Monthly Archives: Febbraio 2018
Harley-Davidson, le nuove promozioni per conquistare i giovani biker
Credits: Model Year 2018 New Model Photography. INTERNATIONAL ONLY
Il marchio Harley-Davidson® punta alla conquista di un pubblico più giovane e propone una nuova formula d’acquisto insolita per il mondo moto (più comune, invece, nel mercato auto). Harley propone, dunque, di acquistare una moto pagando la metà del prezzo di listino subito per poi scegliere dopo 23 mesi (durante i quali non si paga alcuna rata) fra diverse opzioni: tenere la moto saldando o chiedendo il rifinanziamento del valore residuo della moto; restituire la moto senza ulteriori obblighi; riconsegnare la moto e salire su una nuova Harley®. L’offerta riguarda tre modelli Harley®, specificamente le tre moto di “accesso” alla gamma: Street® 750, Street Rod e Sportster® Iron 883™ che si possono avere anticipando subito, rispettivamente, 3.725 euro, 4.350 euro e 5.450 euro. La campagna è iniziata il 1 febbraio scorso e proseguirà fino al 30 aprile.
Ma non finisce qui. Perché Harley propone anche un’altra promo che prevede 1.000 euro di supervalutazione dell’usato per l’acquisto di uno Sportster® 1200 (fino al 30 aprile) e una nuova formula di finanziamento più convenzionale chiamata Harley|Own. L’offerta si applica a tutti i modelli della gamma Harley-Davidson® e prevede un anticipo libero concordato con il cliente a seconda delle sue necessità, una durata che varia da 23 a 35 e fino a 47 mesi e la possibilità, alla fine del periodo di rateizzazione, di scegliere fra diverse opzioni: tenere la moto saldando o chiedendo il rifinanziamento del valore garantito della moto; restituire la moto senza ulteriori obblighi; riconsegnare la moto e salire su una nuova Harley-Davidson®. A questa offerta si applica un tasso di interesse che varia, a seconda del modello, dal 4.99% all’8.99%.
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Tucano Urbano è partner della Honda True Adventure Offroad Academy
Dopo aver equipaggiato il Monster Energy Honda team, Tucano Urbano torna a vestire un’altra squadra Honda: questa volta tocca allo staff e agli allievi della True Adventure Offroad Academy, gli unici corsi di guida fuoristrada ufficiali Honda in Italia.
“Dopo aver realizzato una capsule collection per il Monster Energy Honda Rally Team salito sul podio dell’ultima Dakar, siamo ora entusiasti – spiega Diego Sgorbati, Ceo di Tucano Urbano – di consolidare ulteriormente la collaborazione con Honda con questo nuovo progetto: ci piace molto l’idea di accompagnare gli amanti dell’off-road in un percorso di apprendimento dove acquisire in piena sicurezza e con un gran divertimento una maggiore padronanza della moto”.
Per tutta la stagione 2018, saranno messi a disposizione degli istruttori e dei partecipanti, che vorranno testarli, i guanti offroad Tebu e Dogon, oltre ad alcuni completi antipioggia Diluvio che potranno servire quando le condizioni meteo si dovessero fare particolarmente avverse.
“Siamo particolarmente felici di questa partnership con Tucano Urbano – sottolinea Marcello Romano, fondatore e direttore di True Adventure Offroad Academy –, un marchio da sempre vicino ai motociclisti amanti dei grandi viaggi e dell’avventura con il proprio equipaggiamento tecnico”. Tucano Urbano e la True Adventure Offroad Academy aspettano tutti gli appassionati con un ricco programma di corsi da marzo a novembre, consultabili e prenotabili sul sito www.trueadventureoffroadacademy.com.
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Ford Edge 2018: a Ginevra debutta la versione europea
Anche se a gennaio avevamo già visto il facelift della nuova Ford Edge, presentata al Salone di Detroit, ancora non avevamo visto la versione che sarà commercializzata in Europa e che debutterà in anteprima al Salone di Ginevra 2018 (8-18 marzo).
Restyling estetico
La nuova Ford Edge 2018 arriva con tutte le novità della versione statunitense, tra cui il frontale rinnovato e diversi miglioramenti meccanici, tra cui una nuova trasmissione automatica. Senza contare un gran numero di elementi aggiunti all’equipaggiamento e i nuovi sistemi di sicurezza di ultima generazione.
Le novità estetiche riguardano la nuova griglia frontale (leggermente diversa da quella della versione USA) nuovi gruppi ottici con elementi a LED e un paraurti leggermente rivisto. I cambiamenti al posteriore si notano meno e riguardano soprattutto le nuove linee dei gruppi ottici.
Novità meccaniche
La principale differenza della gamma europea rispetto a quella d’Oltreoceano riguarda l’assenza della motorizzazione a benzina, visto che da noi conterà su tre motorizzazioni, tutte a gasolio e da 2.0 litri di cilindrata con potenze da 150, 189 o 238 CV. E inoltre arriva la nuova trasmissione automatica ad otto rapporti che sostituisce il vecchio cambio automatico a sei rapporti.
La gamma della nuova Ford Edge sarà inoltre rinnovata con 4 allestimenti: Vignale, Titanium, Trend e l’ormai immancabile ST-Line con cerchi da 20 pollici.
Equipaggiamento più ricco e tecnologico
Rispetto all’equipaggiamento la Ford Edge 2018 potrà contare su diversi sistemi di assistenza alla guida di ultima generazione, come il cruise control adattivo con sistema Start&Go, l’avviso di precollisione con sistema di riconoscimento dei pedoni, l’avviso di collisione frontale, il mantenimento della corsia e l’Hill Assist per le partenze in salita. Inoltre arrivano il nuovo schermo da 8 pollici del sistema SYNC3 e un’impianto stereo B&O Play da 1.000 Watt.
Edge ST: la prima SUV di Ford Performance
Debutterà al Salone di Detroit 2018 insieme al restyling di tutta la gamma
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Rifter: la nuova identità della Peugeot Partner
Il Gruppo PSA completa il rinnovamento del trio di veicoli commerciali con la proposta di Casa Peugeot, la nuova Rifter. Si tratta della nuova generazione della Peugeot Partner, che tra le tante novità cambia anche il nome. Condivide la base meccanica, la piattaforma modulare Emp2 e molte altre componenti con le nuove Citroen Berlingo 2018 e Opel Combo 2018, svelate proprio in questi giorni.
Look off-road
La nuova Rifter di Peugeot si orienta ad un pubblico più avventuriero e alle famiglie amanti delle attività all’aria aperta e della natura. Rispetto alla cugina francese e a quella tedesca, la Rifter si distingue infatti per il suo aspetto estetico ispirato alla categoria delle SUV. Modularità, dimensioni compatte, praticità e robustezza sono i pilastri attorno a cui costruisce la sua immagine, il tutto reso ben riconoscibile con il design caratterizzato dal nuovo linguaggio stilistico della marca francese.
Due carrozzerie, a cinque o sette posti
Come le altre due multispazio del Gruppo PSA, anche la nuova Peugeot Rifter sarà proposta con due carrozzerie, una corta e una lunga, rispettivamente da 4,4 e 4,75 metri di lunghezza, con la seconda disponibile in configurazione 5 o 7 posti (con l’ultima fila di sedili estraibili). La capacità di carico del portabagagli va dai 775 litri della versione a cinque posti, fino ai 4.000 litri della versione a sette posti, con la seconda fila di sedili reclinati e la terza fila eliminata. Disponibile, tra gli optional, anche il tetto panoramico Zenit dotato di tendina elettrica. Su richiesta si potranno avere anche il sistema di illuminazione ambientale per l’abitacolo e il portaoggetti centrale.
Interni ispirati all’icookpit
Gli interni sono personalizzati rispetto alla Berlingo e alla Combo, con la parte anteriore dell’abitacolo ispirata all’icookpit degli altri modelli Peugeot, con il volante multifunzione e il display da 8 pollici. Il sistema di infotainment offre la compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto e il navigatore 3D COnnected Navigation con riconoscimento dei comandi vocali e informazioni sul traffico in tempo reale (TomTom Traffic).
Tra i veri allestimento della Peugeot Rifter ci sarà anche la versione GT Line con cerchi da 17 pollici diamantati, rifiniture della carrozzeria (mascherina frontale) in nero Onyx, barre longitudinali sul tetto e volante in pelle.
Motorizzazioni
La scelta meccanica potrà ricadere sulle opzioni a benzina, i 1.2 Puretech 110 e 130 con filtro antiparticolato o sui diesel 1.5 BlueHDi 75, 100 e 130 con sistema SCR. Per le due meccaniche più potenti sarà disponibile anche il cambio automatico a otto marce EAT8. E per chi volesse optare per una soluzione più sicura, soprattutto sui fondi stradali con poca aderenza, Peugeot offre anche sulla Rifter l’Advanced Grip Control, il controllo elettronico del differenziale anteriore abbinato alla gommatura M+S e all’Hill Assist Descent Control. Più avanti Peugeot ha anticipato che arriveranno anche le versione a trazione integrale.
Nuova Citroen Berlingo 2018
Svelata la nuova multispazio francese, a cinque o sette posti. Debutterà al Salone di Ginevra 2018
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Porsche 911 GT3 RS 2018
In anticipo sul debutto ufficiale al Salone di Ginevra 2018 (8-18 marzo), Porsche ha svelato le prime fotografie e informazioni ufficiali sulla nuova 911 GT3 RS. Entrerà nei listini della Casa di Stuttgart come versione più potente della gamma con motore aspirato.
L’aspirato più potente della gamma 911
Sotto pelle monta infatti il 4.0 boxer da sei cilindri e 520 CV di potenza (+20 CV rispetto alla precedente GT3 RS e all’attuale GT3). Questo propulsore è in grado di arrivare a 9.000 giri al minuto ed è abbinato esclusivamente alla trasmissione PDK a doppia frizione. In quanto a prestazioni la nuova Porsche 911 GT3 RS dichiara uno sprint da 0 a 100 km/h in 3,2 secondi e una velocità massima di 312 km/h.
Novità estetiche
Le novità riguardano anche l’estetica, con interventi alla carrozzeria rivolti a migliorare l’aerodinamica e il rendimento in pista. Cambiano il frontale, il cofano, l’alettone posteriore, le minigonne e anche i gruppi ottici. Dentro l’ambiente è più racing che mai, con i sedili da competizione in fibra di carbonio e, su richiesta con il pacchetto Clubsport, si possono avere anche la rollbar di sicurezza, l’estintore e le cinture di sicurezza con sei punti di fissaggio.
Con il pacchetto Weissach ancora più leggera
E se non bastasse la nuova Porsche 911 GT3 RS può essere equipaggiata anche con il pacchetto Weissach che riduce ulteriormente il peso della vettura con più componenti in fibra di carbonio e cerchi in magnesio.
In questo modo la GT3 RS ferma l’ago della bilancia sui 1.430 kg. Sarà disponibile in Italia dal mese di aprile con prezzi a partire da 201.378 euro.
Porsche 911 GT3
La versione più radicale della Noveunouno
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Ferrari 488 Pista: prime fotografie e info ufficiali
Ferrari ha svelato la novità che quest’anno porterà, in anteprima mondiale, al Salone di Ginevra 2018. Si tratta della nuova Ferrari 488 pista, erede delle serie speciali V8 – 360 Challenge Stradale, 430 Scuderia e 458 Speciale.
Rispetto alle versioni precedenti si differenzia soprattutto per le tecnologie di ultima generazione prese in prestito direttamente dal mondo delle competizioni. Rispetto alla Ferrari 488 GTB, la nuova Pista pesa 90 kg in meno (per un peso a secco di soli 1280 kg), un risultato che, abbinato ai 50 CV in più a disposizione per il V8, la posiziona come nuovo punto di riferimento nella categoria.
Il V8 più potente della storia Ferrari
Di fatto il motore di questa 488 Pista vanta il titolo di V8 più potente della storia Ferrari ed è l’evoluzione estrema del motore turbo premiato per due anni consecutivi come “International Engine of the Year”, nel 2016 e nel 2017.
È dotato di 720 CV, con la migliore potenza specifica nella categoria, 185 CV/l e contribuisce a ridurre il peso totale della supercar grazie ai suoi collettori di scarico in Inconel, l’albero motore con volano alleggeriti, bielle in titanio e polmoni di aspirazione in fibra di carbonio.
Dalla 488 Challenge eredita anche i turbocompressori con sensore di giri integrato e l’architettura dell’aspirazione, spostata dalla fiancata alla zona dello spoiler posteriore per beneficiare di un flusso di aria più efficace nel raffreddamento.
Soluzioni aerodinamiche derivate dalla F1
L’aerodinamica della Ferrari 488 Pista non è da meno e si rifà anch’essa alle soluzioni tecniche del mondo delle competizioni: dall’esperienza di Maranello in F1 proviene l’S-Duct frontale, mentre i diffusori anteriori creano forti aspirazioni che determinano un aumento del carico verticale totale grazie all’adozione della rampa studiata per la 488 GTE.
Anche i generatori di vortici sul fondo sono stati rivisti, mentre il diffusore posteriore presenta la stessa doppia kink line di quello che equipaggia la 488 GTE per incrementare le capacità estrattive e di generazione di carico rispetto a un diffusore tradizionale.
Lo spoiler è stato aumentato nella sua elevazione ed estensione e il lavoro di ottimizzazione ha interessato anche il soffiaggio dello spoiler stesso. Il risultato finale di questi interventi è un aumento del 20% di carico rispetto alla 488 GTB.
Elettronica migliorata con il nuovo Ferrari Dynamic Enhancer
E gli ingegneri di Maranello hanno migliorato anche l’elettronica della granturismo con la sesta evoluzione del Side Slip Control che comprende i sistemi di controllo E-Diff3, F1-Trac e SCM, accanto ai quali debutta il nuovissimo Ferrari Dynamic Enhancer.
Questo sistema sistema utilizza per la prima volta al mondo un canale di controllo gestito da un software Ferrari basato sulla pressione inviata alle pinze freno. L’obiettivo è quello di ottimizzare la prestazione nelle fasi di percorrenza e uscita curva. Nuovi anche gli pneumatici, sviluppati appositamente da Michelin appositamente per questa Ferrari 488 Pista.
Ferrari 488 Challenge, la sportiva da corsa per i clienti del Cavallino
Il sesto modello protagonista del monomarca di Maranello deriva dalla 488 GTB
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UAZ 469B (1972): la Jeep sovietica
La UAZ 469B – nata nel 1972 e venduta ufficialmente in Italia fino al 1999 (ma prodotta e commercializzata ancora oggi) – può essere considerata a tutti gli effetti come la Jeep sovietica. Anche lei derivata da un mezzo militare e anche lei imbattibile in fuoristrada.
Oggi la 4×4 russa (non chiamatela SUV, potrebbe offendersi) si trova abbastanza facilmente a circa 2.000 euro ma può deludere (parecchio) chi è abituato all’affidabilità delle “off-road” dure e pure giapponesi.
UAZ 469B (1972): le caratteristiche principali
La UAZ 469B nasce nel 1972 ed è la versione “civile” del veicolo militare 469 (svelato l’anno prima) destinato all’Armata Rossa.
Una 4×4 spartana, robusta e imbattibile in fuoristrada (ma ingovernabile su asfalto) che può vantare due pregi importanti da non sottovalutare: la grande risposta ai bassi regimi e l’ampia disponibilità (ancora oggi) di ricambi.
La UAZ 469B (caratterizzata dalla presenza di due serbatoi di carburante), però, presenta anche – e soprattutto – difetti: scarsa affidabilità, infiltrazioni d’acqua dalle bocchette d’aerazione (!) e ruggine. Rumorosa e scricchiolante, monta sospensioni a balestra che vanno ingrassate spesso se si vuole mantenere un livello accettabile di comfort.
UAZ 469B (1972): la tecnica
La UAZ 469B viene lanciata nel 1972 con un motore 2.4 a benzina da 72 CV (potenza aumentata nel 1980 prima a 78 e poi a 80 CV). In Italia è possibile acquistarla – grazie all’importatore Martorelli – con un più interessante 2.0 bialbero Fiat da 112 CV.
Nel 1985 la 469B viene rimpiazzata dalla 31512 (ma continua ad essere commercializzata nel nostro Paese con la sigla 469). La variante civile della 3151 destinata all’esercito sovietico si distingue dall’antenata per i differenziali con rapporti più lunghi, per i freni a doppio circuito e per il comando idraulico della frizione.
L’anno seguente la gamma motori della UAZ 469B si allarga con l’arrivo di tre unità diesel – due aspirati Peugeot da 65 CV (2,3 e 2,5 litri) e un 2.4 turbo VM da 97 CV – e nel 1987 è la volta del ritorno ufficiale del propulsore 2.4 sovietico a benzina (con 63 CV).
Il 1988 è l’anno dell’incremento di potenza del 2.4 (72 CV) e del debutto della variante a GPL mentre nel 1989 abbandona le scene il diesel 2.3 Peugeot. La versione a gas sparisce dai listini nel 1992 e due anni dopo arriva un 2.1 diesel aspirato Peugeot da 75 CV, un propulsore che resta l’unico in commercio nel nostro Paese fino al 1999 (anno in cui la mitica UAZ 469B smette di essere importata ufficialmente in Italia).
UAZ 469B (1972): le quotazioni
Bastano circa 2.500 euro per acquistare una UAZ 469B in buone condizioni: il nostro consiglio è quello di puntare su modelli non troppo anziani (diciamo quelli prodotti dal 1989 in avanti) e su quelli dotati degli indistruttibili motori diesel aspirati Peugeot.
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3-Eleven 430: la Lotus più radicale di sempre
La nuova Lotus 3-Eleven 430 è una sorta di Exige ancora più radicale, creata dagli ingegneri della Casa inglese unicamente con la pista in mente. Il fatto che sia omologabile anche per l’uso su strada è una pura formalità. Si tratta di una due posti open air, senza parabrezza, con un’aerodinamica da gara (in grado di generare fino a 256 kg di carico alla velocità massima) e un comportamento dinamico estremo e radicale.
Migliora al Nurburgring
La lotus 3-Eleven fu lanciata dalla firma di Hethel nel 2015 – in occasione del Goodwood Festival of Speed – e nella sua prima versione girò al Nurburgring in sette minuti e sei secondi. Ora il marchio britannico lancia la versione 3-Eleven 430, due secondi più veloce sull’Inferno Verde rispetto al modello precedente. Il suo V6 da 3,5 litri – di origine Toyota – è in grado di erogare 436 CV di potenza massima e le consente di sprintare da 0 a 100 lm/h in soli 3,2 secondi e di raggiungere i 290 km/h di velocità massima.
Quasi 500 CV per tonnellata
L’aspetto più estremo di questa nuova Lotus 3-Eleven 430 deriva dall’impressionante rapporto peso potenza vicino ai 500 CV per tonnellata, vanta infatti un peso a secco di soli 920 kg (5 kg in meno rispetto alla 3-Eleven). Anche il telaio ha subito importanti modifiche con ammortizzatori regolabili Öhlins DFV, molle Eibach e barre stabilizzatrici regolabili. L’impianto frenante Ap Racing conta su pinze a quattro pistoncini e dischi anteriori da 332 mm. Anche il controllo ella trazione è completamente regolabile, mentre il differenziale autobloccante meccanico mantiene stabile l’asse posteriore.
I venti esemplari che si produrranno della 3-Eleven 430 sono già ordinabili con prezzi a partire da 102 mila sterline, l’equivalente al cambio attuale di 115.621 euro.
Lotus Evora GT430
Il nuovo modello è ancora più leggero e performante
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Sauber C37: la F1 sponsorizzata Alfa Romeo
La Sauber ha svelato la nuova C37: la monoposto svizzera – sponsorizzata Alfa Romeo – che prenderà parte al Mondiale F1 2018 e sarà guidata dallo svedese Marcus Ericsson e dal monegasco Charles Leclerc.
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BMW M4 Cabrio Edition 30 Jahre
Per celebrare il 30esimo anniversario della BMW M3 E30 Cabrio la Casa bavarese ha sviluppato la nuova M4 Cabrio Edition 30 Jahre. Si tratta sei un’edizione limitata della BMW M4 Cabrio con cui Monaco rende omaggio a quella che fu la prima decappottabile prodotta dal dipartimento ad alte prestazioni della firma teutonica e che arrivò sul mercato nel 1988.
Da buona serie speciale qual è, la M4 Cabrio Edition 30 Jahre sarà prodotta in quantità limitata con solo 300 esemplari destinati a tutto il mondo. Come curiosità la M3 E30 Cabrio a cui si ispira fu prodotta in 786 unità e disponeva d 215 CV di potenza. Ora è un vero e proprio pezzo da collezionisti.
Di serie la nuova BMW M4 Cabrio Edition 30 Jahre monta il pacchetto Competition M che aumenta la potenza del 6 cilindri in linea a 450 CV e monta una sospensione adattiva M con messa a punto specifica, sistema di scarico sportivo e cerchi in lega da 20 pollici con design simile a quello della M4 GTS.
Altra caratteristica della serie speciale della M4 Cabrio Edition 30 Jahre è il colore della carrozzeria, disponibile in due diverse tonalità: Macao Blue metallizzato o Mandarin II (ispirato all’antenata del passato). Entrambi i colori contrastano con alcuni elementi in nero lucido presenti sulla griglia frontale e sulle spese d’aria laterali.
All’interno le danno un tocco di esclusività le placche identificative della serie speciale e la tappezzeria in pelle Merino.
BMW M4 Cabrio
La versione “open air” della coupé arrabbiata di Monaco. Le fotografie e i dati ufficiali
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