Monthly Archives: Luglio 2018

Sergio Marchionne lascia FCA: Mike Manley a capo del Gruppo

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Credits: Foto: Ansa

È arrivata con un comunicato stampa ufficiale, questo pomeriggio, la notizia che segna la fine di un’era per il Gruppo FCA. Sergio Marchionne lascia la guida del Gruppo. Il motivo, purtroppo, è dei meno desiderabili: la malattia. Nello specifico la decisione è arrivata dopo le complicazioni sorte, inaspettate, a seguito di un intervento alla spalla.

John Elkan, presidente di FCA ha detto:

“Sono profondamente addolorato per le condizioni di Sergio. Si tratta di una situazione impensabile fino a poche ore fa, che lascia a tutti un senso di ingiustizia. Negli ultimi 14 anni, abbiamo vissuto insieme successi e difficoltà, crisi interne ed esterne, ma anche momenti unici e irripetibili, sia dal punto di vista personale che professionale. Per tanti, Sergio è stato un leader illuminato, un punto di riferimento ineguagliabile. Per me, è stato una persona con cui confrontarsi e di cui fidarsi, un mentore e soprattutto un amico. Le transizioni che abbiamo appena annunciato, anche se dal punto di vista personale non saranno prive di dolore, ci permettono di garantire alle nostre aziende la massima continuità possibile e preservarne la cultura”.

Al posto di Sergio Marchionne è stato nominato d’urgenza nuovo Amministratore Delegato di FCA Mike Manley, 54enne responsabile del marchio Jeep dal 2009 e a capo di RAM dal 2015.

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F1 – Le cinque scuderie tedesche migliori di sempre

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Credits: epa06352398 Finnish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP celebrates after winning the 2017 Formula One Grand Prix of Abu Dhabi at Yas Marina Circuit in Abu Dhabi, United Arab Emirates, 26 November 2017. EPA/VALDRIN XHEMAJ

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La Germania ha regalato alla F1 tre piloti campioni del mondo (Michael Schumacher, Sebastian Vettel e Nico Rosberg) ma solo una scuderia tedesca – Mercedes – è stata capace di conquistare il titolo iridato.

Di seguito troverete le cinque scuderie tedesche che hanno mostrato le cose migliori in Formula 1: scopriamole insieme.

F1 – Le cinque scuderie tedesche migliori di sempre

Formula One Grand Prix of Abu DhabiFormula One Grand Prix of Abu Dhabi

1° Mercedes

STAGIONI IN F1: 11 (1954,1955, 2010-)

MONDIALI PILOTI: 6 (1954 e 1955 con Juan Manuel Fangio, 2014, 2015 e 2017 con Lewis Hamilton, 2016 con Nico Rosberg)

MONDIALI COSTRUTTORI: 4 (2014-2017)

GP DISPUTATI: 178
VITTORIE: 79
POLE POSITION: 93
GIRI VELOCI: 59
PODI: 165
DOPPIETTE: 41

Formula One Grand Prix of Abu DhabiFormula One Grand Prix of Abu Dhabi

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2° BMW Sauber

STAGIONI IN F1: 4 (2006-2009)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE PILOTI: 4° (2008 con Robert Kubica)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE COSTRUTTORI: 2° (2007)

GP DISPUTATI: 70
VITTORIE: 1
POLE POSITION: 1
GIRI VELOCI: 2
PODI: 17
DOPPIETTE: 1

BMW SauberBMW Sauber

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3° Porsche

STAGIONI IN F1: 7 (1958-1964)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE PILOTI: 4° (1961 con Dan Gurney)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE COSTRUTTORI: 3° (1961)

GP DISPUTATI: 31
VITTORIE: 1
POLE POSITION: 1
PODI: 5

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4° Rial

STAGIONI IN F1: 2 (1988, 1989)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE PILOTI: 15° (1988 con Andrea de Cesaris)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE COSTRUTTORI: 9° (1988)

GP DISPUTATI: 20

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5° Zakspeed

STAGIONI IN F1: 5 (1985-1989)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE PILOTI: 18° (1987 con Martin Brundle)

MIGLIOR RISULTATO NEL MONDIALE COSTRUTTORI: 10° (1987)

GP DISPUTATI: 53

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Passione Mercedes

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De Tomaso F1: il debutto nel Circus

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La De Tomaso F1 rappresenta il primo tentativo della Casa modenese di sfondare nel Circus: una monoposto poco competitiva e nata quasi per caso che ha consentito a Nino Vaccarella di debuttare nel Mondiale. Scopriamo insieme la sua storia.

De Tomaso F1: la storia

La De Tomaso F1 – nata nel 1961 – non viene progettata con l’obiettivo di correre nella massima serie: inizialmente si tratta infatti solo di una F2 che ha l’obiettivo di far conoscere al mondo la Casa fondata da Alejandro de Tomaso solo due anni prima.

La situazione cambia con l’introduzione del regolamento del Mondiale F1 1961, che ammette solo vetture dotate di motori aspirati con cilindrata massima di 1,5 litri. Trovatosi con una Formula 1 “già pronta”, Alejandro decide di produrre 6 esemplari (privi di propulsore) e di venderli a scuderie private.

Il debutto in F1

La De Tomaso F1 debutta ufficialmente in F1 il 2 luglio 1961 al GP di Francia: la vettura – gestita dalla Scuderia Serenissima e guidata dal nostro Giorgio Scarlatti – è tutt’altro che veloce (ultima in qualifica) e il propulsore 1.5 Osca non è neanche affidabile (Scarlatti si ritira per problemi meccanici).

Il secondo tentativo

La seconda (e ultima apparizione) della De Tomaso F1 nel Circus risale al 10 settembre al GP d’Italia con tre monoposto tutte nuovamente costrette al ritiro per noie al motore. Due sono dotate di unità 1.5 quattro cilindri da 152 CV (derivate dal propulsore dell’Alfa Romeo Giulietta e preparate da Conrero) – una della Scuderia Serenissima con cui debutta Vaccarella e l’altra del team Isobele de Tomaso guidata da Roberto Bussinello) – mentre la terza (motorizzata Osca) appartiene alla Scuderia Settecolli ed è guidata da Roberto Lippi.

Motorsport italiano d’epoca

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Mercedes Night Edition: un nuovo pacchetto per CLA, GLA e GLC

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Mercedes GLA e GLC Night EditionMercedes GLA e GLC Night Edition

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Si chiama Night Edition il nuovo pacchetto di accessori Mercedes disponibile per i modelli CLA, CLA Shooting Brake, GLA e GLC. Un pack caratterizzato dallo styling AMG e da una dotazione di infotainment più ricca (Mirror Pack e ParkTronic) con un vantaggio cliente di 3.600 euro per la GLC, di 5.500 euro per la CLA e di 7.700 euro per la GLA. Scopriamo insieme tutti i dettagli.

Mercedes Black Edition: il pacchetto per CLA e GLA

Il pacchetto Black Edition disponibile per la Mercedes CLA, la CLA Shooting Brake e la GLA è acquistabile solo sulle versioni Sport. All’esterno troviamo la vernice Nero Cosmo, Nero Notte o Bianco Polare, il kit AMG che comprende i cerchi in lega da 18” (da 19” per GLA), il tetto Panorama e i fari LED High Performance mentre nell’abitacolo spiccano gli inserti in carbon look, la plancia e i sedili sportivi in pelle ecologica Artico con cuciture a contrasto bianche e le soglie d’ingresso illuminate. Senza dimenticare la radio DAB, il Mirror Pack, il ParkTronic e il display da 8”. Solo sulla GLA sono presenti invece i sedili anteriori regolabili elettricamente con memoria e con supporto lombare, il portellone Easy-Pack con comando elettrico di apertura/chiusura, la telecamera posteriore e il navigatore.

Mercedes GLC Night Edition: la dotazione

Il pack Night Edition può essere acquistato sulla Mercedes GLC Premium e comprende: pacchetto Night, cerchi in lega AMG da 20” in grigio titanio con finitura a specchio, tetto Panorama e pedane laterali in acciaio cromato. Per quanto riguarda l’abitacolo segnaliamo gli interni AMG Line con volante multifunzione a tre razze in pelle, la pedaliera sportiva AMG e il Premium Pack con sensori di parcheggio e telecamera 360°.

Passione Mercedes

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Hyundai i30 N Line, l’allestimento sportivo

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Hyundai presenta il nuovo allestimento sportivo dedicato alla compatta i30. Si chiama N Line e si ispira alla versione top di gamma N. Dalla sorella maggiore da 275 CV eredita alcuni dettagli estetici come i paraurti e le minigonne laterali.

La i30 N Line si differenzia dal resto della gamma anche per alcune rifiniture in color argento, i doppi terminali di scarico e i cerchi in lega da 18 pollici, gommati con pneumatici Michelin Pilot Sport 4

Anche l’assetto della Hyundai i30 N Line è ritirato su un impostazione più sportiva e dinamica, l’impianto frenante è potenziato e all’interno dell’abitacolo spiccano i sedili sportivi, la pedaliera in alluminio, il volante in pelle traforata e il pomello del cambio con il logo N.

Sotto il cofano la nuova Hyundai i30 N Line potrà montare il diesel 1.6 CRDi da 136 CV o il benzina 1.4 T-GDI da 140 CV.

News

Hyundai i30 N, andati a ruba i primi 100 esemplari

In Germania tutte piazzate in solo 48 ore le prime 100 unità della First Edition

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Gran Turismo Sport: il primo torneo italiano di ESport con Mercedes-Benz

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Il prossimo 22 luglio scendono in pista le supercar del GT Sport eCup by Mercedes-Benz, il primo torneo italiano di eSport dedicato a Gran Turismo Sport. Una nuova sfida, lanciata da Sony Interactive Entertainment Italia in collaborazione con Mercedes-Benz Italia, che vede protagonista una vera icona del motorsport virtuale, il simulatore di guida più evoluto e coinvolgente nel panorama del videogaming.

Il GT Sport eCup by Mercedes-Benz si articolerà in due fasi: qualifiche e finalissima. Durante le fasi di qualifica, i partecipanti si sfideranno in occasione degli appuntamenti, online e live, del One Day Cup e del GP Monza, con un’ulteriore possibilità di accedere alla finale attraverso il Last Chance Qualifier. I migliori dodici giocatori si contenderanno la finalissima il 7 ottobre presso l’ESL Arena a Milan Games Week 2018 (Fiera Milano Rho). La partecipazione al GT Sport eCup by Mercedes-Benz è completamente gratuita e in palio un montepremi complessivo di oltre undicimila euro.

Cesare Salvini, Direttore marketing di Mercedes-Benz talia, ha dichiarato:

“I tornei di eSport, al pari dei più importanti eventi sportivi, fanno registrare il tutto esaurito nelle grandi arene internazionali. Un contesto nuovo, in cui entriamo affiancati da uno dei principali player del mercato, che ci permette di aprire una porta di accesso verso nuovi potenziali target, entrando in contatto con una grande community, unita da passione e coinvolgente entusiasmo.”

Da parte sua Marco Saletta, General Manager di Sony Interactive Entertainment Italia ha detto:

“Siamo orgogliosi di lanciare il “GT Sport e-Cup by Mercedes-Benz”, un’opportunità che darà agli amanti del franchise Gran Turismo la chance di confrontarsi con i gamer più competitivi – dichiara– Un ringraziamento speciale va a Mercedes-Benz Italia, un partner con il quale da anni sono state avviate delle sinergie strategiche in grado di elevare Gran Turismo Sport a vera icona del videogame competitivo. Questo evento conferma la nostra volontà di supportare in Italia il settore degli e-sport, insieme ai milioni di giocatori che hanno scelto PlayStation 4”.

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Gran Turismo Sport: il trailer ufficiale

In Europa arriverà il 18 ottobre di quest’anno

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BMW Serie 1 M Power Edition

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BMW presenta un nuovo allestimento per la piccola della famiglia: la Serie 1 M Power Edition. Basata sull’allestimento M Sport, sfoggia elementi e finiture esclusive “M Power” che ne esaltano il lato sportivo.

Segni di riconoscimento

I colori disponibili per la nuova BMW Serie 1 M Power Edition sono l’Alpineweiss, l’Estoril Blau e il Melbourne Red, in abbinamento ai dettagli esterni in nero lucido come i cerchi da 18’’ style 719 M Jet Black, le minigonne M Power Edition, gli spoiler, la scritta modello, la silhouette del logo e la calandra a doppio rene anteriore con M Stripes.

In aggiunta alla versione M Sport ed agli elementi esclusivi M Power, sono compresi l’impianto frenante M Sport, i vetri posteriori e lunotti oscurati, il quadro strumenti con display esteso a colori, il climatizzatore automatico bizona e il Variable Sport Steering.

Il nuovo allestimento M Power Edition è completato da dettagli interni dal design esclusivo: la pedaliera sportiva in alluminio MPerformance, le calotte in nero lucido, gli esclusivi tappetini con cuciture blu e ricamo M Power e il badge M Power Edition.

Corso di guida sicura incluso nel prezzo

E ai clienti della BMW 1 M Power è dedicato anche il Corso di Guida Sicura Avanzata BMW Driving Experience: la Serie 1 sarà infatti la prima vettura a comprendere nel prezzo questo tipo di servizio, di cui il cliente potrà usufruire entro 12 mesi dalla data di immatricolazione della vettura.

Solo 500 esemplari

Per esaltare ancor di più l’esclusività dell’M Power Edition, la produzione sarà limitata a 500 esemplari (tre e cinque porte) e coinvolgerà tutte le motorizzazioni a trazione posteriore, 4 cilindri o 6 cilindri: 120i, 125i, M140i, 118d, 120d, 125d.

News

BMW Serie 1 2017: le novità tutte dentro

A listino anche tre nuove versioni con dettagli personalizzati

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Nuova Suzuki Jimny, si parte con la ‘Sakigake’

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La quarta generazione della Suzuki Jimny arriva in Italia. Per il debutto commerciale la Casa giapponese ha preparato una versione speciale limitata della piccola fuoristrada denominata Sakigake e ordinabile solo online. Prodotta in 20 esemplari, costa 21.950 euro.

In Giapponese Sakigake è colui che compie il primo passo e in questo caso la piccola Jimny lo fa con una carrozzeria speciale BiColor con tinte esclusive per questa versione.

Otto esemplari della serie limitata avranno la livrea gialla pastello, altrettanti saranno in color avorio metallizzato e 4 in blu metallizzato, sempre in abbinamento al tetto, al cofano e ai montanti in nero a contrasto.

Il kanji SAKIGAKE sarà presente sulla copertura della ruota di scorta e sul bordo del cofano motore, accompagnato dal numero identificativo dell’esemplare.

Per il resto la Suzuki Jimny Sakigake sarà uguale al resto della gamma.

Anteprime

Nuova Suzuki Jimny: le prime foto

Suzuki ha mostrato le prime foto della nuova Jimny: la seconda generazione della 4×4 giapponese (quarta se si considerano la LJ e la SJ/Samurai) raccoglie l’eredità di un modello che ha avuto una carriera ventennale

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DS7 Crossback Puretech 225 CV: il SUV si fa sportivo

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COMFORT
Spaziosa e silenziosa, la DS7 si guida anche con due dita. Il sistema che adegua la rigidità delle sospensioni “leggendo” la strada, poi, fa miracoli.
PIACERE DI GUIDA
Tra le curve non è certo una lama, ma lo sterzo è leggero e preciso, e l’auto è agile e reattiva. Il 1.6 turbo da 225 CV non è aggressivo ma ha un bell’allungo e tanta coppia.
COSTI
Il prezzo parte da 31.100 euro, la top di gamma Grand Chic con il 1.6 turbo da 225 CV costa 47.450 euro. Per quest’ultima i consumi dichiarati sono di 5,9 l/100 km.

La DS7 Crossback è la più “DS” della gamma: è lussuosa, glamour, stracolma di tecnologia e comoda in città come nei lunghi viaggi. La versione che abbiamo provato è la 1.6 PureTech turbo benzina da 225 CV, la nuova motorizzazione (abbinata esclusivamente al cambio automatico a 8 rapporti) che dovrebbe rendere la SUV DS più veloce e sportiveggiante. In arrivo c’è anche una versione ibrida plug-in da 300 CV con trazione integrale, ma per ora il “millesei” turbo è il motore più potente in listino.

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TECH E CHIC

Lusso e tecnologia, dentro la DS7 Crossback, sono un coppia ben assortita. La versione Grand Chic ha pelle da vendere (si parla di 25 metri quadrati di pelle per ogni auto), dettagli ricercati, plastiche morbide e un orologio analogico B.R.M. 180 dedicato. Il design è sempre un po’ sfarzoso e un po’ barocco, ma nel complesso è molto più moderno ed equilibrato rispetto a quello delle sorelle DS5 e DS4.
E poi ci sono due schermi da 12 pollici che rubano la scena. Il primo, dietro il volante, è configurabile a piacimento e può mostrare la navigazione, i dati di marcia, la radio, il contagiri o la combinazione di vari indicatori; il secondo racchiude invece tutte le restanti funzioni, clima e navigazione compresi. L’unica pecca è che la ricercatezza di alcuni comandi li rende un po’ “nascosti” , ma basta imparare a conoscerla.

La posizione di guida è più da auto che da SUV e il piccolo volante dall’impugnatura cicciotta le regala una nota sportiva.
I passeggeri posteriori possono godere di un mare di spazio, anche se più alti della media, mentre il bagagliaio da 555 litri (1.752 con i sedili abbattuti) soddisfa ogni esigenza.

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AL VOLANTE DELLA DS7

Fin dai primi metri risulta molto diversa dalla sue sorelle minori: lo sterzo è più leggero e preciso e il raggio di sterzata è davvero incredibile per un’auto di queste dimensioni, davvero un bel vantaggio per chi utilizza l’auto in città. Nelle modalità Comfort e Normal sembra di viaggiare su un cuscinetto d’aria; dossi e buche non le fanno paura, anche perché il sistema DS Active Suspension (che legge l’asfalto davanti a voi e adatta le sospensioni di conseguenza) riesce ad “appiattire” le asperità con grande efficacia. Il motore ha tanta coppia fin dai bassi regimi (i 300 Nm sono disponibili già a 1.900 giri) e in modalità Sport l’auto si tende leggermente ma non diventa affatto dura. La risposta all’acceleratore invece cambia parecchio e il 1.6 turbo si fa più pieno e vigoroso, allungando con entusiasmo fino alla zona rossa del contagiri. Da ferma ci impiega 8,2 secondi per raggiungere i 100 km/h, ma più che lo scatto, è la ripresa la sua dote migliore.

Buono anche il cambio automatico a 8 rapporti: non è il più rapido in assoluto, ma mantiene sempre il motore a regime giusto, è dolce nelle cambiate e sopratutto non ha slittamenti fastidiosi.

In curva si comporta bene ma non ha certo un comportamento sportivo, meglio non forzarla e guidarla ad andature rilassate.

Insomma, la DS7 Crossback è un salotto davvero piacevole da guidare, sia in città, sia in strade più aperte. Il 1.6 turbo da 225 CV è corposo e relativamente poco assetato, ma se cercate consumi più bassi c’è anche il 2.0 diesel BlueHDi da 180 CV.

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PREZZI

I prezzi della DS7 Crossback partono da 31.100 euro per la versione BlueHDi 130 Cv So Chic e arrivano fino a 47.500 euro per la versione top di gamma Grand Chic con il 1.6 turbo PureTech da 225 CV.

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Si conclude in Svezia il tour europeo della nuova Ferrari Portofino

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Stoccolma è stata l’ultima tappa “continentale” ad ospitare l’esclusiva première della Ferrari Portofino, la nuova cabriolet di Maranello. Un viaggio che ha permesso ai dieci esemplari della nuova Gran Turismo del Cavallino Rampante di visitare, durante le ultime due settimane, suggestive località belghe e olandesi prima di arrivare nella capitale svedese.

Partito ad inizio luglio dalla città portuale di Anversa, in Belgio, l’itinerario ha raggiunto Hilversum, in Olanda, città immersa nel verde situata a 30km da Amsterdam. Da qui, attraversando le foreste ed i magnifici laghi che circondano questa città, le Portofino della carovana si sono dirette verso Hengelo, a breve distanza dal confine con la Germania. Lungo questo tratto, le doti di sportività del propulsore V8 da 600CV sono state particolarmente apprezzate dagli appassionati e dai collezionisti della Casa, a cui è stat offerta l’opportunità di guidare in anteprima la vettura.

Il viaggio nei paesi del Centro-Nord Europa è quindi proseguito in direzione della Svezia, in particolare a Malmö la sua terza città per numero di abitanti, famosa per il ponte di Öresund che attraversa il Mare del Nord e la collega alla Danimarca. Proprio da Malmö è partita l’ultima tappa di un percorso sviluppato in 28 appuntamenti che si sono conclusi a Stoccolma.

Il tour europeo della Ferrari Portofino continua in Inghilterra, in particolare a Londra. Dalla “City” i dieci esemplari della nuova convertibile caratterizzata dal tetto rigido retrattile che in soli 14 secondi cambia la configurazione da coupé ‘berlinetta’ a spider sportiva, proseguirà il suo viaggio sulle strade più belle dell’isola britannica facendo tappa, tra le altre città, a Colchester, Nottingham, Birmingham, Manchester e Leeds.

Foto

Ferrari Portofino

La cabriolet 2+2 di Maranello erede della California. Le fotografie e i dati ufficiali.

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