Monthly Archives: Agosto 2018
BMW Serie 3 2019: la settima generazione sarà la più sportiva di sempre
Il debutto della nuova generazione della BMW Serie 3 si avvicina, la settima generazione della berlina bavarese è quasi pronta a farsi vedere al completo. L’anteprima mondiale avverrà al Salone di Parigi 2018 (4-14 ottobre) e per ora, in anticipo sull’unveiling, da Monaco arrivano le prime immagini e informazioni ufficiali.
La più sportiva di sempre
Il primo dato importante è che la nuova Serie 3 sarà la più sportiva di sempre. BMW ha infatti dichiarato che sarà più leggera di 55 kg e avrà un assetto più basso di 10 mm. Gli ingegneri inoltre sarebbero riusciti ad aumentare la rigidità del telaio, mantenendo la tipica distribuzione dei pesi 50:50. Grazie agli assi più larghi, inoltre, anche lo sterzo migliorerà il feeling al volante.
Novità tecniche per il telaio
A proposito di chassis, poi, la nuova BMW Serie 3 2019 inaugurerà una nuova tecnologia per le sospensioni, che saranno in grado di adattarsi continuamente e progressivamente in funzione delle caratteristiche della strada, migliorando così il comfort e l’equilibrio della vettura.
Nel caso della sospensione M Sport, più rigida del 20%, l’altezza della carrozzeria scenderà di altri 10 mm, in abbinamento a molle e ammortizzatori più duri, a nuove barre stabilizzatrici e a cerchi in lega da 18 pollici. A disposizione, poi, anche il differenziale elettronico M che distribuisce la coppia tra le ruote del treno posteriore, in coordinamento con il controllo della stabilità.
Il 4 cilindri più potente della storia BMW
Per quanto riguarda la meccanica BMW non ha rilasciato molte informazioni sulle motorizzazioni che troveranno posto sotto al cofano della nuova Serie 3. L’unico dato riguarda l’arrivo di una nuova unità che vanterà il titolo di 4 cilindri più potente della storia BMW, abbinato ad una trasmissione ad otto rapporti.
BMW M2 Competition 2018
La versione più estrema della piccola coupé sportiva bavarese
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Fernando Alonso saluta la Formula 1
Credits: Foto: Ansa
Comunicandolo attraverso i suoi canali social, Fernando Alonso ha annunciato ufficialmente che alla fine di questa stagione lascerà la Formula 1.
Il pilota spagnolo ha dichiarato:
“Ho scelto di ritirarmi alcuni mesi fa ed è stata una decisione irreversibile. Vorrei comunque ringraziare sinceramente Chase Carey e Liberty Media per i loro sforzi, nel tentativo di farmi cambiare idea, e tutti coloro che mi hanno contattato in questo periodo”.
Per il momento Fernando Alonso non ha fornito informazioni rispetto al suo futuro professionale. Quest’anno aveva già sperimentato nuovi orizzonti partecipando alla 500 miglia di Indianapolis e alla 24 Ore di Lemans, con tanto di primo gradino del podio all’esordio.
Fernando ha salutato il suo team:
“Ringrazio McLaren, che mi ha dato la possibilità di ampliare i miei orizzonti e correre in altre categorie. Adesso sento di essere un pilota più completo. Dopo 17 meravigliosi anni in questo fantastico sport, per me è tempo di cambiamento, di andare avanti. Mi sono goduto ogni singolo minuto di queste incredibili stagioni e non ringrazierò mai abbastanza tutte le persone che hanno contribuito a renderle così speciali”.
Nella sua carriera in Formula 1 Fernando Alonso ha preso parte a 17 stagioni della serie regina, collezionando 2 titoli di Cmapine del Mondo (2005 e 2006), 32 vittorie, 22 pole position e 97 podi in totale.
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McLaren Special Operations: due inedite per la 720S
McLaren Special Operations ha presentato le sue due ultime personalizzazioni della 720S, battezzate Pacific Theme e Track Theme. In entrambi i casi si differenziano dal resto della gamma solo per dettagli estetici.
McLaren 720S Track Theme
La McLaren 720S Track Theme sfoggia una carrozzeria in Anniversary White, tinta basata sullo stesso colore che indossavano le monoposto britanniche di Formula 1 nella decade degli Anni ’90 (quella con lo sponsor Marlboro). I dettagli a contrasto sono in Carbon Black per il tetto, gli specchietti retrovisori e le porte. In alcuni punti specifici, tra cui anche i cerchi, richiamano l’attenzione le linee in Tarroco Orange. Altro dettaglio degno di nota di questa versione è la rifinitura opaca riservata alle componenti in fibra di carbonio, sia fuori che all’interno dell’abitacolo, quest’ultimo rivestito in Alcantara con cuciture a contrasto in McLaren Orange.
McLaren 720S Pacific Theme
La McLaren 720S Pacific Theme presenta una livrea ancora più caratteristica, con tinta predominante in Cerulean Blue, stesso colore della monoposto di Fernando Alonso. Alcune parti come il tetto, le prese d’aria e le calotte degli specchietti danno un contrasto con le rifiniture in carbonio blu cobalto. La tonalità Blu è ripresa anche all’interno dell’abitacolo, sui sedili e sul volante.
McLaren 720S
La seconda generazione della Super Series di Woking
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Jaguar Land Rover: 3 nuovi modelli in arrivo
La gamma Jaguar Land Rover passerà presto da 13 a 16 modelli. La Casa britannica espanderà la sua proposta aprendosi a nuovi segmenti e sfruttando l’arrivo di una nuova piattaforma modulare.
Nuovo Defender
La new entry più attesa è la nuova generazione del Defender, anticipata dalla concept DC100 (foto in apertura) e che avrà la difficile missione di reinventare l’iconico fuoristrada, così come lo ha fatto Mercedes con la nuova Classe G.
La Modular Longitudinal Platform (MLP)
Le tanto popolari piattaforme modulari sono ancora sconosciute in Casa Jaguar Land Rover, dove attualmente sono 7 i diversi pianali che danno vita ai 13 modelli a listino. Alcuni di nuova generazione, altri più datati. Pe poter accelerare lo sviluppo dei suoi futuri modelli e ridurre i costi di produzione, la firma d’Oltremanica sta mettendo a punto la Modular Longitudinal Platform (MLA). Questa architettura sarà compatibile con diversi tipi di powertrain, comprese le motorizzazioni ibride ed elettriche al 100%.
Una nuova entry level Land Rover
Tra il 2019 e il 2024 Jaguar Land Rover ha confermato il lancio di 3 nuovi modelli tra cui, oltre al rinnovato fuoristrada, ci saranno una nuova entry level Land Rover, che prenderà l’eredità spirituale di quella che fu la Freelander.
… e poi una sorpresa
La terza novità è ancora un mistero, con rumors che parlano di una compatta targata Jaguar da contrapporre alla Mercedes Classe A e all’Audi A3, o di una nuova sportiva da posizionare in gamma al di sotto della F-Type.
Land Rover DC100
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Hyundai Kona 1.0 T-GDI 120 CV Style
pagella |
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CITTÀ
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FUORI CITTÀ
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AUTOSTRADA
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VITA A BORDO
7
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PREZZO E COSTI
7
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SICUREZZA
9
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La Hyundai Kona ha personalità da vendere, il giusto spazio a bordo (nonostante la compattezza) ed è ben rifinita. Il motore 1.0 T-GDI tre cilindri turbo benzina da 120 CV è brillante, ma cono una guida poco attenta si dimostra un po’ assetato. Se fate molti km, meglio optare per il diesel. Ricchissimo l’allestimento Style.
L’estate è il momento migliore per riprovare le auto, soprattutto se il contesto è una vacanza al mare. La Hyundai Kona è perfetta per l’occasione: ha il giusto spazio a bordo (nel bagagliaio ci sono stati due trolley, borse da spiaggia, borsoni e teloni vari), ha un buon comfort acustico in autostrada e, soprattutto, ha anche i sedili refrigerabili. L’allestimento Style della nostra Kona, infatti, è veramente completo, e offre tutti i lussi desiderabili (impianto stereo premium incluso) e anche di più. Mi fa sempre un po’ impressione sapere che sotto il cofano c’è solo un “mille”, ma il 1.0 T-GDI tre cilindri turbo da 120 CV, sulla Hyundai Kona, vi leva ogni dubbio sul downsizing.
Lo stile della crossover coreana è molto personale e moderno, con un design dettato dai fari, dalle linee spezzate e dalle bombature scure che fanno un po’ “allroad”. È senza dubbio la Hyundai più personale della gamma. Dentro è più tradizionale, ma curata nelle finiture, e volendo si può personalizzarla a piacimento con dettagli in colori sgargianti.
La gamma motorizzazioni prevede solo potenze da 115 CV in su: si parte dal 1,6 diesel da 115 CV, per poi passare al 1.0 T-GDI benzina della nostra prova da 120 CV, fino ad arrivare al 1.6 turbo benzina da 177 CV, disponibile solo con la trazione integrale.
Noi l’abbiamo provata nell’allestimento Style.
CITTÀ
In città la Hyundai Kona si muove agile come una citycar. La sua compattezza è un pregio nel traffico e durante i parcheggi, mentre i comandi leggeri (cambio, sterzo e frizione sono morbidissimi) la rendono poco stancante. Il motore tre cilindri turbo offre un buono spunto, ma soprattutto è elastico e pieno ai medi regimi, dove serve. Vibra anche poco per essere un tre cilindri, e questo migliora il comfort non di poco. Insomma: la Hyundai Kona in città si trova davvero a suo agio e non vi fa rimpiangere il cambio automatico.
FUORI CITTÀ
Guidata in riva al mare la Hyundai Kona si muove con un filo di gas. L’acceleratore è molto sensibile e il piccolo tre cilindri è più reattivo di quanto i dati lascino immaginare (0-100 km/h in 12 secondi non le rendono giustizia). Ma è tra le curve che la Hyundai Kona sorprende davvero: lo sterzo è leggero ma preciso, l’assetto è piuttosto fermo e l’auto è bilanciata e a suo agio anche se messa alla frusta. Una vera sorpresa. Il 1.0 T-GDI turbo da 120 CV poi spinge bene per tutto l’arco del contagiri. Buona anche l’azione del cambio, dagli innesti precisi ma dalla leva un po’ lunga. di contro. L’unico difetto è che quando si guida “allegri” i consumi si alzano notevolmente. Se con una guida attenta, infatti, i consumi si fermano a 17 km/l (nella vita reale), con una guida più energica è facile scendere a 11-12 km/l, senza esagerare.
AUTOSTRADA
La Hyundai Kona è anche una discreta macina-kilometri: la seduta è comoda e naturale (più da auto che da SUV), i fruscii non infastidiscono e il cruise control adattivo con frenata automatica d’emergenza e mantenimento della corsia (di serie sulla versione Style) aiutano a rilassarsi alla guida. Peccato che il “millino” a velocità di crociera ronzi un po’ (a 130 km/h si viaggia a 3.000 giri). I consumi, invece, si assestano attorno ai 14 km/l.
VITA A BORDO
La Hyundai Kona “si vive” bene: la posizione di guida è automobilistica, ci sono tanti vani portaoggetti e i materiali sono di buona qualità, soprattutto nella versione Style. Lo stile non è ricercato e fresco come quello degli esterni, ma si percepisce lo sforzo di Hyundai per renderla più giovanile. Buono anche lo spazio per i passeggeri posteriori, nonostante i “soli” 417 cm di lunghezza, mentre il bagagliaio da 361 litri (1143 con i sedili abbattuti) è adeguato ma non da record.
PREZZO E COSTI
La Hyundai Kona ha un prezzo di partenza di 18.800 euro con il 1.0 T-GDI da 120 CV, e costa 26.050 nell’allestimento Style, che comprende, tra l’altro, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, schermo da 8 pollici con navigatore, servizi live gratis per 7 anni, Krell Premium Sound System, frenata automatica d’emergenza, cerchi da 18”, fari FULL LED e Head-Up display.
Il prezzo non è basso, ma l’allestimento è davvero ricchissimo.
SICUREZZA
La Hyundai Kona ha un’ottima tenuta di strada e ha un equipaggiamento al top per quanto riguarda i sistemi di sicurezza attivi e passivi.
DIMENSIONI |
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Lunghezza | 417 cm |
Altezza | 115 cm |
Larghezza | 180 cm |
Bagagliaio | 361 – 1143 litri |
TECNICA |
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Motore | tre cilindri turbo benzina |
Cilindrata | 998 cc |
Potenza | 120 Cv a 6.000 giri |
Coppia | 170 Nm a 1.700 giri |
Trasmissione | trazione anteriore, cambio manuale a 6 rapporti |
PRESTAZIONI |
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0-100 Km/h | 12,00 secondi |
Velocità massima | 181 km/h |
Consumi | 5,4 l/100 km |
Prezzo | 26.050 euro (Style) |
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Energica, Hoffmann prova la Ego Corsa in Austria
Non poteva mancare in Austria l’appuntamento con il consueto test che Energica effettua ormai su tutti i circuiti della MotoGP 2018 in vista del debutto del mondiale a zero emissioni nel 2019. Questa volta la Energica Ego Corsa è stata affidata alle mani esperte dell’ex pilota MotoGP Alex Hoffmann. Il trentottenne tedesco ha unito una tantum le sue due attuali professioni di collaudatore e commentatore televisivo, compiendo l’undicesimo demo lap della stagione, sui 4,3km dello splendido e scenografico tracciato austriaco, in sella alla supersportiva pronto pista di Energica ed in diretta (con tanto di commento via microfono) con Servus TV.
“Mi sono goduto il circuito come mai prima d’ora”
“È stata una gran esperienza”, ha detto Alex Hoffmann. “Mi sono goduto l’incredibile pubblico del Red Bull Ring come mai prima d’ora ed è stato fantastico poter girare di fronte a tutti questi appassionati delle due ruote. È stato un qualcosa di nuovo per me, ma avevo dalla mia il feedback dei piloti che avevano compiuto il demo lap prima di me, quindi mi ero già fatto un’idea di cosa potevo aspettarmi. È senza dubbio una moto molto potente e la sua accelerazione fantastica. So che Energica sta lavorando in maniera instancabile nello sviluppo della moto 2019 in vista della prima edizione della MotoE™ World Cup, e sono sicuro che la moto sarà pronta per la sfida!”
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Beijing BJ212 (1965): la Jeep cinese
La Beijing BJ212 – nata nel 1965 e ancora oggi in commercio – è considerata la Jeep cinese: una fuoristrada nata per l’esercito ma usata anche dai civili, una 4×4 introvabile in Italia e con quotazioni che recitano 2.000 euro.
Beijing BJ212 (1965): le caratteristiche principali
La Beijing BJ212 nasce nel 1965 come fuoristrada destinata all’Esercito Popolare di Liberazione (le forze armate cinesi) e non è raro, in quegli anni, vederla nelle parate con a bordo l’allora leader del Partito Comunista Cinese Mao Zedong.
La 4×4 asiatica – sviluppata in collaborazione con l’Unione Sovietica – ha molti elementi in comune con la UAZ 469, uscita dopo sul mercato ma progettata prima.
Beijing BJ212 (1965): la tecnica
Il motore della Beijing BJ212 del 1965 è lo stesso 2.4 a benzina utilizzato dalla UAZ.
Beijing BJ212 (1965): le quotazioni
Le quotazioni della Beijing BJ212 – un pezzo di storia dell’automobilismo cinese introvabile in Europa – recitano 2.000 euro.
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Peugeot 408: restyling per la berlina destinata alla Cina
Il gigante asiatico ha accolto in questi giorni il debutto in società della nuova Peugeot 408. La marca del leone ha introdotto l’atteso restyling della sua berlina commercializzata sul mercato cinese. Le novità riguardano l’estetica e l’equipaggiamento.
Fu in occasione del Salone di Pechino del 2014 quando la Peugeot 408 entrò in scena in Cina. Ora, qualche anno più tardi, frutto della collaborazione del Gruppo PSA con Dongfeng, suo socio locale in Asia arriva il facelift con cui i francesi sperano spingere le vendite della 408.
Le principali novità estetiche della Peugeot 408 2019 si concentrano nella parte fornitale. La griglia p stata rinnovata e adotta una nuova forma orizzontale. Il paraurti anteriore ha subito un importante restyling con nuove prese d’aria, nuovi fendinebbia e gruppi ottici con tecnologia LED. Introdotte anche nuove colorazioni per la carrozzeria e nuovi design per i cerchi in lega.
All’interno dell’abitacolo, che curiosamente non è astato dotato del famoso i-Cockpit, lo schermo touch è stato ricollocato in una posizione più elevata rispetto alla console centrale.
La gamma motori della Peugeot 408 – prodotta in Cina e in Malesia – è composta unicamente da opzioni a benzina. I propulsori più interessanti sono il il 1.2 PureTech o il 1.6 THP Turbo da oltre 160 CV di potenza e disponibile anche con il cambio automatico.
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Honda Civic: negli Usa già si aggiornano la Coupé e la Sedan
L’attuale generazione della Honda Civic è un modello molto giovane. Nel nostro mercato ha debuttato circa un anno fa e, dall’altra parte dell’Atlantico si è rinnovata praticamente in contemporanea con l’Europa. Nonostante questo, la divisione nordamericana di Honda ha già preparato un aggiornamento per la compatta giapponese, che include un leggero lifting estetico e novità per l’equipaggiamento.
Questo restyling della nuova Honda Civic arriverà negli Stati Uniti nel 2019 e coinvolgerà solo le varianti di carrozzeria Coupé e Sedan. La prima è un’opzione esclusiva per il mercato d’Oltreoceano, mentre la berlina è condivisa con il mercato europeo. Per il momento, però, non ci sono notizie ufficiali che parlano dell’arrivo di questo restyling anche sui mercati del Vecchio Continente.
Leggeri ritocchi estetici
Di fatto le novità riguardano i paraurti, leggermente ridisegnati, con nuove griglie e gruppi ottici modificati. Al posteriore la berlina riceve una nuova rifinitura cromata.
Più sicura
A livello i equipaggiamento è dove troviamo più novità, con l’avviso di collisione frontale, il sistema di frenata d’emergenza, il cruise control adattivo e il sistema di mantenimento della corsia, tutti previsti di serie a partire dall’allestimento d’ingresso della gamma.
Nuovo allestimento ‘Sport’
Tra gli allestimenti LX ed EX si inserirà inoltre un nuovo allestimento denominato ‘Sport’ che prevede cerchi in lega da 18 pollici, griglia frontale nera, nuove minigonne laterali e, nel caso della berlina, un paraurti posteriore più sportivo con terminali di scarico cromati.
Honda Civic 2017: più grande e più tecnologica
Nuova piattaforma, nuovi motori e look rivoluzionato per la compatta giapponese
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Pebble Beach, possibile debutto per una concept elettrica ad alte prestazioni targata Mercedes
Durante il mese di luglio Mercedes-Benz aveva presentato una nuova scultura denominata Aesthetics Progressive Luxury che rendeva omaggio alla famosa Mercedes W125 Rekordwagen con cui, nel 1938, Rudolf Caracciolo raggiunse la velocità record di 432,7 km/h. Primato rimasto inviolato fino al 2017 quando la Koenigsegg Agera RS sfiorava i 445 km/h ottenendo il titolo di nuova auto (questa volta di serie) più veloce al mondo.
A parte questa mitica reminiscenza, sembra che la scultura della Casa tedesca svelata il mese scorso sia stato un anticipo di una inedita concept car che potrebbe debuttare a fine mese al Concorso d’Eleganza di Pebble Beach (26 agosto).
Per stuzzicare la curiosità degli appassionati Mercedes ha rilasciato un video in cui Gorden Wagener, direttore del design della marca, da forma alla silhouette della scultura, lasciando intravedere gli hashtag #eqsilverarrow e #SwitchToEQ, che fanno pensare a una possibile concept car elettrica.
Secondo testate internazionali come l’inglese Autocar, infatti, con questa concept car debutterà un nuovo powertrain elettrico ad alte prestazioni e con un pacco batterie dalla capacità maggiore rispetto alla SLS AMG Electric Drive.
Mercedes-Benz SLS AMG Coupé Electric Drive
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