Monthly Archives: Marzo 2018
Audi: la seconda elettrica sarà la e-tron GT
In Casa Audi l’era elettrica inizierà in questo 2018 con l’arrivo del SUV a zero emissioni anticipato al Salone di Ginevra 2018, l’e-tron Prototipe. Ma non è tutto. Il secondo modello pulito di Ingolstadt sarà infatti una berlina sportiva a quattro porte che, per il momento, riceve la denominazione di Audi Prototype e-tron GT.
Il primo teaser di questo progetto è stato svelato durante la presentazione del bilancio dei risultati del 2017. Tra gli altri dettagli rivelati è stato detto anche che entrerà in produzione nel 2020 (nello stabilimento di Neckarslum, in Germania) e arriverà sul mercato alla fine dello stesso anno o al massimo a inizio del 2021.
Cugina della Porsche Misson E
L’Audi e-tron GT sarà costruita su una piattaforma specifica per veicoli elettrici, denominata MEB, sviluppata in collaborazione tra Porsche e Audi. Di fatto è la stessa architettura della Porsche Misson E, il primo modello elettrico della Casa di Stuttgart che arriverà sul mercato poco prima della cugina dei Quattro Anelli (alla fine del 2019)
Audi e-tron: il prototipo quasi definitivo
La Casa di Ingolstadt annuncia tre elettriche entro il 2020
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Suzuki Swift Sport BeeRacing
Dopo averne annunciato il debutto Europeo, Suzuki anticipa l’arrivo della nuova Swift Sport sul mercato nazionale con una versione speciale acquistabile solo sul Web e denominata BeeRacing. Sarà acquistabile solo online nel periodo dal 14 marzo al 18 aprile al prezzo esclusivo di € 18.000 (IVA inclusa, esclusa IPT).
Livrea BiColor
La Suzuki Swift Sport BeeRacing sfoggia una livrea BiColor con tinta Giallo Champion e tetto, montanti e calotte degli specchietti retrovisori in Nero Dubai metallizzato. A completare il look ci sono le stripes longitudinali a contrasto nere e gialle.
Caratteristici della versione Sport della Swift sono anche il frontale specifico con una presa d’aria maggiorata e un kit aerodinamico composto da spoiler anteriore, minigonne ed estrattore posteriore con finitura effetto carbon. Nella parte posteriore spiccano anche lo spoiler in tinta con il tetto e il doppio terminale di scarico. Un altro tocco distintivo viene dagli inediti cerchi da 17 pollici BiColor, con pneumatici 195/45.
Abitacolo racing
Anche all’interno la nuova Swift Sport BeeRacing esprime tutta la sua sportività con sedili profilati con poggiatesta integrato, cuciture a contrasto, rivestimenti dedicati e ricamo Sport, che supportano perfettamente i fianchi e le spalle del pilota. L’attenzione per i dettagli traspare, poi, dagli inserti sul tunnel centrale, sulla plancia e sui pannelli delle porte con una grafica sfumata in Rosso Lava, in tinta con le cuciture rosse del volante sportivo e della cuffia leva del cambio.
Su questa nuova generazione della Swift Sport, che vanta un peso a secco di 975 kg è montato il motore 1.4 BOOSTERJET da 140 CV e 230 Nm. Con questo powertrain la piccola di Hamamatsu scatta da 0 a 100 km/h in soli 8,1 secondi e può raggiungere i 210 km/h.
Equipaggiamento
Tra la dotazione di serie troviamo il sistema Infotainment con schermo touch da 7”, navigatore con mappe 3D, radio DAB+, Bluetooth e connettività MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto oltre, naturalmente, a prese USB e AUX. Il climatizzatore automatico è di serie, così come la retrocamera, i fari full LED con sensore crepuscolare e il cruise control adattivo.
Standard sono anche i dispositivi di sicurezza attiva evoluti“attentofrena” (frenata automatica con riconoscimento pedone), “restasveglio” (monitoraggio dell’attenzione del guidatore) e “guidadritto”, ovvero il sistema di mantenimento corsia, ulteriormente ottimizzato su SWIFT Sport con l’introduzione di una funzione di ausilio allo sterzo: quando i sensori rilevano un imminente superamento della linea di corsia, il sistema non si limita ad avvertire il guidatore ma lo aiuta a riportare il veicolo sulla traiettoria corretta.
Nuova Suzuki Swift Sport, il debutto a Francoforte 2017
La versione sportiva della piccola giapponese sarà svelata il 12 settembre
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McLaren 570GT Black Collection
McLaren Special Operation (MSO), la divisione dedicata alle personalizzazioni di McLaren Automotive, amplia l’offerta per la gamma della Sports Series con la Black Collection dedicata alla 570GT.
Prodotta in una serie limitata a 100 unità in tutto il mondo, propone una carrozzeria in MSO Bespoke Carbon Black ed è equipaggiata con il MSO Defined Titatnium SuperSports Exhaust (scarico in titanio sportivo) e lo Sport Pack.
La nuova McLaren 570GT Black Collection sarà venduta sul mercato italiano a un prezzo di 234.000 euro.
All’interno dell’abitacolo sfoggia una combinazione ricercata di rivestimenti in pelle Jet Black e inserti specifici in Carbon Black Alcantara sul tunnel centrale, oltre il pannello inferiore degli strumenti, il tetto, il volante e le casse. I sedili sportivi elettrici con memoria e riscaldabili (Electric and Heated Memory Sports Seats) sono rivestiti in pelle Semi-Aniline e sfoggiano il logo MSO ricamato sul poggiatesta.
La grande attenzione al dettaglio è evidenziata in tutta la vettura e ritroviamo anche nei piccoli dettagli, come la chiave d’accensione della vettura verniciata in Carbon Black e la targhetta personalizzata che indica la serie limitata posizionata sotto la console centrale.
Il tetto panoramico che si estende sino al retro può essere ulteriormente migliorato con il MSO Defined Electrochromic Panoramic Roof che è stato recentemente introdotto nella gamma dell’offerte MSO Defined solo per la 570GT. Ha un costo di €6.130 per il mercato italiano e permette al proprietario della vettura di selezionare tra cinque diverse intensità di tinta utilizzando la tecnologia elettrocromica dello smart glass.
La McLaren 570GT Black Collection monta i freni in carbo-ceramica con il nuovo e dinamico pacchetto sport (Sport Pack), l’MSO Defined Titanium SuperSport Exhaust con una rifinitura degli scarichi in Nano Black che riduce il peso complessivo della vettura di 5 chili e offre un suono dello scarico più terso ed è di 5dB più alto del sistema di scarico classico.
La 570S Balck Collection include anche il pacchetto GT Upgrade Pack che include il sistema di levatura della vettura (Vehicle Lift), telecamera posteriore (Rear VIew Camera), volante con servosterzo regolabile (Power Adjust Steering Column) ed il sistema audio Bowers & Wilkins con 12 casse (Bower & Wilkins Audio System).
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Citroen C3 Aircross, il valore aggiunto del Grip Control (sulla neve)
Nonostante sia arrivata sul mercato solo ad ottobre 2017, la nuova Citroen C3 Aircross è già una vettura di gran successo. È il secondo modello della Casa francese – dopo la C3, da cui deriva tra l’altro – più venduto in Italia, e anche in Europa ha già raggiunto 50.000 clienti. D’altronde quello dei B-SUV è un segmento che continua a crescere senza sosta, invitando tutte le Case automobilistiche a svelare necessariamente le proprie carte. I punti vincenti della nuova C3 Aircross – come vi abbiamo raccontato nel corso della prima prova su strada – sono sicuramente il look moderno, la ampia capacità di personalizzazione, una elevata modulabilità dell’abitacolo (con eccellenti capacità di carico), sicurezza, tecnologie moderne e una vasta gamma di motori, tutti molto efficienti.
Una prova inedita
Ma la nuova C3 Aircross ha anche un altro asso nella manica. Si chiama Grip Control con Hill Descend Assist ed è un pacchetto elettronico che rende il SUV compatto del Double Chevron capace di affrontare anche il fuoristrada leggero, fondi scivolosi e strade innevate. Per testarne l’efficacia siamo andati sul Passo del Tonale, quasi a 2.000 metri, dove le temperature erano tutt’altro che primaverili e una distesa di neve ha fatto da palcoscenico alla nostro insolito test. Chiariamo innanzitutto che, per quanto evoluto, un sistema elettronico non può certo sostituirsi alle quattro ruote motrici, pertanto la C3 Aircross non va paragonata a competitor dotate di trazione integrale. Tuttavia, questo sistema è capace di garantire performance sorprendenti dove probabilmente qualsiasi altra auto equipaggiata con una tradizionale trazione anteriore andrebbe in difficoltà. Dunque, rappresenta senza dubbio un importante e prezioso valore aggiunto: è disponibile in opzione con un costo che varia tra i 500 e i 700 euro in funzione dell’allestimento scelto.
Come funzionano Grip Control ed Hill Assist Descend
Il dispositivo Grip Control è abbinato a pneumatici all season ed entra in funzione automaticamente quando rileva anomalie nella trazione, oppure manualmente quando si agisce sul selettore presente sulla plancia. Oltre alle modalità Standard e ESP OFF (quindi con controlli elettronici disinseriti), è possibile scegliere tra le opzioni sabbia, fuoristrada e neve. Sebbene su ciascun terreno cambino leggermente i parametri di intervento elettronico, il funzionamento del Grip Control può essere così sintetizzato: esso gestisce la coppia ripartendola su una ruota piuttosto che sull’altra, in modo da consentire alla vettura di cavarsela anche quando il grip (appunto) è precario; sulla neve, ad esempio, il sistema trasferisce maggiore coppia alla ruota che in quell’istante ha maggiore impronta a terra. E non finisce qui. Perché a questo sistema è abbinato l’Hill Assist Descend – azionabile attraverso un apposito tasto – che aiuta a mantenere il veicolo a velocità ridotta (3 km/h) anche su forti pendenze, lasciando al guidatore il solo onere di gestire il volante. Un aiuto importante su discese e salite dove una perdita di aderenza potrebbe comportare un effetto “slittino”.
Motori diesel e benzina, con prezzi a partire da 15.500 euro
Caratterizzata da un’ampia capacità di personalizzazione (85 combinazioni di colori disponibili), da un pacchetto elettronico di sicurezza evoluto (tra cui spiccano Active Safety Brake, riconoscimento dei limiti di velocità, sorveglianza dell’angolo morto e avviso di superamento involontario della linea di carreggiata) e un sistema di infotainment compatibile con AndroidAuto, Apple CarPlay e MirrorLink, la nuova Citroen C3 Aircross è commercializzata in abbinamento a motori benzina e diesel. Nel primo caso si spazia dal 1.2 da 82 CV al PureTech da 110 e da 131 CV. Tra i diesel troviamo invece il BlueHDi da 100 e da 120 CV. I prezzi sono infine compresi tra i 15.500 e i 22.500 euro, con tre allestimenti previsti (Live, Feel e Shine), ma per portarsi a casa una versione bene accessoriata bastano meno di 20.000 euro.
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Opel Combo Life: tutto quello che avreste voluto sapere (tranne i prezzi)
La Opel Combo Life è una multispazio tedesca adatta alle famiglie. Di seguito troverete tutto quello che c’è da sapere (tranne i prezzi, non ancora comunicati ufficialmente) sull’erede della Combo Tour (nonché gemella della Citroën Berlingo e della Peugeot Rifter).
Opel Combo Life: quanto è lunga?
La Opel Combo Life è disponibile in due lunghezze: 4,40 metri (con un passo di 2,78 metri) e 4,75 metri (con un passo di 2,97 metri). Entrambe le versioni sono disponibili a sette posti (sì, anche quella più corta).
Opel Combo Life: quali motori monterà?
La gamma motori della Opel Combo Life sarà composta da cinque unità, tutte turbo: due 1.2 a benzina da 110 e 131 CV (quest’ultima arriverà nel 2019) e tre 1.5 diesel da 75, 99 e 131 CV. Si tratta di propulsori ipercollaudati: quelli a benzina sono già montati dalle SUV Crossland X e Grandland X della Casa tedesca mentre quelli a gasolio sono già presenti su numerosi modelli Peugeot (308, 3008 e 5008) e DS (DS 7 CrossBack).
Opel Combo Life: cosa offre alle famiglie?
Tante soluzioni versatili. Qualche esempio? La possibilità di avere tre sedili posteriori singoli e di montare tre seggiolini nella seconda fila, il lunotto apribile e vani portaoggetti supplementari sopra la testa dei passeggeri. Senza dimenticare l’ampio bagagliaio: 597 litri (per la versione “normale” con tutti i posti occupati) che possono diventare 2.693 nella variante “lunga” con i sedili posteriori abbattuti. Su quest’ultima, inoltre, è possibile ottenere un vano di carico lungo 3,05 metri se si reclina anche il sedile del passeggero anteriore.
Opel Combo Life: cosa offre agli amanti della tecnologia?
La dotazione tecnologica della Opel Combo Life comprenderà – di serie o optional – i seguenti accessori: Advanced Park Assist (sistema di assistenza automatica al parcheggio), porte USB in prima e in seconda fila, presa elettrica da 230V nel vano piedi anteriore, ricarica wireless per smartphone, sistema di infotainment compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, sistema di protezione della fiancata Flank Guard (aiuta il guidatore nelle curve a bassa velocità avvisandolo se rischia di toccare un ostacolo con la fiancata della vettura) e telecamera panoramica posteriore (che aumenta la visuale sul retro della vettura fino a 180°)
Opel Combo Life: sarà anche a trazione integrale?
La Opel Combo Life sarà presto disponibile anche a trazione integrale. Già ora, però, la multispazio teutonica può affrontare superfici a scarsa aderenza grazie al sistema IntelliGrip: un differenziale elettronico anteriore (optional) già visto sulla SUV Grandland X che migliora il comportamento stradale su fango, sabbia, bagnato e neve. Di inverno è inoltre possibile contare su altri accessori come il volante riscaldabile, i sedili anteriori riscaldabili e il riscaldamento ausiliario che preriscalda il veicolo prima della partenza.
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Hyundai Kite: non solo buggy…
Hyundai Kite è l’inedito buggy presentato al Salone di Ginevra 2018 e realizzato su commissione della Casa coreana dagli studenti del Master in Transportation Design dello IED di Torino insieme ai professionisti del Design Centre di Hyundai Europa. A spingere questo veicolo, pensato soprattutto per il divertimento all’aria aperta, ci pensano 4 propulsori elettrici posizionati ognuno all’interno di una ruota. Ma forse la caratteristica più importante di questo Hyundai Kite è la sua doppia natura: oltre a circolare su strada – trasportando due passeggeri – si trasforma in una moto d’acqua.
Hyundai: sotto i riflettori la nuova Santa Fe e la Kona Electric
Allo stand della Casa coreana presenti anche le nuove serie limitate Go! e la concept car a idrogeno Nexo
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Mercedes-Maybach Pullman
Dopo l’aggiornamento della Mercedes-Maybach Classe S presentato al Salone di Ginevra 2018, la Casa della Stella presenta la nuova versione della variante limousine, la maestosa Mercedes-Maybach Pullman che si aggiorna con un leggero lifting estetico e un upgrade per il V12.
La sua più moderna espressione del lusso fa sembrare quasi ridicoli i 5.453 mm di lunghezza della Maybach S600, estendendosi fino a ben 6.499 mm. Oltre a questo aumento di misura la Classe S Pullman cresce anche in altezza (+100 mm) e allunga il passo che ora arriva a ben 4.418 mm (la lunghezza di una berlina media).
Le novità estetiche passano per una reinterpretazione della griglia del radiatore e nuove tonalità per la carrozzeria, oltre ad una nuova telecamera frontale. Il reparto ruote mantiene i cerchi da 20 pollici.
La Mercedes-Maybach Pullman può ospitare, nella parte posteriore dell’abitacolo, fino a quattro passeggeri disposti uno di fronte all’atro. Tra la parte posteriore e quella anteriore dell’abitacolo c’è una finestra rettangolare ad azionamento elettrico che monta uno schermo piatto da 18,5 pollici.
I passeggeri dei sedili posteriori potranno inoltre contare su strumenti posizionati sul tetto che danno informazioni sulla temperatura esterna, la velocità e l’ora. Inoltre l’impianto stereo Burmester regala un’esperienza acustica unica. Per quanto riguarda i materiali troviamo pelle e legni che rivestono tutto l’abitacolo.
A spingere la limousine targata Mercedes ci pensa il mastodontico V12 biturbo 6.0 da 630 CV (+100 CV) e 1.000 Nm di coppia (+170 Nm), disponibili dai 1.900 giri.
Mercedes a Ginevra 2018: le altre novità
Mercedes è la Casa che ha portato più novità a Ginevra 2018: oltre alla classe A e alla AMG GT Coupé4 troviamo i restyling di classe C e classe S Maybach, la G 63 AMG e il classe X V6
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Valentino Rossi rinnova con Yamaha: in MotoGP fino al 2020
La notizia era attesa, ma solo ora è arrivata l’ufficialità: Valentino Rossi ha rinnovato altri due anni in MotoGP con Yamaha. Il nove volte campione del mondo l’aveva fatto intendere già nelle scorse settimane, quando ha smentito categoricamente un impegno in MotoGP della sua VR46 (“perché correrò ancora io”, disse nelle interviste). In queste ore, alla vigilia del primo appuntamento della stagione 2018 è arrivato il comunicato ufficiale che ha, di fatto, messo fine alla telenovela. Rossi sarà ancora tra i protagonisti del motomondiale fino al 2020. .
“È la cosa che amo fare di più correre in MotoGP”
“Quando ho firmato il mio ultimo contratto con Yamaha, nel 2016, mi sono chiesto se sarebbe stato l’ultimo contratto come pilota della MotoGP. Ma quella decisione poi ho deciso di rimandarla. E in questi ultimi anni sono giunto alla conclusione che voglio continuare a correre guidando la mia M1, perché è la cosa che più mi fa sentire bene. Poi avere l’opportunità di lavorare con la mia squadra, con Silvano, Matteo e tutti i miei meccanici e gli ingegneri giapponesi è un vero piacere. Ringrazio Yamaha per la loro fiducia in me, perché chiaramente non è una sfida semplice. Essere competitivi fino a 40 sarà difficile e richiede molto sforzo da parte mia, la la motivazione non mi manca”, ha dichiarato Valentino Rossi.
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Burnout Paradise Remastered: disponibile ora per PS4 e XBOXONE
Fresco, semplice e adrenalinico: questo è Burnout Paradise. Per chi se lo fosse perso, il titolo di Criterion Games è una pietra miliare dei racing games arcade: incidenti ad alta velocità, rallenty, salti, acrobazie, scorciatoie e infinite sportellate in città. Ed è proprio Paradise City lo scenario dove si svolgono le folli corse di Burnout, una città che ricorda vagamente Los Angeles, ricca di colori, dettagli, vita e…contenuti. La versione Remastered infatti include anche i DLC Big Surf Island (con nuove sfide e veicoli), Cops and Robbers (una modalità di inseguimento online, livree della polizia), Legendary Cars (che aggiunge numerose vetture che strizzano l’occhio al mondo del cinema), e Burnout Bikes, che include le moto FV1100, FV1100-T1, Firehawk V4 e Firehawk GP Competition. Volete anche le auto “giocattolo”? C’è anche il pacchetto Toys e le sfide aggiuntive del DLC Cagney.
SPOLVERATO E LUCIDATO
Burnout Paradise Remastered non è un remake, ma una semplice rivisitazione grafica che si basa sul gioco originale. La risoluzione ora è a 4K e regge i 60 FPS, mentre gli effetti di luce sono più sofisticati e la quantità di dettagli e di poligoni su schermo sono aumentati.
Insomma tutto il gioco risplende e non sente affatto il peso degli anni sul groppone. Anzi: ha un’immediatezza e una capacità di divertire che i titoli moderni (molto più profondi e lenti se vogliamo) ci hanno fatto un po’ dimenticare.
La quantità di contenuti poi è gigantesca: ci sono tutte le auto, tutte le espansioni e tutti gli extra che sono usciti nel corso degli anni.
Oltre alla velocità folle a agli incidenti spettacolari (che vi fanno sentire il dolore del botto fin dentro le ossa), troverete i “Takedown”, che vi consentono di rallentare i vostri rivali, di caricare la barra del turbo (si può caricare anche tramite le acrobazie o andando in contromano).
Il gioco uscirà domani (giovedì 16 marzo 2018) per XBOXONE e PS4, successivamente verrà rilasciata ache una versione per PC.
CONFRONTO GRAFICO BURNAOUT PARADISE REMASTERED VS OLD GEN
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TopCar: oro e carbonio per la 911 cabrio
Per far si che chiunque si giri al vederla passare per strada, il preparatore russo TopCar ha ricoperto di fibra di carbonio praticamente tutta la carrozzeria della Porsche 911 Cabrio (Turbo S): il cofano, i paraurti, i passaruota, le prese d’aria, il cofano posteriore, l’alettone e il diffusore posteriore.
Stesso trattamento è stato riservato all’abitacolo dove il materiale ultraleggero riveste il volante, la parte posteriore dei sedili e i pannelli delle portiere.
Rifiniture in oro
Ma i dettagli più esclusivi sono quelli in oro vero per gli interni, come le maniglie delle portiere, la palanca del cambio, i comandi dei sedili elettrici, le bocchette dell’aria e altri piccoli dettagli. Dorato anche il filo usato per le cuciture a contrasto delle tappezzerie in pelle.
Un set di cerchi monodado, cinture di sicurezza gialle, diverse placche con il logo del preparatore e la promessa di un considerevole incremento di potenza sono le altre novità che TopCar ha introdotto con questa Stinger GTR Carbon Edition che arriverà a disporre di 750 CV.
Mercedes-AMG GT Coupé4 a Ginevra 2018
La Mercedes-AMG GT Coupé4 vista a Ginevra 2018 è la risposta della Stella alla Porsche Panamera
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