Monthly Archives: Aprile 2018
Aprilia RSV4 RF Limited Edition
Aprilia ha presentato in Texas, in occasione del terzo round della MotoGP 2018, una speciale versione in edizione numerata e limitata a soli 125 esemplari della RSV4 RF, riservata esclusivamente al mercato nordamericano. Spinta dal motore 1000cc 4 cilindri a V di 65° e capace di 201 CV, Aprilia RSV4 RF Limited Edition è caratterizzata da una nuova accattivante veste grafica, ispirata al Tricolore della bandiera italiana e alla livrea della Aprilia AF1 250 con la quale Loris Reggiani ottenne, nel 1987, la prima delle 294 vittorie iridate Aprilia nei Gran Premi.
Uno schema grafico ormai diventato un’icona della storia sportiva Aprilia, con la grande “A” che avvolge le fiancate, utilizzato più volte per distinguere modelli “race replica” e oggi divenuto una sorta di “marchio” del programma Factory Works. Un ulteriore elemento distintivo di Aprilia RSV4 RF Limited Edition è rappresentato dalle winglets, le appendici aerodinamiche realizzate in fibra di carbonio che contribuiscono ad apportare benefici in termini di stabilità della moto.
Una tecnologia sviluppata da Aprilia Racing sul prototipo RS-GP impegnato nel Campionato del Mondo MotoGP coi piloti Aleix Espargaró e Scott Redding e che, per la prima volta in assoluto, è resa disponibile anche per Aprilia RSV4. L’esclusività del modello è infine testimoniata dal logo “Limited Edition” e dal numero dell’esemplare inciso a laser sulla piastra di sterzo.
L’articolo Aprilia RSV4 RF Limited Edition proviene da Panoramauto.
Restyling per la Hyundai i20
Arrivata sul mercato nel 2015, la Hyundai i20 si sottopone al suo primo restyling. Riceve una serie di modifiche a livello estetico e di design, si aggiorna con differenti soluzioni tecnologiche legate alla connettività e propone una gamma motori aggiornata per rientrare nei limiti sulle emissioni.
Novità estetiche
Esteticamente la nuova Hyundai i20 2019 sfoggia un nuovo paraurti con la griglia che si adatta al nuovo linguaggio stilistico degli ultimi modelli della Casa coreana. Altre novità riguardano il posteriore, con un nuovo paraurti e il portellone del portabagagli ridisegnato e che ora ospita lo spazio per la targa, sulla versione attuale posizionata invece sul paraurti.
Completano il rinnovamento estetico i nuovi gruppi ottici posteriori e i nuovi cerchi da 15 e 16 pollici. Volendo anche la piccola utilitaria asiatica potrà essere equipaggiata con il tetto panoramico e con il nuovo tetto Phantom Black disponibile in due colori a contrasto con la carrozzeria. Rispetto ai colori entreranno in listino nuove tonalità per la carrozzeria come il Champion Blue, il Clean State e il Tomato Red.
Nuovo infotainment
La novità principale che troviamo all’interno della nuova Hyundai i20 2019 è il sistema di infotainment con touch screen da sette pollici compatibile con i sistemi Android Auto e Apple CarPlay, mentre con gli allestimenti di gamma alta si potrà avere anche il navigatore e il Live Service di Hyundai. Altri dettagli introdotti con il restyling 2019 sono la nuova presa USB e il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida SmartSense con l’avviso di cambio di corsia involontario, il mantenimento della corsia e la frenata d’emergenza.
Novità meccaniche
Sotto il cofano anche la gamma motori della nuova Hyundai i20 2019 riceve delle novità. La famiglia di motori continuerà ad essere composta dal tricilindrico 1.0 T-GDi aggiornato però con il filtro antiparticolato e con due livelli di potenza, da 100 e 120 CV, disponibile anche con il cambio a doppia frizione e sette rapporti. A questo si affiancherà il 1.2 aspirato da 75 o 85 CV con cambio manuale a 5 marce. Per la versione Active, rialzata, sarà disponibile anche il 1.4 da 100 CV, abbinato alla trasmissione a sei rapporti.
Hyundai i20 Active, la crossover
Debutta a Francoforte la variante avventuriera della segmento b coreana
L’articolo Restyling per la Hyundai i20 proviene da Panoramauto.
Crash test Euro NCAP aprile 2018: 5 stelle per la Nissan Leaf
Nella sessione di aprile 2018 dei crash test Euro NCAP è stata testata una sola vettura: la Nissan Leaf. La seconda generazione della compatta elettrica giapponese ha conquistato cinque stelle.
Molto brillanti le valutazioni: la “segmento C” a emissioni zero nipponica ha ottenuto il massimo punteggio nei due test di urto contro la barriera laterale e ottimi risultati nelle prestazioni dei sistemi di assistenza alla guida. Lievi criticità, invece, nello scontro frontale pieno, a causa dell’inadeguata protezione del bacino del conducente e del costato del passeggero posteriore.
La novità più importante introdotta nel 2018 dai crash test Euro NCAP riguarda l’inserimento nel protocollo di valutazione del freno automatico di emergenza in una prova che simula un incidente con un ciclista.
L’articolo Crash test Euro NCAP aprile 2018: 5 stelle per la Nissan Leaf proviene da Panoramauto.
Lexus ES: la settima generazione svelata a Pechino
Dopo l’anticipo con il primo teaser della settimana scorsa, Lexus svela al Salone di Pechino la nuova generazione, la settima, della ES. La nuova berlina premium giapponese, che arriverà anche in Europa, promette maggior spazio a bordo, un feeling di guida migliorato (grazie ad nuovo telaio) e più tecnologia.
La nuova Lexus ES si ispira esteticamente alla LC Coupé e alla LS berlina, prendendo come base tecnica la piattaforma GA-K (Global Architecture K), più leggera e rigida rispetto al passato.
Cresce in dimensioni con 6,5 cm in più di lunghezza, un passo più lungo di 5 cm e una carreggiata più ampia di 4,5 cm. Si abbassa, però, di 5 mm.
Anche F-Sport
Esteticamente la nuova Lexus ES 2018 potrà contare su varie proposte, come la variante di base con griglia spindle grille o la F-Sport (per la prima volta sulla gamma ES) con dettagli più aggressivi, tra cui lo spoiler posteriore, i cerchi da 19 pollici e la griglia scura. I gruppi ottici posteriori sono dotati di tecnologia LED e i cerchi per la versione standard sono da 17 o 18 pollici, offerti con tre design differenti. 12 sono invece le colorazioni disponibili per la carrozzeria, di cui due (Blu Heat e Bianco F) esclusivi per la F-Sport.
Interni ispirati alla LC Coupé
L’abitacolo è fortemente ispirato a quello della coupé sportiva Lexus LC, con il quadro strumenti con quadrante centrale e schermo touch da 12,3 pollici sulla plancia centrale. Diverse le opzioni cromatiche anche per gli interni, così come sarà disponibile una vasta scelta di materiali per le rifiniture in legno, bambù o alluminio (per la F-Sport). In optional ci sarà anche la possibilità di montare l’impianto stereo di alta gamma Mark Levinson Pure Play con 17 altoparlanti.
Meccanica
Per il momento Lexus propone due motorizzazioni per la ES: la 350 sfrutterà il V6 a benzina da 3,5 litri da 306 CV abbinato all’automatico Direct Shift a otto rapporti, mentre la 300h sarà spinta dal sistema ibrido di quarta generazione da 218 CV, composto dal 2.5 VVTi-E a ciclo Atkinson, un motore elettrico e un pacchetto batterie posizionato sotto al sedile posteriore.
A livello di telaio, infine, la nuova Lexus ES monta una nuova sospensione posteriore multilink e un nuovo servosterzo elettrico. Sulla versione F-Sport le sospensioni sono dotate del sistema a controllo elettronico AVS.
L’articolo Lexus ES: la settima generazione svelata a Pechino proviene da Panoramauto.
Mondiale F1 2018 – GP Azerbaigian a Baku: gli orari TV su Sky e TV8
Credits: epa06670653 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari (C) talks to a team member before the start of the Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International circuit in Shanghai, China, 15 April 2018. EPA/DIEGO AZUBEL
Credits: epa06667990 Finnish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP runs through the paddock after the third practice session of the 2018 Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International circuit in Shanghai, China, 14 April 2018. The Chinese Formula One Grand Prix will take place on 15 April. EPA/FRANCK ROBICHON
Credits: epa06670292 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP attends the drivers’ parade before the start of the Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International circuit in Shanghai, China, 15 April 2018. EPA/ROMAN PILIPEY
Credits: epa06668637 Australian Formula One driver Daniel Ricciardo of Aston Martin Red Bull Racing gets ready for the third practice session ahead of the Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International circuit in Shanghai, China, 14 April 2018. The 2018 Chinese Formula One Grand Prix will take place on 15 April. EPA/DIEGO AZUBEL
Credits: epa06670759 Finnish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP in action during the Chinese Formula One Grand Prix at the Shanghai International circuit in Shanghai, China, 15 April 2018. EPA/DIEGO AZUBEL
Il GP dell’Azerbaigian a Baku – quarta prova del Mondiale F1 2018 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
La prima tappa europea del campionato del mondo sarà decisa – come già in Australia, in Bahrein e in Cina – dalla strategia? Molto probabile…
F1 2018 – GP Azerbaigian: cosa aspettarsi
Il circuito di Baku – sede del GP dell’Azerbaigian – pur essendo un tracciato cittadino è molto veloce. Due gli elementi che potrebbero incidere sul risultato finale della corsa: la difficoltà nello scaldare gli pneumatici e il probabile ingresso della safety-car.
Lo scorso anno assistemmo ad una gara pazza vinta da Daniel Ricciardo e con Lance Stroll addirittura in terza posizione: cosa succederà domenica? Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Formula 1, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2018 – Baku, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 27 aprile 2018
11:00-12:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
15:00-16:30 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)
Sabato 28 aprile 2018
12:00-13:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
15:00-16:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 20:00 su TV8)
Domenica 29 aprile 2018
14:10 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:00 su TV8)
F1 – I numeri del GP dell’Azerbaigian 2018
LUNGHEZZA CIRCUITO: 6.003 m
GIRI: 51
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W08 EQ Power +) – 1’40”593 – 2017
RECORD IN GARA: Sebastian Vettel (Ferrari SF70H) – 1’43”441 – 2017
RECORD DISTANZA: Nico Rosberg (Mercedes F1 W07 Hybrid) – 1h32’52”366 – 2016
F1 – Il pronostico del GP dell’Azerbaigian 2018
1° Sebastian Vettel (Ferrari)
Sebastian Vettel può disputare un buon GP dell’Azerbaigian.
Lo scorso anno terminò la corsa di Baku in quarta posizione ma l’attuale leader del Mondiale F1 2018 è in una forma decisamente migliore: tre vittorie negli ultimi cinque GP disputati.
2° Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas è noto per la sua capacità di evitare i guai in pista: gli servirà parecchio in un GP dell’Azerbaigian ricco di insidie.
Lo scorso anno il pilota finlandese della Mercedes terminò la corsa in seconda posizione: oggi può vantare cinque podi nelle ultime sei gare e una striscia di ben 18 gare consecutive a punti.
3° Lewis Hamilton (Mercedes)
Baku non è il posto migliore per vedere Lewis Hamilton tornare al successo.
Il campione del mondo in carica è in crisi (non vince da sei mesi) e anche stavolta non sembra in grado di trionfare su una pista che non ama particolarmente: due quinti posti nelle due precedenti apparizioni in Azerbaigian.
Da tenere d’occhio: Daniel Ricciardo (Red Bull)
Daniel Ricciardo ha trionfato due settimane fa in Cina e ha vinto a Baku lo scorso anno ma a nostro avviso non è il favorito.
Tutto dipenderà da come la Red Bull saprà gestire la strategia in un GP complicato come quello dell’Azerbaigian. Se al muretto saranno bravi come a Shanghai prepariamoci a qualche sorpresa…
La squadra da seguire: Mercedes
Il curioso caso della Mercedes, in testa al Mondiale F1 2018 ma ancora a secco di vittorie.
L’anno scorso portò a casa un secondo posto nel GP dell’Azerbaigian e anche quest’anno ha buone possibilità di ottenere ottimi piazzamenti (quelli che finora hanno permesso alla Stella di conquistare la leadership iridata).
L’articolo Mondiale F1 2018 – GP Azerbaigian a Baku: gli orari TV su Sky e TV8 proviene da Panoramauto.
WRC 2018 – Rally Argentina: gli orari TV su Sky
Credits: epa06591639 Sebasian Ogier of France during the shakedown of the Rally Mexico 2018 as part of the World Rally Championship (WRC) in Guanajuato, Mexico, 08 March 2018. EPA/REPORTER IMAGES
Credits: epa06588096 German driver Thierry Neuville of Hyundai Shell Mobis WRT speaks to journalists before the start of the Rally Guanajuato Mexico, in Leon, Mexico, 07 March 2018. EPA/MARIO CASTILLO
Credits: epa06594866 Ott Tanak of Estonia speaks to the press during day 3 of Rally Mexico, Guanajuato, Leon, Mexico, 10 March 2018. EPA/REPORTER IMAGES
Credits: epa06595292 Finnish driver Jari-Matti Latvala of the Toyota Gazoo Racing WRT team reacts during the Autodromo de Leon 2 stage at the Rally of Mexico 2018, state of Guanajuato, Mexico, 10 March 2018. EPA/MARIO CASTILLO
Credits: epaselect epa06653376 Sebastien Ogier of France drives his Ford Fiesta WRC during day 2 of Rally Tour de Corse, Bastia, Corsica, France, 07 April 2018. The tour runs from 05 to 08 April. EPA/NIKOS MITSOURAS
Il Rally d’Argentina – quinta prova del Mondiale WRC 2018 – sarà trasmesso in diretta su Sky: di seguito troverete gli orari TV su Fox Sports e Sky Sport Plus.
Questa corsa – maledetta per il leader del campionato Sébastien Ogier (mai in grado di vincere sugli sterrati sudamericani) – si preannuncia molto incerta: le ultime cinque edizioni hanno visto cinque piloti diversi salire sul gradino più alto del podio. Di seguito troverete l’elenco dei driver più importanti e dei loro numeri di gara e il programma con gli orari TV delle prove speciali. In fondo all’articolo c’è invece il nostro pronostico.
WRC 2018 – Rally Argentina: i piloti più importanti
1 Ogier-Ingrassia (FRA-FRA) (Ford Fiesta) – WRC
2 Evans-Barritt (GBR-GBR) (Ford Fiesta) – WRC
3 Suninen-Markkula (FIN-FIN) (Ford Fiesta) – WRC
4 Mikkelsen-Jaeger-Synnevaag (NOR-NOR) (Hyundai i20 Coupé) – WRC
5 Neuville-Gilsoul (BEL-BEL) (Hyundai i20 Coupé) – WRC
6 Sordo-del Barrio (ESP-ESP) (Hyundai i20 Coupé) – WRC
7 Latvala-Anttila (FIN-FIN) (Toyota Yaris) – WRC
8 Tänak-Järveoja (EST-EST) (Toyota Yaris) – WRC
9 Lappi-Ferm (FIN-FIN) (Toyota Yaris)- WRC
10 Meeke-Nagle (GBR-IRL) (Citroën C3) – WRC
11 Breen-Martin (IRL-GBR) (Citroën C3) – WRC
12 Al Qassimi-Patterson (ARE-IRL) (Citroën C3) – WRC
31 Tidemand-Andersson (SWE-SWE) (Skoda Fabia) – R5
32 Greensmith-Parry (GBR-GBR) (Ford Fiesta) – R5
33 Heller-Olmos (CHL-ARG) (Ford Fiesta) – R5
85 Padilla-Garcia (ARG-ARG) (Peugeot 208 Maxi Rally) – Nat
86 Gambetta-Mercadal (ARG-ARG) (Citroën DS3) – R3
87 Bottazzini-Coronel (ARG-ARG) (Ford Fiesta Kinetic) – Nat
88 Biondi-Salgado Nash (ARG-ARG) (Ford Fiesta Kinetic) – Nat
WRC 2018 – Rally Argentina: il programma e gli orari TV su Fox Sports
Venerdì 27 aprile 2018
00:08 PS1 Super Especial Ciudad de Cordoba (1,90 km)
13:13 PS2 Las Bajadas/Villa del Dique (16,65 km)
14:00 PS3 Amboy-Yacanto (33,58 km)
15:13 PS4 Santa Rosa/San Agustin (23,85 km)
17:08 PS5 Super Especial Parque Temático (6,04 km)
19:51 PS6 Las Bajadas/Villa del Dique 2
20:38 PS7 Amboy/Yacanto 2
21:51 PS8 Santa Rosa/San Agustin 2
Sabato 28 aprile 2018
13:23 PS9 Tanti-Mataderos (13,92 km)
14:08 PS10 Los Gigantes-Cuchilla Nevada (16,19 km) (diretta TV su Sky Sport Plus)
14:35 PS11 Cuchilla Nevada-Rio Pintos (41,49 km)
16:38 PS12 Super Especial Parque Temático 2
18:23 PS13 Tanti-Mataderos 2
19:08 PS14 Los Gigantes-Cuchilla Nevada 2
19:35 PS15 Cuchilla Nevada-Rio Pintos 2
Domenica 29 aprile 2018
14:08 PS16 Copina-El Condor (16,43 km) (diretta TV su Fox Sports)
14:55 PS17 Giulio Cesare-Mina Clavero (22,41 km)
17:18 PS18 Power Stage El Condor (16,43 km) (diretta TV su Sky Sport Plus)
WRC 2018 – Rally Argentina: il pronostico
1° Sébastien Ogier (Ford)
Sébastien Ogier non ha mai vinto il Rally d’Argentina: una corsa maledetta per il leader del WRC 2018, salito sul podio in ben 4 occasioni ma mai sul gradino più alto.
Secondo noi, però, il campione del mondo in carica resta il favorito assoluto: stiamo pur sempre parlando, infatti, di un pilota capace di conquistare tre delle prime quattro gare stagionali.
2° Thierry Neuville (Hyundai)
Thierry Neuville ha conquistato il Rally d’Argentina lo scorso anno ma secondo noi questo weekend si accontenterà di un piazzamento importante per consolidare il secondo posto nel WRC 2018.
Il driver belga della Hyundai è reduce da tre podi negli ultimi cinque rally disputati: continuo ma non abbastanza per puntare al titolo.
3° Ott Tänak (Toyota)
Il podio nel Rally d’Argentina è, a nostro avviso, un obiettivo assolutamente alla portata di Ott Tänak, già terzo in Sud America lo scorso anno.
Il driver estone ha ottenuto tre secondi posti negli ultimi cinque rally affrontati ma è già molto distante dalla vetta del campionato del mondo.
Da tenere d’occhio: Jari-Matti Latvala (Toyota)
Jari-Matti Latvala è in crisi: un solo piazzamento in “top 3” negli ultimi 10 rally corsi.
Il pilota finlandese della Toyota ha però buone possibilità di fare bene in Argentina: qui in carriera può vantare un successo e una terza piazza.
L’auto da seguire: Ford Fiesta
La Ford non vince il Rally d’Argentina dal 2002 ma potrebbe invertire la tendenza con la Fiesta e con Sébastien Ogier.
La piccola dell’Ovale Blu è in uno stato di forma impressionante: tre successi nelle prime quattro gare del WRC 2018.
L’articolo WRC 2018 – Rally Argentina: gli orari TV su Sky proviene da Panoramauto.
BMW iX3 Concept: svelata a Pechino
Al Salone di Pechino 2018 BMW ha svelato una delle novità più importanti della gamma tedesca degli ultimi anni. Con la BMW iX3 la firma di Monaco anticipa infatti la futura famiglia elettrica basata sui modelli già esistenti. Non arriverà sul mercato, in forma definitiva, prima del 2020 ed entrerà in listino come variante a zero emissioni della sport utility media X3.
A livello estetico si differenzia da quest’ultima per numerosi dettagli, tra cui i gruppi ottici e i paraurti ridisegnati, oltre alla tipica griglia frontale a doppio rene che subisce la revisione probabilmente più profonda della storia BMW.
Alle novità estetiche si aggiungono i vari accenti in blu sia all’anteriore che al posteriore.
272 CV, 400 km di autonomia e ricarica in 30 minuti
A livello tecnico la BMW iX3 Concept sfrutta la stessa base della X3, ossia la piattaforma CLAR, anche se adotta uno schema meccanico completamente elettrico. BMW lo descrive come un powertrain di quinta generazione, in grado di offrire 272 CV di potenza, con batterie da 70 kWh che le garantiscono un’autonomia di 400 km (secondo il nuovo e più realistico ciclo di omologazione WLTP).
Secondo BMW, inoltre, utilizzando un caricatore rapido da 150 kW le batterie si ricaricherebbero al 100% in soli 30 minuti.
BMW iX3: arriverà nel 2020
Nuova architettura e nuovo powertrain eDrive per la prima crossover elettrica bavarese
L’articolo BMW iX3 Concept: svelata a Pechino proviene da Panoramauto.
Nuova MINI 2018: provata la Cooper S sulle strade di Maiorca
COMFORT
Gli ammortizzatori sono più morbidi del previsto, la seduta è comoda e i suoni sono ovattati. Peccato per il bagagliaio minuscolo. |
PIACERE DI GUIDA
Sterzo preciso, assetto “giusto” rendono la MINI Cooper S molto piacevole da guidare. Ma non è più la sportiva “dura” di un tempo, piuttosto una piccola GT. |
CONSUMI
Buoni, considerato il motore 2.0 turbo da 192 CV. La Casa dichiara una media di 6,3 litri/100 km |
L’aria di Maiorca è secca, profumata, ben diversa da quella torbida di Milano. Il panorama è un mix tra Corsica e Sardegna (che strano, è un’isola) e la colonna sonora è quella del 2,0 litri turbo della MINI Cooper S Cabrio. È difficile non essere di buon umore in queste situazioni, soprattutto quando il sole vi picchia dritto negli occhi e il vento vi stravolge l’acconciatura.
Ma siamo qui per lavorare, o, meglio, guidare. La MINI di ultima generazione continua ad apparire un po’ alta e stretta ai miei occhi, più matura ma anche più giocattolosa rispettoalla versione “dura e bulla” precedente; ma senza dubbio è un’auto più completa.
La MINI MY 2018, da fuori, cambia poco: troviamo nuovi anelli LED anteriori con funzione adattiva e gruppi ottici posteriori a LED con design Union Jack; ma il numero di personalizzazioni – grazie al MINI “Yours Customised” – aumenta a dismisura. Volete un esempio? La luce proiettata sul terreno quando aprite la portiera: ecco, la nostra proietta la scritta “Maiorca”, mentre il battitacco ci accoglie con un “Welcome to Maiorca”. Naturalmente potrete scriverci il vostro nome, (nel caso non ve lo ricordiate), il nome della vostra MINI, o dare sfogo alla vostra fantasia. Ci sono poi tre nuove tinte per la carrozzeria, oltre alla nuova tinta per gli interni “Malt Brown”, e tanti colori da scegliere per i pannelli abbinabili.
L’unica novità tecnica riguarda il cambio automatico: ora è disponibile il doppia frizione a sette rapporti per tutta la gamma, fatta eccezione per le versioni SD e per la JCW che montano ancora l’otto rapporti con variatore di coppia. Non manca il leggero upgrade tecnologico, inevitabile di questi tempi, del sistema d’infotainment. Lo schermo da 6,5 pollici non cambia, ma ora è anche touch, mentre con la scheda internet i servizi MINI dedicati ora godono della velocità della rete 4G; manca ancora, tuttavia, la compatibilità con i dispositivi Android.
PIÙ TRENDY CHE SPORTIVA
La MINI MY 2018, soprattutto nella versione S Cabrio, mi fa sentire già in vacanza. È un giocattolo di lusso, più trendy che sportivo, ricco di dettagli originali e a volte stravaganti. I nuovi fari posteriori con la bandiera inglese potrebbero sembrare “too much”, ma allo stesso tempo definiscono ancora meglio la sua tempra sbarazzina. E sono proprio loro a renderla riconoscibile rispetto al modello precedente, perché per il resto è solita MINI.
Dicevamo: personalizzazione. Ogni oggetto di lusso vuole essere unico, e adesso la MINI si può davvero plasmare a piacimento, come un accessorio di moda fatto su misura.
Dentro nulla è cambiato, anche perché non si poteva certo lamentare una mancanza di qualità. I materiali sono belli al tatto e alla vista, così come l’illuminazione, curatissima, che parte dal singolare anello a LED che abbraccia il sistema d’infotainment e finisce con le luci ambient, in tutti i colori che volete, modificabili con un semplice “clic”.
Lo spazio per i passeggeri posteriori non è generoso, ma è sufficiente per due adulti, mentre il bagagliaio da 215 litri ospita a fatica due trolley – ma lo fa – permettendovi così un weekend al mare. Possibilmente passando per una strada tortuosa.
MINI FEELING
Go kart feeling? Un po’ sbiadito. È vero, la nuova generazione si è ammorbidita, questo non toglie che la MINI Cooper S Cabrio continui ad offrire un piacere di guida senza uguali nella sua categoria. Lo sterzo è sempre un bisturi e vi permette di mettere le ruote dove volete e di disegnare traiettorie perfette con il minimo sforzo dei vostri polsi, ma allo stesso tempo vi tiene all’oscuro di tante informazioni sul manto stradale. Anche le sospensioni fanno un po’ effetto “tappeto volante”, rendendo la guida estremamente piacevole e vellutata, anche se poco connessa.
A rigor di logica, direi che la MINI Cooper JCW ha preso il posto della Cooper S, mentre quest’ultima è diventata una versione comoda, veloce, ma non così sportiva. In sintesi è rapida, precisa, ma molto filtrata. Questo la rende senza dubbio una compagna migliore nella vita di tutti i giorni. La MINI Cooper S è anche l’unica del suo segmento a montare un motore 2,0 litri turbo – quasi tutte montano un 1,6. È un propulsore ricco di coppia, ha un sound profondo e grintoso ma non invadente. Scoppia, borbotta, ma sempre con discrezione. Ma quel che più conta è che è elastico e pronto fin dai 1.200 giri, anche se, come ogni turbo, perde fiato dopo i 5.000. Le prestazioni sono all’altezza dei 192 CV: la Casa dichiara uno 0-100 km/h in 7,2 secondi e 235 km/h di velocità massima. Quello che sorprende sono i consumi (Mini dichiara una media di 6,3 litri/100 km), bassi se usate poco gas e la modalità “green”, che toglie potenza e rende l’acceleratore assopito, ma permette un grande risparmio.
E poi c’è il cambio automatico doppia frizione a sette rapporti, incredibilmente abile nel capire le vostre intenzioni. È meno vellutato dell’otto rapporti con convertitore di coppia, ma inserisce le marce con uno schiocco rapido, secco e decisamente più appagante.
PREZZI
Curata, esclusiva, e per questo non regalata, la nuova MINI diventa sempre più un oggetto di lusso, con una qualità ineccepibile e un livello di personalizzazione sempre più alto. I prezzi partono da 17.950 euro nella versione One, mentre la MINI Cooper S parte da 27.250 euro, che diventano 31.800 nella versione Cabrio.
L’articolo Nuova MINI 2018: provata la Cooper S sulle strade di Maiorca proviene da Panoramauto.
Mercedes-Benz Classe A L Sedan
In anticipo di qualche ora sull’anteprima mondiale al Salone di Pechino 2018, Mercedes Benz ha svelato le fotografie e le informazioni ufficiali della nuova Classe A L Sedan, la variante a tre volumi della compatta della Stella.
La versione L della Classe A sarà destinata inizialmente al mercato cinese, per poi aprirsi anche ad altri mercati. Potrà godere di un passo più lungo di 6 cm (2.789 mm), che si traduce in uno spazio maggiore per i passeggeri posteriori e in aperture più comode e ampie delle portiere.
In totale la Mercedes Classe A L Sedan misura 4.609 mm in lunghezza, 1.460 mm in altezza e 1.796 mm in larghezza, mentre il portabagagli cresce fino a 420 litri (370 litri sulla Classe A).
Sul mercato cinese verrà proposta con le motorizzazioni a 4 cilindri A180 L da 136 CV e A 200 l da 163 CV. Più avanti arriverà anche il 2.0 turbo da 190 CV. Di serie tutte le motorizzazioni saranno abbinate al cambio automatico 7G-DCT e alla trazione anteriore. La trazione integrale sarà disponibile solo su alcune motorizzazioni specifiche.
Mercedes-Benz Classe A 2018, al volante della più tecnologica della famiglia
La quarta generazione della Classe A rivede le forme, lo spazio interno e soprattutto adotta inedite tecnologie. Parte da 30.000 euro
L’articolo Mercedes-Benz Classe A L Sedan proviene da Panoramauto.
Datsun Fairlady 1600 (1965): una spider dal Giappone
La Datsun Fairlady 1600 – prodotta dal 1965 al 1970 – è una spider che non può mancare in una collezione di auto d’epoca giapponesi. Da noi è introvabile ma è facile rintracciare esemplari ben tenuti negli USA a poco più di 7.000 euro.
Datsun Fairlady 1600 (1965): le caratteristiche principali
La Datsun Fairlady 1600 – nata nel 1965 e costruita fino al 1970 – non è altro che una Fairlady 1500 più sportiva e leggermente rivista nel design dal tedesco Albrecht von Goertz, noto per aver realizzato negli anni ’50 la mitica BMW 507.
Datsun Fairlady 1600 (1965): la tecnica
Il motore della Datsun Fairlady 1600 è un 1.6 a benzina da 90 CV abbinato ad un cambio manuale a quattro marce (tutte sincronizzate). Lo stesso propulsore adottato nientepopodimeno che dalla prima serie della Nissan Silvia.
Datsun Fairlady 1600 (1965): le quotazioni
La Datsun Fairlady 1600 è introvabile in Italia ma negli USA è facile rintracciare esemplari ben tenuti a poco più di 7.000 euro.
L’articolo Datsun Fairlady 1600 (1965): una spider dal Giappone proviene da Panoramauto.