Monthly Archives: Gennaio 2018
Nuovo Mercedes-Benz Classe G 2018
Con un design che resta tendenzialmente fedele a quello dei vecchi modelli, il nuovo Mercedes Classe G si è evoluto soprattutto nella tecnologia, nel comfort, nella connettività e nella sicurezza.
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Infiniti: dal 2021 via all’elettrificazione con la tecnologia e-Power
Sono sempre di più i costruttori automobilistici che iniziano a vedere l’elettrificazione come una realtà nel futuro delle loro gamme. Infiniti è l’ultima Casa, in ordine cronologico, ad annunciare che, a partire dal 2021 inizierà a mettere sul mercato nuovi powertrain elettrificati. Il ponte di connessione tra il presente e il futuro a zero emissioni è rappresentato per il brand giapponese, dalla nuova tecnologia dei motori a compressione variabile (CV-T) al debutto sulla nuova QX50 e montato anche sulla nuova Inspiration Q Concept (nella gallery in apertura) svelata al Salone di Detroit 2018.
Nuove motorizzazioni e-Power
Ma nel 2021 arriveranno le nuove motorizzazioni e-Power che sfrutteranno un piccolo motore a benzina in grado di caricare una batteria ad alto rendimento, una sorta di range extender in grado di eliminare la necessità di una fonte di ricarica esterna e capace di offrire la praticità del convenzionale rifornimento di benzina ed utilizzo, ma con la esclusiva esperienza di una guida cento per cento EV.
Infiniti Q Inspiration Concept: le foto e le info ufficiali
L’ultima concept car della firma giapponese debutta al Salone di Detroit
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Thrustmaster Ferrari 488 Challenge, in onore dei 70 anni Ferrari
Thrustmaster celebra i 70 anni della Ferrari con un volante speciale: si tratta di una replica in scala 9:10 del volante della Ferrari 488 Challenge, la vettura da corsa che corre nell’omonimo campionato monomarca.
È un oggetto per gli amanti della simulazione, adatto a chi ama il massimo del realismo e per chi vuole il meglio. La cura per i dettagli e la scelta dei materiali è notevole: la corona è ricoperta in Alcantara, tasti e pulsanti sono molto realistici e ci sono anche le luci a LED (25 in totale) che si illuminano in sequenza quando ci si avvicina al limitatore.
Il volante è disponibile (al momento) solo per PC: il motore è un brushless da 40 watt ed è dotato di sistema di raffreddamento dinamico. C’è poi un alimentatore esterno e un sistema di fissaggio incorporato molto efficace.
Dietro il volante spuntano poi due leve (i paddle) in metallo, mentre sulla parte frontale troviamo 8 pulsanti configurabili e dei selettori a raggiera.
Il prezzo del TS-PC Racer Ferrari 488 Challenge Edition non è da saldi: al lancio costerà 649,99 euro e sarà disponibile nei primi giorni di febbraio 2018.
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Marchionne: sì al SUV e all’elettrica Ferrari
In questi giorni al Salone di Detroit c’era anche Sergio Marchionne. E il numero uno del Gruppo FCA ha ufficializzato quello che tutti temevano, ma che in fondo volevano sentirsi dire. Ferrari farà un SUV, e probabilmente anche un’elettrica.
La prima sport utility del Cavallino arriverà nel 2020, è stata fissata anche la data, e stando a quanto detto dal CEO italo canadese non bisogna aspettarsi qualcosa di simile a ciò che già c’è sul mercato, si tratterà, ha detto, di una “Fuv” ossia un “Ferrari Utility Vehicle”.
Mentre sulla super car a zero emissioni Marchionne è stato più che altro possibilista affermando:
“Se qualcuno farà una supercar elettrica, la Ferrari sarà la prima: la faremo, è un atto dovuto”.
Egli stesso ha ammesso che, secondo i dati degli analisti, nel 2025 la metà delle auto saranno elettrificate. Se fino a pochi anni fa, quindi, il leader del Gruppo Fiat Chrysler era scettico sulla mobilità “verde”, ora inizia a ripensarci.
La strada verso l’obiettivo Ferrari di 10.000 unità all’anno prosegue a buoni ritmi e l’arrivo del primo SUV tra le ‘rosse’ è atteso già nei prossimi anni, accompagnato da nuove meccaniche ibride che serviranno anche ad abbassare le emissioni globali del marchio.
«Il nuovo piano includerà le auto ibride, quindi partire da lì per arrivare all’elettrico è facile».
Ha detto il manager italo canadese.
La prima elettrica targata Ferrari deriverà proprio dalle tecnologie e dall’esperienza che il marchio di Modena accumulerà proprio con queste ibride. Ma, nonostante le parole di Sergio Marchionne da Detroit, dovremo aspettare ancora diversi anni per vedere su strada la prima Ferrari elettrica.
Marchionne ammette l’ipotesi di una Ferrari crossover
L’Amministratore Delegato parla di un modello inedito ma differente dalle solite Sport Utility
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Volvo XC60, premiata North American Utility of the Year 2018
Credits: XC60 T8 Inscription
La Volvo XC60 si è aggiudicata il premio North American Utility of the Year 2018. Il SUV medio del marchio è la seconda vettura Volvo ad aggiudicarsi l’ambìto riconoscimento, dopo la XC90 nel 2016. La conquista del premio NACTOY 2018 (North American Car, Utility & Truck of the Year 2018) è uno dei molti successi conseguiti dalla nuova XC60, che all’inizio del mese è stata selezionata da Euro NCAP quale vettura più sicura del 2017 su un totale di 70 concorrenti che rappresentavano 30 Case automobilistiche in tutti i segmenti di autovetture.
Le ragioni del successo della Volvo XC60
La nuova XC60 riscuote un notevole apprezzamento perché resta fedele alla tradizione di Volvo, vantando una tecnologia che ne fa una delle vetture più sicure oggi disponibili sul mercato. Al rivoluzionario sistema City Safety è stata aggiunta la funzionalità di assistenza alla sterzata Steer Assist. Il nuovo sistema di sicurezza denominato Oncoming Lane Mitigation contribuisce a ridurre gli effetti degli scontri frontali, mentre il dispositivo BLIS (Blind Spot Information System) rileva la presenza di veicoli negli angoli ciechi riducendo così i rischi di collisioni durante i cambi di corsia. Chi acquista una XC60 può anche dotarsi del dispositivo avanzato di assistenza alla guida Pilot Assist, disponibile su richiesta, sviluppato da Volvo Cars per garantire al conducente un ausilio alla sterzata, all’accelerazione e alla frenata sulle strade ben contrassegnate e fino a una velocità di 130km/h. Al top di gamma, la nuova XC60 offre il pluri-premiato propulsore ibrido plug-in benzina T8 Twin Engine di Volvo Cars, con potenza pari a 407 CV e accelerazione da 0 a 100km/h in soli 5,3 secondi. Le altre motorizzazioni disponibili per questo modello includono l’unità diesel D4 da 190 CV e la D5 con tecnologia PowerPulse da 235 CV. Il motore T5 benzina eroga una potenza di 254 CV, mentre il T6 – dotato di turbo e compressori – arriva a 320 CV di potenza erogata e 400 Nm di coppia motrice.
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Harley-Davidson, 8 Street Rod 750s a Snowquake 2018
Oggi 5 rappresentanti accuratamente selezionati della stampa mondiale – in aggiunta all’ex stella del Mondiale Superbike e della MotoGP Ruben Xaus – saranno in gara, invitati ufficialmente da Harley-Davidson, in occasione di SnowQuake (una gara di flat track sul ghiaccio), che si svolge in Italia sul Ice Rosa Rink di Riva Valdobbia, due ore a nord di Milano.
Le 8 Street Rod 750 Flat Track, realizzate e curate da IDP Moto, sono state convertite a specifiche da Ice Track con pneumatici Continental TCK80 da 500 chiodi, protezioni per le ruote anteriori e posteriori, conversione catena/pignone e una serie di modifiche di dettaglio che includono uno switch di spegnimento di sicurezza. Le Street Rod 750 in versione Ice Track sono state testate a fondo nello Stato di Andorra dallo stesso Ruben Xaus, che le ha dichiarate pronte per correre!
Steve Lambert, Direttore Marketing Operations di Harley-Davidson International, è entusiasta dell’evento, dal quale si attende una battaglia serrata fra i partecipanti: “Lo Street Rod 750 si è già dimostrato un mezzo versatile, performando in maniera brillante su una pista in terra in versione Flat Track; questa volta, sul ghiaccio, vedremo espressa un’altra delle sue potenzialità. Harley-Davidson significa semplicemente il piacere di guidare una moto e non vediamo l’ora di vedere in azione ogni partecipante sul Ice Rosa Rink il prossimo 17 gennaio. In bocca al lupo a tutti!”
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Jeep Cherokee 2018, il debutto a Detroit
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Trailhawk
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Limited
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Trailhawk
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Trailhawk
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Trailhawk
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Trailhawk
Credits: 2019 Jeep® Cherokee Trailhawk
Ha debuttato al Salone di Detroit 2018 la nuova Jeep Cherokee, evoluzione del SUV che ha fatto la storia della categoria. Si presenta oggi con un nuovo design che tuttavia non dimentica il suo DNA ed è attesa in Europa nella seconda metà del 2018.
Nuovo look dentro e fuori
Come anticipato, la nuova Jeep Cherokee presenta un design esterno completamente rinnovato grazie al restyling completo di numerosi componenti tra cui la fascia anteriore, il cofano, i fari a LED, le luci diurne e i fendinebbia. Anche gli interni sono stati aggiornati e presentano finiture lucide Satin Chrome e Piano Black, garantendo sia comfort che praticità. Offre inoltre maggior comfort all’interno dell’abitacolo e coniuga la praticità di un’auto da usare nella quotidianità ad eccezionali caratteristiche di guida e maneggevolezza, le sospensioni anteriori e posteriori indipendenti a un’elevata rigidità torsionale della carrozzeria, tre diverse motorizzazioni abbinate al rinnovato cambio a nove marce e oltre 80 sistemi di sicurezza.
Tecnologica e performance
La nuova Jeep Cherokee è dotata del sistema Uconnect di ultima generazione, con un’ampia gamma di funzionalità in termini di comunicazione, intrattenimento e navigazione, incluse le tecnologie Apple CarPlay e Android Auto e schermi da 7,0″ e da 8,4″ dotati della funzione “Pinch & Zoom”. Per il mercato italiano si conferma il 2.2 diesel abbinato al cambio automatico a nove rapporti, ulteriormente ottimizzato per garantire prestazioni al vertice della categoria. Non manca, infine, l’innovativo sistema di trazione integrale Jeep Active Drive, efficiente e performante.
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Bosch a Detroit presenta le tecnologie per la guida autonoma
È sempre più intenso l’impegno di Bosch nello sviluppo di tecnologie che consentiranno alle vetture di un futuro non troppo lontano di guidare da sole. In occasione del Salone di Detroit 2018, il fornitore leader a livello mondiale di tecnologia e servizi presenta le sue soluzioni di frenata, ivi comprese la frenata ridondante per la guida autonoma. I veicoli di livello 3 SAE (automazione condizionata) inizieranno a espandersi nel mercato all’inizio del 2018.
Per questi veicoli, un guidatore umano è ancora necessario ma le situazioni critiche di sicurezza possono essere completamente gestite dal veicolo in determinate condizioni di traffico o ambientali. Le soluzioni ridondanti garantiscono la continuità di tutte le funzioni critiche per la sicurezza durante il tempo di reazione del conducente, persino nel raro caso di un guasto nel sistema. Per i livelli SAE 4 e 5, la ridondanza diviene ancora più importante in quanto i sistemi intervengono senza il coinvolgimento del conducente.
La soluzione di Bosch per il sistema di frenata fail-degraded (sistema sterzante e architettura EE) è la combinazione del suo servofreno elettromeccanico iBooster e del sistema ESC (Controllo Elettronico della Stabilità), conosciuti anche come sistemi ESP® (programma elettronico di stabilità). Entrambi sono in grado di frenare, ognuno indipendentemente dall’altro, anche nel raro caso di un singolo guasto.
Lo sterzo ridondante è inoltre un elemento tecnologico essenziale per la guida autonoma e Bosch è leader in questo settore. In occasione del NAIAS 2017, Bosch ha presentato il suo sistema di Servosterzo Elettrico (EPS) con funzione di operatività in avaria. Il sistema, che consente al conducente o al pilota automatico di eseguire un arresto sicuro nel raro caso di un singolo guasto, è un requisito chiave verso una guida completamente autonoma.
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Land Rover Defender Works V8: una serie limitata ad alte prestazioni
Mentre tutti gli appassionati di off-road attendono la nuova generazione dell’iconica Land Rover Defender (uscita di produzione), la Casa inglese, per celebrare i 70 anni di storia del marchio, svela un’inedita serie speciale, limitata, della 4×4.
Si chiama Land Rover Defender Works V8 ed è spinta da un motore aspirato ad otto cilindri a V da 5.0 litri di cilindrata, in grado di erogare 405 CV di potenza e 515 Nm di coppia massima. La trasmissione è affidata al cambio automatico – convertitore di coppia – ZF.
Questa inedita versione ad alte prestazioni della Land Rover Defender promette uno scatto da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi e raggiunge i 170 km/h di velocità massima (limitata elettronicamente).
La Land Rover Defender Works V8, che verrà prodotta in soli 150 esemplari e commercializzata da Defender Classic sul mercato inglese – sarà disponibile sia con carrozzeria Defender 90 (a passo corto) che Defender 110 (a passo lungo) e i clienti potranno scegliere tra 8 colorazioni speciali della carrozzeria.
Il prezzo di partenza sarà salato, si partirà in fatti da 150.000 sterline, l’equivalente di 168.743 euro.
Land Rover Defender: così si faceva… nel 1948
La Casa inglese ricrea la linea di produzione della prima serie della iconica off-road
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Subaru XV, il fuoristrada che fa il B-SUV
COMFORT
Le sospensioni fanno un lavoro eccellente sulle buche, mangiandosi le imperfezioni con nonchalance disarmante; “giusto” lo spazio per i passeggeri posteriori. Buona anche l’insonorizzazione |
PIACERE DI GUIDA
Lo sterzo e l’assetto rendono la XV piacevole da guidare, ma il cambio CVT e il motore aspirato non le rendono giustizia |
COSTI
Non è economica ma l’equipaggiamento è giusto: i prezzi partono da 22.990 euro per la 1.6 da 114 CV e arrivano fino a 32.990 nella versione 2.0 top di gamma Premium |
CONSUMI
Buoni, considerando la trazione integrale e il motore aspirato: la Casa dichiara un consumo medio di 6,4 l/100 km con il 1.6 e 6,9 /100 km con il 2.0 |
In un segmento affollatissimo, quello dei B-SUV, la Subaru XV è senza dubbio un’auto fuori dal coro. Non è ammiccante, anzi, è molto concreta: la sua trazione integrale è efficace anche nel fango e sui terreni più disparati, mentre le motorizzazioni sono solo benzina, un 1.6 e un 2.0 quattro cilindri aspirati. Una sola trasmissione disponibile, il cambio automatico CVT Lineatronic, in grado di simulare le cambiate di un automatico tradizionale (c’è anche la modalità manuale). I prezzi partono da 22.990 euro.
COM’È?
La linea della nuova Subaru XV non rincorre le mode, ma rimane salda a quei tratti robusti e decisi del marchio. Fuori, rispetto alla precedente XV, cambia poco: un frontale più cattivo, paraurti più marcati, ma nulla di rivoluzionario. Ad ogni modo, il cliente a cui si rivolge è quello che bada al sodo, quello che vorrebbe un’Impreza più alta, più spaziosa, più radical chic. E, di fatto, la XV, questo è: la piattaforma è la stessa della sorellina (la SGP), ma le dimensioni sono maggiori e l’altezza è più da SUV. La Subaru XV è lunga 447 cm (appena 2 cm in più rispetto al modello precedente), è mezzo dito più bassa e ha una scocca molto più rigida. Ad occhio sembra più piazzata e con i gomiti larghi, con un posteriore alto e tonico e un muso che punta verso terra.
Dentro invece si respira un’aria più europea: il design è sempre piuttosto “japp”, ma il volante piccolo e sportivo, la maggior quantità di plastiche morbide – impreziosita da impunture a vista – e la maggior ricercatezza di alcuni dettagli la rendono un po’ più “pettinata” e vicina alle B-SUV modaiole. C’è anche uno schermo LCD da 8 pollici, collegabile allo smartphone tramite Apple CarPlay o Android Auto.
Sufficiente invece il bagagliaio, che con 385 litri (cresce di 5) fa il suo lavoro ma non eccelle.
MOTORIZZAZIONI
Subaru elimina il diesel e propone due boxer benzina aspirati: un 1.6 da 114 CV e 150 Nm di coppia e un 2.0 da 156 CV e 196 Nm, entrambi abbinati al cambio automatico a variazione continua CVT.
I consumi dichiarati (nel ciclo combinato) parlano di 6,4 l/100 km nel caso del 1.6 e di 6,9 l/100 km nel caso del 2.0.
SU STRADA (E FUORI)
Partiamo dalla versione 2.0 da 156 CV: il quattro cilindri boxer ha personalità, ma anche nella sua versione più potente resta comunque un motore da andature tranquille. Questo perché la trasmissione CVT a variazione continua digerisce poco l’irruenza del vostro piede destro: bisogna accarezzare l’acceleratore per far lavorare motore e cambio al meglio, in questo modo la XV si mette in marcia fluida e silenziosa. Questa nuova XV in effetti compie un salto in avanti in termine di comfort notevole; non solo i rumori rimangono lontani, ovattati, ma anche la guida risulta più fluida e morbida. Quando si affrontano le buche sembra di essere su un tappeto volante, tanto la XV le assorbe bene, ma quando arrivano le curve non si piega come una nave nel mezzo dell’oceano, anzi, rimane piatta e ben salda all’asfalto. Questo grazie ad un telaio più rigido e nuove barre antirollio, ora ancorate allo scocca, che consentono un controllo migliore dell’auto.
Anche lo sterzo, preciso e leggero in movimento, è in perfetta sintonia con il telaio, e questo aumenta il senso di coesione e vi invoglia ad attaccare le curve. Purtroppo trasmissione e motore non collaborano allo stesso modo, sembrando sempre “in ritardo” nella guida sportiva. Ed è un peccato, perché la Subaru XV è un’auto dalle grandi doti dinamiche, ma forse è destinata ad un tipo di cliente che non vuole emozioni da STi. Magari è più adatta per chi ama le gita fuori porta, il campeggio e le arrampicate in montagna. Giusto, le arrampicate: la trazione integrale è di serie, ovviamente, ma ora si aggiunge anche l’X-Mode, il sistema di aiuti elettronici che vi “guida” aiutandovi con l’elettronica, fornendovi una specie di cruise control nelle discese ripide (fino a 20 km/h) e nelle salite ostiche. L’angolo d’attacco di 18 cm, quello di uscita da 29 e l’altezza da terra di 220 mm, poi, garantiscono capacità da vera piccola fuoristrada. La Subaru XV tuttavia è anche una discreta maratoneta e si beve i lunghi viaggi con disinvoltura. La rete di assistenza elettronica Eye Sight – di serie su tutte le versioni – include anche il cruise control adattivo, il sistema di mantenimento della corsia, la frenata automatica d’emergenza, e il sistema che vi avvisa con un “beep” quando l’auto di fronte a voi riparte.
E IL MILLESEI?
La Subaru XV con il motore 1.6 da 114 CV mantiene le stesse qualità dinamiche e lo stesso comfort della 2.0. La potenza in meno si percepisce, ma se guidata in modo “turistico” la differenza non è nemmeno così evidente; questo perché il cambio CVT “filtra” bene e vi mantiene nel regime ideale. Se accelerate a fondo, invece, la coppia e i CV mancanti fanno sentire la loro mancanza.
PREZZI E ALLESTIMENTI
Quattro gli allestimenti per la Subaru XV 1.6 (Pure, Style, Style Navi e Premium), solo due per la versione 2.0 (Style Navi e Premium). Il prezzo parte da 22.990 euro per la versione Pure, che di serie monta i cerchi da 17”, i fendinebbia, i sedili e gli specchietti riscaldabili, i tergicristalli con funzione sbrinante e il sistema d’infotainment con schermo da 6,5 pollici.
La Subaru XV 2.0 invece parte da 29.990 euro nella versione Style Navi e di serie ha: cerchi da 18”, Display multi-funzione touch screen da 8 pollici con Apple Car Play e Andorid Auto, carrozzeria “bombata” e un look più aggressivo, barre sul tetto, fari LED adattivi con fondo nero, telecamera posteriore e paddle al volante.
L’articolo Subaru XV, il fuoristrada che fa il B-SUV proviene da Panoramauto.