Monthly Archives: Febbraio 2018
Nuova Citroen Berlingo 2018
A poche settimane dal suo debutto in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2018, Citroen ha svelato le prime fotografie e informazioni ufficiali della nuova generazione della Berlingo. Il nuovo modello 2018 della popolare multispazio francese arriva con un cambio radicale e completo. È infatti un’auto completamente nuova, dalla piattaforma al design.
In linea con il nuovo linguaggio stilistico
Esteticamente adotta il nuovo linguaggio stilistico della Casa francese con i fari a doppia ottica, la nuova griglia frontale e gli Airbumps. Diventa anche personalizzabile con le plastiche degli esterni combinabili con diversi colori.
La nuova Citroen Berlingo 2018 si basa sulla nuova piattaforma EMP2 del Gruppo PSA, che condividerà con le sue simili Peugeot Partner e Opel Combo. Grazie a questo pianale la nuova Berlingo è più leggera e sarà disponibile con due carrozzerie con differenti dimensioni. Tra gli accessori presenti nell’equipaggiamento potrà contare sul nuovo sistema di sterzo assistito e fino a 19 sistemi di assistenza alla guida, oltre a un completo pacchetto di elementi multimediali e legati alla connettività.
Due carrozzerie, M o XL (a sette posti)
La versione più corta si chiamerà Berlingo M (più lunga di 2 cm rispetto alla vecchia versione), mantre la più lunga sarà la XL con tre file di sedili. L’abitacolo verrà proposto in tre diverse configurazioni che variano in estetica e in colorazione: Standard, Metropolitan Grey e Wild Green. L’equipaggiamento sarà molto ricco e altamente tecnologico con uno schermo touch da 8 pollici e con il Connect NAV di ultima generazione, riconoscimento vocale e diverse applicazioni a disposizione come le informazioni sul traffico in tempo reale, punti di interesse e localizzatore per il parcheggio.
Per il momento Citroen ha confermato la gamma meccanica composta da 5 motorizzazioni benzina PureTech e Diesel BlueHDi, con potenze comprese tra i 75 e i 130 CV e con due trasmissioni a disposizione, manuale o automatica.
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Citroën Jumper: omaggio al Type H
Il Citroën Jumper Type H 70th Anniversary è il protagonista assoluto dello stand della Casa francese al salone del caravanning “Turismo & Outdoor” in programma a Parma Fiere fino al 18 febbraio 2018.
Questa versione del furgone transalpino – gemello del Fiat Ducato e del Peugeot Boxer – realizzata dal cremonese Fabrizio Caselani e dal designer David Obendorfer per Caselani Automobili reinterpreta in chiave moderna il Type H, il veicolo commerciale più famoso del Double Chevron che proprio nel 2018 compie 70 anni.
Il Citroën Jumper Type H 70th Anniversary esposto a Parma Fiere deriva dal campervan Platinum Collection Twin 600 SPT di Adria, a sua volta sviluppato sulla base del Citroën Jumper 2.0 BlueHDI 130 CV, e si distingue per la lavorazione retrò delle lamiere e per il frontale stile anni ’40 impreziosito dal Double Chevron stilizzato. Senza dimenticare la vernice bicolore: Gris Fumée e tinta Silver Adria per il tetto.
Il prezzo della sola trasformazione Type H 70th Anniversary del Citroën Jumper visto al salone “Turismo & Outdoor 2018” di Parma è di 21.800 euro (IVA esclusa).
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Bosch, il nuovo dispositivo per trasportare in sicurezza anche opere d’arte e quadri d’autore
Manca poco più di un mese alla conclusione della Mostra Rivoluzione Galileo, presso il Palazzo del Monte di Pietà di Padova, dove è possibile ammirare “Il Sole” del pittore Pellizza da Volpedo. L’opera, in esposizione fino al 18 marzo 2018, è stata trasportata dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma in totale sicurezza. Lo si può affermare con certezza grazie ai dati raccolti dal Transport Data Logger (TDL) di Bosch, che è stato inserito nell’imballaggio del dipinto prima della sua spedizione.
Bosch Connected Devices and Solutions ha sviluppato il Transport Data Logger (TDL), il dispositivo per tracciare, controllare e ottimizzare la catena logistica di trasporto di diverse categorie di prodotti sensibili come: macchinari, alimenti, sculture o quadri di valore. La tecnologia racchiusa all’interno del Transport Data Logger permette di monitorare importanti parametri come: temperatura, umidità, inclinazione e urti. Grazie a un’app per smartphone e tablet, collegata via Bluetooth, è possibile tracciare e visualizzare i prodotti durante il trasporto, inoltre, il dispositivo può essere utilizzato anche per il trasporto aereo.
Lo scorso anno Bosch è entrata in contatto con la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma proponendole di utilizzare il TDL per il trasporto di uno dei suoi quadri. La Galleria Nazionale custodisce una delle più grandi collezioni di arte moderna e contemporanea italiana, con quasi 20.000 opere di pittura, scultura, installazioni, disegni e stampe di artisti dell’Ottocento e del Novecento e si serve abitualmente di società specializzate nel trasporto delle opere che, quando movimentano dipinti di ingente valore devono essere certe che viaggino in sicurezza. Emerge pertanto, la necessità di tracciare il processo di trasporto, misurare le condizioni ambientali e avere una prova tangibile della sicurezza e della qualità del servizio. A novembre 2017 il TDL di Bosch è stato utilizzato per monitorare le condizioni di viaggio dell’opera. Il dispositivo è stato inserito, insieme al dipinto, dentro una cassa idonea con speciale imballaggio interno che preserva l’opera e mantiene le condizioni climatiche. In questo modo è stato possibile monitorare i valori impostati per il corretto trasporto del quadro: inclinazione (90°), temperatura (tra 18° e 23°), umidità (tra 50° e 60°) e accelerazione (3g).
Il TDL porta trasparenza nell’intera catena di distribuzione poiché fornisce un riscontro affidabile relativo alle condizioni di trasporto e permette una più facile identificazione di eventuali urti agli oggetti trasportati. Nel caso in cui i parametri preimpostati, come temperatura, umidità, accelerazione, vengano superati, il dispositivo permette di individuare con certezza in quale momento si sia verificata l’alterazione. Il TDL si avvale della tecnologia MEMS (Micro ElectroMechanical System) di Bosch affidabile e precisa ed è in grado di memorizzare i dati grazie ad una batteria interna con un ciclo di vita fino a due anni. Intuitivo e semplice da utilizzare, è configurabile individualmente e può essere integrato con estrema facilità.
Il Transport Data Logger di Bosch rappresenta un valore aggiunto per ogni attività logistica e fornisce dati fondamentali per l’ottimizzazione dei processi. Inoltre, consente alle aziende di interpretare e analizzare i dati raccolti, aumentare l’efficienza e ridurre i costi di circa il 30%. In più, grazie TDL le opere d’arte possono essere trasportate in aereo, un valore aggiunto rispetto ai sensori ad oggi presenti sul mercato. (Regolamentazione IATA sul trasporto delle batterie al litio).
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Akrapovic, il nuovo scarico per le BMW F 750 GS e 850 GS
Akrapovic lancia sul mercato un inedito scarico linea Slip-On (in titanio) per le ultime due enduro di media cilindrata BMW: le F 850 GS e F 750 GS 2018. Caratterizzato da un design innovativo che ben si sposa con le linee delle due GS, il nuovo Akrapovic è realizzato in acciaio inox di altissima qualità, con il manicotto esterno della marmitta in titanio leggero, è rifinito da un fondello in fibra di carbonio realizzato a mano.
L’innovativo ed avanzato profilo è caratterizzato da una stampa a rilievo che conferisce allo scarico un inconfondibile look dinamico e sportivo. Con una finitura a rivestimento nero e il logo Akrapovic inciso, la linea Slip-On completa e abbellisce le due moto con un’estetica raffinata e di classe.
Inoltre i materiali e le tecniche di fabbricazione più avanzati fanno risparmiare ben il 38,6% di peso rispetto allo scarico di serie: tutto mira a migliorare la manovrabilità e la guidabilità. Lo scarico linea Slip-On è semplice da installare, non richiede rimappatura ed è a norma CE ed ECE. È anche stato progettato per essere compatibile con le valigie laterali BMW.
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Nuova Volvo V60: i primi dettagli in anticipo su Ginevra
Di tutta la gamma Volvo, la V60 è l’unica a non essere ancora stata coinvolta dal rinnovamento totale della Casa svedese. Ne rimarrà fuori ancora per poco, visto che Volvo sta per svelare la nuova generazione della station, lo farà infatti il 21 febbraio per poi presentarla in società tra poche settimane al Salone di Ginevra 2018.
I primi dettagli
In anticipo sull’unveiling la firma scandinava ha però svelato il primo video-teaser (in basso) che svela alcuni dettagli del nuovo look che la caratterizzerà. Dalle prime immagini estrapolate dal video si possono notare la nuova calandra e i gruppi ottici ispirati al nuovo linguaggio stilistico del marchio e che di fatto caratterizza ormai tutti i modelli Volvo.
Una V90 più piccola
La nuova Volvo V60 sarà una V90 più piccola e dalla sorella maggiore erediterà la piattaforma modulare SPA, i motori quattro cilindri turbo, una meccanica ibrida e tutte le tecnologie di ultima generazione in tema di sicurezza e guida semi-autonoma.
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Porsche Cayenne 2018, ancora più Porsche
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COMFORT
Più spaziosa, più comoda e ancora più agile. La Cayenne alza ancora l’asticella |
PIACERE DI GUIDA
Difficile fare meglio per quanto riguarda il piacere di guida: è una vera Porsche, e in curva fa miracoli |
COSTI
I prezzi partono da 78.300 euro |
Nel 2002 gran parte del mondo ha storto il naso all’idea di una Porsche con la forma di un fuoristrada, pesante e…sgraziata. Ma a sedici anni dal suo lancio, l’iconica Porsche Cayenne è più in forma che mai. Con 770.000 esemplari venduti, di cui 45.000 in Italia, la Cayenne è una pietra miliare della gamma Porsche, nonché pilastro del suo fatturato. Già, una SUV, un’auto che non dovrebbe essere concepita per andare forte o per essere bella da guidare. Eppure la Cayenne ha dato vita ad una lunga serie di SUV sportive, più o meno riuscite, e con la nuova generazione conficca gli artigli e difende il suo ruolo di regina delle Sport Utility sportive. Cresce nelle dimensioni, nella tecnologia, nel comfort e nella potenza, ma allo stesso tempo perde peso e migliora nell’efficienza. Insomma la nuova Porsche Cayenne migliora sotto tutti gli aspetti, cercando di mantenere lo stesso piacere di guida che ha sempre contraddistinto la SUV di Stoccarda. Ci sarà riuscita?
NUOVA, DA CIMA A FONDO
Sembra un restyling pesante, ma in realtà la Porsche Cayenne è tutta nuova, a partire dal telaio basato sulla piattaforma MLB evo (la stessa dell’Audi Q5), più leggero e snello del precedente. Tutta l’auto è più leggera, in realtà, nonostante sia cresciuta nelle dimensioni e nell’equipaggiamento. E ora, nella sua versione base, ferma l’ago della bilancia a 1.960 kg: davvero poco per una montagna del genere. I 2 cm di larghezza e i 6 di lunghezza guadagnati la rendono più vivibile, abbastanza per ottenere 100 litri extra di bagagliaio (770 in totale, 1710 con i sedili abbassati) e qualche cm in più per le gambe dei passeggeri posteriori.
La linea non è stata stravolta, quanto snellita e affilata, anche se – a parer mio – ha perso un po’ di personalità. Il muso è stato rubato dalla Macan, il posteriore dalla Panamera, ma il risultato è convincente. La Cayenne “ruba” anche dentro, questa volta la plancia della Panamera con il maxi schermo da 12,3 pollici. Un bell’oggetto di design, oltre che di fruibilità, che presumibilmente vedremo anche sulla nuova 911. La sensazione di solidità e di qualità di ogni materiale o rotella è totale, da quando si apre la portiera a quando di si spegne il motore con la (finta) chiave incastonata a sinistra del piantone dello sterzo. Che belle le tradizioni.
Tra le novità spiccano anche i pneumatici misti (diversi tra anteriore e posteriore, come sulla Carrera 911), i nuovi freni PSBC con dischi speciali con rivestimento in carburo/tungsteno – che garantiscono un miglior mordente e dovrebbero durare circa il 30% in più-, l’asse posteriore sterzante e il cambio ZF a 8 rapporti. A listino comunque rimangono gli immensi freni carboceramici, eccessivi a dire il vero, tanto funzionano bene quelli standard.
COMPATTA SPORTIVA
Le strade portoghesi sono lo scenario perfetto per mettere alla frusta qualsiasi auto. Sono lisce, varie, si stringono e si snodano, sono colme di compressioni e dossi, ma, soprattutto, sono quasi deserte. Sembra un prova speciale di un rally infinita, con l’aggiunta di un paesaggio selvaggio ed esotico, a metà tra la Sardegna e la Sicilia.
Sto guidando la Porsche Cayenne S, la versione intermedia tra la standard e la turbo, che con 440 CV e 550 Nm di coppia, ha la stessa potenza della precedente Porsche Cayenne GTS, un’auto che adoravo. Ad andature tranquille sembra la solita Porsche Cayenne: comoda, solida, mai nervosa. Anche perché il cambio ZF a 8 marce è ancora più dolce nell’azione, nel bene e nel male. Non è perfetto come il PDK (che troviamo sulla Panamera), almeno, non nell’uso sportivo, dove in scalata va in affanno quando si tira davvero. Ma poco male, nella guida di tutti i giorni è superbo. Lo sterzo invece è ancora più diretto: ci vogliono pochissimi gradi per far curvare l’auto, e questo nella guida sportiva si rivela sensazionale.
Il V6 2.9 biturbo, poi, ha potenza da vendere: è pieno ai bassi regimi e allunga con vigore; ha un suono metallico e sguaiato e una risposta tagliente. Sono pochi i V6 con una forte personalità, ma questo ne ha parecchia. Ma dove la Porsche Cayenne è migliorata di più, ancora una volta, è tra le curve.
MIRACOLI DELLA FISICA
A Stoccarda sanno bene come padroneggiare la magia nera. Questa magia in realtà ha un nome: “4D Chassis Control”, il cervellone elettronico che sorveglia e coordina sapientemente la trazione integrale, gli ammortizzatori adattivi a tre vie, le barre stabilizzatrici attive e le quattro ruote sterzanti. Un’arsenale da guerra che consente ad una SUV di due tonnellate di sfidare le leggi della fisica.
Detto così sembra che la Porsche Cayenne sia un’auto che imbroglia, un po’ finta, ma non è affatto così: è come guidare una vecchia WRC, solo più alta e grossa, con tanto di sedili riscaldabili.
Rispetto alla precedente versione si ha ancora di più una sensazione di leggerezza e di compattezza; nelle curve strette le quattro ruote sterzanti permettono numeri da circo altrimenti impossibili e gli ammortizzatori adattivi a tre camere tengono sempre l’auto piatta, composta, ancorata all’asfalto. Anche ad andature da galera l’auto obbedisce al vostro pensiero, gioca con voi, si lancia nelle curve con rapidità incredibile ed esce anche di traverso, se lo volete, e non va mai in crisi. È una di quelle storie a cui si fa fatica a credere. Le strade del Portogallo sono toste, e se un’auto avesse un difetto, senza dubbio questo scenario lo metterebbe in luce. Ma la Porsche Cayenne S ci sa fare. Tiene delle andature davvero incredibili, senza mai ondeggiare o oscillare: avrò percorso almeno 20 km di strada deserta ad un ritmo, diciamo “allegro”, e mai una volta ho avuto la sensazione che l’auto si sentisse a disagio. Nelle curve strette l’asse posteriore sterzante sembra accorciare l’auto di due metri: dove la vecchia Cayenne cominciava a sottosterzare, la nuova ruota attorno ad un perno. È una sensazione strana all’inizio, quasi poco intuitiva, ma quando avrete capito il suo meccaniscmo, scoprirete un altro mondo. E poi ci sono i freni. Ci ho messo dell’impegno, non lo nego, per provare a stancarli, ma non ci sono riuscito, nonostante le discese. Faccio fatica a pensare ad un’altra SUV in grado di percorrere queste strade in questo modo. Ma forse la GTS mi farà cambiare idea…
PREZZI E MOTORIZZAZIONI
La Cayenne “base” monta V6 turbo da 3.0 litri da 340 CV e 450 Nm. Già così, la SUV Porsche si muove bene e soddisfa la vostra sete di sportività. I dati parlano di uno 0-100 km/h in 5,9 secondi e una velocità di punta di 245 km/h. La Cayenne S, con il suo 2.9 litri da 440 CV e 550 Nm, è decisamente più energica e bilanciata: la versione che si sentiamo di consigliare. Per sente il bisogno di un motore infinito, invece, c’è l’iconica Cayenne Turbo, che con il suo V8 biturbo 4.0 litri da 550 CV e ben 770 Nm spinge come un missile. Brucia lo 0-100 in 3,9 secondi e tocca i 286 km/h di velocità massima.
I prezzi partono da 78.300 euro per la Cayenne 3.0 da 340 CV, da 95.956 euro per la Cayenne S e 146.666 euro per la versione Turbo. Durante l’anno arriveranno anche le versioni Diesel e Hybrid.
Gli optional sono golosi e (quasi) infiniti, mentre di serie la nuova Porsche Cayenne monta fari LED, Warn e Brake Assist con sistema di protezione preventiva dei pedoni, cruise control con limitatore di velocità e Park Assist anteriore e posteriore.
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Skoda Kodiaq: a Ginevra debutta la versione Laurin & Klement
La gamma della nuova Skoda Kodiaq ancora non è completa. Se recentemente la proposta della SUV a sette posti ceca era stata estesa con le versioni Scout e Sportline, al prossimo Salone di Ginevra 2018 verrà svelata la versione Laurin & Klement (L&K), allestimento già visto su altri modelli della gamma.
Segni di riconoscimento
Questo allestimento riceve il nome dai fondatori del marchio ceco, Laurin e Klement e si differenzia per i dettagli specifici esterni e interni. Fuori sfoggia una griglia frontale cromata, cerchi da 19 pollici “Sirius” e paraurti specifici che le danno un tocco più elegante. Non mancano le placche distintive “Laurin & Klement” ed è equipaggiata con i fari anteriori Full LED. All’interno della Skoda Kodiaq Laurin & Klement troviamo il volante multifunzione a tre razze, disponibile anche con rivestimento in pelle nera o marrone. Anche i sedili e il quadro strumenti sono decorati con il logo L&K, così come anche la schermata iniziale del sistema di infotainment.
L’equipaggiamento di serie prevede anche il sedile del guidatore regolabile elettricamente con unzione di memoria, la pedaliera in alluminio, i tappetini esclusivi, i sensori per la pioggia e pacchetto di illuminazione ambientale e impianto stereo CANTON.
Novità meccaniche
Il nuovo allestimento L&K della Skoda Kodiaq sarà accompagnato anche da novità meccaniche come il motore 1.5 TSI da 150 CV e il 2.0 TSI che passa da 180 a 190 CV. Entrambi saranno equipaggiati con filtro anti particolato (che in futuro sarà introdotto con tutte le altre motorizzazioni a benzina). Inoltre il cambio automatico DSG a doppia frizione e sette rapporti sarà disponibile anche con la motorizzazione 2.0 TDI da 150 CV. L’offerta meccanica si completerà con un secondo 2.0 TDI da 190 CV. I motori diesel e benzina più potenti verranno accoppiati di serie al sistema di trazione integrale e come optional, sulle versioni L&K si potrà richiedere il sistema di controllo cattivo del chassis (DCC).
Skoda Kodiaq Sportline
L’allestimento sportivo chiude le opzioni di gamma per la SUV ceca
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Honda a Ginevra 2018 con prototipi e non solo
Credits: Urban EV
Credits: 2018 Honda Civic TCR
Credits: CR-V Hybrid
Honda sarà presente al Salone di Ginevra 2018 con interessanti novità, a partire dal futuristico Concept Sports EV, passando per il nuovo CRV e finendo con nuovi prototipi.
Le novità Honda a Ginevra 2018
L’ultima generazione di Honda CRV sarà presentata in anteprima europea a Ginevra. Disponibile per la prima volta in Europa con l’opzione di un propulsore ibrido, il nuovo SUV eleva gli standard in termini di qualità, eleganza ed allestimenti interni. Il Concept Urban EV torna in Europa dopo l’anteprima mondiale al Salone di Francoforte a settembre 2017. Il Concept esprime la volontà di Honda di entrare nel mercato europeo dei veicoli elettrici, con l’introduzione di una versione di serie in programma per l’anno prossimo.
Dopo l’anteprima al Salone di Tokyo a ottobre 2017, Honda esibirà anche il Concept Sports EV. Design accattivante e basso centro di gravità che lasciano intravedere il look dell’auto elettrica sportiva del futuro. L’ultimo componente del trio elettrico presente a Ginevra è NeuV. Presentato in anteprima al CES (Consumer Electronics Show, Fiera dell’elettronica di consumo) nel 2017, NeuV è un avanzato Concept elettrico dotato di intelligenza artificiale ed una molteplicità di funzioni autonome. Al fianco dei nuovi veicoli elettrici, Honda esibirà un’importante gamma racing a due e quattro ruote. Civic Type R TCR – modello di punta – sarà mostrata in anteprima alla vigilia della stagione inaugurale del WTCR. TCR sarà esibita al fianco di molti esemplari di vetture da corsa, tra cui NSX GT3.
Per le due ruote, il modello vincitore del MotoGP sfilerà al fianco delle sfidanti del World Superbike e Rally Dakar. Infine, farà il suo debutto la Jazz X-Road. Progettata come soluzione più estrema della gamma al fianco della versione Dynamic con motore iVTEC da 1.5 litri appena introdotta, la vettura evidenzia marcate sagomature nere intorno ai passaruota e alle minigonne laterali, oltre a protezioni anteriori e posteriori con effetto argentato. Gli esterni sono rifiniti da cerchi in lega di 16”. E’ dotata di un motore da 1.3 litri che eroga 103 CV di potenza abbinato ad un cambio manuale o automatico CVT.
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Rolls Royce: la SUV si chiamerà Cullinan
Sono già passati tre anni da quando Rolls Royce annunciò il progetto di un nuovo modello completamente nuovo da piazzare nel segmento delle SUV di lusso. Anche se la firma inglese non vuole definirla una sport utility, intanto ha ufficializzato il nome: si chiamerà Rolls Royce Cullinan (come il nome del progetto che già conoscevamo).
Torsten Müller-Ötvös, Direttore Esecutivo di Rolls Royce l’ha spiegata così:
“Il nome Cullinan è quello che meglio si adatta al nostro prodotto. La Cullinan è unìauto con un proposito chiaro, un preziosismo e una presenza chiara, con una qualità perfetta, che ricalibra la scala e la possibilità di già che è lusso. Proprio come il Diamante Cullinan, il diamante perfetto più grande mai trovato, appare quando è perfetto e esiste al di sopra degli altri…”.
Di fatto la nuova Rolls Royce Cullinan dovrebbe arrivare entro la fine dell’estate del 2018 e diventerà la SUV più esclusiva e lussuosa del mercato. Sarà sviluppata attorno alla nuova piattaforma spaceframe in alluminio (la stessa della nuova Rolls Royce Phantom).
Per ora non si hanno molte altre informazioni sulla new entry di Crewe, anticipata solo dalle prime foto spia ufficiali (nella gallery in apertura).
Rolls Royce Phantom 2018: l’auto più lussuosa al mondo
Svelata l’ottava generazione della limousine più lussuosa al mondo
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Più comoda e versatile della versione precedente, la nuova MINI Clubman Cooper D è anche più larga e lunga della sorella minore. Resta una vettura premium, dentro e fuori, e si guida sempre molto bene. L’abbiamo provata nella versione 2.0 quattro cilindri diesel da 150 CV, motore ricco di coppia e capace di regolare le giuste emozioni alla guida. Scopritene con noi pregi e difetti.
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