Monthly Archives: Ottobre 2018
KTM aggiorna per il 2019 le 1290 Super Duke GT e R
KTM presenta per il 2019 due novità importanti per quel che riguarda la gamma moto: la 1290 Super Duke GT e la 1290 Super Duke R my 2019. Hanno fatto il loro debutto a Intermot e saranno sicuramente presenti anche a Eicma 2018 in programma a novembre. Ma andiamo a vedere come sono cambiate.
KTM 1290 Super Duke GT
Partiamo dalla prima, la più “turistica. Adotta lo stesso motore della KTM 1290 Super Duke R, il bicilindrico LC8 V-twin a 75° da 1.301 cc, che ingegneri KTM lo hanno sviluppato introducendo camere di risonanza modificate, valvole di aspirazione in titanio e una nuova mappatura per raggiungere valori di 175 CV e 141 Nm di coppia. Dunque, c’è sempre potenza a portata di mano, sfruttabile in modo ancora più semplice grazie all’aggiunta del Quickshifter+, che consente cambiate senza frizione. L’elettronica beneficia di tutti i nuovi sistemi finalizzati a migliorare le prestazioni e la sicurezza: dal controllo della trazione sensibile all’angolo di piega ai diversi riding mode. Dal punto di vista estetico spicca un nuovo parabrezza regolabile a mano, che nasconde il display TFE da 6,5”, così come si fa notare un nuovo faro full LED. Troviamo inoltre sospensioni semi-attive WP, che rappresentano il pacchetto più sofisticato mai offerto da KTM, con il precarico che può essere regolato semplicemente attraverso un pulsante. Ci sono di serie manopole riscaldate, una presa USB, la connettività My Ride (per collegare lo smartphone), nonché la navigazione riportata direttamente sul cruscotto. La nuova KTM 1290 Super Duke GT arriverà nelle concessionarie a gennaio 2019 nelle colorazioni bianco e nero.
KTM 1290 Super Duke R 2019
La versione più cattiva, R, viene rivista nel motore per migliorare l’efficienza senza perdere nulla in termini di performance (177 CV) e conserva la sua indole pistaiola, con tutti i dettagli pensati per garantire il massimo: il manubrio largo e basso, le pinze Brembo monoblocco, il MSC comprensivo di ABS cornering, le sospensioni WP top di gamma, e in opzione il Quickshifter+ bidirezionale il Track PAck (launch control, gestione della derapata, riding mode ‘Track’, l’anti-impennata e tre settaggi per la risposta alla manopola del gas). Se non dovesse bastare, è poi disponibile l’opzione “Performance Pack” che comprende la regolazione attiva del freno motore (MSR) e il Quickshifter+. L’integrazione smartphone e riproduttore audio KTM My Ride così come la chiave transponder sono, invece, di serie.
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Parco Valentino Salone Auto di Torino 2019: presentato il programma
L’appuntamento con il Parco Valentino Salone Auto di Torino per il 2019 è in programma dal 19 al 23 giugno. Si preannuncia una 5a edizione che conferma e rilancia il grande successo ottenuto quest’anno. Mercoledì 19 giugno ci sarà il ritorno della Supercar Night Parade, la parata di supercar, prototipi, hypercar, concept car, vetture a guida autonoma e con motori a propulsione elettrica, protagoniste del motorsport e auto classiche che sfileranno in un circuito cittadino che, come la passata edizione, percorrerà le vie e le piazze più belle di Torino con l’aggiunta di un suggestivo passaggio tra le strade della collina torinese, per un evento che vedrà la partecipazione di presidenti e amministratori delle case automobilistiche, designer e carrozzieri, giornalisti, collezionisti e appassionati di tutta Italia.
La mostra fotografica
Contestualmente alla presentazione di Parco Valentino Salone Auto Torino è stata inaugurata la tappa milanese della mostra fotografica Un percorso nella storia delle Case automobilistiche, l’esposizione dei pannelli dedicati al primo e all’ultimo modello di ciascun brand che ne ripercorrono l’evoluzione sia per quanto riguarda gli aspetti tecnologici e di design. Un’iniziativa culturale che sarà a disposizione del pubblico fino al 19 ottobre al cortile della Rocchetta del Castello Sforzesco di Milano. L’iniziativa culturale promossa da Parco Valentino Salone Auto Torino vede 46 brand presenti e la loro storia, raccontata dalle immagini.
Si parte dalle 6 Case automobilistiche nate prima del 1900: Mercedes-Benz, Peugeot, Skoda, Opel, Fiat e Renault. Il percorso prosegue con i brand che sono stati fondati nei primi del ‘900, fino al 1950: Cadillac, Ford, Rolls Royce, Lancia, Suzuki, Audi, Bugatti, Alfa Romeo, Aston Martin, Maserati, BMW, Mitsubishi, Citroën, Bentley, Mazda, Volvo, Nissan, Toyota, Jaguar, Volkswagen, Jeep, Ferrari, Porsche, Honda, Land Rover, Lotus, Abarth, Seat. E termina con i Marchi più recenti, nati dopo il 1950: Subaru, MINI, Lamborghini, McLaren, Dacia, Hyundai, Kia, Infiniti, Lexus, Smart, Pagani e Tesla.
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Béla Barényi, il padre della sicurezza
Béla Barényi è universalmente riconosciuto come il padre della sicurezza automobilistica: se le vetture oggi ci proteggono così tanto è anche grazie a questo ingegnere, inventore della cellula di sicurezza protetta dalle zone di deformazione. Scopriamo insieme la sua storia.
Béla Barenyi, la biografia
Béla Barényi nasce l’1 marzo 1907 a Hirtenberg (Impero austro-ungarico) e dopo la laurea in ingegneria elettrica e meccanica conseguita a Vienna lavora presso diverse Case automobilistiche austriache e tedesche (Austro-Fiat, Steyr e Adler).
Il passaggio alla Mercedes
Nel 1939 Barényi entra alla Daimler-Benz e le sue idee innovative gli consentono di essere nominato subito responsabile del neonato reparto per lo sviluppo della sicurezza.
Due anni più tardi brevetta una struttura del pianale che minimizza il rimbombo e le scosse grazie a una particolare resistenza alle deformazioni mentre nel 1951 deposita il suo brevetto più famoso.
Le zone di deformazione
La cellula passeggeri rigida con zone di deformazione – principio su cui si basa la sicurezza di tutte le automobili attualmente in commercio – viene inventata da Béla Barényi nel 1951 e introdotta su un modello di serie – la W111 – per la prima volta nel 1959. Le zone di deformazione hanno il compito di deformarsi assorbendo in maniera controllata l’energia cinetica derivante dalla collisione e al tempo stesso gli occupanti della vettura vengono preservati da una cellula stabile.
Altre invenzioni
Barényi nei suoi anni in Mercedes inventa altre soluzioni utili per la sicurezza: nel 1951 brevetta il tergicristallo incassato a protezione dei pedoni (adottato per la prima volta dalla classe S nel 1979) mentre nel 1963 è la volta del piantone dello sterzo di sicurezza, che debutta su un modello di serie nel 1976 con la W123.
Gli ultimi anni
Béla Barényi va in pensione nel 1972 dopo aver registrato oltre 1.000 brevetti e scompare il 30 maggio 1997 a Böblingen (Germania).
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Promozioni auto ottobre 2018: le occasioni del mese
Le promozioni auto più interessanti di ottobre 2018 riguardano soprattutto – curiosamente – marchi che hanno reagito bene al crollo delle immatricolazioni del mese scorso.
Le proposte più “succose” di questo periodo coinvolgono in particolare mezzi giapponesi e veicoli appartenenti al segmento delle SUV, anche se non mancano modelli di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamoli insieme.
Fiat Panda
Fino al 31 ottobre 2018 la Fiat Panda più economica in commercio – la 1.2 Pop – costa 8.900 euro anziché 11.390 (offerta valida solo per esemplari in pronta consegna). La cifra può scendere ulteriormente (7.400 euro) in caso di adesione al finanziamento Meno1500 (TAN fisso 6,45% salvo arrotondamento rata, TAEG 9,94%): anticipo zero e 96 rate mensili da 110,16 euro.
Jeep Compass
La Jeep Compass 1.6 Multijet II Longitude costa ufficialmente 27.900 euro ma grazie alle promozioni di ottobre 2018 sono sufficienti 25.900 euro per acquistarla.
Kia Picanto
Le promozioni Kia di ottobre 2018 consentono di acquistare la Picanto “entry level” – la 1.0 City – con 8.750 euro anziché 10.850. L’offerta è valida solo in caso di permuta o rottamazione di un veicolo di proprietà del cliente da almeno tre mesi.
Lexus NX
A ottobre 2018 chi ha un usato in permuta o da rottamare può acquistare la Lexus NX Sport con 47.350 euro invece di 53.000.
Mahindra KUV100
Grazie allo sconto di 1.000 euro offerto da Mahindra a ottobre 2018 è possibile acquistare la KUV100 “base” – la K6+ – con 10.480 euro anziché 11.480. L’offerta può essere abbinata a un finanziamento (TAN fisso 2,95%, TAEG 4,60%): anticipo zero, prima rata a 30 giorni e 84 rate mensili da 154,86 euro.
Mazda CX-3
3.020 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Mazda di ottobre 2018 sugli esemplari in stock della CX-3 2.0 Executive (19.500 euro invece di 22.520).
Mini Cabrio
L’Ecobonus Mini è attivo anche a ottobre 2018: 2.000 euro di sconto per chi possiede da almeno sei mesi un’auto diesel fino a Euro 4 e intende acquistare un modello della Casa britannica con emissioni di CO2 fino a un massimo di 150 g/km. Questo significa che con meno di 30.000 euro si può comprare una Cabrio Cooper S (da 31.800 a 29.800 euro).
Mitsubishi Space Star
La Mitsubishi Space Star più economica del listino – la 1.0 Invite – costa ufficialmente 12.490 euro ma grazie alle promozioni di ottobre 2018 della Casa giapponese – valide solo in caso di rottamazione – bastano 8.250 euro per acquistarla. Una cifra che può scendere a 7.450 euro in caso di adesione al finanziamento (TAN fisso 5,99%, TAEG fisso 8,77%): anticipo zero e 72 rate mensili da 137 euro.
Ssangyong Tivoli
3.000 euro: è questo lo sconto previsto dalle promozioni Ssangyong di ottobre 2018 per chi acquista una Tivoli 1.6 Easy (da 18.950 a 15.950 euro). L’offerta – che consente di restituire la vettura entro 30 giorni ricevendo il rimborso del prezzo pagato per l’acquisto nel caso in cui non si sia soddisfatti della vettura – può essere abbinata a un finanziamento (TAN fisso 4,96%, TAEG fisso 7,06%): anticipo di 6.640 euro, 47 rate da 149 euro e una maxirata finale da 4.737,50 euro.
Suzuki Celerio
Fino al 31 ottobre 2018 la Suzuki Celerio “base” – la 1.0 Easy – costa 8.740 euro anziché 10.490.
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Renault EZ-Ultimo Concept
Tra le novità di Renault al Salone di Parigi 2018 c’è la concept EZ-Ultimo: una visione sul futuro della mobilità. Nello specifico si tratta di un prototipo futuristico pensato come un mix di guida autonoma, identità elettrica, connettività e condivisione, il tutto in stile premium.
Pensato come una vettura disponibile su richiesta – quindi con un utilizzo personalizzato in base alle esigenze del passeggero: singolo spostamento, utilizzo a ore o giornate intere – EZ-Ultimo è stata pensata per chi dall’auto si aspetta una esperienza privilegiata, per chi vuole spostarsi in città all’insegna del lusso.
Fra il target di questo concept anche le aziende, che vogliono offrire ai propri clienti un’esperienza premium: accompagnata da una guida autonoma di livello 4, EZ-Ultimo si presta infatti a vari utilizzi.
Le concept di Parigi 2018
Le sette concept più interessanti del Salone di Parigi 2018: dalla Citroën C5 Aircross Hybrid alla Smart forease passando per la Renault EZ-Ultimo
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Nuova BMW Serie 3 2018
Completamente rinnovata, la nuova BMW Serie 3 è stata una delle novità più importanti del Salone di Parigi 2018. Dopo il debutto alla kermesse francese, arriverà sul mercato a marzo del 2019. La gamma motori al lancio della BMW serie 3 sarà composta da cinque unità sovralimentate: due 2.0 a benzina da 184 e 258 CV e tre diesel (2.0 da 150 e 190 CV e 3.0 a sei cilindri in linea da 265 CV). Più avanti vedremo varianti sportive – come la M340i (dotata di un propulsore a sei cilindri da 374 CV) – ed ecologiche, come la 330eibrida plug-in (ossia ricaricabile attraverso una presa di corrente) in grado di percorrere fino a 60 km in modalità elettrica.
BMW a Parigi 2018: non solo serie 3
Le altre novità dello stand BMW al Salone di Parigi 2018: tre modelli inediti (X5, Z4 e serie 8) più la M5 Competition
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Mercato moto e scooter settembre 2018: +6,7%
È un settembre positivo quello che registra il mercato moto e scooter. A fronte di un totale di 17.515 immatricolazioni pari al +6,7%, si registra un andamento in crescita delle moto che con 6.371 unità arrivano a un +8,2%, mentre gli scooter, pur con volumi più importanti, pari a 11.144 pezzi realizzano un +5,9% rispetto ai volumi del settembre 2017. I 50cc con 1.696 registrazioni mostrano una significativa flessione pari al -22,5%. Settembre pesa circa l’8% del totale vendite dell’anno.
Crescita consolidata
“Il mercato con il mese di settembre consolida il trend di crescita dell’ultimo trimestre, ma ciò che è più importante è il dato progressivo che conferma la striscia positiva in atto già da 4 anni. Dobbiamo ancora lavorare molto in questa direzione per tornare ai volumi di 10 anni fa. La congiuntura economica presenta ancora molte incertezze e l’aumento del debito pubblico annunciato con la prossima manovra non può non preoccupare se non collegato ad investimenti per la crescita – afferma Andrea Dell’Orto, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) – Il nostro settore sostiene la ripresa e tutto il comparto si aspetta di giocare un ruolo determinante nell’ambito della mobilità urbana sostenibile. Gli investimenti dedicati all’innovazione dei veicoli dimostrano la volontà di sviluppo che contraddistingue le nostre aziende. Ora attendiamo che anche le decisioni politiche, in merito ai temi che abbiamo indicato nel nostro libro bianco sulla mobilità, siano coerenti consentendo lo spazio di crescita che ci compete e favorendo l’utilizzo responsabile delle 2 ruote, che coinvolgono oltre 8.600.000 utenti. Nel frattempo la prossima edizione di EICMA a novembre si annuncia con premesse più che positive e le novità che saranno presentate agli appassionati non mancheranno di suscitare l’interesse e l’entusiasmo nei confronti di moto e scooter”.
Le moto più vendute
La moto più venduta del mese è la Yamaha Tracer 900, con 226 pezzi, seguita dalla Benelli TRK 502 (223), dalla regina BMW R 1200 GS (199), dall’Africa Twin (194) e dalla Kawasaki Z900 (161). Numeri che però non cambiano gli equilibri dell’intero anno, che vede la GS saldamente al comando della classifica con 3.379 unità, seguita dall’Africa Twin (3.053) e dalla Tracer 900 (2.406).
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Nuova BMW Z4 2019
A Parigi 2018, nell’ambito di un Salone incentrato maggiormente sulle concept e sulle vetture elettrificate di oggi e di domani, una delle novità più interessanti e suggestive è sicuramente rappresentata dalla terza generazione della BMW Z4, roadster bavarese che sarà costruita in Austria da Magna Steyr (dove già vengono assemblati numerosi esemplari di serie 5) per arrivare sul mercato italiano a marzo 2019.
Punta sulle performance
La nuova BMW Z4 è innanzitutto più leggera. Il pratico tettuccio in alluminio è stato, infatti, rimpiazzato da una più essenziale capote in tela che può essere aperta o chiusa in dieci secondi fino a una velocità di 50 km/h e la nuova piattaforma è la stessa di un’altra vettura nata per far divertire: la quinta generazione della Toyota Supra. Ci sono ora un’asse posteriore a cinque bracci e uno sterzo adattivo (che regola sia il servosterzo che l’angolo di sterzata).
Comfort e tecnologia non mancano
Lunga 4,32 metri (8,5 cm più di prima) e con un bagagliaio più ampio rispetto alle serie precedenti (281 litri), la Z4 G29 – sviluppata sullo stesso pianale CLAR già adottato da altri modelli BMW -, la nuova BMW Z4 non trascura il comfort. Anche la tecnologia è di primissimo piano: dentro troviamo una consolle centrale rivolta verso il pilota impreziosita da uno schermo da 10,25” e un cruscotto completamente digitale e la dotazione di sicurezza comprende accessori utili come il Collision Warning, il Pedestrian Warning con funzione City Braking (sistema che riduce il rischio di investimento pedoni) e il Lane Departure Warning (avviso superamento corsia).
Tre versioni: da 197 a 340 CV
Tre le versioni disponibili della nuova BMW Z4, tutte dotate di motori sovralimentati a benzina abbinati a un cambio automatico Steptronic Sport a 8 rapporti: sDrive20i (2.0 da 197 CV), sDrive30i (2.0 da 258 CV) e M40i. Quest’ultima variante, dotata del 3.0 sei cilindri da 340 CV, raggiunge una velocità massima di 250 km/h, scatta da 0 a 100 chilometri orari in 4,5 secondi e offre di serie, tra le altre cose, i cerchi in lega da 18 pollici (anziché da 17”), le sospensioni Adaptive M Sport, i freni M Sport, il differenziale controllato elettronicamente M Sport e gli pneumatici ad alte prestazioni.
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Suzuki Katana 2019, il video
Un mito che ritorna, in Casa Suzuki. La Katana, modello che debutto nel 1981, viene riproposta con una veste moderna per il 2019 con un look moderno e stiloso che richiama fortemente il vecchio e glorioso progetto, e con soluzioni tecniche mirate a garantire grandi performance su strada.
Suzuki Katana, l’icona del marchio torna nel 2019
Base tecnica della GSX-R K5 e un look suggestivo che richiama il modello iconico del 1981
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Suzuki Katana, l’icona del marchio torna nel 2019
Un mito che ritorna, in Casa Suzuki. La Katana, modello che debutto nel 1981, viene riproposta con una veste moderna per il 2019 con un look moderno e stiloso che richiama fortemente il vecchio e glorioso progetto, e con soluzioni tecniche mirate a garantire grandi performance su strada.
Look moderno e motore da 150 CV
Tutto è nato a Eicma 2017, durante il quale fu esposta la Katana 3.0 Concept, realizzata da Engines Engineering su disegno dell’italiano Rodolfo Frascoli. L’entusiasmo con cui è stata accolta ha così spinto Suzuki alla realizzazione della nuova Katana 2019, una moto dal carattere sportivo ispirata un po’ alle café racer di ultima generazione, con un cupolino con faro a LED, accenti rossi, sella bicolore, un codino snello e alto e il portatarga posizionato sulla ruota posteriore. La posizione di guida è leggermente eretta, con la sella posizionata a 825 mm da terra. C’è una strumentazione multifunzione con pannello LCD, mentre la base meccanica è quella della GSX-R1000 K5 del 2005. Dunque, parliamo di un quattro cilindri capace di erogare una potenza di 150 CV, con (in questo caso) tanta coppia anche ai bassi e ai medi regimi. Gli ingegneri di Hamamatsu si sono infatti impegnati per trovare una messa a punto ideale per l’uso in strada, adottando anche un impianto di scarico 4-in-2 in-1.
Ciclistica ed elettronica
Quanto alla ciclistica, le dimensioni contenute del motore hanno permesso di realizzare un telaio in alluminio a doppio trave rigido e molto compatto, che collega in modo diretto il cannotto di sterzo al forcellone (ereditato dalla GSX-R1000 del 2016). Davanti troviamo una forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm completamente regolabile, mentre dietro il mono offre la regolazione del precarico molla e del freno idraulico in estensione. Infine, l’impianto frenante Brembo con attacco radiale è associato all’ABS di Bosch, mentre l’elettronica aggiunge controllo della trazione regolabile su tre livelli, Suzuki Easy Start System e il Low RPM Assist.
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