Monthly Archives: Settembre 2018

Suzuki Jimny: passione off-road

Suzuki JIMNY_statiche (16)Suzuki JIMNY_statiche (16)

Suzuki JIMNY_statiche (7)Suzuki JIMNY_statiche (7)

Suzuki JIMNY_statiche (5)Suzuki JIMNY_statiche (5)

Suzuki JIMNY_statiche (6)Suzuki JIMNY_statiche (6)

Suzuki JIMNY_statiche (12)Suzuki JIMNY_statiche (12)

Suzuki JIMNY_statiche (14)Suzuki JIMNY_statiche (14)

edhedh

Suzuki JIMNY Action (1)Suzuki JIMNY Action (1)

Suzuki JIMNY Action (7)Suzuki JIMNY Action (7)

Suzuki JIMNY_Dettagli int (1)Suzuki JIMNY_Dettagli int (1)

Suzuki JIMNY_Dettagli int (4)Suzuki JIMNY_Dettagli int (4)

Suzuki JIMNY_Dettagli int (5)Suzuki JIMNY_Dettagli int (5)

Suzuki JIMNY_Dettagli int (6)Suzuki JIMNY_Dettagli int (6)

Suzuki JIMNY_Dettagli int (7)Suzuki JIMNY_Dettagli int (7)

 

Controcorrente. Nell’era dei SUV rotondi, immensi e confortevoli, la Suzuki Jimny – (venduta in quasi 3 milioni di unità dal lancio nel 1970) rimane fedele alla sua natura selvaggia, off-road, avventuriera. Da quasi 50 anni veste l’abito squadrato, spartano e robusto da 4×4 pura, in formato ultra-compatto. Un giocattolino sfizioso per veri intenditori, appassionati di nicchia, anticonformisti vintage, o per chi la trazione integrale la usa e la apprezza davvero, per necessità o lavoro. Una scelta coraggiosa e passionale quella di Suzuki che concede lunga vita a uno dei miti 4×4 più famosi al mondo.

Un cambio fedele

La quarta generazione aveva promesso un cambio radicale e ha mantenuto la parola, senza però tradire la sua natura, soprattutto quella tecnica. Seppur rinforzato, il telaio rimane infatti lo stesso della terza generazione. A vederla da fuori, con il look completamente rinnovato, la nuova Suzuki Jimny 2018 fa subito pensare alle più iconiche e veterane fuoristrada; impossibile non pensare, guardandola, alla Classe G di Mercedes o alla Defender di Land Rover. Tanto per non fare nomi.

Ma in realtà la suzukina da tre metri e mezzo, dal cofano alto e dal parabrezza quasi verticale, si ispira alla sua antenata più lontana, la LJ che sbarcò in Europa nel lontanissimo 1980. La nuova Suzuki Jiimny è lunga 3,48 metri (3,65 con la ruota di scorta), pesa 1.165 kg, ha solo due porte e quattro posti, con un mini bagagliaio da 85 litri. L’ideale è usarla in due, reclinando i sedili posteriori per avere un portabagagli degno di essere chiamato tale.

Suzuki JIMNY_statiche (14)Suzuki JIMNY_statiche (14)

Cede alla tecnologia

Dentro, ora, è molto meno spartana, anzi si espone alla modernità con accessori per lei fino ad ora impensabili come il nuovo sistema di infotainment (compatibile con Apple CarPlay, Android Auto e MirrorLink) con touch screen da 7 pollici e NAV integrato che condivide con la sorella maggiore Vitara e con la Swift. Per il reparto sicurezza arrivano anche i sistemi di frenata automatica, il lane keeping, il controllo della velocità e perfino il riconoscimento della segnaletica stradale.

L’avviamento con la chiave classica (nessun bottone per lo start), i vetri posteriori sigillati e il portellone ad apertura laterale (scomodo), sono quei dettagli old style che farebbero inorridire su un’altra auto dei tempi moderni, ma che sulla Jimny, se vuoi, fanno cool.

Suzuki JIMNY_Dettagli int (5)Suzuki JIMNY_Dettagli int (5)

Più fuoristrada che SUV

E l’impostazione old school della baby 4×4 di Hamamatsu rimane soprattutto tecnica. Il telaio a longheroni – rinforzati su questa nuova versione – e le sospensioni ad assale rigido, sia davanti che dietro, sono le caratteristiche che fanno la vera differenza in fuoristrada. Con la leva in 4L si inseriscono le ridotte e grazie anche all’altezza da terra minima di 21 cm (+2 cm) e a un angolo di attacco di 37°, non c’è praticamente nulla che la fermi in fuoristrada.

Non c’è il differenziale autobloccante al posteriore, ma l’ABS pinza i freni quando le singole ruote perdono aderenza e, giocando bene con la frizione, si trova sempre una via d’uscita. Rude e spartana, come dev’essere; off-road, ma poco dolce e sensibile su strada. È il prezzo da pagare per avere un’auto in grado di portarti fino alla fine del mondo.

Seppur migliorata la taratura degli ammortizzatori, che filtrano abbastanza bene le irregolarità dell’asfalto, e introdotto un ammortizzatore di sterzo, la Suzuki Jimny rimane un po’ impacciata su strada; colpevole ma giustificato, lo sterzo demoltiplicato e quindi poco preciso e l’architettura a ponti rigidi colpevoli dell’avvertibile rollio in curva.

Suzuki JIMNY_Dettagli int (4)Suzuki JIMNY_Dettagli int (4)

Passo avanti con il nuovo 1.5

Decisamente più vivace il nuovo motore. Mandato in pensione il vecchio 1.3, subentra il nuovo quattro cilindri aspirato da 1,5 litri di cilindrata, con 102 CV e una coppia di 130 Nm che si fa un po’ desiderare (arriva tutta solo a 4.000 giri). Grazie anche alla possibilità di impostare la trazione 2WD (posteriore), migliorano i consumi, vecchia nota dolente. Il nostro computer di bordo, a fine test drive (quasi tutto in fuoristrada), ci indica poco più di 8l/100 km.

edhedh

Prendere o lasciare

I clienti della nuova Suzuki Jimny 2018 non avranno dubbi al momento dell’acquisto: verrà infatti proposta in un’unica versione, tutta equipaggiata con gli accessori menzionati, a 22.500 euro, senza sconti o promozioni. Unici optional a disposizione saranno il cambio automatico a 4 rapporti (1.500 euro) e la verniciatura bicolore con il tetto a contrasto (400 euro). E per il futuro è attesa anche una versione ibrida…

Suzuki Jimny 2018: il Video

L’articolo Suzuki Jimny: passione off-road proviene da Panoramauto.

Fonte:

Suzuki Jimny 2018: la quarta generazione

Controcorrente. Nell’era dei SUV rotondi, immensi e confortevoli, la Suzuki Jimny – (venduta in quasi 3 milioni di unità dal lancio nel 1970) rimane fedele alla sua natura selvaggia, off-road, avventuriera. Da quasi 50 anni veste l’abito squadrato, spartano e robusto da 4×4 pura, in formato ultra-compatto. Un giocattolino sfizioso per veri intenditori, appassionati di nicchia, anticonformisti vintage, o per chi la trazione integrale la usa e la apprezza davvero, per necessità o lavoro. Una scelta coraggiosa e passionale quella di Suzuki che concede lunga vita a uno dei miti 4×4 più famosi al mondo.

L’articolo Suzuki Jimny 2018: la quarta generazione proviene da Panoramauto.

Fonte:

Vendere un’auto usata a privati: come fare

Vendere un’auto usata a privati non è facile ma seguendo alcuni consigli utili è possibile evitare truffe.

Di seguito troverete tutto quello che c’è da sapere su come vendere un’auto usata a privati.

Cosa devo fare prima di vendere un’auto usata a privati?

Prima di procedere alla vendita di un’auto usata a un privato è necessario conoscere ogni dettaglio della propria vettura: marca, modello, anno di immatricolazione, chilometri percorsi e gli optional presenti.

Per rendere la vettura più appetibile si consiglia di pulirla fuori e dentro, di sistemare eventuali danni alla carrozzeria e di effettuare tutti gli interventi di manutenzione. Da non sottovalutare i documenti (bollo auto, revisione e tagliando) che non devono essere scaduti.

Come stabilisco il prezzo di vendita?

Cercando le quotazioni ufficiali o confrontando su siti di annunci i prezzi di modelli simili.

Dove fisso l’appuntamento con il potenziale acquirente?

L’appuntamento va fissato preferibilmente di giorno e in presenza di un parente o di un amico. Se il potenziale acquirente vuole effettuare una prova su strada fotografate la sua patente di guida.

La mia auto ha trovato un acquirente? Cosa faccio?

Innanzitutto bisogna preparare l’atto di vendita. Nel contratto bisogna inserire i dati anagrafici del venditore e dell’acquirente, le foto dei documenti di identità e i dati del veicolo: data di immatricolazione, data prossima revisione marca, modello, numero certificato di proprietà, numero libretto di circolazione, numero di targa e prezzo. Poi bisogna effettuare il passaggio di proprietà.

Dove bisogna richiedere il passaggio di proprietà?

Presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA), il quale provvederà a rilasciare i nuovi documenti e ad aggiornare automaticamente gli archivi del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e della Motorizzazione Civile.

Se si autentica la firma del venditore sull’atto di vendita bisogna richiedere subito dopo la registrazione del passaggio di proprietà mentre se la richiesta non è stata presentata a uno STA si consiglia – trascorsi 60 giorni dalla data dell’autentica della firma – di richiedere una visura indicando la targa del veicolo venduto per verificare che il passaggio di proprietà sia stato effettuato correttamente. Se non è stato registrato il venditore rimane intestatario del veicolo, con tutte le conseguenze del caso…

Quali documenti servono per la vendita di un’auto a privati?

Il certificato di proprietà, la carta di circolazione, il documento di riconoscimento (carta d’identità e codice fiscale), l’atto di vendita, il modulo TT2119 (il foglio di richiesta per aggiornare la carta di circolazione con i dati del nuovo proprietario) e il permesso di soggiorno (nel caso in cui l’acquirente sia extracomunitario).

Quanto costa vendere un’auto a un privato?

Bisogna spendere circa 27 euro di emolumenti ACI, dai 32 ai 48 euro per l’imposta di bollo per la registrazione al PRA, 9 euro di diritti riscossi dalla Motorizzazione, 16 euro per la marca da bollo necessaria per l’aggiornamento della carta di circolazione e altri 16 euro per la marca da bollo necessaria per l’autentica della firma. Senza dimenticare l’IPT (imposta provinciale di trascrizione: circa 150 euro se la potenza del mezzo è fino a 53 kW, 3,51 euro per ogni kW eccedente).

Come evitare le truffe durante il pagamento?

In caso di contanti bisogna assicurarsi che sia rispettato il limite di 3.000 euro previsto dalla legge, in caso di assegno bancario o circolare (meglio quest’ultimo) le parti possono eventualmente concordare scritture private e/o fotocopia dell’assegno controfirmate dal venditore per attestare l’avvenuta consegna dell’assegno mentre in caso di bonifico bancario l’acquirente dovrebbe inserire una causale riportante il modello del veicolo e il numero di targa.

Info utili

prevnext

L’articolo Vendere un’auto usata a privati: come fare proviene da Panoramauto.

Fonte:

Mazda CX-3 restyling: come va il nuovo motore 1.8 Skyactiv-D

Mazda CX-3 restylingMazda CX-3 restyling

Mazda CX-3 restyling frontaleMazda CX-3 restyling frontale

Mazda CX-3 restyling profiloMazda CX-3 restyling profilo

Mazda CX-3 restyling tre quarti posterioreMazda CX-3 restyling tre quarti posteriore

Mazda CX-3 restyling mascherinaMazda CX-3 restyling mascherina

Mazda CX-3 restyling faro anterioreMazda CX-3 restyling faro anteriore

Mazda CX-3 restyling faro posterioreMazda CX-3 restyling faro posteriore

Mazda CX-3 restyling interniMazda CX-3 restyling interni

Mazda CX-3 restyling cambioMazda CX-3 restyling cambio

Mazda CX-3 restyling sedili anterioriMazda CX-3 restyling sedili anteriori

Mazda CX-3 restyling sedili posterioriMazda CX-3 restyling sedili posteriori

 

Comfort
La praticità non è il suo forte: i passeggeri posteriori non hanno molto spazio per la testa e le spalle.
Costi
Prezzi e consumi in linea con la concorrenza. La cilindrata alta del motore 1.8 non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
Piacere di guida
Il nuovo motore 1.8 turbodiesel Skyactiv-D è un piccolo gioiellino vispo e pronto ai bassi regimi.
Ambiente
La Mazda CX-3 diesel a trazione anteriore guidata nel nostro primo contatto emette 114 g/km di CO2.

La Mazda CX-3 ha beneficiato di un restyling a tre anni dal lancio che ha portato poche modifiche estetiche (difficile migliorare una delle SUV compatte più sexy in circolazione) e tante tecniche. La più importante? Il nuovo motore turbodiesel 1.8 Skyactiv-D, un piccolo gioiello vivace e pronto ai bassi regimi.

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare la versione a gasolio della crossover giapponese nella variante a trazione anteriore abbinata al più ricco allestimento Exceed. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Mazda CX-3 restyling mascherinaMazda CX-3 restyling mascherina

Mazda CX-3: cosa è cambiato con il restyling

Il restyling ha portato alla Mazda CX-3 un nuovo motore turbodiesel 1.8 Skyactiv-D e alcuni miglioramenti (pistoni a testa intagliata e iniettori a elevata dispersione) alle due unità 2.0 aspirate a benzina da 121 e 150 CV.

Per quanto riguarda il design esterno segnaliamo l’aggiornamento della calandra, l’arrivo dei gruppi ottici posteriori a LED, gli inediti cerchi in lega e il nuovo colore Mazda Soul Red Crystal mentre dentro troviamo la consolle centrale rivista con freno di stazionamento elettrico, un bracciolo centrale anteriore a più vani e un bracciolo con portabicchieri integrato tra i sedili posteriori.

La Mazda CX-3 restyling offre anche una versione aggiornata del sistema di frenata automatica (ora in grado di riconoscere i pedoni di notte) e la possibilità di avere Android Auto e Apple CarPlay – pagando 250 euro – su tutti gli esemplari dotati del sistema multimediale MZD Connect (anche quelli vecchi).

Mazda CX-3 restyling frontaleMazda CX-3 restyling frontale

Mazda CX-3 restyling: come va il nuovo motore 1.8 diesel

Il punto di forza della Mazda CX-3 restyling è indubbiamente il nuovo motore 1.8 turbodiesel Skyactiv-D: un propulsore da 116 CV e 270 Nm di coppia – abbinato a un buon cambio manuale a sei marce – in grado di regalare prestazioni vivaci (184 km/h di velocità massima e 9,9 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari) e una spinta corposa sotto i 2.000 giri.

Un’unità silenziosa – penalizzata esclusivamente da una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto – che offre consumi interessanti: la Casa giapponese dichiara una percorrenza di 22,7 km/l ma per stare sopra quota 20 bisogna guidare in modo molto sobrio.

Mazda CX-3 restyling tre quarti posterioreMazda CX-3 restyling tre quarti posteriore

Prezzo e costi

La Mazda CX-3 restyling 1.8L Skyactiv-D Exceed protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo in linea con la concorrenza (25.920 euro) e una dotazione di serie abbastanza completa: cerchi in lega da 18”, climatizzatore automatico, cruise control, fari a LED, interni in pelle/tessuto, radio Aux-in Bluetooth CD DAB MP3 USB con 6 altoparlanti, retrovisori ripiegabili elettricamente, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensori luce/pioggia, vetri posteriori scuri e videocamera posteriore.

La dotazione di sicurezza comprende invece: airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione, frenata automatica con rilevamento pedoni, freno a mano elettrico, sensori pressione pneumatici e sistema di controllo fuoriuscita dalla carreggiata.

Scheda tecnica

Motore turbodiesel
N. cilindri/cilindrata 4/1.759 cc
Potenza 85 kW (116 CV) a 4.000 giri
Coppia 270 Nm a 1.600 giri
Trazione anteriore
Velocità max 184 km/h
Acc. 0-100 km/h 9,9 s
Consumo medio 22,7 km/l
Dimensioni 4,28/1,77/1,54 metri
Passo 2,57 metri
25.920 euro

Il mondo Mazda

prevnext

L’articolo Mazda CX-3 restyling: come va il nuovo motore 1.8 Skyactiv-D proviene da Panoramauto.

Fonte:

Volkswagen T-Roc, i porte aperte dedicati alla 1.6 TDI

Der neue Volkswagen T-RocDer neue Volkswagen T-Roc

La nuova Volkswagen T-Roc equipaggiata con il 1.6 TDI SCR da 115 CV sarà la protagonista del porte aperte in programma presso tutte le concessionarie ufficiali nei weekend 22-23 e 29-30 settembre, offerta in promozione da 25.500 euro o con la formula Progetto Valore Volkswagen (PVV) a partire da 199 Euro al mese.

Il motore 1.6 TDI SCR da 115 CV

Il 1.6 TDI che equipaggia la T-Roc eroga 115 CV e 250 Nm di coppia massima disponibile tra i 1.750 e i 3.200 giri/minuto. Associato a un cambio manuale a sei rapporti, il 1.6 TDI SCR permette alla T-Roc di accelerare da 0 a 100 km/h in 10,9 secondi e di raggiungere i 187 km/h di velocità massima. Questo motore assicura al crossover compatto Born Confident della Volkswagen agilità e prestazioni brillanti in ogni condizione, dal traffico cittadino ai lunghi trasferimenti autostradali, a fronte di costi di gestione contenuti, bassi consumi grazie all’elevata efficienza ed emissioni ridotte, vista la presenza di serie del catalizzatore SCR. Inoltre, la T-Roc 1.6 TDI rispetta già le normative sulle emissioni Euro 6d-TEMP.

Il resto della gamma

La Volkswagen T-Roc è disponibile in promozione a partire da 21.900 Euro nella versione 1.0 TSI 115 CV Style. La gamma è declinata in due allestimenti, Style e Advanced, entrambi caratterizzati da una dotazione di serie completa e da un’ampia possibilità di personalizzazione. Tra i principali equipaggiamenti di tutte le T-Roc italiane ci sono sistema di infotainment Composition Media con display da 8 pollici interamente rivestito in vetro, App-Connect, cruise control adattivo ACC, assistente al mantenimento di corsia Lane Assist e sistema di monitoraggio della distanza Front Assist con frenata di emergenza e riconoscimento dei pedoni.

A questi, nella variante Advanced, si aggiungono elementi distintivi sotto il profilo tecnologico e del design come i fari Full LED e la strumentazione interamente digitale Active Info Display di nuova generazione. Oltre al 1.6 TDI SCR 115 CV, la gamma motori della T-Roc offre tre opzioni: i benzina 1.0 TSI 115 CV, 1.5 TSI ACT (Active Cylinder Technology, gestione attiva dei cilindri) 150 CV e il Turbodiesel 2.0 TDI 150 CV con trazione integrale 4MOTION. Tutti hanno il cambio manuale a 6 rapporti, mentre l’automatico a doppia frizione DSG a 7 rapporti è disponibile con le due unità da 150 CV.

L’articolo Volkswagen T-Roc, i porte aperte dedicati alla 1.6 TDI proviene da Panoramauto.

Fonte

Keeway RKF 125, la naked per le nuove generazioni

keewaykeeway

Ha un look accattivante e dinamico la nuova naked Keeway RKF 125, pensata principalmente per le giovani generazioni e proposta sul mercato italiano nelle colorazioni bianca e nera al prezzo di 2.390 euro.

Keeway RKF 125

RKF 125 è una smart bike snella e dinamica, realizzata per offrire il massimo del divertimento su strada e tra le curve: il suo cuore è il nuovo monocilindrico quattro tempi da 125cc, raffreddato a liquido, quattro valvole, in grado di offrire ottime prestazioni su strada. La potenza massima è di 13 CV a 9500 giri/min, la coppia di 10 Nm a 7500 giri. Il telaio è un tradizionale traliccio in tubi d’acciaio, che garantisce la massima maneggevolezza. Le ruote da 17’’ montano pneumatici 100/80 all’anteriore e 130/70 al posteriore. I freni a disco sono rispettivamente 260mm di diametro all’anteriore e 240mm di diametro (CBS). Menzione speciale per il gruppo ottico full led, così come la strumentazione interamente digitale e finiture di pregio.

L’articolo Keeway RKF 125, la naked per le nuove generazioni proviene da Panoramauto.

Fonte

MotoGP 2018, Valentino Rossi punta al podio ad Aragon

mym__axs4488.gallery_full_top_fullscreenmym__axs4488.gallery_full_top_fullscreen

Si avvicina l’appuntamento con il GP di Aragon per la MotoGP 2018. Questo weekend Valentino Rossi sarà impegnato in quello che lo scorso anno è stato per lui il GP dell’eroico rientro dopo l’infortunio (chiuse al 5° posto). Ora il nove volte campione del mondo arriva alla gara con un terzo posto nella classifica iridata e con alle spalle un anno decisamente difficile; non per le sue performance , sempre molto elavete, forse anche di più di quelle dello scorso anno, ma per quelle della Yamaha.

Puntiamo al podio

Il MotorLand è entrato a far parte del calendario del campionato nel 2010 e da allora Valentino ha collezionato tre terzi posti, nel 2013, nel 2015 e nel 2016. “Ci aspetta un altro fine settimana intenso”, commenta Rossi. “La pista di Aragon non è uno dei nostri preferiti ma faremo tutto il possibile e come sempre cercheremo di fare del nostro meglio. Abbiamo fatto un test su questa pista di recente e useremo tutti i dati raccolti per essere competitivi. Vogliamo lottare per il podio, sarà importante lavorare bene sin dal primo giorno”.

L’articolo MotoGP 2018, Valentino Rossi punta al podio ad Aragon proviene da Panoramauto.

Fonte

BMW R 1250 GS, il video

BMW Motorrad svela i dettagli della nuova R 1250 GS, dotata di un motore boxer aggiornato con tecnologia ShiftCam che garantisce ancora più potenza, minori consumi ed emissioni di CO2 e maggiore silenziosità. Per ottenere questo risultato è stata impiegata per la prima volta nei motori BMW Motorrad di serie una tecnica per la fasatura e l’alzata variabile delle valvole sul lato aspirazione. Che tradotto in prestazioni significa una potenza di 136 CV a 7.750 giri/min e una coppia di 143 Nm a 6.250 giri/min (prima: 92 kW (125 CV) a 7.750 g/min e 125 Nm a 6.500 g/min). Quello che vi mostriamo è il video ufficiale della nuova enduro stradale bavarese.

L’articolo BMW R 1250 GS, il video proviene da Panoramauto.

Fonte

Peugeot e-Legend Concept, il futuro “vintage” del Leone

_FP16724_FP16724

_FP16715_FP16715

_FP16734_FP16734

_FP16742_FP16742

_FP16762_FP16762

_FP17288_FP17288

D1_FRONT_07D1_FRONT_07

D2_FRONT_07D2_FRONT_07

DH2_DOUBLE_PROFILE_08DH2_DOUBLE_PROFILE_08

DSC8593DSC8593

DSC9411DSC9411

INT1_DRIVING_LEGEND_06INT1_DRIVING_LEGEND_06

INT7_AUTONOMOUS_SHARP_02INT7_AUTONOMOUS_SHARP_02

LF_53_60826_03LF_53_60826_03

LF_58_0318_04LF_58_0318_04

LF_63_3231_04LF_63_3231_04

 

Peugeot e-Legend Concept è il nuovo prototipo che farà il suo debutto ufficiale in occasione del Salone di Parigi 2018. È una vettura che unisce passato e futuro: riprende le forme della gloriosa 504 Coupé, ma è connessa, elettrica e 100% autonoma. Prevede due modalità di guida attiva – Legend (modalità cruising, con richiamo dei tre quadranti proprio della 504 Coupé) e Boost (più dinamica e stimolante) – e due di guida autonoma – Soft (maggior comfort) e Sharp (massima connessione con social, agenda, etc). Gli occupanti dell’auto hanno così la possibilità di scegliere se rilassarsi, intrattenendosi con i loro hobby preferiti (film, videogiochi, e così via) o guidare sfruttando tutte le doti tecniche che la e-Legend è in grado di offrire.

Assistente personale a comando vocale

Grazie alla collaborazione con la società SOUNDHOUND Inc.®, leader nelle tecnologie dell’intelligenza artificiale, Peugeot e-Legend Concept è dotata di un assistente personale a comando vocale adattato alla guida autonoma. Con una semplice frase, il conducente può cambiare la sua modalità di guida, ascoltare la sua playlist preferita oppure aprire o chiudere le porte elettroattuate dell’auto. Il sistema risponde con la voce digitalizzata di Gilles Vidal (direttore dello Stile di Peugeot) e comprende 17 lingue. Una versione adattata ai nostri veicoli di serie sarà disponibile sui prodotti del marchio Peugeot entro i prossimi 2 anni.

Lo stile è della 504 Coupé

Lunga 4650 mm, larga 1930 mm e alta 1370 mm, la Peugeot e-Legend Concept, reinterpreta, come anticipato, lo stile della 504 Coupé: una silhouette leggera, atletica, affusolata e sensuale; e un abitacolo maggiormente spostato verso il retrotreno, dotata di ampie vetrature. All’interno spiccano materiali caldi e soprattutto un velluto che rappresenta un affascinante richiamo al passato, e parti in legno. I materiali digitali (o l’interpretazione digitale di materiali veri), sparsi in tutto l’abitacolo si compongono di due grandi temi: reti di linee che ricordano il bronzo o reti di linee che imitano il legno dell’ebanisteria. Il design dei sedili ad H e le imbottiture verticali si ispirano alla Peugeot 504 Coupé.

Cuore elettrico

La Peugeot e-Legend Concept, grazie alle batterie da 100 kWh, è in grado di sviluppare una coppia di 800 Nm e una potenza di 340 kW (462 CV) distribuite sulle quattro ruote motrici. Questo livello di prestazioni permette di coprire lo 0/100 km/h in meno di 4 secondi e di raggiungere una velocità massima di 220Km/h. L’autonomia è di 600 km in base al protocollo WLTP, di cui 500 km ottenibili in 25 minuti grazie a una ricarica rapida.

L’articolo Peugeot e-Legend Concept, il futuro “vintage” del Leone proviene da Panoramauto.

Fonte

Nissan Navara Dark Sky Concept: ricco di tecnologia

Nissan Navara Dark Sky Concept frontaleNissan Navara Dark Sky Concept frontale

Nissan Navara Dark Sky Concept profiloNissan Navara Dark Sky Concept profilo

Nissan Navara Dark Sky Concept tre quarti posterioreNissan Navara Dark Sky Concept tre quarti posteriore

Nissan Navara Dark Sky ConceptNissan Navara Dark Sky Concept

Nissan Navara Dark Sky Concept faro anterioreNissan Navara Dark Sky Concept faro anteriore

Nissan Navara Dark Sky Concept dettaglioNissan Navara Dark Sky Concept dettaglio

Nissan Navara Dark Sky Concept cassoneNissan Navara Dark Sky Concept cassone

Nissan Navara Dark Sky Concept interniNissan Navara Dark Sky Concept interni

Nissan Navara Dark Sky Concept ProPilotNissan Navara Dark Sky Concept ProPilot

Nissan Navara Dark Sky Concept pannello portaNissan Navara Dark Sky Concept pannello porta

Nissan Navara Dark Sky Concept sedili anterioriNissan Navara Dark Sky Concept sedili anteriori

Nissan Navara Dark Sky Concept sedili posterioriNissan Navara Dark Sky Concept sedili posteriori

 

Il Nissan Navara Dark Sky Concept presentato al Salone di Hannover 2018 è un prototipo di pick-up sviluppato in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea ma è anche – e soprattutto – un concentrato di tecnologia.

Nissan Navara Dark Sky Concept: la tecnologia

C’è tanta tecnologia a bordo del Nissan Navara Dark Sky Concept esposto al Salone di Hannover 2018. Qualche esempio? Il sistema ProPILOT (un cruise control adattivo in grado di mantenere la vettura all’interno della singola corsia anche in curva), l’Intelligent Around View Monitor migliorato per facilitare le operazioni di traino, il sistema di copertura angoli ciechi che ora segnala anche gli oggetti che si trovano negli angoli ciechi del rimorchio, il sistema intelligente di allineamento al gancio traino che si allinea automaticamente al rimorchio gestendo sterzo, acceleratore, freno e cambio e i pacchi batterie portatili che sfruttano la tecnologia della Leaf per garantire l’alimentazione ausiliaria nelle aree più remote.

Nissan Navara Dark Sky Concept: adatto agli astronomi

Il Nissan Navara Dark Sky Concept svelato al Salone di Hannover 2018 è un prototipo di pick-up rivolto agli astronomi, un laboratorio mobile – con assetto rialzato e motore 2.3 biturbodiesel da 190 CV e 450 Nm di coppia – dotato di un telescopio montato su uno speciale rimorchio per l’off-road.

Un mezzo – con un design ispirato al cosmo (fuori “nebulose” realizzate con la tecnica del pattern parametrico e dentro con tonalità del cielo notturno abbinate alle sfumature arancioni del tramonto) – che aiuta gli astronomi a osservare l’universo dalle zone più impervie e remote del pianeta (lontane dalle luci della città) dove il buio totale ottimizza la visibilità dei corpi celesti.

Il mondo Nissan

prevnext

L’articolo Nissan Navara Dark Sky Concept: ricco di tecnologia proviene da Panoramauto.

Fonte