Monthly Archives: Settembre 2018
Volvo 360c Concept: il futuro della guida autonoma
Auto e aerei, all’inizio dell’epoca motoristica, si sono sfidati in gare di accelerazione in tutto il mondo. La velocità era criterio di superiorità assoluta. E le quattro ruote spesso avevano la meglio…
Oggi tornano a sfidarsi, almeno nella visione del futuro di Volvo, ma su un terreno del tutto diverso, il comfort e la praticità. Presentando il nuovo prototipo elettrico, il Volvo 360c, Håkan Samuelsson, presidente e Ceo della Casa svedese, benché di proprietà della cinese Geely, ha voluto disegnare uno scenario di spostamenti a medio raggio non così impossibile: “Pensate, tutte le volte che prendete un aereo, da Stoccolma a Goteborg o da Roma a Milano, dovete calcolare, per un’ora di volo altre tre tra spostamenti per raggiungere l’aeroporto e per passare la security in mezzo spesso a una folla di altri passeggeri. E poi a bordo potete portare un piccolo bagaglio e viaggiare per un’ora su un sedile pure stretto. Bene, cambiamo scenario: a casa vostra arriva il nostro mezzo a guida autonoma. Entrate e vi trovate in un salottino di lusso con tutti i comfort. E il 360c, nel totale relax e silenzio, vi porta a destinazione, viaggiando sulla sua corsia preferenziale, proprio davanti alla vostra meta. E in meno tempo”.
In effetti il Volvo 360c è un veicolo molto particolare. La linea non assomiglia a nulla di quanto visto in questi anni, con dettagli particolari: per esempio le alette frontali nascondono le telecamere, le pinne posteriori sono in realtà dei monitor sui quali compare il nome del viaggiatore. Gli interni sono poi modulari: si passa dal salotto a quattro posti, fino alla conformazione per dormire, nella quale il sedile diventa un letto e alla sua sinistra compare l’alloggio per gli indumenti. Tutto è studiato per il comfort e la sicurezza: per esempio la coperta in dotazione, grazie alla sua particolare struttura, vi avvolge come un bozzolo e, ancorandosi ai lati, funge anche da cintura di sicurezza.
Ha aggiunto poi Samuelsson, per chiarire che non si tratta di un’idea da fantascienza: “La cabina letto consente di viaggiare di notte beneficiando del massimo comfort e di assoluta tranquillità e di arrivare a destinazione al mattino freschi e riposati. Questa soluzione potrebbe consentirci di competere con i principali costruttori di aerei a livello mondiale”.
Insomma Volvo vuole aprire un nuovo mercato all’auto a guida autonoma, possibile, secondo gli svedesi, già con le tecnologie oggi disponibili: “Volvo 360c sarà il concorrente potenzialmente più conveniente dei viaggi aerei a breve raggio”, ha concluso Samuelsson, “un segmento multi-miliardario attorno al quale gravitano le compagnie aeree, i costruttori di aeromobili e altri fornitori di servizi. Sono in particolare le tratte più brevi, attorno ai 300 km, quelle su cui una modalità di spostamento alternativa potrebbe avere il maggiore impatto”.
Al momento Volvo non ha comunicato alcuna specifica tecnica, ritenendo che questo veicolo e il nuovo modello di business che potrebbe aprire, siano un elemento per aprire una discussione più ampia, non solo tra i costruttori, ma con gli enti e le aziende energetiche, sulle potenzialità della guida autonoma.
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Mercedes EQC, la prima SUV elettrica della Stella
Credits: Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / Hightechsilber / Interior: Electric Art / Der neue Mercedes-Benz EQC – der erste Mercedes-Benz der Produkt- und Technologiemarke EQ. Mit seinem nahtlosen klaren Design ist der EQC ein Vorreiter einer avantgardistischen Elektro-Ästhetik mit wegweisenden Designdetails und markentypischen Farbakzenten außen wie innen. / In Europa gibt es weit über 200 verschiedene Betreiber von Ladestationen an öffentlichen Plätzen. Mercedes me Charge ermöglicht auch den Zugang zu den Schnellladestationen des paneuropäischen Schnellladenetzes von IONITY. Die kurzen Ladezeiten sorgen insbesondere bei Langstrecken für eine angenehme Reise. Entlang der Hauptverkehrsachsen in Europa wird IONITY bis 2020 insgesamt rund 400 Schnellladestationen errichten und betreiben. // Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / hightech silver / Interior: Electric Art / The new Mercedes-Benz EQC – the first Mercedes-Benz under the product and technology brand EQ. With its seamless, clear design, the EQC is a pioneer for an avant-garde electric look with trailblazing design details and colour highlights typical of the brand both inside and out. / There are well over 200 operators of charging stations in public places in Europe. Mercedes me Charge also allows access to the quick-charging stations of the pan-European network IONITY. Especially over long distances, the short charging times make for a pleasant journey. By 2020 IONITY will construct and operate around 400 quick stations along the main traffic arteries in Europe.
Credits: Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / Hightechsilber / Interior: Electric Art / Der neue Mercedes-Benz EQC – der erste Mercedes-Benz der Produkt- und Technologiemarke EQ. Mit seinem nahtlosen klaren Design ist der EQC ein Vorreiter einer avantgardistischen Elektro-Ästhetik mit wegweisenden Designdetails und markentypischen Farbakzenten außen wie innen. / Der EQC erhält das wegweisende Multimediasystem MBUX – Mercedes-Benz User Experience, ergänzt um zahlreiche EQ spezifische Inhalte wie beispielsweise die Anzeige von Reichweite, Ladezustand und Energiefluss. EQ optimierte Navigation, Fahrprogramme, Ladestrom und Abfahrtszeit lassen sich ebenfalls über MBUX bedienen und einstellen. // Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / hightech silver / Interior: Electric Art / The new Mercedes-Benz EQC – the first Mercedes-Benz under the product and technology brand EQ. With its seamless, clear design, the EQC is a pioneer for an avant-garde electric look with trailblazing design details and colour highlights typical of the brand both inside and out. / The EQC features the innovative multimedia system MBUX – Mercedes-Benz User Experience – which has numerous EQ-specific functions such as the display of range, charge status and energy flow. EQ-optimised navigation, driving modes, charging current and departure time can also be controlled and set via MBUX.
Credits: Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / Hightechsilber / Interior: Electric Art / Der neue Mercedes-Benz EQC – der erste Mercedes-Benz der Produkt- und Technologiemarke EQ. Mit seinem nahtlosen klaren Design ist der EQC ein Vorreiter einer avantgardistischen Elektro-Ästhetik mit wegweisenden Designdetails und markentypischen Farbakzenten außen wie innen. / Der EQC erhält das wegweisende Multimediasystem MBUX – Mercedes-Benz User Experience, ergänzt um zahlreiche EQ spezifische Inhalte wie beispielsweise die Anzeige von Reichweite, Ladezustand und Energiefluss. EQ optimierte Navigation, Fahrprogramme, Ladestrom und Abfahrtszeit lassen sich ebenfalls über MBUX bedienen und einstellen. // Mercedes-Benz EQC 400 4MATIC, (BR N293) / hightech silver / Interior: Electric Art / The new Mercedes-Benz EQC – the first Mercedes-Benz under the product and technology brand EQ. With its seamless, clear design, the EQC is a pioneer for an avant-garde electric look with trailblazing design details and colour highlights typical of the brand both inside and out. / The EQC features the innovative multimedia system MBUX – Mercedes-Benz User Experience – which has numerous EQ-specific functions such as the display of range, charge status and energy flow. EQ-optimised navigation, driving modes, charging current and departure time can also be controlled and set via MBUX.
Entrerà in produzione, nel nuovo stabilimento di Brema (in Germania) a gennaio 2019 per arrivare sul mercato nel primo semestre. E sarà esattamente questa, la prima SUV Mercedes totalmente elettrica, siglata EQC, che vedete qui, presentata in largo anticipo a Stoccolma. E che promette di essere una Mercedes in tutti i dettagli, dal comfort, alla qualità, alle finiture di lusso.
Un progetto impegnativo, anche perché, i tedeschi, senza troppa modestia, hanno battezzato il loro ingresso nel mercato delle crossover a impatto zero con lo slogan “Il mondo dell’elettrico oggi vede (finalmente) una Mercedes”.
Anche la scelta di sbarcare a Stoccolma è stata ben meditata: nel presentare la EQC gli uomini della Casa di Stoccarda si sono richiamati a un libro di grande successo nei Paesi scandinavi: Lagom (parola svedese che significa né troppo né poco) di Lola Akerstrom, che è un inno alla riduzione dello stress, al giusto equilibrio nella vita, al rifiuto dello spreco e al rispetto totale dell’ecosistema. Tutti concetti ai quali aderiranno le future auto elettriche tedesche, perché EQ si sposa con Lagom nell’offerta di una mobilità ecosostenibile, equilibrata, silenziosa, semplificata, nella ricerca del giusto equilibrio tra auto e ambiente e non più solo tra auto e guidatore.
Questa la filosofia, il prodotto è una Mercedes così come se l’aspetta il cliente medio del marchio, cioè senza colpi di scena stilistici, con volumi da crossover, ambiente di guida dominato da un largo schermo touch orizzontale analogo a quello della classe A, finiture e interni più tradizionali di quanto ci si attenderebbe da un mezzo così. Ma forse è una prosaicità che vince, inutile far vedere prototipi avveniristici e poi andare in produzione con soluzioni molto più collaudate e meno costose.
I dati tecnici forniti sono i più essenziali: la EQC monta due motori elettrici sugli assi anteriore e posteriore e un pacco batteria alloggiato nel sottotelaio: potenza 300 kW, coppia di 765 Nm, velocità massima di 180 km/h e autonomia di 450 km.
A seconda dello stile di guida la strumentazione si colora diversamente: blu se guidate con oculatezza, bianca (come una lampadina ad incandescenza, il massimo del consumo energetico) se siete nervosi.
I tedeschi sottolineano molto l’attenzione alla sicurezza: per esempio le batterie sono racchiuse in un telaio che le protegge dagli urti orizzontali e laterali. In caso di incidente il sistema di bordo stacca immediatamente le batterie in modo che non circoli più corrente elettrica nella vettura, in modo da evitare qualsiasi pericolo per chi è a bordo o per i soccorritori. Se l’incidente è poca cosa, l’auto si può riavviare, ma se i danni sono più importanti, il sistema impedisce qualsiasi tentativo di farla ripartire, chiudendo i collegamenti tra batterie e motori.
Altro capitolo di innovazione è l’estensione dei comandi vocali: in abitacolo la Mercedes è in grado di capire se parla il guidatore o il passeggero (così se quest’ultimo dice che ha freddo, si alza la temperatura solo dalla sua parte) e poi recepisce nuovi ordini del tipo “devi essere pronta domattina alle otto con il 100% di autonomia”. La EQC esegue e poi avvisa il proprietario sul cellulare, grazie all’app Mercedes Me. Infine garanzia assoluta di grande guidabilità. Ma su questo aspettiamo di provarla su strada.
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BMW, ecco la prima R 1200 GS a guida autonoma
Non solo le auto a guida autonoma, ora anche le moto? No, non è proprio così. Perché il prototipo presentato da BMW al BMW Motorrad Techday 2018 capace di muoversi autonomamente non anticipa una futura moto di serie. Rappresenta più che altro la tecnologia per lo sviluppo di futuri sistemi e funzioni che miglioreranno ulteriormente la sicurezza in moto e il piacere di guida.
L’obiettivo per lo sviluppo di questo prototipo è quello di raccogliere ulteriori conoscenze sulle dinamiche di guida in moto al fine di rilevare immediatamente situazioni pericolose e quindi supportare il conducente con sistemi di sicurezza appropriati, ad esempio nella svolta ad un incrocio o durante una brusca frenata.
Nell’area test del gruppo BMW di Miramas, nel sud della Francia, una BMW R 1200 GS, muovendosi come per magia, ha fatto il suo primo giro davanti ai giornalisti presenti. Sviluppato dall’ingegner Stefan Hans e dal suo team, il veicolo parte in modo indipendente, accelera, gira nel tortuoso circuito di prova e rallenta in maniera indipendente fino a fermarsi.
Oltre a questa nuova frontiera del piacere di guida e della sicurezza, BMW Motorrad ha presentato molti altri progetti tecnologici entusiasmanti: dalle luci che seguono la traiettoria del veicolo ai proiettori laser, un telaio da moto interamente realizzato con un processo di stampa 3D, componenti di motociclette come telaio, forcellone e ruote leggeri ma molto resistenti, realizzati in carbonio, nonchè la comunicazione V2V tra due veicoli, e i relativi benefici in termini di sicurezza e comfort per il motociclista dovuti alle interazioni digitali.
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I dieci furgoni più rubati in Italia nel 2017
Credits: De Ford Transit is voor de tweede maal uitgeroepen tot Bestelauto van het Jaar.
Credits: Die aktuelle Generation des Sprinter ist seit 2006 auf dem Markt – auch zehn Jahre nach ihrer Markteinführung erfreut sie sich kontinuierlich hoher Nachfrage.
The current generation of the Sprinter has been on the market since 2006 – demand is continuously strong ten years after it was launched.
Credits: Mercedes-Benz Vito Kastenwagen, 116 CDI, Exterieur ;
Mercedes- Benz Vito Panel Van, 116 CDI, exterior;
Credits: Autodesk VRED Professional 2014 SR1-SP7
I furti di furgoni sono molto frequenti in Italia: nel 2017 sono stati rubati nel nostro Paese 8.871 veicoli commerciali (con un tasso di recupero del 54%).
Lojack Italia – azienda americana specializzata nel rilevamento e nel recupero di beni rubati – ha pubblicato la classifica (elaborata su dati del Ministero dell’Interno) dei dieci furgoni più rubati in Italia nel 2017. Scopriamola insieme.
I dieci furgoni più rubati in Italia nel 2017
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Nuova Mercedes GLE: le prime fotografie e informazioni ufficiali
Dalla fine degli Anni ’90 non c’è stata migliore rappresentante dell’idea di SUV della Stella che la ML. Dal 2015, con la revisione della nomenclatura della gamma tedesca, la 4×4 più rappresentativa della famiglia di Stoccarda si chiama GLE. Oggi Mercedes ha svelato la seconda generazione della ML dei tempi moderni, anticipando con le prime fotografie e informazioni ufficiali il debutto in anteprima mondiale che avverrà al Salone di Parigi 2018 (4-14 ottobre). La nuova Mercedes GLE 2018 arriva con un look tutto nuovo e una tecnologia all’avanguardia.
Ora anche a sette posti
Come la prima generazione della ML, la nuova GLE ritorna ad offrire l’opzione dei sette posti, grazie ad un passo allungato di 80 mm, per un totale di 2.995 mm. In assenza della terza fila di sedili, in configurazione a 5 posti quindi, il portabagagli offre una capacità di carico di 825 litri (estendibili a 2.055 litri con gli schienali della seconda fila abbattuti).
Sistema elettrico a 48 volt
Alla base dell’evoluzione tecnologica della Mercedes GLE c’è il nuovo sistema elettrico a 48 Volt, grazie al quale, tanto per dirne una, è stato introdotto il nuovo sistema per le sospensioni attive E-Active Body Control che controlla ogni singola ruota indipendentemente. Il sistema 4Matic si incarica invece di ripartire la coppia sui due assi in maniera estremamente flessibile, arrivando a trasmettere fino al 100% della coppia all’anteriore o al posteriore, a seconda delle esigenze del momento.
Nuova gamma motori elettrificata
Inoltre la nuova Mercedes-Benz GLE inaugurerà una gamma completamente nuova di motori in cui ci sarà posto per differenti opzioni a sei e otto cilindri, cos come per le alternative ibride e ibride plug-in. La Mercedes GLE 450 4Matic con l’EQ Boost erogherà 367 CV di potenza e una coppia massima di 250 Nm, ai quali vanno aggiunti i 22 CV che il piccolo motore elettrico mette a disposizione su richiesta per brevi tratti.
Tecnologia a non finire
L’abitacolo della GLE 2018 è farcito di tecnologia id ultima generazione. Come ilc esto della gamma Mercedes, sarà disponibile con due grandi schermi da 12,3 pollici che fanno da interfaccia all’aggiornato sistema di infotainment MBUX con 40 funzioni inedite tra cui la lettura automatica e la dettatura delle e-mail, le funzioni specifiche per l’off-road e un sistema di intelligenza artificiale in grado di imparare le abitudini del guidatore ed anticipare le sue scelte.
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Opel Combo 1.5 Turbo Diesel 130 CV EAT8
Credits: Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
Credits: 2018 Opel Combo Life
COMFORT
Ben insonorizzato, infarcito di aiuti alla guida e molto spazioso. |
PIACERE DI GUIDA
Il cambio EAT8 lavora benissimo e il motore ha il giusto tiro. Lo sterzo è leggero e non affatica, mentre l’assetto è morbido e invoglia ad una guida rilassata. |
PREZZO E COSTI
I prezzi partono da 21.400 euro, ma fino al 31 di ottobre il prezzo di lancio è di 16.900 euro. Ottimi i consumi del 1.5 diesel da 130 CV, che si fermano a 4,3 l/100 km nel ciclo combinato. |
Più macchina che furgone: l’Opel Combo infatti non è un van convertito a veicolo per famiglie, ma il contrario. Nasce dalla piattaforma EMP2 (utilizzata da altre vetture Opel e PSA), una piattaforma pensata per le auto, e alla guida si sente; ma non è solo questa caratteristica a rendere la Opel Combo diversa dalle sue concorrenti. Di tecnologia, a bordo, ce n’è tanta: i sistemi di assistenza alla guida sono tantissimi e alcuni addirittura esclusivi in questo segmento. Troviamo l’head up display, il sistema di mantenimento della corsia, il cruise control adattivo che legge la segnaletica stradale, la frenata automatica d’emergenza con il riconoscimento dei pedoni, i sensori laterali, l’assistenza al parcheggio e la telecamera posteriore con visuale a 180 gradi.
Molto curata anche per quanto riguarda gli interni e il comfort di guida: ci sono il sistema d’infotainment con schermo da 8”, la ricarica wireless per il telefono, i sedili e il volante riscaldabili, il tetto panoramico con plafoniere LED e porta oggetti integrati, e ben 28 cassetti dove poter riporre tutti gli oggetti che volete.
Capitolo spazio: la versione lunga 4,4 metri (disponibile a 5 o a 7 posti) ha una capacità di carico che va dai 597 ai 2126 litri, mentre quella da 4,75 metri vanta un bagagliaio che va dai 680 ai 2693 litri.
COME SI GUIDA
La versione di Opel Combo che abbiamo provato è la 1.5 turbo diesel da 130 CV abbinata al cambio automatico EAT8. L’abitacolo è arioso e vanta un design “da auto”, non certo da “furgoncino”. Anche la qualità dei materiali è buona e la posizione di guida è corretta. Il motore quattro cilindri ha un buon tiro ed è poco rumoroso, e senza dubbio il cambio automatico EAT8 contribuisce non poco a sfruttare sempre la zona giusta del contagiri. Anche lo sterzo ci è sembrato buono, anche se un po’ “vuoto” nel primo quarto, ma è leggero e vanta pure i paddle per cambiare le marce manualmente, nel caso vi venga voglia di prendere in mano la situazione.
Morbido l’assetto, chiaramente votato al comfort e poco alla guida “allegra”, ma giusto così.
VERSIONI E MOTORIZZAZIONI
La gamma Opel Combo in Italia si divide in due versioni: Advance e Innovation. La prima di serie dispone già di tutti i sistemi tecnologici di sicurezza, mentre la versione Innovation aggiunge il tetto panoramico, i 3 sedili posteriori individuali (con isofix) i vetri posteriori oscurati e il lunotto posteriore apribile. Due i motori: un 1.2 tre cilindri turbo benzina da 110 Cv e un 1.5 diesel da 75, 102 e 130 Cv di potenza; entrambi i motori sono abbianbili al cambio manuale a 6 rapporti o al cambio automatico a 8.
PREZZI
I prezzi partono da 21.400 euro per la versione 1.2 turbo benzina da 110 CV, ma fino al 31 di ottobre il prezzo di lancio è di 16.900 euro. La versione lunga (XL) costa 1.200 euro in più, mentre per il cambio automatico ce ne vogliono altri 1.500.
Lunghezza
4,4 metri (4,75 XL) |
Bagagliaio
597 ai 2126 litri (680 ai 2693 litri XL) |
Motore
1,499 cc turbo diesel |
Potenza
130 CV a 3750 giri |
Coppia
300 Nm a 1750 giri |
0-100 km/
11,4 secondi |
Velocità massima
184 km/h |
Consumi
4,5-4,3 l/100 km |
Prezzo
a partire da 21.400 euro (16.900 euro fino a fine ottobre) |
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GAZ-69 (1953): la 4×4 dell’Armata Rossa
La GAZ-69 – fuoristrada dell’Armata Rossa nata nel 1953 e prodotta fino all’inizio degli anni ’70 (non chiamatela SUV, potrebbe offendersi parecchio) – è una delle auto sovietiche più affidabili di sempre. Un “mulo” indistruttibile in grado di andare ovunque che si trova abbastanza facilmente (ma non in Italia) a meno di 5.000 euro.
GAZ-69: le caratteristiche principali
Il progetto della GAZ-69 prende vita poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale quando i tecnici della GAZ (Casa automobilistica sovietica che diventerà famosa per l’ammiraglia Volga) decidono di rimpiazzare la GAZ-67B con un mezzo meno assetato di carburante e ancora più performante in fuoristrada.
La nuova 4×4 – lunga 3,85 metri – vede la luce nel 1953. Due le varianti: la GAZ-69 a due porte e 8 posti (due anteriori più due panchette da 4 posizionate ai lati) e la GAZ-69A con quattro porte e 5 posti. Nel 1956 la produzione viene spostata alla UAZ per mancanza di spazio nello stabilimento originario e prosegue fino al 1972 (anno di debutto della UAZ 469): oltre 600.000 gli esemplari costruiti in vent’anni.
GAZ-69 (1953): la tecnica
La GAZ-69 del 1953 – in grado di raggiungere una velocità massima di 90 km/h – monta un motore 2.1 a valvole laterali da 56 CV e un cambio manuale a tre marce presi in prestito dall’ammiraglia Pobeda.
Il propulsore viene rimpiazzato da un più prestante 2.4 da 65 CV (che permette alla fuoristrada esteuropea di arrivare a 100 km/h), utilizzato soprattutto sui modelli destinati all’esportazione e montato dalla GAZ-69M e dalla GAZ-69AM.
GAZ-69 (1953): le quotazioni
È praticamente impossibile trovare in Italia esemplari ben tenuti della GAZ-69: più semplice rivolgersi in Germania o nell’Est Europa, dove bastano meno di 5.000 euro per entrare in possesso di una due porte. Le più moderne varianti “M” – quelle con il 2.4 – sono più care ma sono anche quelle più interessanti dal punto di vista storico.
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VinFast: a Parigi la SUV e la berlina made in Vietnam
VinFast, la prima Casa automobilistica di origine vietnamita, ha svelato i suoi primi due modelli – una crossover e una berlina – che saranno presentati al Salone di Parigi 2018 (4-14 ottobre) e che porteranno la firma stilistica di Pininfarina.
Un aspetto curioso di questo progetto è rappresentato dal coinvolgimento di 62.000 cittadini vietnamiti al sondaggio che ha portato all’approvazione dei bozzetti estetici definitivi, proposti dal designer italiano.
Eccetto le prime fotografie rilasciate, da cui traspare un look sportivo, elegante e massiccio, VinFast non ha rilasciato altri dettagli sui suoi primi due modelli, definiti di gamma ‘Premium’.
Oltre a queste due novità, la Casa asiatica ha fatto sapere che in futuro prevede anche la produzione di elettriche, city car, autobus e scooter.
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Bugatti: il W16 della Chiron sarà l’ultimo della sua classe
In una recente intervista co la stampa australiana, Stephan Winkelmann, nuovo CEO di Bugatti, ha confermato che il motore 16 cilindri della firma francese ha i giorni contati. O meglio gli anni. Una volta che arriverà l’erede della gamma attuale, infatti, il mastodontico 8.0 litri andrà in pensione.
“Non ci sarò un nuovo 16 cilindri, questo sarà l’ultimo della sua classe. È un motore incredibile, sappiamo che entusiasma e tutti vorrebbero vederlo ancora sulle nostre auto…. ma se vuoi rimanere all’avanguardia con le tecnologie più avanzate, è molto importante riconoscere il momento giusto per cambiare”.
Queste dichiarazioni di Winkelmann sono state rilasciate durante la Monterey Car Week dove il Ceo di Bugatti h presentato la Divo, nuova variante alleggerita e orientata alla pista della nuova Chiron, con cui condivide proprio il 16 cilindri da 1.500 CV di potenza.
Questo motore è uno dei pilastri identificativi della gamma Bugatti e il motivo della sua eliminazione sarebbe dovuto a questioni relative alle emissioni. Il che porterà molto probabilmente la firma transalpina ad optare per l’elettrificazione, contando su un appoggio elettrico da affiancare a un motore di dimensioni più “umane”.
Quando arriverà questo futuro? Per il momento non ci sono indizi su quale strada prenderà Bugatti e alla nuova Chiron, così come alle nuove versioni derivate che vedremo prossimamente, restano ancora diversi anni di vita.
Bugatti Chiron
La supercar più potente, veloce e costosa al mondo
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Mercedes-Benz Urbanetic: l’auto del futuro secondo la Stella
Il furgone del futuro secondo Mercedes? Sarà senza autista. Il concept Vision Urbanetic – un veicolo commerciale elettrico e a guida autonoma – punta sull’eliminazione dello spazio di lavoro del guidatore per incrementare l’abitabilità (nel caso di trasporto passeggeri) o il volume di carico (nel caso di trasporto merci).
Mercedes Vision Urbanetic: il furgone del futuro sarà senza autista
Il furgone del futuro secondo Mercedes? Un concept elettrico e a guida autonoma chiamato Vision Urbanetic
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