Monthly Archives: Marzo 2019
C-SUV Premium: eleganza compatta a ruote alte
Tre tedesche, due inglesi, due giapponesi, una francese e una svedese: sono le proposte attualmente sul mercato nel segmento delle SUV Premium di segmento C. Polivalenti, sexy e nella maggior parte dei casi anche sportive, sono le alternative a ruote alte delle berline compatte.
Audi Q3: da 34.200 euro
Con i suoi 4,48 metri di lunghezza, la seconda generazione della SUV compatta di Ingolstadt è diventata più sportiva nell’aspetto, ispirandosi all’ammiraglia a ruote alte della famiglia di Ingolstadt, la Q8. Sotto il cofano può montare tre motorizzazioni a benzina o un diesel, con potenze comprese tra i 150 e i 230 CV.
BMW X2: da 34.000 euro
Somiglia molto alla X3 ma ha dimensioni più compatte (4,36 metri), perfino più corta e bassa della X1. Il suo asso nella manica è la sua agilità su strada. La gamma include tre motori a benzina e due diesel, con potenze comprese tra i 140 e i 306 CV.
DS7 Crossback: da 31.350 euro
È la proposta francese tra i SUV Premium di segmento C. Lunga 4,57 metri, offre tre motorizzazioni a benzina e tre diesel con potenze tra i 130 e i 225 CV, ma quest’anno arriverà anche la variante ibrida plug-in a trazione integrale da 300 CV.
Lexus UX: da 37.900 euro
Basata sulla sulla nuova piattaforma globale GA-C e lunga 4,49 metri, è arrivata quest’anno nel segmento delle SUV compatte Premium. Baricentro basso, indole sportiva e solo una motorizzazione disponibile per leI. la 250h full hybrid da 184 CV.
Infiniti QX30: da 38.440 euro
Non rimarrà molto sul mercato, dal 2020 infatti il brand premium giapponese si ritirerà dall’Europa. Basata sulla berlina compatta Q30, misura 4,43 metri con una carrozzeria più alta. Si propone inversione a benzina o diesel, con potenze tra i 170 e i 221 CV.
Jaguar e-Pace: da 37.450 euro
Quello del Giaguaro è un SUV compatto potente, sportivo e dalle linee raffinate i cui motori, due benzina e due diesel, hanno potenze che oscillano tra i 150 e i 300 CV. Misura 4,40 metri in lunghezza.
Prossima al salto generazionale, la SUV compatta tedesca che misura 4,42 metri, ha una gamma motori ampia: 4 benzina e due diesel. Le potenze vanno dai 122 CV della entry level fino a 381 CV della top di gamma AMG.
Range Rover Evoque: da 39.030 euro
È già arrivata sul mercato la seconda generazione della Range Rover Evoque – 4,37 metri – e la sua offerta meccanica comprende tre motori a benzina e tre diesel con potenze tra i 150 e i 300 CV.
Tutto sulla Range Rover Evoque
Volvo XC40: da 32.250 euro
La nuova XC40 misura 4,43 metri in lunghezza ed è il SUV più piccolo della marca svedese. La nuova versione è arrivata nel 2018 con tre motori a benzina e due diesel da 150 fino a 247 CV di potenza. In futuro arriveranno in listino anche la versione ibrida plug-in e una elettrica al 100%.
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F1, le foto più belle del GP del Bahrein 2019
CREDITS: Photo by Clive Mason/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Sparks fly from the front wing of Carlos Sainz of Spain driving the (55) McLaren F1 Team MCL34 Renault on track during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Mason/Getty Images)
CREDITS: Photo by Clive Mason/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Third placed finisher Charles Leclerc of Monaco and Ferrari looks dejected in parc ferme during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Mason/Getty Images)
CREDITS: Photo by Clive Mason/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Race winner Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes GP and third placed Charles Leclerc of Monaco talk with Martin Brundle in parc ferme and Ferrari during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Mason/Getty Images)
CREDITS: Photo by Clive Mason/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Race winner Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes GP celebrates on the podium during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Mason/Getty Images)
CREDITS: Photo by Charles Coates/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Lewis Hamilton of Great Britain and Mercedes GP rides a scooter in the Paddock before the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Charles Coates/Getty Images)
CREDITS: ANDREJ ISAKOVIC/AFP/Getty Images – Credits: Former British football player David Beckham waves the checkered flag as Mercedes’ British driver Lewis Hamilton crosses the finish line during the Formula One Bahrain Grand Prix at the Sakhir circuit in the desert south of the Bahraini capital Manama, on March 31, 2019. (Photo by Andrej ISAKOVIC / various sources / AFP) (Photo credit should read ANDREJ ISAKOVIC/AFP/Getty Images)
CREDITS: Photo by Mark Thompson/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Lance Stroll of Canada driving the (18) Racing Point RP19 Mercedes, Sebastian Vettel of Germany driving the (5) Scuderia Ferrari SF90, George Russell of Great Britain driving the (63) Rokit Williams Racing FW42 Mercedes and Carlos Sainz of Spain driving the (55) McLaren F1 Team MCL34 Renault battle for track position during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Mark Thompson/Getty Images)
Anche il GP del Bahrein, seconda tappa del Mondiale F1 2019, è stato vinto dalla Mercedes: il britannico Lewis Hamilton ha approfittato dei problemi meccanici che hanno fatto retrocedere il monegasco Charles Leclerc (Ferrari) dalla prima alla terza posizione per salire sul gradino più alto del podio.
Qui troverete una gallery con le foto più belle della gara mediorientale, una corsa che ha visto in seconda posizione il finlandese Valtteri Bottas (Mercedes), ancora in testa al campionato del mondo.
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WRC 2019, Tour de Corse: le foto più belle
Credits: Ott Tanak (EST) Martin Jarveoja EST of team Toyota Gazoo Racing WRT is seen racing on day 2 during the World Rally Championship France in Bastia, France on March 29, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YVQW1WJ12111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //
Credits: Jari-Matti Latvala (FIN) Miikka Anttila (FIN) of team Toyota Gazoo Racing WRT is seen racing on day 1 during the World Rally Championship France in Bastia, France on March 28, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YVDVP92N2111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //
Credits: Thierry Neuville (BEL) Nicolas Gilsoul (BEL) of team Hyundai Shell Mobis WRT are seen racing at shakedown during the World Rally Championship Corsica in Bastia, France on March 28, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YUZCEPJS2111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //
Credits: Dennis Radstrom (SWE) Johan Johansson (SWE) of team Dennis Radstrom is seen racing on powerstage during the World Rally Championship France in Calvi, France on March 31, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YVZPVXKN2111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //
Il Tour de Corse – quarta tappa del WRC 2019 – è stato vinto da Thierry Neuville (Hyundai i20 Coupé) approfittando delle forature del britannico Elfyn Evans (terzo con la Ford Fiesta) e dell’estone Ott Tänak (sesto con la Toyota Yaris). Un successo che ha permesso al pilota belga e alla Casa coreana di balzare in testa al Mondiale rally.
Qui troverete una gallery con le foto più belle della corsa francese, che ha visto in seconda posizione il transalpino Sébastien Ogier con la Citroën C3.
Il mondo Hyundai
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MotoGP 2019: in Argentina Marquez fa il vuoto, sul podio Rossi e Dovi
In Argentina una gara nella gara. La prima, con un solo partecipante: Marc Marquez. L’altra con un gruppetto ricco di piloti italiani a fare a sportellate come in Moto3. Dunque, nel secondo appuntamento della MotoGP 2019, non c’è stata storia.
Il campione del mondo è partito davanti a tutti e ha imposto un ritmo insostenibile per tutti gli altri, andando a vincere una gara in completa solitudine con un distacco di quasi 10 secondi su tutti gli altri.
Lo show non si è fatto però attendere: Dovizioso e Rossi si sono scambiati la prima posizione del gruppetto inseguitori più volte, infiammando di volta in volta il pubblico sugli spalti, così come Morbidelli e Petrucci hanno fatto lo stesso, forse osando ancora di più (avendo chiaramente meno da perdere).
Il meglio però lo si è visto alla fine, quando Valentino (unico con la media al posteriore: tutti con la soft) ha studiato il punto esatto dove provare il sorpasso a Dovizioso, si è messo davanti e ha fatto le ultime curve a tutta senza più perdere la posizione.
Gara complicata per Vinales (unico con la doppia soft), mai costante (poi caduto nel finale insieme a Morbidelli) e weekend (ancora) da dimenticare per Jorge Lorenzo, ancora non al 100%. Bene Miller e Rins (che è venuto fuori nella seconda parte di gara.
MotoGP 2019, i risultati della gara in Argentina
1 93 M. MARQUEZ 41:43.688
2 46 V. ROSSI +9.816
3 4 A. DOVIZIOSO +10.530
4 43 J. MILLER +12.140
5 42 A. RINS +12.563
6 9 D. PETRUCCI +13.750
7 30 T. NAKAGAMI +18.160
8 41 A. ESPARGARO +25.292
Le ultime da Sport
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F1 2019, Hamilton primo in Bahrein, Leclerc vincitore morale
Negli almanacchi Lewis Hamilton risulterà il vincitore, con la Mercedes, del GP del Bahrein a Sakhir. In realtà il trionfatore morale è Charles Leclerc: il pilota monegasco della Ferrari ha terminato la seconda prova del Mondiale F1 2019 in terza posizione ma solo perché rallentato da un problema tecnico mentre si trovava saldamente in testa.
CREDITS: Photo by Clive Mason/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Third placed finisher Charles Leclerc of Monaco and Ferrari looks dejected in parc ferme during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Clive Mason/Getty Images)
CREDITS: Photo by Will Taylor-Medhurst/Getty Images – Credits: BAHRAIN, BAHRAIN – MARCH 31: Second placed finisher Valtteri Bottas of Finland and Mercedes GP looks dejected in parc ferme during the F1 Grand Prix of Bahrain at Bahrain International Circuit on March 31, 2019 in Bahrain, Bahrain. (Photo by Will Taylor-Medhurst/Getty Images)
CREDITS: KARIM SAHIB/AFP/Getty Images – Credits: Ferrari’s Monegasque driver Charles Leclerc steers his car during the Formula One Bahrain Grand Prix at the Sakhir circuit in the desert south of the Bahraini capital Manama, on March 31, 2019. (Photo by KARIM SAHIB / AFP) (Photo credit should read KARIM SAHIB/AFP/Getty Images)
Una Rossa dominatrice nelle giornate di venerdì e sabato e deludente in gara: Sebastian Vettel è arrivato quinto dopo essere finito in testacoda da solo durante un duello con Hamilton e poco dopo ha perso l’ala anteriore.
Mondiale F1 2019 – GP Bahrein: le pagelle
Charles Leclerc (Ferrari)
Charles Leclerc è il vincitore morale del GP del Bahrein: una gara memorabile rovinata da un problema all’ERS. La safety-car entrata in pista nel finale in seguito alla débâcle Renault gli ha permesso di conservare il terzo posto, corredato da un punto bonus per il giro veloce.
Il pilota monegasco – più giovane poleman della storia della Ferrari e secondo driver più giovane a conquistare la pole position (il record appartiene ancora a Vettel: Monza 2008) – è partito male ma si è ripreso poco dopo superando in sei giri prima Bottas e poi Vettel. Solo la sfortuna gli ha impedito di conservare il primo posto che si era conquistato meritatamente.
Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton è stato bravo a sfruttare i problemi della Ferrari e si è complimentato subito con Leclerc per quanto fatto vedere a Sakhir.
Per il campione del mondo in carica si tratta del terzo successo negli ultimi quattro GP disputati: una vittoria regalata che inciderà molto a nostro avviso nel Mondiale F1 2019.
Sebastian Vettel (Ferrari)
Un GP del Bahrein da dimenticare per Sebastian Vettel: in qualifica si è fatto beffare dal compagno Leclerc mentre in gara è riuscito a superarlo (ma gli è stato davanti per soli sei giri).
Tra le (poche) note positive il sorpasso ai danni di Hamilton, tra quelle negative il sorpasso subito sempre da Hamilton al 38° giro. L’ala anteriore non l’ha rotta lui ma il testacoda è colpa sua.
Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas è ancora in testa al Mondiale F1 2019 grazie al secondo posto nel GP del Bahrein e al punto bonus di Melbourne.
Il pilota finlandese ha iniziato alla grande la stagione anche se oggi non avrebbe meritato di salire sul podio.
Ferrari
Un venerdì e un sabato da 10, una domenica da 2: la Ferrari aveva una doppietta in tasca e ha terminato il GP del Bahrein con un terzo e un quinto posto.
È mancata l’affidabilità: i problemi all’ERS di Leclerc hanno impedito al giovane monegasco di portare a casa una vittoria sicura.
Mondiale F1 2019 – I risultati del GP del Bahrein
Prove libere 1
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:30.354
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:30.617
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:31.328
4 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:31.601
5 Max Verstappen (Red Bull) 1:31.673
Prove libere 2
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:28.846
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:28.881
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:29.449
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:29.557
5 Nico Hülkenberg (Renault) 1:29.669
Prove libere 3
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:29.569
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:29.738
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:30.334
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:30.389
5 Romain Grosjean (Haas) 1:30.818
Qualifiche
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:27.866
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:28.160
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:28.190
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:28.256
5 Max Verstappen (Red Bull) 1:28.752
Le classifiche
La classifica del GP del Bahrein 2019
Lewis Hamilton (Mercedes) | 1h34:21.295 |
Valtteri Bottas (Mercedes) | + 3,0 s |
Charles Leclerc (Ferrari) | + 6,1 s |
Max Verstappen (Red Bull) | + 6,4 s |
Sebastian Vettel (Ferrari) | + 36,1 s |
Classifica Mondiale Piloti
Valtteri Bottas (Mercedes) | 44 punti |
Lewis Hamilton (Mercedes) | 43 punti |
Max Verstappen (Red Bull) | 27 punti |
Charles Leclerc (Ferrari) | 26 punti |
Sebastian Vettel (Ferrari) | 22 punti |
Classifica Mondiale Costruttori
Mercedes | 87 punti |
Ferrari | 48 punti |
Red Bull-Honda | 31 punti |
Alfa Romeo-Ferrari | 10 punti |
McLaren-Renault | 8 punti |
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Volkswagen Golf: 45 anni e non sentirli
È la compatta di riferimento e un’icona dell’industria automobilistica europea. La Volkswagen Golf è diventata, con il passare dei decenni, un autentico pilastro per la Casa di Wolfsburg. L’auto europea con più successo compie gli anni, 45, cifra tonda. Quasi mezzo secolo di storia per la hatchback targata Volkswagen.
La produzione della prima Volkswagen Golf iniziò il 24 marzo del 1974 presso gli stabilimenti della Casa tedesca a Wolfsburg. Da allora sono stati venduti oltre 35 milioni di esemplari in tutto il mondo e durante queste oltre 4 decadi sono state sviluppate 7 generazioni Golf.
Secondo Volkswagen, dall’inizio della sua produzione, in tutto il mondo è stata venduta una golf ogni 41 secondi, una media di 780.000 unità all’anno. Oggi la Volkswagen Golf continua ad essere un punto di riferimento nel segmento C, grazie alla sua piattaforma MQB, al suo rapporto qualità prezzo e alla dotazione tecnologica.
Attualmente la settima generazione della Volkswagen Golf si avvia verso la retta finale della sua vita commerciale, con lo sviluppo della Golf 8 ormai quasi completo. Questo cambio generazionale sarà cruciale per il futuro della gamma, vista l’epoca di transizione in cui nascerà, con l’elettrificazione, le nuove tecnologie di connettività e la guida autonoma ormai all’ordine del giorno.
Il debutto in società della nuova Volkswagen Golf avverrà proprio quest’anno, più concretamente nella seconda parte del 2019. la produzione dell’ottava generazione inizierà il prossimo giugno, sempre a Wolfsburg. Le prime consegne sono previsti a inizio 2020.
Anteprime
Volkswagen Golf 2019: ecco il primo teaser
La compatta di Wolfsburg si rinnoverà il prossimo anno. Nuovo look, nuove motorizzazioni elettrificate e soprattutto tanta tecnologia
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WRC 2019: Neuville e la Hyundai vincono il Tour de Corse, Evans sfortunato
Thierry Neuville ha conquistato il Tour de Corse – quarta prova del Mondiale Rally WRC 2019 – con la Hyundai i20 Coupé approfittando della foratura di Elfyn Evans (primo fino a quel momento e terzo al traguardo) nella Power Stage.
Credits: Thierry Neuville (BEL) of team Hyundai Shell Mobis WRT is seen on day 1 during the World Rally Championship France in Bastia, France on March 29, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YVE2G9CS2111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //
Credits: Kris Meeke (GBR) Sebastian Marshall (GBR) of team Toyota Gazoo Racing WRT is seen racing on powerstage during the World Rally Championship France in Calvi, France on March 31, 2019 // Jaanus Ree/Red Bull Content Pool // AP-1YVZHXWUS2111 // Usage for editorial use only // Please go to www.redbullcontentpool.com for further information. //
Il pilota belga è tornato al successo dopo oltre nove mesi davanti a Sébastien Ogier (secondo dopo una gara sottotono con la Citroën C3 condita da qualche errore di troppo) ed è il nuovo leader del campionato del mondo. Una classifica che vede ora al primo posto tra i Costruttori proprio la Hyundai.
WRC 2019 – Tour de Corse: le pagelle
Ott Tänak (Toyota)
Ancora una volta Ott Tänak ha perso una gara per colpe non sue: sesto dopo una foratura nella PS11 mentre si trovava al comando del Tour de Corse.
Il pilota estone non è più in testa al WRC 2019 ma resta secondo noi il pilota da battere.
Thierry Neuville (Hyundai)
Senza le forature di Evans e (soprattutto) Tänak Thierry Neuville – bravo a non commettere errori – non avrebbe vinto il Tour de Corse.
Situazioni che hanno portato il driver belga e la Hyundai al comando del WRC 2019: sarà dura, però, conservare il primato…
Elfyn Evans (Ford)
Elfyn Evans è stato molto sfortunato: dopo essere stato velocissimo per tutto il weekend si è ritrovato a dover affrontare la Power Stage su tre pneumatici e sul cerchio anteriore destro in seguito a una foratura.
Per la prima volta nella storia il pilota gallese ha ottenuto due podi consecutivi in carriera nel WRC: molto bene.
Kris Meeke (Toyota)
Kris Meeke – nono al traguardo – ha iniziato male il Tour de Corse con un incidente nella PS5.
Si è riscattato con i cinque punti bonus ottenuti grazie alla vittoria nella Power Stage ma Toyota ha bisogno di seconde guide migliori se vuole bissare il titolo iridato Costruttori.
Toyota
La Toyota Yaris è l’auto più veloce del WRC 2019 ma attualmente è al terzo posto nel Mondiale.
Il motivo? La presenza di un solo pilota forte, affiancato da due scudieri (Latvala e Meeke) costantemente sotto le aspettative.
Le classifiche
La classifica del Tour de Corse 2019
Thierry Neuville (Hyundai) | 3:22.59.0 |
Sébastien Ogier (Citroën) | + 40.3 |
Elfyn Evans (Ford) | + 1:06.6 |
Dani Sordo (Hyundai) | + 1:18.4 |
Teemu Suninen (Ford) | + 1:24.6 |
Classifica Mondiale Piloti
Thierry Neuville (Hyundai) | 82 punti |
Sébastien Ogier (Citroën) | 80 punti |
Ott Tänak (Toyota) | 77 punti |
Elfyn Evans (Ford) | 43 punti |
Kris Meeke (Citroën) | 42 punti |
Classifica Mondiale Costruttori
Hyundai | 114 punti |
Citroën | 112 punti |
Toyota | 98 punti |
M-Sport Ford | 70 punti |
Il mondo Hyundai
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Pirelli, la storia in F1
Pirelli e la F1 hanno un legame molto forte: l’azienda lombarda – il secondo marchio di pneumatici più vincente nella storia del Circus (199 GP vinti, in Bahrein saranno 200) – fornisce in esclusiva dal 2011 le gomme ai team che prendono parte al Mondiale di Formula 1 (una partnership che proseguirà fino al 2023) ed è stata anche nel secolo scorso una protagonista della massima categoria del motorsport.
Di seguito troverete la storia della Pirelli in F1: un viaggio iniziato nel lontano 1950.
La storia della Pirelli in F1
La Pirelli che entra in F1 nella prima stagione di sempre del Circus (quella del 1950) è un colosso industriale attivo da quasi 80 anni già noto per le numerose vittorie nelle corse. Qualche esempio? La Pechino-Parigi del 1907, il primo GP di Monza di sempre (1922) e il primo campionato del mondo automobilistico della storia (1925).
I primi successi
L’azienda lombarda è al via del primo Gran Premio della storia della Formula 1 (quello di Gran Bretagna a Silverstone, disputato il 13 maggio 1950) insieme a Dunlop e Englebert e si aggiudica il primo successo grazie all’Alfa Romeo guidata da Giuseppe Farina (che a fine stagione si laureerà campione del mondo). Le monoposto gommate Pirelli conquistano tutte le sei gare del calendario europeo.
La prima sconfitta
Il Mondiale F1 1951 vede Pirelli nuovamente iridata grazie al pilota argentino Juan Manuel Fangio e all’Alfa Romeo. Risale però allo stesso anno la prima sconfitta di sempre nel Circus per l’azienda di pneumatici milanese: nel GP di Gran Bretagna l’argentino José Froilán González porta alla Ferrari (dotata di gomme Englebert) il primo trionfo in assoluto.
Dominio iridato
Nel 1952 – anno dell’addio alle corse del Biscione – Alberto Ascari diventa campione del mondo con la Ferrari grazie a quattro vittorie ottenute con pneumatici Pirelli (più una in Germania con coperture Englebert). Il pilota lombardo si ripete l’anno successivo (con Pirelli che conquista tutti i Gran Premi a cui prende parte).
Non solo Italia
Per la prima volta nella storia – nel Mondiale F1 1954 (vinto da Fangio grazie a due successi in Argentina e in Belgio con una Maserati dotata di pneumatici Pirelli prima di trasferirsi in Germania alla Mercedes gommata Continental) – la Pirelli fornisce gomme a una scuderia straniera (la britannica Vanwall).
La crisi, il rilancio e il primo addio
Il 1955 è il primo anno senza vittorie Pirelli in F1: colpa della scelta della Ferrari di passare agli pneumatici Englebert. Nel 1956 (anno dell’addio al Circus della Lancia) arrivano due successi con la Maserati guidata da Stirling Moss mentre nel 1957 l’azienda lombarda torna a dominare: Fangio campione del mondo con la Casa del Tridente e sette vittorie per Pirelli su sette GP disputati.
Nel 1958 la Maserati, in crisi economica, chiude il reparto corse: Pirelli continua a fornire gomme per i team privati che usano le monoposto del Tridente ma a fine stagione lascia la F1.
Il ritorno negli anni ’80
Bisogna aspettare 23 anni (il Mondiale 1981) per vedere il ritorno in F1 di Pirelli: l’azienda lombarda, inizialmente concentrata su scuderie di secondo piano, ottiene i primi punti nel 1982 grazie al quarto posto del francese Jean-Pierre Jarier a San Marino con una Osella.
Podi, vittorie e Senna
Pirelli torna sul podio nel 1983 grazie alla fornitura di pneumatici alla Lotus e al terzo posto del britannico Nigel Mansell nel Gran Premio d’Europa e l’anno seguente debutta – al volante di una Toleman gommata Pirelli – un giovane pilota brasliano destinato a grandi cose: un certo Ayrton Senna.
L’azienda milanese torna al successo dopo 28 anni nel GP di Francia nel 1985 grazie al brasiliano Nelson Piquet al volante della Brabham (prima scuderia straniera a vincere in Formula 1 con gomme Pirelli) e l’anno seguente sale nuovamente sul gradino più alto del podio con l’austriaco Gerhard Berger, primo in Messico con la Benetton.
Due anni fuori, tre anni dentro
Dopo due anni di assenza dal Circus Pirelli rientra in F1 nel 1989 e ottiene due podi (due terzi posti) con due piloti italiani: Stefano Modena a Monte Carlo con la Brabham e Andrea de Cesaris con la Dallara in Canada.
Nel 1990 il francese Jean Alesi arriva due volte secondo (USA e Monte Carlo) con la Tyrrell mentre risale al 1991 (Piquet primo in Canada con la Benetton) l’ultimo trionfo Pirelli in regime di concorrenza. Al termine della stagione Pirelli dice nuovamente addio al Circus.
Il monopolio
Nel 2011 Pirelli diventa fornitore unico della F1 e di conseguenza conquista tutti i GP disputati fino a oggi (159 sui 203 totali nel corso della sua storia) e tutti gli ultimi 8 Mondiali Piloti (su 14 complessivi) e Costruttori. Fino al 2023 tutte le monoposto di Formula 1 saranno dotate di pneumatici italiani.
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Mercedes AMG GT 2019: partita la produzione a Sindelfingen
La produzione della Mercedes-AMG GT restyling 2019 è iniziata nello stabilimento Mercedes-Benz di Sindelfingen. Michael Bauer, responsabile della produzione dello stabilimento tedesco e Ergun Lümali, presidente del consiglio aziendale di Mercedes-Benz Sindelfingen, hanno celebrato, insieme al team di produzione, l’uscita dalla catena di montaggio del primo veicolo della nuova gamma: una Mercedes-AMG GT R PRO. La sportiva di alta gamma, nelle varianti a due porte Coupé e Roadster e l’edizione limitata AMG GT R PRO sono prodotte presso lo stabilimento in maniera semi-artigianale da un team di professionisti addestrati.
In occasione dell’inizio della produzione della nuova Mercedes-AMG GT 2019 Michael Bauer ha commentato:
“L’inizio della produzione delle rinnovate vetture sportive Mercedes-AMG GT dimostra ancora una volta che lo stabilimento Mercedes-Benz Sindelfingen non è solo un produttore di veicoli di altissima qualità, ma siamo in grado di continuare ad ampliare il nostro raggio d’azione. Con il nostro team altamente motivato ed esperto siamo in grado di soddisfare i desideri dei nostri clienti per veicoli altamente esclusivi come la Mercedes-AMG GT, ne siamo giustamente orgogliosi “.
Ergun Lümali ha aggiunto:
“La nostra produzione della Mercedes-AMG GT dimostra ancora una volta che disponiamo di una forza lavoro altamente qualificata nello stabilimento di Mercedes-Benz Sindelfingen, dedicato alla produzione di veicoli secondo i più elevati standard di qualità, all’interno del centro di competenza per veicoli di lusso di Mercedes- Benz in Sindelfingen. La Mercedes-AMG GT come una delle migliori vetture sportive gioca chiaramente un ruolo speciale: come membri del comitato aziendale, siamo lieti che la produzione della Mercedes-AMG GT stia contribuendo a garantire posti di lavoro”.
Tetto in tessuto, in fibra di carbonio o vetro, equipaggiamento standard o opzioni personalizzate esclusive: i dipendenti delle rispettive stazioni sono tutti preparati per assemblare e montare ciascuna di queste varianti della Mercedes-AMG GT.
Rinnovata esteticamente e con prestazioni e handling migliorati grazie al controllo di guida integrato AMG DYNAMICS e al nuovo volante AMG Performance, la MAG GT 2019 sfoggi anche una nuova console centrale con innovativi pulsanti display e la strumentazione completamente digitale.
L’edizione limitata AMG GT R PRO è stata modificata in numerosi dettagli, per prestazioni in pista ancora migliori. Queste modifiche includono una nuova sospensione e il rapporto potenza / peso ottimizzato. Dentro beneficia di sedili avvolgenti leggeri e monta un set di ruote in lega ultra-light. Anche l’aerodinamica ha subito un’ulteriore messa a punto.
Los Angeles Auto Show
Mercedes-AMG GT R Pro: la versione pronto pista
Con l’aggiornamento della gamma sportiva di Mercedes arriva anche la nuova variante radicale pensata per la pista
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Audi: tutti i modelli sportivi in listino
Audi è un brand relativamente giovane, ma la sua storia sportiva vanta successi in ogni categoria del motorsport, dal Mondiale Rally a Le Mans. Il primo modello Audi “Sport” (che sfoggia la S sulla carrozzeria) nasce nel 1990 con l’Audi S2 Coupé, e poco dopo arrivò anche la prima marchiata RS, l’incredibile RS2.
Tutti i modelli S ed RS sono equipaggiati con la trazione integrale “quattro”, marchio di fabbrica di Audi e orgoglio derivato dalla tradizione rallystica, e combinano prestazioni incredibili mantenendo sempre un ottimo livello di comfort.
Vediamo insieme i modelli Audi sportivi – derivati dalla versioni standard – in listino.
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Audi S3 Sedan/Sportback/Cabrio
L’Audi S3 è un’ottima sportiva compatta: il suo motore 2.0 turbo quattro cilindri da 300 Cv la rende veloce quanto basta, pratica e disponibile in tre varianti, per accontentare tutti. Con uno 0-100 km/h in 4,7 secondi e 250 km/h di velocità di punta, poi, direi che è veloce per essere la “S” entry level in listino.
PREZZO: da 45.350 euro
IN BREVE
Potenza | 300 CV |
Coppia | 400 Nm |
Audi RS3 Sportback/Sedan
L’Audi RS3 è una S3 che ha fatto uso di steroidi. Sotto il cofano nasconde un 2,5 litri 5 cilindri dal suono meraviglioso. I suoi 400 CV le permettono di volare su qualsiasi strada, ma è anche un’auto facilissima e sfruttabile. passa da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi e volendo può toccare i 280 km/h.
PREZZO: da 55.400 euro
IN BREVE
Potenza | 400 CV |
Coppia | 480 Nm |
Audi S4/S4 Avant
Per chi cerca una “sportiva ma non troppo”, l’Audi S4 è il giusto compromesso. Il suo motore 2,9 sei cilindri turbo eroga 354 CV. Non è potentissimo, ma ha coppia ed è elastico; mentre il look della carrozzeria è piuttosto discreto. Rimane comunque un’auto abbastanza veloce: 0 – 100 km/h in 4,7 secondi e 250 km/h di punta.
PREZZO: da 65.600 euro
IN BREVE
Potenza | 353 CV |
Coppia | 500 Nm |
Audi RS4 Avant
Una delle Audi RS più iconiche: la RS4 Avant. Per certi versi è l’auto perfetta: è spaziosa, comoda, molto veloce ed eccitante. Il suo look poi è aggressivo ma elegante; insomma è molto equilibrata sotto ogni aspetto. il motore è quello della S4, ma ora produce 450 CV, sufficienti a lanciarla da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi.
PREZZO: da 90.400 euro
IN BREVE
Potenza | 450 CV |
Coppia | 600 Nm |
Audi S5/S5 Sportback
L’Audi S5 è la versione “filante” della S4. Linea sexy, sagoma da coupé, un po’ di spazio in meno, ma stesse prestazioni. Più adatta a single o alle coppie che alle famiglie, ma sempre per chi ama il piacere di guidare, anche se non in pista. 0-100 km/h in 4,7 secondi e 250 km/h di velocità massima.
PREZZO: da 71.100 euro
IN BREVE
Potenza | 353 CV |
Coppia | 500 Nm |
Audi RS5
Stesso discorso per l’Audi RS5: la sorella coupé della RS4 vanta la stessa dinamica, o quasi. Stranamente l’assetto della RS5 è più conservativo e l’auto risulta più stabile, ma il suo motore 2,9 turbo V6 da 450 CV spinge con la stessa brutalità.
È veloce, bella e muscolosa, adatta per chi ama farsi notare. 0-100 km/h in 4,1 secondi, 250 km/h di velocità massima.
PREZZO: da 92.250 euro
IN BREVE
Potenza | 450 CV |
Coppia | 600 Nm |
Audi SQ2
Con lo stesso motore 2.0 turbo dell’Audi S3 e delle prese d’aria giganti, l’Audi SQ2 ha un aspetto molto più adulto e aggressivo. La “mini crossover” di Casa Audi è sempre stata pratica in città e una discreta viaggiatrice, ma ora regala emozioni anche tra le curve grazie a suoi 300 CV.
Lo 0-100 km/h avviene in 4,8 secondi e la velocità massima è di 250 km/h.
PREZZO: da 52.750 euro
IN BREVE
Potenza | 300 CV |
Coppia | 400 Nm |
Audi SQ5
La “S” non poteva mancare nemmeno sulla SUV media, la Q5. Se non amate le berline o le station, la SQ5 è quella che fa per voi. Vanta un look cattivo (quasi tuning) e un motore 2,9 litri turbo da 354 CV sufficiente a lanciarla da 0 a 100 km/h 5,4 secondi.
PREZZO: da 71.300 euro
IN BREVE
Potenza | 353 CV |
Coppia | 500 Nm |
Audi TTS/TTS Roadster
La coupé Audi per eccellenza: la TT ormai è un pilastro ed è pensata solo per il piacere di guidare. Due posti secchi, sterzo diretto e una telaio agile sono gli ingredienti giusti, se volete anche con il vento tra i capelli. La più sportiva TTS monta un motore 2.0 turbo da 306 CV e scatta da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi.
PREZZO: da 59.300 euro
IN BREVE
Potenza | 300 CV |
Coppia | 400 Nm |
L’articolo Audi: tutti i modelli sportivi in listino proviene da Icon Wheels.