Monthly Archives: Settembre 2018

International Van of the Year 2019: vittoria per Citroën, Opel e Peugeot

Copyright William CROZES @ Continental ProductionsCopyright William CROZES @ Continental Productions

Credits: Copyright William CROZES @ Continental Productions

Citroën Berlingo Van interniCitroën Berlingo Van interni

Citroën Berlingo Van tre quarti posterioreCitroën Berlingo Van tre quarti posteriore

Citroën Berlingo VanCitroën Berlingo Van

2018 Opel Combo Crew Cab2018 Opel Combo Crew Cab

Credits: 2018 Opel Combo Crew Cab

Opel Combo dettaglioOpel Combo dettaglio

2018 Opel Combo2018 Opel Combo

Credits: 2018 Opel Combo

Opel Combo Cargo XLOpel Combo Cargo XL

Credits: Opel Combo Cargo XL

Peugeot Partner interniPeugeot Partner interni

Peugeot Partner mascherinaPeugeot Partner mascherina

Peugeot Partner tre quarti posteriorePeugeot Partner tre quarti posteriore

Peugeot PartnerPeugeot Partner

 

Il prestigioso premio “International Van of the Year 2019” è andato ai tre furgoni gemelli del Gruppo PSA Citroën Berlingo Van, Opel Combo e Peugeot Partner.

Tre veicoli commerciali – sviluppati sulla piattaforma EMP2 – proposti in due lunghezze, disponibili a 2, 3 o 5 posti e con un volume di carico che arriva fino a 1.000 kg caratterizzati dalla presenza di due accessori molto utili: l’indicatore di sovraccarico con l’Overload Indicator e il miglioramento della visione posteriore periferica grazie al Surround rear vision.

Citroën e Peugeot sono tornate a vincere il premio “International Van of the Year” dopo dieci anni (gli ultimi modelli a ottenere questo riconoscimento furono il Nemo e il Bipper) mentre bisogna tornare indietro al 2002 per vedere l’ultimo successo Opel con il Vivaro.

Il mondo Citroën

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Crash test Euro NCAP settembre 2018: 5 stelle per Audi A6 e Volkswagen Touareg

Audi A6 Euro NCAPAudi A6 Euro NCAP

Audi A6 vista dall'altoAudi A6 vista dall'alto

Audi A6Audi A6

Volkswagen Touareg Euro NCAPVolkswagen Touareg Euro NCAP

Volkswagen Touareg tre quarti posterioreVolkswagen Touareg tre quarti posteriore

Volkswagen TouaregVolkswagen Touareg

Ford Tourneo Connect Euro NCAPFord Tourneo Connect Euro NCAP

Suzuki Jimny Euro NCAPSuzuki Jimny Euro NCAP

Suzuki Jimny tre quarti posterioreSuzuki Jimny tre quarti posteriore

Suzuki JimnySuzuki Jimny

 

Nella sessione di settembre 2018 dei crash test Euro NCAP due auto hanno conquistato cinque stelle: l’Audi A6 e la Volkswagen Touareg. La Ford Tourneo Connect si è fermata a quattro mentre la Suzuki Jimny a tre.

La vettura migliore provata questo mese è stata l’Audi A6: l’ammiraglia di Ingolstadt può vantare un ottimo freno automatico di emergenza (in grado di rilevare anche i ciclisti), il cofano attivo, una dotazione completa di ADAS e una buona protezione dei passeggeri.

Gli unici “nei” riguardano la protezione del torace durante la prova di urto contro il palo laterale, la protezione del collo dei bambini di 10 anni nell’urto laterale e qualche piccola defaillance per la frenata automatica in alcune situazioni critiche (pedone lungo la direzione di marcia di notte e ciclista in attraversamento).

La Volkswagen Touareg provata da Euro NCAP ha primeggiato nella protezione dei bambini a bordo e degli utenti vulnerabili (con particolare riferimento ai ciclisti) e nella prova di urto laterale contro barriera e ha mostrato qualche criticità nella protezione del torace nelle prove di scontro frontale pieno e contro il palo e nella protezione del bacino in caso di urto con pedone.

La Ford Tourneo Connect – variante aggiornata di un modello già testato da Euro NCAP nel 2013 – è l’unico modello della sua classe a offrire di serie la frenata automatica e il mantenimento della corsia.

I massimi punteggi sono arrivati nei test dell’urto laterale e contro il palo e nella protezione delle gambe dei pedoni in caso di urto con il paraurti mentre non ha convinto del tutto la protezione del bacino del conducente, scivolato sotto la cintura nell’urto contro la barriera rigida.

Sulla Suzuki Jimny la protezione degli occupanti a bordo è stata penalizzata dall’insufficiente pressione di gonfiaggio dell’airbag anteriore lato conducente, che ha causato una debole protezione del torace. Senza dimenticare la scarsa protezione al colpo di frusta e alla testa del passeggero posteriore (in caso di scontro frontale pieno).

Tra le note positive segnaliamo la protezione dei bambini (eccetto alcune criticità a livello del collo) e del pedone (con alcune aree critiche sul bordo del cofano e in corrispondenza dei montanti del parabrezza). Non adeguato il sistema di frenata automatica (che oltretutto non funziona in condizioni di scarsa visibilità).

Il mondo Audi

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Renault-Nissan-Mitsubishi, dal 2021 le auto utilizzeranno Android

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Renault-Nissan-Mitsubishi e Google hanno firmato una partnership tecnologica per dotare i veicoli dell’Alleanza del sistema operativo Android. La collaborazione consentirà di offrire servizi di infotainment intelligenti e applicazioni per i clienti a partire dal 2021 su diversi modelli e marchi.

Google maps farà da navigatore

Nell’ambito della partnership tecnologica, i veicoli venduti dall’Alleanza nella maggior parte dei mercati utilizzeranno Android, il sistema operativo più diffuso, proponendo così la navigazione su Google Maps, l’accesso alle applicazioni automobilistiche di Google Play Store e il controllo vocale tramite Google Assistant. Quest’ultimo consente di rispondere alle chiamate e agli SMS, gestire il sistema multimediale, cercare informazioni e gestire le funzioni del veicolo. L’Alleanza, le cui vendite complessive dello scorso anno sono state pari a 10,6 milioni di veicoli in quasi 200 mercati, integrerà i servizi e le applicazioni Google nei sistemi di infotainment e nel Cloud, al fine di migliorare l’esperienza a bordo per i clienti di Renault-Nissan-Mitsubishi Motors.

“Alliance 2022”

La partnership rientra nel piano a medio termine “Alliance 2022”, che prevede, tra i numerosi obiettivi (come il lancio di 12 nuovi modelli elettrici), di equipaggiare un numero sempre più elevato di veicoli con servizi di connettività di bordo. Conducenti e passeggeri beneficeranno dell’ecosistema in continua evoluzione di Google e Android, che comprende già migliaia di applicazioni. Questa integrazione, associata alle approfondite conoscenze di una dinamica community di sviluppatori, permetterà di accedere alle applicazioni più utili in auto. L’ambiente proposto sarà compatibile anche con dispositivi gestiti da altri sistemi operativi, tra cui Apple iOS.

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Fiat 500L S-Design, per famiglie sportive e dinamiche

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La Fiat 500L S-Design è la nuova serie speciale pensata per le giovani famiglie che non vogliono rinunciare alla sportività e al comfort, grazie ad un assetto sportivo e ad una dotazione di serie piuttosto ricca.

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Com’è fatta

All’esterno, la nuova serie speciale abbina al look Cross e all’assetto rialzato l’esclusiva livrea Bronzo opaco abbinata al tetto nero lucido, impreziosita da dettagli nella raffinata finitura Myron – quali modanature, maniglie e calotte degli specchi retrovisori, cornice dei fari posteriori, skid plate e griglia frontale – e dai cerchi in lega da 17″ bicolore nero lucido e Myron. Completano gli esterni di 500L S-Design, i fendinebbia e i vetri posteriori privacy. Stessa impronta sportiva all’interno dove spiccano la fascia plancia “texturizzata” in nero opaco con logo “500” color rame e la selleria specifica S-Design con tessuto nero.

Dotazione di serie

Infine, oltre alla forte caratterizzazione estetica, 500L S-Design offre una ricca dotazione di serie che include: cerchi in lega specifici, climatizzatore, ABS, ESP, 6 airbag, cruise control, volante in techno pelle multifunzione, display a colori TFT da 3,5″, sedile posteriore frazionato 60/40 e luci DRL a LED. Inoltre, la 500L S-Design propone di serie la connettività più evoluta con il sistema Uconnect 7″ HD LIVE touchscreen che garantisce la totale integrazione con lo smartphone grazie alle funzionalità Apple CarPlay e Android AutoTM.

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Motori disponibili

Rispettose dei limiti più restrittivi della normativa Euro 6/D, le motorizzazioni disponibili su Fiat 500L S-Design prevedono il motore a benzina 1.4 Fire da 95 CV (con tecnologia SCR che migliora l’efficienza) abbinato al cambio manuale a 6 marce e i propulsori turbodiesel 1.3 MultiJet II da 95 CV, con cambio manuale o robotizzato Dualogic, e 1.6 MultiJet da 120 CV accoppiato alla trasmissione manuale. In occasione del lancio, nel mese di settembre, il diesel è proposto allo stesso prezzo del benzina e i concessionari Fiat saranno aperti tutti i week end del mese.

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Ferrari Monza SP1 e SP2, il video

Nell’ambito del Capital Markets Day – durante il quale il marchio Ferrari ha svelato il suo piano per il futuro, anticipando che il SUV arriverà nel 2022 e si chiamerà Purosangue e che entro il 2022 circa il 60% dei modelli avrà una motorizzazione ibrida – sono state svelate le nuove Ferrari Monza SP1 e SP2: una serie speciale limitata di un nuovo segmento denominato ‘Icona’, che nasce da un concetto ispirato alle più evocative vetture del Cavallino degli anni ’50 e dotata delle migliori tecnologie oggi disponibili. Ecco il video della cerimonia di presentazione.

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Nuova BMW Z4, foto e informazioni

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Sarà svelata al grande pubblico in occasione del Salone di Parigi 2018, la nuova BMW Z4, perfetta reinterpretazione classica del concetto di roadster. Rispetto al modello precedente, è cresciuta in lunghezza di 85 millimetri arrivando a 4.324 millimetri, è più larga di 74 millimetri (ora 1.864 millimetri) e di 13 millimetri più alta (1.304 millimetri). La struttura del corpo vettura e i supporti del telaio hanno entrambi una notevole ed elevata rigidità, mentre il nuovo design degli assali anteriori e posteriori conferisce alla vettura più sportività e allo stesso tempo elevati livelli di comfort. La posizione di seduta centrale, un basso centro di gravità, il peso ridotto al minimo e la distribuzione del peso sono ulteriori fattori che contribuiscono al dinamismo della nuova BMW Z4.

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Comoda ma entusiasmante

La tecnologia del telaio della nuova BMW Z4 è stata ri-progettata a tutto tondo per garantire massima agilità e maneggevolezza, e comprende un asse anteriore a doppio snodo all’anteriore e un asse posteriore a cinque bracci che fa il suo debutto sulla roadster BMW. Questa particolare combinazione rappresenta, come anticipato, l’esatto equilibrio tra sportività e comfort di guida. Un’altra caratteristica della dotazione standard è lo sterzo adattivo che regola sia il servosterzo che l’angolo di sterzata per rispondere alla situazione in corso. Il sistema di sospensioni Adaptive M Sport, i freni M Sport e il differenziale controllato elettronicamente M Sport (inclusi nella dotazione standard della nuova BMW Z4 M40i, insieme agli pneumatici ad alte prestazioni) incrementano ancora di più le capacità di guida sportiva dell’auto (che prevede tre modalità di guida Comfort, Sport o Sport+). I cerchi standard in lega leggera da 17 pollici (BMW Z4 sDrive 20i e BMW Z4 sDrive 30i) e da 18 pollici (BMW Z4 M40i), insieme a quelli da 19 pollici disponibili come optional, calzano gomme di misure dedicate.

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Gamma motori

La nuova BMW Z4 sarà lanciata nel marzo 2019 con una scelta di tre varianti del modello, inclusa l’opzione BMW M Performance. La nuova BMW Z4 M40i (consumo di carburante combinato: 7,4 – 7,1 l / 100 km; Emissioni di CO2 combinate: 168 – 162 g / km) è alimentata da un motore a sei cilindri in linea che eroga 340 CV. La BMW Z4 sDrive30i (consumo di carburante combinato: 6,1 – 6,0 l / 100 km; Emissioni di CO2 combinate: 139 – 137 g / km) e la BMW Z4 sDrive20i (consumo di carburante combinato: 6,1 – 6,0 l / 100 km; Emissioni di CO2 combinate: 139 – 137 g / km), sono alimentate da un quattro cilindri con una potenza di 258 CV e di 197 CV.

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Tecnologie

L’assortimento al top della categoria di sistemi di assistenza alla guida sottolinea ulteriormente lo spirito altamente evoluto della nuova BMW Z4. I sistemi Collision Warning, Pedestrian Warning con funzione City Braking e il sistema di Lane Departure Warning sono tutti dotazioni standard. La lista degli optional include l’Active Cruise Control con la funzione Stop&Go, le informazioni sulle distanze di sicurezza, il Lane Change Warning System, il Rear Collision Prevention e il Cross-Traffic Alert, insieme al sistema Speed Limit Info con display No Passing Info e – per la prima volta in una roadster, con l’Head-Up Display BMW. L’ Active Park Distance Control e la telecamera posteriore aiutano il guidatore durante le manovre o il parcheggio. Infine, anche il display e il sistema operativo della nuova BMW Z4 sono stati sottoposti ad un ulteriore miglioramento. L’auto è disponibile con il BMW Operating System 7.0, che si distingue per funzioni digitali all’avanguardia personalizzate sulle esigenze del guidatore.

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Ferrari Monza SP1 e SP2, ispirate alle leggendarie Ferrari Sport

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Nell’ambito del Capital Markets Day – durante il quale il marchio Ferrari ha svelato il suo piano per il futuro, anticipando che il SUV arriverà nel 2022 e si chiamerà Purosangue e che entro il 2022 circa il 60% dei modelli avrà una motorizzazione ibrida – sono state svelate le nuove Ferrari Monza SP1 e SP2: una serie speciale limitata di un nuovo segmento denominato ‘Icona’, che nasce da un concetto ispirato alle più evocative vetture del Cavallino degli anni ’50 e dotata delle migliori tecnologie oggi disponibili.

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Monoposto e biposto, entrambe con 810 CV

Le Ferrari Monza SP1 e SP2 sono pensate chiaramente per i collezionisti più appassionati e riprendono il tema delle barchette da competizione, dalla 166 MM del 1948 capostipite del concetto di barchetta stesso fino alle iconiche 750 Monza e 860 Monza. La SP1 è una monoposto stradale con un’identità fuori dagli schemi, in grado di far provare al driver un’esperienza di guida impareggiabile. La Ferrari Monza SP2 invece è la versione in configurazione biposto, grazie all’eliminazione del tonneau cover e all’aggiunta di un secondo deflettore aria e di un secondo roll-bar. Entrambe prevedono il miglior rapporto peso-potenza per una vettura in configurazione barchetta grazie all’utilizzo esteso di fibra di carbonio nella costruzione e dettagli specifici, come proiettori e luci posteriori, ruote e interni, che le impreziosiscono. Sono spinte dal motore più potente mai uscito dai cancelli di Maranello, un V12 con 810 cv, che consente loro di raggiungere i 100 km/h in 2.9 secondi, i 200 km/h in 7.9 secondi, e una velocità massima superiore ai 300 km/h.

Cockpit scavato, come nelle F1

L’architettura dei due modelli si presenta come quella di un bolide dalla forma monolitica e aerodinamica a profilo alare, dove la completa assenza del padiglione ha consentito di definire proporzioni uniche, impensabili su una spider tradizionale. L’ebbrezza della velocità che ne deriva, finora riservata quasi esclusivamente ai piloti della Formula 1, è direttamente legata al concetto di un cockpit scavato nel volume della vettura, che accoglie il pilota e tutta l’interfaccia di guida.

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Tanta fibra di carbonio

Come accade per i modelli da competizione, l’intera scocca è stata costruita in fibra di carbonio rendendo le vetture leggere e maneggevoli; molti degli elementi degli interni sono in carbonio a vista così da ottenere un aspetto sportivo e accattivante. La riduzione di peso e la configurazione barchetta garantiscono una dinamica veicolo unica: equilibrata, perfettamente bilanciata e senza alcun tipo di rollio per un coinvolgimento nel misto da pura vettura sport.

Cupolino brevettato per le alte velocità

Una delle sfide più grandi, trattandosi di vetture in configurazione barchetta completamente “en plein air” ad altissime prestazioni, è stata quella di gestire i flussi aerodinamici attorno all’abitacolo in assenza del parabrezza. A questo scopo è stato sviluppato un cupolino specifico denominato “Virtual Wind Shield” (brevettato) sul quale sono state applicate delle soluzioni innovative tali da carenare il quadro strumenti e il volante e deviare i flussi aerodinamici per mantenere il massimo comfort di guida.

Capi e accessori dedicati

In esclusiva per la clientela delle Monza SP1 e SP2 sono stati creati capi e accessori ispirati all’eleganza dei gentleman driver grazie a una collaborazione con due marchi iconici del mondo del lusso: Loro Piana e Berluti. Il set da pilota è composto da una tuta indossabile sui vestiti, una maglia, casco, guanti, sciarpa e una scarpa da guida. Molte le soluzioni tecniche volte a rendere confortevole la vestibilità e lasciare liberi i movimenti durante la guida.

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Ford 17M P7B (1968): restyling necessario

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La Ford 17M P7B è un raro caso di restyling precoce: questa ammiraglia nacque nel 1968 per rimediare all’insuccesso della P7A presentata… l’anno prima.

Oggi analizzeremo le varianti 2 porte, 4 porte e coupé della berlinona dell’Ovale Blu, facile da trovare in Germania a meno di 5.000 euro. In un altro momento parleremo delle versioni station wagon e cabriolet.

Ford 17M P7B (1968): le caratteristiche principali

La Ford 17M P7B del 1968 (prodotta fino al 1971) non è altro che un restyling dell’esteticamente poco riuscita P7A svelata l’anno prima. I designer dell’Ovale Blu intervengono sulla mascherina rendendola meno spigolosa, sui fari posteriori (verticali anziché orizzontali) e sugli interni (con un cruscotto in blocco unico e non più composto da tre unità separate).

Un’ammiraglia a trazione posteriore che non riesce a conquistare gli automobilisti tedeschi (che continuano a preferirle la Opel Rekord). Il motivo? Sostanziamente è una vettura troppo “americana” per gli standard europei: spaziosa e comoda ma anche poco agile nelle curve.

Ford 17M P7B (1968): la tecnica

La ricca gamma motori della Ford 17M P7B prodotta dal 1968 al 1971 è composta da cinque unità a benzina – due V4 (1.5 da 60 e 75 CV e 1.7 da 65, 75, 83 e 90 CV) e tre V6 (1.8 da 82 e 98 CV, 2.0 da 85, 90, 106 e 113 CV e 2.3 da 108 e 126 CV) – abbinate a un cambio manuale a 4 marce.

Ford 17M P7B (1968): le quotazioni

La Ford 17M P7B del 1968 è introvabile in Italia: più facile rintracciarla in Germania (quotazioni inferiori a 5.000 euro). I motori più semplici da trovare sono il 1.5 V4 e il 1.8 V6: consigliamo quest’ultimo.

Il mondo Ford

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Teemu Suninen: il volto nuovo del rally finlandese

Rally Mexico 2018Rally Mexico 2018

Credits: epa06594694 Finnish Teemu Suninen talks with the press during the Mexico Rally 2018 in Leon, Guanajuato, Mexico, 10 March 2018. EPA/MARIO CASTILLO

Teemu Suninen è il volto nuovo del WRC: questo pilota finlandese ha iniziato a correre nei rally solo cinque anni fa e oggi è il pilota Ford più veloce dopo Ogier. Scopriamo insieme la sua storia.

Teemu Suninen: la biografia

Teemu Suninen nasce l’1 febbraio 1994 a Tuusula (Finlandia) e a 8 anni i primi passi nel motorsport in pista con i kart cimentandosi nei campionati locali.

Nel 2010 conquista lo “scudetto” finlandese nella classe KF2 e il terzo posto nel campionato europeo mentre l’anno seguente ottiene il titolo statunitense SKUSA SuperNationals e la Winter Cup. Nel 2012 passa agli sterrati e tenta di sfondare nel rallycross con una Renault Clio e porta a casa un successo in Germania nel campionato europeo S1600.

Il debutto nei rally

Teemu debutta nei rally nel 2013 con una BMW 325i e poco dopo passa alla Ford Fiesta. Inizia a farsi notare nell’ambiente già nel 2014: vittoria nel monomarca finlandese Fiesta Sport Trophy e 17° posto assoluto (primo in WRC3) all’esordio nel WRC in Finlandia con una Citroën DS3.

Le prime soddisfazioni

Il 2015 è un anno ricco di soddisfazioni per Teemu Suninen: con la DS3 vince un altro rally valido per il WRC3 (Italia) mentre con la Skoda Fabia ottiene il primo podio assoluto in carriera (nella corsa locale Vaakuna Ralli), il primo successo assoluto (Rally Saar, valido per il campionato tedesco) e il primo trionfo nel WRC2 in Galles.

Il 2016 è l’anno della consacrazione definitiva: sempre con la Fabia diventa vicecampione del mondo WRC2 con tre successi (Messico, Italia e Polonia) dietro al connazionale Esapekka Lappi e davanti al britannico Elfyn Evans, conquista il primo punto iridato tra i “grandi” con un 10° posto in Svezia e ottiene altri risultati interessanti (tra cui un 8° posto in Sardegna).

Il passaggio in M-Sport

Teemu Suninen viene ingaggiato dal team M-Sport e arriva terzo con la Ford Fiesta nel campionato WRC2 dietro allo svedese Pontus Tidemand e al francese Eric Camilli. Ha la possibilità di guidare una WRC in due occasioni e le sfrutta benissimo: 6° in Polonia e 4° in Finlandia.

Nel WRC 2018 debutta con una Fiesta R5 a Monte Carlo ma viene promosso subito alla WRC sorprendendo gli addetti ai lavori: in Portogallo (al settimo rally disputato con una vettura della classe regina) conquista il primo podio iridato in carriera (3°) e attualmente si trova all’8° posto nella classifica assoluta del Mondiale. Il migliore tra i piloti Ford dopo Ogier.

Passione rally

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Ape partner di Deus Cyclewine, tra bici vintage ed enogastronomia

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In concomitanza con il suo sessantesimo compleanno, il 29 settembre, Ape sarà partner ufficiale di Deus Cyclewine, evento che unisce l’amore per le biciclette vintage e l’anima epica del ciclismo con la cultura del vino nella suggestiva location della Tenuta Borgoluce (TV). Sarà possibile scoprire luoghi affascinanti e testare eccellenze enogastronomiche del territorio trevigiano pedalando lungo un percorso alla portata di tutti, sempre accompagnati dall’assistenza di Ape The Ganzo, l’officina mobile su base Ape, straordinariamente customizzata Deus Ex Machina. Il tutto organizzato da Deus Cycleworks – divisione di Deus Ex Machina dedicata al mondo delle biciclette – con l’assistenza speciale di Ape.

Anima vintage del ciclismo e cultura enogastronomica

Dedicato agli amanti delle biciclette vintage e delle eccellenze enologiche, Cyclewine è una esperienza unica, aperta ai tesserati FCI (con la possibilità di affiliarsi in loco) che offre innumerevoli spunti: visita guidata della Cantina – in Località Musile Susegana, dove si produce il prosecco superiore di Conegliano Valdobbiadene dell’omonima etichetta – prove speciali tra le vigne, Aperitivo, musica, oltre ai punti ristoro e un contest fotografico. E alla sera, presso la Tenuta Borgoluce, la premiazione dei migliori in sella e a tavola. I ciclisti sono invitati a prendere parte a questa esperienza unica in sella alla propria bicicletta vintage con cambio sull’obliquo ma sono benvenute anche le gravel e le bici della categoria “inappropriate” (Graziella, Saltafoss, tandem…). Chi non ha un mezzo adatto ma vuole partecipare all’evento, avrà la possibilità di noleggiare la bici in loco. I ciclisti dovranno essere abbigliati in modo coerente, per calarsi al meglio nello spirito della manifestazione.

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