Monthly Archives: Agosto 2018

Euro Ape 2018, aperte le iscrizioni per il celebre raduno

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Sono partite le iscrizioni attraverso la pagina web dedicata a a Euro Ape 2018, il più importante raduno di Ape che si terrà a Salsomaggiore Terme nel weekend dal 21 al 23 settembre. Sarà un’edizione importante, dove si festeggerà il settantesimo anniversario del tre ruote da lavoro più amato al mondo e durante il quale si terrà a battesimo il nuovo Ape 50 Euro4.

Sono attesi tanti fans di Ape che ogni anno condividono la passiona per questo speciale veicolo che, in settanta anni di storia, è stato simbolo di operosità, amicizia e vita all’aria aperta fino a diventare oggetto di culto e mezzo da collezione.

Oltre due milioni e mezzo di esemplari in 5 continenti

Il programma di Euro Ape 2018 si aprirà al mattino di venerdì 21 settembre e avrà i suoi momenti più spettacolari con l’arrivo della carovana degli equipaggi partecipanti al tour “Apeggiando per l’Italia” e nelle molte escursioni e visite guidate in programma che avranno come tema la scoperta e la valorizzazione del territorio e delle sue ricchezze. Cuore della festa saranno l’Ape Village e l’Ape Club Lounge, aperti dal mattino di sabato 22.

Nessun veicolo commerciale al mondo può vantare una storia come quella di Ape. Tre ruote che sono sempre rimaste al passo con i tempi muovendo l’Italia che lavora e che oggi, grazie alla produzione negli stabilimenti Piaggio in Italia e in India, conosce grande diffusione a livello internazionale, sia nei Paesi europei sia nei mercati emergenti dell’Asia.

Oltre due milioni e mezzo di esemplari diffusi nei cinque continenti testimoniano del successo del tre ruote che ha fatto della versatilità la sua dote migliore.

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Sono Motors e il sogno dell’auto elettrica solare

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Sono Motors è una start up tedesca che nel 2016 ha annunciato il progetto di un’auto elettrica alimentata basicamente da energia solare e denominata Sion.

Con le condizioni ambientali ideali è in grado di percorrere fino a 30 km al giorno, senza bisogno di ricarica dalla presa di corrente, di cui comunque è dotata. La carrozzeria, ricoperta di policarbonato, è praticamente un pannello fotovoltaico con 4 ruote, con celle solari (330 in totale) montate sul cofano, sul tetto, sulle portiere e sul portellone posteriore.

Oltre ad essere autosufficiente per la sua mobilità, è in grado di somministrare energia alla casa, tra 2,7 e 7,6 kW, a seconda della presa utilizzata. Tra le curiosità; sarebbe in grado di trainare fino a 750 kg ed è dotata di un filtro dell’aria per l’abitacolo in muschio.

In totale sono già 6.600 i clienti che hanno anticipato denaro per riservare la propria Sion, annunciata a un prezzo di 16.000 euro – tasse escluse – e con la possibilità di noleggiare le batterie o acquistarle a un prezzo aggiuntivo di 4.000 euro.

Secondo le informazioni rilasciate da Sono Motors, la Sion sarebbe in grado di percorrere fino a 250 km con ricarica elettrica (mezz’ora per ricaricare all’80% con ricarica rapida a 50 kW), avrà 109 CV a disposizione e sarà in grado di raggiungere i 140 km/h di velocità massima.

L’inizio della produzione è previsto per il secondo semestre del 2019, anche se lo sviluppo dell’auto è ancora in itinere e si sovvenziona proprio grazie agli anticipi dei pre-ordini.

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Lamborghini Aventador SVJ: il primo teaser

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La nuova, attesissima, Lamborghini Aventador SVJ potrebbe debuttare tra pochi giorni alla Monterey Car Week in California (18-26 agosto).

In anticipo sull’unveiling, la Casa di Sant’Agata Bolognese ha svelato un primo teaser della sua supercar più spettacolare e veloce di sempre che, ancor prima del suo debutto statunitense, si è già aggiudicata il titolo di auto più veloce di sempre al Nurburgring (6:44.97 minuti), il tempio assoluto della velocità.

Non crederete ai vostri occhi”, dicono da Sant’Agata, ed effettivamente la nuova Aventador SVJ porterà in scena soluzioni aerodinamiche mai viste prima, che la renderanno ancora più agile e performante.

Derivata dalla ‘Superveloce’, monterà una variante potenziata del 12 cilindri, che nella versione attuale è già in grado di erogare fino a 750 CV di potenza, e promette un rapporto peso potenza di 1,98 kg/CV.

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Ok della Camera all’obbligo dei seggiolini salva bebè

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Con il sì della Commissione Trasporti della Camera prende corpo il disegno di legge sull’obbligo dei seggiolini salva bebè. Una misura che, secondo il Ministro Toninelli, servirà a salvare la vita ai bambini con genitori distratti. La legge, che dovrà ora essere approvata anche dal Senato e che dovrebbe entrare in vigore già dal 1 gennaio 2019, prevede l’obbligo di montare a bordo dell’auto seggiolini con sistema anti abbandono, dotato di segnali acustici e luminosi che avvisano la presenza del bambino in auto quando si spegne la vettura. In Italia negli ultimi 20 anni sono stati 7 i bambini deceduti in auto per questa causa. L’emendamento prevede anche la possibilità di introdurre, con la prossima legge di Bilancio, agevolazioni fiscali per i seggiolini dotati di allarme con detrazioni fino a 200 euro.

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Mazda 121 (1996): la Ford Fiesta giapponese

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Nel 1996 Mazda lanciò l’ultima generazione – la terza – della 121, nient’altro che una Ford Fiesta quarta serie rimarchiata (all’epoca la Casa dell’Ovale Blu era in possesso del 33,4% delle azioni del marchio giapponese). Una piccola affidabile (ma anche introvabile in Italia, più semplice rintracciarla in Germania) con quotazioni che recitano 1.000 euro.

Mazda 121 (1996): le caratteristiche principali

La terza generazione della Mazda 121 – gemella della quarta serie della Ford Fiesta – vede la luce nel 1996. Disponibile a tre o a cinque porte (con quest’ultima che abbandona le scene nel 1999), viene commercializzata in Italia fino al 2000.

La piccola giapponese è molto affidabile ma non conquista il pubblico: colpa del marchio sul cofano (meno conosciuto rispetto a Ford), della dotazione di serie poco personalizzabile e di altri difetti condivisi con la “sorella” americana (comportamento stradale poco agile e carenza di spazio per la testa dei passeggeri posteriori più alti).

Mazda 121 (1996): la tecnica

La gamma motori al lancio della Mazda 121 del 1996 comprende due unità Ford a benzina: un obsoleto – ma indistruttibile – 1.3 da 60 CV (poco convincente alle voci “prestazioni” e “consumi” e con una cilindrata elevata che non aiutava a risparmiare sull’assicurazione RC Auto) e un più moderno 1.2 da 75 CV sparito dalle scene nel 1999.

Mazda 121 (1996): le quotazioni

Le ultime Mazda 121 sono introvabili in Italia (la maggioranza dei clienti optò per la più rivendibile Ford Fiesta). Più semplice rintracciarle in Germania (con quotazioni che recitano 1.000 euro): consigliamo di puntare sul propulsore 1.3, più assetato, più fiacco ma anche molto più robusto del 1.2.

Il mondo Mazda

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Eicma 2018, già online i biglietti della prossima edizione

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Apre oggi lo store online di Eicma 2018, Esposizione Internazionale Ciclo, Motociclo e Accessori in programma nei padiglioni di Fiera Milano Rho dall’8 all’11 novembre prossimi. Fino al 30 settembre sarà possibile acquistare i biglietti ad un prezzo di lancio di 16 euro.

Già disponibile online

La nuova opzione di vendita, prima novità di Eicma 2018, è già disponibile al link www.eicma.it/ticketshop oppure cliccando su “Acquista ora” direttamente dalla pagina Facebook ufficiale della manifestazione. Alle tariffe indicate sono aggiunti 1,50 euro di commissioni fisse, prezzo chiuso e trasparente. Dal 1° ottobre fino al termine di Eicma il prezzo online sarà invece di 19 euro, mentre per l’acquisto fisico alle casse di Fiera Milano-Rho è previsto un prezzo di 23 euro per tutti i quattro giorni aperti al pubblico.

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Citroen C3 Aircross, già 100.000 unità vendute

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È un traguardo importante quello che ha tagliato oggi la nuova Citroen C3 Aircross. La crossover del Double Chevron, in dieci mesi sul mercato, ha raggiunto le 100.000 unità vendute, di cui 70.000 dall’inizio del 2018.

Solo in Italia l’hanno scelta 15.000 clienti e in breve tempo è diventata la seconda più venduta della firma francese, subito dopo la nuova C3. Un successo, quello della C3 Aircross, che va incorniciato in una crescita globale di Citroen, che nel primo semestre di quest’anno ha fatto segnare un +9%, con un volume di vendite record in Europa negli ultimi 7 anni.

La versione più scelta della C3 Aircross si posiziona nell’alto di gamma, la Shine, con il 55% degli acquisti, mentre il 25% dei clienti ha scelto il tetto bicolore e il 30% l’ha personalizzata con il pack Color (tocchi di colore su barre al tetto, pannelli laterali posteriore, gusci dei retrovisori, profili dei fari anteriori e dei coprimozzi).

Tra i riconoscimenti internazionali ricevuti, la C3 Aircross ha ottenuto Il premio europeo AUTOBEST 2018 ed è stata eletta ‘Auto dell’Anno’ nei Trofei Argus 2018 in Francia.

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Citroen C3 Aircross

La nuova crossover del marchio francese

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Auguri Giorgetto Giugiaro. Il “Designer del Secolo” compie 80 anni

Auto: a Giorgetto Giugiaro la Matita d'oro del MautoAuto: a Giorgetto Giugiaro la Matita d'oro del Mauto

Se pensi al design delle auto e sei italiano c’è solo un nome che può venirti alla mente: Giorgetto Giugiaro. La matita più famosa del mondo automotive, e non solo, compie oggi 80 anni ed è sempre il numero 1, ancora sulla cresta dell’onda.

Il titolo di “Designer del Secolo”, ricevuto nel 1999, lo ha incoronato re assoluto nel suo settore e la sua creatività continua ad influenzare anche le nuove generazioni, di auto e di designer, del XXI Secolo.

Figlio d’arte, nato in una famiglia di creativi il 7 agosto del 1938 a Garessio, in provincia di Cuneo, nel 1968 fonda insieme ad Aldo Mantovani la Italdesign, dal 2010 sotto l’egida del Gruppo tedesco Volkswagen.

Giorgetto Giugiaro ha lasciato la sua impronta su auto mitiche, best seller e icone del mercato auto tra cui l’Alfa Romeo Giulia Sprint GT, la Lamborghini Gallardo, la Fiat Uno, la Volkswagen Golf e la Fiat Panda, solo per citarne alcune. Perfino l’indimenticabile De Lorean DMC-12, protagonista della saga cinematografica Ritorno al Futuro, porta la sua firma.

Oggi Giorgetto Giugiaro è ancora in attività, insieme al figlio Fabrizio, nella sua azienda GFG.

Auto d’epoca

Giorgetto Giugiaro: le dieci auto che hanno fatto la storia

Dall’Alfa Romeo Giulia GT alla Maserati 3200 GT passando per modelli meno sportivi (Lancia Delta e Fiat Panda)

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MotoGP 2018, le foto più belle di Brno

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Ecco alcune tra le immagini più belle del decimo appuntamento della MotoGP 2018. A Brno è andata in scena questo weekend una gara straordinaria, giocata tutta negli ultimi tre giri, quelli che hanno visto Dovizioso, Marquez e Lorenzo lottare per la prima posizione. Alla fine il Dovi ha avuto la meglio e ha portato a casa meritatamente la seconda vittoria stagionale. Lorenzo ha chiuso al secondo posto e Marquez si è “accontentato” del gradino più basso del podio, riuscendo comunque ad incrementare il suo vantaggio su Valentino Rossi (giunto quarto) in classifica piloti.

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Jaguar XKR (2010): pregi e difetti della supercar britannica

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Sportività ed eleganza: è questa, in sintesi, la seconda generazione della Jaguar XKR. Oggi analizzeremo un esemplare del 2010 della supercar britannica, reduce dal restyling dell’anno prima e – soprattutto – dall’introduzione del motore 5.0 V8 a iniezione diretta con compressore volumetrico da 510 CV. Un modello introvabile (la maggior parte dei clienti all’epoca optò per la variante Cabrio) con quotazioni che superano i 30.000 euro: scopriamo insieme i pregi e i difetti dell’elegante e grintosa coupé inglese.

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I pregi della Jaguar XKR del 2010

Finitura

Atmosfera elegante e materiali pregiati: la Jaguar XKR è tanto raffinata dentro quanto cattiva fuori.

Dotazione di serie

Completa: autoradio, cerchi in lega, climatizzatore, fari bixeno, interni in pelle, navigatore, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili regolabili elettricamente, sensori di parcheggio e sospensioni attive.

Capacità bagagliaio

Il vano soddisfa senza problemi le esigenze di una coppia.

Posto guida

Posizione di seduta bassa e sportiva e comandi ergonomici: promossa.

Climatizzazione

Impianto potente, bocchette ampie e pulsanti comodi da gestire.

Sospensioni

Gli ammortizzatori si adattano automaticamente alle condizioni della strada e sono tendenti al rigido sulle superfici lisce.

Rumorosità

Quando si “passeggia” sa essere silenziosa, quando si schiaccia il pedale dell’acceleratore regala un sound coinvolgente.

Motore

Il propulsore 5.0 V8 Euro 5 a benzina sovralimentato (compressore volumetrico) della Jaguar XKR da 510 CV e 625 Nm di coppia inizia a regalare emozioni già poco sopra quota 2.000 giri.

Cambio

La trasmissione automatica a 6 rapporti (convertitore di coppia) preferisce le andature rilassate ma si difende bene anche quando si guida in modo sportivo.

Sterzo

Preciso e diretto: difficile trovare sui modelli concorrenti comandi altrettanto efficaci.

Prestazioni

Interessanti: 250 km/h di velocità massima e 4,8 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Dotazione di sicurezza

C’è tutto quello che serve: airbag frontali e laterali, attacchi Isofix e controlli di stabilità e trazione.

Freni

Impianto potente ed efficace.

Tenuta di strada

Rassicurante e divertente al tempo stesso: una Gran Turismo che ama le curve.

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I difetti della Jaguar XKR del 2010

Abitabilità

Nonostante gli ingombri esterni considerevoli (4,79 metri di lunghezza) i sedili posteriori della Jaguar XKR sono utili solo per appoggiarci le giacche.

Visibilità

Penalizzata dal lunotto piccolo e dai voluminosi montanti posteriori.

Prezzo

Da nuova nel 2010 la Jaguar XKR costava parecchio (108.151 euro). Oggi è introvabile (la maggioranza dei clienti ha optato per le versioni Cabrio) e le sue quotazioni recitano 31.900 euro: poco più di una Toyota GT86 Rock&Road appena uscita dal concessionario.

Tenuta del valore

La Jaguar XKR ha un futuro assicurato come auto d’epoca ma a breve termine sono previsti ancora cali delle quotazioni.

Consumo

Elevato: 8,1 km/l dichiarati.

Garanzie

Tutte scadute: quella globale e quella sulla verniciatura nel 2013, quella sulla corrosione nel 2016.

Scopri tutto il listino Jaguar.

Passione Jaguar

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L’articolo Jaguar XKR (2010): pregi e difetti della supercar britannica proviene da Panoramauto.

Fonte: