Monthly Archives: Luglio 2018

Hyundai Santa Fe: due ibride per la nuova generazione

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La nuova Hyundai Santa Fe ricoprirà un ruolo protagonista nei piani di elettrificazione di Hyundai a corto termine. La quarta generazione del SUV coreano sarà infatti elettrificata. In occasione della presentazione internazionale della rinnovata sport utility a sette posti, il marchio asiatico ha confermato che la sua gamma disporrà, tra le varie opzioni, di due versioni ibride.

Semi-ibrida e ibrida plug-in

L’elettrificazione della nuova Hyundai Santa Fe sarà di due livelli. Da un lato, ci sarà una versione semi-ibrida (Mild Hybrid), mentre più in alto nella gamma ci sarà la versione ibrida plug-in (PHEV). Il lancio di entrambe le varianti a doppia alimentazione avverrà nei prossimi 18 mesi, con lo sbarco sul mercato che dovrebbe avvenire nella seconda metà del 2019.

Per il momento i dettagli sulle due versioni ibride della Hyundai Santa Fe sono scarsi, anche se, molto probabilmente, la plug-in prenderà in prestito la configurazione meccanica della Kia Optima PHEV. In questo caso monterebbe il 2.0 a benzina, affiancato da un motore elettrico in grado di garantirle fino a 50 km di autonomia in modalità elettrica al 100%.

Nel caso della Santa Fe semi-ibrida, invece, Hyundai ha lasciato la porta aperta all’adozione della meccanica già annunciata per la Tucson: il diesel 2.0 CRDi da 186 CV, accompagnato da un sistema a 48 volt con batterie agli ioni di litio da 0,44 kWh, un convertitore LDC e un generatore per le partenze. Il sistema sarà inoltre in grado di fornire un extra di potenza al motore a gasolio.

Salone di Ginevra 2018

Hyundai Santa Fe 2018, le nuove immagini ufficiali

Il SUV del marchio coreano sarà svelato tra poche settimane al Salone di Ginevra 2018

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Mercato moto e scooter giugno 2018: -5,8%

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Le moto sono stabili a giugno 2018 ma gli scooter fanno registrare un calo, così il totale del mercato delle due ruote è negativo (-5,8%), proprio come accaduto per le auto. Tra l’altro siamo anche al cospetto di un mese, quello di giugno, che per le due ruote rappresenta il il picco di massima stagionalità e vale poco più del 13% del totale venduto dell’anno. Bene le immatricolazioni si sono attestate sui 27.496 pezzi, mentre se guardiamo il primo semestre il parziale è sempre positivo (+4,3%), con le moto che segnano un +9.8% e gli scooter stabili a +0,3%.

La BMW resta la regina, ma Benelli cresce

A giugno è sempre la R 1200 GS la regina tra le moto, con 501 unità immatricolate, seguita dalla Tracer 900 (472 pezzi), dall’Africa Twin (323 unità), dalla Yamaha MT-07 (308 pezzi) e dalla Benelli TRK 502/x (276 unità).

L’analisi di Andrea Dell’Orto

“Gli analisti di Confindustria stanno modificando gli indicatori macroeconomici perché la ripresa sta rallentando. Le preoccupazioni legate alle politiche protezionistiche mettono in evidenza il rischio di una guerra commerciale che non conviene a nessuno e tanto meno all’Italia che ha una vocazione all’export. L’occupazione appare ancora in crescita, ma solo per quanto riguarda contratti a tempo determinato e part- time.

A tutto questo si aggiunge l’incertezza delle iniziative di governo ancora poco chiare in termini di coperture. Nonostante tutto ciò la voglia di moto non arretra e il nostro mercato fornisce un contributo positivo, mantenendo una domanda relativamente sostenuta – dichiara Andrea Dell’orto, Presidente di Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori).

In occasione della nostra recente assemblea abbiamo presentato una serie di proposte che vanno dalla riforma del Codice della Strada, al miglioramento della sicurezza stradale anche attraverso infrastrutture dedicate, fino all’attenzione in merito alla nuova mobilità elettrica che necessita di colonnine di ricarica e incentivi mirati. Abbiamo la necessita di confrontarci con gli organi di governo al fine di supportare le decisioni che vanno nella direzione di una mobilità sostenibile, dove le due ruote devono giocare un ruolo insostituibile.”

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Benelli TRK 502 X, la crossover per viaggiare su ogni terreno

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Arriva sul mercato italiano con un prezzo di 5.990 euro, la nuova Benelli TRK 502 X. Si tratta di una enduro stradale facile, versatile e affascinante, pensata per tutti coloro che vogliono affrontare ogni terreno – monta cerchi a raggi da 19” davanti e da 17” dietro – macinando chilometri senza dover necessariamente spendere un capitale.

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Benelli TRK 502 X, motore da 47,6 CV

La nuova Benelli TRK 502 X è spinta da un bicilindrico con raffreddamento a liquido e distribuzione doppio asse camme in testa capace di erogare una potenza di 47,6 CV (35 kw) a 8500 giri/min e un picco di coppia pari a 46 Nm a 6000 giri. La lubrificazione è a carter umido, la frizione multidisco in bagno d’olio, il cambio a 6 velocità con trasmissione finale a catena.

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Telaio a traliccio e scarico rialzato per l’off-road

Il telaio è un traliccio in tubi con piastre in acciaio, mentre le sospensioni derivano dalla versione stradale: davanti c’è una forcella upside-down con steli da 50 millimetri e al posteriore un forcellone oscillante con mono ammortizzatore centrale regolabile nell’idraulica in estensione e compressione e precarico molla. TRK 502 X presenta inoltre un terminale di scarico dallo stile ricercato e posizionato in posizione rialzata rispetto alla TRK 502 versione stradale, per affrontare senza problemi i fuori strada.

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Cerchi da 19” e 17”

L’impianto frenante dotato di ABS vanta all’anteriore un doppio disco da 320 millimetri di diametro, con pinza flottante due pistoncini mentre al posteriore un disco di 260 millimetri di diametro. I cerchi a raggi da 19” all’anteriore e da 17” al posteriore, in lega di alluminio, montano rispettivamente pneumatici 110/80 e 150/70 garantendo così maggiore sicurezza anche nelle situazioni più difficili. Il serbatoio ha una capacità di ben 20 litri, mentre di serie troviamo paramani, cupolino ampio e cavalletto centrale.

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MotoGP, le novità del regolamento per il 2019: piattaforma inerziale unica e novità sulle carene alate

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Dal 2019 la MotoGP non sarà rivoluzionata ma dovrà sottostare ad alcune nuove regole. Le più importanti, quelle che in qualche modo potrebbero influenzare il rendimento dei piloti in pista, sono due. La prima riguarda l’introduzione di una piattaforma inerziale unica, che ha lo scopo di ridurre ulteriormente i costi complessivi che i vari team sono “costretti” a sostenere pur di trovare soluzioni che possano migliorare le performance delle proprie moto. Per chi non sapesse di cosa parliamo la piattaforma inerziale, per farla facile, è un piccolo cervello che attraverso i suoi sensori monitora i movimenti della moto sotto tutti i punti di vista, la gestione del motore, la velocità delle singole ruote, le sospensioni, i freni e il cambio. Ingloba tutte le informazioni e le invia alla centralina.

Centralina unica Magneti Marelli, ecco perché la Yamaha si trova in difficoltà

Apriamo una piccola parentesi. Quest’ultima è già uguale per tutti ma permette ai singoli team di settare i vari parametri a piacimento; è questo, per intenderci, l’aspetto su cui Yamaha sembra essere rimasta un po ‘indietro rispetto agli avversari. Valentino Rossi in un’intervista one to one con Guido Meda a Sky lo ha spiegato benissimo: “Quando hanno introdotto la centralina unica noi abbiamo pensato che il pacchetto fosse quello e ce lo siamo tenuti. Gli altri invece lo hanno studiato, ci sono entrati dentro e hanno cercato di tirare fuori il massimo. È questa la differenza tra Yamaha e gli altri in questo momento. Ora aspettiamo novità dai nostri ingegneri”.

Si alle carene alate, ma senza “modifiche”

L’altra novità attesa per il 2019 riguarda invece le carenature. “Le linee guida sulla progettazione aerodinamica sono state rilasciate dal Direttore Tecnico e sono stati introdotti nuovi limiti di dimensione delle appendici e nella combinazione delle varie parti. I progetti attuali saranno ancora consentiti ma non sarà possibile rimuovere o cambiare parti aerodinamiche significative. Inoltre, l’omologazione del 2019 si baserà sullo storico della stagione precedente”. Che tradotto vuol dire che si potranno omologare le carene con le ali ma non potranno cambiare configurazione di gara in gara.

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4us Mobile: il car sharing (elettrico) arriva in Puglia con Renault Zoe

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Realizzare qualcosa, al Sud, non è mai facile.

Ci vuole tempo, ci vuole costanza, ci vuole anche una certa testardaggine, oltre che la capacità di girare intorno ai problemi e trovare soluzioni differenti.

Per lanciare 4us, offerta di car sharing elettrico (“diffuso”, come dicono gli stessi ideatori) nel sud della Puglia, di anni ce ne sono voluti quattro dal momento in cui quattro professionisti e imprenditori pugliesi si sono messi in contatto con Mauro Pantaleo, diventato poi Presidente di 4us.

E anche dopo 4 anni, questo lancio è un po’ un azzardo, una scommessa in un progetto in cui si crede e a cui si vuole dare una possibilità di attecchire sul territorio.

Un territorio difficile dal punto di vista dei trasporti pubblici, ma molto interessante da quello dell’afflusso turistico e del pendolarismo non turistico.



Sponsorizzato da Renault

Renault ZOE, l’elettrica più venduta in Europa

Un motore più potente, una guida più versatile: ZOE è l’auto del futuro progettata da Renault per
unire estetica, comodità, piacere di guida e rispetto per l’ambiente. L’auto del futuro.

4us: cos’è e come funziona il car sharing elettrico del Salento

Partiamo dalla base: che cos’è 4 us, e come funziona questo car sharing pugliese?

Non in maniera molto diversa da quanto già visto in altre città d’Italia come Milano (dove è ormai diffusissimo) o Roma: si apre un’app specifica – disponibile sia per Android che su iPhone, si controlla sulla macchina la disponibilità di una delle dieci Renault Zoe al momento disponibili, si prenota e si guida, parcheggiandola al punto di arrivo e mettendola a disposizione per un nuovo utente.

Il costo? Come per gli altri car sharing è al minuto: 0,29 centesimi di euro – 2,90 euro per 10 minuti per intenderci – che diventano 50 euro per un’intera giornata una volta superate le 3 ore di utilizzo.

In sostanza: si condivide la macchina con chiunque è iscritto al servizio, evitando di doverne acquistare/noleggiare una da lasciare poi inutilizzata per decine di ore. “Sharing economy”, dicono gli americani. “Ottimizzazione di tempi e costi”, potremmo dire noi italiani. Perché a conti fatti, un risparmio c’è, soprattutto per il guidatore occasionale: in costi di rifornimento, di assicurazione, di manutenzione, di bollo.

E a beneficiarne è anche l’ambiente: in primo luogo perché numerosi studi – condotti nelle città dove servizi simili sono stati attivati – hanno dimostrato che per ogni vettura condivisa sei auto vengono tolte dalla circolazione della strada (non servono più). In secondo luogo perché, a differenza di altri car sharing, l’auto scelta è una auto elettrica, la già citata Renault Zoe.

Finalmente il Salento ha un servizio di car-sharing. Lo abbiamo voluto totalmente elettrico e permetterà a tutti i residenti di avere una soluzione alternativa, sostenibile ed economica all’uso dell’auto, e ai turisti di poter raggiungere in autonomia le località più note e frequentate dell’area anche senza bisogno di un mezzo proprio.

Così ha commentato Mauro Pantaleo l’agognato esordio di 4us, dopo i 4 anni di attesa e di lavoro. Un azzardo, certo, specie considerato l’esiguo numero di veicoli per ora a disposizione, destinati a diventare 50 entro l’inizio del prossimo anno e 300 una volta a regime.

Ma da qualche parte si doveva partire, anche perché il car sharing – l’economia condivisa, dicevamo – è anche una questione di mentalità, e di capire che il servizio esiste, e funziona, ed è pratico.

Vogliamo che il car sharing diventi una concreta alternativa all’auto privata e un servizio complementare ai servizi di trasporto pubblico che potranno così diventare più fruibili.

Il test è già iniziato. L’esperienza imprenditoriale anche. E questo, nel nostro bellissimo Sud ricco di complessità e strade tortuose, è già un ottimo auspicio.

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Bambini in auto: le regole per la massima sicurezza

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Non tutti sanno trasportare i bambini in auto: sono ancora troppi i piccoli tenuti in braccio dagli adulti o posizionati sul sedile in modo scorretto.

Per garantire la massima sicurezza dei bambini in auto Cybex (azienda tedesca appartenente al gruppo cinese Goodbaby specializzata in prodotti per l’infanzia) ha pubblicato dieci regole. Scopriamole insieme.

Le dieci regole per la massima sicurezza in auto dei bambini

  1. Non tenere i bambini in braccio durante il viaggio: in caso di incidente, il piccolo verrà strappato dalle braccia
  2. Non allacciarsi insieme al bambino con la stessa cintura di sicurezza: la cintura di sicurezza non si trova nella posizione ideale e quindi perde la sua funzione primaria
  3. Stringere a sufficienza le cinture del bambino
  4. Non posizionare il bambino nella navicella sul sedile posteriore: in caso di uno scontro frontale, il bambino sarà sollevato dalla navicella e catapultato in avanti
  5. Usare sistemi di ritenuta per il bambino: anche alle più basse velocità, un incidente può essere fatale
  6. Non lasciare l’airbag anteriore attivato
  7. Non installare i seggiolini per neonati (“ovetti“) sul sedile passeggero anteriore con l’airbag frontale attivato: in caso di incidente si possono verificare gravi traumi
  8. Non installare il seggiolino Gruppo 0+ nel senso di marcia: uno scontro frontale può provocare la rottura del collo del bambino perché la sua testa in questa fascia di età è ancora troppo pesante rispetto al resto del corpo
  9. Non installare il seggiolino in modo errato: in posizione o in senso errati, allacciato con l’uso della cintura sbagliata, oppure con cintura non bene posizionata o ben tesa, può costituire un rischio di gravi lesioni. Come regola generale, più è stretto il collegamento fra il seggiolino ed il veicolo, maggiore è la protezione offerta.
  10. Non usare il seggiolino in modo improprio: un seggiolino in qualsiasi modo modificato, con parti mancanti o alterate, non può più garantire la sicurezza del bambino. Le parti mancanti possono anche portare a conseguenze mortali. Anche una semplice vite mancante è sufficiente a provocare una rottura in caso di impatto.

 

 

 

 

 

Info utili

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Opel Mokka X

Opel Mokka X frontaleOpel Mokka X frontale

Opel Mokka X profiloOpel Mokka X profilo

Opel Mokka X vista dall'altoOpel Mokka X vista dall'alto

Opel Mokka X tre quarti posterioreOpel Mokka X tre quarti posteriore

Opel Mokka XOpel Mokka X

Opel Mokka X Apple CarPlayOpel Mokka X Apple CarPlay

Opel Mokka X cambio automaticoOpel Mokka X cambio automatico

Opel Mokka X cruscottoOpel Mokka X cruscotto

Opel Mokka X interniOpel Mokka X interni

Opel Mokka X pulsantiOpel Mokka X pulsanti

Opel Mokka X tabletOpel Mokka X tablet

Opel Mokka X telecamera posterioreOpel Mokka X telecamera posteriore

 

La Opel Mokka Xrestyling della Mokka – è una SUV compatta disponibile a trazione anteriore o integrale.

Opel Mokka X frontaleOpel Mokka X frontale

Opel Mokka X: gli esterni

Nonostante l’età (è nata nel 2016 ma non è altro che un restyling di un modello presentato nel 2012) la Opel Mokka X ha un design personale e riuscito. Molto interessante il frontale.

Opel Mokka X interniOpel Mokka X interni

Opel Mokka X: gli interni

La Opel Mokka X non è molto spaziosa ma si riscatta con un abitacolo curato e con una plancia caratterizzata da comandi ergonomici.

Opel Mokka X vista dall'altoOpel Mokka X vista dall'alto

Opel Mokka X: i motori

La gamma motori della Opel Mokka X è composta da cinque unità sovralimentate:

  • un 1.4 T turbo benzina da 120 CV
  • un 1.4 T turbo benzina da 140 CV
  • un 1.4 T turbo GPL da 140 CV
  • un 1.6 turbodiesel CDTI da 110 CV
  • un 1.6 turbodiesel CDTI da 136 CV

Opel Mokka X telecamera posterioreOpel Mokka X telecamera posteriore

Opel Mokka X: gli allestimenti

Gli allestimenti della Opel Mokka X sono cinque: “base”, Advance, Innovation, B-color e Ultimate.

Opel Mokka X

La dotazione di serie della Opel Mokka X “base” comprende: kit riparazione pneumatici, cruise control con limitatore di velocità, radio R300 BT, climatizzatore manuale, assistente alle partenze in salita, predisposizione Isofix sedile posteriore e airbag frontali, laterali e a tendina.

Opel Mokka X Advance

La Opel Mokka X Advance costa 2.650 euro più della “base” a parità di motore e aggiunge: cerchi in lega da 17”, fendinebbia, OnStar, radio R4.0 IntelliLink, alzacristalli elettrici posteriori e volante in pelle a tre razze multifunzione con comandi radio integrati.

Opel Mokka X Innovation

La Opel Mokka X Innovation costa 1.500 euro più della Advance a parità di motore e aggiunge: cerchi in lega da 18”, sensore luci, abbaglianti automatici, Sight & Light Pack, Comfort Pack, Electric Comfort Pack e vetri posteriori oscurati.

Opel Mokka X B-color

La Opel Mokka X B-color costa 650 euro più della Innovation a parità di motore e aggiunge: cerchi in lega da 18” neri e coprispecchietti retrovisori e tetto di colore nero.

Opel Mokka X Ultimate

La Opel Mokka X Ultimate costa 2.750 euro più della B-color a parità di motore e aggiunge: maniglie in tinta con la carrozzeria con inserti cromati, cerchi in lega da 18” bicolore, ruota di scorta di dimensioni ridotte, terzo poggiatesta posteriore, poggia-braccio posteriore, Navi Pack, Opel Eye, telecamera posteriore, Premium LED Pack, Navi 900 IntelliLink, Sound System Bose, sistema Open&Start e info display plus a colori 4,2”.

Opel Mokka X Apple CarPlayOpel Mokka X Apple CarPlay

Opel Mokka X: gli optional

La dotazione di serie della Opel Mokka X andrebbe arricchita con la vernice metallizzata (700 euro). Sulla Innovation e sulla B-color aggiungeremmo i fari a LED (1.250 euro) e il Navi Pack con telecamera posteriore (850 euro) mentre sulla Ultimate ci vorrebbe il tetto apribile (860 euro).

Opel Mokka X tre quarti posterioreOpel Mokka X tre quarti posteriore

Opel Mokka X: i prezzi

Motori a benzina

  • Opel Mokka X 1.4 T 120 CV Advance 22.950 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 120 CV Innovation 24.450 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 120 CV Ultimate 27.850 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV Advance 23.950 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV Innovation 25.450 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV Ultimate 28.850 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV aut. Advance 25.550 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV aut. Innovation 27.050 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV aut. Ultimate 30.450 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×4 Advance 25.950 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×4 Innovation 27.450 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T 140 CV 4×4 Ultimate 30.850 euro

Motore GPL

  • Opel Mokka X 1.4 T GPL Tech Advance 25.450 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T GPL Tech Innovation 26.950 euro
  • Opel Mokka X 1.4 T GPL Tech Ultimate 30.350 euro

Motori diesel

  • Opel Mokka X 1.6 CDTI Advance 25.700 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI Innovation 27.200 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI Ultimate 30.600 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV Advance 25.950 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV Innovation 27.450 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV Ultimate 30.850 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV aut. Advance 27.450 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV aut. Innovation 28.950 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV aut. Ultimate 32.350 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV 4×4 Advance 27.950 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV 4×4 Innovation 29.450 euro
  • Opel Mokka X 1.6 CDTI 136 CV 4×4 Ultimate 32.850 euro

Il mondo Opel

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Fonte:

Energica, ad Assen la Ego Corsa guidata da van den Goorbergh

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Continua il programma di “collaudo” di Energica sui circuiti del mondiale MotoGP. Questa domenica ad Assen, dove Marquez e compagni hanno dato vita ad uno show senza precedenti davanti a circa 110 mila spettatori, Ego Corsa è scesa in pista con Jurgen van den Goorbergh. L’ex pilota del motomondiale ha percorso i 4,5 km del tracciato con la versione 2019 della Ego Corsa con un ulteriore aggiornamento a livello di carenatura con aerodinamica migliorata, ma non solo. Assen è stata la prima uscita ufficiale del nuovo logo aziendale, parte di un corposo rebranding Energica. Il nuovo logo ha uno stile più aggressivo, in linea con l’approccio dell’azienda al mercato motociclistico internazionale, ed ha mantenuto la celebre ‘E’, il cuore pulsante che rappresenta l’anima del brand.

“Mi sono divertito, mi reputo fortunato ad averla provata su questo circuito”

“L’impressione che mi ha fatto la Ego Corsa è stata buona sin dall’inizio” ha commentato Jurgen van den Goorbergh. “L’ho guidata per la prima volta venerdì, e successivamente nel demo lap. Il venerdì è stato ovviamente di studio: la moto è molto stabile e il feeling è costante. Quando apri il gas, la moto continua ad accelerare e va forte, e molto veloce! Dopo il primo contatto di venerdì, domenica ho spinto di più; il ginocchio a terra è sempre qualcosa di entusiasmante per un pilota. Mi piace il format di questa nuova competizione e credo che sia un’ottima idea quella di avere piloti del passato e del presente come protagonisti del demo lap di fronte al loro pubblico di casa. Sono stato fortunato ad essere stato scelto per Assen, quindi un grazie va ad Energica e Dorna per questa opportunità: mi sono divertito!”

Prossima tappa Sachsenring

Il percorso di avvicinamento alla FIM Enel MotoE™ World Cup 2019 vedrà la Ego Corsa in pista una volta in più prima della pausa estiva. Al Sachsenring, a guidarla per il nono demo lap dell’anno ci sarà l’attuale capo classifica del Mondiale Supersport e primo Campione del Mondo Moto3 della storia (2012) Sandro Cortese.

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Volkswagen T-Cross: la prima immagine ufficiale

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Dopo diversi mesi di attesa, Volkswagen ha svelato la prima immagine ufficiale della futura T-Cross. Il teaser rilasciato svela il bozzetto della B-SUV che rappresenterà, con il suo arrivo nel 2019, la gamma di accesso alla famiglia SUV di Wolfsburg.

Lunga circa 4 metri, si baserà sulla stessa piattaforma della cugina spagnola Seat Arona, la variante A0 dell’architettura modulare MBQ. Con la B-SUV di Martorell condividerà anche motorizzazioni e trasmissioni.

Possibilmente sarà però più dotata tecnologicamente, soprattutto per quanto riguarda il reparto sicurezza, visto che da Wolfsburg hanno azzardato che sarà “la crossover più sicura del suo segmento“.

Esteticamente eredita i tratti stilistici delle ultime arrivate di Casa Volkswagen, con un aspetto robusto e dinamico.

Foto

Seat Arona

La Sport Utility di segmento B della Casa di Martorell, sorella minore della Ateca.

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Fonte:

Apre a Lisbona “UX Art Space By Lexus”

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Lexus ha scelto la capitale portoghese per ospitare l’UX Art Space, la nuova galleria pop-up che conferma la direzione del marchio giapponese verso il posizionamento come marchio lifestyle premium.

Oltre all’esposizione di un esclusivo prototipo del nuovo crossover Lexus UX, la galleria presenterà opere d’arte di artisti emergenti come Inês Zenha, Bence Magyarlaki, Divine Southgate-Smith e Pedro Henriquesche, che sono stati sfidati da Lexus per smaterializzare il nuovo UX e presentare la loro interpretazione della nuova Sport Utility.

Natxo Checa, fondatore, regista, curatore e produttore della Zé dos Bois Gallery (ZDB), sarà responsabile della produzione esecutiva del centro UX Art Space, al fianco di Carolina Grau, curatrice indipendente ed esperta di arte contemporanea, con una vasta esperienza in eventi internazionali e mostre.

Pascal Ruch, responsabile di #Lexus Europe ha affermato:

“Mostrandosi in continua evoluzione come centro creativo e culturale, Lisbona offre uno scenario perfetto per mostrare il nostro nuovo crossover Ux in un contesto artistico innovativo. L’UX Art Space di Lexus offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nel mondo di #Lexus e condividere la nostra passione per il designcreativo e la tecnologia innovativa. “

Carolina Grau ha detto:

“L’UX Art Space di Lexus unisce il veicolo e l’opera d’arte. Questa mostra coinvolgerà i nostri visitatori suscitando loro emozioni con l’uso dell’astrazione, creando un’interpretazione artistica del movimento, del suono, della forma e della palette dei colori che è veramente Lexus “.

Salone di Parigi 2016

Lexus UX, il prototipo debutta a Parigi

Alla kermesse parigina ci sarà anche la nuova Lexus IS e la Coupé LC

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