Toyota RAV4: la quinta generazione
Svelate le fotografie e le informazioni ufficiali della rinnovata sport utility compatta giapponese. Debutta al Salone di New York 2018
Ieri, durante l’Auto Show di New York, Toyota ha presentato il nuovo Rav4 2019 ed è davvero muscoloso. Un anno fa il capo di Toyota aveva affermato che era stanco di sentir dire che le Toyota e le Lexus erano auto noiose e aveva dato un input preciso ai suoi designer: “Voglio auto emozionanti”.
E indubbiamente il nuovo Toyota Rav4 risponde alla nuova direzione del brand. Tutto si può dire tranne che sia noioso. Anzi, finalmente un SUV di fascia media che può piacere anche agli uomini.
Finora, se volevamo qualcosa di maschile, muscoloso e avventuroso dovevamo spostarci su brand premium e il risultato era inevitabilmente gravoso per il nostro portafoglio.
Toyota sembra aver capito che c’è un mercato maschile insoddisfatto e si è mossa di conseguenza.
Non ci sono ancora date per il mercato italiano, ma si può fare un ragionamento che può portarci vicino.
Dal gennaio 2018 Toyota ha deciso che per il mercato italiano Toyota importerà solo auto ibride. Ieri, durante la conferenza stampa, è stato detto che la versione ibrida sarà disponibile per il mercato americano a inizio 2019.
Considerando che quello per loro è il mercato di punta, e dunque faranno del loro meglio per soddisfarlo, è plausibile affermare che da noi vedremo il nuovo modello a partire dal settembre 2019. Ma ripeto, non sono dati ufficiali. Si tratta di una mia ipotesi.
Il nuovo Toyota Rav4 avrà un nuovo motore Hybrid ancora più potente ed efficiente. Ma, cosa più importante, avrà il nuovo cambio CVT Direct Shift che dovrebbe aver annullato il classico e fastidioso “effetto scooter”.
Qui sotto trovate un video che vi farà capire meglio il mio attuale entusiasmo.
Svelate le fotografie e le informazioni ufficiali della rinnovata sport utility compatta giapponese. Debutta al Salone di New York 2018
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Al Salone di New York 2018 Audi svela la nuova RS5 Sportback, la berlina dei Quattro Anelli nella variante radicale che farà la concorrenza all’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, alla BMW M3 e alla Mercedes C 63 AMG.
Sotto il cofano l’Audi RS5 Sportback monta il V6 biturbo da 2,9 litri con 450 CV di potenza e 600 Nm di coppia massima erogata tra i 1.900 e i 5.000 giri. La trazione è affidata al sistema integrale quattro di Audi, mentre il cambio è il tiptronic a otto rapporti.
Tra le altre novità, rispetto all’Audi S5, la RS5 ha un assetto ribassato di 7mm, i passaruota allargati e, volendo, come optional si possono montare il sistema Dynamic Ride Control per le sospensioni e i freni in carboceramica.
La nuova Audi RS5 Sportback arriverà nelle concessionarie nordamericane e in Canada nella seconda metà del 2018. Successivamente dovrebbe arrivare anche in Europa.
Sportiva ed elegante
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Volkswagen svela al Salone di New York 2018 la nuova Atlas Cross Sport, concept car che prefigura la futura versione sportiva, a cinque posti, della Atlas.
Questa inedita variante dinamica della sport utility che Wolfsburg commercializza negli Stati Uniti entrerà in produzione – in Tennesse – con la versione definitiva, nel 2019.
Secondo quanto dichiarato da Volkswagen, la Atlas Cross Sport sarà più corta rispetto alla Atlas standard, con 4,84 metri di lunghezza, ma manterrà il passo invariato.
Per quanto riguarda la meccanica, il prototipo monta un powertrain ibrido plug-in da 360 CV di potenza che nel modello definitivo potrebbe essere sostituito da un sistema mid-hybrid, con l’appoggio di un piccolo motore elettrico.
Oltre cinque metri di lunghezza, basata sulla piattaforma MQB e con due motorizzazioni, il quattro cilindri 2.0 TSI o il V6 3.6
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Ecco la nostra video-prova relativa alla nuova Dacia Duster 2018. Il SUV del marchio rumeno si è aggiornato profondamente dentro e fuori senza però perdere la sua identità: la riconosci anche a distanza. Ha un design più moderno e accattivante, ma soprattutto offre un maggior comfort rispetto al passato. Ci sono nuovi sedili, la plancia è tutta nuova, il livello di insonorizzazione è migliorato del 50%, il volante è più diretto grazie al nuovo servosterzo elettrico ed è regolabile anche in profondità. Ci sono nuovi sistemi tecnologici a bordo e con la trazione 4×4 la Duster si rivela perfetta anche per il fuoristrada impegnativo. I prezzi restano invariati, partono da 11.900 euro. La versione oggetto della nostra prova è la top di gamma e costa più di 20.000 euro.
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Le citycar sono auto adatte ai neopatentati: merito delle dimensioni esterne compatte (che rendono agevole qualsiasi parcheggio) e dei ridotti costi di gestione.
In questa guida all’acquisto troverete dieci proposte a benzina con prezzi inferiori a 15.000 euro.
L’elenco delle dieci citycar per neopatentati disponibili a meno di 15.000 euro comprende soprattutto modelli francesi e tedeschi, anche se non mancano vetture di altre nazioni. Di seguito troverete una breve descrizione e i prezzi di questi veicoli.
La Citroën C1 VTi 3p. Live – gemella della Peugeot 108 e della Toyota Aygo – è la citycar per neopatentati più economica tra quelle analizzate nella nostra guida all’acquisto.
Dotata di un motore 1.0 tre cilindri a benzina da 69 CV non molto pronto ai bassi regimi, è facilissima da parcheggiare visto che è lunga solo 3,47 metri. Il climatizzatore è optional e costa 1.000 euro.
La Fiat Panda 1.2 Pop ospita sotto il cofano un motore 1.2 da 69 CV – l’unico quattro cilindri presente nella nostra guida all’acquisto – silenzioso e ricco di coppia (ma anche penalizzato da consumi migliorabili e da una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto).
La versione “base” dell’auto più amata dagli italiani è poco spaziosa per le gambe dei passeggeri posteriori più alti ma offre il climatizzatore di serie.
La Hyundai i10 1.0 Classic è una citycar perfetta per i neopatentati che non possono rinunciare alla praticità: il bagagliaio, infatti, è ampio e molto sfruttabile.
Il motore è un 1.0 tre cilindri da 66 CV e il climatizzatore si paga a parte (750 euro).
Anche la Kia Picanto 1.0 City – come la Hyundai i10 – è una citycar versatile caratterizzata da un bagagliaio capiente. Il motore è un 1.0 tre cilindri da 67 CV.
La dotazione di serie presenta alcuni alti e bassi: se è vero che il climatizzatore è di serie è altrettanto vero che i fendinebbia non sono disponibili neanche a pagamento e che il listino degli optional è povero (comprende solo la frenata automatica e la vernice metallizzata).
La Opel Karl 1.0 Advance è una citycar perfetta per i neopatentati che cercano una “segmento A” confortevole. Silenziosa alle alte velocità e morbida sulle buche, monta il motore più potente del lotto (un 1.0 tre cilindri da 75 CV): un propulsore che non brilla alla voce “risposta ai bassi regimi”.
Più ingombrante delle rivali (3,68 metri di lunghezza) e poco agile nelle curve, offre il climatizzatore di serie.
La Peugeot 108 VTi 3p. Access – gemella di Citroën C1 e Toyota Aygo – è una citycar che mostra le cose migliori in città.
Caratterizzata – come le sorelle – da un bagagliaio minuscolo, ospita sotto il cofano un motore 1.0 tre cilindri da 69 CV. Per avere il climatizzatore bisogna acquistare il Pack Access (1.150 euro): un pacchetto che comprende anche gli alzacristalli anteriori elettrici e la chiusura centralizzata.
La Renault Twingo SCe Life – cugina della Smart forfour (le due citycar condividono il pianale e il motore e sono prodotte nello stesso stabilimento) – è una “segmento A” a trazione posteriore dotata di un propulsore (montato posteriormente) 1.0 tre cilindri da 69 CV.
Caratterizzata da finiture poco curate, non ha il climatizzatore di serie: per averlo bisogna acquistare il pacchetto Basic Pack (1.400 euro), che comprende anche la radio R&GO con comandi al volante e supporto smartphone.
La Skoda Citigo 1.0 3p. Active – gemella della Volkswagen up! – è una citycar concreta che ospita sotto il cofano un motore 1.0 tre cilindri da 60 CV.
Il climatizzatore? Di serie su tutta la gamma.
La Smart forfour 70 Youngster – cugina della Renault Twingo (quindi trazione posteriore e motore posteriore) – è una citycar “premium”: costruita con cura nonché molto cara, ha una dotazione di serie ricca che comprende – tra le altre cose – il climatizzatore, i fendinebbia e la frenata automatica.
L’abitacolo offre abbastanza spazio in larghezza (in tre dietro si soffre meno che sulle rivali) e il motore 1.0 tre cilindri a benzina consuma poco (anche se non è per niente vivace: 15,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h).
La Volkswagen up! 1.0 3p. take – gemella della Skoda Citigo – è secondo noi la citycar più adatta ai neopatentati.
Un’auto equilibrata e piacevole da guidare dotata di un motore 1.0 tre cilindri da 60 CV. Il climatizzatore è optional: 610 euro.
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La Borgward Isabella TS del 1954 – variante più grintosa della berlina a due porte tedesca – è un’auto d’epoca ricca di qualità: spaziosa, elegante e briosa, si trova facilmente (in Germania) a meno di 20.000 euro.
La Borgward Isabella TS – berlina a due porte teutonica nata nel 1954 – conquista parecchi clienti in Germania grazie all’ottimo rapporto qualità/prezzo: costa poco di più di rivali “popolari” ma offre contenuti “premium”.
Quali? Un abitacolo spazioso e ben rifinito, un bagagliaio ampio e una dotazione di serie ricca. Non altrettanto convincenti, invece, lo sterzo (poco sensibile) e i freni (deboli).
La Borgward Isabella TS del 1954 è un’auto tecnicamente evoluta per l’epoca: telaio monoscocca e, soprattutto, sospensioni a quattro ruote indipendenti (una soluzione che garantisce un comfort eccezionale nei lunghi viaggi). Il motore è un 1.5 a benzina da 75 CV abbinato ad un cambio manuale a 4 marce (tutte sincronizzate).
La Borgward Isabella TS del 1954 è introvabile in Italia: più facile rintracciarla in Germania a meno di 20.000 euro.
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Credits: http://www.guinnessworldrecords.com/
Tutto ciò che monta un motore può essere usato per correre. Perfino i veicoli più lenti che possano circolare sulle strade, i trattori. A Top Gear hanno creato il Track-tor, un’unità potenziata che è stata in grado di stabilire un nuovo Guinness Record di velocità nella sua classe.
A prima vista si nota che il Track-tor non è un trattore normale, e infatti la lista di modifiche che ha ricevuto è alquanto corposa. Esteticamente monta i fari di una Ariel Atom all’anteriore, mentre il posteriore si ispira a quello di una Lamborghini, con tanto di alettone.
Sotto pelle, però, è dove si è lavorato di più. A spingere questo insolito mezzo ci pensa un V8 da 5,7 litri di origine Chevrolet in grado di erogare ben 500 CV di potenza, trasmessi alle ruote posteriori che montano enormi pneumatici da 54 pollici.
E poi monta anche freni a disco su tutte e quattro le ruote e il freno a mano idraulico permette di bloccare ognuna delle ruote posteriori in maniera indipendente.
Con queste modifiche, e con The Stig al volante, il Track-tor di Top Gear ha raggiunto i 140,2 km/h di velocità superando con un discreto margine il vecchio record di 129,8 km/h, risalente al 2015.
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Il programma di espansione internazionale di Ducati passa (anche) attraverso il nuovo store inaugurato a Madrid. Si tratta di un punto vendita da 1.600 mq, il più grande di Spagna, pensato per diventare il punto di riferimento sia per la vendita di moto che per l’assistenza e la vendita di accessori.
La cerimonia di inaugurazione è avvenuta nella tarda serata di giovedì 22 marzo e ha visto la partecipazione di Claudio Domenicali – Amministratore Delegato di Ducati – e Jorge Lorenzo, pilota MotoGP: Lorenzo ha raggiunto lo store alla guida di una Panigale V4, affiancato da Domenicali, a sua volta in sella ad un Monster 821. Molti altri gli ospiti, i VIP e i giornalisti presenti, che hanno animato una serata nel tipico stile della movida madrilena, ufficializzando l’apertura di questo nuovo prestigioso punto di riferimento per i motociclisti spagnoli.
“L’apertura del Ducati Store di Madrid rappresenta un altro importante traguardo nel processo di espansione internazionale della nostra rete, oltre a rafforzare la presenza Ducati in Spagna, uno dei principali mercati europei, cresciuto del 28% nel 2017 – ha commentato Claudio Domenicali, AD Ducati Motor Holding, nel corso della serata – Un grande sforzo compiuto da imprenditori appassionati e veri motociclisti, che hanno saputo creare un nuovo punto di riferimento non solo per la città ma anche per tutto il paese. I Ducati store permettono all’appassionato di trovare le nostre moto, il nostro abbigliamento e l’intera gamma accessori, ma anche di vivere un luogo di aggregazione dove, con persone competenti a loro dedicate, condividere passione e grandi emozioni, e Ducati Madrid ne è la conferma.”
“Il mondo motociclistico sta seguendo da vicino il processo di professionalizzazione e miglioramento che il mondo automotive ha vissuto negli ultimi anni. Vogliamo essere precursori di questa evoluzione – ha dichiarato Javier Garoz Neira, Amministratore Delegato di Ducati Madrid, durante la cerimonia di inaugurazione – La perseveranza e il massimo sforzo, sono i miei valori principali, e cerco di infonderli a coloro che mi circondano e lavorano con me”.
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Al Salone di New York 2018 (dal 30 marzo all’8 Aprile) ci sarà anche Maserati. La firma del Tridente porterà alla kermesse statunitense la nuova Levante GTS.
In anticipo sull’unveiling il marchio italiano ha svelato la prima immagine della versione ancora più sportiva della SUV modenese, accompagnata da una sola frase “Una nuova tempesta è in arrivo”.
Il primo teaser svela nuovi fari a LED, una presa d’aria inedita e la griglia frontale con doppie barre verticali.
Anche se non sono stati rivelati ancora dettagli ufficiali, la nuova Maserati Levante GTS dovrebbe montare il V8 della Quattroporte, per l’occasione potenziato e che dovrebbe sviluppare una potenza massima compresa tra i 550 e i 600 CV.
L’articolo Maserati Levante GTS: pronta al debutto a New York proviene da Panoramauto.
Dunlop ha svelato nuovi dettagli sul pneumatico pensato per la pista e per la strada. Il nuovo SportSmart TT è stato infatti sviluppato per soddisfare le esigenze dei motociclisti che chiedono il massimo livello di prestazioni sportive ottenibili da un pneumatico omologato stradale. Le lettere TT si riferiscono alla ‘Track Technology’, che già vanta un palmares di successi straordinario. Per sviluppare questo pneumatico, Dunlop ha infatti applicato l’esperienza e gli insegnamenti tratti dai successi di Ian Hutchinson e Michael Dunlop nel 2017, vincitori rispettivamente delle gare delle categorie Superbike e Senior del TT dell’Isola di Man, e il dominio del team GMT94 nel Campionato del Mondo FIM Endurance (che comprende le gare del Bol d’Or e la 24 Ore di Le Mans). Per queste gare Dunlop aveva sviluppato un nuovo polimero in grado di garantire aderenza e lunga durata. Queste caratteristiche sono state incluse nel nuovo Dunlop SportSmart TT all’interno della mescola MultiTread, per offrire prestazioni costanti e un range di esercizio versatile: due elementi vitali per abbinare l’uso stradale a quello in circuito.
Dunlop ha introdotto nello SportSmart TT la sua innovativa tecnologia NTEC RT (Road and Track), che consente di regolare la pressione di gonfiaggio del pneumatico posteriore per massimizzare l’impronta a terra nell’uso in pista. Questa feature consente ai motociclisti di mantenere per uso stradale le pressioni standard del costruttore. Allo stesso tempo, permette di ridurre la pressione durante l’attività in pista per aumentare la superficie di contatto fino al 24%. La tecnologia NTEC offre un’aderenza simile a quella dei pneumatici costruiti al 100% per la pista. Gli intagli sono aperti (Speed vent) con scanalature e impronta, appositamente calcolati per ottimizzare il controllo della temperatura. Inoltre, l’esperto team di collaudo di Dunlop ha lavorato per raggiungere la combinazione ottimale tra agilità e stabilità, portando gli ingegneri a sviluppare una nuova soluzione che comprende la costruzione JLB (JointLess Belt) e le tele in rayon. Tutto ciò, abbinato alle nuove tecnologie delle mescole, assicura agli utilizzatori dello SportSmart TT la massima fiducia necessaria per poter correre ad alta velocità.
L’articolo Dunlop SportSmart TT, i suoi punti vincenti proviene da Panoramauto.