8,8 o 10,25 pollici, mentre il software di gestione è stato aggiornato. CI saranno inoltre nuove opzioni e materiali a scelta per i rivestimenti dei sedili e un nuovo selettore del cambio.

Per la prima volta anche ibrida plug-in

 

La nuova BMW X1 2019, almeno inizialmente, sarà proposta con le seguenti motorizzazioni: la versione X1 sDrive16d da 116 CV con cambio manuale o automatico, sDrive e xDrive 18d 2.0 da 150 CV, sDrive e xDrive 20d da 2.0 190 CV con cambio manuale o automatico a otto rapporti, la X1 xDrive 25D e la nuova X1 xDrive 25e ibrida plug-in che dichiara consumi medi di 2,0l/100 km ed emissioni di 43g di CO2 per chilometro.

La nuova BMW X1 arriverà sul mercato italiano nei prossimi mesi, con prezzi a partire da 33.000 euro. Per la a nuova versione ibrida plug-in bisognerà invece aspettare marzo 2020.


Anteprime

Nuova BMW serie 1: addio alla trazione posteriore

La terza generazione della BMW serie 1 – realizzata sullo stesso pianale di serie 2 Active Tourer, X1 e X2 – dice addio alla trazione posteriore

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Fonte:

Drifting: glossario della guida sportiva

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Il drifting, che significa letteralmente “andare alla deriva”, è un modo di guidare l’auto, oltre ad essere una disciplina sportiva a livello mondiale. In parole povere: driftare significa guidare l’auto di traverso, quindi con una sbandata controllata.

Nella disciplina sportiva si possono usare solo auto derivate da quelle di serie e con la trazione posteriore, ma ovviamente si può driftare per puro diletto con qualsiasi auto – purché sia a trazione posteriore, o al massimo integrale.

Perché non con le auto a trazione anteriore? Semplice: non si può prolungare il sovrasterzo usando l’acceleratore, il che è fondamentale.
Ma andiamo per gradi. Abbiamo appurato che driftare significa guidare di traverso l’auto, con le ruote posteriori che slittano e un controsterzo lungo e controllato. Più potenza si ha a disposizione, più facile sarà controllare il pattinamento delle ruote.

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Le tecniche

Ma quali sono le tecniche specifiche che si utilizzano per driftare?

Innanzitutto bisogna provocare un sovratserzo, e poi mantenerlo per tutta la curva. Ci sono molte tecniche per provocare un sovrasterzo e si dividono in due gruppi principali: statiche e dinamiche.
Quelle statiche “spezzano” l’equilibrio dell’auto, mentre quelle dinamiche sfruttano il trasferimento di carico (dei pesi) dell’auto, causando un sovrasterzo più dolce.

Vediamole nel dettaglio.

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Statiche

Tra le tecniche statiche troviamo il freno a mano, il blocco di ponte e il sovrasterzo di potenza.

La tecnica del freno a mano è semplice: basta tirare la leva (e premere la frizione) prima della curva (innescando il sovrasterzo) per poi rilasciarla e proseguire il drift utilizzando l’acceleratore.
Tuttavia il freno a mano rende molto rapida la perdita di grip, e il passaggio leva- gas non è sempre facile da gestire.

Più intuitivo il blocco di ponte, che consiste nel scalare una marcia in velocità (e mentre si imbocca la curva) così da bloccare le ruote posteriori e innescare un sovrasterzo. In questo caso la perdita di grip sarà più graduale, e il fatto di non dovere schiacciare e rilasciare la frizione fa sì che il motore sia sempre pronto.

L’ultima delle tecniche statiche è il sovrasterzo di potenza: basta dare gas (sempre con una trazione posteriore) per far slittare le gomme e causare il sovrasterzo, dopodiché basterà mantenerlo.

Dinamiche

Le tecniche dinamiche sono più raffinate e, se padroneggiate al meglio, anche efficaci. Ne fanno parte il pendolo, la frenata in curva e il “tiro rilascio”.

La frenata in curva e il rilascio sfruttano il trasferimento di carico sull’asse anteriore per alleggerire il posteriore dell’auto e innescare un sovrasterzo dolce e graduale. Nel primo caso basta dare un colpetto di freno nella fase di inserimento in curva, nel secondo invece si rilascia bruscamente l’acceleratore. La fase successiva, ovviamente, è il controllo dell’acceleratore e dello slittamento delle ruote.

E infine c’è il pendolo, la manovra più spettacolare e utilizzata. Prima di una curva si sterza bruscamente nella direzione opposta per “caricare” il peso, per poi sterzare di nuovo verso la curva, così da sbilanciare l’auto e innescare un sovrasterzo.
Con il pendolo si può passare da una curva all’altra mantenendo il drift, sfruttando il continuo trasferimento di carico dell’auto.

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Ferrari SF90 Stradale: la perfezione secondo Maranello (tranne che nel nome)

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La Ferrari SF90 Stradale è la Rossa di serie più estrema di sempre: 1.000 CV di potenza, trazione integrale, 2,5 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h e 6,7 secondi sullo “0-200”. La perfezione secondo Maranello, tranne che nel nome (troppo simile a quello della monoposto SF90 che sta soffrendo nel Mondiale F1 2019).

SF90 Stradale: la prima Ferrari ibrida plug-in

La Ferrari SF90 Stradale è la prima ibrida plug-in della storia del Cavallino: la supercar di Maranello monta un motore 4.0 V8 biturbo abbinato a tre unità elettriche in grado di generare una potenza totale di 1.000 CV.

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Ferrari SF90 Stradale: il motore termico 4.0 V8 nel dettaglio

Il motore termico della Ferrari SF90 Stradale è un 4.0 V8 biturbo benzina da 780 CV e 800 Nm di coppia abbinato a un cambio automatico a doppia frizione a 8 rapporti. Si tratta di un’evoluzione del 3.9 già visto su 488 e F8 Tributo caratterizzata da numerose modifiche: cilindrata aumentata, impianto di aspirazione e scarico completamente riprogettato con una nuova testata di larghezza ridotta, l’iniettore posizionato centralmente e l’iniezione diretta a 350 bar, valvola di aspirazione di diametro maggiorato, condotti pressoché allineati in orizzontale all’altezza delle teste motore, gruppo turbocompressore abbassato, linea di scarico portata più in alto e turbo equipaggiati con valvola wastegate a controllo elettrico per migliorare il riscaldamento dei catalizzatori.

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Ferrari SF90 Stradale: i tre motori elettrici

I tre motori elettrici (due all’anteriore e uno al posteriore) della Ferrari SF90 Stradale generano una potenza totale di 220 CV. L’assale elettrico anteriore RAC-e (Regolatore Assetto Curva Elettrico) svolge la funzione di propulsione esclusiva in marcia elettrica (135 km/h di velocità massima e 25 km di autonomia) e le due unità anteriori a emissioni zero controllano indipendentemente la coppia erogata alle due ruote completando il concetto del Torque Vectoring.

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Ferrari SF90 Stradale: i numeri

Oltre 340 km/h di velocità massima, “0-100” in due secondi e mezzo e “0-200” in 6,7 secondi: sono questi i numeri da capogiro della Ferrari SF90 Stradale.

Senza dimenticare il peso a secco di 1.570 kg, la lunghezza di 4,71 metri, il rapporto peso/potenza di 1,57 kg/CV e la distribuzione dei pesi 45:55.

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Ferrari SF90 Stradale: l’aerodinamica

Il sistema attivo brevettato “shut-off Gurney” regola i flussi che investono la parte alta della carrozzeria al posteriore e permette di ridurre la resistenza nelle situazioni di marcia rettilinea o con minimi angoli di sterzo massimizzando invece il carico verticale in frenata nei cambi di direzione e nelle curve.

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Ferrari SF90 Stradale: gli interni

Negli interni della Ferrari SF90 Stradale spiccano il volante con comandi touch, il cluster centrale completamente digitale e dotato di uno schermo curvo ad alta definizione da 16” completamente configurabile e una “chicca” retrò: un elemento a griglia per gestire i comandi del cambio automatico.

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Ferrari SF90 Stradale: come funziona l’eManettino

L’eManettino della Ferrari SF90 Stradale prevede quattro diverse modalità di gestione della power unit: eDrive (solo elettrica), Hybrid, Performance (il motore termico viene forzato a rimanere sempre acceso e privilegia il mantenimento della carica della batteria in modo da avere il massimo della potenza quando richiesto) e Qualify (massima potenza del sistema).

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Ferrari SF90 Stradale: come funziona l’eSSC

L’eSSC (electric Side Slip Control) della Ferrari SF90 Stradale è un nuovo sistema di controllo veicolo che presenta tre strategie di regolazione e di distribuzione dinamica della coppia sulle quattro ruote. L’eTC gestisce e ottimizza la disponibilità di coppia distribuendola sulle singole ruote in funzione delle condizioni di guida, il controllo brake-by-wire con ABS/EBD ripartisce la coppia frenante tra impianto idraulico e motori elettrici consentendo il recupero rigenerativo in frenata senza compromettere la performance e il Torque Vectoring disponibile sull’asse anteriore gestisce la trazione elettrica sulla ruota esterna e interna alla curva per massimizzare la trazione in uscita.

Ferrari SF90 Stradale: l’allestimento per la pista

I fortunati clienti della Ferrari SF90 Stradale che vorranno usare la loro supercar in pista potranno acquistare un allestimento specifico: ammortizzatori speciali Multimatic derivati dalle gare GT, peso ridotto di 30 kg grazie a materiali come la fibra di carbonio (usata per i pannelli porta e per il fondo) e il titanio (molle e linea di scarico completa), spoiler posteriore ad alto carico in fibra di carbonio in grado di generare 390 kg di carico a 250 km/h e pneumatici Michelin Pilot Sport Cup2 con mescola più morbida e un numero inferiore di scanalature.

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TVR Speed 12: un mostro troppo estremo per la strada

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La Casa automobilistica inglese TVR è famosa per le sue auto estreme e difficili da guidare, ma qualsiasi modello TVR diventa una Fiat Panda se paragonato alla Cerbera Speed 12.
La TVR Cerbera “Speed Twelve” è la versione stradale (unico esemplare costruito) della vettura da corsa proveniente dalla classe GT1 endurance della fine degli anni ’90.

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Il mostro stradale

C’è una ragione specifica per cui esiste una sola TVR Cerbera Speed 12 in tutto il mondo: dopo aver venduto il primo esemplare, si accorsero (e si accorse pure il proprietario) che la vettura era “too extreme” per l’utilizzo stradale.

Non perché i rollbar della gabbia di sicurezza rendessero scomodo l’accesso, o perché bisognava accendere prima le pompe dell’olio e lasciarle lavorare alcuni minuti prima di poter accende il motore, no: la TVR Speed 12 era semplicemente pericolosa e veloce oltre ogni immaginazione.

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Follia su strada

Spinta da un motore V12 7,8 litri da 800 CV e quasi 900 Nm di coppia costruito dall’unione di due motori 6 cilindri (quello della Cerbera), e con un peso di appena 975 CV, potete immaginare che razza di mostro fosse la Speed Twelve. Trazione posteriore, nessun tipo di aiuto elettronico (nemmeno l’ABS) e una velocità massima di 386 km/h. Lo 0-100 km/h veniva bruciato in 3,0 secondi.

Vennero costruite 5 auto in totale, 4 sportive e solo una stradale, che venne venduta, all’epoca, a 245.000 sterline.

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Usato diesel Euro 6: SUV premium

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Le SUV premium diesel Euro 6 sono molto apprezzate sul mercato dell’usato dai macinatori di chilometri che cercano un mezzo trendy e vogliono ritardare il più possibile i blocchi del traffico che colpiranno prima o poi anche i mezzi a gasolio più moderni. Nella “top five” di questo mese, vinta dalla BMW X5, abbiamo analizzato cinque proposte a trazione integrale con cambio automatico.

La Sport Utility bavarese ha superato, non senza difficoltà, quattro rivali molto agguerrite: le connazionali BMW X4, Mercedes GLE e Porsche Macan e la britannica Land Rover Range Rover Sport. Scopriamo insieme la classifica, che prende in considerazione modelli a sei cilindri facili da trovare di seconda mano con potenze comprese tra 245 e 260 CV.

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7.4
/10

1° BMW X5 xDrive30d Business

La BMW X5 xDrive30d Business è una SUV premium ingombrante (4,89 metri di lunghezza non sono facili da gestire in città) e spaziosissima (specialmente nella zona delle spalle e delle gambe dei passeggeri posteriori).

Un mezzo contraddistinto da bassi consumi e da quotazioni che si aggirano intorno ai 31.000 euro.

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7.3
/10

2° BMW X4 xDrive30dA xLine

La BMW X4 xDrive30dA xLine è una SUV premium perfetta per chi vuole divertirsi: compatta (4,67 metri di lunghezza), coinvolgente nelle curve e scattante (5,8 secondi sullo “0-100”). Il tutto unito a un grande comfort nei lunghi viaggi.

Le note dolenti? La versatilità (il divano è troppo stretto per accogliere comodamente tre passeggeri e il bagagliaio potrebbe essere più capiente in configurazione a due posti) e le finiture migliorabili. Da nuova costava meno delle rivali analizzate in questa “top five” (63.750 euro), oggi anche (meno di 28.000 euro).

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7.2
/10

3° Mercedes GLE 350 d Sport

La Mercedes GLE 350 d Sport presenta due punti di forza da non sottovalutare: lo spazio (tanti centimetri per la testa degli occupanti posteriori e bagagliaio molto sfruttabile) e un motore elastico e ricco di coppia (620 Nm).

Contraddistinta da una dotazione di serie completa che comprende – tra le altre cose – i fari a LED, si trova usata a 40.000 euro.

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5.8
/10

4° Porsche Macan Diesel

La Porsche Macan Diesel è una SUV premium realizzata sullo stesso pianale della prima generazione dell’Audi A5 Sportback.

Dotata di un motore 3.0 turbodiesel V6 da 250 CV, si acquista con meno di 34.000 euro.

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5.0
/10

5° Land Rover Range Rover Sport 3.0 TDV6 SE

La Land Rover Range Rover Sport 3.0 TDV6 SE è una SUV premium affidabile, costruita con cura (dentro, fuori presenta qualche imperfezione di troppo) e con un eccellente cambio automatico. Da nuova costava parecchio (69.600 euro), oggi ci vogliono 33.000 euro per portarsela a casa.

Più adatta all’off-road che all’asfalto e penalizzata dal peso elevato, è poco agile nelle curve e beve molto gasolio (14,5 km/l dichiarati). Senza dimenticare il motore, un po’ rumorosetto a freddo, carente di cavalli (249), poco vivace (“0-100” in 7,6 secondi) e con una spinta debole ai bassi regimi.

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Fonte:

Autovelox e Tutor: dove sono? (27 maggio-2 giugno 2019)

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Credits: Un autovelox della Polizia Roma Capitale, Roma, 14 maggio 2014. L’autovelox sbarca a Roma per combattere l’alta velocità in città. Da lunedì i primi 7 autovelox monitoreranno, a rotazione, le strade a maggiore rischio di incidenti mortali, dove i limiti da rispettare vanno dai 30 ai 70 chilometri orari.
ANSA/MASSIMO PERCOSSI

Una grande quantità di Autovelox e Tutor sarà presente sulle strade e sulle autostrade d’Italia nella settimana compresa tra il 27 maggio e il 2 giugno 2019.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le postazioni fisse e mobili attive nel nostro Paese.

Autovelox mobili dal 27 maggio al 2 giugno 2019

VALLE D’AOSTA

01/06-02/06 T1 Traforo Monte Bianco AO

PIEMONTE

30/05 SR23 Colle del Sestriere TO
01/06-02/06 A4 Torino-Trieste NO
01/06-02/06 A26 Genova Voltri-Gravellona Toce NO
01/06-02/06 SS20 CN
01/06-02/06 SS28 del Colle di Nava CN
01/06-02/06 SS32 Ticinese NO
01/06-02/06 SS703 Tangenziale Est Novara NO
01/06-02/06 SS704 CN
01/06-02/06 SP142 NO
01/06-02/06 SP229 Lago d’Orta NO
01/06-02/06 SP299 di Alagna NO
01/06-02/06 SP422 di Valle Macra CN
02/06 A4 Torino-Trieste TO
02/06 A21 Torino-Alessandria-Piacenza-Brescia AL
02/06 SS21 del Colle della Maddalena CN
02/06 SS231 di Santa Vittoria CN
02/06 SS702 CN
02/06 SP3 CN
02/06 SP661 delle Langhe CN
02/06 SP662 di Savigliano CN

LIGURIA

28/05 SC Vado Ligure SV
29/05 SS1 Aurelia IM
30/05 A12 Genova-Roma GE
31/05 A12 Genova-Roma SP
01/06 A10 Genova-Ventimiglia SV
02/06 SS1 Aurelia SP

LOMBARDIA

27/05 SS233 Varesina VA
28/05 SS394 del Verbano Orientale VA
28/05 SS9 via Emilia LO
28/05 SP235 di Orzinuovi LO
29/05 SP142 Boltiere-Pontirolo-Treviglio BG
30/05 SS629 del Lago di Monate VA
30/05 SS9 via Emilia LO
30/05 SP128 Treviglio-Brignano-Cologno al Serio BG
30/05 SP235 di Orzinuovi LO
30/05 SP671 della Valle Seriana BG
31/05 A7 Milano-Genova PV
31/05 SP470 della Valle Brembana BG
01/06 SS629 del Lago di Monate VA
01/06 SP671 della Valle Seriana BG

TRENTINO-ALTO ADIGE

28/05 SS240 di Loppo e di Val di Ledro TN
29/05 SS48 delle Dolomiti TN
30/05 SS12 del Brennero BZ
30/05 SS240 di Loppo e di Val di Ledro TN
30/05 SS43 di Val di Non TN
31/05 SS48 delle Dolomiti TN
01/06 SS244 della Val Badia BZ

VENETO

27/05-02/06 SS47 della Valsugana BL
27/05-30/05 SS13 Pontebbana TV
27/05-30/05 SS53 Postumia TV
27/05-30/05 SR15 Cadore Mare TV
27/05-30/05 SR348 Feltrina TV
27/05-30/05 SR89 Treviso Mare TV
27/05-30/05 SP64 Zermanesa TV
27/05-30/05 SP71 del Ponte della Muda TV
27/05 A4 Torino-Trieste VI
27/05 A4 Torino-Trieste PD
27/05 SP667 di Caerano TV
28/05-29/05 A31 Vicenza-Piovene Rocchette VI
28/05 A4 Torino-Trieste VR
29/05 SS434 Transpolesana RO
29/05 SP667 di Caerano TV
30/05 A4 Torino-Trieste VE
30/05 SR245 Castellana TV
30/05 SC Tangenziale Padova PD
31/05-01/06 A4 Torino-Trieste VI
01/06-02/06 A4 Torino-Trieste PD
01/06-02/06 SS13 Pontebbana TV
01/06-02/06 SS53 Postumia TV
01/06-02/06 SR15 Cadore Mare TV
01/06-02/06 SR348 Feltrina TV
01/06-02/06 SR89 Treviso Mare TV
01/06-02/06 SP71 del Ponte della Muda TV
01/06 SR245 Castellana TV
02/06 SP19 di Vedelago TV
02/06 SP64 Zermanesa TV
02/06 SP667 di Caerano TV

FRIULI-VENEZIA GIULIA

27/05-31/05 A4 Torino-Trieste UD
27/05-31/05 A23 Palmanova-Tarvisio UD
27/05-28/05 SS13 Pontebbana UD
27/05 A34 GO
27/05 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
27/05 SR252 di Palmanova UD
27/05 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
28/05-29/05 SS14 della Venezia Giulia TS
28/05 SS202 Triestina TS
28/05 SS58 della Carniola TS
28/05 SR353 della Bassa Friulana UD
28/05 SP1 del Carso TS
28/05 SP95 di Madrisio UD
29/05 SS15 via Flavia TS
29/05 SS352 di Grado UD
29/05 SR252 di Palmanova UD
29/05 SP35 di Opicina TS
29/05 SC viale Miramare TS
30/05 A34 GO
30/05 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
30/05 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
30/05 SS13 Pontebbana UD
30/05 SR353 della Bassa Friulana UD
30/05 SA326 Lacotisce Rabuiese TS
31/05-01/06 SS352 di Grado UD
31/05 SS14 della Venezia Giulia TS
31/05 SS14 della Venezia Giulia UD
31/05 SS202 Triestina TS
31/05 SS676 Tangenziale UD
31/05 SP35 di Opicina TS
01/06 RA13 A4 Sistiana-Fernetti TS
01/06 RA14 Villa Opicina-Fernetti TS
01/06 SS56 di Gorizia UD
01/06 SC1 del Carso TS
02/06 A4 Torino-Trieste UD
02/06 A23 Palmanova-Tarvisio UD
02/06 SS13 Pontebbana UD
02/06 SS15 via Flavia TS
02/06 SS202 Triestina TS
02/06 SR353 della Bassa Friulana UD
02/06 SP14 di Muggia TS

EMILIA-ROMAGNA

27/05-01/06 RA08 Ferrara-Porto Garibaldi FE
27/05-01/06 SS309 Romea FE
27/05-31/05 SS16 Adriatica FE
27/05 SS9 via Emilia FC
28/05-29/05 SS9 via Emilia BO
28/05 SS67 Tosco Romagnola FC
28/05 SP62 R Variante Cispadana RE
29/05-02/06 SS63 del Valico del Cerreto RE
29/05-31/05 SP62 della Cisa PR
29/05 SS16 Adriatica RA
29/05 SS16 Adriatica RN
29/05 SS3 Bis Tiberina FC
29/05 SS72 di San Marino RN
30/05-31/05 SP62 R Variante Cispadana RE
30/05 SS12 Nuova Estense MO
30/05 SS9 via Emilia FC
30/05 SS9 via Emilia PR
31/05-01/06 SS9 via Emilia BO
31/05 SS67 Tosco Romagnola FC
31/05 SP258 Marecchia RN
01/06 SS12 var. Mirandola MO
01/06 SS16 Adriatica RA
01/06 SS16 Adriatica RN
01/06 SS16 Adriatica FE
01/06 SS72 di San Marino RN
01/06 SS727 Tang. Forlì FC
02/06 SS67 Tosco Romagnola FC
02/06 SC Complanare Luigi Einaudi MO

TOSCANA

27/05-30/05 A1 Milano-Napoli AR
27/05-29/05 A1 Milano-Napoli FI
27/05 A12 Genova-Roma LU
27/05 A15 Parma-La Spezia MS
28/05-30/05 A12 Genova-Roma LI
28/05-29/05 A11 Firenze-Pisa Nord PT
28/05 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno PI
28/05 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno LI
29/05-01/06 RA06 Bettolle-Perugia AR
29/05-31/05 A15 Parma-La Spezia MS
29/05 A12 Genova-Roma LU
29/05 RA03 Siena-Firenze SI
29/05 SS1 Aurelia LI
30/05 SP/SGC Firenze-Pisa-Livorno PI
31/05-01/06 A1 Milano-Napoli FI
31/05-01/06 A11 Firenze-Pisa Nord PT
31/05 SS1 Aurelia LI
31/05 SS223 di Paganico GR
01/06-02/06 A12 Genova-Roma LI
01/06 SS1 Aurelia MS
02/06 A12 Genova-Roma LU
02/06 A15 Parma-La Spezia MS
02/06 SS1 Aurelia LI

MARCHE

27/05-02/06 A14 Bologna-Taranto PU
27/05-02/06 RA11 Ascoli-Porto d’Ascoli AP
27/05-02/06 SS16 Adriatica PU
27/05-02/06 SS3 Flaminia PU
27/05-02/06 SS76 della Valle d’Esino AN
27/05-02/06 SP30 Montelabbatese PU
27/05-02/06 SP423 Urbinate PU
27/05-01/06 A14 Bologna-Taranto FM
27/05-01/06 SS77 della Val di Chienti MC
27/05-30/05 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU
27/05-29/05 SS16 Adriatica AN
31/05-01/06 SS16 Adriatica AN
31/05 SP73 Bis di Bocca Trabaria PU
01/06 SS73 Bis di Bocca Trabaria PU

UMBRIA

27/05 SS3 Flaminia PG
28/05 SS SS3 Bis E45 Acquasparta PG
29/05 A6 Bettolle-Perugia PG
30/05 SS SS3 Bis E45 Acquasparta PG
31/05 SS3 Flaminia PG
01/06 SS SS3 Bis E45 Acquasparta PG

LAZIO

27/05 SS4 Salaria RI
27/05 SS79 Ternana RI
27/05 SR578 Salto Cicolana RI
28/05 SS675 Umbro-Laziale VT
29/05 SS4 Salaria RI
29/05 SS79 Ternana RI
29/05 SR578 Salto Cicolana RI

ABRUZZO

27/05-02/06 RA Raccordo Autostradale Chieti-Pescara CH
27/05-02/06 SS16 Adriatica CH
27/05-02/06 SS649 di Fondo Valle Alento CH
27/05-02/06 SS650 Fondo valle Trigno CH
27/05-02/06 SS652 di Fondo Valle Sangro CH
27/05-02/06 SS656 Val Pescara e Chieti CH
27/05-02/06 SS714 var. Francavilla al mare CH

MOLISE

30/05 SS85 var. Venafrana IS

CAMPANIA

27/05-02/06 A1 Milano-Napoli CE
27/05-02/06 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria NA
27/05-02/06 A3 Napoli-Salerno-Reggio Calabria SA
27/05-02/06 A16 Napoli-Canosa AV
27/05-02/06 A2 del Mediterraneo SA
27/05-02/06 A30 Napoli-Salerno SA
27/05-02/06 SS268 del Vesuvio NA
27/05-02/06 SS7 Appia CE
27/05-02/06 SS7 Appia Quater via Domitiana CE
27/05-31/05 A30 Napoli-Salerno CE
27/05 RA02 di Avellino CE
27/05 RA09 di Benevento BN
27/05 SP430 SA
28/05-02/06 RA02 Salerno-Avellino AV
28/05 SR562 Omingardina SA
29/05 SS517 Variante Bussentina SA
30/05 SS18 Tirrena Inferiore SA
31/05 RA09 di Benevento BN
31/05 SP430 SA
01/06 SS18 Tirrena Inferiore SA
02/06 A30 Napoli-Salerno CE

BASILICATA

27/05-29/05 SS407 Basentana PZ
27/05 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ
27/05 SS99 MT
29/05-30/05 SS658 Potenza-Melfi PZ
30/05-31/05 RA05 Scalo Sicignano-Potenza PZ
31/05-01/06 SS407 Basentana MT
31/05-01/06 SS598 di Fondo Valle d’Agri PZ

PUGLIA

27/05 SS379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne BR
28/05-29/05 SP367 Maglie-Galatina LE
28/05 SS16 Adriatica FG
29/05-02/06 SS379 Egnazia e delle Terme di Torre Canne BR
29/05 SS655 Bradanica FG

CALABRIA

27/05 SS106 Jonica RC
29/05-31/05 SS682 Jonio-Tirreno RC
29/05-30/05 SS106 Jonica RC

SICILIA

27/05-02/06 A18 Messina-Palermo ME
27/05-02/06 A19 Palermo-Catania PA
27/05-02/06 A20 Messina-Catania ME
27/05-02/06 A29 Palermo-Mazara del Vallo PA
27/05-02/06 A29 Palermo-Mazara del Vallo TP
27/05-02/06 SS113 Settentrionale Sicula ME
27/05-02/06 SS115 Sud Occidentale Sicula TP
27/05-02/06 SS115 Sud Occidentale Sicula AG
27/05-02/06 SS121 PA
27/05-02/06 SS189 AG
27/05-02/06 SS624 PA
27/05-02/06 SS626 CL
27/05-02/06 SS640 di Porto Empedocle CL
27/05-28/05 SS115 RG
27/05 SS284 CT
28/05-29/05 SS114 SR
28/05-29/05 SS117 Bis e 4Turistica EN
28/05 SS114 Orientale Sicula CT
28/05 SS417 CT
29/05 SS284 CT
30/05 SS114 Orientale Sicula CT
30/05 SS417 CT
31/05 SS284 CT
01/06 SS115 RG

SARDEGNA

27/05 SS125 Orientale Sarda NU
27/05 SS131 Carlo Felice SS
27/05 SS291 della Nurra SS
29/05-02/06 SS131 Dir. Centrale Nuorese NU
29/05 SS131 Carlo Felice SS
30/05 SS131 Carlo Felice CA
30/05 SS131 Dir. Centrale Nuorese SS
31/05 SS125 Orientale Sarda CA
31/05 SS129 Trasversale Sarda NU
01/06 SS131 Carlo Felice CA
01/06 SS131 Dir. Centrale Nuorese SS
01/06 SS729 Sassari-Olbia SS
02/06 SS291 della Nurra SS

Autovelox fissi in autostrada: dove sono

PIEMONTE

T4 Traforo del Frejus interno galleria (dir. Francia Italia) Bardonecchia (TO)

VENETO

A4 Torino-Trieste km 423+850 (dir. Ovest) Noventa di Piave (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+900 (dir. Ovest) Meolo (VE)
A4 Torino-Trieste km 406+950 (dir. Est) Quarto d’Altino (VE)
A4 Torino-Trieste km 417+350 (dir. Est) Meolo (VE)

TOSCANA

A1 Milano-Napoli km 305+500 (dir. Nord) Bagno a Ripoli (FI)
A1 Milano-Napoli km 362+500 (dir. Sud) Civitella in Val di Chiana (AR)
A11 Firenze-Pisa Nord km 35,500 (dir. Ovest) Serravalle Pistoiese (PT)
A12 Livorno-Rosignano km 200+500 (dir. Sud) Rosignano Marittimo (LI)
A15 Parma-La Spezia km 53+000 (dir. Nord) Berceto (PR)

MARCHE

A14 Bologna-Taranto km 154+060 (dir. Sud) Pesaro (PU)
A14 Bologna-Taranto km 254+340 (dir. Nord) Potenza Picena (MC)
A14 Bologna-Taranto km 290+540 (dir. Nord) Campofilone (FM)
RA11 Ascoli-Mare km 03+800 (dir. Est) Ascoli Piceno (AP)

UMBRIA

RA6 Raccordo Autostradale Bettolle-Perugia km 57+050 (dir. Est) Perugia (PG)

CAMPANIA

RA2 Avellino-Salerno km 17+015 (dir. Sud) Montoro (AV)

PUGLIA

A14 Bologna-Taranto km 683+397 (dir. Sud) Bitritto (BA)
A14 Bologna-Taranto km 689+715 (dir. Nord) Sannicandro di Bari (BA)

Autovelox fissi sulle strade statali: dove sono

LOMBARDIA

SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 08+550 (dir. Ovest) Cardano al Campo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 17+680 (dir. Est) Lonate Pozzolo (VA)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 32+700 (dir. Ovest) Inveruno (MI)
SS336 dell’Aeroporto di Malpensa km 33+700 (dir. Est) Meseno (MI)

FRIULI VENEZIA GIULIA

SR463 km 49+300 (dir. Sx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR463 km 50+225 (dir. Dx) San Vito al Tagliamento (PN)
SR464 km 13+930 (dir. Sx) Spilimbergo (PN)
SR464 km 14+837 (dir. Dx) Spilimbergo (PN)
SR251 km 79+903 (dir. Sx) Claut (PN)
SR251 km 94+596 (dir. Dx) Erto e Casso (PN)

UMBRIA

SS3 bis (Itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 72+500 (dir. Nord) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 73+500 (dir. Sud) Perugia
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 39+750 (dir. Nord) Todi (PG)
SS3 bis (itinerario E45) Terni-Ravenna (SS Tiberina Bis) km 40+800 (dir. Sud) Todi (PG)
SS675 Viterbo-Terni (SS Umbro-Laziale) km 52+120 (dir. Sud) Narni (TR)

MARCHE

SS73 Fano Grosseto km 95+150 (dir. Est) Colli al Metauro (PU)
SS73 Fano Grosseto km 102+550 (dir. Ovest) Cartoceto (PU)
SS77 Foligno-Civitanova Marche (SS della Valle del Chienti) km 88+600 (dir. Est) Corridonia (MC)
SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 294+620 (dir. Nord) Ancona

PUGLIA

SS16 Venezia-Otranto (SS Adriatica) km 609+000 (dir. Nord) Chieuti (FG)

BASILICATA

SS658 Potenza-Melfi km 2+600 (dir. Nord) Potenza

CALABRIA

SS106 Reggio Calabria-Taranto (SS Jonica) km 240+900
Crotone

Tutor: dove sono

A1 Milano-Napoli

Direzione Nord

San Vittore-Cassino
Cassino-Pontecorvo
Colleferro-Valmontone
Allacciamento Racc. Roma Nord per A1-Ponzano Romano
Ponzano Romano-Magliano Sabina
Magliano Sabina-Orte
Firenzuola-Badia
Reggio Emilia-Campegine
Campegine-Parma

Direzione Sud

Badia-Firenzuola
Allacciamento A1 per Roma Sud-Colleferro
San Vittore-Caianello

A7 Milano-Genova

Direzione Nord

Busalla-Ronco Scrivia
Ronco Scrivia-Isola del Cantone

A10 Genova-Ventimiglia

Direzione Ovest

Celle Ligure-Albisola

Direzione Est

Albisola-Celle Ligure

A13 Bologna-Padova

Direzione Nord

Bologna Interporto-Altedo
Altedo-Ferrara Sud

A14 Bologna-Taranto

Direzione Nord

Forlì-Faenza
Faenza-All. Ravenna Sud
Valle del Rubicone-Cesena

Direzione Sud

Faenza-Forlì
Cesena-Valle del Rubicone
Valle del Rubicone-Rimini

A16 Napoli-Canosa

Direzione Ovest

Monteforte-Baiano

Direzione Est

Monteforte-Avellino Ovest

A26 Genova-Gravellona Toce

Direzione Nord

Masone-Broglio

Direzione Sud

Masone-Massimorisso

A30 Caserta-Salerno

Direzione Nord

Sarno-Palma Campania

Direzione Sud

Allacciamento A1 per A30-Nola
Sarno-Nocera Pagani

A5 Torino-Monte Bianco

Direzione Francia

Traforo Monte Bianco Sud-Traforo Monte Bianco Nord

Direzione Italia

Traforo Monte Bianco Nord-Traforo Monte Bianco Sud

A56 Tangenziale di Napoli

Direzione Ovest

Camaldoli Dir. Ovest-Vomero Dir. Ovest
Fuorigrotta Dir. Ovest-Agnano Dir. Ovest

Direzione Est

Agnano Dir. Est-Fuorigrotta Dir. Est
Arenella Dir. Est-Capodimonte Dir. Est

 

L’articolo Autovelox e Tutor: dove sono? (27 maggio-2 giugno 2019) proviene da Icon Wheels.

Fonte:

Toyota GR Supra: molto più di una Z4 “vestita”

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Nessun ragazzo cresciuto negli Anni Novanta può rimanere indifferente al nome Supra. Un’auto che è diventata un’icona, un po’ grazie ai videogames (la Castrol Supra di “Gran Turismo” vi dice qualcosa?), ma anche grazie al film Fast and Furious, che l’ha resa una vera e propria star.

Oggi il ragazzino degli anni ’90 che c’è in me verrà finalmente soddisfatto: ho una schiera di Toyota Supra nuove di pacca davanti a me, il sole batte forte sulle strade appena fuori Madrid e il circuito di Jarama nel pomeriggio sarà a nostra completa disposizione.

Come molti di voi sapranno, quest’ultima e quinta generazione condivide la piattaforma con la BMW Z4, insieme al motore sei cilindri in linea 3,0 litri biturbo da 340 CV della versione M40i e alla trasmissione ZF a otto rapporti, unica opzione disponibile (pare che non arriverà un manuale in futuro).

Il fatto che ci sia una base condivisa ha sollevato una montagna di critiche e di perplessità, spesso immotivate. Ma anch’io non riesco a fare a meno di chiedermi se questa Supra sarà in qualche modo troppo condizionata da questa impronta importante di BMW.

È importante sottolineare però che la piattaforma è stata sviluppata insieme alla Casa tedesca, non presa in prestito, dopo di che le Case hanno scelto di seguire strade diverse per lo sviluppo, e se BMW con la Z4 ha voluto costruire una comoda GT dalla vena sportiva poco marcata (o comunque meno marcata che in passato), Toyota ha optato per un’auto decisamente più tosta e vogliosa di giocare; queste almeno le intenzioni.

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Sulla carta, Toyota sembra aver centrato il suo obbiettivo: al posteriore è stato montato un differenziale autobloccante meccanico a 2 vie gestito elettronicamente, che non solo garantisce un’ottima trazione – e cinematografici traversi – in accelerazione, ma in rilascio aiuta anche a inserire l’auto in curva con più rapidità.

Lo sterzo, a differenza della cugina tedesca, ha una demoltiplicazione variabile meccanica, ovvero ha una cremagliera con dentature diverse a seconda della posizione dello sterzo, in modo da restituire un feeling più piacevole e una progressione decisamente più naturale rispetto a quella del sistema elettrico. Una buona notizia, visto che non apprezzai molto lo sterzo poco naturale e scollegato della BMW.

Il motore, poi, è stato montato dietro l’asse anteriore, quasi in posizione centrale, così da permettere una distribuzione dei pesi 50:50.

Potenza e coppia rimangono le stesse della BMW Z4 M40i: 340 CV a 6.000 giri e 500 Nm a 1.600 giri. C’è n’è abbastanza per lanciare la Supra da 0 a 100 km/h in 4,3 secondi fino ai 250 km/h di velocità massima limitati elettronicamente.

Ma è giunta l’ora di guidare.

I primi minuti con la Toyota Supra

La Toyota Supra è una di quelle auto che rende molto meglio da vivo che in foto: la presenza scenica, su strada, è da vera supercar. Il posteriore così scolpito e aggressivo mi piace molto, così come il cofano liscio, pulito, che culmina sui fari vagamente retrò. Ha tanti muscoli, ma non è troppo “Mazinga”, se capite cosa intendo.

La posizione di guida è sdraiata quanto basta ed è così arretrata che sembra di stare seduti sulle ruote posteriori, mentre il cofano pare non finire mai. Devo ammettere che è comoda e accogliente, come ogni GT che si rispetti. Le bocchette dell’aria, i comandi del clima e lo schermo dell’infotainment sono gli stessi della BMW (così come il sistema multimediale), ma non credo che ci si possa lamentare di questo. Il resto invece è stato piacevolmente personalizzato, con tante superfici in carbonio, impunture e inserti in pelle rossi, come sul volante.

Mi piace anche il contagiri protagonista assoluto della vostra visuale, chiaro e high-tech quanto basta, come se dovesse suggerirvi che è l’unico indicatore che conta all’interno della Supra.

Insomma è un bel luogo in cui “vivere”, e questa è la prima buona notizia.

La seconda è che il sei cilindri in linea sulla Toyota Supra ha una voce leggermente più profonda e ama scoppiettare ad ogni sgasata, anche se in modo piuttosto garbato.
Non ci sono tasti strani che aprono o chiudono lo scarico, ma solo due modalità di guida facili facili: Normal e Sport.

Alle andature da città si scivola via sulla seta, con il cambio ZF che snocciola marce con dolcezza e la coppia del “sei in linea” che vi spinge senza fatica. È un motore cremoso, pieno fin dai primi giri e incredibilmente vellutato nell’erogazione. Anche le sospensioni, almeno in Normal, trasmettono la sensazione di essere ferme e morbide allo stesso tempo, come se ci fosse uno strato di panna che attutisce gli urti. E questo è molto BMW, nel bene e nel male.

Nel tratto autostradale che ci porta fuori Madrid rimango colpito da quanto sia confortevole e da quanto poco si percepisca la velocità. È una di quelle auto con cui i 170 km/h sembrano 120, il che è ottimo per macinare chilometri, ma non è certo un’iniezione di adrenalina.

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Tra le curve

Usciamo dalla città e finalmente troviamo una strada che potrebbe essere benissimo una prova speciale del rally di Spagna: visibilità perfetta, compressioni da paura e un mix di stretto e veloce adeguato alla la cavalleria che abbiamo a disposizione.

Alzo subito il ritmo e la Toyota non ci mette molto a mostrarsi come un’auto ben diversa dalla sua parente bavarese.

Lo sterzo non sarà in altissima definizione, ma è veloce e coerente, in perfetta sintonia con il telaio e i vostri pensieri, così disegnare traiettorie precise diventa davvero facile e appagante. 1570 kg non sono pochi, ma nemmeno troppi, così la Supra entra in curva con una rapidità notevole, con il differenziale che funziona come un freno a mano e vi permette di girare sempre più stretti, niente male davvero.

Ci vuole qualche chilometro prima che la Supra vi trasmetta piena fiducia, questo perché il posteriore è un po’ avaro nel fornire informazioni al vostro fondoschiena sulla quantità di grip, ma, una volta appurato che la trazione è immensa, vi ritroverete a violentare il pedale dell’acceleratore senza ritegno e sarete proiettati nel paradiso del sovrasterzo.

Con i controlli parzialmente disinseriti l’elettronica è piuttosto permissiva, così da farvi divertire in sicurezza. Se invece disinserite tutto, allora dovrete essere veloci di braccia. Le Michelin Supersport si aggrappano davvero bene all’asfalto ma non sono molto progressive nel perdere – e soprattutto riprendere – grip. Sono fin troppo performanti, per certi versi.

Non aspettatevi la delicatezza della Toyota GT86 o la facilità della Mustang, dove basta metà acceleratore per alzare nuvole di fumo bianco al cielo: dovete darci dentro con il gas per far scartare il posteriore, e poi tenere giù con decisione mentre accompagnate il traverso con pochi gradi di sterzo.

In compenso, in curva è estremamente più agile di una GT86: ha il passo più corto e un baricentro più basso, ma soprattutto è così ben bilanciata che presto vi ritrovate a dare colpi di freno in ingresso di curva per farla girare, senza paura che vi faccia brutti scherzi.

 

Il motore ha più coppia che potenza, e nonostante la macchina divori bene i rettilinei, avrei voluto più cattiveria vicino alla zona rossa del contagiri. La festa invece finisce poco prima dei 6.000 giri, così molto spesso mi ritrovo ad usare la terza marcia anche dove ci starebbe la seconda.

Il cambio, oltre ad essere troppo dolce anche nella modalità Sport, non digerisce molto bene gli alti regimi, dove esita un po’ e addirittura prende tempo quando si sbatte contro il limitatore, ma se anticipate le cambiate potrete fare totale affidamento su di lui.

Avrei preferito anche dei freni più racing, ad essere sincero. Il pedale è sempre morbido e restituisce poche informazioni; ma soprattutto, se ci date dentro, la frenata comincia ad allungarsi in fretta. È vero, questa non è un’auto da trackday, ma dei dischi baffati non le avrebbero fatto male di sicuro.

Le strade fuori Madrid comunque dovrebbero essere un patrimonio dell’umanità, e la Toyota Supra ha dimostrato di essere non solo una buona GT, ma anche una sportiva veloce e soprattutto divertente.

L’impronta BMW negli interni ha reso la Supra un’auto davvero vivibile, con un infotainment facile e moderno e una qualità eccellente. Un’impronta che si percepisce anche nel modo in cui le sospensioni lavorano, e naturalmente nel motore e nel cambio. Ma la Toyota risulta comunque diversa, più concentrata e vogliosa di correre.

In pista

Jarama è un circuito stupendo. Tralasciando la ghiaia buttata un po’ a caso a bordo pista e dell’autostrada così vicina che con un grosso errore si potrebbe quasi volarci sopra, ha delle curve magnifiche. Tratti tecnici, curve ceche in discesa da pelo sullo stomaco, e compressioni che farebbero sembrare piatta persino una pista come Imola. C’è pure una curva in salita da fare “quasi piena” che passa sotto il Dunlop Bridge, cosa si può chiedere di più?

Confermo che i freni della Toyota Supra non sono fatti per resistere a lungo ma, tolto questo, sono sorpreso da come mantenga la traiettoria senza andare in crisi. Nelle curve più tecniche, l’auto segue il vostro pensiero e contiene il sottosterzo in maniera sorprendente.

Se anticipate un po’ il gas in uscita di curva, la Supra chiude leggermente la traiettoria, senza ai perdere grip e farvi faticare o lottare con il sovrasterzo di potenza. È bilanciata, precisa, molto più di quanto la sua anima comoda da viaggiatrice suggerisca.

A dire il vero, mi vengono in mente poche auto così a loro agio si su strada che in pista. Toyota con la Supra non ha semplicemente vestito una Z4 a modo suo, ha creato qualcosa di diverso, un’auto più precisa, bilanciata, coinvolgente. Forse mi aspettavo qualcosa di più rozzo, forse anche di più brutale – almeno per quanto riguarda il comparto motore e cambio -, ma in fin dei conti, il ragazzino degli anni ’90 che c’è in me ne è uscito soddisfatto. E forse anche colpito.

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Prezzo e versioni

In Italia la Toyota Supra è venduta in un unico allestimento, quello Premium, ad un prezzo di 67.900 euro. Di serie, oltre al pacchetto safety completo di tutti i sistemi di sicurezza disponibili in Casa Toyota, troviamo anche l’impianto frenante performance, le sospensioni adattive variabili, i cerchi in lega, il differenziale autobloccante.

Sempre di serie i sedili sportivi regolabili elettricamente, riscaldabili e con funzione memory, l’impianto stereo JBL con 12 altoparlanti e il sistema d’infotainment con schermo da 8,8 pollici e navigatore.

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Fonte:

Ambition 2039: il nuovo piano per la sostenibilità ambientale di Mercedes-Benz

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Mercedes-Benz, o meglio il Gruppo Daimler AG, ha dato il via a un nuovo piano di sostenibilità per la mobilità del futuro, chiamato Ambition 2039 e il cui obiettivo è rendere tutti i suoi veicoli neutrali in quanto a emissioni di carbonio.

Così lo ha annunciato il futuro presidente del Consiglio di Amministrazione di Daimler AG, Ola Källenius, durante la presentazione dei nuovi obiettivi aziendali. Con un discorso chiarificante, l’alto dirigente tedesco ha spiegato in una frase il concetto base del programma “prima di tutto, vogliamo muovere il mondo”. E questo sarà il motto che guiderà la nuova strategia della marca della Stella, che punterà soprattutto alla mobilità sostenibile.

Un programma olistico per la sostenibilità ambientale a 360°

In che consiste il piano? Entro 20 anni la marca tedesca intente rendere l’intera gamma neutrale in quanto a emissioni di carbonio. Källenius ha spiegato che lo stesso spirito visionario e innovatore di Carl Benz e Gottlieb Daimler è quello che dovrà guidare il nuovo piano di sostenibilità, con un programma di ricerca e sviluppo tutto orientato all’ecologia dell’automobile. La road map Ambition 2039 prevede, entro il 2030, una quota del 50% della gamma rappresentata da auto elettriche o bride plug-in.

Il processo di neutralizzazione delle emissioni di CO2, già iniziato, riguarderà però anche le fabbriche del Gruppo Daimler, con la cosiddetta ‘Factory 56‘ che userà energie rinnovabili e sarà neutrale fin dalla sua inaugurazione. Lo stesso concetto sarà poi, man mano, esportato a tutti gli impianti industriali del gruppo.

E ancora, Daimler punterà anche sul riciclaggio, oltre ad esigere ai propri fornitori lo stesso rigore ecologico. Si tratta insomma di una visione globale, olistica che non si limita all’auto ma coinvolge tutto il suo processo produttivo, in modo da poter vantare un prodotto pulito a 360°.

La stessa visione attenta al medio ambiente verrà poi trasmessa anche hai clienti, attraverso il programma Mercedes Me Charge che permetterà la ricarica dei veicoli in stazioni pubbliche in tutta Europa, con l’energia erogata prodotta attraverso fonti rinnovabili.

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Fonte:

Nuova BMW serie 1: le foto e i dati

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La nuova BMW serie 1 rappresenta una rivoluzione per la Casa tedesca: la terza generazione della compatta bavarese dice infatti addio alla trazione posteriore.

La vettura più accessibile del brand tedesco – ora sviluppata sullo stesso pianale di serie 2 Active Tourer, X1 e X2 e disponibile esclusivamente a cinque porte e con la trazione anteriore o integrale – sarà presentata ufficialmente al BMW Welt di Monaco di Baviera (Germania) il prossimo 25 giugno mentre bisognerà attendere settembre per vederla al Salone di Francoforte 2019 e in listino.

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Nuova BMW serie 1: le dimensioni

La nuova BMW serie 1 è lunga come l’antenata (4,32 metri) ma è più larga (1,80 metri, come la serie 2 Active Tourer) e più alta (1,43 metri).

Nonostante il passo più corto di 2 cm (2,67 metri anziché 2,69), la compatta tedesca è più spaziosa di prima (merito del nuovo pianale a trazione anteriore): + 3,3 cm per le ginocchia dei passeggeri posteriori, + 1,9 cm per la testa e + 1,3 cm per i gomiti.

Anche il bagagliaio è più grande: 380 litri che diventano 1.200 quando si abbattono i sedili posteriori e portellone elettrico optional.

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Nuova BMW serie 1: i motori

La gamma motori al lancio della nuova BMW serie 1 è composta da cinque unità sovralimentate: due a benzina (1.5 tre cilindri da 140 CV e 2.0 da 306 CV) e tre diesel (1.5 tre cilindri da 116 CV e 2.0 da 150 e 190 CV).

La variante più cattiva della gamma – la M135i xDrive a trazione integrale – può vantare il propulsore a quattro cilindri più potente mai sviluppato dal Gruppo BMW (un due litri da 306 CV), il differenziale Torsen, un cambio automatico sportivo Steptronic Sport a 8 rapporti, il Launch Control, lo sterzo M Sport e i freni M Sport.

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La vettura più accessibile del brand tedesco – ora sviluppata sullo stesso pianale di serie 2 Active Tourer, X1 e X2 e disponibile esclusivamente a cinque porte e con la trazione anteriore o integrale – sarà presentata ufficialmente al BMW Welt di Monaco di Baviera (Germania) il prossimo 25 giugno mentre bisognerà attendere settembre per vederla al Salone di Francoforte 2019 e in listino.

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Nuova BMW serie 1: la tecnologia

Tra le “chicche” tecnologiche presenti a bordo della nuova BMW serie 1 segnaliamo l’assistente vocale BMW Intelligent Personal Assistant, i comandi gestuali, l’Head-Up Display (al debutto sulla compatta teutonica), la Digital Key (che consente di aprire e chiudere la vettura con lo smartphone) e il Reversing Assistant, che memorizza gli ultimi 50 metri percorsi per ripercorrerli autonomamente in retromarcia in caso di necessità (l’ideale per uscire dai parcheggi).

L’articolo Nuova BMW serie 1: le foto e i dati proviene da Icon Wheels.

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