Monthly Archives: Aprile 2018

Kia Picanto X Line: la citycar che strizza l’occhio alle SUV

Kia Picanto X Line codaKia Picanto X Line coda

Kia Picanto X Line frontaleKia Picanto X Line frontale

Kia Picanto X Line profiloKia Picanto X Line profilo

Kia Picanto X Line tre quarti posterioreKia Picanto X Line tre quarti posteriore

Kia Picanto X LineKia Picanto X Line

Kia Picanto X Line cerchi in legaKia Picanto X Line cerchi in lega

Kia Picanto X Line faro anterioreKia Picanto X Line faro anteriore

Kia Picanto X Line fendinebbiaKia Picanto X Line fendinebbia

Kia Picanto X Line mascherinaKia Picanto X Line mascherina

Kia Picanto X Line paraurti posterioreKia Picanto X Line paraurti posteriore

Kia Picanto X Line scarichiKia Picanto X Line scarichi

Kia Picanto X Line logo KiaKia Picanto X Line logo Kia

 

Comfort
Sospensioni non troppo morbide e un motore a tre cilindri dal sound mai fastidioso.
Costi
Prezzo (15.050 euro) e consumi (22,2 km/l dichiarati) in linea con le rivali.
Piacere di guida
Motore riuscitissimo (tanti cavalli, molta coppia e una buona risposta ai bassi regimi), comportamento stradale più rassicurante che divertente.
Ambiente
La Kia Picanto X Line emette 104 g/km di CO2: un valore nella media della categoria.

La Kia Picanto X Line è l’ultima arrivata nel segmento – sempre più ricco di modelli – delle citycar che strizzano l’occhio al mondo delle SUV ma non ha nulla da invidiare alle regine della categoria (Fiat Panda City Cross e Volkswagen cross up!).

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare l’ultima proposta della Casa coreana, disponibile esclusivamente con l’ottimo motore 1.0 turbo tre cilindri TGDi a benzina da 101 CV (offerto anche sulla versione sportiveggiante GT Line e già visto sulle sorelle maggiori Rio e cee’d). Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Kia Picanto X Line logo KiaKia Picanto X Line logo Kia

Cosa cambia

Facile distinguere esteticamente la X Line dalle Kia Picanto “normali”: cerchi in lega da 16” Beat, griglia bicolore dedicata, paraurti specifici e plastica grezza per i passaruota e la parte inferiore della carrozzeria (di grande aiuto nei parcheggi per ridurre il rischio di “toccatine”). Senza dimenticare l’assetto rialzato di 1,5 cm.

Kia Picanto X Line frontaleKia Picanto X Line frontale

Che bel motore!

Il motore 1.0 turbo tre cilindri TGDi della Kia Picanto X Line è il primo propulsore sovralimentato a benzina di sempre montato dalla citycar asiatica nonché la più potente unità mai adottata da questa vettura.

Un piccolo gioiello (già visto sulle più grandi – ma anche più pesanti – Rio e cee’d) ricco di cavalli (101) e di coppia (172 Nm) che offre una spinta corposa ai bassi regimi e un sound evidente ma mai fastidioso. Il tutto abbinato ad un cambio manuale a cinque marce valido caratterizzato da una leva maneggevole.

Kia Picanto X Line cerchi in legaKia Picanto X Line cerchi in lega

Come si guida

La Kia Picanto X Line colpisce più per l’equilibrio generale che per le prestazioni pure. Più elastica che grintosa, ha un comportamento stradale identico a quello delle varianti meno potenti: incollata all’asfalto ma non molto agile nelle curve.

Kia Picanto X Line scarichiKia Picanto X Line scarichi

Prezzo e costi

La Kia Picanto X Line analizzata nel nostro primo contatto ha un prezzo15.050 euro – adeguato ai contenuti offerti. Buona la dotazione di serie: alzacristalli elettrici anteriori e posteriori, cerchi in lega da 16”, climatizzatore manuale, cruise control, doppio scarico cromato, fendinebbia, griglia bicolore dedicata, minigonne laterali, paraurti rivisti, passaruota dedicati, pedaliera in alluminio, profilo laterale vetri cromato, radio Android Auto Apple CarPlay AUX Bluetooth USB con comandi al volante, retrovisori ripiegabili elettricamente, sensore luci, sensori di parcheggio posteriori con telecamera e vetri posteriori oscurati.

Da non sottovalutare, inoltre, la garanzia lunghissima di 7 anni o 150.000 km, i consumi onesti (22,2 km/l dichiarati, oltre 15 ottenibili senza brusche accelerate) e la tenuta del valore che si preannuncia buona (le citycar “finte SUV” stanno piacendo).

Kia Picanto X Line codaKia Picanto X Line coda

Bagagliaio ok, Euro NCAP meno

Per quanto riguarda il resto la X Line è identica alla Kia Picanto “standard”: una “segmento A” versatile contraddistinta da un bagagliaio molto grande (255 litri che diventano 1.010 quando si abbattono i sedili posteriori) e da un abitacolo omologato cinque posti ma con un divano un po’ troppo stretto per accogliere comodamente tre passeggeri.

Costruita con cura e con una dotazione di sicurezza simile alle rivali (airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione e monitoraggio pressione pneumatici), non se l’è cavata molto bene nei crash test Euro NCAP visto che ha ottenuto solo tre stelle.

Scheda tecnica

Motore turbo benzina
N. cilindri/cilindrata 3/998 cc
Potenza 74 kW (101 CV) a 4.500 giri
Coppia 172 Nm a 1.500 giri
Trazione anteriore
Velocità max 180 km/h
Acc. 0-100 km/h 10,1 s
Consumo urb./extra/medio 17,9/25,0/22,2 km/l
Dimensioni 3,60/1,60/1,49 metri
Passo 2,40 metri
15.050 euro

Il mondo Kia

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Volkswagen T-Roc by ABT

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ABT mette le mani sulla nuova arrivata della famiglia di Wolfsburg. La Crossover T-Roc passa per le officine del tuner tedesco e fa sognare una versione GTI.

Sotto il cofano il 2.0 TSI, di serie da 190 CV, incrementa la potenza fino a 228 CV ed eleva la coppia da 320 a 360 Nm, grazie al kit ABT Engine Control (riprogrammazione della centralina).

Dal punto di vista tecnico ABT ha messo mano anche al chassis della Volkswagen T-Roc, introducendo nuove molle degli ammortizzatori che ribassano la vettura tra i 35 e i 40 mm.

E in attesa del body kit estetico, ancora non svelato, ABT propone inediti cerchi in lega con diversi design disponibili e dimensioni tra i 18 e i 20 pollici.

Foto

Volkswagen T-Roc

La SUV compatta di Wolfsburg basata sulla piattaforma MQB

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Porsche Carrera Cup Italia: la prova della vettura da corsa

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Porsche Carrera CupPorsche Carrera Cup

 

Imola ad aprile è meravigliosa: una città verde, soleggiata, tiepida. Oggi, però, una leggera foschia dovuta alla pioggia della notte passata copre il panorama collinare e l’umidità tinge di chiazze scure l’asfalto. Un dettaglio che non è sufficiente a rovinare la splendida giornata, ma che diventa rilevante nel momento in cui si deve provare una Porsche GT3 Cup da corsa per la prima volta.
È la giornata di test ufficiali, oggi. La stagione della Porsche Carrera Cup Italia sta per cominciare (la prima gara è il 27 aprile, proprio ad Imola), e quest’anno sarà ancora più ricca e combattuta.

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IL FORMAT 2018

Il format prevede sette round con doppia manche, ciascuna di 28 minuti + un giro. Il weekend di gara si apre con una sessione di prove libere da un’ora, mentre le qualifiche sono strutturate in 30 minuti a cui parteciperanno tutti i piloti, dopodiché i 10 più veloci avranno 10 minuti di tempo per giocarsi la pole position. Quest’anno inoltre saranno due le categorie di vetture in pista: quella gentleman della Michelin Cup e quella “pro” che utilizzerà la vettura 2018.

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LA NUOVA PORSCHE GT3 CUP

La nuova Porsche GT3 Cup (modello 991 MK2) monta il 6 cilindri boxter 4.0 litri della versione stradale (la vettura 2017 monta ancora il 3,8 litri), questo significa che ha più coppia e più potenza a disposizione. La cavalleria infatti passa dai 460 CV della versione 2017 ai 485 CV. Per motivi di affidabilità, i motori delle Carrera GT3 cup sono meno potenti e girano a regimi inferiori rispetto a quelli delle versioni stradali; la potenza massima infatti è sviluppata a 7.500 giri/min anziché a 8.500. Con il passaggio al nuovo motore 4,0 litri, inoltre, la revisione si effettua dopo 100 ore di utilizzo, quasi il doppio della durata rispetto al “vecchio” 3,8 litri. La frizione è a triplo disco, mentre il cambio è un sequenziale a 6 rapporti che si attiva tramite i relativamente piccoli paddle al volante.

Per il resto, l’auto rimane quasi la stessa: svuotata di tutto, con un’ala posteriore regolabile enorme e un’altezza da terra ridotta al minimo. Lo schema delle sospensioni rimane lo stesso (McPherson all’anteriore e multilink al posteriore, ma ovviamente si possono regolare camber, convergenza, altezza e angolo di incidenza. La cura dimagrante che spetta ad ogni versione da corsa ha limato il peso della GT3 a 1.200 kg, quasi 230 kg in meno rispetto alla versione stradale.
Ci sono poi delle gomme Michelin slick montate su cerchi da 18 pollici (invece che da 20”) da 27/65 all’anteriore e 31/71 al posteriore.

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“La prima impressione è che la GT3 sia ancora più piccola e raccolta della versione stradale. Si muove con la stessa inerzia di una lattina vuota, e alle basse velocità la trasmissione sobbalza a singhiozza”

DIETRO IL VOLANTE

Ho sempre guidato vetture da corsa con la trazione anteriore, quindi per me questa è una cosa nuova. Fortunatamente conosco bene le Porsche e ho provato di recente la nuova 911 GT3, ma comunque non so cosa aspettarmi.

Da fuori è intimidatoria, ma appena mi calo nell’abitacolo mi sento subito a mio agio. La visibilità è davvero ottima per una vettura da corsa e la seduta è sdraiata ma non esageratamente infossata. La Cup d’altronde è strettamente derivata dalla versione di serie, quindi conserva molto della “vivibilità” della 911. Conserva anche la pedaliera. Il pedale della frizione è duro e ha la corsa lunga quanto un tappo di bottiglia, ma partire è più facile di quanto mi aspettassi. Non c’è alcun tipo di aiuto elettronico, quindi il traction control si chiama “piede destro” e l’ESP si chiama “giudizio”. Anche perché la 911 Carrera Cup è un’auto formativa, didattica, perfetta per far crescere i giovani talenti. Rimane tuttavia il sistema ABS (introdotto due anni fa), regolabile fino ad annullarne l’intervento; ma è comunque un sistema da corsa che ha poco a che fare con quello stradale.
Sfortunatamente percorro i primi tre giri a 60 km/h in regime di full course yellow (bandiera gialla per tutta la pista), ma mi sono utili per prestare attenzione ad alcuni particolari. La prima impressione è che la GT3 sia ancora più piccola e raccolta della versione stradale. Si muove con la stessa inerzia di una lattina vuota, e alle basse velocità la trasmissione sobbalza a singhiozza.

Non appena mi vedo sventolare davanti la bandiera verde comincio a far girare il motore a regimi più entusiasmanti. Il sound della Cup è metallico e profondo, ma si sente che mancano quei 1.000 giri finali da cardiopalma che possiede la versione stradale; ciò non toglie che la GT3 sia maledettamente veloce, ma non in modo spaventoso, anzi: il motore sembra quasi sovradimensionato rispetto al telaio. Non è intimidatoria, e nemmeno scorbutica, ha solo un limite molto molto alto. La trazione è monumentale, tanto che si può utilizzare l’acceleratore come se fosse un pulsante on-off in quasi tutte le curve, ma bisogna abituarsi ad andare contro il proprio istinto.
In fondo al rettilineo di Imola il muso si alleggerisce e, quando si superano i 260 km/h in quel leggero accenno a sinistra, comincia a galleggiare. È una scarica d’adrenalina pazzesca.
Per fortuna la Porsche GT3 Cup elimina grosse fette di velocità con una facilità sconcertante: il pedale è duro, ma allo stesso tempo modulabile e preciso, il che vi permette di regolare la frenata con precisione millimetrica.
Percorro solo quattro o cinque giri, non abbastanza da farmi capire il suo vero limite, ma sufficienti a lasciarmi un’impronta indelebile. Viva le macchine da corsa.

Porsche Carrera Cup 7Porsche Carrera Cup 7
“La prima impressione è che la GT3 sia ancora più piccola e raccolta della versione stradale. Si muove con la stessa inerzia di una lattina vuota, e alle basse velocità la trasmissione sobbalza a singhiozza”

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Mahindra KUV100: la risposta indiana alla Suzuki Ignis

Mahindra KUV100 codaMahindra KUV100 coda

Mahindra KUV100 faro anterioreMahindra KUV100 faro anteriore

Mahindra KUV100 frontaleMahindra KUV100 frontale

Mahindra KUV100 logo KUV100Mahindra KUV100 logo KUV100

Mahindra KUV100 logo powered by mFalconMahindra KUV100 logo powered by mFalcon

Mahindra KUV100 mascherinaMahindra KUV100 mascherina

Mahindra KUV100 portellone apertoMahindra KUV100 portellone aperto

Mahindra KUV100 profiloMahindra KUV100 profilo

Mahindra KUV100 tre quarti posterioreMahindra KUV100 tre quarti posteriore

Mahindra KUV100Mahindra KUV100

Mahindra KUV100 pulsante accensioneMahindra KUV100 pulsante accensione

Mahindra KUV100 interniMahindra KUV100 interni

 

Comfort
I tre cilindri si fanno sentire nell’abitacolo.
Costi
Prezzo basso (12.700 euro per la più ricca versione K8), consumi dichiarati altissimi (16,1 km/l: come una Seat Ateca 1.4 EcoTSI DSG a trazione integrale da 150 CV…).
Piacere di guida
Preferisce le andature rilassate: motore povero di cavalli e di coppia (ma elastico) e comportamento stradale poco agile nelle curve.
Ambiente
La Mahindra KUV100 emette 146 g/km di CO2: quanto una Skoda Octavia RS da 245 CV…

La Mahindra KUV100 è – insieme alla Suzuki Ignis – l’unica SUV a cinque porte in commercio da noi lunga meno di quattro metri.

Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare (per soli 8 minuti e oltretutto in pista, il terreno meno adatto per valutare una vettura di questo tipo) la versione più ricca – chiamata K8 – della crossoverlow-cost” indiana a trazione anteriore. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Mahindra KUV100 interniMahindra KUV100 interni

Cinque posti in 3,70 metri

Gli ingegneri Mahindra sono riusciti a ricavare all’interno della KUV100 (lunga solo 3,70 metri) un abitacolo spazioso (tanti i centimetri a disposizione delle spalle e della testa dei passeggeri posteriori, meno quelli per le gambe), ricco di vani portaoggetti e oltretutto omologato cinque posti. Non altrettanto convincente il bagagliaio: il vano ha una forma regolare ed è abbastanza capiente (243 litri che diventano 473 quando si abbattono i sedili posteriori) ma è penalizzato da una soglia di carico altissima.

Deludenti le finiture: materiali di bassa qualità, assemblaggi imprecisi e alcune soluzioni decisamente datate come lo scomodo freno a mano a maniglia posizionato sotto la consolle centrale e il display da soli 3,5” dell’infotainment con una grafica proveniente dal secolo scorso.

Il design degli interni è gradevole mentre quello della carrozzeria è rivedibile: se è vero che il frontale è aggressivo al punto giusto è altrettanto vero che nella vista di profilo sembra una microcar (le auto per i quattordicenni, per intenderci) cresciutella.

Mahindra KUV100 logo powered by mFalconMahindra KUV100 logo powered by mFalcon

Chi va piano…

La Mahindra KUV100 non è un’auto fatta per andare forte: il motore 1.2 tre cilindri a benzina è povero di cavalli (83) e di coppia (115 Nm) ma può vantare un’ottima spinta ai bassi regimi. Il baricentro alto unito alla scarsa agilità nei cambi di direzione non sono il massimo, poi, per chi cerca il piacere di guida.

Una piccola SUV più elastica che grintosa, insomma, contraddistinta da uno sterzo dall’impostazione turistica, da un pedale della frizione leggerissimo e da una leva del cambio maneggevole e molto rialzata (soluzione adottata per ricavare più spazio nell’abitacolo).

In occasione del nostro primo contatto è stato impossibile valutare il comfort offerto dalle sospensioni (abbiamo guidato la Mahindra KUV100 su una pista completamente liscia per soli 8 minuti) mentre per quanto riguarda quello acustico va detto che in fase di accelerazione i tre cilindri del propulsore indiano si fanno sentire parecchio.

Mahindra KUV100 profiloMahindra KUV100 profilo

Low-cost, pure troppo

La Mahindra KUV100 K8 protagonista del nostro primo contatto ha un prezzo molto basso (12.700 euro) unito ad una dotazione di serie che comprende 4 alzacristalli elettrici, apertura portiere senza chiave, aria condizionata, cerchi in lega da 15”, fendinebbia, radio Bluetooth USB, retrovisori regolabili elettricamente, sedile del guidatore regolabile in altezza, sistema di accensione a pulsante, sensori di parcheggio posteriori e vernice metallizzata o perlata.

Gli automobilisti italiani hanno imparato ad apprezzare le auto “dignitosamente low-cost” come le Dacia ma la Mahindra deve ancora fare molta strada per avvicinarsi a quei livelli. Basterebbe ad esempio offrire sulla versione base un accessorio essenziale come il tergilunotto o garantire per tutta la gamma una dotazione di sicurezza più completa (due airbag, assistente alla discesa e alle partenze in salita, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione e nient’altro).

Il prezzo basso è una buona cosa, così come la garanzia di tre anni o 100.000 km, ma serve a poco risparmiare sul prezzo di listino quando poi ci si ritrova sotto il cofano un motore che dichiara consumi identici a quelli di una Seat Ateca 1.4 EcoTSI DSG a trazione integrale da 150 CV (16,1 km/l). Avremmo voluto poterli verificare in occasione del test ma 8 minuti non bastano, specialmente se si considera che il computer di bordo può rilevare solo l’autonomia residua.

Scheda tecnica

Motore benzina
N. cilindri/cilindrata 3/1.198 cc
Potenza 61 kW (83 CV) a 5.500 giri
Coppia 115 Nm a 3.500 giri
Trazione anteriore
Velocità max 148 km/h
Acc. 0-100 km/h n.d.
Consumo urb./extra/medio 13,3/18,5/16,1 km/l
Dimensioni 3,70/1,73/1,66 metri
Passo 2,39 metri
12.700 euro

Il mondo Mahindra

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Fonte:

Mondiale F1 2018 – GP Cina a Shanghai: gli orari TV su Sky e TV8

2018 Bahrain Formula One Grand Prix2018 Bahrain Formula One Grand Prix

Credits: epa06652760 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari reacts after he took pole position during the qualifying session session for the 2018 Formula One Grand Prix of Bahrain at the Sakhir circuit near Manama, Bahrain, 07 April 2018. The 2018 Bahrain Formula One race will take place on 08 April 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ

2018 Bahrain Formula One Grand Prix2018 Bahrain Formula One Grand Prix

Credits: epa06651952 British Formula One driver Lewis Hamilton of Mercedes AMG GP (C) walks in the paddock before the third practice session for the 2018 Formula One Grand Prix of Bahrain at the Sakhir circuit near Manama, Bahrain, 07 April 2018. The 2018 Bahrain Formula One race will run on 08 April 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ

2018 Bahrain Formula One Grand Prix2018 Bahrain Formula One Grand Prix

Credits: epa06652784 Finnish Formula One driver Kimi Raikkonen of Scuderia Ferrari reacts after he took second position during the qualifying session session for the 2018 Formula One Grand Prix of Bahrain at the Sakhir circuit near Manama, Bahrain, 07 April 2018. The 2018 Bahrain Formula One race will run on 08 April 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ

2018 Bahrain Formula One Grand Prix2018 Bahrain Formula One Grand Prix

Credits: epa06652345 Finish Formula One driver Valtteri Bottas of Mercedes AMG GP walks in the paddock before the third practice session for the 2018 Formula One Grand Prix of Bahrain at the Sakhir circuit near Manama, Bahrain, 07 April 2018. The 2018 Bahrain Formula One race will run on 08 April 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ

2018 Bahrain Formula One Grand Prix2018 Bahrain Formula One Grand Prix

Credits: epa06655441 German Formula One driver Sebastian Vettel of Scuderia Ferrari in action during the 2018 Formula One Grand Prix of Bahrain at the Sakhir circuit near Manama, Bahrain, 08 April 2018. EPA/VALDRIN XHEMAJ

 

Il Mondiale F1 2018 sbarca a Shanghai per il GP di Cina: la terza tappa del campionato sarà trasmessa in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).

Domenica il duello tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton (e tra la Ferrari e la Mercedes) si terrà su un circuito molto amato dalla scuderia tedesca. Ma quest’anno gli uomini di Maranello sembrano avere una marcia in più…

F1 2018 – GP Cina: cosa aspettarsi

Il circuito di Shanghai – sede del GP di Cina – è un tracciato molto veloce che può avvantaggiare i team più abili nella strategia. La Mercedes – imbattuta da quattro anni – ha mostrato sempre ottime cose su questa pista.

Le qualifiche sono fondamentali: dal 2012 a oggi, infatti, solo Fernando Alonso nel 2013 è stato capace di trionfare qui senza partire dalla pole position. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Formula 1, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.

F1 2018 – Shanghai, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8

Venerdì 13 aprile 2018

04:00-05:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1)
08:00-09:30 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1)

Sabato 14 aprile 2018

05:00-06:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1)
08:00-09:00 Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 19:45 su TV8)

Domenica 15 aprile 2018

08:10 Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 21:00 su TV8)

F1 – I numeri del GP di Cina 2018

LUNGHEZZA CIRCUITO: 5.451 m
GIRI: 56
RECORD IN PROVA: Lewis Hamilton (Mercedes F1 W08 EQ Power +) – 1’31”678 – 2017
RECORD IN GARA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’32”238 – 2004
RECORD DISTANZA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1h29’12”420 – 2004

F1 – Il pronostico del GP di Cina 2018

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1° Sebastian Vettel (Ferrari)

Sebastian Vettel non vince il GP di Cina da nove anni ma ha sempre terminato a punti ogni Gran Premio di Shanghai e nelle ultime sei edizioni è sempre arrivato in “top 5”. Senza dimenticare le tre pole position.

Il pilota tedesco della Ferrari – leader del Mondiale F1 2018 grazie ai due successi rimediati in Australia e in Bahrein – è reduce da tre vittorie e quattro podi negli ultimi quattro GP disputati e ha tutte le carte in regola per trionfare ancora.

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2° Lewis Hamilton (Mercedes)

Lewis Hamilton ama molto il GP della Cina: cinque vittorie (di cui tre negli ultimi quattro anni) e sei pole position. Quest’anno, però, la sua Mercedes sembra soffrire la superiorità tecnica e strategica della Ferrari.

Il campione del mondo in carica è in crisi: non conquista un Gran Premio da quasi sei mesi (ma va detto che ha anche portato a casa tre podi consecutivi). In attesa di momenti migliori può puntare a conquistare piazzamenti importanti in “top 3” per tirare su più punti possibili.

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3° Kimi Räikkönen (Ferrari)

Una vittoria nel lontano 2007 e cinque podi totali (l’ultimo che risale a cinque anni fa): è questo il palmarès di Kimi Räikkönen nel GP di Cina.

Il driver finlandese ha bisogno di riscattare il ritiro della settimana scorsa in Bahrein e a nostro avviso può sfruttare le doti della sua Ferrari per salire sul podio di Shanghai.

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Da tenere d’occhio: Valtteri Bottas (Mercedes)

Il circuito di Shanghai non è tra quelli preferiti da Valtteri Bottas (due sesti posti e nient’altro).

Impossibile, però, non attendersi da lui una buona prestazione su questo tracciato: stiamo pur sempre parlando, infatti, di un pilota capace di conquistare quattro piazzamenti in “top 3” negli ultimi cinque GP disputati.

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La squadra da seguire: Ferrari

Una vittoria Ferrari nel GP di Cina? Probabile: la Rossa non trionfa a Shanghai da cinque anni (e non ottiene la pole dal 2004) ma ha sempre portato una monoposto sul podio nelle ultime cinque edizioni della corsa asiatica.

Senza dimenticare l’eccellente stato di forma della scuderia emiliana: primo posto nelle classifiche Piloti e Costruttori del Mondiale F1 2018, due vittorie consecutive nei primi due GP stagionali e una striscia di sei gare di seguito con almeno una vettura in “top 3”.

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Passione F1

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Fiat 500 Collezione, l’anteprima italiana a Milano

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Dal 14 aprile i clienti italiani potranno ammirare la nuova 500 Collezione presso gli showroom Fiat. Per celebrare questa new entry, in occasione di una delle settimane più attese e affollate di Milano, mercoledì 18 aprile si svolgerà un evento fashion nel cuore della città per presentare la nuova versione della city car torinese, in anteprima nazionale.

Fiat 500 Collezione

Disponibile sia in versione berlina sia cabrio, la nuova Fiat 500 Collezione si caratterizza per le cromature specifiche sul paraurti anteriore, sul cofano e sulle calotte degli specchietti. Tra le sue peculiarità arrivano anche le nuove livree “Primavera” e “Acquamarina”, oltre all’Avorio Taormina, in alternativa al Bianco Gelato e al Blu dipinto di Blu, tutti impreziositi dalla linea di bellezza grigio/bianco/grigio. Infine, l’elegante logo “Collezione” in corsivo spicca cromato sul portellone posteriore. La stessa impronta elegante caratterizza anche l’abitacolo che mostra scelte originali ed esclusive per questa versione.

Salone di Ginevra 2018

Le novità Fiat al Salone di Ginevra 2018

Debuttano la 124 Spider nella versione S-Design e la famiglia Mirror al completo

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Lexus: a Pechino un nuovo modello

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Lexus ha svelato il primo teaser della novità che sarà presentata in anteprima mondiale al prossimo Salone di Pechino 2018. Nulla di ufficiale, ancora, ma tutto lascia pensare alla nuova generazione della berlina ES che più avanti potrebbe arrivare anche da noi al posto della GS.

Dalla prima fotografia rilasciata si evince un frontale dominato dalla grande griglia con barre verticali e una calandra più prominente. La nuova Lexus ES dovrebbe basarsi sulla piattaforma TNGA (Toyota New Global Architecture), già sfruttata da altri modelli come la nuova Toyota Prius e la nuova C-HR.

Poco si sa, invece, rispetto alla gamma motori che potrebbe comunque seguire la tradizione Lexus: motori ibridi con una variante di accesso spinta da un V6.

La sicurezza sarà inoltre uno degli aspetti fondamentali della prossima ES che potrà contare sulle ultime tecnologie della Casa giapponese, come il sistema pre-collisione e il mantenimento della corsia.

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Debutta il nuovo SUV compatto UX, ma non è l’unica novità…

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Yamaha Tracer 900 e 900 GT 2018

Yamaha annuncia i prezzi della nuova Tracer 900 (e Tracer 900 GT), uno dei modelli più importanti degli ultimi. Sarà disponibile a partire da aprile nelle colorazioni Nimbus Grey e Tech Black al prezzo di 10.590 euro, 300 euro in più rispetto al modello precedente. Costerà invece 12.190 euro la versione GT, pensata per il turismo a lungo raggio. Entrambe sono spinte dal motore tre cilindri crossplane da 847cc abbinato al ride by wire e al controllo della trazione.

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Nuova Audi A6 2018: la familiare iper-tecnologica

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Durante lo scorso Salone di Ginevra 2018 Audi ha svelato l’ottava generazione della A6, la più tecnologica della saga. Ora, a qualche settimana di distanza dalla kermesse elvetica, la firma dei Quattro Anelli svela la A6 Avant 2018, la variante con carrozzeria familiare della berlina tedesca che offre fino a 1.680 litri di capacità di carico.

Look più sofisticato, aspetto più muscoloso

La nuova Audi A6 Avant misura 4,94 metri in lunghezza, 1,89 metri in larghezza e 1,47 metri in altezza. Leggermente più larga e alta, quindi, rispetto alla versione uscente. Esteticamente adotta le novità stilistiche della versione a cinque porte con la grande griglia frontale, i gruppi ottici elaborati e le line muscolose della carrozzeria, realizzata in alluminio e acciaio. Ma le novità estetiche più grandi si trovano al posteriore dove l’ultimo montante molto inclinato le da una presenza poderosa. Il bagagliaio offre una capacità di carico di 565 litri (come la versione uscente), con una superficie di carica larga 1,05 metri e la possibilità di reclinare gli schienali posteriori con lo schema 40:20:40.

I clienti della nuova Audi A6 Avant potranno scegliere tra una dozzina di colori per la carrozzeria e vari pacchetti opzionali: sport, design e S Line. L’equipaggiamento può essere esteso a tutti gli optional possibili della Casa, tra cui i fari HD Marix LED e numerosi sistemi di assistenza alla guida come l’Audi parking pilot e l’Audi Garage pilot, con i quali la A6 parcheggia da sola. Nuovo anche il sistema multimediale con schermo da 10.1 pollici e sistema MMI touch response.

Motorizzazioni

Come per la berlina, la gamma motori della nuova A6 Avant godrà della nuova tecnologia mild-hybrid (MHEV) con sistema da 48 volt per i V6 e da 12 volt per i quattro cilindri. Sotto il cofano dovrebbero trovar posto gli stessi propulsori della A6: il benzina 3.0 TFSI da 340 CV e tre diesel: il 3.0 TDI da 286 o 231 CV e il 2.0 TDI da 204 CV.

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La nuova A6 è la regina dello stand Audi al Salone di Ginevra 2018: più grande e più spaziosa di prima (ma soprattutto più tecnologica)

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Bosch ed e.GO: il parcheggio si gestisce dallo smartphone

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Bosch ha iniziato una collaborazione con la casa automobilistica e.GO (di Aquisgrana) per integrare i veicoli con una tecnologia che consentirà di gestire il parcheggio attraverso lo smartphone. E proprio ad Aquisgrana prima della fine del 2018 probabilmente per parcheggiare basterà scendere dall’auto e gestire tutto attraverso il proprio terminale. Il tutto all’interno del nuovo parcheggio per la produzione di cluster ingegneristici al campus RWTH di Aquisgrana, costruito da Immofinanz nel 2018, attrezzato per ospitare il valet parking.

I sensori Bosch e l’infrastruttura intelligente

In una prima fase verrà implementato l’automated valet parking, usando fino a 12 auto elettriche e.GO Life. Successivamente, Bosch e e.GO punteranno a migliorare l’utilizzo dello spazio di parcheggio all’interno della struttura proprio con l’ausilio dell’automated valet parking. Quello che rende possibile tutto ciò è l’infrastruttura intelligente. I sensori Bosch installati nel parcheggio monitorano il corridoio di marcia e l’area circostante, fornendo le informazioni necessarie per guidare il veicolo. La tecnologia nell’auto converte in manovre di guida i comandi che arrivano dall’infrastruttura in totale sicurezza e ferma il veicolo in tempo in presenza di ostacoli o se qualcuno attraversa la strada. Bosch e e.GO vogliono coinvolgere l’autorità tedesca di certificazione TÜV e gli enti locali nella loro collaborazione, per garantire il funzionamento affidabile del veicolo e della tecnologia del parcheggio.

Il Valet parking di Bosch e Mercedes-Benz

Per Bosch, la collaborazione, iniziata ora con e.GO, è il secondo progetto dell’azienda sull’automated valet parking. Mercedes-Benz è il partner pilota per questa soluzione. Bosch e Mercedes-Benz hanno già implementato l’automated valet parking nel parcheggio del Museo Mercedes-Benz a Stoccarda, presentandolo al pubblico nell’estate del 2017. Bosch e Mercedes-Benz vogliono soprattutto raccogliere esperienze su come gli utenti interagiscono con i veicoli autonomi e su come sono percepiti tali veicoli. A tal fine, nelle prossime settimane le due aziende lanceranno ciò che chiamano un “experience tour”. Durante questo periodo, un esperto accompagnerà gli ospiti interessati in un percorso su un’auto autonoma nel parcheggio del Museo Mercedes-Benz, illustrando la tecnologia e rispondendo a tutte le domande sul tema.

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