Monthly Archives: Agosto 2018
Ford introduce il Wrong Way Alert sulla nuova Focus
Per aiutare a prevenire il peggior incubo di ogni guidatore, imboccare una strada in direzione contraria, Ford ha introdotto la tecnologia Wrong Way Alert a bordo della Nuova Focus.
Jan Guesten, Development Engineer, Driver Assistance Technologies di Ford of Europe ha commentato:
“Gli incidenti frontali possono essere devastanti. I conducenti più stanchi, confusi dalla segnaletica stradale non chiara, o che guidano in condizioni di maltempo, possono più facilmente imboccare la strada sbagliata, per accorgersi solo dopo di aver messo in pericolo se stessi e la vita di altre persone”, ha commentato
Il sistema di avviso di marcia in contromano Wrong Way Alert utilizza una telecamera installata sul parabrezza e sfrutta le informazioni ottenute dal sistema di navigazione della vettura, indicando al conducente di fermarsi o invertire il senso di marcia mediante avvisi acustici e visivi, proiettati sia sul computer di bordo sia sull’Head-up Display, nel caso in cui si oltrepassino due segnali di ‘senso vietato’ su una rampa di accesso per strade a scorrimento veloce o autostradale. Il sistema si basa sulla già esistente tecnologia Traffic Sign Recognition che, attraverso una telecamera posizionata sul parabrezza, è in grado di scansionare l’ambiente circostante, rilevare la segnaletica stradale e informare il guidatore.
Ford ha testato la tecnologia, che inizialmente sarà disponibile per i clienti di Austria, Germania e Svizzera, presso il Centro Prove Ford di Lommel, in Belgio, utilizzando sulla pista segnali di ‘senso vietato’. Per testare una più ampia varietà di situazioni possibili, la telecamera del sistema è stata montata davanti a un monitor collegato a un ambiente di guida virtuale creato ad hoc utilizzando dati GPS reali.
Il sistema Wrong Way Alert rientra tra le tecnologie che l’Ovale Blu ha introdotto a bordo della nuova Focus, rendendola la più tecnologica rispetto a qualsiasi altra Ford. Il Pre-Collision Assist con Pedestrian e Cyclist Detection, ad esempio, è in grado di rilevare pedoni e ciclisti presenti sulla strada, mentre l’Evasive Steering Assist aiuta a evitare le collisioni derivanti da eventuali veicoli che procedono a rilento o inaspettatamente fermi. La Rear Wide-View Camera, garantisce una visibilità di quasi 180 gradi nella parte posteriore della vettura, per una migliore padronanza e sicurezza durante le manovre di retromarcia in uscita da parcheggi.
Ford Focus 2018, le 4 varianti
Il video ufficiale che illustra le 4 declinazioni della quarta generazione della compatta dell’Ovale Blu
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La Jaguar i-Pace sarà uno dei nuovi taxi di Monaco di Baviera
La nuova Jaguar I-Pace sta iniziando a diventare popolare nel mondo delle flotte. Oltre ai 200 esemplari della SUV elettrica inglese contrattati da WeKnowGroup come navette all’aeroporto londinese di Heathrow, o alle 20.000 unità con cui Waymo vuole mettere in piedi un’enorme flotta di veicoli autonomi, anche la maggior compagni di Taxi di Monaco di Baviera ha scelto la crossover a zero emissioni.
In totale sono 10 le Jaguar I-Pace arruolate questa settimana nella città del Sud della Germania, pronte ad entrare in servizio. Prive di modifiche rispetto alla versione originale di serie, saranno spinte dai due motori elettrici disposti ognuno su un asse, per un totale di 400 CV e 696 Nm di coppia massima. Con questa configurazione la I-Pace è in grado di sprintare da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, con 250 km/h di velocità massima.
Le batterie da 90 kWh le permettono di percorrere fino a 543 km con una sola ricarica, più che sufficienti per una giornata di servizio.
Jaguar I-Pace: zero emissioni anche per il Giaguaro
Al Salone di Los Angeles debutta la prima elettrica della Casa inglese. Sportiva, razionale e iper-tecnologica
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Smart: la formula per una vera vacanza eco chic
A partire da quest’estate, gli ospiti delle case vacanza Vacay sul lago di Como ed i turisti presenti lungo le sponde del Lario potranno noleggiare, grazie all’esperienza di Edilfar Rent, una Smart elettrica per l’intero periodo del soggiorno. Un passpartout per muoversi a zero emissioni, senza il pensiero di strisce blu e zone a traffico limitato.
Brabus Ultimate E: la super Smart elettrica
204 CV e 0-100 in 4,5 secondi per la piccola due posti tedesca.
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Lynk & Co, svelata la berlina 03
Lynk & Co ha presentato ufficialmente il suo terzo modello della gamma, una berlina a tre volumi che condivide i tratti estetici con le due SUV/crossover, la 01 e la 02.
Per il momento la firma cinese ha svelato solo alcune immagini della nuova 03, che debutterà in anteprima mondiale, a settembre, al Salone di Chengdu.
Esteticamente la nuova Lynk & Co 03 è praticamente identica alla concept car che l’aveva anticipata, con il frontale diviso in due zone: una griglia larga e stretta che incorpora i gruppi ottici inferiori e fari a LED a doppio boomerang nella zona superiore.
Il posteriore è caratterizzato da luci anch’esse a LED, da due terminali di scarico laterali e da un minaccioso diffusore. Il risultato è una berlina compatta, dall’aspetto sportivo, con minigonne e passaruota ben rimarcati.
A livello tecnico non sono stati rilasciati dettagli, anche se ci si aspettano le stesse specifiche delle sorelle di gamma. Sarà quindi basata sulla piattaforma sviluppata da Volvo, CMA (Compact Modular Architecture) e potrà contare anche su motorizzazioni elettriche e ibride per l’Europa.
In Cina, primo mercato su cui debutterà, la Lynk & Co 03 verrà proposta con motorizzazioni a 3 e 4 cilindri.
Lynk & CO 01: dal 2019 in Europa
Sarà prodotta da Volvo nello stabilimento di Ghent, in Belgio, e condividerà piattaforma e motori con la XC40
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Jaguar F-Type by Lister
Chi meglio di un tuner inglese poteva metter mano alla supercar britannica del Giaguaro? Lister rinnova l’estetica e òa meccanica della Jaguar F-Type con un upgrade ‘demoniaco’ da 666 CV…
Oltre alle modifiche al V8 da 5.0 litri, il preparatore anglosassone ha sostituito anche alcune parti originali della carrozzeria con nuove componenti in fibra di carbonio. Il frontale sfoggia una nuova griglia e sono inedite anche le sospensioni e i cerchi in lega.
Questo tuning della Jaguar F-Type firmato Lister, e battezzato LFT-666s, sarà limitato a sole 99 unità e la prima consegna avverrà a inizio ottobre di quest’anno.
Jaguar F-Type
La nuova piccola sportiva del Giaguaro. Nel 2013 debutterà in versione Spyder, nel 2014 arriva la coupé
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MotoGP 2018, Dovizioso si prende Brno davanti a Lorenzo e Marquez
Finisce con le lacrime nel casco la straordinaria gara di Andrea Dovizioso, che ha dominato in lungo e in largo, difendendosi nel finale dagli attacchi del suo compagno di squadra, Jorge Lorenzo finito secondo, e tenendo a bada Marc Marquez terzo. Ha chiuso invece quarto Valentino Rossi, che nella prima parte di gara sembrava riuscire a tenere testa ai primi, salvo poi essere abbandonato dalle gomme nel finale
Che gara nel finale
Poteva essere più facile aspettarsi una gara al comando dalla Ducati di Lorenzo e invece a Brno, decimo appuntamento della MotoGP 2018, è stato Andrea Dovizioso a trainare un gruppetto abbastanza compatto con i vari Rossi, Marquez, Lorenzo e Crutchlow fino a pochi giri dal termine. Perché tutto si è giocato proprio nel finale, quando ciascun pilota ha smesso di risparmiare le gomme e ha dato il massimo alla ricerca del miglior risultato. Ultimi due giri al cardiopalma con Dovizioso, Lorenzo e Marquez a scambiarsi sorpassi e staccate. Alla fine la spunta il Dovi, chirurgico, preciso: non ha commesso nemmeno un errore, non ha concesso neanche un cm e ha risposto puntuale agli attacchi puliti del suo compagno di squadra Lorenzo.
MotoGP 2018, Brno (Repubblica Ceca): i risultati
1 4 A. DOVIZIOSO 41:07.728
2 99 J. LORENZO +0.178
3 93 M. MARQUEZ +0.368
4 46 V. ROSSI +2.902
5 35 C. CRUTCHLOW +2.958
6 9 D. PETRUCCI +3.768
7 5 J. ZARCO +6.159
8 26 D. PEDROSA +7.479
MotoGP 2018, classifica piloti
1 Marquez 181
2 Rossi 123
3 Dovizioso 113
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Jack Miller, l’intervista: “Mi ispiro all’asso del rally Colin McRae. Senza esagerare, le cicatrici insegnano”
Credits: Alex Farinelli/Alma Pramac Racing
Riconfermato nel team Alma Pramac Racing per la prossima stagione, guiderà la Desmosedici GP19 e il suo compagno di squadra sarà il rookie Pecco Bagnaia, Jack Miller era uno dei piloti più folli del paddock (sempre che sia possibile stilare una classifica, considerato l’ambiente).
A 23 anni e con il corpo mappato dalle cicatrici, proprio per i rischi che si è preso nella vita – non solo in pista – il rider australiano sembra avere messo la testa a posto. “Ho capito che devo essere meno istintivo e più razionale. Non è facile, per un tipo selvaggio come me: sono cresciuto in totale libertà in mezzo al Verde e da bambino ne combinavo di tutti i colori” dice.
Un po’ di pazzia, però, serve in questo mestiere.
“Senza dubbio. Soprattutto dopo un infortunio pesante: non è facile rimontare in sella, dopo essere stato in ospedale per settimane. La cosa difficile è trovare l’equilibrio”.
Hai mai paura, prima di uscire dal box?
“Sempre. Più che paura, la definirei tensione. Guai, se non fossi nervoso, ogni volta che infilo il casco: se fossi tranquillo in quei momenti, significa che sarei rilassato e il pericolo di superare i limiti aumenterebbe”.
Come ti descriveresti in poche parole?
“Sono un tipo semplice e cretino, nel senso di simpatico: mi piace divertirmi, uscire con gli amici o invitarli a casa”.
Dove abiti?
“Ad Andorra, ormai diventata la patria dei piloti, perché le montagne sono il terreno di allenamento perfetto. E le tasse sono meno pesanti”.
L’Australia non ti manca?
“Certo, torno a Townsville (nel Queensland, nord-est dell’Australia, ndr) appena posso. Mi aspettano la famiglia e la fattoria in cui sono cresciuto, poco lontano dalla città: ho costruito lì una casa mia e una pista da cross, che impegna tutto il mio tempo. Mi occupo io della manutenzione, come quella delle mie moto”.
Chi era il tuo idolo da ragazzino?
“Chad Reed, fuoriclasse del motocross e del supercross, australiano come me”.
Come mai non hai seguito le sue orme?
“Ero troppo lento (ride, ndr). A 8 anni sono diventato campione australiano di Dirt Bike nei 65cc alla mia prima stagione e mi sono confermato altre 5 volte. Poi, quando ho provato in pista, ho capito che il futuro sarebbe stato in circuito: sono andato subito veloce”.
Il primo acquisto importante che hai fatto con i guadagni del Motomondiale?
“Niente di eccezionale. Il van che uso per andare ad allenarmi”.
Perché porti il numero 43?
“Quando ho iniziato a gareggiare, la Federazione australiana mi aveva assegnato il 543. L’ho tenuto per qualche anno, poi ho tolto il 5 perché i campionati superiori non ammettevano tre cifre”.
Tra 10 anni cosa farai?
“Ancora il pilota, spero. Magari con una famiglia felice e sana che mi accompagni in giro per il paddock”.
Cosa saresti disposto a fare, pur di vincere un titolo?
“Praticamente tutto!”.
Hai un motto?
“Sì, ma non è mio, è di Colin McRae, leggenda scozzese del rally, scomparso nel 2007: ‘Se hai dubbi, spingi!’. Senza esagerare, aggiungo adesso. Le cicatrici insegnano”.
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MotoGP 2018, Brno: gli orari diretta TV di Sky e Tv8
Si è conclusa la pausa estiva per i piloti della MotoGP 2018, pronti a tornare in pista questo weekend sul circuito di Brno per riprendere il lavoro lasciato al Sachsenring. Il motomondiale riparte dunque da una certezza: Marc Marquez ricomincia la seconda parte della stagione con un mondiale da conquistare sempre più vicino.
Sono 46 i punti di distacco dal suo rivale diretto Valentino Rossi, pilota che non ha mai vinto quest’anno ma che risulta tra i più costanti. A 109 punti (10 in meno di Valentino) c’è invece Maverick Vinales, seguito da Dovizioso e Zarco più staccati. Il maggior numero di vittorie a Brno appartiene a Valentino Rossi (5), seguito da Marquez (2) e Pedrosa (2).
Lo scorso anno, invece, si è imposto Marc Marquez su Pedrosa e Vinales. Come di consueto la decima tappa della MotoGP 2018 sarà trasmessa in diretta tv su Sky Sport MotoGP e su TV8. Di seguito gli orari TV per seguire l’evento.
MotoGP 2018, Brno (Repubblica Ceca): gli orari TV in diretta su Sky Sport MotoGP e su TV8
Sabato
08:55 FP3 Moto3
09:50 FP3 MotoGP
10:50 FP3 Moto2
12:30 QP Moto3
13:30 FP4 MotoGP
14:05 QP MotoGP
15:00 QP Moto2
Domenica
08:40 WUP Moto3, Moto2 e MotoGP
11:00 Gara Moto3
12:20 Gara Moto2
14:00 Gara MotoGP
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Le dieci auto più rubate in Italia nel 2017
Nel 2017 in Italia sono state rubate 86.493 auto – un calo del 7,6% rispetto al 2016 – con un tasso di recupero del 39%: questo emerge dai dati pubblicati dal Ministero dell’Interno ed elaborati da LoJack Italia, società specializzata nel rilevamento e nel recupero di beni rubati.
Di seguito troverete la classifica delle dieci auto più rubate in Italia nel 2017: una graduatoria composta soprattutto da vetture italiane e da modelli appartenenti al segmento delle piccole, anche se non mancano veicoli di altre nazioni e di altre categorie.
Le dieci auto più rubate in Italia nel 2017
1 Fiat Panda 9.352
2 Fiat Punto 7.117
3 Fiat 500 6.848
4 Lancia Ypsilon 3.428
5 Volkswagen Golf 2.746
6 Ford Fiesta 2.541
7 Fiat Uno 1.984
8 Smart fortwo 1.872
9 Renault Clio 1.575
10 Opel Corsa 1.186
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Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport Spider Zagato: la regina del 1929
L’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport Spider Zagato è stata una protagonista delle corse nel 1929: non solo per la vittoria alla Mille Miglia. Scopriamo insieme la sua storia.
Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport Spider Zagato: la storia
L’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport Spider Zagato vede la luce nel 1929: costruita in 112 esemplari (60 aspirati e 52 con compressore), monta un motore 1.750 cc a sei cilindri in linea da 64 CV (85 per la variante sovralimentata e 95 per quella da corsa) abbinato ad un cambio manuale a quattro marce.
La sportiva del Biscione debutta il 14 maggio 1929 alla Mille Miglia e conquista la vittoria grazie a Giuseppe Campari (al secondo e ultimo successo nella prestigiosa Brescia-Roma-Brescia).
L’Alfa Romeo 6C 1750 Super Sport Spider Zagato si fa valere anche all’estero: il 19 maggio si aggiudica in Belgio il GP des Frontières con Goffredo Zehender, il 7 luglio conquista la 24 Ore di Spa con il francese Robert Benoist e il nostro Attilio Marinoni mentre il 13 luglio trionfa nel GP d’Irlanda con il russo Boris Iwanowski.
Nel 1930 la spider lombarda viene rimpiazzata nelle corse ufficiali dalla Gran Sport e disputa la Mille Miglia portando a casa un 16° posto. L’ultima apparizione in gara risale alla Targa Abruzzi del 1933.
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