Monthly Archives: Marzo 2019

CIR 2019, il Rally del Ciocco lo vincono Basso e la Skoda

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Credits: Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #9, Freddys Team)

Giandomenico Basso ha vinto il Rally del Ciocco – prima tappa del campionato italiano CIR 2019 – con una Skoda Fabia davanti a Simone Campedelli (Ford Fiesta) e Luca Rossetti (Citroën C3).

Il pilota veneto (già due volte scudettato) è tornato nella serie tricolore dopo tre anni di assenza ed è già diventato l’uomo da battere.

Un successo importante arrivato grazie al ritiro di Andrea Crugnola (Volkswagen Polo), costretto ad abbandonare la corsa nella PS11 per un problema all’idroguida.


Rally

CIR 2019, Rally del Ciocco: le foto più belle

La prima tappa del campionato italiano è stata vinta da Giandomenico Basso: rivivamola in foto

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Luca Panzani, Francesco Pinelli (Ford Fiesta R2 #29, La Superba)

Le classifiche
La classifica del Rally del Ciocco 2019
Giandomenico Basso (Skoda Fabia) 1h31:17.2
Simone Campedelli (Ford Fiesta) +4.9
Luca Rossetti (Citroën C3) +13.9
Craig Breen (Skoda Fabia) +16.5
Stefano Albertini (Skoda Fabia) +44.3
La classifica del CIR 2019
Giandomenico Basso (Skoda) 15 punti
Simone Campedelli (Ford) 12 punti
Luca Rossetti (Citroën) 10 punti
Craig Breen (Skoda) 8 punti
Stefano Albertini (Skoda) 6 punti

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Credits: Luca Rossetti, Eleonora Mori (Citroen C3 R5 #7, FPF Sport)


Rally

CIR 2019 – Il calendario del Campionato Italiano Rally

Il calendario del Campionato Italiano Rally CIR 2019: sempre otto tappe ma con Sardegna, Friuli e Tuscan Rewind al posto di Elba, San Marino e Adriatico

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Fonte:

CIR 2019 – Basso e la Skoda vincono il Rally del Ciocco

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Credits: Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #9, Freddys Team)

Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #9, Freddys Team)

Credits: Giandomenico Basso, Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5 #9, Freddys Team)

Daniele Campanaro, Irene Porcu (Suzuki Swift R1, Jolly Racing Team)

Credits: Daniele Campanaro, Irene Porcu (Suzuki Swift R1, Jolly Racing Team)

Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #2, Project Team)

Credits: Simone Campedelli, Tania Canton (Ford Fiesta R5 #2, Project Team)

Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #30, FPF Sport)

Credits: Tommaso Ciuffi, Nicolo Gonella (Peugeot 208 R2 #30, FPF Sport)

Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Peugeot 208 R2 #35, Meteco Corse)

Credits: Giorgio Cogni, Gabriele Zanni (Peugeot 208 R2 #35, Meteco Corse)

Andrea Crugnola, Pietro Ometto (Volkswagen Polo R5 #1, Gass Racing)

Credits: Andrea Crugnola, Pietro Ometto (Volkswagen Polo R5 #1, Gass Racing)

Ivan Ferrarotti, Manuel Fenoli (Renault Clio R3T #20, Best Racing Team)

Credits: Ivan Ferrarotti, Manuel Fenoli (Renault Clio R3T #20, Best Racing Team)

Michele Griso, Alessandro Lucato (Peugeot 208 R2 #38, MS Munaretto)

Credits: Michele Griso, Alessandro Lucato (Peugeot 208 R2 #38, MS Munaretto)

Marco Limoncelli, Sara Montavoci (DR 1 SR #78, LM Motorsport)

Credits: Marco Limoncelli, Sara Montavoci (DR 1 SR #78, LM Motorsport)

Luca Panzani, Francesco Pinelli (Ford Fiesta R2 #29, La Superba)

Credits: Luca Panzani, Francesco Pinelli (Ford Fiesta R2 #29, La Superba)

Perosino Peugeot 208 Rally Ciocco 2019

Credits: Patrizia Perosino, Veronica Verzoletto (Peugeot 208 R2 #39, Winners Rally Team)

Luca Rossetti, Eleonora Mori (Citroen C3 R5 #7, FPF Sport)

Credits: Luca Rossetti, Eleonora Mori (Citroen C3 R5 #7, FPF Sport)

Giandomenico Basso ha vinto il Rally del Ciocco – prima tappa del campionato italiano CIR 2019 – con una Skoda Fabia davanti a Simone Campedelli (Ford Fiesta) e Luca Rossetti (Citroën C3). Il pilota veneto (già due volte scudettato) è tornato nella serie tricolore dopo tre anni di assenza ed è già diventato l’uomo da battere.

Un successo importante arrivato grazie al ritiro di Andrea Crugnola (Volkswagen Polo), costretto ad abbandonare la corsa nella PS11 per un problema all’idroguida.

CIR 2019 – La classifica del Rally del Ciocco

1 Giandomenico Basso (Skoda Fabia) 1h31:17.2
2 Simone Campedelli (Ford Fiesta) + 4.9
3 Luca Rossetti (Citroën C3) + 13.9
4 Craig Breen (Skoda Fabia) + 16.5
5 Stefano Albertini (Skoda Fabia) + 44.3

La classifica del CIR 2019 dopo il Rally del Ciocco

1 Giandomenico Basso (Skoda) 15 punti
2 Simone Campedelli (Ford) 12 punti
3 Luca Rossetti (Citroën) 10 punti
4 Craig Breen (Skoda) 8 punti
5 Stefano Albertini (Skoda) 6 punti

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Honda NSX: l’auto che mise paura alle sportive europee

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Credits: HONDA NSX HERITAGE

L’Honda NSX è una vera e propria icona, al pari della Porsche 911, della Ferrari Testarossa e della Jaguar E-Type.

Nata nel 1990 e sviluppata con il – prezioso – aiuto di Ayrton Senna, la Honda NSX ha messo in crisi le sportive europee con le sue incredibili prestazioni.

Ayrton, che allora correva per il team McLaren-Honda, fece irrigidire l’assetto, mettendo a punto un set-up davvero professionale pensato per mani davvero esperte.

Il suo look è magnifico ancora oggi: dal vivo è bassa, affilata, armoniosa nelle proporzioni. Dettagli come i fari a scomparsa e l’alettone fisso la rendono inconfondibilmente anni ’90, ma allo stesso tempo è invecchiata come il vino: bene.

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Credits: HONDA NSX HERITAGE

La meccanica era molto sofisticata: telaio e sospensioni erano in alluminio, così come gran parte delle strutture.

L’impianto frenante era dotato di ABS e c’era il servosterzo elettrico.

Il fiore all’occhiello però era il motore: un V6 3.0 litri aspirato V-TEC con bielle in titanio, pistoni forgiati e fasatura variabile.

La potenza dichiarata era di 270 CV (anche se in realtà superava di parecchio i 300) e il motore girava fino a 8.000 giri.

Era un’auto molto veloce per l’epoca (lo 0 – 100 km/h veniva coperto in 5,3 secondi), molto più delle rivali Ferrari 348 e Porsche 911.

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Nel 2000 l’Honda NSX venne aggiornata: gli interni vennero modernizzati e dotati di sedili in pelle, i fari a scomparsa vennero sostituiti con gruppi ottici allo Xeno e infine vennero sostituite anche le sospensioni.

Anche la carrozzeria (e l’aerodinamica) vennero rivisti, e grazie ad un CX migliorato l’auto arrivò a toccare una velocità massima di 280 km/h.

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Glossario di Guida Sportiva: “sottosterzo” e “sovrasterzo”, cosa sono?

Sottosterzo e sovrasterzo, due fenomeni che nella guida sportiva si verificano frequentemente; saperli gestire al meglio è la chiave per una guida precisa e sicura.
Entrambi si manifestano in curva, indipendentemente dalla trazione della vettura. Vediamo insieme quando quali sono le cause e come correggerli.

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Sottosterzo

Cos’è il sottosterzo?

C’è chi ha definito il sottosterzo come “quel momento in cui vai a sbattere contro l’albero con il muso dell’auto”.

Quasi vero, se non fosse per il fatto che, per fortuna, il sottosterzo non implica un incidente.

Sottosterzo è quando la macchina non segue la traiettoria impostata, ma tende ad allargarla. Quando percorrete una curva, infatti, le ruote anteriori cominciano a “cedere” e l’auto tenderà a scivolare verso l’esterno.

Le cause del sottosterzo solitamente sono due: o siete entrati in curva con troppa velocità, oppure state dando troppo sterzo, ovvero girando il volante più del necessario.

Correggere il sottosterzo

Fortunatamente il sottosterzo è facile da controllare: quando la vettura comincia ad allargare la traiettoria basta alleggerire il pedale dell’acceleratore, in modo da trasferire peso alle ruote anteriori e consentirle di riacquistare grip.

Se invece l’angolo di sterzo è eccessivo – in parole povere: se state sterzando troppo – allora bisogna compiere un’azione che potrà sembrare innaturale: “aprire” lo sterzo (ruotare il volante dalla parte opposta della curva, raddrizzarlo) in modo da riallineare la direzione delle ruote con la traiettoria.

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Sovrasterzo

Cos’è il sovrasterzo?

Il sovrasterzo invece è quando l’auto tende a chiudere la traiettoria, scivola con il posteriore e rischia di farvi andare in testa coda.

Questo succede quando il posteriore si alleggerisce e le ruote perdono di grip; capita quando si rilascia di colpo l’acceleratore in curva o si frena nel mentre.

Correggere il sovrasterzo

Correggere il sovrasterzo richiede un po’ di sensibilità e conoscenza in più rispetto a quanto visto per il sottosterzo:

  • se l’auto è a trazione anteriore, basterà correggere con lo sterzo controsterzando dalla parte opposta della direzione della curva, dando contemporaneamente gas
  • se l’auto ha la trazione posteriore, il controsterzo dovrà essere più preciso e bisognerà dosare il pedale del gas finché le ruote non riprenderanno grip

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BMW Serie 1 Digital Edition: la limited si compra online

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Il BMW Group, precursore nelle vendite online di BMW i e dell’usato, propone una nuova vettura, preordinabile e acquistabile unicamente online: la BMW Serie 1 Digital Edition.

Gli ordini partiranno, rigorosamente tramite web, dalle ore 20.00 del 27 marzo e rimarranno aperti solo per 100 ore e fino a un massimo di 100 clienti.

Già dal 21 marzo, però, è possibile configurare l’edizione limitata della compatta bavarese grazie alla piattaforma online. Per questa serie speciale sono previsti prezzi promozionali, a partire da 23.500 euro fino a 29.300 euro.

Per la carrozzeria si potrà scegliere tra le colorazioni Alpin Weiss, Mineral Grey e Saphischwarz.

Equipaggiamento di serie e motorizzazioni

 

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Tra i vari accessori la BMW Serie 1 Digital Edition offre di serie il sistema di navigazione, le luci a LED, i cerchi in lega da 16 pollici, Apple CarPlay, la ricarica Wireless dei dispositivi mobili e i sensori di parcheggio.

Le nuove BMW Serie 1 Digital Edition saranno disponibili con le 4 motorizzazioni 116d, 118d, 116i e 118i, sia con trasmissione manuale che automatica.


News

BMW Serie 1 2017: le novità tutte dentro

A listino anche tre nuove versioni con dettagli personalizzati

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Alfa Romeo: sportive in listino, tutti i modelli

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Il brand Alfa Romeo sta vivendo una nuova rinascita.

Il marchio italiano possiede una storia e un fascino che risalgono ai primi anni del ‘900, un appeal riconosciuto in tutto il globo (all’estero le Alfa sono apprezzatissime) e un design unico.

Tuttavia, la fine degli anni ’90 e i primi anni 2000 sono stati periodi un po’ fiacchi per il brand, sopratutto per quanto riguarda le vetture sportive.

Oggi, però, grazie alla spinta del compianto Sergio Marchionne, l’Alfa Romeo è tornata in forma smagliante, e in listino spiccano svariati modelli “sotto steroidi” degni del titolo di sportive Alfa Romeo.

Ecco l’elenco completo.


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Alfa Romeo MiTo Veloce

La piccola Alfa Romeo Mito avrà anche qualche anno sulle spalle, ma è ancora un’ottima utilitaria.

Rivitaminizzata e alimentata dal motore 1.4 Multiair da 170 CV, poi, scatta da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi e tocca i 210 km/h di velocità massima.

PREZZO: da 21.900 euro

Dati tecnici
Potenza 170 CV
Coppia 250 Nm
Trazione Anteriore

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Alfa Romeo Giulia Veloce Q4

La Giulia (guarda la nostra videoprova) è l’Alfa Romeo che ha lanciato il nuovo corso stilistico del brand, oltre al nuovo imprinting dinamico.

Da guidare è semplicemente stupenda, merito dello sterzo chirurgico e dell’assetto morbido ma precisissimo.

La Alfa Romeo Giulia Veloce è una versione da 280 CV che scatta da 0 a 100 km/h in 5,2 secondi e tocca i 240 Km/h di velocità massima.

PREZZO: da 56.650 euro

Dati tecnici
Potenza 280 CV
Coppia 600 Nm
Trazione Posteriore

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Alfa Romeo Stelvio Super Q4 280 CV

L’Alfa Romeo Stelvio (leggi il nostro Primo Contatto) sarà pure una SUV, ma al volante sembra di guidare una compatta sportiva.

La Stelvio Super nella versione da 280 CV è comoda e veloce, ma non costa una follia: 0 a 100 in 5,7 e 240 Km/h di velocità massima.

PREZZO: da 55.250 euro

In breve
Potenza 280 CV
Coppia 400 Nm
Trazione Integrale

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Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio

Lo zenit della Alfa Romeo Giulia: la Quadrifoglio.

Il suo motore 2.9 litri V6 biturbo (derivato da quello della Ferrari California) eroga la bellezza di 510 CV. Precisissima da guidare, ma anche facile.

Il look muscoloso rende la berlina ancora più sexy ed esotica: una vera belva.

PREZZO: da 86.100 euro

Dati tecnici
Potenza 510 CV
Coppia 600 Nm
Trazione Posteriore

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Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio

Con lo stesso motore 2.9 turbo della Giulia Quadrifoglio, la Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio è (quasi) veloce allo stesso modo ma è più versatile e pratica, grazie anche alla trazione integrale. Le abbiamo anche messe a confronto.

In curva sembra sfidare le leggi della fisica, provare per credere.

PREZZO: da 96.600 euro

In breve
Potenza 510 CV
Coppia 600 Nm
Trazione Integrale

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Alfa Romeo 4C

L’Alfa Romeo 4C (leggi la nostra prova) è la super sportiva del brand: leggera come una piuma (950 kg), dotata di motore 1750 turbo da 240 CV e telaio in fibra di carbonio.

È dura e pura da guidare, ha la presenza scenica di una piccola Ferrari e una sensualità unica.

Lo 0 -100 km/h viene bruciato in 4,5 secondi.

PREZZO: da 65.550 euro

Potenza 240 CV
Coppia 350 Nm
Trazione Posteriore

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Fonte:

Sicurezza stradale: le province con più incidenti

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Credits: Tre giovani calciatori della primavera della Juventus sono stati coinvolti in un incidente stradale. L’auto su cui viaggiavano si è scontrata in corso Potenza, per cause ancora in corso di accertamento, con una volante della polizia che si è ribaltata. Due agenti sono rimasti lievemente feriti, uno dei quali trasportato in ospedale dai sanitari del 118 in codice giallo. I tre calciatori non hanno riportato conseguenze, Torino, 10 dicembre 2018. ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

Quali sono le province con più incidenti stradali sulle strade extraurbane secondarie? Secondo lo studio “Localizzazione degli incidenti stradali 2017 sulle strade provinciali” realizzato da ACI il primato come numero di sinistri va a Roma (832 incidenti). La Capitale è prima anche nella classifica dei decessi (41) insieme a Torino.

Per quanto riguarda le altre statistiche troviamo invece tre classifiche relative al numero di incidenti per km di strada (densità, Cosenza al primo posto), al tasso di mortalità (morti per 1.000 incidenti, Caserta davanti a tutte) e all’indice di gravità [morti/(morti+feriti)] che vede in prima posizione Campobasso. Scopriamo insieme le cinque graduatorie.

Le province con più incidenti

  1. Roma 832
  2. Milano 741
  3. Torino 701
  4. Treviso 586
  5. Padova 542

Le province con più morti in incidenti stradali

  1. Roma 41
  2. Torino 41
  3. Bologna 23
  4. Lecce 22
  5. Napoli 22

Le province con più densità di incidenti (incidenti per km)

  1. Cosenza 1,6
  2. Monza e della Brianza 1,5
  3. Milano 1,1
  4. Como 0,7
  5. Prato 0,7

Le province con l’indice di mortalità più alto (morti per 1.000 incidenti)

  1. Caserta 133,3
  2. Enna 130,4
  3. Campobasso 125,0
  4. Foggia 115,7
  5. Trapani 102,6

Le province con l’indice di gravità più alto [morti/(morti+feriti)]

  1. Campobasso 7,9
  2. Enna 7,5
  3. Genova 7,4
  4. Caserta 7,3
  5. Trapani 5,9

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Fonte:

Ford Fiesta ST o Volkswagen Polo GTI? / Icon Wheels FACE-OFF

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La Ford Fiesta ST e la Volkswagen Polo GTI sono due piccole sportive, entrambe compatte, relativamente economiche da comprare e da mantenere.

Ma offrono entrambe prestazioni e divertimento, senza però rinunciare alla versatilità.

Quello delle utilitarie sportive è un segmento davvero interessante: questi giocattolini ormai sono notevoli, e anche tecnologia, comfort e spazio a bordo sono cresciuti parecchio.

Abbiamo deciso di metterle a confronto, una contro l’altra.

In breve
Ford Fiesta ST
Anno di commercializzazione
Motore Benzina turbo
Cilindrata 1.5 / Tre cilindri
Potenza 200 CV
Coppia 260 Nm a 1600 giri
PREZZO Da 26.300 euro
Volkswagen Polo GTI
Anno di commercializzazione
Motore Benzina turbo
Cilindrata 2.0 / Quattro cilindri
Potenza 200 CV
Coppia 320 Nm a 1500 giri
PREZZO Da 24.600 euro

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Dimensioni

Sulla carta, le due compatte sportive sono molto simili.

La Volkswagen Polo GTI è larga 175 cm, e lunga 407 cm, la Ford Fiesta ST è appena più stretta (174 cm) e lunga uguale. Ma sull’ago della bilancia si ferma a 1262 Kg, contro i 1325 kg della rivale tedesca.

La Fiesta ha anche un passo più corto di 6 cm rispetto a quello della Polo (249 contro 255 cm), il che significa che è anche più agile e reattiva. La segmento B di Volkswagen però fa leggermente meglio con la capacità di carico: 305 litri contro i 292 della Ford.

Sulla carta, quindi, la Ford Fiesta appare più leggera e agile ma meno spaziosa, mentre la Volkswagen Polo è più pesante ma leggermente più comoda e sfruttabile. A voi la scelta.

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Potenza

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, entrambe hanno 200 CV ma erogati da due motori differenti:

  • la Volkswagen Polo GTI monta un motore 2.0 litri TSI turbo quattro cilindri, che eroga 200 CV a 5500 giri/min e 320 Nm di coppia a 1500 giri/min.
  • la Ford Fiesta ST monta un piccolo motore 1.5 litri turbo tre cilindri, che produce 200 CV a 6000 giri/min e 290 Nm di coppia a 1600 giri/min.

Entrambe hanno il cambio manuale a 6 rapporti e la trazione anteriore, ma la Fiesta utilizza un differenziale meccanico a slittamento limitato, mentre la Polo un sistema che “pinza” la ruota con meno aderenza.

Anche qui: la Polo ha più coppia, il che è ottimo per la guida di tutti i giorni, mentre la Fiesta eroga la potenza a un regime più alto, quindi si adatta meglio a una guida più sportiva.

Inoltre il differenziale autobloccante aiuta tantissimo a fornire trazione e direzionalità in uscita di curva. Preferite la sportività o la versatilità?

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Prestazioni

Il peso inferiore della Ford Fiesta ST la porta in vantaggio nello scatto da 0 a 100 km/h: 6,5 secondi, contro i 6,7 della Polo GTI.

La Polo però ha una velocità di punta superiore e tocca i 240 km/h, mentre la Fiesta si ferma a 232 km/h.

Vicini i consumi dichiarati: 6,2 l/100 km per la tedesca, 6,0 l/km per la Ford, che anche qui riesce a ottenere un leggero vantaggio grazie al peso inferiore.

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Porsche: 9.700 euro ai dipendenti come premio per il 2018

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Il prossimo mese di aprile i dipendenti Porsche non potranno essere più contenti. La marca tedesca li premierà, infatti, per l’esito più che positivo del bilancio fiscale del 2018, con niente meno che un plus extra di 9.700 euro (tasse escluse).

Una cifra proporzionale all’enorme successo che Porsche ha riscosso lo scorso anno, nonostante gli ingenti investimenti che il marchio di Stuttgart ha elargito soprattutto per affrontare l’elettrificazione della marca, con lo sviluppo del progetto Taycan e Taycan Cross Turismo, oltre al riadattamento delle catene di montaggio in vista della produzione dei nuovi modelli elettrici.

Oliver Blume, massimo responsabile di Porsche ha spiegato:

“Il 2018 è stato estremamente positivo e intenso. Il nostro team ha dovuto sforzarsi al massimo. Si tratta di un riconoscimento per il risultato dell’azienda generato da tutta la squadra.”

Un organico che è stato incrementato del 9% e che ora conta su 32.325 lavoratori.

Il risultato operativo di Porsche nel 2018 è stato di un 4% in più rispetto al 2017, in gran parte grazie alla maggior quota di vendite dei modelli più cari, con un totale di 256.255 unità (246.375 unità nel 2017), con un’attenzione speciale alla Porsche 911 e alla Porsche Panamera che hanno contribuito con un aumento delle vendite di quasi il 10%.

Modelli

Consegne/produzione 2018 

Consegne/produzione 2017

911

35.573 / 36.236

32.197 / 33.820

918 Spyder

– / –

7 / –

718 Boxster / Cayman

24.750 / 23.658

25.114 / 26.427

Macan

86.031 / 93.953

97.202 / 98.763

Cayenne

71.458 / 79.111

63.913 / 59.068

Panamera

38.443 / 35.493

27.942 / 37.605

Taycan

– / 240 

– / –


Anteprime

Porsche Cayenne: Coupé è più sexy

Tetto spiovente e spalle più larghe per la nuova SUV della famiglia di Stoccarda

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DS3 Crossback punta all’eccellenza con il sistema audio Focal

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Accomunate dalla matrice francese, le due aziende Focal e DS automobiles hanno intrapreso una collaborazione finalizzata alla “realizzazione di prodotti votati all’eccellenza”. In particolare dalla partnership emerge che le vetture del brand di lusso potranno essere equipaggiate con i sistemi audio Focal (che gli appassionati hi-fi di tutto il mondo conosceranno) che alla qualità audio uniscono anche un design esclusivo.

Qualità sonora e design

La DS 3 Crossback è dunque pronta ad ospitare il sistema Focal Electra, caratterizzato da 12 altoparlanti posizionati strategicamente in un abitacolo che è stato appositamente adattato per l’occasione, come dimostrano i pannelli di maggiore spessore sulle portiere. I quattro tweeter invertiti in alluminio, garantiscono alti precisi e dal dettaglio rifinito. I quattro woofer sono affiancati da tre altoparlanti per le medie frequenze, realizzati con l’esclusivo trattamento Polyglass, per un ricercato compromesso tra smorzamento e rigidità.

515 Watt di potenza

Il risultato è una definizione sonora perfetta, grazie al posizionamento degli altoparlanti per le medie frequenze nelle portiere anteriori. A completamento dell’esperienza sonora, il subwoofer Power Flower inserito nella base del bagagliaio e il potente amplificatore di Classe D/Classe AB con tecnologia ibrida, e i suoi 515 Watt di potenza.

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