Monthly Archives: Gennaio 2018

Vauxhall 14-6 (1938): la prima monoscocca britannica

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La Vauxhall 14-6 – nata nel 1938 e con una carriera interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale – è la prima auto britannica di sempre dotata di telaio monoscocca: oggi si trova abbastanza facilmente nel Regno Unito e le sue quotazioni superano i 6.000 euro.

Vauxhall 14-6 (1938): le caratteristiche principali

La seconda serie della Vauxhall 14-6 vede la luce nel 1938, tre anni dopo il lancio della prima generazione. Rispetto all’antenata può vantare il telaio monoscocca, un abitacolo più spazioso, un bagagliaio più ampio e un frontale più moderno.

Un’ammiraglia realizzata dalla Casa britannica più antica tra quelle ancora oggi in attività caratterizzata da un ottimo rapporto qualità/prezzo e da consumi relativamente contenuti.

La produzione della Vauxhall 14/6 viene interrotta dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e riprende nel 1946 (fino al 1948) con alcune lievi modifiche tecniche ed estetiche. La più rilevante? Il sedile anteriore in un pezzo unico.

Vauxhall 14-6 (1938): la tecnica

La Vauxhall 14-6 del 1938 – interessante dal punto di vista storico in quanto prima auto britannica di sempre dotata di telaio monoscocca – monta un motore 1.8 a sei cilindri in linea identico a quello della prima generazione della berlinona inglese. Un propulsore da 49 CV che permette alla vettura di sua maestà di raggiungere una velocità massima di 119 km/h.

Le modifiche tecniche riguardano il rapporto di compressione più alto (da 6,25:1 a 6,75:1), le sospensioni anteriori a ruote indipendenti e il cambio manuale a tre marce tutte sincronizzate (prima erano quattro con il primo rapporto non sincronizzato).

Vauxhall 14-6 (1938): le quotazioni

Le quotazioni della Vauxhall 14-6 recitano 10.000 euro anche se in realtà si trovano abbastanza facilmente (nel Regno Unito) esemplari ben tenuti dell’ammiraglia britannica a poco più di 6.000 euro.

Auto d’epoca britanniche

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Citroën presenta l’Unconventional Team 2018

Arianna-CauArianna-Cau

Matteo-IachinoMatteo-Iachino

Tony-CiliTony-Cili

Angelo-BonomelliAngelo-Bonomelli

Vlad-KhadarinVlad-Khadarin

 

Squadra che vince si cambia eccome. Ma solo in parte.

Dopo la positiva esperienza del team presentato nel 2016, Citroën ha rilanciato il suo supporto agli action sport su neve e acqua con il nuovo Citroën Unconventional Team 2018.

Lo ha fatto in una cornice molto “invernale” – quella dello Snowpark di Obereggen, in Alto Adige, brandizzato per l’occasione – con un cambio di passo rispetto all’Idroscalo milanese della prima edizione.

È un messaggio chiaro, di maturazione rispetto all’approccio “a largo spettro” del 2016: si punta tutto sugli sport (da scivolamento), fra tavole da snowboard e tavole da surf/kitesurf.

Sempre in linea con la filosofia “feel good” del marchio.

Quattro uomini e una donna, uniti dalla passione per la natura e da uno stile di vita adrenalinico e giramondo. Che gli invidiamo molto.

Travel

Obereggen: Citroën e l’Unconventional Team scelgono l’Alto Adige per gli sport invernali

Snowboard, sci e non solo: con il Double Chevron lo Snowpark altoatesino si apre agli sport da scivolamento

Citroën Unconventional Team 2018


Arianna Cau

Arianna-CauArianna-Cau

Con tutta l’energia dei suoi 23 anni, Arianna Cau ha due frecce importanti al suo arco: gioca in casa (è di Rovereto, in Trentino), ed è la “quota rosa del gruppo”.

Ma affronta entrambi gli aspetti senza calcare la mano, e soprattutto senza timore reverenziale nei confronti di sport che spesso finiscono per dare più visibilità al sesso maschile che a quello femminile.

Lei, nel dubbio, ne porta avanti due: il wakeboard (una sorta di snowboard sull’acqua) e lo snowboard. E con grandi risultati: lo scorso anno ha infatti conquistato il titolo di campionessa italiana FSI di snowboard slopestyle.

Tony Cili

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Dal “profondo Sud” al “profondo Nord”: a Obereggen – e in generale nell’Unconventional Team – Tony Cili rappresenta la “quota meridionale” del gruppo.

Calabresissimo (all’anagrafe è Antonio Ciliberto), classe 1988, Tony è una delle due conferme del CUT 2016: campione italiano di kite surf strapless (per la terza volta consecutiva nel 2017), si muove fra le coste del sud Italia per allenarsi nelle numerose discipline acquatiche su tavola che porta avanti da circa 15 anni.

Foto

Citroen C3 Aircross

La nuova crossover del marchio francese

Matteo Iachino

Matteo-IachinoMatteo-Iachino

Matteo Iachino è la seconda conferma del Citroën Unconventional Team del 2016, anche lui da tre anni ai vertici della Coppa del Mondo PWA Slalom (con un secondo posto nel 2017, un primo posto nel 2016 e un terzo posto l’anno precedente).

La sua disciplina è il windsurf, che pratica a Tenerife dove vive per buona parte dell’anno (escluse le periodiche visite alla sua nativa Liguria).

Vladislav Khadarin

Vlad-KhadarinVlad-Khadarin

Non è nato in Italia, è nato in Siberia. Ma Vladikir Khadarin il Bel Paese lo ha scelto e ci vive da 8 anni. In Trentino, a Madonna di Campiglio, dove si allena con il suo snowboard.

Si è allenato così tanto che si è qualificato per le Olimpiadi invernali che si terranno in Corea dal prossimo 9 febbraio. Gli faccio un in bocca al lupo, nella speranza che la prossima volta… gareggi per il tricolore.

Angelo Bonomelli

Angelo-BonomelliAngelo-Bonomelli

Anche Angelo Bonomelli punta alle olimpiadi, ma si tratta in questo caso di quelle del 2020. Anno nel quale il suo surf dovrebbe diventare disciplina olimpica.

Nel frattempo, il toscano Bonomelli si deve accontentare del titolo 2017 nel Campionato Italiano di Surf, e di allenarsi con la nazionale italiana.

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Fiat: gamma 500 Mirror

Dopo il lancio dalla Fiat 500 Miror, arrivata lo scorso aprile, la gamma dedicata alla tecnologia Uconnect LINK– con predisposizione CarPlay e compatibilità Android Auto – si estende agli altri due modelli della famiglia 500: la 500X e la 500L.

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Bugatti presenta le pinze in titanio stampate in 3D

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Bugatti ha presentato i primi freni in titanio realizzati con una stampante 3D. Si tratta di una nuova colossale pinza dal peso di appena 2,9 kg.

Di fatto la nuova Bugatti Chiron, la super car da 1.500 CV di potenza, già monta l’impianto frenante più poderoso sul mercato, con pinze fisse a otto pistoncini all’anteriore e da sei pistoncini al posteriore, fabbricate in alluminio forgiato e dal peso di 4,9 kg.

Maggior rigidità e peso ridotto

Utilizzando la tecnica di stampa in 3D per creare i nuovi freni in titanio, Bugatti è riuscita ad ottenere maggior rigidità e peso ridotto. Con 2,9 kg sulla bilancia queste pinze pesano il 40% in meno rispetto a quelle, in alluminio, impiegate dalla Chiron. Misurano 41 cm in lunghezza, 21 cm in larghezza e 13,6 cm in altezza.

Per realizzarle è stata usata una delle stampanti 3D più potenti al mondo, capace di lavorare con materiale duro come il titanio. Per creare una sola di queste pinze sono necessarie 45 ore e vengono utilizzati 4 laser che lavorano fino a 2.213 cappe prima di sfornare il prodotto finale.

Secondo Bugatti l’uso della stampa in 3D può ottimizzare e migliorare la produzione di molte componenti e il marchio francese intende utilizzare questa tecnologia per migliorare ancora la Chiron.

Foto

Bugatti Chiron

La supercar più potente, veloce e costosa al mondo

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BMW iX3: arriverà nel 2020

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La nuova BMW iX3 sarà una realtà nel 2020.

La new entry a zero emissioni della Casa bavarese è stata già confermata dai vertici di Monaco e il suo sviluppo è iniziato, già da tempo, insieme a quello della nuova generazione della X3.

Nuova architettura e nuovo powertrain eDrive

Rispetto a quest’ultima, però, sarà completamente diversa, almeno sotto pelle, visto che si baserà sul nuovo powertrain eDrive che includerà una nuova architettura modulare valida sia per i modelli a combustione che per le varianti elettriche.

La roadmap per lo sviluppo della nuova BMW iX3 prevede l’anteprima con una concept che sarà svelata alla fine del prossimo anno e l’arrivo, nel 2020, della versione di produzione che rimarrà molto fedele al prototipo e che verrà commercializzata attraverso la sottomarca “i”.

Come ultima anticipazione sappiamo che la futura BMNW iX3 verrà proposta con tre differenti varianti di potenza.

News

BMW X3 2018: informazioni e foto della terza generazione

La SUV media bavarese si rinnova . Look rifatto, interni tutti nuovi e motorizzazioni aggiornate. E arriva tanta tecnologia…

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Jeep Grand Commander: la 7 posti per la Cina

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A partire dai prossimi mesi i clienti cinesi del marchio americano Jeep potranno acquistare un nuovo modello: la Jeep Grand Commander.

Sette posti

Si tratta di una vettura completamente nuova e che vanterà il titolo di modello più grande dell’attuale gamma Jeep. L’abitacolo offrirà posto a sette passeggeri, disposti su tre file di sedili e debutterà ad aprile al Salone di di Beijing 2018.

Piattaforma nuova

Diretta discendente della concept car Yuntu, vista lo scorso anno al Salone di Shanghai, la nuova Jeep Grand Commander si ispira esteticamente alla generazione attuale della Grand Cherokee, ma si basa su una piattaforma completamente nuova, sviluppata insieme a Guangzhou e che nulla ha a che vedere con lo sviluppo delle future, e globali, Wagoneer e Grand Wagoneer. Sotto pelle la Commander monterà un motore a benzina 2.0 turbo le cui performance non sono ancora state svelate.

Solo per la Cina

La nuova Jeep Grand Commander sarà prodotta in Cina e commercializzata, almeno per il momento, solo sul mercato asiatico.

Anteprime

Jeep Cherokee 2018, svelate le prime immagini

Il nuovo SUV sarà presentato il 16 gennaio al Salone di Detroit

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Carlos Sainz (Jr.) al Rally di Monte Carlo 2018 (come apripista)

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Credits: 2018 – Carlos Sainz au Rallye Monte-Carlo

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Credits: 2018 – Carlos Sainz au Rallye Monte-Carlo

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Credits: 2018 – Essais presse Nouvelle Renault MEGANE R.S. chassîs Sport en Espagne

 

Il pilota spagnolo di F1 Carlos Sainz Jr. seguirà per un giorno le orme del padre Carlos Sainz (due volte campione del mondo WRC e due volte vincitore della Dakar) e prenderà parte domenica 28 gennaio al Rally di Monte Carlo 2018 – come apripista nella Power Stage (La Cabanette-Col de Braus: 13,58 km) – al volante di una Renault Mégane RS.

Carlos Sainz Jr. – nato l’1 settembre 1994 a Madrid (Spagna) – corre in F1 dal 2015 (miglior risultato: 9° nel Mondiale 2017) ed è attualmente impegnato con la scuderia Renault. Il suo palmarès comprende – tra le altre cose – il campionato nordeuropeo Formula Renault 2011 (davanti a Daniil Kvyat e Stoffel Vandoorne) e il campionato Formula Renault 3.5 2014 (davanti a Pierre Gasly e Roberto Merhi).

La Renault Mégane RS che verrà guidata da Carlos Sainz Jr. prima della Power Stage del Rally di Monte Carlo 2018 è la variante sportiva della compatta francese. Dotata per la prima volta di cinque porte, ospita sotto il cofano un motore 1.8 turbo benzina da 280 CV e 390 Nm di coppia.

Passione F1

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Mercedes-Benz Classe G AMG Line

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Per vedere su strada la versione AMG della nuova Mercedes Classe G 2018 – al debutto pochi giorni fa al Salone di Detroit – bisognerà attendere diversi mesi. Intanto però la Casa della Stella ha rilasciato le prime fotografie ufficiali del pacchetto AMG Line dedicato alla 4×4.

Si tratta fondamentalmente di un pack estetico sportivo accompagnato da qualche altra novità come un nuovo impianto di scarico che migliora il sound del V8 biturbo da 4.0 litri, 422 CV e 610 Nm di coppia, disponibile unicamente con la G 500 e abbinato al cambio automatico 9G-Tronic a nove rapporti. Anche gli ammortizzatori ricalibrati e l’impianto frenante potenziato migliorano la dinamica di guida della Classe G AMG Line.

All’interno compare un nuovo volante a tre razze con la parte inferiore schiacciata e rivestito, come la tappezzeria, in pelle Nappa. L’abitacolo inoltre riceve un tocco sportivo con le cuciture a contrasto in rosso e le rifiniture in carbonio.

Insomma, un anticipo in pieno stile della futura G 65, attualmente in fase di sviluppo presso la divisione Aufrecht Melcher Grossaspach e che monterà il V12 biturbo da 6 litri.

PanoramautoTV / News

Nuovo Mercedes-Benz Classe G 2018

La nuova generazione dell’iconica 4×4 della Stella

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Land Rover Range Rover Evoque 2.2 SD4 5p. (2013): pregi e difetti della SUV britannica

Land Rover Range Rover Evoque frontaleLand Rover Range Rover Evoque frontale

Land Rover Range Rover Evoque tre quarti posterioreLand Rover Range Rover Evoque tre quarti posteriore

Land Rover Range Rover Evoque interniLand Rover Range Rover Evoque interni

Land Rover Range Rover Evoque battitaccoLand Rover Range Rover Evoque battitacco

Land Rover Range Rover Evoque cerchi in legaLand Rover Range Rover Evoque cerchi in lega

Land Rover Range Rover Evoque displayLand Rover Range Rover Evoque display

Land Rover Range Rover Evoque motoreLand Rover Range Rover Evoque motore

Land Rover Range Rover Evoque profiloLand Rover Range Rover Evoque profilo

Land Rover Range Rover Evoque vista dall'altoLand Rover Range Rover Evoque vista dall'alto

Land Rover Range Rover EvoqueLand Rover Range Rover Evoque

 

Il segreto del successo della Land Rover Range Rover Evoque? Il design, senza dubbio. La SUV britannica è una delle auto più sexy e più trendy mai realizzate ma è anche un mezzo valido? Per scoprirlo abbiamo analizzato la variante 2.2 SD4 5p. del 2013 nel ricchissimo allestimento Prestige, facile da trovare a meno di 25.000 euro. Scopriamo insieme i pregi e i difetti della “fashion crossover” britannica.

Land Rover Range Rover Evoque tre quarti posterioreLand Rover Range Rover Evoque tre quarti posteriore

I pregi della Land Rover Range Rover Evoque 2.2 SD4 5p. del 2013

Finitura

Tanta qualità a bordo: materiali ottimi e assemblaggi impeccabili. Fuori, invece, si nota qualche imprecisione di troppo negli accoppiamenti tra i pannelli della carrozzeria…

Dotazione di serie

L’allestimento più lussuoso Prestige è perfetto per chi vuole il massimo: autoradio Bluetooth CD Mp3 USB, cerchi in lega, climatizzatore, cruise control, fari allo xeno, fendinebbia, filtro antiparticolato, interni in pelle, retrovisori ripiegabili elettricamente con memoria, sensore pioggia, sensori di parcheggio posteriori e tappetini premium.

Capacità bagagliaio

Il vano è molto capiente in configurazione a cinque posti (575 litri) ma poco sfruttabile quando si abbattono i sedili posteriori (1.445 litri) per via delle dimensioni esterne contenute (solo 4,36 metri di lunghezza).

Posto guida

Sedile comodo e tanta qualità percepibile in ogni dettaglio. Senza dimenticare la posizione di seduta rialzata che consente di dominare il traffico.

Climatizzazione

Impianto potente, comandi posizionati un po’ troppo in basso.

Motore

Il 2.2 turbodiesel SD4 Euro 5 della Land Rover Range Rover Evoque 5p. ha una cilindrata elevata che non aiuta chi vuole risparmiare sull’assicurazione RC Auto ma risponde con una buona dotazione di cavalli (190) e di coppia (420 Nm). Nonostante questi numeri, però, si tratta di un propulsore più elastico che vivace.

Cambio

La trasmissione manuale a sei marce è adeguata al tipo di vettura: leva un po’ duretta (ma niente di preoccupante) e prima marcia corta utile per il fuoristrada.

Sterzo

Un comando automobilistico (preciso quanto basta) per un’auto che se la cava egregiamente anche nell’off-road.

Dotazione di sicurezza

C’è tutto quello che serve: airbag frontali, laterali e a tendina, attacchi Isofix, controlli di stabilità e trazione, controllo velocità in discesa e hill holder. Da non sottovalutare, inoltre, le cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP.

Visibilità

La Land Rover Range Rover Evoque 5p. è una SUV facile da parcheggiare (nonostante un lunotto posteriore molto piccolo): merito degli ingombri esterni non esagerati e dei sensori di serie.

Freni

Senza infamia e senza lode.

Tenuta di strada

La Land Rover Range Rover Evoque 5p. è una SUV agile nelle curve. Potrebbe essere persino divertente se solo il motore avesse un’erogazione più cattiva…

Prezzo

Da nuova nel 2013 la Land Rover Range Rover Evoque 2.2 SD4 5p. Prestige era cara (ma come tutte le SUV premium): 48.910 euro. Oggi si trova facilmente a 24.900 euro: poco meno di una Subaru XV 2.0d “base” appena uscita dal concessionario.

Consumo

In linea con la concorrenza: 17,5 km/l. A velocità costante se la cava molto bene mentre la prima marcia corta non aiuta chi guida spesso in città.

Land Rover Range Rover Evoque interniLand Rover Range Rover Evoque interni

I difetti della Land Rover Range Rover Evoque 2.2 SD4 5p. del 2013

Abitabilità

I passeggeri posteriori della Land Rover Range Rover Evoque 5p. hanno poco spazio a disposizione per la testa e le gambe ma il divano accoglie abbastanza comodamente tre persone in larghezza.

Sospensioni

Gli ammortizzatori rispondono in maniera un po’ troppo brusca sulle strade dissestate.

Rumorosità

Marcata a freddo. Buona in tutte le altre situazioni.

Prestazioni

La Land Rover Range Rover Evoque 5p. non è così briosa come si potrebbe immaginare osservando le sue linee: i 190 CV offerti dal motore 2.2 SD4 sembrano molti meno alla guida. I dati dichiarati? 200 km/h di velocità massima e 10 secondi netti per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Tenuta del valore

Penalizzata da due elementi da non sottovalutare, specialmente di questi tempi: il motore diesel Euro 5 (già soggetto a blocchi del traffico in alcune città) e l’allestimento troppo ricco (il pubblico potrebbe preferire varianti meno costose).

Garanzie

La copertura globale è terminata nel 2016 mentre la protezione sulla corrosione scadrà nel 2019.

Scopri tutto il listino Land Rover.

Il mondo Land Rover

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Toyota: presto un altro modello prodotto in Europa

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Toyota spinge sulla produzione in Francia. La Casa giapponese inizierà a breve la produzione di un nuovo modello presso gli stabilimenti di Valenciennes.

Con un investimento di 400 milioni di euro verrà ampliata la fabbrica dove attualmente viene già prodotta la Yaris, anche nella versione ibrida.

Secondo i media francesi, con la new entry europea, il marchio giapponese arriverà a produrre fino a 300.000 unità all’anno presso Valenciennes – nel 2015 la produzione della Yaris (destinata sia al mercato europeo che a quello statunitense) di 228.288 unità, delle quali il 32% ibride.

Ancora non è stato ufficializzato di che modello si tratterà, ma la nuova Toyota attesa in Europa nascerà dalla piattaforma Toyota New Global Architecture, compatibile anche con motorizzazioni ibride ed elettriche, e attualmente sfruttata da altri modelli della famiglia, come la Prius e la C-HR.

Vista la linea di produzione da cui nascerà, quindi, non sarebbe strano che si trattasse di una crossover di segmento B da posizionare in listino al di sotto della C-HR.

Primo contatto

Nuova Toyota Yaris 2017, le nostre impressioni

Abbiamo guidato la nuova Toyota Yaris sulle strade olandesi

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